Ti devi dimettere e BASTA
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Ti devi dimettere e BASTA
Vergogna, ministro.
E' corretto tutelare chi sta male dandogli i domiciliari? Ok, allora vale per tutti. E anche per chi sta dentro per una pianticella di erba in casa o roba del genere. Invece gli altri stanno dentro AL CONTRARIO DELLA TUA AMICA DI FAMIGLIA, FAMIGLIA DI "PADRONI DELLA VITA E DELLA MORTE", FAMIGLIA DI POTENTI!
Non ci sono scuse per quello che ha fatto. Non ci sono alibi.
E non a caso vieni difesa dalla discarica. Si tratta di potenti, come loro. Peccato che giovanardi non abbia avuto pietà del povero Stefano Cucchi, invece. Garantisti quando caXXo gli pare.
VERGOGNATI! DIMETTITI!
E' corretto tutelare chi sta male dandogli i domiciliari? Ok, allora vale per tutti. E anche per chi sta dentro per una pianticella di erba in casa o roba del genere. Invece gli altri stanno dentro AL CONTRARIO DELLA TUA AMICA DI FAMIGLIA, FAMIGLIA DI "PADRONI DELLA VITA E DELLA MORTE", FAMIGLIA DI POTENTI!
Non ci sono scuse per quello che ha fatto. Non ci sono alibi.
E non a caso vieni difesa dalla discarica. Si tratta di potenti, come loro. Peccato che giovanardi non abbia avuto pietà del povero Stefano Cucchi, invece. Garantisti quando caXXo gli pare.
VERGOGNATI! DIMETTITI!
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
Bufera stamani al solito convegno dei 10 del sabato alla Biblioteca centrale di SSG. Convegno allargato stamani per via del ponte di Tutti i Santi.
La tesi prevalente è stata questa:
Non ci sono scuse per quello che ha fatto. Non ci sono alibi.
Premetto, a scanso di equivoci, che in linea di principio sono d’accordo con le dimissioni.
Ma occorre anche riflettere sul contesto generale della fase che stiamo attraversando.
Primo
Non siamo né in Germania né in Gran Bretagna dove si dimettono spontaneamente per molto meno.
Secondo
Siamo nel Paese del Caimano dove in questo ventennio si è andati ben oltre al degenerato costume democristiano della prima Repubblica, dove tutti, dalle istituzioni anche ai più alti livelli, ai cittadini italiani si sono rassegnati R-A-S-S-E-G-N-A-T-I alle degenerazioni caimane.
Dalle leggi ad personam, alla duplice votazione in Parlamento in cui la maggioranza ha sostenuto che Ruby era la nipote di Mubarak.
Terzo
Mario Sechi, ex frequentatore delle aule parlamentari, stamani ha affermato che così fan tutti. Purtroppo devo prenotare altri tre mesi a Chianciano per rifarmi il fegato spappolato per dare ragione a Sechi, ma le cose stanno così.
Perché tutto è oramai degenerato.
La Cancellieri è stata scoperta attraverso intercettazioni indigene.
Se ci facciamo dare i tabulati della NSA sul traffico telefonico, ci prende un coccolone a tutti quanti
La tesi prevalente è stata questa:
Non ci sono scuse per quello che ha fatto. Non ci sono alibi.
Premetto, a scanso di equivoci, che in linea di principio sono d’accordo con le dimissioni.
Ma occorre anche riflettere sul contesto generale della fase che stiamo attraversando.
Primo
Non siamo né in Germania né in Gran Bretagna dove si dimettono spontaneamente per molto meno.
Secondo
Siamo nel Paese del Caimano dove in questo ventennio si è andati ben oltre al degenerato costume democristiano della prima Repubblica, dove tutti, dalle istituzioni anche ai più alti livelli, ai cittadini italiani si sono rassegnati R-A-S-S-E-G-N-A-T-I alle degenerazioni caimane.
Dalle leggi ad personam, alla duplice votazione in Parlamento in cui la maggioranza ha sostenuto che Ruby era la nipote di Mubarak.
Terzo
Mario Sechi, ex frequentatore delle aule parlamentari, stamani ha affermato che così fan tutti. Purtroppo devo prenotare altri tre mesi a Chianciano per rifarmi il fegato spappolato per dare ragione a Sechi, ma le cose stanno così.
Perché tutto è oramai degenerato.
La Cancellieri è stata scoperta attraverso intercettazioni indigene.
Se ci facciamo dare i tabulati della NSA sul traffico telefonico, ci prende un coccolone a tutti quanti
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
IL MINISTRO RIFERIRA’ IN PARLAMENTO MARTEDI’ ALLE 16
Cancellieri: «Giulia Ligresti poteva morire»
Letta la difende: «Chiarirà tutto in Aula»
Il Guardasigilli: «Sono stata umana. Non mi dimetto, intervenuta in altri 110 casi simili». Il Pd: non minimizzi
Il ministro: «Non mi dimetto ma se dovessi essere un peso...»
Cancellieri: Non mi dimetto, non ho fatto nulla di grave - rcd
http://video.corriere.it/ministro-non-m ... cafc65029e
Cancellieri al Tg1: «La Ligresti poteva morire»
"Il mio è stato un intervento umanitario" - rcd
http://video.corriere.it/cancellieri-tg ... cafc65029e
Esplora il significato del termine: Cancellieri: Cancellieri: "Sulle carceri andiamo a Strasburgo a testa alta"
http://video.corriere.it/cancellieri-su ... cafc65029e
Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferirà al Parlamento sul «caso Giulia Ligresti» martedì alle 16, a Palazzo Madama. La Cancellieri è chiamata a rispondere sull’opportunità politica dell’intervento per favorire il passaggio di Giulia Ligresti dal carcere ai domiciliari, per motivi umanitari. «Sono serenissima e tranquilla, pronta a rispondere a qualunque domanda. Il mio è stato un intervento umanitario, mosso da un detenuto che poteva morire. Se fosse morta cosa sarebbe accaduto?» ha detto il ministro della Giustizia, intervistata dal Tg1. «Non siamo tutti uguali davanti alla legge? Certo! Non ci sono detenuti di serie A e serie B. Dobbiamo lottare per migliorare il sistema carcerario, ma queste cose non aiutano» ha sottolineato ancora la Cancellieri. Il Pd però avverte il ministro: «Non minimizzi». «Noi siamo i primi a non accettare facili strumentalizzazioni della vicenda — spiega Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd — ma, allo stesso modo, non ne consentiamo una sua minimizzazione. Le carceri sono piene di migliaia di persone, poveri Cristi, che non hanno il numero di cellulare del ministro o di altri parlamentari da poter chiamare. Per loro e per i loro familiari c è bisogno di chiarezza e trasparenza».
Governo 1,392
ALTRI 5 ARGOMENTI
Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferirà al Parlamento sul «caso Giulia Ligresti» martedì alle 16, a Palazzo Madama. La Cancellieri è chiamata a rispondere sull’opportunità politica dell’intervento per favorire il passaggio di Giulia Ligresti dal carcere ai domiciliari, per motivi umanitari. «Sono serenissima e tranquilla, pronta a rispondere a qualunque domanda. Il mio è stato un intervento umanitario, mosso da un detenuto che poteva morire. Se fosse morta cosa sarebbe accaduto?» ha detto il ministro della Giustizia, intervistata dal Tg1. «Non siamo tutti uguali davanti alla legge? Certo! Non ci sono detenuti di serie A e serie B. Dobbiamo lottare per migliorare il sistema carcerario, ma queste cose non aiutano» ha sottolineato ancora la Cancellieri. Il Pd però avverte il ministro: «Non minimizzi». «Noi siamo i primi a non accettare facili strumentalizzazioni della vicenda — spiega Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd — ma, allo stesso modo, non ne consentiamo una sua minimizzazione. Le carceri sono piene di migliaia di persone, poveri Cristi, che non hanno il numero di cellulare del ministro o di altri parlamentari da poter chiamare. Per loro e per i loro familiari c è bisogno di chiarezza e trasparenza».
Il ministro: «Non mi dimetto, ma se dovessi diventare un peso...»
Invia contenuto via mail Link:
L’INTERVENTO DI PALAZZO CHIGI - Siamo certi che il ministro Cancellieri fugherà ogni dubbio, spiega una nota di Palazzo Chigi. «Il governo ha voluto che il chiarimento in Parlamento avvenisse immediatamente perché non devono esserci zone d’ombra. Siamo sicuri che il ministro fugherà ogni dubbio» si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi. «Siamo sicuri che le argomentazioni che il ministro Cancellieri svilupperà convinceranno le Camere e fugheranno ogni dubbio. Le parole del procuratore Caselli hanno peraltro già dato un fondamentale contributo di chiarezza».
AL CONGRESSO DEI RADICALI - Il ministro della giustizia è intervenuta sabato pomeriggio al congresso dei Radicali italiani a Chianciano Terme: «Vado a Strasburgo a testa alta - ha detto - l’Italia può dimostrare di essere un paese degno e civile». Cancellieri ha concluso il suo intervento dedicato alla situazione delle carceri spiegando che un ministro della Repubblica ha il «dovere di osservare le leggi dello Stato senza cedimenti o tentennamenti, ma credo che abbia anche il diritto di essere un essere umano», ribadendo di non voler dimettersi perché «ho la coscienza a posto. Certo se dovessi diventare un peso o se il Paese non mi volesse più sono pronta ad andarmene subito, ma me lo devono chiedere». «Lo rifarei, certo che lo rifarei» ha poi ribadito il ministro ai giornalisti che le chiedevano se si fosse pentita della telefonata con la compagna di Salvatore Ligresti. «Io ho la responsabilità delle carceri e sono intervenuta con il Dap dicendo attenzione che Giulia Ligresti potrebbe compiere gesti inconsulti. State attenti». Ha infine ribadito la disponibilità a fornire documentazione relativa ad altri 110 casi simili a quelli di Giulia Ligresti.
GRILLO - Intanto però anche il M5s interviene sulla vicenda Cancellieri. Dal suo blog Beppe Grillo lancia una stoccata verso il Quirinale, e palazzo Chigi: «La Idem a causa dell’ICI non pagata ha dato le dimissioni in dieci giorni. La Cancellieri forse non le darà mai. Il motivo - spiega - è semplice. La Cancellieri fa parte di quel mondo composto da politici, banchieri, istituzioni, finanzieri, inestricabile come una foresta pietrificata». E su Facebook il senatore M5S Giarrusso scrive che il Movimento 5 stelle presenterà lunedì la mozione di sfiducia».
CRITICHE - Nel post, che riporta l’integrale della mozione di sfiducia Grillo annota anche: «Nessun monito da parte di Napolitano per questo scandalo per l’ingerenza di un ministro su una detenzione, avvenuta grazie a rapporti di lunga data con Ligresti. Non un fiato da Capitan Findus Letta. Hanno paura di essere travolti e credono che il silenzio li salverà, ma - avverte - sono già condannati».
ATTO DI ACCUSA - L’atto di accusa del documento, che si conclude con la richiesta di dimissioni del ministro, afferma che «un ministro della Giustizia che si sia lasciato condizionare nel suo operato dai suoi rapporti personali con la famiglia Ligresti - e dai rapporti economici poco chiari del figlio - agendo, oltretutto, con una marcata disparità di trattamento verso gli altri detenuti non eccellenti, ed utilizzando i magistrati che operano all’interno del ministero, e’ un’ombra indelebile sulla sua figura istituzionale da un punto di vista etico, morale e politico. Per tutti questi motivi esposti in premessa, visti gli articoli 94 della Costituzione e 115 del Regolamento della Camera dei deputati; esprime sfiducia al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e lo impegna a rassegnare le dimissioni».
02 novembre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Redazione Online
http://www.corriere.it/politica/13_nove ... 029e.shtml
Cancellieri: «Giulia Ligresti poteva morire»
Letta la difende: «Chiarirà tutto in Aula»
Il Guardasigilli: «Sono stata umana. Non mi dimetto, intervenuta in altri 110 casi simili». Il Pd: non minimizzi
Il ministro: «Non mi dimetto ma se dovessi essere un peso...»
Cancellieri: Non mi dimetto, non ho fatto nulla di grave - rcd
http://video.corriere.it/ministro-non-m ... cafc65029e
Cancellieri al Tg1: «La Ligresti poteva morire»
"Il mio è stato un intervento umanitario" - rcd
http://video.corriere.it/cancellieri-tg ... cafc65029e
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http://video.corriere.it/cancellieri-su ... cafc65029e
Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferirà al Parlamento sul «caso Giulia Ligresti» martedì alle 16, a Palazzo Madama. La Cancellieri è chiamata a rispondere sull’opportunità politica dell’intervento per favorire il passaggio di Giulia Ligresti dal carcere ai domiciliari, per motivi umanitari. «Sono serenissima e tranquilla, pronta a rispondere a qualunque domanda. Il mio è stato un intervento umanitario, mosso da un detenuto che poteva morire. Se fosse morta cosa sarebbe accaduto?» ha detto il ministro della Giustizia, intervistata dal Tg1. «Non siamo tutti uguali davanti alla legge? Certo! Non ci sono detenuti di serie A e serie B. Dobbiamo lottare per migliorare il sistema carcerario, ma queste cose non aiutano» ha sottolineato ancora la Cancellieri. Il Pd però avverte il ministro: «Non minimizzi». «Noi siamo i primi a non accettare facili strumentalizzazioni della vicenda — spiega Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd — ma, allo stesso modo, non ne consentiamo una sua minimizzazione. Le carceri sono piene di migliaia di persone, poveri Cristi, che non hanno il numero di cellulare del ministro o di altri parlamentari da poter chiamare. Per loro e per i loro familiari c è bisogno di chiarezza e trasparenza».
Governo 1,392
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Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferirà al Parlamento sul «caso Giulia Ligresti» martedì alle 16, a Palazzo Madama. La Cancellieri è chiamata a rispondere sull’opportunità politica dell’intervento per favorire il passaggio di Giulia Ligresti dal carcere ai domiciliari, per motivi umanitari. «Sono serenissima e tranquilla, pronta a rispondere a qualunque domanda. Il mio è stato un intervento umanitario, mosso da un detenuto che poteva morire. Se fosse morta cosa sarebbe accaduto?» ha detto il ministro della Giustizia, intervistata dal Tg1. «Non siamo tutti uguali davanti alla legge? Certo! Non ci sono detenuti di serie A e serie B. Dobbiamo lottare per migliorare il sistema carcerario, ma queste cose non aiutano» ha sottolineato ancora la Cancellieri. Il Pd però avverte il ministro: «Non minimizzi». «Noi siamo i primi a non accettare facili strumentalizzazioni della vicenda — spiega Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd — ma, allo stesso modo, non ne consentiamo una sua minimizzazione. Le carceri sono piene di migliaia di persone, poveri Cristi, che non hanno il numero di cellulare del ministro o di altri parlamentari da poter chiamare. Per loro e per i loro familiari c è bisogno di chiarezza e trasparenza».
Il ministro: «Non mi dimetto, ma se dovessi diventare un peso...»
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L’INTERVENTO DI PALAZZO CHIGI - Siamo certi che il ministro Cancellieri fugherà ogni dubbio, spiega una nota di Palazzo Chigi. «Il governo ha voluto che il chiarimento in Parlamento avvenisse immediatamente perché non devono esserci zone d’ombra. Siamo sicuri che il ministro fugherà ogni dubbio» si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi. «Siamo sicuri che le argomentazioni che il ministro Cancellieri svilupperà convinceranno le Camere e fugheranno ogni dubbio. Le parole del procuratore Caselli hanno peraltro già dato un fondamentale contributo di chiarezza».
AL CONGRESSO DEI RADICALI - Il ministro della giustizia è intervenuta sabato pomeriggio al congresso dei Radicali italiani a Chianciano Terme: «Vado a Strasburgo a testa alta - ha detto - l’Italia può dimostrare di essere un paese degno e civile». Cancellieri ha concluso il suo intervento dedicato alla situazione delle carceri spiegando che un ministro della Repubblica ha il «dovere di osservare le leggi dello Stato senza cedimenti o tentennamenti, ma credo che abbia anche il diritto di essere un essere umano», ribadendo di non voler dimettersi perché «ho la coscienza a posto. Certo se dovessi diventare un peso o se il Paese non mi volesse più sono pronta ad andarmene subito, ma me lo devono chiedere». «Lo rifarei, certo che lo rifarei» ha poi ribadito il ministro ai giornalisti che le chiedevano se si fosse pentita della telefonata con la compagna di Salvatore Ligresti. «Io ho la responsabilità delle carceri e sono intervenuta con il Dap dicendo attenzione che Giulia Ligresti potrebbe compiere gesti inconsulti. State attenti». Ha infine ribadito la disponibilità a fornire documentazione relativa ad altri 110 casi simili a quelli di Giulia Ligresti.
GRILLO - Intanto però anche il M5s interviene sulla vicenda Cancellieri. Dal suo blog Beppe Grillo lancia una stoccata verso il Quirinale, e palazzo Chigi: «La Idem a causa dell’ICI non pagata ha dato le dimissioni in dieci giorni. La Cancellieri forse non le darà mai. Il motivo - spiega - è semplice. La Cancellieri fa parte di quel mondo composto da politici, banchieri, istituzioni, finanzieri, inestricabile come una foresta pietrificata». E su Facebook il senatore M5S Giarrusso scrive che il Movimento 5 stelle presenterà lunedì la mozione di sfiducia».
CRITICHE - Nel post, che riporta l’integrale della mozione di sfiducia Grillo annota anche: «Nessun monito da parte di Napolitano per questo scandalo per l’ingerenza di un ministro su una detenzione, avvenuta grazie a rapporti di lunga data con Ligresti. Non un fiato da Capitan Findus Letta. Hanno paura di essere travolti e credono che il silenzio li salverà, ma - avverte - sono già condannati».
ATTO DI ACCUSA - L’atto di accusa del documento, che si conclude con la richiesta di dimissioni del ministro, afferma che «un ministro della Giustizia che si sia lasciato condizionare nel suo operato dai suoi rapporti personali con la famiglia Ligresti - e dai rapporti economici poco chiari del figlio - agendo, oltretutto, con una marcata disparità di trattamento verso gli altri detenuti non eccellenti, ed utilizzando i magistrati che operano all’interno del ministero, e’ un’ombra indelebile sulla sua figura istituzionale da un punto di vista etico, morale e politico. Per tutti questi motivi esposti in premessa, visti gli articoli 94 della Costituzione e 115 del Regolamento della Camera dei deputati; esprime sfiducia al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e lo impegna a rassegnare le dimissioni».
02 novembre 2013
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
Fonsai, teste Isvap: “Pressioni su Letta per il rinnovo del presidente”
Secondo una telefonata intercettata nell'ambito dell'inchiesta Fonsai, l'imprenditore siciliano avrebbe parlato con Letta per ottenere un nuovo mandato per Giancarlo Giannini (ora indagato per corruzione a Milano) alla guida dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private. Fonti di palazzo Chigi: "Il premier non ha mai parlato con il costruttore"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 2 novembre 2013Commenti (29)
“Ma sì, lui lo sa che ho parlato con Letta, è tutto a posto, lo rinnovano”. Queste parole sono attribuite all’imprenditore Salvatore Ligresti, che avrebbe così avuto un rapporto privilegiato con un Letta, non è chiaro se Gianni o Enrico. Ma fonti di Palazzo Chigi precisano che “senz’altro non può trattarsi di Enrico Letta perché il presidente del Consiglio non ha mai parlato con Salvatore Ligresti in vita sua”. Il “lui” di cui si parla nella conversazione è Giancarlo Giannini, già presidente dell’Isvap, ora indagato a Milano per corruzione. La frase attribuita a don Salvatore è riportata da Fausto Marchionni, ex top manager di Fonsai, in una telefonata del dicembre 2012 con Alberto Alderisio, uomo di fiducia della famiglia Ligresti, intercettata dagli uomini della Guardia di finanza e finita nei faldoni dell’inchiesta Fonsai.
Nella telefonata, Fausto Marchionni aggiunge che però si permetteva di contraddire Ligresti: “Ingenie’, è impossibile, ha fatto i mandati… Anche se non fanno l’Isvap non possono rinnovarlo per legge!”. Il top manager si sarebbe sentito rispondere: “Ma no, lo rinnovano lo stesso”. E la conclusione dell’uomo Fonsai era stata: “Va be’, faranno una legge apposta. Mah…”. L’argomento centrale della conversazione era la convocazione di un altro top manager di Fonsai, Emanuele Erbetta, in procura a Milano, nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione di Giannini da parte della famiglia Ligresti.
Di corruzione di Isvap e Consob parla in una intercettazione del gennaio del 2013 Giulia Ligresti, ex vice presidente Fonsai. In una conversazione ritiene singolare il comportamento dell’Isvap (l’organo di controllo delle società assicurative) e negativa l’azione del commissario ad acta Matteo Caratozzolo “perché se il commissario fa saltare fuori che quelli sono tutti mazzettati, Ispav, Consob, cioè erano tutti appagati da Mediobanca per fare questa operazione…” dice Giulia che accusa il commissario ad acta di essersi concentrato solo su operazioni non significative omettendo i controlli su Popolare Vita o Sasa e Liguria. “Ma la cosa folle che l’Isvap ci ha fatto, ha fatto togliere Carlino da Premafin a Fondiaria e lascia Cimbri…nel contesto di una imminente fusione, cioè ma è normale che c’è un conflitto di interessi…no però cioè…sembra che uno quasi le cose se le inventa…è folle Cimbri”.
Dalle carte dell’inchiesta emerge un interessamento alla situazione Fonsai del sindaco Matteo Renzi. Si informò, verosimilmente per conto del primo cittadino, sulla sorte della filiale fiorentina di Fonsai – dopo il cambio di gestione della compagnia – contattando Alberto Alderisio, uomo di fiducia di Salvatore Ligresti, per sapere quale impatto avrebbe avuto il cambio di gestione sull’occupazione del personale.
Intanto anche Jonella Ligresti come la sorella Giulia potrebbe patteggiare tre anni e quattro mesi. Per Jonella e gli altri imputati era stato chiesto il giudizio immediato. L’appuntamento con il tribunale è fissato il 4 dicembre.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... te/764432/
Secondo una telefonata intercettata nell'ambito dell'inchiesta Fonsai, l'imprenditore siciliano avrebbe parlato con Letta per ottenere un nuovo mandato per Giancarlo Giannini (ora indagato per corruzione a Milano) alla guida dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private. Fonti di palazzo Chigi: "Il premier non ha mai parlato con il costruttore"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 2 novembre 2013Commenti (29)
“Ma sì, lui lo sa che ho parlato con Letta, è tutto a posto, lo rinnovano”. Queste parole sono attribuite all’imprenditore Salvatore Ligresti, che avrebbe così avuto un rapporto privilegiato con un Letta, non è chiaro se Gianni o Enrico. Ma fonti di Palazzo Chigi precisano che “senz’altro non può trattarsi di Enrico Letta perché il presidente del Consiglio non ha mai parlato con Salvatore Ligresti in vita sua”. Il “lui” di cui si parla nella conversazione è Giancarlo Giannini, già presidente dell’Isvap, ora indagato a Milano per corruzione. La frase attribuita a don Salvatore è riportata da Fausto Marchionni, ex top manager di Fonsai, in una telefonata del dicembre 2012 con Alberto Alderisio, uomo di fiducia della famiglia Ligresti, intercettata dagli uomini della Guardia di finanza e finita nei faldoni dell’inchiesta Fonsai.
Nella telefonata, Fausto Marchionni aggiunge che però si permetteva di contraddire Ligresti: “Ingenie’, è impossibile, ha fatto i mandati… Anche se non fanno l’Isvap non possono rinnovarlo per legge!”. Il top manager si sarebbe sentito rispondere: “Ma no, lo rinnovano lo stesso”. E la conclusione dell’uomo Fonsai era stata: “Va be’, faranno una legge apposta. Mah…”. L’argomento centrale della conversazione era la convocazione di un altro top manager di Fonsai, Emanuele Erbetta, in procura a Milano, nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione di Giannini da parte della famiglia Ligresti.
Di corruzione di Isvap e Consob parla in una intercettazione del gennaio del 2013 Giulia Ligresti, ex vice presidente Fonsai. In una conversazione ritiene singolare il comportamento dell’Isvap (l’organo di controllo delle società assicurative) e negativa l’azione del commissario ad acta Matteo Caratozzolo “perché se il commissario fa saltare fuori che quelli sono tutti mazzettati, Ispav, Consob, cioè erano tutti appagati da Mediobanca per fare questa operazione…” dice Giulia che accusa il commissario ad acta di essersi concentrato solo su operazioni non significative omettendo i controlli su Popolare Vita o Sasa e Liguria. “Ma la cosa folle che l’Isvap ci ha fatto, ha fatto togliere Carlino da Premafin a Fondiaria e lascia Cimbri…nel contesto di una imminente fusione, cioè ma è normale che c’è un conflitto di interessi…no però cioè…sembra che uno quasi le cose se le inventa…è folle Cimbri”.
Dalle carte dell’inchiesta emerge un interessamento alla situazione Fonsai del sindaco Matteo Renzi. Si informò, verosimilmente per conto del primo cittadino, sulla sorte della filiale fiorentina di Fonsai – dopo il cambio di gestione della compagnia – contattando Alberto Alderisio, uomo di fiducia di Salvatore Ligresti, per sapere quale impatto avrebbe avuto il cambio di gestione sull’occupazione del personale.
Intanto anche Jonella Ligresti come la sorella Giulia potrebbe patteggiare tre anni e quattro mesi. Per Jonella e gli altri imputati era stato chiesto il giudizio immediato. L’appuntamento con il tribunale è fissato il 4 dicembre.
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
Stamani, Libero attaccava così:
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
Caso Ligresti, ministro Cancellieri: “Diritto a essere umana. Lo rifarei”
Al congresso dei Radicali il Guardasigilli risponde alle domande dei cronisti e racconta di "esser intervenuta in altri 110 casi simili a quello di Giulia Ligresti". Dimissioni? "Assolutamente no, ho la coscienza a posto"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 2 novembre 2013Commenti (1138)
“Ho il diritto di essere un essere umano”. Si è chiuso con queste parole – e senza nessun accenno diretto alla vicenda che la vede coinvolta – l’intervento di Anna Maria Cancellieri al congresso nazionale dei Radicali. Poi, giù dal palco, alle domande dei giornalisti che le chiedevano se si fosse pentita della telefonata con la compagna di Salvatore Ligresti, la riposta netta: “Lo rifarei, certo che lo rifarei”. Perché? “Io ho la responsabilità delle carceri e sono intervenuta con il Dap dicendo attenzione che Giulia Ligresti potrebbe compiere gesti inconsulti. State attenti”.
“Diritto a essere un essere umano”
Una sicurezza, quella del ministro della Giustizia in conferenza stampa a margine del congresso radicale, dimostrata anche sul palco, quando si è trattato di parlare, seppur indirettamente, della polemica di questi giorni. “Un ministro della Repubblica – ha detto il Guardasigilli – ha il dovere di osservare le leggi dello Stato senza cedimenti e tentennamenti, ma credo che abbia anche il diritto di essere un essere umano”. Della questione Fonsai e del caso delle sue telefonate, invece, il ministro non ha parlato, spiegando i motivi del suo silenzio: “Non vi racconto della mia questione perché la spiegherò davanti al Parlamento”; per poi aggiungere: “Vi dico solo che voglio vivere in un paese libero, voglio vivere in un paese che sia libero, dove l’onesta personale sia un patrimonio condiviso”. Di dimissioni neanche a parlarne. “Ho la coscienza assolutamente limpida e tranquilla – ha detto il Guardasigilli – Poi se dovessi essere un peso, se il Paese non avesse più bisogno di me, allora me ne andrei”.
“Altri 110 interventi simili”
All’agenzia di stampa TmNews, però, la Cancellieri ha raccontato altri particolari interessanti. “Sono intervenuta in almeno 110 casi, segnalando al Dipartimento di amministrazione penitenziaria casi analoghi a quello di Giulia Ligresti, cioè casi di detenuti per i quali c’erano questioni particolarmente delicate di salute o motivi umanitari” ha detto il ministro della Giustizia, specificando di essere intervenuta presso il Dap anche con “note scritte di mio pugno per segnalare situazioni particolarmente delicate dal punto di vista sanitario o umanitario”. Quello di Giulia Ligresti, arrestata nell’ambito dell’inchiesta Fonsai e poi passata ai domiciliari, quindi, per il titolare della Giustizia non è un caso eccezionale, e il ministro Cancellieri è più che “serena”. Martedì il ministro riferirà in Senato, “pronta a rispondere a ogni domanda”. E, a quanto si apprende da via Arenula, al ministero stanno raccogliendo un dossier che documenta le segnalazioni fatte dal ministro al Dap in altri casi di detenuti che si trovavano appunto in condizioni delicate, per motivi di salute o umanitarie.
“Se Giulia Ligresti si fosse uccisa la responsabile sarei stata io”
Anche da questo elemento passerà la difesa del ministro. Che durante la conferenza stampa ha respinto al mittente le accuse di favoritismo nei confronti della figlia di don Salvatore Ligresti. “Vi ricordate il caso di Marco Biagi? Se Giulia Ligresti – ha detto il ministro – si fosse uccisa, e io ero al corrente delle sue condizioni, non sarei stata responsabile della sua morte, della morte di una madre con dei bambini?”. Ecco perché il Guardasigilli ha definito il suo intervento “un dovere, un dovere d’ufficio. Dicono: ma Ligresti era un’amica… E chi se ne frega” ha continuato il Guardasigilli, che ha replicato negativamente a chi le chiedeva se avesse avuto un contatto con il Capo dello Stato in merito a questi ultimi sviluppi.
“Mio intervento solo nell’ambito del Dap. Caso Ruby è tutta un’altra storia”
La titolare di via Arenula, poi, ha spiegato i particolari della sua azione e negato categoricamente ogni parallelismo tra la vicenda che la vede coinvolta e la telefonata di Berlusconi in questura nell’ambito del caso Ruby. “Il mio intervento è stato solo ed esclusivamente all’interno del Dap. Non sono andata al di là dei miei compiti, lo rifarei” ha detto il ministro, precisando che “se qualcuno ha detto che io sono intervenuta per la scarcerazione ha detto il falso”. Nel sottolineare che il suo è stato un dovere d’ufficio, la Guardasigilli ha detto anche che “ogni detenuto che si suicida va considerato una sconfitta”. E non sta in piedi il paragone con la telefonata dell’allora premier Silvio Berlusconi in questura per il caso Ruby perché “quella è un’altra storia, mentre qui ho fatto il mio dovere: sono il ministro della Giustizia e avevo la responsabilità delle detenute”.
“Mio figlio ragazzo serio, mai intervenuto nel suo lavoro”
Durante la conferenza stampa, inoltre, è stata tirata in ballo anche la figura del figlio del ministro, Piergiorgio Peluso. Anche in questo caso, la Cancellieri ha tenuto a spiegare la sua totale estraneità nelle polemiche di questi giorni. “Vorrei che leggeste le carte del processo di Torino. Mio figlio è un ragazzo molto serio. Ha fatto un contratto privato in cui era previsto che alla scadenza ci sarebbe stata una liquidazione” ha detto il ministro della Giustizia, rispondendo a chi le faceva notare la liquidazione percepita dal figlio dalla società del gruppo Ligresti. ”Io non sono mai entrata nella professione e nella professionalità di mio figlio, che nel suo lavoro è bravissimo”. “Chi lo ha detto… Giulia Ligresti…” ha poi aggiunto a chi la interpellava sui commenti alla professionalità del figlio. Infine, a proposito della buonuscita da lui presa da Fonsai, ha aggiunto: “Se a lei facessero firmare un contratto che le dà diritto ad una buonuscita qualora dovesse andarsene, lei lo firmerebbe?” ha detto rivolgendosi a un giornalista.
“Io raccomandata? Ho fatto tutto grazie alle mie forze”
Infine, tornando alla sua personale situazione, il Guardasigilli ha respinto con sdegno le accuse di esser stata raccomandata nel corso della sua carriera, elemento che emergerebbe dalle intercettazioni telefoniche della compagna di Salvatore Ligresti con la figlia. ”Ho fatto la strada che ho fatto solo grazie alle mie forze” ha detto la Cancellieri, che ha ricordato di essere stata nominata prefetto da Mancino, mentre Maroni la mandò a Vicenza e Pisanu a Bergamo mentre a Brescia la inviò Bianco e a Genova Giuliano Amato.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... no/764401/
Al congresso dei Radicali il Guardasigilli risponde alle domande dei cronisti e racconta di "esser intervenuta in altri 110 casi simili a quello di Giulia Ligresti". Dimissioni? "Assolutamente no, ho la coscienza a posto"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 2 novembre 2013Commenti (1138)
“Ho il diritto di essere un essere umano”. Si è chiuso con queste parole – e senza nessun accenno diretto alla vicenda che la vede coinvolta – l’intervento di Anna Maria Cancellieri al congresso nazionale dei Radicali. Poi, giù dal palco, alle domande dei giornalisti che le chiedevano se si fosse pentita della telefonata con la compagna di Salvatore Ligresti, la riposta netta: “Lo rifarei, certo che lo rifarei”. Perché? “Io ho la responsabilità delle carceri e sono intervenuta con il Dap dicendo attenzione che Giulia Ligresti potrebbe compiere gesti inconsulti. State attenti”.
“Diritto a essere un essere umano”
Una sicurezza, quella del ministro della Giustizia in conferenza stampa a margine del congresso radicale, dimostrata anche sul palco, quando si è trattato di parlare, seppur indirettamente, della polemica di questi giorni. “Un ministro della Repubblica – ha detto il Guardasigilli – ha il dovere di osservare le leggi dello Stato senza cedimenti e tentennamenti, ma credo che abbia anche il diritto di essere un essere umano”. Della questione Fonsai e del caso delle sue telefonate, invece, il ministro non ha parlato, spiegando i motivi del suo silenzio: “Non vi racconto della mia questione perché la spiegherò davanti al Parlamento”; per poi aggiungere: “Vi dico solo che voglio vivere in un paese libero, voglio vivere in un paese che sia libero, dove l’onesta personale sia un patrimonio condiviso”. Di dimissioni neanche a parlarne. “Ho la coscienza assolutamente limpida e tranquilla – ha detto il Guardasigilli – Poi se dovessi essere un peso, se il Paese non avesse più bisogno di me, allora me ne andrei”.
“Altri 110 interventi simili”
All’agenzia di stampa TmNews, però, la Cancellieri ha raccontato altri particolari interessanti. “Sono intervenuta in almeno 110 casi, segnalando al Dipartimento di amministrazione penitenziaria casi analoghi a quello di Giulia Ligresti, cioè casi di detenuti per i quali c’erano questioni particolarmente delicate di salute o motivi umanitari” ha detto il ministro della Giustizia, specificando di essere intervenuta presso il Dap anche con “note scritte di mio pugno per segnalare situazioni particolarmente delicate dal punto di vista sanitario o umanitario”. Quello di Giulia Ligresti, arrestata nell’ambito dell’inchiesta Fonsai e poi passata ai domiciliari, quindi, per il titolare della Giustizia non è un caso eccezionale, e il ministro Cancellieri è più che “serena”. Martedì il ministro riferirà in Senato, “pronta a rispondere a ogni domanda”. E, a quanto si apprende da via Arenula, al ministero stanno raccogliendo un dossier che documenta le segnalazioni fatte dal ministro al Dap in altri casi di detenuti che si trovavano appunto in condizioni delicate, per motivi di salute o umanitarie.
“Se Giulia Ligresti si fosse uccisa la responsabile sarei stata io”
Anche da questo elemento passerà la difesa del ministro. Che durante la conferenza stampa ha respinto al mittente le accuse di favoritismo nei confronti della figlia di don Salvatore Ligresti. “Vi ricordate il caso di Marco Biagi? Se Giulia Ligresti – ha detto il ministro – si fosse uccisa, e io ero al corrente delle sue condizioni, non sarei stata responsabile della sua morte, della morte di una madre con dei bambini?”. Ecco perché il Guardasigilli ha definito il suo intervento “un dovere, un dovere d’ufficio. Dicono: ma Ligresti era un’amica… E chi se ne frega” ha continuato il Guardasigilli, che ha replicato negativamente a chi le chiedeva se avesse avuto un contatto con il Capo dello Stato in merito a questi ultimi sviluppi.
“Mio intervento solo nell’ambito del Dap. Caso Ruby è tutta un’altra storia”
La titolare di via Arenula, poi, ha spiegato i particolari della sua azione e negato categoricamente ogni parallelismo tra la vicenda che la vede coinvolta e la telefonata di Berlusconi in questura nell’ambito del caso Ruby. “Il mio intervento è stato solo ed esclusivamente all’interno del Dap. Non sono andata al di là dei miei compiti, lo rifarei” ha detto il ministro, precisando che “se qualcuno ha detto che io sono intervenuta per la scarcerazione ha detto il falso”. Nel sottolineare che il suo è stato un dovere d’ufficio, la Guardasigilli ha detto anche che “ogni detenuto che si suicida va considerato una sconfitta”. E non sta in piedi il paragone con la telefonata dell’allora premier Silvio Berlusconi in questura per il caso Ruby perché “quella è un’altra storia, mentre qui ho fatto il mio dovere: sono il ministro della Giustizia e avevo la responsabilità delle detenute”.
“Mio figlio ragazzo serio, mai intervenuto nel suo lavoro”
Durante la conferenza stampa, inoltre, è stata tirata in ballo anche la figura del figlio del ministro, Piergiorgio Peluso. Anche in questo caso, la Cancellieri ha tenuto a spiegare la sua totale estraneità nelle polemiche di questi giorni. “Vorrei che leggeste le carte del processo di Torino. Mio figlio è un ragazzo molto serio. Ha fatto un contratto privato in cui era previsto che alla scadenza ci sarebbe stata una liquidazione” ha detto il ministro della Giustizia, rispondendo a chi le faceva notare la liquidazione percepita dal figlio dalla società del gruppo Ligresti. ”Io non sono mai entrata nella professione e nella professionalità di mio figlio, che nel suo lavoro è bravissimo”. “Chi lo ha detto… Giulia Ligresti…” ha poi aggiunto a chi la interpellava sui commenti alla professionalità del figlio. Infine, a proposito della buonuscita da lui presa da Fonsai, ha aggiunto: “Se a lei facessero firmare un contratto che le dà diritto ad una buonuscita qualora dovesse andarsene, lei lo firmerebbe?” ha detto rivolgendosi a un giornalista.
“Io raccomandata? Ho fatto tutto grazie alle mie forze”
Infine, tornando alla sua personale situazione, il Guardasigilli ha respinto con sdegno le accuse di esser stata raccomandata nel corso della sua carriera, elemento che emergerebbe dalle intercettazioni telefoniche della compagna di Salvatore Ligresti con la figlia. ”Ho fatto la strada che ho fatto solo grazie alle mie forze” ha detto la Cancellieri, che ha ricordato di essere stata nominata prefetto da Mancino, mentre Maroni la mandò a Vicenza e Pisanu a Bergamo mentre a Brescia la inviò Bianco e a Genova Giuliano Amato.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... no/764401/
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
Vox populi
Cobra89 • 5 minuti fa
"I giovani italiani sono dei mammoni"
Disse il ministro degli interni prima e ora della giustizia col figlio che si prese una buona uscita da 3,6 milioni di euro dalla società assicurativa di Ligresti per un solo anno di "duro" lavoro.
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dario marchetti • 6 minuti fa
Ragazzi, bisogna fare una colletta per l'amico DemofracicoEteroDiretto, che ormai da ore difende l'amore della sua vita, la Cancellata. Si accettano offerte per permettere al nostro amico di offrire un mazzo di fiori alla sua amata. Grazie di cuore, una storia di amore simile non può finire per la mancanza di risorse del nostro amico.
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fangio roppo • 6 minuti fa
FANNO L'INDULTO PERCHE' SANNO DEL PERICOLO DI ESSERE INTERCETTATI.
UN INDULTINO CON LA SCUSA DELLE CARCERI SOVRAFFOLLATE E GLI AMICI COME I LIGRESTI SONO ACCONTENTATI.
La Cancellieri è rimasta indietro col vecchio sistema
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Su Moru • 7 minuti fa
La Josefa per molto meno è stata dimissionata d'urgenza, questa ministro è sostanzialmente una con tanti santi in paradiso, casta dei prefetti con lunghissimi tentacoli, le dimissioni come la legge sono diseguali per tutti!
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Iside • 7 minuti fa −
Vorrei lasciare un appunto su com'è l'assolutamente uguale, indicando l'assolutamente uguale nel trattamento carcerario:
la cara buzzicona non interviene manco morta e quindi fa tutti uguali col suo fare, ma nel mentre di ciò non accade lo stesso nelle carceri perchè, per esempio, il caso cucchi non è uguale alle altre detenzioni con problemi di salute e poteva essere risolto con un intervento della buzzicona o di chi per lei al tempo del caso cucchi.
Vi rendete conto che il tutti uguali oltre che impossibile è una follia?
E ciò a prescindere dal fatto che sia intervenuta anche per la Ligresti?
Prima o poi capirete che il segno = esiste solo nell'aritmetica e con questo si deve saper convivere ed essere civili cosa che voi mov non riesce proprio.
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clamor • 7 minuti fa
cosa ci si può aspettare dall'inetto letta che governa con un delinquente e la sua banda ? cancellieri hai toppato, devi dare le tue dimissioni, le tue giustificazioni non ci interessano ! i fatti sono che hai fatto una telefonata che non dovevi fare !
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Gigi Sacchi • 7 minuti fa
Ha imparato da berlusconi
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Clarabella • 7 minuti fa
Vuoi vedere che viene fuori che Ruby è veramente la nipote di Mubarak
Cobra89 • 5 minuti fa
"I giovani italiani sono dei mammoni"
Disse il ministro degli interni prima e ora della giustizia col figlio che si prese una buona uscita da 3,6 milioni di euro dalla società assicurativa di Ligresti per un solo anno di "duro" lavoro.
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dario marchetti • 6 minuti fa
Ragazzi, bisogna fare una colletta per l'amico DemofracicoEteroDiretto, che ormai da ore difende l'amore della sua vita, la Cancellata. Si accettano offerte per permettere al nostro amico di offrire un mazzo di fiori alla sua amata. Grazie di cuore, una storia di amore simile non può finire per la mancanza di risorse del nostro amico.
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fangio roppo • 6 minuti fa
FANNO L'INDULTO PERCHE' SANNO DEL PERICOLO DI ESSERE INTERCETTATI.
UN INDULTINO CON LA SCUSA DELLE CARCERI SOVRAFFOLLATE E GLI AMICI COME I LIGRESTI SONO ACCONTENTATI.
La Cancellieri è rimasta indietro col vecchio sistema
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Su Moru • 7 minuti fa
La Josefa per molto meno è stata dimissionata d'urgenza, questa ministro è sostanzialmente una con tanti santi in paradiso, casta dei prefetti con lunghissimi tentacoli, le dimissioni come la legge sono diseguali per tutti!
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Iside • 7 minuti fa −
Vorrei lasciare un appunto su com'è l'assolutamente uguale, indicando l'assolutamente uguale nel trattamento carcerario:
la cara buzzicona non interviene manco morta e quindi fa tutti uguali col suo fare, ma nel mentre di ciò non accade lo stesso nelle carceri perchè, per esempio, il caso cucchi non è uguale alle altre detenzioni con problemi di salute e poteva essere risolto con un intervento della buzzicona o di chi per lei al tempo del caso cucchi.
Vi rendete conto che il tutti uguali oltre che impossibile è una follia?
E ciò a prescindere dal fatto che sia intervenuta anche per la Ligresti?
Prima o poi capirete che il segno = esiste solo nell'aritmetica e con questo si deve saper convivere ed essere civili cosa che voi mov non riesce proprio.
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clamor • 7 minuti fa
cosa ci si può aspettare dall'inetto letta che governa con un delinquente e la sua banda ? cancellieri hai toppato, devi dare le tue dimissioni, le tue giustificazioni non ci interessano ! i fatti sono che hai fatto una telefonata che non dovevi fare !
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Gigi Sacchi • 7 minuti fa
Ha imparato da berlusconi
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Clarabella • 7 minuti fa
Vuoi vedere che viene fuori che Ruby è veramente la nipote di Mubarak
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
Su questi temi non e' possibile scrivere o parlare d'impulso come spesso avviene prendendo per buona qualche valutazione giornalistica.
In questi casi si deve aspettare quello che ha da dirci il ministro.
Non ci si puo' dividere in guelfi o ghibellini in funzione dei ns. preconcetti ma quasi sempre derivano da analisi fatte da altri i cui scopi vanno oltre i fatti.
Su questo fatto si e' espressa la sorelle di Stefano Cucchi, Ilaria con questa frase: «Se fosse stata ministro la Cancellieri, oggi Stefano sarebbe ancora vivo.
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/P ... 9264.shtml
Lo stesso Gian Carlo Caselli difende Anna Maria Cancellieri: "Giulia agli arresti domiciliari per condizioni di salute".
In politica non bisogna essere sbrigativi sui giudizi.
Darci del tempo e poi giudicare anche se questo compito e' assai difficile visto la forza dei media nei ns. confronti.
Cerco sempre, per quel che posso, di non dar mai giudizi in funzione del colore di appartenenza ma sempre al gesto/fatto specifico.
Fare Politica o parlare di Politica, ragazzi, e' una cosa seria. Non e' come discutere al bar su una partita di calcio in cui si difende o si condanna l'azione di un arbitro (senza toglier nulla a questi arbitri).
tutto qui
un salutone dal Juan il compagno
In questi casi si deve aspettare quello che ha da dirci il ministro.
Non ci si puo' dividere in guelfi o ghibellini in funzione dei ns. preconcetti ma quasi sempre derivano da analisi fatte da altri i cui scopi vanno oltre i fatti.
Su questo fatto si e' espressa la sorelle di Stefano Cucchi, Ilaria con questa frase: «Se fosse stata ministro la Cancellieri, oggi Stefano sarebbe ancora vivo.
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/P ... 9264.shtml
Lo stesso Gian Carlo Caselli difende Anna Maria Cancellieri: "Giulia agli arresti domiciliari per condizioni di salute".
In politica non bisogna essere sbrigativi sui giudizi.
Darci del tempo e poi giudicare anche se questo compito e' assai difficile visto la forza dei media nei ns. confronti.
Cerco sempre, per quel che posso, di non dar mai giudizi in funzione del colore di appartenenza ma sempre al gesto/fatto specifico.
Fare Politica o parlare di Politica, ragazzi, e' una cosa seria. Non e' come discutere al bar su una partita di calcio in cui si difende o si condanna l'azione di un arbitro (senza toglier nulla a questi arbitri).
tutto qui
un salutone dal Juan il compagno
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
Pancho, naturalmente il mio giudizio è sempre staccato da cosa scrivono i giornali, di quale parte essi siano, ma questo lo sappiamo
Il problema grosso è che lei in questo caso non fa un atto formale ma telefona, per giunta la ligresti è amica di famiglia, ma guarda un po'
Non si può fare, perché qua scatta un interesse "particolare"
E la signora non si è mossa per chi sta dentro per uno spinello
Mi spiace, non perdono una cosa del genere
E guardacaso la difendono i discarichini, gli stessi che per Cucchi parlarono di un drogato di meno al mondo...
E posso citare Aldrovandi e tanti altri
No, qua non è un giudizio srbigativo, qua siamo di fronte a un atto inopportuno
E sempre a favore di potenti
Se ne deve andare
Il problema grosso è che lei in questo caso non fa un atto formale ma telefona, per giunta la ligresti è amica di famiglia, ma guarda un po'
Non si può fare, perché qua scatta un interesse "particolare"
E la signora non si è mossa per chi sta dentro per uno spinello
Mi spiace, non perdono una cosa del genere
E guardacaso la difendono i discarichini, gli stessi che per Cucchi parlarono di un drogato di meno al mondo...
E posso citare Aldrovandi e tanti altri
No, qua non è un giudizio srbigativo, qua siamo di fronte a un atto inopportuno
E sempre a favore di potenti
Se ne deve andare
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Ti devi dimettere e BASTA
Alla fine la Casta è la Casta...........ed il Pd-PPE ci sta dentro fino al collo......
Secondo filmato dopo quello Crozza-Marina
http://video.corriere.it/crozza-imita-m ... 6927ba0462
Falsa Cancellieri chiama e Zanda la rassicura
Scherzo telefonico del programma di Radio 24 "La Zanzara", condotto da Giuseppe Cruciani, al capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda: un falso Ministro della Giustizia Cancellieri lo chiama e lui ci casca in pieno e rassicura. "Non ho dubbi sul tuo intervento, devi solo spiegare bene le tue ragioni". La telefonata si conclude con l'esponente democratico che promette al Ministro di aggiornarla una volta che avrà "il polso della situazione" sul clima politico nel Pd circa la vicenda Ligresti. (RCD - CorriereTv)
#Scherzo telefonico de La Zanzara (Radio24) al capogruppo Pd - rcd
Secondo filmato dopo quello Crozza-Marina
http://video.corriere.it/crozza-imita-m ... 6927ba0462
Falsa Cancellieri chiama e Zanda la rassicura
Scherzo telefonico del programma di Radio 24 "La Zanzara", condotto da Giuseppe Cruciani, al capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda: un falso Ministro della Giustizia Cancellieri lo chiama e lui ci casca in pieno e rassicura. "Non ho dubbi sul tuo intervento, devi solo spiegare bene le tue ragioni". La telefonata si conclude con l'esponente democratico che promette al Ministro di aggiornarla una volta che avrà "il polso della situazione" sul clima politico nel Pd circa la vicenda Ligresti. (RCD - CorriereTv)
#Scherzo telefonico de La Zanzara (Radio24) al capogruppo Pd - rcd
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