Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Forse con chi condivide i 7 punti che ha riportato.
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=EzM62ANxCzc
#M5STORY: dalla rete il MoVimento che sta cambiando l'Italia
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=9fqki7pp ... ture=share
IL DISCORSO PIU' COMPLETO CONTRO L'UNIONE EUROPEA
Da un Tedesco.
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=mg9bSu16 ... e=youtu.be
La Guerra dei Banchieri Contro il Popolo. Ecco le prove.Italiani è tempo
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Paolo11
La Guerra dei Banchieri Contro il Popolo. Ecco le prove.Italiani è tempo
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Paolo11
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Elezioni regionali in Sardegna senza il Movimento 5 Stelle
L’annuncio arriva dalla deputata del Movimento 5 Stelle Emanuela Corda: ”Il nostro tempo è scaduto e bisogna farsene una ragione. Non presenteremo alcuna lista, perché non siamo ancora pronti per farlo”. Lo scrive sulla pagina Facebook ‘Amici di Beppe Grillo in Sardegna’. Ecco la spiegazione della deputata Corda: ”Quando avremo un metodo definito e regole certe condivise, arriverà il nostro momento”.
Deputata Emanuela Corda (M5S) “Obiettivo ancora lontano” – “Oggi, mi rendo conto che il cammino verso l’obiettivo è ancora lontano. Vedo ancora troppo livore, troppa incoscienza, troppo protagonismo nell’esternare ai quattro venti, un malessere che è figlio primariamente delle nostre stesse debolezze e delle nostre fragilità. Malessere che meriterebbe un approfondimento e un’elaborazione, prima d’essere consegnato in pasto ai lupi con sconsiderata leggerezza, come tanti hanno fatto in questi mesi sugli spazi pubblici dei social”.
Corda (M5S) “Vi ricordo che stiamo facendo politica dal basso” – La deputata Corda ammonisce i simpatizzanti sardi del Movimento 5 Stelle in Sardegna “Vi ricordo che stiamo facendo politica dal basso e spetta a noi primariamente dare un senso alle nostre azioni e un valore alla nostra partecipazione ad un progetto. Considero positivo il fatto di essere riusciti ad incontrarci ieri sera, per discutere anche della lista. Devo purtroppo confessarvi che ci sono stati momenti nei quali avrei voluto andar via e abbandonare il tavolo. Temo che alcuni abbiano scambiato il Movimento per uno sfogatoio dove poter fare il proprio comodo, senza curarsi del fatto che in certi contesti, occorra rispettare delle elementari regole di buona educazione. Questo non è tollerabile in alcun contesto e nulla giustifica reazioni scomposte o prevaricazione gratuita. Con queste mie parole, non voglio fare la morale a nessuno, ma semplicemente dire a tutti voi, che ‘uno vale uno’ non significa che chiunque possa irrompere in un’assemblea e metterla a soqquadro. Non significa che ‘uno vale l’altro’ e che chi urla di più ha infine ragione”.
http://www.termometropolitico.it/94257_ ... telle.html
L’annuncio arriva dalla deputata del Movimento 5 Stelle Emanuela Corda: ”Il nostro tempo è scaduto e bisogna farsene una ragione. Non presenteremo alcuna lista, perché non siamo ancora pronti per farlo”. Lo scrive sulla pagina Facebook ‘Amici di Beppe Grillo in Sardegna’. Ecco la spiegazione della deputata Corda: ”Quando avremo un metodo definito e regole certe condivise, arriverà il nostro momento”.
Deputata Emanuela Corda (M5S) “Obiettivo ancora lontano” – “Oggi, mi rendo conto che il cammino verso l’obiettivo è ancora lontano. Vedo ancora troppo livore, troppa incoscienza, troppo protagonismo nell’esternare ai quattro venti, un malessere che è figlio primariamente delle nostre stesse debolezze e delle nostre fragilità. Malessere che meriterebbe un approfondimento e un’elaborazione, prima d’essere consegnato in pasto ai lupi con sconsiderata leggerezza, come tanti hanno fatto in questi mesi sugli spazi pubblici dei social”.
Corda (M5S) “Vi ricordo che stiamo facendo politica dal basso” – La deputata Corda ammonisce i simpatizzanti sardi del Movimento 5 Stelle in Sardegna “Vi ricordo che stiamo facendo politica dal basso e spetta a noi primariamente dare un senso alle nostre azioni e un valore alla nostra partecipazione ad un progetto. Considero positivo il fatto di essere riusciti ad incontrarci ieri sera, per discutere anche della lista. Devo purtroppo confessarvi che ci sono stati momenti nei quali avrei voluto andar via e abbandonare il tavolo. Temo che alcuni abbiano scambiato il Movimento per uno sfogatoio dove poter fare il proprio comodo, senza curarsi del fatto che in certi contesti, occorra rispettare delle elementari regole di buona educazione. Questo non è tollerabile in alcun contesto e nulla giustifica reazioni scomposte o prevaricazione gratuita. Con queste mie parole, non voglio fare la morale a nessuno, ma semplicemente dire a tutti voi, che ‘uno vale uno’ non significa che chiunque possa irrompere in un’assemblea e metterla a soqquadro. Non significa che ‘uno vale l’altro’ e che chi urla di più ha infine ragione”.
http://www.termometropolitico.it/94257_ ... telle.html
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Legge elettorale e pagliacci, di Luigi Di Maio
"In questi giorni mi stanno arrivando decine di email sulla Legge elettorale (vi leggo sempre), che sostengono che il Mattarellum del 1993 sia incostituzionale perché prevede il 25% di seggi eletti senza preferenze. E per questa ragione (che è un'illazione), la linea del MoVimento 5 Stelle non regge. Ergo, dobbiamo "aprirci" alle proposte del Sindaco più assenteista di Italia.
Giusto per la cronaca, c'è anche da dire che quelle che "l'assenteista" chiama "proposte", sono semplicemente la copia degli ordini del giorno discussi e arenati dalla Finocchiaro (Pd) per 27 sedute in commissione al Senato. Sono agli atti da 5 mesi.
Sarebbe il caso di ricordarlo a chi sostiene che "dobbiamo-andare-a-vedere-le-carte". La verità è che in questo Paese anche la stampa ha una memoria di 3 minuti (a parte alcune eccezioni che non fanno che confermare la regola).
Detto questo, non so se in queste feste insieme a Tabù e Trivial Pursuit, abbiano venduto anche "l'Allegro Costituzionalista" o "Costituzionalopoly (versione aggiornata con Giuliano Amato)", ma stando a questa curiosa logica secondo cui il Mattarellum è incostituzionale "perché la Corte ha dichiarato illegittime le liste bloccate del Porcellum", allora c'è da dire che tutte e tre le proposte (copiate) del Sindaco fiorentino PD (condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti) sono già da ritenersi di per se incostituzionali. Infatti tutte e tre prevedono un premio di maggioranza (anche questo bocciato ex aequo dalla Corte, nel Porcellum). Sempre seguendo la logica dell'"Allegro Costituzionalista".
E sarebbero da dichiarare incostituzionali praticamente tutte le leggi elettorali delle regioni italiane, in quanto TUTTE prevedono i cosiddetti "listini bloccati del Presidente" senza preferenze. E sarebbero da "attenzionare" anche le leggi elettorali per i Sindaci dei comuni sopra i 15.000 abitanti, che hanno premi di maggioranza abnormi.
Dunque, seguendo ancora questa logica, dopo aver falciato tutte le legge elettorali d'Italia, con cui abbiamo votato negli ultimi 20 anni a tutti i livelli, dovremo poi dedurre che l'unica Legge elettorale costituzionalmente valida è quella fuoriuscita dalla sentenza della Corte Costituzionale: sia perché è un proporzionale puro con preferenze, sia perché l'hanno scritta (di fatto) i giudici della Corte Costituzionale. OK...A CHI TOCCA LANCIARE I DADI?
SE INVECE VOGLIAMO RAGIONARE SENZA FARE PIROETTE, andrebbe solo ricordato perché stiamo sostenendo il Mattarellum. E basta: il MoVimento 5 Stelle vuole tornare alle elezioni il prima possibile. Ci vuole tornare con la legge elettorale "Mattarella" detta "Mattarellum", quella del 1993 (senza modifiche "ad personam"). Perché è l'ultima legge elettorale votata da un Parlamento legittimo (non crediamo sia la migliore, infatti noi ne avevamo presentato un'altra, forse l'unica costituzionale: proporzionale puro con preferenze positive e negative).
E RICORDO A TUTTI che se la sentenza della Corte sul porcellum fosse uscita prima delle elezioni di febbraio 2013, molti parlamentari (SEL, PD e CD) non sarebbero stati neanche eletti e tanti altri (anche del MoVimento 5 Stelle) invece siederebbero in Parlamento, invece di risultare "non eletti".
E qualcuno ha anche il coraggio di dire che un Parlamento in queste condizioni possa votare una NUOVA legge elettorale? Bhe ci vuole fegato. Figurarsi poi chi ha il coraggio di dire che questo Parlamento deve modificare la Costituzione...(criminale).
Il nuovo Parlamento eletto con il Mattarellum potrà decidere di fare una nuova Legge elettorale o addirittura di metterla in Costituzione, così che possa essere modificata con i due terzi dell'Aula e non a colpi di maggioranza. Il nuovo Parlamento potrà decidere quello che vuole, sarà pienamente legittimato se eletto con una Legge precedente all'era porcellum.
Ma per ora dobbiamo fermare questo "vulnus" che sta infettando il nostro ordinamento. Questo Parlamento meno cose vota meglio è. E' moralmente illegittimo perchè composto in maniera alterata. Ripristiniamo il Mattarellum e stacchiamo la spina.
#tuttiacasa (inclusi noi)" Luigi Di Maio, M5S Camera
Ciao
Paolo11
"In questi giorni mi stanno arrivando decine di email sulla Legge elettorale (vi leggo sempre), che sostengono che il Mattarellum del 1993 sia incostituzionale perché prevede il 25% di seggi eletti senza preferenze. E per questa ragione (che è un'illazione), la linea del MoVimento 5 Stelle non regge. Ergo, dobbiamo "aprirci" alle proposte del Sindaco più assenteista di Italia.
Giusto per la cronaca, c'è anche da dire che quelle che "l'assenteista" chiama "proposte", sono semplicemente la copia degli ordini del giorno discussi e arenati dalla Finocchiaro (Pd) per 27 sedute in commissione al Senato. Sono agli atti da 5 mesi.
Sarebbe il caso di ricordarlo a chi sostiene che "dobbiamo-andare-a-vedere-le-carte". La verità è che in questo Paese anche la stampa ha una memoria di 3 minuti (a parte alcune eccezioni che non fanno che confermare la regola).
Detto questo, non so se in queste feste insieme a Tabù e Trivial Pursuit, abbiano venduto anche "l'Allegro Costituzionalista" o "Costituzionalopoly (versione aggiornata con Giuliano Amato)", ma stando a questa curiosa logica secondo cui il Mattarellum è incostituzionale "perché la Corte ha dichiarato illegittime le liste bloccate del Porcellum", allora c'è da dire che tutte e tre le proposte (copiate) del Sindaco fiorentino PD (condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti) sono già da ritenersi di per se incostituzionali. Infatti tutte e tre prevedono un premio di maggioranza (anche questo bocciato ex aequo dalla Corte, nel Porcellum). Sempre seguendo la logica dell'"Allegro Costituzionalista".
E sarebbero da dichiarare incostituzionali praticamente tutte le leggi elettorali delle regioni italiane, in quanto TUTTE prevedono i cosiddetti "listini bloccati del Presidente" senza preferenze. E sarebbero da "attenzionare" anche le leggi elettorali per i Sindaci dei comuni sopra i 15.000 abitanti, che hanno premi di maggioranza abnormi.
Dunque, seguendo ancora questa logica, dopo aver falciato tutte le legge elettorali d'Italia, con cui abbiamo votato negli ultimi 20 anni a tutti i livelli, dovremo poi dedurre che l'unica Legge elettorale costituzionalmente valida è quella fuoriuscita dalla sentenza della Corte Costituzionale: sia perché è un proporzionale puro con preferenze, sia perché l'hanno scritta (di fatto) i giudici della Corte Costituzionale. OK...A CHI TOCCA LANCIARE I DADI?
SE INVECE VOGLIAMO RAGIONARE SENZA FARE PIROETTE, andrebbe solo ricordato perché stiamo sostenendo il Mattarellum. E basta: il MoVimento 5 Stelle vuole tornare alle elezioni il prima possibile. Ci vuole tornare con la legge elettorale "Mattarella" detta "Mattarellum", quella del 1993 (senza modifiche "ad personam"). Perché è l'ultima legge elettorale votata da un Parlamento legittimo (non crediamo sia la migliore, infatti noi ne avevamo presentato un'altra, forse l'unica costituzionale: proporzionale puro con preferenze positive e negative).
E RICORDO A TUTTI che se la sentenza della Corte sul porcellum fosse uscita prima delle elezioni di febbraio 2013, molti parlamentari (SEL, PD e CD) non sarebbero stati neanche eletti e tanti altri (anche del MoVimento 5 Stelle) invece siederebbero in Parlamento, invece di risultare "non eletti".
E qualcuno ha anche il coraggio di dire che un Parlamento in queste condizioni possa votare una NUOVA legge elettorale? Bhe ci vuole fegato. Figurarsi poi chi ha il coraggio di dire che questo Parlamento deve modificare la Costituzione...(criminale).
Il nuovo Parlamento eletto con il Mattarellum potrà decidere di fare una nuova Legge elettorale o addirittura di metterla in Costituzione, così che possa essere modificata con i due terzi dell'Aula e non a colpi di maggioranza. Il nuovo Parlamento potrà decidere quello che vuole, sarà pienamente legittimato se eletto con una Legge precedente all'era porcellum.
Ma per ora dobbiamo fermare questo "vulnus" che sta infettando il nostro ordinamento. Questo Parlamento meno cose vota meglio è. E' moralmente illegittimo perchè composto in maniera alterata. Ripristiniamo il Mattarellum e stacchiamo la spina.
#tuttiacasa (inclusi noi)" Luigi Di Maio, M5S Camera
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Paolo11
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
....e forza italia......
Elezioni regionali Sardegna, choc tra i 5 Stelle: sono fuori dalla corsa
Il Movimento implode, Grillo continua a tacere,la deputata Manuela Corda dichiara "Non siamo pronti", sulla rete si scatena il dissenso con la parlamentare Paola Pinna che afferma "Sarebbe bastato poco per esaudire le richieste degli attivisti sardi". Ora la domanda è: chi raccoglierà i voti di M5s?
SASSARI. Il suicidio delle Stelle. Il Movimento implode, si cancella, decide di non presentarsi alle elezioni regionali. Non serve il no di Beppe Grillo per l’uso del simbolo. In una sorta di autocannibalismo i 5 Stelle compiono un sacrificio di massa sulla rete. Non parteciperanno al voto. Quando alle 20 arriva l’ufficialità del loro addio alle elezioni lo psicodramma a 5 Stelle si è già consumato.
Annuncio da ko. L’annuncio arriva a metà mattina in un post su Facebook, non poteva essere diversamente, della deputata Manuela Corda. «Cari amici pentastellati, vi scrivo queste poche righe, per comunicarvi che la lista che domenica abbiamo messo in piedi con fatica, insieme agli attivisti di diversi gruppi che hanno voluto partecipare all’incontro aperto a Riola, era “simbolica”. Un ultimo tentativo per dare un senso al lavoro di tutti, per ridare “unità” ai gruppi che fino a ieri non riuscivano a trovare la giusta sintesi. Io la consideravo un po’ come un ultimo banco di prova per un nuovo inizio. Sapevamo già di essere fuori tempo massimo, per la presentazione di una lista condivisa… Noi non presenteremo alcuna lista, perché non siamo ancora pronti per farlo. Quando avremo un metodo definito e regole certe condivise, arriverà il nostro momento. Ringrazio in particolare modo la mia collega senatrice Manuela Serra e tutti voi che ci avete creduto fino a oggi».
Il flop di Riola. La Pace di Riola non ha l’effetto sperato. La riunione che è servita per stilare una lista con 60 nomi è stata disintegrata dalla rete. La presenza dei tre parlamentari Roberto Cotti, Manuela Serra e Manuela Corda non è servita a garantire una certa ufficialità all’incontro. Sul web l’effetto è devastante. La base mette sotto accusa la scelta di fare una lista in pochi. Già subito dopo l’annuncio della lista di Riola parte il bombardamento di post sul gruppo “Amici di Beppe Grillo in Sardegna”. Gli attivisti contestano il criterio che è stato scelto per la selezione dei candidati. Il contrasto alla base è sempre lo stesso, tra Tramatzini e gruppo della Road map. A Riola Sardo i 175 candidati sono stati ridotti a una lista di 60.
Tutti contro tutti.
ma non era " uno vale uno" ????
L’attesa per avere il via libera da Grillo non c’è. Sembra scontato che non arriverà mai, ma sarebbe inutile. Il post della deputata Corda sembra più che una resa, un atto di accusa al movimento e alla sua incapacità di fare sistema. Ma in serata, sempre sul web, arriva la risposta a distanza, polemica, dell’altra parlamentare a 5 Stelle, Paola Pinna. «La Sardegna non era pronta? E chi mai è stato pronto? Sarebbe bastato poco per esaudire le richieste di aiuto di attivisti e parlamentari. O non interessa la Sardegna, come non è mai interessata a nessuno, se non per trascorrerci le vacanze, o è il periodo che è poco indicato (europee in vista). Chi farà la rivoluzione culturale? Gli attivisti delusi? Ora non rimane che capire chi potrà raccogliere le istanze del M5S».
La fine e lo strano logo. L’agonia di gruppo dura un giorno. Ma non c’è l’attesa per il colpo di teatro. Per la miracolosa apparizione del simbolo. Alle 20 l’addio dei 5 Stelle alle elezioni regionali diventa ufficiale. Ma c’è un logo depositato a Cagliari “Nuovo movimento Sardegna” seguito da 5 asterischi che ha insospettito molti.
Il tesoretto dilapidato. Le Regionali senza 5 Stelle hanno un po’ il sapore della finale dei 100 metri con la corsia di Usain Bolt vuota. Il Movimento alle politiche ha raccolto al Senato il 28,7%, alla Camera il 29,7%. I 5 Stelle sono stati il primo partito. Adesso lasciano un patrimonio di consensi che gli altri partiti faranno di tutto per fare propri.
Secondo gli analisti del voto i più accreditati a drenare i consensi degli orfani a 5 Stelle saranno Michela Murgia con la sua Sardegna Possibile, la miriade di movimenti di protesta e rivendicazione. Qualcosa potrebbe conquistarla anche il Pd. Ma secondo alcuni la scelta di Grillo di non concedere il simbolo non è casuale. Il guru del Movimento punterebbe su un boom alle europee e davanti a un partito debole e spaccato avrebbe avuto paura di un ridimensionamento.
Elezioni regionali Sardegna, choc tra i 5 Stelle: sono fuori dalla corsa
Il Movimento implode, Grillo continua a tacere,la deputata Manuela Corda dichiara "Non siamo pronti", sulla rete si scatena il dissenso con la parlamentare Paola Pinna che afferma "Sarebbe bastato poco per esaudire le richieste degli attivisti sardi". Ora la domanda è: chi raccoglierà i voti di M5s?
SASSARI. Il suicidio delle Stelle. Il Movimento implode, si cancella, decide di non presentarsi alle elezioni regionali. Non serve il no di Beppe Grillo per l’uso del simbolo. In una sorta di autocannibalismo i 5 Stelle compiono un sacrificio di massa sulla rete. Non parteciperanno al voto. Quando alle 20 arriva l’ufficialità del loro addio alle elezioni lo psicodramma a 5 Stelle si è già consumato.
Annuncio da ko. L’annuncio arriva a metà mattina in un post su Facebook, non poteva essere diversamente, della deputata Manuela Corda. «Cari amici pentastellati, vi scrivo queste poche righe, per comunicarvi che la lista che domenica abbiamo messo in piedi con fatica, insieme agli attivisti di diversi gruppi che hanno voluto partecipare all’incontro aperto a Riola, era “simbolica”. Un ultimo tentativo per dare un senso al lavoro di tutti, per ridare “unità” ai gruppi che fino a ieri non riuscivano a trovare la giusta sintesi. Io la consideravo un po’ come un ultimo banco di prova per un nuovo inizio. Sapevamo già di essere fuori tempo massimo, per la presentazione di una lista condivisa… Noi non presenteremo alcuna lista, perché non siamo ancora pronti per farlo. Quando avremo un metodo definito e regole certe condivise, arriverà il nostro momento. Ringrazio in particolare modo la mia collega senatrice Manuela Serra e tutti voi che ci avete creduto fino a oggi».
Il flop di Riola. La Pace di Riola non ha l’effetto sperato. La riunione che è servita per stilare una lista con 60 nomi è stata disintegrata dalla rete. La presenza dei tre parlamentari Roberto Cotti, Manuela Serra e Manuela Corda non è servita a garantire una certa ufficialità all’incontro. Sul web l’effetto è devastante. La base mette sotto accusa la scelta di fare una lista in pochi. Già subito dopo l’annuncio della lista di Riola parte il bombardamento di post sul gruppo “Amici di Beppe Grillo in Sardegna”. Gli attivisti contestano il criterio che è stato scelto per la selezione dei candidati. Il contrasto alla base è sempre lo stesso, tra Tramatzini e gruppo della Road map. A Riola Sardo i 175 candidati sono stati ridotti a una lista di 60.
Tutti contro tutti.
ma non era " uno vale uno" ????
L’attesa per avere il via libera da Grillo non c’è. Sembra scontato che non arriverà mai, ma sarebbe inutile. Il post della deputata Corda sembra più che una resa, un atto di accusa al movimento e alla sua incapacità di fare sistema. Ma in serata, sempre sul web, arriva la risposta a distanza, polemica, dell’altra parlamentare a 5 Stelle, Paola Pinna. «La Sardegna non era pronta? E chi mai è stato pronto? Sarebbe bastato poco per esaudire le richieste di aiuto di attivisti e parlamentari. O non interessa la Sardegna, come non è mai interessata a nessuno, se non per trascorrerci le vacanze, o è il periodo che è poco indicato (europee in vista). Chi farà la rivoluzione culturale? Gli attivisti delusi? Ora non rimane che capire chi potrà raccogliere le istanze del M5S».
La fine e lo strano logo. L’agonia di gruppo dura un giorno. Ma non c’è l’attesa per il colpo di teatro. Per la miracolosa apparizione del simbolo. Alle 20 l’addio dei 5 Stelle alle elezioni regionali diventa ufficiale. Ma c’è un logo depositato a Cagliari “Nuovo movimento Sardegna” seguito da 5 asterischi che ha insospettito molti.
Il tesoretto dilapidato. Le Regionali senza 5 Stelle hanno un po’ il sapore della finale dei 100 metri con la corsia di Usain Bolt vuota. Il Movimento alle politiche ha raccolto al Senato il 28,7%, alla Camera il 29,7%. I 5 Stelle sono stati il primo partito. Adesso lasciano un patrimonio di consensi che gli altri partiti faranno di tutto per fare propri.
Secondo gli analisti del voto i più accreditati a drenare i consensi degli orfani a 5 Stelle saranno Michela Murgia con la sua Sardegna Possibile, la miriade di movimenti di protesta e rivendicazione. Qualcosa potrebbe conquistarla anche il Pd. Ma secondo alcuni la scelta di Grillo di non concedere il simbolo non è casuale. Il guru del Movimento punterebbe su un boom alle europee e davanti a un partito debole e spaccato avrebbe avuto paura di un ridimensionamento.
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=6CHDtAxO ... ploademail
Martelli (M5S): "Subito codice identificativo per le forze dell'ordine!"
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Speriamo che ora si faccia qualcosa
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Paolo11
Martelli (M5S): "Subito codice identificativo per le forze dell'ordine!"
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=SscxdqIpBGY
Paola Taverna su La7: "Non c'è più tempo per giochetti politici!"
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Paolo11
Paola Taverna su La7: "Non c'è più tempo per giochetti politici!"
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