quo vadis PD ????

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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iospero
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da iospero »

Analisi dell'osservatorio Questioni primarie, vale a dire il progetto di Candidate & Leader Selection in collaborazione con l'edizione online della rivista Il Mulino e il coinvolgimento dell'Osservatorio sulla comunicazione politica dell'università di Torino.

Civati è il Renzi del 2013, e cioè il ragazzotto scapestrato alla testa di supporter che vogliono cambiare tutto e subito per via, però, non più truculenta (la “rottamazione”), ma mediante una indignada non-violenza (l’occupazione del partito: OccupyPd). Brutalmente, il civatismo è il renzismo con altri mezzi".

Vediamo un po' come andrà a finire, comunque chiunque vinca avrà un bel po' di problemi a tenere assieme il partito, da un sondaggio su repubblica.it la maggior parte dei lettori ipotizza le elezioni nella prossima primavera.
peanuts
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da peanuts »

Il pd ci dice che senza il caimano il governo è più forte. Come faccia a essere più forte con meno numeri lo sanno soltanto loro
Inoltre, restano al gpverno grazie ad alfano che poi, alle prossime elezioni, si metterà di nuovo col caimano, cioè quello senza il quale si sta meglio e col quale alfano vincerà le prossime elezioni, però si governa con alfano

Poi dite che uno non vi vota
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Fiorello: "Berlusconi? Si è reincarnato in Renzi"

http://www.ilgiornale.it/video/interni/ ... 71630.html
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Il parere di Cacciari

«Una follia eleggere il segretario con le primarie»
L’affondo di Cacciari: «Io non voterò, la cosa non mi entusiasma. Quando mai si è visto il capo di un partito eletto dal popolo?»


«Non vado alle primarie del Pd, non ho alcun entusiasmo per questa cosa. Le primarie per il segretario sono una follia, pura follia. È una cosa comica che per eleggere il segretario bisogna fare le primarie aperte a chiunque. Quando mai si è visto il capo di un partito eletto dal popolo?». Lo dice Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, a La Zanzara su Radio 24.

«CERVELLO ALL’AMMASSO» - «Ormai è il cervello all’ammasso - dice Cacciari - una cosa irrazionale. Sono gli iscritti a un partito attraverso i congressi a decidere». «Il Pd - prosegue Cacciari - ce la sta mettendo tutta per non vincere nemmeno stavolta. Commettono sempre lo stesso errore, sottovalutano l’avversario. Non hanno capito che Berlusconi è stato sconfitto non da loro ma dalla magistratura. Non sanno riconoscere questo fatterello, quindi cadono sempre in questo peccato di arroganza proprio di tutta la tradizione post comunista». (fonte: Ansa)

29 novembre 2013

http://www.corriere.it/politica/special ... 6561.shtml
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

I tre Caballeros.
01/12/2013 di triskel182


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mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Oggi a In 1/2 ora Gianni Cuperlo.

Dice la Annunziata che dopo aver ospitato Renzi e Cuperlo spera di poter ospitare anche Civati.

Quando? L'otto dicembre, giorno delle primarie?
Amadeus

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Amadeus »

mariok ha scritto:Oggi a In 1/2 ora Gianni Cuperlo.

Dice la Annunziata che dopo aver ospitato Renzi e Cuperlo spera di poter ospitare anche Civati.

Quando? L'otto dicembre, giorno delle primarie?
prima domenica utile è il 9
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Si potrà mai sapé da sti schiattamuort dati precisi?

http://www.youtube.com/watch?v=S9qmLInQr8M



il Fatto 1.12.13
Te le do io le primarie
Il grande flop in tv dei tre caballeros Pd
Venerdì solo 758mila spettatori per il confronto su Sky
Un milione in meno rispetto a quello del centrosinistra del 2012
Allarme-affluenza per l’8 dicembre

di Stefano Feltri

TELEPRIMARIE SKY A PICCO ALLARME GAZEBO: SE VOTASSE SOLO UN MILIONE?
758 MILA SPETTATORI MEDI CONTRO 1,8 MILIONI PER IL CONFRONTO DEL 2012. SOLTANTO PIPPO CIVATI, VINCITORE MORALE DEL DIBATTITO, PROVA AD ATTIRARE ELETTORI DELUSI DA CINQUE STELLE E SEL

Qualcuno sa già cosa votare e non ha bisogno di guardarli in tv, qualcuno non ha Sky e non si ricordava il canale Cielo sul digitale, qualcuno si accontenta di giornali e siti web. Quindi non è ancora detto che le primarie per la segreteria del Pd di domenica prossima saranno un fallimento. Ma se andassero a votare tutti gli spettatori che anche solo per un istante, venerdì sera, sono passati dal confronto tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati nell'arena di X Factor, il segretario democratico sarebbe deciso da 2,5 milioni di persone. Non male. Ma se invece si guarda l'ascolto medio, 758 mila persone, beh, sarebbe un disastro. Soprattutto se confrontiamo il dato di venerdì con quello del 12 novembre 2012: sfida tra Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Laura Puppato e Bruno Tabacci per la candidatura a premier del centrosinistra: 4,6 milioni di spettatori unici e 1,8 di spettatori medi. Facendo una grezza proporzione, se nel 2012 1,8 milioni di spettatori di media sono diventati 3,2 milioni di votanti al primo turno delle primarie, nel 2013 ci possiamo aspettare una partecipazione di 1 milione e 350 mila persone, sotto la soglia indicata da Renzi e Cuperlo come auspicabile, cioè 2 milioni. Ma chissà, forse ormai Twitter conta più dello share, e #ilconfrontoPd è stato uno dei trending topic della serata. Di primarie, insomma, se ne parla.
Il giorno dopo il confronto sono due i temi che si sono imposti, tra loro legati: il rischio flop e il successo di Pippo Civati. Non c’è un modo scientifico per misurare chi vince in un confronto tv, ma tutte le approssimazioni disponibili dimostrano che il 38enne di Monza, un tempo sodale di Renzi, se l'è cavata bene. Ieri pomeriggio i lettori del sito del Corriere della Sera lo indicavano come il vincitore con il 46,3 per cento dei clic, seguito da Renzi con il 38,7 e in coda Cuperlo con il 15 per cento. Su LaStampa.it   Civati conduce con il 37,9 per cento in un istant poll tra 700 lettori, seguito da Renzi con il 36,8, terzo Cuperlo con il 18,4. Il momentum, come si dice nelle campagne americane, di Civati e il tema partecipazione sono intrecciati perché l'ex consigliere regionale lombardo è l'unico dei tre che sta cercando di allargare la platea dei partecipanti, non potendo puntare alla vittoria. Ha voluto offrire un riferimento a quei 3,4 milioni di elettori che tra le politiche del 2008 e quelle del 2013 hanno abbandonato il Pd, parla in particolare quella parte che ha votato Movimento Cinque Stelle. In un confronto povero di posizioni nette e impegni concreti, Civati ha toccato tutti i temi cari all'elettorato grillino: legge sul conflitto di interessi, reddito minimo di cittadinanza, taglio dei costi della politica, una spruzzata di euroscetticismo (scorporare le spese per ricerca e istruzione dal patto di stabilità e quindi dal tetto al tre per cento al rapporto deficit-Pil, buona idea ma politicamente impossibile). Ma Civati ha parlato anche all'elettorato di Sinistra ecologia e libertà, privo di riferimenti per le scelte ondivaghe del partito (un po' all'opposizione un po' dialogante con Enrico Letta) e per la caduta di credibilità del leader, Nichi Vendola, ormai citato dai giornali solo per i suoi rapporti con la famiglia Riva, quella dell'Ilva di Taranto. Ai vendoliani delusi Ci-vati ha promesso di andare subito al voto e di allearsi insieme, Pd e Sel, ha parlato di beni pubblici, di matrimonio gay, di imposta patrimoniale dopo una riforma del catasto.
GLI ALTRI DUE INVECE volevano consolidare la propria base: Cuperlo parlava solo alla sinistra post comunista (nel suo pantheon c'è Enrico Berlinguer, le privatizzazioni sono sempre sbagliate), anche nell'eloquio era tradizionalmente di sinistra: “La crisi è un problema di domanda e non di offerta”. Lo scopo di Renzi era non attirare polemiche: ha attaccato Letta solo in modo laterale – contestando la scelta di affidare la revisione della spesa al commissario Carlo Cottarelli – e si è concesso qualche frecciata ai dalemiani che fecero la “vergognosa privatizzazione di Telecom”.
L'ultimo sondaggio sulle primarie, realizzato dal quotidiano Europa, dava a Renzi una percentuale di consensi del 70 per cento. Il sindaco di Firenze cerca di amministrare il vantaggio, senza attaccare gli oppositori. Anche se questo potrebbe andare a scapito della partecipazione, come dimostrano i risultati di ascolto del confronto su Sky.

La Stampa 1.12.13
Nel Pd ora scatta l’allarme “Si rischia la fuga dai gazebo”
Spettatori dimezzati su Sky, calo dei voti tra gli iscritti. Renzi: obiettivo 1,5 milioni
2,5 milioni: Il pubblico del confronto su Sky (share 2,7%) Lo scorso anno erano 4,5 milioni (6,22%)
300mila: gli iscritti che hanno votato alla prima fase delle primarie. Nel 2009 467 mila

di Francesca Schianchi

Nei comitati elettorali resta una certa preoccupazione. E infatti l’asticella rimane prudentemente più bassa degli scorsi appuntamenti: «Se andasse a votare un milione e mezzo di persone alle primarie sarebbe un risultato superiore a tutti gli altri partiti», diceva ieri Matteo Renzi a proposito dell’affluenza ai gazebo delle primarie dell’8 dicembre.
Già, perché qualche segnale di disaffezione c’è, e raggiungere i tre milioni di elettori delle primarie 2012 – ma anche del congresso del 2009 – non appare per niente scontato. Nella prima fase del congresso è calato il voto tra gli iscritti rispetto al 2009: da 467 mila tesserati votanti, stavolta si è passati a quasi 300 mila. Con cali vistosi anche in regioni rosse come l’Emilia, dove dai quasi 50 mila del 2009, gli iscritti votanti quest’anno sono stati meno di 30 mila. E un’altra piccola spia sono gli ascolti del confronto tra i tre candidati andato in onda venerdì sera su Sky, più bassi rispetto a un anno fa: 2.537.000 ieri l’altro, con un’audience media di 758 mila spettatori e share del 2,7%, contro i 4.569.755 spettatori del 2012, pari a uno share del 6,22%.
«Che l’affluenza ai gazebo sarà più bassa del 2012 è una quasi certezza: allora erano primarie di coalizione, con più partiti impegnati, è fisiologico ci sia un calo», mette le mani avanti Patrizio Mecacci, responsabile del comitato per Cuperlo. E il calo nel voto degli iscritti? «Beh, a forza di togliere loro potere e delegare tutto a primarie aperte, in tanti cominciano a pensare che non abbia più senso iscriversi», valuta con una punta di polemica. Per non parlare del peso che possono avere avuto nel togliere entusiasmo all’elettorato incidenti come quello dei 101 su Prodi o, più recentemente, le sanguinose polemiche sulle tessere.
La soglia psicologica sotto cui sarebbe meglio non andare è due milioni di elettori: il numero che sia l’ex segretario della Fgci che il sindaco hanno indicato nel confronto tv. «Io mi aspetto tanta gente come le altre volte», più ottimista Pippo Civati: «Faremo il porta a porta», promette, «ci saranno gli “spingitori” di primarie», scherza. Più tradizionalmente, tutti i candidati in questa ultima settimana gireranno come trottole per convincere più elettori possibile. Civati era in Lombardia ieri e sarà a Bologna oggi; Cuperlo ha già fissato tappe nelle grandi città, così come Renzi, che oggi viaggia tra Pesaro, Venezia e Udine, poi sarà a Roma, Bologna, Torino e Milano. «Coinvolgi dieci persone», invita il sindaco a scaricare dalla propria rubrica telefonica dieci nomi «che magari non vanno a votare perché non sanno che sono primarie aperte», e bisogna portare alle urne.
Basterà? «Dieci giorni prima di qualunque primaria che abbiamo fatto, si profetizza il flop. Poi arrivano milioni di persone: sarà così anche questa volta», è positivo il «turco» Matteo Orfini, sostenitore di Cuperlo. Possibilista anche l’ex ministro Paolo Gentiloni, che sostiene Renzi: «Rispetto al duello Bersani-Renzi c’è meno incertezza e tensione sulla competizione tra candidati». Ma, sottolinea, può scattare un altro meccanismo che trascini molta gente ai gazebo: «Una spinta a dare un’investitura forte di cambiamento a Renzi, a prescindere dal risultato scontato».

Repubblica 1.12.13
Crollato lo share più che dimezzati gli spettatori

ROMA — Crollano gli ascolti tv, rispetto all’anno scorso, per il confronto fra i candidati alla segretaria del Pd. La trasmissione ha ottenuto un'audience media di 758.000 spettatori (483.000 spettatori medi su Cielo e 275.000 su Sky Tg24), con uno share medio del 2,7%, di cui 1,7% su Cielo e 1% suSky Tg24. Il dibattito andato in onda il 12 novembre del 2012, fra Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e Puppato ottenne 1.842.000 telespettatori (683.000 su SkyTg24 e 1.159.000 su Cielo) e il 6,07% di share (2.25% su SkyTg24 e 3,92% su Cielo). L’emittente però parla di cifre buone. infatti Cielo ha raccolto quasi il 40 per cento di ascolto in più rispetto alla media delle audience registrate negli stessi orari nei tre venerdì precedenti. Per Sky Tg24 la crescita rispetto allo stesso periodo è stata di otto volte. E lo share medio è superiore di quasi il 3 per cento a quello di altre trasmissioni politiche in onda in prima serata sulle tv generaliste.

Repubblica 1.12.13
Il retroscena
I candidati e la paura delle primarie flop “Sotto i due milioni sarà un insuccesso”
Il partito in allarme: siamo lontani dal dato del 2012

di Giovanna Casadio

ROMA — Andrea Ranieri, civatiano, è andato a volantinare a Monteverde vecchio, quartiere bene di Roma, dove si presenterà capolista per Pippo. Volantini rifiutati o commenti: “Questa volta non mi interessa...”. Dai piccoli esempi ai sondaggi, il flop delle primarie del Pd è più di un rischio: è una previsione. I renziani sono in fibrillazione: «Cosa sta facendo il partito? Quando pensa di fare partire la campagna di mobilitazione per l’8 dicembre?». Ettore Rosato, che ha seguito tutta la partita dei listini (cioè dei candidati per l’Assemblea nazionale al seguito dei tre sfidanti), per conto di Areadem, la corrente di Franceschini, che appoggia Renzi, dice che sarà «molto dura questa volta ». Perciò, aggiunge, il partito deve mobilitarsi, «dia un’accelerata sulla campagna di mobilitazione e nessun candidato alla segreteria pensi di vincere - o di perdere meglio - grazie alla scarsa mobilitazione».
Messaggio per Cuperlo. L’ora dei veleni è puntualmente scoccata. I dati di ascolto del confronto a tre - Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati - in tv su Sky di venerdì, non sono confortanti: il 2,7% di share è pochino in assoluto ed è, tra l’altro, la metà di un anno fa (6%), stessa tv, stessa arena di X Factor, anche se la sfida era a cinque (Bersani, Renzi, Vendola, Puppato, Tabacci) e per la premiership. Negli otto giorni che mancano alle primarie dell’Immacolata, nel Pd ci si gioca il tutto per tutto. Se i votanti
ai gazebo fossero meno di due milioni sarebbe un insuccesso: Renzi lo confida. Cuperlo è accusato dai renziani di puntare a un voto «controllato» e perciò di avere infarcito i listini nei diversi collegi dei capibastone del partito. L’apparato c’è tutto, da D’Alema capolista a Foggia a Stefano Fassina a Roma, a Franco Marini, Matteo Orfini si è messo nel listino di Salerno in funzione anti De Luca, sindaco passato con Renzi. I cuperliani si scatenano segnalando le loro novità (Gad Lerner a Milano) e indicando le acrobazie in Lombardia dove nei listini di Renzi accanto ai candidati viene segnalata la corrente di appartenenza.
Sospetti, oltre ai veleni. I civatiani sono in allerta dopo avere appreso che il Pd di Napoli ha prenotato per le primarie di domenica prossima 280 mila schede: «Sono potenziali “pacchetti”, come per le tessere?». Renzi si è battuto, e l’ha spuntata, per avere lo stesso numero di seggi delle primarie del 2012, ovvero 8.500. Gianni Principe, nella commissione per il congresso per conto di Civati, ammette che gira l’impressione non si stia cercando di incrementare la partecipazione. Chi usa meno fairplay, accusa esplicitamente Cuperlo e lo stato maggiore del partito ancora in mano ai bersaniani di avere una convenienza a «recintare» il popolo delle primarie: se la gara è tutta interna al partito, il rivale di Renzi risale nei consensi. «I listini di Cuperlo sono pieni di gente della Cgil, così c’è una mobilitazione di un certo tipo e lui se ne avvantaggia», sempre fonte renziana. Sdegnata reazione cuperliana. Lo staff di Gianni segnala il sondaggio, non commissionato, che Michele Di Salvo ha fatto per Cross Media. S’intitola “Istant evalutation” e fotografa quanto hanno vinto ai punti nelle singole domande i tre sfidanti nel confronto tv. Cuperlo è stabilmente secondo sia rispetto a Civati che a Renzi, è risultato più credibile. Civati è stato brillante, ha surclassato gli altri su disoccupazione giovanile, Berlusconi e spending review; Renzi alla domanda sui metodi per non vincere (il tafazzismo della sinistra) è andato benissimo. Tuttavia, sempre secondo i sondaggi, la disaffezione per la politica è tale e tanta da non lasciare speranza. Civati è il più ottimista: «Le energie ci sono - incoraggia - basta non remare contro e ci sarà una buona partecipazione». Il Pd ha stampato circa 4 milioni di schede, sperando negli oltre tre milioni di votanti di un anno fa.
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Chi bruciò Romano Prodi nel libro dell'onorevole Zampa (Pd)

"I tre giorni che sconvolsero il Pd", scritto dalla deputata del Pd Sandra Zampa. "In realtà - spiega Zampa - i traditori nel Pd sono più di 101, perché so che alcuni grillini votarono per Prodi

Maucat
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Iscritto il: 19/04/2012, 12:04

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Maucat »

Io personalmente non andrò a votare per le primarie...
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