Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

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iospero
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da iospero »

DA REPUBBLICA.IT
Europee, da Spinelli, Gallino, Flores e Camilleri un documento a sostegno di Tsipras

Una lista della società civile per appoggiare il leader del partito greco Syriza .

E Civati, Landini, Rodotà cosa aspettano, anche SEL non sa che pesci prendere.
" diciamo no alla grande coalizione parlamentare che si prepara fra socialisti e democristiani europei, presentandoci alle elezioni di maggio con una piattaforma di sinistra alternativa e di rottura. Nostro scopo: un Parlamento costituente, che si divida fra immobilisti e innovatori. Siamo sicuri fin d’ora che gran parte dei cittadini voglia proprio questo: non l’Unione mal ricucita, non la fuga dall’Euro, ma un’altra Europa, rifatta alle radici. La chiediamo subito: il tempo è scaduto e la casa di tutti noi è in fiamme, anche se ognuno cercasse rifugio nella sua tana minuscola e illusoria."
iospero
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da iospero »

TSIPRAS, LEADER DI SYRIZA, PARLA SOLO DI POLITICA VERA. E LA SINISTRA ITALIANA?
Pubblicato su 17 gennaio 2014 da luciogiordano Lascia un commento
Piovono Rane
DI ALESSANDRO GILIOLI
Qualche giorno fa ho ascoltato qui a Roma, in una breve occasione, un paio di collaboratori di Alexis Tsipras, il leader del partito di sinistra che in Grecia oggi viene valutato al 30 per cento e che – parole loro – «si prepara a governare».
È stata un’esperienza inedita: perché parlavano solo di politica, quella vera. Povertà e strumenti per combatterla, decisioni locali o europee che fanno bene o male alle persone distrutte dalla crisi, padri di famiglia che scavano nei cassonetti dell’immondizia, effetti del fiscal compact, famiglie che assaltano camion della frutta, diritti sociali e civili, possibilità di ribaltare il tavolo senza cadere nelle semplificazioni populiste che tanto dilagano, ma con atti concreti e riforme forti, insomma con un New Deal europeo.
Un’esperienza inedita, appunto: quando incontro qualche politico della sinistra italiana di solito si parla di correnti contrapposte, congressi da vincere, amici da piazzare e avversari da far fuori. Nel migliore dei casi, si estrae dai ricordi qualche schemino ideologico. In ogni caso la realtà, quella che sta fuori, pare non pervenuta.
Ci ripensavo l’altro giorno leggendo l’intervista alla ‘Stampa’ dello stesso Tsipras, che a queste europee si candida alla presidenza Ue. E mi veniva un po’ da piangere confrontando le sue parole tanto chiare sul presente e sul futuro di noi tutti con le minuscole beghe nostrane: bisogna dire Jobs Act o riforma del lavoro? Meglio candidare la società civile o i vertici dei partitini? Che ruolo devono avere Ingroia o Ferrero nella costruzione del nuovo soggetto politico? Ma poi come ce li dividiamo i rimborsi elettorali? E altre miserie così, di cui mi vergogno perfino un po’ a scrivere e di cui sono stato brevemente testimone un anno fa, prima di scappare a gambe levate.
Nell’ascoltare quelli di Syriza, invece, tutto appariva lampante nella sua urgenza: a iniziare dalla necessità che ciascuno faccia fare un passo indietro al proprio io per affrontare la catastrofe insieme, proprio come dopo un terremoto non ci si mette a litigare per mostrare la carriola alle telecamere ma si lavora e basta.
Chissà, forse non è proprio un caso che loro ragionando così loro siano al trenta per cento mentre la cosiddetta sinistra italiana è riuscita a compiere un capolavoro al contrario: anziché conquistare consensi tra le persone alle idee di sinistra per uscire dalla crisi, ha costretto quanti in quelle idee già credono alla diaspora. Tra l’astensionismo, il Movimento 5 Stelle e perfino il renzismo, più appunto le litigiose siglette innamorate del proprio simbolo e dei propri vecchi leader eternamente perdenti.
Ecco: adesso sarebbe sciocco, oltre che un po’ ridicolo, andare a chiedere a quelli di Syriza di risolvere queste pochezze antiche e sciagurate. Col cacchio, che funziona così. Funziona solo – e magari neppure a questo giro – se qui da noi si cambia la zucca. Tutti. Radicalmente.
Facendo politica, quella vera.
Perché i padri di famiglia che cercano avanzi nei cassonetti li avremo presto anche qui da noi. E non credo che siano interessatissimi agli scazzi di cui sopra.
iospero
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da iospero »

da Lecceprima-
4 gennaio 2014
„L’attuale governatore della Puglia, Vendola, è, da parte sua, sempre più tentato dalla prospettiva di lavorare in Europa con il tedesco Martin Schulz e il greco Alexis Tsipras alla costruzione di un fronte progressista più avanzato. L’accelerazione che deriverebbe da una sua scelta proiettata su Bruxelles aprirebbe di punto in bianco la campagna elettorale“
iospero
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da iospero »

da Lecceprima-
aaaa42
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da aaaa42 »

La risposta di Tsiras all' appello di alcuni intellettuali italiani.


http://ilmanifesto.it/tsipras-dice-si-a ... ondizioni/
mariok

Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da mariok »

La prima con­di­zione è che que­sta lista si costi­tui­sca dal basso, con l’iniziativa dei movi­menti, degli intel­let­tuali, della società civile.

La seconda con­di­zione è di non esclu­dere nes­suno. Si deve chia­mare a par­te­ci­parvi e a soste­nerla prima di tutto i sem­plici cit­ta­dini, ma anche tutte le asso­cia­zioni e le forze orga­niz­zate che lo vogliono.

La terza con­di­zione è di avere come spe­ciale e unico scopo quello di raf­for­zare i nostri sforzi in que­ste ele­zioni euro­pee per cam­biare gli equi­li­bri in Europa a favore delle forze del lavoro con­tro le forze del capi­tale e dei mer­cati. Di difen­dere l’Europa dei popoli, di met­tere freno all’austerità che distrugge la coe­sione sociale. Di riven­di­care di nuovo la democrazia.
Condizioni, mi pare, condivisibili. Soprattutto la terza.

Due domande sorgono spontanee.

"rivendicare di nuovo la democrazia" significa battersi per uno stato federale con istituzioni democratiche?

Sono condizioni realisticamente ed autenticamente accettate dalla nostra sinistra?
aaaa42
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da aaaa42 »

o marius, il problema c è lo siamo posti tutti secondo me
il PSE dichiara che l europa federale è un errore in quanto gli stati e i popoli sono differenti
e un documento ufficiale scritto

SEL se ho capito vuole europa federativa
Tsipras non parla di europa federale il suo discorso è generico mi sembra che parli di una rifondazione dell' europa su basi nuove.

rifondazione comunista se ho capito e contro uno stato sovranazionale

queste differenze di strategia si ripercuotono sull' euro

secondo me per uscire da questa crisi devi ritornare alla sovranità nazionale
quindi devi andare oltre i parametri ' stupidi'
devi fare una politica economica espansiva
solo un esempio 20 miliardi per reddito minimo garantito piu piano lavoro.
su lavoro, piena occupazione e reddito minimo garantito dobbiamo costruire in europa
qualcosa di totalmente diverso a quello che c è ,
secondo me non contro il movimento 5 stelle.
queste politiche le puoi fare solo con lo stato sovrano.
e sono urgenti
io sono per un europa federale e non condivido posizione pse
ma non e questioni importante perche i tempi sono lontanissimi e noi dobbiamo rispondere ai disoccupati e ai piccoli imprenditori che si stanno ammazzando.
stannotte o domani ..mattina
erding
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da erding »

"Non sap­piamo dire per­ché pur par­tendo da ana­lisi pro­fonde e con­di­vise
della grave malat­tia che rischia di inghiot­tire l’Europa nel destino wei­ma­riano,
le sini­stre plu­rali non rie­scano a unirsi in una lista comune a soste­gno
della can­di­da­tura di un lea­der euro­peo come Ale­xis Tsi­pras".


L'editoriale del manifesto di oggi (sabato)
mariok

Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da mariok »

erding ha scritto:"Non sap­piamo dire per­ché pur par­tendo da ana­lisi pro­fonde e con­di­vise
della grave malat­tia che rischia di inghiot­tire l’Europa nel destino wei­ma­riano,
le sini­stre plu­rali non rie­scano a unirsi in una lista comune a soste­gno
della can­di­da­tura di un lea­der euro­peo come Ale­xis Tsi­pras".


L'editoriale del manifesto di oggi (sabato)
La risposta l'ha data aaaa42 nel suo post.

Si parla di una nuova Europa, dell'Europa dei popoli e non delle banche e della finanza (chi non è d'accordo, dalla Lega a Rifondazione?) ma non si chiarisce su quali basi, quali istituzioni, quali meccanismi democratici ciò possa essere attuato se non attraverso una struttura federale.

Da chi e come dovrebbe essere governata questa nuova Europa? dalla continua mediazione diplomatica di 28 governi, dove inevitabilmente il più forte (vedi Germania) la fa da padrone?

Si fanno grandi giuste analisi sulla globalizzazione della finanza ed il nanismo della politica, sullo strapotere della Bce cui non fa riscontro un potere politico adeguato, ma poi nell'immediato si pensa che tutto possa risolversi col reddito minimo garantito di casa nostra. Il resto poi si vedrà: sono tempi "lontanissimi". Della serie: facciamo ancora un po' di assistenzialismo a buon mercato (20 miliardi, ovviamente a debito) e lasciamo la finanza e l'economia in mano ai santuari di sempre.

Perché dunque meravigliarsi che non si riesca ad "unirsi in un'unica lista"? Una lista per che cosa e come? Che senso ha una lista senza una visione?
erding
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da erding »

Pubblichiamo il testo integrale della lettera con cui Alexis Tsipras accetta di essere candidato alla Presidenza europea per la lista della società civile proposta da Andrea Camilleri, Paolo Flores d'Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli e Guido Viale con un appello che ha già raccolto oltre 7mila adesioni.

di Alexis Tsipras

Atene, 24.01.2014


Care compagne e compagni,

Volevo prima di tutto ringraziarvi per la vostra fiducia e l’onore che avere dimostrato per me, SYRIZA e il Partito della Sinistra Europea proponendomi di mettermi in primo piano in una lista in Italia.

Una proposta che rappresenta un riconoscimento morale per le nostre lotte dall’inizio della crisi in Grecia e il nostro tentativo di internazionalizzare il problema nell’Europa del Sud.
Una proposta che metta al completo quella del Partito della Sinistra Europea per la mia candidatura per la presidenza della Commissione Europea.

In Grecia, in Italia e nell’Europa del Sud in genere siamo testimoni di una crisi senza precedenti, che è stata imposta attraverso una dura austerità che ha fatto esplodere a livelli storici la disoccupazione, ha dissolto lo stato sociale e annullato i diritti politici, economici, sociali e sindacali conquistati. Questa crisi distrugge ogni cosa che tocca: la società, l’economia, l’ambiente, gli uomini.

“L’Europa è stata il regno della fantasia e della creatività. Il regno dell’arte”, ci ha insegnato Andrea Camilleri, per finire in “un colpo di stato di banchieri e governi”, come ha aggiunto Luciano Gallino.

Questa Europa siamo chiamati a rovesciare partendo dalle urne il 25 di maggio nelle elezioni per il Parlamento Europeo. Scommettendo sulla ricostruzione di una Europa democratica, sociale e solidale.

La vostra proposta per l’unità, aperta e senza esclusioni, della sinistra sociale e politica anche in Italia rappresenta uno prezioso strumento per cambiare gli equilibri nell’Europa del Sud e in modo più generale in Europa.

SYRIZA ed io personalmente sosteniamo che l’unità della sinistra con i movimenti ed i cittadini che colpisce la crisi rappresentano il migliore lievito per il rovesciamento. È la condizione necessaria per cambiare le cose.

La vostra proposta per la creazione di una lista aperta, democratica e partecipativa della sinistra italiana, dei movimenti e della società civile in Italia per le elezioni europarlamentari di maggio, con l’obiettivo di appoggiare la mia candidatura per la Presidenza della Commissione Europea, può rappresentare sotto condizioni un tentativo di speranza e con successo.

Prima condizione è che questa lista si costituisce dal basso, con l’iniziativa dei movimenti, degli intellettuali, della società civile.

Seconda condizione è di non escludere nessuno. Si deve chiamare di partecipare e di sostenerla prima di tutto i semplici cittadini, ma anche tutte le associazioni e le forze organizzate che lo vogliono.

Terza condizione è di avere speciale e unico scopo di rafforzare i nostri sforzi in queste elezioni europee per cambiare gli equilibri in Europa a favore delle forze del lavoro contro le forze del capitale e dei mercati. Di difendere l’Europa dei popoli, di mettere freno all’austerità che distrugge la coesione sociale. Di rivendicare di nuovo la democrazia.

L’esperienza di Syriza in Grecia ci ha insegnato che in tempi di crisi e di catastrofe sociale, come oggi, è di sinistra, radicale, progressista ogni cosa che unisce e non divide.

Solo se facciamo tutti insieme un passo indietro, per muoversi tutti insieme molti passi in avanti, potremmo cambiare le vite degli uomini.

In un quadro del genere anche il mio contributo potrà essere utile a tutti noi, ma prima di tutto ai popoli d’Italia e dell’Europa.

Fraterni saluti,
Alexis Tsipras

(24 gennaio 2014)

http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... ta-civile/
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