Berlusconi è ancora armato e pericoloso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
@ lucfig
2) Il caso Barca (Fabrizio)
Fabrizio Barca
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fabrizio Barca (Torino, 8 marzo 1954) è un economista e politico italiano. Presidente del Comitato per le politiche territoriali dell'OCSE dal 1999 al 2006, ha ricoperto la carica di ministro per la coesione territoriale del governo Monti, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.[1]
Biografia
Fabrizio Barca è figlio di Luciano Barca, economista, ex partigiano, deputato e poi senatore della Repubblica Italiana, iscritto al Partito Comunista Italiano nonché direttore de l'Unità.
Si è laureato a Roma in Scienze statistiche e demografiche e ha proseguito gli studi conseguendo il Master of Philosophy in economia all’Università di Cambridge.
Economista, esperto di politiche di sviluppo territoriale, è stato presidente del Comitato per le politiche territoriali dell'OCSE dal 1999 al 2006 e nel 2009 ha realizzato per la Commissione Europea il rapporto indipendente sulle politiche di coesione “An Agenda for a reformed cohesion policy”[2].
Nel 2005, l'Università di Parma gli ha conferito la laurea honoris causa in Economia Politica per i suoi meriti nel campo dell'analisi e interpretazione dello sviluppo economico italiano e dell'evoluzione della struttura produttiva, e per avere contribuito a concepire e creare il sistema istituzionale e operativo delle politiche di sviluppo territoriali in Italia.
Ha insegnato Politica economica, Finanza aziendale e Storia dell'economia presso le università di Milano (Università Bocconi), Modena, Parigi (Sciences Po), Siena, Roma, Parma e Urbino. È stato quindi visiting professor con incarichi di ricerca presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston e la Stanford University. Ha pubblicato numerosi saggi sulla teoria d'impresa, sulle piccole e medie imprese, sulla corporate governance, sulla storia del capitalismo italiano e sulle politiche regionali.
Ha ricoperto gli incarichi di capo della Divisione ricerca della Banca d'Italia, di capo del Dipartimento delle Politiche di Sviluppo presso il ministero del Tesoro, e direttore generale del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il 16 novembre 2011 è nominato ministro senza portafoglio con delega per la coesione territoriale del governo Monti.
L'adesione al Partito Democratico[modifica | modifica sorgente]
L'11 aprile 2013 annuncia la sua adesione al Partito Democratico[3]. In seguito rende pubblico un documento[4] nel quale sostiene che senza una nuova forma di partito l'Italia non possa essere ben governata, intendendo così aprire una discussione in seno al partito stesso. Inizia quindi un tour in giro per il paese andando a presentare in diversi circoli il proprio documento[5]. Il 27 ottobre 2013 viene eletto nel direttivo del circolo romano del Partito democratico di via dei Giubbonari, sede storica del Partito comunista italiano.
continua
2) Il caso Barca (Fabrizio)
Fabrizio Barca
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fabrizio Barca (Torino, 8 marzo 1954) è un economista e politico italiano. Presidente del Comitato per le politiche territoriali dell'OCSE dal 1999 al 2006, ha ricoperto la carica di ministro per la coesione territoriale del governo Monti, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.[1]
Biografia
Fabrizio Barca è figlio di Luciano Barca, economista, ex partigiano, deputato e poi senatore della Repubblica Italiana, iscritto al Partito Comunista Italiano nonché direttore de l'Unità.
Si è laureato a Roma in Scienze statistiche e demografiche e ha proseguito gli studi conseguendo il Master of Philosophy in economia all’Università di Cambridge.
Economista, esperto di politiche di sviluppo territoriale, è stato presidente del Comitato per le politiche territoriali dell'OCSE dal 1999 al 2006 e nel 2009 ha realizzato per la Commissione Europea il rapporto indipendente sulle politiche di coesione “An Agenda for a reformed cohesion policy”[2].
Nel 2005, l'Università di Parma gli ha conferito la laurea honoris causa in Economia Politica per i suoi meriti nel campo dell'analisi e interpretazione dello sviluppo economico italiano e dell'evoluzione della struttura produttiva, e per avere contribuito a concepire e creare il sistema istituzionale e operativo delle politiche di sviluppo territoriali in Italia.
Ha insegnato Politica economica, Finanza aziendale e Storia dell'economia presso le università di Milano (Università Bocconi), Modena, Parigi (Sciences Po), Siena, Roma, Parma e Urbino. È stato quindi visiting professor con incarichi di ricerca presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston e la Stanford University. Ha pubblicato numerosi saggi sulla teoria d'impresa, sulle piccole e medie imprese, sulla corporate governance, sulla storia del capitalismo italiano e sulle politiche regionali.
Ha ricoperto gli incarichi di capo della Divisione ricerca della Banca d'Italia, di capo del Dipartimento delle Politiche di Sviluppo presso il ministero del Tesoro, e direttore generale del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il 16 novembre 2011 è nominato ministro senza portafoglio con delega per la coesione territoriale del governo Monti.
L'adesione al Partito Democratico[modifica | modifica sorgente]
L'11 aprile 2013 annuncia la sua adesione al Partito Democratico[3]. In seguito rende pubblico un documento[4] nel quale sostiene che senza una nuova forma di partito l'Italia non possa essere ben governata, intendendo così aprire una discussione in seno al partito stesso. Inizia quindi un tour in giro per il paese andando a presentare in diversi circoli il proprio documento[5]. Il 27 ottobre 2013 viene eletto nel direttivo del circolo romano del Partito democratico di via dei Giubbonari, sede storica del Partito comunista italiano.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Vent'anni di balle mussulmane
Alfano: da delfino di Silvio a uomo dello strappo, blob
Storia politica dell'ex pupillo di Berlusconi - rcd
http://video.corriere.it/alfano-delfino ... fe1c737ba4
La carriera politica di Angelino Alfano per immagini. Le prime esperienze in Sicilia, poi l'abbraccio di Berlusconi che lo sceglie come suo pupillo. L'investitura a segretario del Pdl e le difese accorate del leader «perseguitato dai giudici». Le esperienze come ministro, della Giustizia e dell'Interno. E anche la gaffe, quando chiamò Berlusconi «presidente della Repubblica». (Rcd - Corriere Tv)
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Alfano: da delfino di Silvio a uomo dello strappo, blob
Storia politica dell'ex pupillo di Berlusconi - rcd
http://video.corriere.it/alfano-delfino ... fe1c737ba4
La carriera politica di Angelino Alfano per immagini. Le prime esperienze in Sicilia, poi l'abbraccio di Berlusconi che lo sceglie come suo pupillo. L'investitura a segretario del Pdl e le difese accorate del leader «perseguitato dai giudici». Le esperienze come ministro, della Giustizia e dell'Interno. E anche la gaffe, quando chiamò Berlusconi «presidente della Repubblica». (Rcd - Corriere Tv)
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Crozza canta «Alfango»:«Fuggi in fretta da Brunetta»
A Crozza nel Paese delle Meraviglie - rcd
«Alfango»: è la canzone tutta da ridere cantata da Maurizio Crozza durante il suo show del venerdì su La7, ispirata all'ex pupillo di Silvio Berlusconi. Non è la prima volta che Crozza scimmiotta il protagonista del film di Quentin Tarantino Django, in versione italiana. (RCD - CorriereTv)
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http://video.corriere.it/crozza-canta-a ... fe1c737ba4
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La fotostoria
http://www.corriere.it/politica/foto/10 ... 6.shtml#17
Con i dentoni sempre in mostra, evidenziati anche da tutti i vignettisti, Al ci ricorda tanto Bugs Bunny.
A Crozza nel Paese delle Meraviglie - rcd
«Alfango»: è la canzone tutta da ridere cantata da Maurizio Crozza durante il suo show del venerdì su La7, ispirata all'ex pupillo di Silvio Berlusconi. Non è la prima volta che Crozza scimmiotta il protagonista del film di Quentin Tarantino Django, in versione italiana. (RCD - CorriereTv)
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http://video.corriere.it/crozza-canta-a ... fe1c737ba4
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La fotostoria
http://www.corriere.it/politica/foto/10 ... 6.shtml#17
Con i dentoni sempre in mostra, evidenziati anche da tutti i vignettisti, Al ci ricorda tanto Bugs Bunny.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Consiglio Nazionale Pdl, Berlusconi: “Dovremo fare coalizione con Alfano”
Il Cavaliere incontra quello che resta del Popolo della libertà al Palazzo dei Congressi dell'Eur di Roma: 868 i delegati e fino a prima della scissione dell'ex segretario, i lealisti, fedeli alla linea erano circa 670. E ribadisce l'appoggio al governo: "Non abbiamo i numeri per farlo cadere". Il documento dell'ufficio di presidenza è stato approvato all'unanimità
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 16 novembre 2013Commenti (1201)
Nessun contrario e nessun astenuto. Il Consiglio Nazionale approva all’unanimità il passaggio del Popolo della libertà a Forza Italia con una standing ovation e un fiume di applausi dei delegati arrivati al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma. “Dobbiamo essere orgogliosi di quello che è successo oggi”, ha dichiarato Silvio Berlusconi nel suo lungo discorso dal palco. Il grande assente è Angelino Alfano, il “traditore” che ha deciso la scissione per formare il “Nuovo centrodestra“. Un addio che il Cavaliere definisce “doloroso”, trattenendo però gli attacchi. “Non ho dormito tutta la notte. Siamo rimasti quelli del ’94″, esordisce dopo aver intonato l’inno d’Italia, “ma adesso abbiamo bisogno di rinforzi”. Ma se l’amarezza per la rottura è tanta, trattiene i commenti: “No a dichiarazioni o attacchi contro di questo nuova formazione, perché dopo le larghe intese dovremo fare una coalizione insieme. Li tratteremo come Fratelli d’Italia e Lega Nord“. Il governo di Enrico Letta non è in discussione e la colpa, secondo Berlusconi, “è di chi ha votato la fiducia all’esecutivo. Ma io come faccio a stare al governo con chi mi vuole eliminare? Anche perché 20 senatori 5 Stelle sono pronti a votare la fiducia”. Il Cavaliere non dimentica le prossime elezioni europee e condanna la legge di stabilità, che “non servirà a nulla”, e chi si è inginocchiato come Monti al volere dell’Europa. E chiude parlando di giustizia: “I magistrati sono incontrollabili, irresponsabili e impuniti. La sentenza contro di me è infondata e ingiusta. Chi è per il voto palese è un fuorilegge”.
Video di Manolo Lanaro
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... no/779793/
Un Consiglio nazionale di soli falchi, alleati e fedeli di Silvio Berlusconi. Quello che resta del Popolo della libertà si è riunito per l’incontro che porterà alla formazione della nuova Forza Italia. I delegati sono 870, nessuna bandiera di Forza Italia e un’organizzazione all’insegna della spending review: il Convegno accoglie alla spicciolata i delegati che hanno deciso di restare al fianco di Silvio Berlusconi. E i primi commenti sono tutti per l’addio del segretario “traditore”: “Angelino Alfano”, dice Michaela Biancofiore, “un po’ come capitan Schettino che scende dalla nave nel momento di difficoltà. Credo che non sia un bell’esempio per un giovane di quarant’anni”. Una scelta che Sandro Bondi, in una nota diffusa alla stampa, definisce manovrata dal governo delle larghe intese: “Dietro la sua decisione c’è la regia di Napolitano”.
La rottura con Alfano
“Oggi torna Forza Italia”, ha detto il Cavaliere all’inizio del suo discorso, “siamo rimasti quelli del ’94, ma abbiamo bisogno di rinforzi, ci mancano personalità di peso e faccio un nuovo appello a tutti coloro che sono protagonisti della cultura, delle università, imprese e aziende per dedicarsi a decidere il nostro comune destino”. Siamo qui per la dipartita del Pdl un nome che potrà essere usato per la coalizione di centrodestra. Si ritorna a Forza Italia“. E sulla divisione con Angelino Alfano dice: “Va contro la nostra decisione di unire tutti i moderati. Che cosa è successo? Ci sono state delle differenze non sui programmi o sui valori, ma delle distanze tra singole persone. Si è creata un’atmosfera grigia. Si sono rincorse le agenzie dell’uno e dell’altro schieramento. Si è creata una situazione che non poteva permettere di continuare. Abbiamo lavorato tanto perché questo non accadesse. Eravamo arrivati ad un accordo”. Ma la richiesta a far saltare il tavolo, dice Berlusconi, è stata quella di convocare l’ufficio di presidenza. “Non era necessario per cambiare il documento di questo Convegno. Hanno insistito e così la rottura è stata inevitabile”. Una rottura che, dice, gli ha impedito di dormire per tutta la notte. “Devo parlare della divisione che si è verificata ieri e va contro la visione di unire tutti i moderati che se stessero insieme sarebberola maggioranza degli elettori. Ho detto che non era necessario per inserire nuove parti nel documento. Potevamo presentarle a voi come aggiunta. Una divisione che va contro la visione di unire tutti i moderati che se stessero insieme sarebbero la maggioranza degli elettori”. E annuncia con dolore la formazione del “Nuovo centrodestra” di Alfano e Formigoni: “Questa notte non sono riuscito a dormire, dopo aver scoperto quello che è successo. Il nome non mi sembra molto efficace pensando a chi lo compone, sarebbe stato meglio ‘Cugini d’Italia‘”. E annuncia: “No a dichiarazioni forti contro Con loro ci comporteremo come con la Lega Nord e Fratelli d’Italia”.
L’appoggio al governo delle larghe intese
Il governo delle larghe intese non può essere messo in discussione, secondo il leader della nuova Forza Italia. Soprattutto dopo la decisione degli “alfaniani” di votare la fiducia a Letta: “Come si fa a stare al tavolo dello stesso governo con chi vuole l’uccisione del vostro leader?”, avrebbe detto Berlusconi ai “traditori”. “Per questo ora”, ha continuato, “non abbiamo i numeri per far cadere il governo. Dopo la decisione dei 23 senatori il 2 ottobre, in occasione della fiducia al governo Letta, non eravamo e non siamo più in grado di far cadere il governo. Anche perché, ci sono venti parlamentari 5 stelle pronti a sostenere l’esecutivo“. Ma per il futuro è escluso che ci possa essere un’alleanza con il Partito democratico. “La formazione più naturale sarà quella di vedere uniti insieme Pd e Movimento 5 Stelle. A quel punto, se succedesse, molti di noi sarebbero costretti a espatriare. E allora c’è una soluzione e una sola: unire tutti i moderati e farli votare per Forza italia“.
La giustizia “incontrollabile”
Il Cavaliere chiude parlando di giustizia. “I magistrati sono incontrollabili, irresponsabili e impuniti. La magistratura è un ordine dello Stato, una casta di impiegati che hanno vinto un concorso, è circondata da un’aureola di sacralità che è meritata quando i giudici sono imparziali, ma Magistratura democratica si è trasformata in un potere, anzi in un contropotere dello Stato, non c’è la possibilità che il governo possa approvare qualcosa si cui l’Anm è contraria. Ho scoperto un articolo del ’78 dell’’Unità che accusava Magistratura democratica di aver abbracciato le posizioni delle Brigate Rosse”. E si sofferma sulla sentenza che lo ha condannato a quattro anni per frode fiscale, di cui tre indultati: “Questa sentenza sarà ribaltata con un ricorso alla Corte di giustizia Ue e con notizie nuove che abbiamo avuto, ci saranno presto delle importanti novità. Ma nonostante questo che è risaputo dal Pd, il nostro alleato ha costruito su una sentenza ingiusta una pratica velocissima per la decadenza quando in media per altri senatori ci sono voluti 14 mesi”. Ed è proprio il voto sulla decadenza in Parlamento a preoccuparlo: “Chi vuole il voto palese è un fuorilegge. Il Pd vuole portare la mia testa alle primarie dell’8 dicembre”.
Economia e legge elettorale, le priorità di Forza Italia
Tra le preoccupazioni della nuova Forza Italia, anche la situazione economica dell’Italia. “In queste condizioni”, dice Berlusconi, “è molto difficile la ripresa. La burocrazia è un problema che ostacola la ripresa. Basti pensare che nei Balcani abbiamo condizioni più vantaggiose per le aziende”. E affossa la legge di stabilità: “Non possiamo pensare che una legge di stabilità come quella di adesso possa portare qualche pur minimo risultato, dobbiamo considerare la situazione globale in Ue a partire da un cambiamento della politica imposta a tutti dalla Germania e di cui beneficia solo Berlino”. E affronta la questione “euro”: “Per noi è una moneta straniera”. Tra le priorità anche la riforma della legge elettorale: “Un passo necessario per fare le riforme”.
La nuova primavera del partito
Torniamo a “Forza Italia” perché noi siamo degli inguaribili ottimisti e ci riproviamo ancora, perché vogliamo una nuova primavera per Forza Italia, una resurrezione di un nome che abbiamo dentro il cuore”. Una decisione che dice necessaria: “Mi sono dovuto adeguare ai sondaggi, i club sul territorio saranno chiamati ‘Forza Silvio’”.
CRONACA ORA PER ORA
13.32 – Meloni (Fdi): “Mentre altri si dividono, noi ci uniamo”
“!Mentre gli altri si dividono”, scrive su Twitter il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, “noi ci uniamo intorno a una grande avventura politica. Vi aspetto domani senza paura”. Il riferimento è alla manifestazione in programma per domani al Teatro Sistina di Roma per la presentazione di “Rifare l’Italia”, il manifesto politico culturale di “Officina per l’Italia“, per un nuovo centrodestra. Il tweet è stato postato contestualmente all’intervento di Silvio Berlusconi.
13.27 – Arriva Francesca Pascale al Pala Congressi di Roma
Al Palazzo dei Congressi arriva Francesca Pascale, compagna di Silvio Berluconi, al termine del Consiglio nazionale del Pdl. Elegante in un soprabito grigio si toglie gli occhiali ad uso delle telecamere, saluta e varca l’ingresso. Dalla folla qualcuno grida: “Vogliamo Dudù”.
13.22 – Cacciari: “Non so se Alfano sarà competitivo con Forza Italia”
“Lo strappo”, ha commentato l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, “è un atto scontato che segnerà inevitabilmente il declino di Berlusconi… Questa scissione era nell’aria da tempo. Ora si tratterà di vedere se Alfano e i suoi riusciranno a fare un nuovo centro competitivo con Forza Italia, mi sembra difficile…”. Per Cacciari stavolta “non c’entra il laboratorio Sicilia” come crocevia e snodo di nuovi scenari politici, “si tratta di un atto inevitabile e atteso. Non penso che Alfano e Lupi possano dar vita a un nuovo centro competitivo con la nuova Fi di Berlusconi, perché non hanno appeal elettorale, ma vedremo cosa succederà, anche nel Pd. Può darsi che tutto si componga e ricomponga”. “Ma quale laboratorio Sicilia, Alfano ha dimostrato poi di contare in Sicilia meno di me…”, insiste l’ex sindaco.
13.13 – Gelmini: “Chi non appoggia Forza Italia fa un regalo alla sinistra”
“Oggi è davvero una giornata importante per il futuro del centrodestra”, ha dichiarato Mariastella Gelmini, vicecapogruppo Pdl-Fi alla Camera, “Forza Italia diventerà la rampa di lancio di un nuovo progetto per l’Italia”. E ai traditori dice: “Chi oggi ha fatto una scelta diversa, mi spiace, incorre in un’illusione prospettica, forse non se ne rende conto, ma sta facendo un grande regalo alla sinistra e non al Paese che chiede invece scelte coraggiose in economia a favore di famiglie ed imprese stremate. Tentare poi di motivare le scelte fatte dietro l’accusa di estremismo rivolta a Forza Italia – aggiunge – è un altro grave errore. Come ha sottolineato il Presidente Berlusconi, Forza Italia non sarà mai un partito estremista, ma sempre dalla parte degli italiani, con convinzione contro l’oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica”.
13.00 – Berlusconi legge il discorso della fondazione di Forza Italia nel 1994
Il Cavaliere torna sul palco dopo l’approvazione del documento e legge il documento di fondazione di Forza Italia che lesse nel 1994: “Non mi sembra una perdita di tempo. Ma un modo per ricordare i nostri intenti”.
12.50 – Brunetta sul palco per il voto sul documento dell’ufficio di Presidenza
E’ il capogruppo della Camera Renato Brunetta a leggere sul palco del Consiglio nazionale il documento approvato dall’ufficio di presidenza del Pdl del 25 ottobre con cui si ufficializza il ritorno a Forza Italia. L’approvazione è stata data all’unanimità. Gli aventi diritto 870, presenti 613 pari al 70,46%; assenti giustificati 27 pari al 3,1% tra cui Giancarlo Galan, Bruno Archi e Antonio Tajani in missione all’estero, mentre Marco Martinelli in ospedale.
11.12 – Berlusconi arriva al Consiglio Nazionale e interviene dal palco
Il Cavaliere arriva tra gli applausi nella sala del Convegno Nazionale. Con lui erano partiti da via del Plebiscito, Gianni Letta e Niccolò Ghedini. L’incontro è cominciato con i delegati che cantano l’inno d’Italia. Berlusconi prende la parola annunciando la scissione con Angelino Alfano, ma trattenendo i commenti: “Dovremo fare una coalizione insieme”. Ribadisce l’appoggio al governo delle larghe intese “perché mancano i numeri”. E attacca la magistratura italiana. Al termine del discorso durato un’ora e mezzo, il leader ha avuto un breve mancamento ed è stato aiutato a scendere dal palco dal medico Zangrillo.
10.46 – Avvocato Coppi: “Continuiamo a lavorare sulla revisione del processo a Berlusconi”
Mentre a Roma c’è attesa per le sorti politiche del Cavaliere, a Bari il legale Coppi risponde all’agenzia Ansa a una domanda sull’ipotesi di una richiesta di revisione del processo nei confronti dell’ex premier: ”Se ci saranno quegli elementi tali da giustificare questa istanza, come noi pensiamo, certamente non ci tireremo indietro”.
10.36 – Gasparri: “Vogliamo bene a chi è qui oggi”
“Chi è qui oggi merita benemerenza e affetto: gli vogliamo bene”. Quando ancora il circuito chiuso del Palazzo dei Congressi dell’Eur non trasmette le immagini della sala del Consiglio nazionale del Pdl, dagli altoparlanti si sente la voce roca di Maurizio Gasparri, che dal palco invita i membri del Consiglio nazionale a prendere posto. E scherza sulla tensione che si respira dentro il partito per la scissione consumata da Angelino Alfano, con la creazione di gruppi autonomi. “A Berlusconi dobbiamo lealtà”, dice Gasparri ai presenti, che hanno scelto di seguire il Cavaliere nella decisione di sancire la rinascita di Forza Italia.
10.30 – Arrivano i giovani “Falchi” con uno striscione “Forza Silvio”
Dagli altoparlanti vengono diffuse le note di ‘Azzurra libertà’. Al Palazzo dei Congressi sono arrivati, armati di striscione ‘Forza Silvio‘, i giovanissimi militanti della nuova Forza Italia che si mostrano un po’ insofferenti delle etichette che gli hanno affibbiato i mezzi di comunicazione. Ma Luca e Andrea Zappacosta assurti agli onori della cronaca nella famosa cena nella sede di Forza Italia a San Lorenzo in Lucina si concedono alle telecamere e alle macchine fotografiche insieme a un gruppetto di circa 20 coetanei. C’è chi parla del prossimo lancio di un nuovo movimento giovanile, ma c’è anche chi si ritrae davanti alle telecamere e chi, pentito di una dichiarazione rilasciata a caldo poi smentisce: “non do l’autorizzazione alla ripresa, ero visibilmente emozionato, tagliate tutto, non do il consenso…”.
10.15 – Bondi: “Dietro la strategia di Alfano c’è Napolitano”
“L’unica idea forte che ha ispirato Alfano”, ha fatto sapere in una nota il parlamentare Sandro Bondi, “fino all’ultimo momento è stato il tentativo di imporre al Presidente Silvio Berlusconi e all’intero partito l’accettazione della sua decadenza dal Parlamento e la fedeltà assoluta al governo. E’ evidente che questa unica preoccupazione non può non essere dovuta ad un impegno vincolante assunto con il Pd, con Enrico Letta sotto la regia del Presidente della Repubblica”.
10.10 Biancofiore: “Alfano come capitan Schettino. Ha scelto Letta
L’ex segretario Pdl come Schettino, il capitano della nave Costa Concordia affondata nel gennaio 2012. La metafora è di Michaela Biancofiore: “Angelino Alfano”, ha dichiarato, “un po’ come capitan Schettino che scende dalla nave nel momento di difficoltà. Credo che non sia un bell’esempio per un giovane di quarant’anni”. Coloro che hanno deciso di non aderire a Forza Italia “hanno scisso il partito. Oggi è un nuovo inizio, avremmo voluto fosse una festa”. Lo dice Michaela Biancofiore, al suo arrivo al palazzo dei Congressi dell’Eur. “Più che traditori – aggiunge – hanno scelto Letta, una scelta incomprensibile. Soprattutto Alfano: tra Berlusconi che gli ha dato una carriera politica, tutte le poltrone che nessuno ha ricoperto, ha scelto Enrico Letta”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... no/779793/
Il Cavaliere incontra quello che resta del Popolo della libertà al Palazzo dei Congressi dell'Eur di Roma: 868 i delegati e fino a prima della scissione dell'ex segretario, i lealisti, fedeli alla linea erano circa 670. E ribadisce l'appoggio al governo: "Non abbiamo i numeri per farlo cadere". Il documento dell'ufficio di presidenza è stato approvato all'unanimità
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 16 novembre 2013Commenti (1201)
Nessun contrario e nessun astenuto. Il Consiglio Nazionale approva all’unanimità il passaggio del Popolo della libertà a Forza Italia con una standing ovation e un fiume di applausi dei delegati arrivati al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma. “Dobbiamo essere orgogliosi di quello che è successo oggi”, ha dichiarato Silvio Berlusconi nel suo lungo discorso dal palco. Il grande assente è Angelino Alfano, il “traditore” che ha deciso la scissione per formare il “Nuovo centrodestra“. Un addio che il Cavaliere definisce “doloroso”, trattenendo però gli attacchi. “Non ho dormito tutta la notte. Siamo rimasti quelli del ’94″, esordisce dopo aver intonato l’inno d’Italia, “ma adesso abbiamo bisogno di rinforzi”. Ma se l’amarezza per la rottura è tanta, trattiene i commenti: “No a dichiarazioni o attacchi contro di questo nuova formazione, perché dopo le larghe intese dovremo fare una coalizione insieme. Li tratteremo come Fratelli d’Italia e Lega Nord“. Il governo di Enrico Letta non è in discussione e la colpa, secondo Berlusconi, “è di chi ha votato la fiducia all’esecutivo. Ma io come faccio a stare al governo con chi mi vuole eliminare? Anche perché 20 senatori 5 Stelle sono pronti a votare la fiducia”. Il Cavaliere non dimentica le prossime elezioni europee e condanna la legge di stabilità, che “non servirà a nulla”, e chi si è inginocchiato come Monti al volere dell’Europa. E chiude parlando di giustizia: “I magistrati sono incontrollabili, irresponsabili e impuniti. La sentenza contro di me è infondata e ingiusta. Chi è per il voto palese è un fuorilegge”.
Video di Manolo Lanaro
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... no/779793/
Un Consiglio nazionale di soli falchi, alleati e fedeli di Silvio Berlusconi. Quello che resta del Popolo della libertà si è riunito per l’incontro che porterà alla formazione della nuova Forza Italia. I delegati sono 870, nessuna bandiera di Forza Italia e un’organizzazione all’insegna della spending review: il Convegno accoglie alla spicciolata i delegati che hanno deciso di restare al fianco di Silvio Berlusconi. E i primi commenti sono tutti per l’addio del segretario “traditore”: “Angelino Alfano”, dice Michaela Biancofiore, “un po’ come capitan Schettino che scende dalla nave nel momento di difficoltà. Credo che non sia un bell’esempio per un giovane di quarant’anni”. Una scelta che Sandro Bondi, in una nota diffusa alla stampa, definisce manovrata dal governo delle larghe intese: “Dietro la sua decisione c’è la regia di Napolitano”.
La rottura con Alfano
“Oggi torna Forza Italia”, ha detto il Cavaliere all’inizio del suo discorso, “siamo rimasti quelli del ’94, ma abbiamo bisogno di rinforzi, ci mancano personalità di peso e faccio un nuovo appello a tutti coloro che sono protagonisti della cultura, delle università, imprese e aziende per dedicarsi a decidere il nostro comune destino”. Siamo qui per la dipartita del Pdl un nome che potrà essere usato per la coalizione di centrodestra. Si ritorna a Forza Italia“. E sulla divisione con Angelino Alfano dice: “Va contro la nostra decisione di unire tutti i moderati. Che cosa è successo? Ci sono state delle differenze non sui programmi o sui valori, ma delle distanze tra singole persone. Si è creata un’atmosfera grigia. Si sono rincorse le agenzie dell’uno e dell’altro schieramento. Si è creata una situazione che non poteva permettere di continuare. Abbiamo lavorato tanto perché questo non accadesse. Eravamo arrivati ad un accordo”. Ma la richiesta a far saltare il tavolo, dice Berlusconi, è stata quella di convocare l’ufficio di presidenza. “Non era necessario per cambiare il documento di questo Convegno. Hanno insistito e così la rottura è stata inevitabile”. Una rottura che, dice, gli ha impedito di dormire per tutta la notte. “Devo parlare della divisione che si è verificata ieri e va contro la visione di unire tutti i moderati che se stessero insieme sarebberola maggioranza degli elettori. Ho detto che non era necessario per inserire nuove parti nel documento. Potevamo presentarle a voi come aggiunta. Una divisione che va contro la visione di unire tutti i moderati che se stessero insieme sarebbero la maggioranza degli elettori”. E annuncia con dolore la formazione del “Nuovo centrodestra” di Alfano e Formigoni: “Questa notte non sono riuscito a dormire, dopo aver scoperto quello che è successo. Il nome non mi sembra molto efficace pensando a chi lo compone, sarebbe stato meglio ‘Cugini d’Italia‘”. E annuncia: “No a dichiarazioni forti contro Con loro ci comporteremo come con la Lega Nord e Fratelli d’Italia”.
L’appoggio al governo delle larghe intese
Il governo delle larghe intese non può essere messo in discussione, secondo il leader della nuova Forza Italia. Soprattutto dopo la decisione degli “alfaniani” di votare la fiducia a Letta: “Come si fa a stare al tavolo dello stesso governo con chi vuole l’uccisione del vostro leader?”, avrebbe detto Berlusconi ai “traditori”. “Per questo ora”, ha continuato, “non abbiamo i numeri per far cadere il governo. Dopo la decisione dei 23 senatori il 2 ottobre, in occasione della fiducia al governo Letta, non eravamo e non siamo più in grado di far cadere il governo. Anche perché, ci sono venti parlamentari 5 stelle pronti a sostenere l’esecutivo“. Ma per il futuro è escluso che ci possa essere un’alleanza con il Partito democratico. “La formazione più naturale sarà quella di vedere uniti insieme Pd e Movimento 5 Stelle. A quel punto, se succedesse, molti di noi sarebbero costretti a espatriare. E allora c’è una soluzione e una sola: unire tutti i moderati e farli votare per Forza italia“.
La giustizia “incontrollabile”
Il Cavaliere chiude parlando di giustizia. “I magistrati sono incontrollabili, irresponsabili e impuniti. La magistratura è un ordine dello Stato, una casta di impiegati che hanno vinto un concorso, è circondata da un’aureola di sacralità che è meritata quando i giudici sono imparziali, ma Magistratura democratica si è trasformata in un potere, anzi in un contropotere dello Stato, non c’è la possibilità che il governo possa approvare qualcosa si cui l’Anm è contraria. Ho scoperto un articolo del ’78 dell’’Unità che accusava Magistratura democratica di aver abbracciato le posizioni delle Brigate Rosse”. E si sofferma sulla sentenza che lo ha condannato a quattro anni per frode fiscale, di cui tre indultati: “Questa sentenza sarà ribaltata con un ricorso alla Corte di giustizia Ue e con notizie nuove che abbiamo avuto, ci saranno presto delle importanti novità. Ma nonostante questo che è risaputo dal Pd, il nostro alleato ha costruito su una sentenza ingiusta una pratica velocissima per la decadenza quando in media per altri senatori ci sono voluti 14 mesi”. Ed è proprio il voto sulla decadenza in Parlamento a preoccuparlo: “Chi vuole il voto palese è un fuorilegge. Il Pd vuole portare la mia testa alle primarie dell’8 dicembre”.
Economia e legge elettorale, le priorità di Forza Italia
Tra le preoccupazioni della nuova Forza Italia, anche la situazione economica dell’Italia. “In queste condizioni”, dice Berlusconi, “è molto difficile la ripresa. La burocrazia è un problema che ostacola la ripresa. Basti pensare che nei Balcani abbiamo condizioni più vantaggiose per le aziende”. E affossa la legge di stabilità: “Non possiamo pensare che una legge di stabilità come quella di adesso possa portare qualche pur minimo risultato, dobbiamo considerare la situazione globale in Ue a partire da un cambiamento della politica imposta a tutti dalla Germania e di cui beneficia solo Berlino”. E affronta la questione “euro”: “Per noi è una moneta straniera”. Tra le priorità anche la riforma della legge elettorale: “Un passo necessario per fare le riforme”.
La nuova primavera del partito
Torniamo a “Forza Italia” perché noi siamo degli inguaribili ottimisti e ci riproviamo ancora, perché vogliamo una nuova primavera per Forza Italia, una resurrezione di un nome che abbiamo dentro il cuore”. Una decisione che dice necessaria: “Mi sono dovuto adeguare ai sondaggi, i club sul territorio saranno chiamati ‘Forza Silvio’”.
CRONACA ORA PER ORA
13.32 – Meloni (Fdi): “Mentre altri si dividono, noi ci uniamo”
“!Mentre gli altri si dividono”, scrive su Twitter il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, “noi ci uniamo intorno a una grande avventura politica. Vi aspetto domani senza paura”. Il riferimento è alla manifestazione in programma per domani al Teatro Sistina di Roma per la presentazione di “Rifare l’Italia”, il manifesto politico culturale di “Officina per l’Italia“, per un nuovo centrodestra. Il tweet è stato postato contestualmente all’intervento di Silvio Berlusconi.
13.27 – Arriva Francesca Pascale al Pala Congressi di Roma
Al Palazzo dei Congressi arriva Francesca Pascale, compagna di Silvio Berluconi, al termine del Consiglio nazionale del Pdl. Elegante in un soprabito grigio si toglie gli occhiali ad uso delle telecamere, saluta e varca l’ingresso. Dalla folla qualcuno grida: “Vogliamo Dudù”.
13.22 – Cacciari: “Non so se Alfano sarà competitivo con Forza Italia”
“Lo strappo”, ha commentato l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, “è un atto scontato che segnerà inevitabilmente il declino di Berlusconi… Questa scissione era nell’aria da tempo. Ora si tratterà di vedere se Alfano e i suoi riusciranno a fare un nuovo centro competitivo con Forza Italia, mi sembra difficile…”. Per Cacciari stavolta “non c’entra il laboratorio Sicilia” come crocevia e snodo di nuovi scenari politici, “si tratta di un atto inevitabile e atteso. Non penso che Alfano e Lupi possano dar vita a un nuovo centro competitivo con la nuova Fi di Berlusconi, perché non hanno appeal elettorale, ma vedremo cosa succederà, anche nel Pd. Può darsi che tutto si componga e ricomponga”. “Ma quale laboratorio Sicilia, Alfano ha dimostrato poi di contare in Sicilia meno di me…”, insiste l’ex sindaco.
13.13 – Gelmini: “Chi non appoggia Forza Italia fa un regalo alla sinistra”
“Oggi è davvero una giornata importante per il futuro del centrodestra”, ha dichiarato Mariastella Gelmini, vicecapogruppo Pdl-Fi alla Camera, “Forza Italia diventerà la rampa di lancio di un nuovo progetto per l’Italia”. E ai traditori dice: “Chi oggi ha fatto una scelta diversa, mi spiace, incorre in un’illusione prospettica, forse non se ne rende conto, ma sta facendo un grande regalo alla sinistra e non al Paese che chiede invece scelte coraggiose in economia a favore di famiglie ed imprese stremate. Tentare poi di motivare le scelte fatte dietro l’accusa di estremismo rivolta a Forza Italia – aggiunge – è un altro grave errore. Come ha sottolineato il Presidente Berlusconi, Forza Italia non sarà mai un partito estremista, ma sempre dalla parte degli italiani, con convinzione contro l’oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica”.
13.00 – Berlusconi legge il discorso della fondazione di Forza Italia nel 1994
Il Cavaliere torna sul palco dopo l’approvazione del documento e legge il documento di fondazione di Forza Italia che lesse nel 1994: “Non mi sembra una perdita di tempo. Ma un modo per ricordare i nostri intenti”.
12.50 – Brunetta sul palco per il voto sul documento dell’ufficio di Presidenza
E’ il capogruppo della Camera Renato Brunetta a leggere sul palco del Consiglio nazionale il documento approvato dall’ufficio di presidenza del Pdl del 25 ottobre con cui si ufficializza il ritorno a Forza Italia. L’approvazione è stata data all’unanimità. Gli aventi diritto 870, presenti 613 pari al 70,46%; assenti giustificati 27 pari al 3,1% tra cui Giancarlo Galan, Bruno Archi e Antonio Tajani in missione all’estero, mentre Marco Martinelli in ospedale.
11.12 – Berlusconi arriva al Consiglio Nazionale e interviene dal palco
Il Cavaliere arriva tra gli applausi nella sala del Convegno Nazionale. Con lui erano partiti da via del Plebiscito, Gianni Letta e Niccolò Ghedini. L’incontro è cominciato con i delegati che cantano l’inno d’Italia. Berlusconi prende la parola annunciando la scissione con Angelino Alfano, ma trattenendo i commenti: “Dovremo fare una coalizione insieme”. Ribadisce l’appoggio al governo delle larghe intese “perché mancano i numeri”. E attacca la magistratura italiana. Al termine del discorso durato un’ora e mezzo, il leader ha avuto un breve mancamento ed è stato aiutato a scendere dal palco dal medico Zangrillo.
10.46 – Avvocato Coppi: “Continuiamo a lavorare sulla revisione del processo a Berlusconi”
Mentre a Roma c’è attesa per le sorti politiche del Cavaliere, a Bari il legale Coppi risponde all’agenzia Ansa a una domanda sull’ipotesi di una richiesta di revisione del processo nei confronti dell’ex premier: ”Se ci saranno quegli elementi tali da giustificare questa istanza, come noi pensiamo, certamente non ci tireremo indietro”.
10.36 – Gasparri: “Vogliamo bene a chi è qui oggi”
“Chi è qui oggi merita benemerenza e affetto: gli vogliamo bene”. Quando ancora il circuito chiuso del Palazzo dei Congressi dell’Eur non trasmette le immagini della sala del Consiglio nazionale del Pdl, dagli altoparlanti si sente la voce roca di Maurizio Gasparri, che dal palco invita i membri del Consiglio nazionale a prendere posto. E scherza sulla tensione che si respira dentro il partito per la scissione consumata da Angelino Alfano, con la creazione di gruppi autonomi. “A Berlusconi dobbiamo lealtà”, dice Gasparri ai presenti, che hanno scelto di seguire il Cavaliere nella decisione di sancire la rinascita di Forza Italia.
10.30 – Arrivano i giovani “Falchi” con uno striscione “Forza Silvio”
Dagli altoparlanti vengono diffuse le note di ‘Azzurra libertà’. Al Palazzo dei Congressi sono arrivati, armati di striscione ‘Forza Silvio‘, i giovanissimi militanti della nuova Forza Italia che si mostrano un po’ insofferenti delle etichette che gli hanno affibbiato i mezzi di comunicazione. Ma Luca e Andrea Zappacosta assurti agli onori della cronaca nella famosa cena nella sede di Forza Italia a San Lorenzo in Lucina si concedono alle telecamere e alle macchine fotografiche insieme a un gruppetto di circa 20 coetanei. C’è chi parla del prossimo lancio di un nuovo movimento giovanile, ma c’è anche chi si ritrae davanti alle telecamere e chi, pentito di una dichiarazione rilasciata a caldo poi smentisce: “non do l’autorizzazione alla ripresa, ero visibilmente emozionato, tagliate tutto, non do il consenso…”.
10.15 – Bondi: “Dietro la strategia di Alfano c’è Napolitano”
“L’unica idea forte che ha ispirato Alfano”, ha fatto sapere in una nota il parlamentare Sandro Bondi, “fino all’ultimo momento è stato il tentativo di imporre al Presidente Silvio Berlusconi e all’intero partito l’accettazione della sua decadenza dal Parlamento e la fedeltà assoluta al governo. E’ evidente che questa unica preoccupazione non può non essere dovuta ad un impegno vincolante assunto con il Pd, con Enrico Letta sotto la regia del Presidente della Repubblica”.
10.10 Biancofiore: “Alfano come capitan Schettino. Ha scelto Letta
L’ex segretario Pdl come Schettino, il capitano della nave Costa Concordia affondata nel gennaio 2012. La metafora è di Michaela Biancofiore: “Angelino Alfano”, ha dichiarato, “un po’ come capitan Schettino che scende dalla nave nel momento di difficoltà. Credo che non sia un bell’esempio per un giovane di quarant’anni”. Coloro che hanno deciso di non aderire a Forza Italia “hanno scisso il partito. Oggi è un nuovo inizio, avremmo voluto fosse una festa”. Lo dice Michaela Biancofiore, al suo arrivo al palazzo dei Congressi dell’Eur. “Più che traditori – aggiunge – hanno scelto Letta, una scelta incomprensibile. Soprattutto Alfano: tra Berlusconi che gli ha dato una carriera politica, tutte le poltrone che nessuno ha ricoperto, ha scelto Enrico Letta”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... no/779793/
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Nessuno si faccia fregare (e sono sicuro che qua sopra nessuno si farà fregare)
Il pd sì, naturalmente. Del resto, sia il caimano che il tafano lanciano strali (leggere interventi dei due) contro la sinistra (quale?) ma il pd incassa, invece di dirgli "ma sapete che vi dico? Ma andate un po' affanculo tutti quanti, si vota". Le palle nel pd, queste sconosciute.
Dicevo, nessuno si faccia fregare. E' una operazione di facciata (ah, la scenetta del finto malore la conosciamo già, manco originali siete), non c'è ribellione nei confronti del caimano, servi erano e servi restano.
E soprattutto, nemici restano. Tutti quanti. Io continuerò a combatterli, anche se devo dire che vedendo in giro sono parecchio sfiduciato.
Ci aspettano tempi durissimi, e questo anche grazie all'ignavia del pd. Che sparisca quanto prima insieme al suo degno alleato.
Il pd sì, naturalmente. Del resto, sia il caimano che il tafano lanciano strali (leggere interventi dei due) contro la sinistra (quale?) ma il pd incassa, invece di dirgli "ma sapete che vi dico? Ma andate un po' affanculo tutti quanti, si vota". Le palle nel pd, queste sconosciute.
Dicevo, nessuno si faccia fregare. E' una operazione di facciata (ah, la scenetta del finto malore la conosciamo già, manco originali siete), non c'è ribellione nei confronti del caimano, servi erano e servi restano.
E soprattutto, nemici restano. Tutti quanti. Io continuerò a combatterli, anche se devo dire che vedendo in giro sono parecchio sfiduciato.
Ci aspettano tempi durissimi, e questo anche grazie all'ignavia del pd. Che sparisca quanto prima insieme al suo degno alleato.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Solo per capire
Io continuerò a combatterli, anche se devo dire che vedendo in giro sono parecchio sfiduciato.
???
Io continuerò a combatterli, anche se devo dire che vedendo in giro sono parecchio sfiduciato.
???
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Alla notizia che se avesse il passaporto andrebbe ad Antigua, stamani, da queste parti é stata fatta una proposta:
DIAMOGLIELO SUBITO
In effetti il calcolo dei costi-benefici in questo momento ci dice che ci converrebbe dargli il passaporto.
Basterebbe fare una raccolta firme.
Silviuzzo ancora tra i piedi prolungherebbe l'agonia del paese.
DIAMOGLIELO SUBITO
In effetti il calcolo dei costi-benefici in questo momento ci dice che ci converrebbe dargli il passaporto.
Basterebbe fare una raccolta firme.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Nel senso che molta gente si fa ancora fregare da questi qua, cerchi di farglielo capire ma non lo capisconocamillobenso ha scritto:Solo per capire
Io continuerò a combatterli, anche se devo dire che vedendo in giro sono parecchio sfiduciato.
???
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
I giorni dell'anarchia - 1
Nei tempi di anarchia si può dire ciò che si vuole e c’è pure chi ti applaude. Interessatamente perché altrimenti vanno a casa, ma agli effetti pratici cambia ben poco.
Berlusconi: "Davo fastidio a Merkel e Sarkozy"
(Che grandissima palla,........)
http://www.ilgiornale.it/video/interni/ ... 67981.html
Nei tempi di anarchia si può dire ciò che si vuole e c’è pure chi ti applaude. Interessatamente perché altrimenti vanno a casa, ma agli effetti pratici cambia ben poco.
Berlusconi: "Davo fastidio a Merkel e Sarkozy"
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http://www.ilgiornale.it/video/interni/ ... 67981.html
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
I giorni dell'anarchia - 2
Berlusconi: "La sinistra vuole la mia testa"
http://www.ilgiornale.it/video/interni/ ... 67930.html
Berlusconi: "La sinistra vuole la mia testa"
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