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Amadeus

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POLITICA
22/12/2013
La Camera rivoluziona le Province: nuovi Consigli e 9 città metropolitane
Montecitorio dà l’ok al ddl con 277 voti favorevoli e 11 contrari.
Lega, Forza Italia e M5S lasciano l’Aula in segno di protesta

ANSA
Il ministro Delrio, promotore del disegno di legge

L’assemblea di Montecitorio ha approvato il disegno di legge sulle Province e le città metropolitane con 277 voti favorevoli 11 contrari (Sel). Non hanno partecipato alla votazione in segno di protesta la Lega Nord, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle.

Il ddl prevede la trasformazione dei consigli provinciali in assemblee dei sindaci, che lavoreranno a titolo gratuito; istituzione di 9 città metropolitane; disciplina della fusione dei comuni: sono questi i tratti salienti del disegno di legge Delrio su «città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni».

nel pomeriggio si è scatenata una bagarre in Aula, quando Renato Brunetta ha chiesto che si riunisse la conferenza dei capigruppo alle 18 in punto, come da convocazione ufficiale. Naturalmente questo avrebbe comportato la sospensione della seduta e il probabile rinvio dell’esame della legge. Di fronte alla «resistenza» del presidente di turno Simone Baldelli (Fi), che ha fatto proseguire il confronto, berlusconiani, pentastellati e Carroccio hanno abbandonato l’assemblea, sospesa poi su richiesta di Sel.

Tensione e battibecchi hanno scaldato gli animi, fino a quanto il capogruppo di Fi non ha attaccato Laura Boldrini per non aver rispettato l’ora di convocazione della capigruppo: «Faremo qualsiasi cosa, ma questi atteggiamenti leonini non sono accettabili. Ho cercato il presidente Boldrini - ha sottolineato Brunetta - ma non ha risposto. Questa vicenda è un’offesa, una inutile violenza al Parlamento. Di questo Boldrini dovrà rendere conto». Successivamente la conferenza si è riunita, decidendo una prosecuzione ad oltranza in seduta notturna fino all’approvazione della legge.

Che si tratti di una disciplina complessa e controversa è evidente a tutti, ma in particolare a Antonio Saitta presidente dell’Unione delle Province Italiane che ha polemizzato contro la decisione, presa con la legge di stabilità, di cancellare le prossime elezioni del 2014 per le 52 province in scadenza e le 20 commissariate: «Presenteremo ricorso alla magistratura contro questa norma che lede un diritto inalienabile dei cittadini».

Nell’intento del disegno di legge, che dovrà essere ora discussa dal Senato - le province comprenderanno aree più vaste di quelle attuali e i loro rappresentanti saranno designati non più dai cittadini, ma dagli amministratori locali, che sceglieranno tra i sindaci dei comuni del territorio. Rispetto a oggi, non bisognerà pagare gli stipendi a presidenti, consiglieri e assessori. La struttura portante della Repubblica delle autonomie dovrebbe avere il suo perno su due soli livelli territoriali di rappresentanza politica: i comuni e le regioni.
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Attenzione, qualcuno può spiarti dalla webcam del tuo computer
Alcuni ricercatori della Johns Hopkins University hanno dimostrato che è possibile attivare la telecamera del laptop senza accendere la luce che segnala all'utente che è in corso una registrazione. I test sono stati fatti su MacBook precedenti al 2008, ma gli studiosi ritengono che tecniche simili possano funzionare anche in computer recenti e di diverse marche

di ROSITA RIJTANO




GUARDI LO SCHERMO del tuo laptop e forse dovresti dire "cheese". Anche se non puoi saperlo. Sì, perché qualcuno potrebbe essere lì a spiarti, senza lasciar traccia alcuna. Come? Grazie alla webcam incorporata e soprattutto se il computer ha già diversi anni di vita. Per la prima volta due ricercatori della Johns Hopkins University, Stephen Checkoway e Matthew Brocker, hanno infatti dimostrato che è possibile controllare da remoto la telecamera di un MacBook e accenderla senza attivare la luce verde usata da Apple per segnalare ai suoi utenti che è in corso una registrazione. Il tutto riprogrammando un chip contenuto nel dispositivo, il micro-controller, e sfruttando un software chiamato Remote Administration Tool (RAT) che permette a chiunque di gestire un computer attraverso la Rete.

I test sono stati limitati a un determinato modello di webcam montate da Apple nel 2007 e nel 2008 "ma le stesse tecniche - spiegano a Repubblica.it gli studiosi - possono funzionare anche con macchine più recenti e di marche diverse". In altre parole: se nel tuo portatile c'è una videocamera, può capitare di essere esposto agli sguardi di occhi indiscreti. Una novità? Non esattamente, almeno non per gli "smanettoni". È il 1998, quando il gruppo hacker Cult dei "Dead Cow" presenta a Las Vegas il primo "supporto remoto", BackOrifice: un RAT dalle capacità elementari. Screenshot dello schermo, trasferimento dei file, riavvio della macchina: sono solo il primo passo per arrivare al pieno controllo del sistema infettato. Compresa la telecamera interna. Oggi non è più un segreto che i criminali informatici, e gli agenti federali, siano in grado di osservare i nostri spostamenti da quel piccolo occhio robotico posizionato sopra i monitor: nel 2009 - ad esempio - l'Università di Toronto ha rivelato che il governo cinese se ne è servito persino per sorvegliare i monaci tibetani, incluso il Dalai Lama.

Ma, finora, a contrastare le intrusioni massicce nei nostri computer hanno pensato i LED: le spie luminose pronte alla difesa della privacy, in grado di arginare la curiosità dei voyeur 2.0, lampeggiando non appena l'apparecchio si accende. Una sorveglianza quasi infallibile secondo il parere sia degli utenti sia delle compagnie hi-tech. Ma in agosto la loro efficacia è stata messa in discussione dalla testimonianza di Cassidy Wolf, la Miss Teen Usa, vittima di un ricattatore che, controllando il suo pc, è riuscito a scattarle delle foto mentre era nuda nella sua stanza. "Non ero consapevole che qualcuno mi stesse spiando", ha dichiarato Wolf al The Today Show. "Non ne avevo idea, la luce della webcam non si è mai accesa". Increduli? "Ora, per la prima volta, una ricerca dimostra pubblicamente che tutto ciò è possibile e come", scrivono Ashkan Soltani e Timothy Berners Lee sul Washington Post, il primo a dare notizia dello studio di Checkoway e Brocker.

Per la precisione, a essere analizzate nel report dei due statunitensi, sono le iSight webcam installate nella prima generazione di prodotti Apple, compresi iMac G5, MacBook e MackBook Pro. Tutti fabbricati prima del 2008. Dei dispositivi dotati di un "hardware interlock" tra la webcam e il LED che non permette alla videocamera di attivarsi senza avvisare l'utente. Un sistema apparentemente perfetto ma che i due studiosi sono riusciti ad aggirare, consentendo a camera e luce di accendersi indipendentemente uno dall'altro. Spiega Checkoway: "I computer moderni sono una collezione di diversi dispositivi connessi tra loro, ognuno dei quali ha il suo processore". Gli fa eco Charlie Miller, esperto di sicurezza per Twitter. "C'è più di un chip nel tuo computer. C'è un chip nella batteria, c'è un chip nella tastiera e un chip nella telecamera".
(foto Webnews)

Immagine


Ed è proprio questa separazione che ha consentito ai ricercatori di riprogrammare il micro-controller dell'iSight e bypassare il sistema di sicurezza progettato dall'azienda di Cupertino, i cui responsabili - contattati lo scorso 16 luglio - non hanno voluto commentare questo teste. "Nessun informazione riguardo a possibili piani di mitigazione", chiariscono Checkoway e Brocker. "Abbiamo sviluppato, e pubblicato gratuitamente, un codice sorgente che può rallentare gli attacchi ma non bloccarli in ogni caso". Non solo. Sistemi di controllo remoto più raffinati - avverte Morgan Marquis-Boire, un ricercatore dell'Università di Toronto - potrebbero già essere in grado di disattivare il LED. Come proteggersi, allora, dal pericolo di un'invasione? Scherza Miller: "La cosa più sicura da fare è mettere del nastro adesivo sulla camera".

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... f=HREC1-34
Amadeus

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Messaggio da Amadeus »

arrivano i rinforzi...i paesi occidentali sono spacciati

http://www.repubblica.it/esteri/2013/12 ... -74636130/

ROMA - In Cina si potranno avere due figli: la decisione presa dalle autorità cinesi rivoluziona dopo 30 anni la 'politica del figlio unico' adottata per tenere sotto controllo la crescita demografica del paese più popoloso del mondo. Attualmente, la legge vieta alle coppie di avere più di un bambino. Tuttavia esistono delle eccezioni come per le minoranze etniche o le coppie 'rurali' nelle quali il cui primo figlio è una bambina. La 'politica del figlio unico' fu introdotta in Cina pochi anni dalla morte di Mao Tse-tung, da Deng Xiao Ping nel 1979.

La corte suprema cinese si è espressa per l'abolizione dei campi di rieducazione e lavoro. Le due decisioni storiche, prese in novembre, sono state formalizzate dopo l'approvazione del comitato permanente del Congresso nazionale del popolo (Anp), riferisce la Nuova Cina News Agency.
paolo11
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Re: Lo spunto satirico del giorno

Messaggio da paolo11 »

Immagine
Paolo11


Mi sembra onestamente che di satirico non ci sia proprio niente.

Spostato.
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

28 DIC 2013 14:18
IL TRENO DEI DESIDERI - SUL BERGAMO-MILANO SI FUMANO CANNE NEL PRIMO VAGONE E SI PIPPA COCA NELL’ULTIMO
In pieno giorno, il regionale si trasforma in una zona franca in cui (ci) si può fare di tutto - Una quindicina di studenti si mette a fumare erba nel primo vagone e viene fatta scendere dal capotreno (con l’aiuto di un nerboruto senegalese) - In fondo al treno dello sballo invece si spaccia e si sniffa coca davanti ai passeggeri…




Beppe Fumagalli per il "Corriere della Sera - Edizione Bergamo"


Bergamo-Milano. Il viaggio allucinante è all'ordine del giorno. Il viaggio allucinogeno no. Mancava. Ma non poteva mancare in eterno. Ieri la lacuna si è colmata. Il treno dello sballo è pronto al binario due. Parte alle 11.02 e arriva a Lambrate alle 11.42. Quaranta minuti stupefacenti. Conclusi nella stazione milanese, nella penombra di un sottopasso, davanti a uno scuro gigante buono. Indossa la tuta nera di una società di sicurezza ingaggiata da Trenord. Si chiama Oscar e viene dal Senegal.

In italiano si esprime con qualche incertezza. Ma quello che dice ha la forza lapidaria di un epitaffio: «Guardate che voi italiani», dice, «siete messi male. Non potete fare finta di niente. Dovete fare qualcosa, perché qui va tutto in rovina». Oscar non vuole foto. Non vuole filmati. È ancora scosso. È appena sceso da un treno chiamato deleterio. Con campionario completo di droghe, dalla leggera alla pesante.

E con un contingente di drogati, dallo spacciatore al consumatore, entrati simultaneamente in azione con reparti di preparatori, assaggiatori, sniffatori e fumatori. Sono gruppi diversi, distribuiti in diverse carrozze. Ma è come se si fossero messi d'accordo, per saltare tutti sullo stesso convoglio e fare tutto alla luce del sole. Se ne fregano di centinaia di turisti, pendolari, studenti e lavoratori che viaggiano accanto a loro. Fumano, sniffano e si comportano come se il treno fosse una zona franca.

Uno spazio senza legge in cui tutto è permesso. Dove, per il momento, sono ancora permessi il dissenso, il racconto e la denuncia di chi non ci sta.

Ultima carrozza. Prendo posto sui sedili al passaggio tra un vagone e l'altro. Prima della partenza un gruppo di quattro ragazzi continua a muoversi. Salgono e scendono, mi passano davanti un paio di volte, mi squadrano, se ne vanno, tornano e vanno a piazzarsi a pochi metri, di fronte a me sui primi sedili del piano alto. Li raggiunge un altro ragazzo. Ha i pantaloni a metà coscia. Si ferma in piedi davanti a loro. Vedo girare biglietti da 20 euro. Il ragazzo se ne va. Ricevo una telefonata e mentre ascolto alzo lo sguardo.

Succedono cose. Uno del gruppo ha nella mano sinistra uno smartphone e lo regge come fosse un vassoio. Nella destra stringe tra indice e pollice qualcosa di rigido e sottile e lo picchia con delicatezza sullo schermo, come se stesse sminuzzando qualcosa. Poi cambia gesto ed è come se volesse dividere quel qualcosa in tre parti. Da dove sono non posso vedere cosa c'è sul cellulare. Posso immaginarlo quando uno dei quattro si sporge attraverso il corridoio, tenendo una cannuccia sul naso, si china sul telefonino e si tira indietro con uno scatto, scomparendo dietro un sedile. Cocaina, eroina, chetamina?

Altro giro. Il telefonino passa di mano. Nuova sniffata. Non abbasso lo sguardo. Uno dei quattro, quello che aveva preparato la droga, se ne accorge. Ci fissiamo per qualche istante. Sul pallore cadaverico del suo volto risaltano le macchie violacee di labbra e occhiaie. Si alza, mi gira le spalle e mi copre la visuale. Anche lui pantaloni al ginocchio. Vita bassa in tutti i sensi. Rimane così per qualche decina di secondi. Riprende il cellulare, se lo infila nel giubbotto, scende, mi passa davanti e sparisce nell'altro vagone. Gli altri non mi staccano gli occhi di dosso.

A Pioltello sento urlare. Un gruppo di ragazzi è sceso dal treno e imprecando si avvia verso l'uscita. Non capisco. Presto capirò. Il treno riparte. Uno studente con zainetto in spalla, scende e si piazza davanti alla porta. «Che schifo», dice. Scuote la testa e ripete «che schifo».

A Lambrate incrocio il capotreno. «Complimenti», gli dico, «in ultima carrozza si va di cocaina». Si blocca, mi fissa, allarga le braccia e sbotta in un «No!». La sua non è una negazione. «Ma no», grida, «ancora? Ma qui è la fine. Ma lo sa che in una carrozza di testa saranno stati una quindicina, tutti senza biglietto e si sono messi a fumare canne, come niente fosse. Fossi stato solo non so come andava a finire. Meno male che c'era un uomo della sicurezza. È grande e grosso, si è messo di mezzo lui e a Pioltello li ha fatti scendere tutti. Ma dopo una cosa del genere chi va a immaginare che in fondo al treno gira la coca? Qui c'è da aver paura».

L'uomo della sicurezza ha già imboccato la scala del sottopassaggio, probabile che a Lambrate debba salire su un altro treno. Lo blocco. Si chiama Oscar e viene da Dakar. È un omone, ma quando parla, il più forte dei suoi muscoli è il cuore: «Non abbiamo chiamato la Polfer», dice, con la voce ancora scossa dall'emozione, «perché i ragazzi non hanno opposto resistenza. Hanno capito che era meglio scendere. Scene così ne vedo tutti i giorni. Non so voi, ma io sono preoccupato. Una cosa è certa. Avanti così non si va».
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Taormina spara sulla Kyenge: "Ha rotto i c..., ora prendiamo i fucili"
L'avvocato contro il ministro su twitter: "Cacciamola". Poi chiede pure la testa di Alfano: "Deve dimettersi"


http://www.liberoquotidiano.it/news/per ... soli-.html
camillobenso
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I 50 personaggi che nel 2013 ci hanno lasciato 50 personaggi che nel 2013 ci hanno lasciato

http://www.corriere.it/foto-gallery/rep ... d6.shtml#1
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Troppe scosse di terremoto in questi anni.



MAGNITUDO 5.0 CON PROFONDITA’ 10 CHILOMETRI, EPICENTRO 25 KM A OVEST DI CAMPOBASSO
Terremoto: forte scossa in Campania e Molise
Paura a Napoli, la gente fugge in strada

La terra ha tremato anche ad Avellino e in Puglia a Foggia.
Il sisma avvertito a Roma


http://images2.corriereobjects.it/metho ... 1229190252

Una scossa di terremoto è stata avvertita in maniera distinta in Campania e Molise alle ore 18.08.

Castello del Matese in provincia di Caserta è il paese più vicino all’epicentro del sisma. Lo comunica l’istituto nazionale di vulcanologia. La terra ha tremato anche a Napoli, Avellino e in Puglia a Foggia e il sisma è stato avvertito anche a Roma.

A Napoli, in particolare, sono moltissimi i cittadini che hanno segnalato il sisma con interventi sui social network e telefonate alle autorità. La scossa di terremoto del quinto grado della scala Richter avvertita in tutta la Campania ha destato paura e preoccupazione a Napoli. Per molti secondi, intorno alle 18.10, i vetri hanno tremato, lampadari e pensili oscillato e si sono avvertiti scricchiolii. Molte le persone che si sono riversate in strada. Secondo quanto si è appreso, anche ad Altavilla Irpina è stata sentita in maniera forte e la gente ha preferito lasciare le abitazioni. Napoli, in particolare, sono moltissimi i cittadini che hanno segnalato il sisma con interventi sui social network e telefonate alle autorità. La scossa di terremoto del quinto grado della scala Richter avvertita in tutta la Campania ha destato paura e preoccupazione a Napoli. Per molti secondi, intorno alle 18.10, i vetri hanno tremato, lampadari e pensili oscillato e si sono avvertiti scricchiolii. Molte le persone che si sono riversate in strada. Secondo quanto si è appreso, anche ad Altavilla Irpina è stata sentita in maniera forte e la gente ha preferito lasciare le abitazioni.

http://images2.corriereobjects.it/metho ... Gthumb.jpg

IL SINDACO - «Al momento non si registrano danni a persone o cose. Utilizziamo i cellulari solo per estrema necessità per qualche ora». Così su twitter il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in merito alla scossa di terremoto avvertita in città.L SINDACO - «Al momento non si registrano danni a persone o cose. Utilizziamo i cellulari solo per estrema necessità per qualche ora». Così su twitter il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in merito alla scossa di terremoto avvertita in città.

Esplora il significato del termine: LE RILEVAZIONI - Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV tra le province di Caserta e Benevento ad una profondità di 10.5 Km. La magnitudo (ML) indicata è di 4.9 , l’orario le 18:08:43 italiane di oggi 29 dicembre 2013. Secondo l’USGS (United States Geological Survey’s ) la magnitudo è di 5.2 e l’epicentro 5 chilometri a Nord Est di San Gregorio. La Protezione Civile della Campania, contatta da Corriere.it, non segnala al momento danni né particolari situazioni di disagio.

LA SEQUENZA - «La sequenza sismica fra le province di Caserta e Bevenento, con epicentro nell’area del Matese è ancora in corso», ha spiegato Alberto Michelini, direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Ingv. Dopo la prima scossa delle 18.08 di magnitudo 4.9 si sono verificate almeno altre quattro scosse di minore intensità, di magnitudo compresa fra 2.3 e 2.8. Il sisma si è verificato in un’area, ha proseguito Michelini, dove negli ultimi decenni c’è stata una sismicità ridotta.LE RILEVAZIONI - Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV tra le province di Caserta e Benevento ad una profondità di 10.5 Km. La magnitudo (ML) indicata è di 4.9 , l’orario le 18:08:43 italiane di oggi 29 dicembre 2013. Secondo l’USGS (United States Geological Survey’s ) la magnitudo è di 5.2 e l’epicentro 5 chilometri a Nord Est di San Gregorio. La Protezione Civile della Campania, contatta da Corriere.it, non segnala al momento danni né particolari situazioni di disagio.

LA SEQUENZA - «La sequenza sismica fra le province di Caserta e Bevenento, con epicentro nell’area del Matese è ancora in corso», ha spiegato Alberto Michelini, direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Ingv. Dopo la prima scossa delle 18.08 di magnitudo 4.9 si sono verificate almeno altre quattro scosse di minore intensità, di magnitudo compresa fra 2.3 e 2.8. Il sisma si è verificato in un’area, ha proseguito Michelini, dove negli ultimi decenni c’è stata una sismicità ridotta.

Esplora il significato del termine: NESSUN DANNO - «Nessun danno né segnalazioni che riguardano persone, ma abbiamo subito avviato un monitoraggio costante della situazione» ha detto il gabinetto della Prefettura di Napoli, Francesco Esposito. Subito dopo la scossa di magnitudo 4.9 avvertita distintamente a Napoli, in prefettura sono partite le procedure per l’apertura della sala di protezione civile «a scopo precauzionale». Al centralino del 118 del capoluogo campano sono giunte molte chiamate. Si trattava però, specificano gli operatori, non di richieste per emergenze causate dalla scossa, ma relative a malati immobilizzati a letto, per i quali è stato chiesto aiuto in caso di un trasporto d’urgenza nel timore di altre scosse.

NEL MOLISE - «Sto girando la città e al momento non si segnalano danni, solo tanta paura tra la gente». Il sindaco di Campobasso Luigi Di Bartolomeo subito dopo la forte scossa di terremoto ha avviato una serie di verifiche con Protezione Civile e Vigili del fuoco e per ora esclude particolari problemi. «Stiamo facendo tutte le verifiche necessarie - spiega - e la situazione è sotto controllo. C’è stata tanta paura tra la popolazione perché la scossa è stata forte ed è stata avvertita nettamente ovunque».

I COMUNI - I comuni entro 10 chilometri dall’epicentro sono Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, in provincia di Caserta, e Cusano Mutri, in provincia di Benevento.

AREA A RISCHIO - L’area tra le province di Caserta e Benevento dove si è verificato il terremoto di questo pomeriggio è notoriamente sismica. Lo sottolinea Marcello Martini, sismologo dell’Osservatorio Vesuviano e già direttore della struttura. «L’epicentro - spiega Martini - è quello dell’area a ridosso del Matese, a cinque-sei chilometri dai centri di San Potito Sannitico, San Gregorio Matese e Castello del Matese. Il terremoto è stato avvertito in maniera sensibile anche a Napoli essendosi verificato a un livello superficiale. All’evento sono poi seguite altre repliche di magnitudo inferiore». Nessuna `sorpresa´ di fronte all’evento sismico perché l’area interessata rientra in quelle catalogate come a rischio.(

NEL CUORE DEL SISMA - Nessun danno grave a Piedimonte Matese, epicentro del sisma delle 18.08 avvertito in gran parte del Centro-Sud d’Italia. Lo ha riferito Vincenzo Cappello, sindaco della cittadina. «Si sono verificate lesioni ma non grossi danni strutturali», ha spiegato, «c’è molta preoccupazione e tensione perché la scossa è stata molto, molto forte. Si sta controllando tutto il territorio, ma la situazione è sotto controllo. Per esempio non c’è stato nessun problema nell’ospedale locale».

LA SITUAZIONE A SALERNO - La scossa è stata avvertita nel Salernitano prevalentemente nel capoluogo, nell’agro Nocerino Sarnese e a Battipaglia. Il centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco ha ricevuto decine di telefonate di richieste di informazione. A Salerno la scossa è stata avvertita ai piani alti dei palazzi del centro e della zona orientale, dove molte persone sono scese in strada in preda alla paura. Nella zona dello stadio Arechi, nella periferia, alle prime notizie del sisma è intervenuta la Protezione civile per rasserenare gli animi.NESSUN DANNO - «Nessun danno né segnalazioni che riguardano persone, ma abbiamo subito avviato un monitoraggio costante della situazione» ha detto il gabinetto della Prefettura di Napoli, Francesco Esposito. Subito dopo la scossa di magnitudo 4.9 avvertita distintamente a Napoli, in prefettura sono partite le procedure per l’apertura della sala di protezione civile «a scopo precauzionale». Al centralino del 118 del capoluogo campano sono giunte molte chiamate. Si trattava però, specificano gli operatori, non di richieste per emergenze causate dalla scossa, ma relative a malati immobilizzati a letto, per i quali è stato chiesto aiuto in caso di un trasporto d’urgenza nel timore di altre scosse.

NEL MOLISE - «Sto girando la città e al momento non si segnalano danni, solo tanta paura tra la gente». Il sindaco di Campobasso Luigi Di Bartolomeo subito dopo la forte scossa di terremoto ha avviato una serie di verifiche con Protezione Civile e Vigili del fuoco e per ora esclude particolari problemi. «Stiamo facendo tutte le verifiche necessarie - spiega - e la situazione è sotto controllo. C’è stata tanta paura tra la popolazione perché la scossa è stata forte ed è stata avvertita nettamente ovunque».

I COMUNI - I comuni entro 10 chilometri dall’epicentro sono Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, in provincia di Caserta, e Cusano Mutri, in provincia di Benevento.

AREA A RISCHIO - L’area tra le province di Caserta e Benevento dove si è verificato il terremoto di questo pomeriggio è notoriamente sismica. Lo sottolinea Marcello Martini, sismologo dell’Osservatorio Vesuviano e già direttore della struttura. «L’epicentro - spiega Martini - è quello dell’area a ridosso del Matese, a cinque-sei chilometri dai centri di San Potito Sannitico, San Gregorio Matese e Castello del Matese. Il terremoto è stato avvertito in maniera sensibile anche a Napoli essendosi verificato a un livello superficiale. All’evento sono poi seguite altre repliche di magnitudo inferiore». Nessuna `sorpresa´ di fronte all’evento sismico perché l’area interessata rientra in quelle catalogate come a rischio.(

NEL CUORE DEL SISMA - Nessun danno grave a Piedimonte Matese, epicentro del sisma delle 18.08 avvertito in gran parte del Centro-Sud d’Italia. Lo ha riferito Vincenzo Cappello, sindaco della cittadina. «Si sono verificate lesioni ma non grossi danni strutturali», ha spiegato, «c’è molta preoccupazione e tensione perché la scossa è stata molto, molto forte. Si sta controllando tutto il territorio, ma la situazione è sotto controllo. Per esempio non c’è stato nessun problema nell’ospedale locale».

LA SITUAZIONE A SALERNO - La scossa è stata avvertita nel Salernitano prevalentemente nel capoluogo, nell’agro Nocerino Sarnese e a Battipaglia. Il centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco ha ricevuto decine di telefonate di richieste di informazione. A Salerno la scossa è stata avvertita ai piani alti dei palazzi del centro e della zona orientale, dove molte persone sono scese in strada in preda alla paura. Nella zona dello stadio Arechi, nella periferia, alle prime notizie del sisma è intervenuta la Protezione civile per rasserenare gli animi.

29 dicembre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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http://www.corriere.it/cronache/13_dice ... 7691.shtml
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

LA FORZA DEL DESTINO

Ha sfidato per anni la morte in tutti i circuiti del pianeta, per poi inciampare in una caduta sugli sci.



30 DIC 2013 20:08
NELLE ORE IN CUI SCHUMACHER LOTTA TRA LA VITA E LA MORTE SU FACEBOOK CI SONO GIÀ I PRIMI LINK IN CUI VIENE SALUTATO DATO GIÀ PER MORTO
Sul social network proliferano in queste ore le pagine che danno per spacciato il pilota, una di queste conta addirittura oltre 19 mila like. Tra le numerose, però, spunta fuori anche una pagina fan in difesa del campione di F1, che al momento conta solo 4 like….




Ilmattino.it

Nelle ore in cui Michael Schumacher lotta tra la vita e la morte c'è chi si è già rassegnato e lo dà per spacciato. Su Facebook ci sono già i primi link in cui viene salutato il pilota della Formula 1, dato già per morto.


Sul social network proliferano in queste ore le pagine che danno per spacciato il pilota, una di queste conta addirittura oltre 19 mila like.
Tra le numerose, però, spunta fuori anche una pagina fan in difesa del campione di F1, che al momento conta solo 4 like: "Michael Schumacher NOT R.I.P.", in cui si specifica che Schumi è in coma.
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

»Politica
LA SUCCESSIONE
Quirinale: da Prodi a D'Alema i possibili successori di Napolitano



Giorgio Napolitano non ha alcuna intenzione di sciogliere le Camere. Piuttosto le dimissioni. Come scrive il Corriere della Sera, se il governo Letta non andrà avanti con le riforme, il Capo dello Stato sarebbe pronto a lasciare. E così il toto-Colle che già impazzava nei giorni scorsi, sta diventatando un tormentone nei palazzi del potere e sui social network. In pole position c'è Romano Prodi. Per lui, dopo l'umiliazione subita dai 101 franchi tiratori, potrebbe essere la volta buona considerato che gode del benestrare di Matteo Renzi che non ha mai fatto mistero della sua stima per il Professore.

Gli altri nomi - Ma la sua elezione anche questa volta non è così scontata. Il suo non è l'unico nome "papabile" perché circola anche quello di Luciano Violante. Ex presidente della Camera, ex comunista, ex magistrato che, nei giorni caldi precedenti al voto sulla decadenza del Cavaliere, aveva attirato l'ira funesta della sinistra per le sue posizioni garantiste su Silvio, per aver sostenuto il suo diritto alla difesa. Un nome questo che potrebbe non dispiacere l'era berlusconiana ma che invece appare fortemente divisivo all'interno del Partito democratico. C'è poi Massimo D'Alema. Baffino. Rottamato da Renzi potrebbe essere salvato proprio da lui e proprio dal nuovo segretario lanciato al Colle. Tra i due, al di là delle posizioni divergenti, c'è rispetto reciprovo. Ma rimbalza un altro nome, quello di Letta. Si parla anche di un possibile ticket Matteo Renzi a Palazzo Chigi e Enrico Letta al Quirinale. Ma il premier deve aspettare di compiere 50 anni per salire al Quirinale. E secondo i retroscenisti sarebbe anche questo il motivo per cui Letta intende mantenere in vita il suo governo. Il 2016 è lontano ma non troppo...

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... itano.html
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