Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
ma gli elettori sul web resteranno per sempre solo quelli iscritti entro il 20-6-2013?
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Non penso chi vuole iscriversi si iscrive.Come è avvenuto qui.Poi ti arrivano le mail dei loro interventi alla camera e senato.
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
https://www.facebook.com/photo.php?v=605786236144001
IMPORTANTISSIMO, FATE GIRARE, FATE GIRARE, FATE GIRARE ###
Ciao
Paol11
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Paol11
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
ITALIA
21/01/2014
Tra i 5 Stelle torna il malumore
“Così siamo diventati irrilevanti”
La scelta di Girllo di non trattare con gli altri partiti agita i parlamentari
ANDREA MALAGUTI
ROMA
«Duce. Anzi. Peggio del Duce». Chi? «Renzi». Ah ecco. Il parlamentare Cinque Stelle Danilo Toninelli è un uomo che in genere non trasmette emozioni. Al massimo le racconta. Questa volta però si sfoga appellandosi alla Grande Storia. Anche se questa sembra a malapena cronaca. «Il segretario del Pd, in sintonia con Berlusconi, fa peggio di Mussolini che nel 1923 aveva sì previsto una soglia del 25% per il premio, ma si era guardato bene dall’inserire il doppio turno. Con la proposta renziana un qualsiasi partito può governare anche col 20%».
Deriva autoritaria. Attentato alla santissima democrazia orizzontale. Che un po’ è anche la linea di Maurizio Santangelo, capogruppo grillino al Senato. «Sulla legge elettorale il Movimento 5 Stelle non decide nelle segrete stanze delle sedi di partito o tra due sole persone, una delle quali condannata per frode fiscale ed espulsa dal Senato grazie al voto palese proposto e voluto da noi. Il M5S farà decidere e votare gli oltre 80.000 iscritti certificati in Rete». Ottantamila? È fiero di se stesso. Deve essere quell’«oltre» a rassicurarlo. E quando lo scrive gli dispiace di non avere un fratello gemello che gli dia una pacca sulle spalle. Eppure sembra il triplo carpiato rovesciato della logica. Valgono più i tre milioni delle primarie democrat o - ipotizzando che decidano di esprimersi tutti - gli ottantamila del blog casalingo? Dettagli. L’«Italicum» è una vergogna. Il timbro notarile arriva da Grillo, che nel pomeriggio, forse per testimoniare il collasso non solo narrativo, ma anche strutturale, dell’universo politico nostrano, aveva dato a Renzi dello showman. «La legge elettorale Renzie-Berlusconi, il “Pregiudicatellum”, prevede che i partiti si scelgano i propri parlamentari. I cittadini devono stare a guardare. Liste bloccate con nominati da pregiudicati e condannati in primo grado e nessuna preferenza».
Tutti compatti, dunque? Mica tanto. L’Italicum non piace a nessuno. Ma c’è anche un altro problema che non lascia sereni gli inquieti parlamentari M5S. «Non è che questo ennesimo pasticcio nasce anche perchè noi, come sempre, ci estraniamo dalla lotta?». L’eco esatta di quanto detto da Renzi al Caro Leader genovese. «Fino a quanto costringerai i tuoi a stare sull’Aventino?». Domanda che si fa anche il senatore Orellana: «Dovremmo chiedere alla rete che cosa pensa della possibilità di discutere con il Pd».
Eresia? Scandalo? Vergogna? O un peccato che molti vorrebbero commettere? «Dobbiamo aggiustare la linea politica nazionale: togliere un po’ di pepe e aggiungere un po’ di carne. Il pepe dà sapore. La carne nutre», scrive il senatore Campanella, mentre alla Camera emissari del Pd provano a tessere nuovamente la tela con la parte dialogante dei Cinque Stelle. «Se passa questa legge elettorale d’ora in poi bisognerà iscriversi al Pd o a a Forza Italia per fare politica», chiosa l’onorevole Rizzetto. A che serve l’opposizione quando diventa solo un volo verso l’oblio?
http://www.lastampa.it/2014/01/21/itali ... agina.html
21/01/2014
Tra i 5 Stelle torna il malumore
“Così siamo diventati irrilevanti”
La scelta di Girllo di non trattare con gli altri partiti agita i parlamentari
ANDREA MALAGUTI
ROMA
«Duce. Anzi. Peggio del Duce». Chi? «Renzi». Ah ecco. Il parlamentare Cinque Stelle Danilo Toninelli è un uomo che in genere non trasmette emozioni. Al massimo le racconta. Questa volta però si sfoga appellandosi alla Grande Storia. Anche se questa sembra a malapena cronaca. «Il segretario del Pd, in sintonia con Berlusconi, fa peggio di Mussolini che nel 1923 aveva sì previsto una soglia del 25% per il premio, ma si era guardato bene dall’inserire il doppio turno. Con la proposta renziana un qualsiasi partito può governare anche col 20%».
Deriva autoritaria. Attentato alla santissima democrazia orizzontale. Che un po’ è anche la linea di Maurizio Santangelo, capogruppo grillino al Senato. «Sulla legge elettorale il Movimento 5 Stelle non decide nelle segrete stanze delle sedi di partito o tra due sole persone, una delle quali condannata per frode fiscale ed espulsa dal Senato grazie al voto palese proposto e voluto da noi. Il M5S farà decidere e votare gli oltre 80.000 iscritti certificati in Rete». Ottantamila? È fiero di se stesso. Deve essere quell’«oltre» a rassicurarlo. E quando lo scrive gli dispiace di non avere un fratello gemello che gli dia una pacca sulle spalle. Eppure sembra il triplo carpiato rovesciato della logica. Valgono più i tre milioni delle primarie democrat o - ipotizzando che decidano di esprimersi tutti - gli ottantamila del blog casalingo? Dettagli. L’«Italicum» è una vergogna. Il timbro notarile arriva da Grillo, che nel pomeriggio, forse per testimoniare il collasso non solo narrativo, ma anche strutturale, dell’universo politico nostrano, aveva dato a Renzi dello showman. «La legge elettorale Renzie-Berlusconi, il “Pregiudicatellum”, prevede che i partiti si scelgano i propri parlamentari. I cittadini devono stare a guardare. Liste bloccate con nominati da pregiudicati e condannati in primo grado e nessuna preferenza».
Tutti compatti, dunque? Mica tanto. L’Italicum non piace a nessuno. Ma c’è anche un altro problema che non lascia sereni gli inquieti parlamentari M5S. «Non è che questo ennesimo pasticcio nasce anche perchè noi, come sempre, ci estraniamo dalla lotta?». L’eco esatta di quanto detto da Renzi al Caro Leader genovese. «Fino a quanto costringerai i tuoi a stare sull’Aventino?». Domanda che si fa anche il senatore Orellana: «Dovremmo chiedere alla rete che cosa pensa della possibilità di discutere con il Pd».
Eresia? Scandalo? Vergogna? O un peccato che molti vorrebbero commettere? «Dobbiamo aggiustare la linea politica nazionale: togliere un po’ di pepe e aggiungere un po’ di carne. Il pepe dà sapore. La carne nutre», scrive il senatore Campanella, mentre alla Camera emissari del Pd provano a tessere nuovamente la tela con la parte dialogante dei Cinque Stelle. «Se passa questa legge elettorale d’ora in poi bisognerà iscriversi al Pd o a a Forza Italia per fare politica», chiosa l’onorevole Rizzetto. A che serve l’opposizione quando diventa solo un volo verso l’oblio?
http://www.lastampa.it/2014/01/21/itali ... agina.html
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ho visto Piazzapulita ieri sera.La senzazione di molti è questa.Che non vi siano più distinzioni tra il centrodestra e il centrosinistra.Un domani avremo 2 partiti Identici da votare.Questo lo abbiamo visto in questi 20 anni che abbiamo visto passare.
Il movimento 5 stelle se ne starà all'opposizione.Almeno avremo una opposizione in questo paese.
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=p15EOvqE ... ploademail
Mario Michele Giarrusso (M5S): "Ministro Cancellieri lei è il Ministro
Ciao
Paolo11
Mario Michele Giarrusso (M5S): "Ministro Cancellieri lei è il Ministro
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Paolo11
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
un giorno capirete che " cantargliele" non cambia NULLa nel quotidiano AGONIZZARE degli elettori.
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
---------------------Amadeus ha scritto:un giorno capirete che " cantargliele" non cambia NULLa nel quotidiano AGONIZZARE degli elettori.
Caro Amadeus.Non serviranno a nulla:Ma almeno so cosa avviene in parlamento io e anche i cittadini.Almeno questo movimento informa ogni giorno quello che fa.Altri partiti in rete non mettono un Tubo,o lo mettono dopo diversi giorni.
Ciao
Paolo11
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
le correnti ci sono pure nel m5s ...
attenzione agli spifferi .
I dissidenti del Movimento 5 Stelle tornano sulle barricate e sono decisi a formalizzare nero su bianco un atto d’accusa contro Beppe Grillo e il guru Gianroberto Casaleggio. “Basta con l’atteggiamento da vittima. Sulla legge elettorale dovevamo discutere con Renzi e con le altre forze politiche”. Saranno questi i contenuti di una mail che Gianroberto Casaleggio riceverà a breve. Il mittente? Almeno una decina di parlamentari grillini che non hanno gradito l’isolamento nel quale si è rifugiato il Movimento. Nel documento è probabile che venga chiesta una seconda chance, fa sapere il senatore M5S Francesco Campanella: “Consultare la Rete affinché si possa avere un mandato per trattare con le altre forze politiche sulla legge elettorale”.
Si tratta di una presa di posizione che probabilmente sarà rispedita al mittente considerato che Federico D’Inca liquida la questione dicendo che “questa è la visione di singoli parlamentari e che i principi del Movimento sono altri. Per il resto ogni persona può fare la sua strada e il suo percorso…”. Il capogruppo pentastallato alla Camera sottolinea inoltre che dal segretario del Pd “non è arrivato alcun invito ufficiale e poi sarebbe stato inutile sederci a discutere dal momento che la partita era già stata giocata tra Renzi e Berlusconi. Di cosa avremmo dovuto parlare? La riforma della legge elettorale si fa nelle Aule, non nelle stanze. In tv – garantisce – andremo per fare battaglia sulle preferenze”. Nicola Morra dal canto suo si domanda se quello che il segretario del Pd ha rivolto al M5S fosse davvero un invito: "Abbiamo saputo tutto tramite tv e stampa, se si invitano così le forze parlamentari lascio giudicare agli altri...".
Tornando a chi in queste ore sta preparando la mail da inviare a Casaleggio (giovedì potrebbe anche esserci un incontro con Grillo), il nodo della questione per i parlamentari più critici del Movimento non è solo il dialogo con gli altri partiti, ma anche “il ritardo” con il quale è stato affrontato l’argomento: “La verità è che siamo in ritardo, una nostra proposta non c’è, non è stata definita, e avrà luce solo a febbraio quando si sarà espressa la base. Se ci fossimo seduti a un tavolo con Renzi non avremmo avuto le idee chiare”, ammette il senatore M5S Fabrizio Bocchino spesso in dissenso.
“Va bene ascoltare gli attivisti e consultare la Rete perché è il metodo del nostro Movimento – aggiunge Campanella - ma dobbiamo pensare all’efficacia della nostra azione. Isolandoci non riusciremo mai a porre con forza i nostri argomenti. Avremmo dovuto ascoltare cosa Renzi aveva da dirci per evitare questa posizione da vittima che abbiamo assunto. E forse avremmo potuto ottenere alcuni elementi, come le preferenze, che per noi sono fondamentali”.
I ‘ribelli’ M5S muovendo da questa premessa stanno per mettere per iscritto un malessere che si è manifestato da tempo e che adesso è venuto fuori in modo eclatante. Per dirla con il senatore Lorenzo Battista: “Partecipare alla riforma della legge elettorale era un’occasione da non perdere”. In fondo “a dialogare non ci abbiamo provato neanche. Non sarebbe stato un dato politico ma semplicemente un modo per essere influenti”, aggiunge Luis Alberto Orellana, un altro senatore critico nei confronti della ‘linea Casaleggio’, che in tweet sintetizza con ironia la sua idea: "Gli avversari politici sono come i parenti. Non li scegli ma li gestisci. Gli parli, magari solo ai battesimi o ai funerali, ma gli parli...".
attenzione agli spifferi .
I dissidenti del Movimento 5 Stelle tornano sulle barricate e sono decisi a formalizzare nero su bianco un atto d’accusa contro Beppe Grillo e il guru Gianroberto Casaleggio. “Basta con l’atteggiamento da vittima. Sulla legge elettorale dovevamo discutere con Renzi e con le altre forze politiche”. Saranno questi i contenuti di una mail che Gianroberto Casaleggio riceverà a breve. Il mittente? Almeno una decina di parlamentari grillini che non hanno gradito l’isolamento nel quale si è rifugiato il Movimento. Nel documento è probabile che venga chiesta una seconda chance, fa sapere il senatore M5S Francesco Campanella: “Consultare la Rete affinché si possa avere un mandato per trattare con le altre forze politiche sulla legge elettorale”.
Si tratta di una presa di posizione che probabilmente sarà rispedita al mittente considerato che Federico D’Inca liquida la questione dicendo che “questa è la visione di singoli parlamentari e che i principi del Movimento sono altri. Per il resto ogni persona può fare la sua strada e il suo percorso…”. Il capogruppo pentastallato alla Camera sottolinea inoltre che dal segretario del Pd “non è arrivato alcun invito ufficiale e poi sarebbe stato inutile sederci a discutere dal momento che la partita era già stata giocata tra Renzi e Berlusconi. Di cosa avremmo dovuto parlare? La riforma della legge elettorale si fa nelle Aule, non nelle stanze. In tv – garantisce – andremo per fare battaglia sulle preferenze”. Nicola Morra dal canto suo si domanda se quello che il segretario del Pd ha rivolto al M5S fosse davvero un invito: "Abbiamo saputo tutto tramite tv e stampa, se si invitano così le forze parlamentari lascio giudicare agli altri...".
Tornando a chi in queste ore sta preparando la mail da inviare a Casaleggio (giovedì potrebbe anche esserci un incontro con Grillo), il nodo della questione per i parlamentari più critici del Movimento non è solo il dialogo con gli altri partiti, ma anche “il ritardo” con il quale è stato affrontato l’argomento: “La verità è che siamo in ritardo, una nostra proposta non c’è, non è stata definita, e avrà luce solo a febbraio quando si sarà espressa la base. Se ci fossimo seduti a un tavolo con Renzi non avremmo avuto le idee chiare”, ammette il senatore M5S Fabrizio Bocchino spesso in dissenso.
“Va bene ascoltare gli attivisti e consultare la Rete perché è il metodo del nostro Movimento – aggiunge Campanella - ma dobbiamo pensare all’efficacia della nostra azione. Isolandoci non riusciremo mai a porre con forza i nostri argomenti. Avremmo dovuto ascoltare cosa Renzi aveva da dirci per evitare questa posizione da vittima che abbiamo assunto. E forse avremmo potuto ottenere alcuni elementi, come le preferenze, che per noi sono fondamentali”.
I ‘ribelli’ M5S muovendo da questa premessa stanno per mettere per iscritto un malessere che si è manifestato da tempo e che adesso è venuto fuori in modo eclatante. Per dirla con il senatore Lorenzo Battista: “Partecipare alla riforma della legge elettorale era un’occasione da non perdere”. In fondo “a dialogare non ci abbiamo provato neanche. Non sarebbe stato un dato politico ma semplicemente un modo per essere influenti”, aggiunge Luis Alberto Orellana, un altro senatore critico nei confronti della ‘linea Casaleggio’, che in tweet sintetizza con ironia la sua idea: "Gli avversari politici sono come i parenti. Non li scegli ma li gestisci. Gli parli, magari solo ai battesimi o ai funerali, ma gli parli...".
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