Lista civica per Tsipras
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Lista civica per Tsipras
Ha scritto erding in altro 3D:
Oggetto del messaggio: Re: quo vadis PD ????Messaggio non lettoInviato: oggi, 13:31
Non connesso
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Messaggi: 627
Cita:
Dove lo vedo questo lumicino ?
...proviamo ad alimentarlo...
Cita:
Nella formazione della Lista per Tsipras alla quale guardano favorevolmente molti anche del PD.
Se questa lista riuscisse ad avere un certo successo
Di spazio politico ce ne sarebbe!
Basta pensare a quanti in quel 40% di potenziale voto inespresso sono di sinistra.
“LISTA TSIPRAS":PARTE LA CONSULTAZIONE ON LINE PER SCEGLIERE NOME E SIMBOLO.
IMPORTANTE REGISTRASI SUL SITO
http://listatsipras.eu/
^^^^^^^^^^^^^^
Lista Tsipras - 1
Propongo a Luca ed agli altri amici del nuovo forum, di mettere a disposizione il forum ai primi vagiti alla Lista civica per Tsipras.
Perché noi e non altri?
Perché veniamo tutti da una lunga esperienza sui forum dell’Ulivo.it e i suoi successivi derivati.
Sappiamo tutti come si smanetta su di un forum.
Tra qualche giorno, personalmente, sono 12 anni che sono presente sui forum di Cs.
Perché proporre un forum?
Perché rappresenta un’Agorà moderna potentissima. Aperta tutto l’anno a tutte le ore.
Le vecchie sezioni della prima Repubblica sono state superate dalla tecnologia, anche se in questo caso viene a mancare il contatto umano che ha una sua grande rilevanza nelle relazioni umane.
Nello stesso tempo però evita uno dei due inconvenienti maggiori di tutti i rapporti umani:
1) La misteriosa realtà della riluttanza umana tra gli individui. Con una certa involontarietà, a mio avviso, in attesa di un chiarimento maggiore di chi conosce in modo più approfondito questa materia, ogni volta che incontriamo in qualsiasi modo un nostro simile, scatta un meccanismo misterioso di accettazione o di rifiuto percepito.
2) Eliminato questo inconveniente di natura fisica attraverso l’anonimato della rete, quando ci confrontiamo, nasce una simpatia verso chi condivide il nostro punto di vista e l’antipatia verso chi l’avversa. Niente di speciale, noi umani siamo fatti così.
Quindi la rete offre il vantaggio di eliminare il meccanismo del gradimento o l’avversione misteriosa verso il prossimo, ma ci toglie contemporaneamente il piacere dello stare insieme ad altri esseri umani.
Un secondo motivo per cui proporre un forum è dovuto al fatto che a mio avviso, questa proposta di una Lista civica, è in forte ritardo rispetto alle votazioni e alla campagna elettorale che comincerà tra un mese.
Doveva essere lanciata almeno un anno fa.
Una proposta ambiziosa di questo genere, Alexis Tsipras a Commissario Ue, richiede ingenti somme di denaro che non abbiamo.
Le Mafie SpA se volessero interessarsi di questo tema in qualsiasi momento, con la mole di denaro a disposizione ci seppellirebbero in qualsiasi istante.
Lo stesso dicasi per le potentissime lobby finanziarie, che si sono impossessate a senso unico della Ue.
Si tratta quindi di una guerra impari, ma che viene combattuta da una parte, la nostra, per disperazione e per la sopravvivenza.
Ecco quindi che sarebbe da sciocchi non usufruire di un mezzo potentissimo come quello di un forum per tamponare per lo meno nella fase finale della campagna elettorale un’idea che doveva essere formulata con largo anticipo.
Abbiamo a nostra disposizione un ulteriore mezzo piuttosto potente. “IL TRADUTTORE”.
Questo significa che diventa un obbligo in questo momento colloquiare con chi la pensa come noi nel resto della Ue.
E questo lo possiamo fare attraverso il forum, mettendolo a disposizione e chiedendo la loro partecipazione.
Potrebbe essere, senza montarci troppo la testa, la prima esperienza di forum europeo.
Loro come noi abbiamo bisogno di conoscere per deliberare. Per il momento a questo non ci ha pensato neppure Beppemao.
A voi il responso.
PS. Faccio debitamente osservare, che se si da l’impronta giusta, questa esperienza potrebbe rappresentare la nascita di una nuova sinistra in Italia, dopo la chiusura del primo ciclo iniziato a fine ‘800.
Oggetto del messaggio: Re: quo vadis PD ????Messaggio non lettoInviato: oggi, 13:31
Non connesso
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Messaggi: 627
Cita:
Dove lo vedo questo lumicino ?
...proviamo ad alimentarlo...
Cita:
Nella formazione della Lista per Tsipras alla quale guardano favorevolmente molti anche del PD.
Se questa lista riuscisse ad avere un certo successo
Di spazio politico ce ne sarebbe!
Basta pensare a quanti in quel 40% di potenziale voto inespresso sono di sinistra.
“LISTA TSIPRAS":PARTE LA CONSULTAZIONE ON LINE PER SCEGLIERE NOME E SIMBOLO.
IMPORTANTE REGISTRASI SUL SITO
http://listatsipras.eu/
^^^^^^^^^^^^^^
Lista Tsipras - 1
Propongo a Luca ed agli altri amici del nuovo forum, di mettere a disposizione il forum ai primi vagiti alla Lista civica per Tsipras.
Perché noi e non altri?
Perché veniamo tutti da una lunga esperienza sui forum dell’Ulivo.it e i suoi successivi derivati.
Sappiamo tutti come si smanetta su di un forum.
Tra qualche giorno, personalmente, sono 12 anni che sono presente sui forum di Cs.
Perché proporre un forum?
Perché rappresenta un’Agorà moderna potentissima. Aperta tutto l’anno a tutte le ore.
Le vecchie sezioni della prima Repubblica sono state superate dalla tecnologia, anche se in questo caso viene a mancare il contatto umano che ha una sua grande rilevanza nelle relazioni umane.
Nello stesso tempo però evita uno dei due inconvenienti maggiori di tutti i rapporti umani:
1) La misteriosa realtà della riluttanza umana tra gli individui. Con una certa involontarietà, a mio avviso, in attesa di un chiarimento maggiore di chi conosce in modo più approfondito questa materia, ogni volta che incontriamo in qualsiasi modo un nostro simile, scatta un meccanismo misterioso di accettazione o di rifiuto percepito.
2) Eliminato questo inconveniente di natura fisica attraverso l’anonimato della rete, quando ci confrontiamo, nasce una simpatia verso chi condivide il nostro punto di vista e l’antipatia verso chi l’avversa. Niente di speciale, noi umani siamo fatti così.
Quindi la rete offre il vantaggio di eliminare il meccanismo del gradimento o l’avversione misteriosa verso il prossimo, ma ci toglie contemporaneamente il piacere dello stare insieme ad altri esseri umani.
Un secondo motivo per cui proporre un forum è dovuto al fatto che a mio avviso, questa proposta di una Lista civica, è in forte ritardo rispetto alle votazioni e alla campagna elettorale che comincerà tra un mese.
Doveva essere lanciata almeno un anno fa.
Una proposta ambiziosa di questo genere, Alexis Tsipras a Commissario Ue, richiede ingenti somme di denaro che non abbiamo.
Le Mafie SpA se volessero interessarsi di questo tema in qualsiasi momento, con la mole di denaro a disposizione ci seppellirebbero in qualsiasi istante.
Lo stesso dicasi per le potentissime lobby finanziarie, che si sono impossessate a senso unico della Ue.
Si tratta quindi di una guerra impari, ma che viene combattuta da una parte, la nostra, per disperazione e per la sopravvivenza.
Ecco quindi che sarebbe da sciocchi non usufruire di un mezzo potentissimo come quello di un forum per tamponare per lo meno nella fase finale della campagna elettorale un’idea che doveva essere formulata con largo anticipo.
Abbiamo a nostra disposizione un ulteriore mezzo piuttosto potente. “IL TRADUTTORE”.
Questo significa che diventa un obbligo in questo momento colloquiare con chi la pensa come noi nel resto della Ue.
E questo lo possiamo fare attraverso il forum, mettendolo a disposizione e chiedendo la loro partecipazione.
Potrebbe essere, senza montarci troppo la testa, la prima esperienza di forum europeo.
Loro come noi abbiamo bisogno di conoscere per deliberare. Per il momento a questo non ci ha pensato neppure Beppemao.
A voi il responso.
PS. Faccio debitamente osservare, che se si da l’impronta giusta, questa esperienza potrebbe rappresentare la nascita di una nuova sinistra in Italia, dopo la chiusura del primo ciclo iniziato a fine ‘800.
Ultima modifica di camillobenso il 15/02/2014, 16:24, modificato 1 volta in totale.
-
- Messaggi: 1990
- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Lista civica per Tsipras
D'ACCORDISSIMO ZIONE !!
Mentre io intendevo seguire questa strada nazionale identificandoci come soggetti di sinistra tu rilanci portando il forum nell'interno del mondo europeo di sinistra.
Benissimo!!.
Se sara' cosi' ritiro le mie perplessita' sulla durata della mia permanenza.
Adesso dovranno decidere cosa fare gli altri componenti di questo gruppo
un salutone da Juan
Mentre io intendevo seguire questa strada nazionale identificandoci come soggetti di sinistra tu rilanci portando il forum nell'interno del mondo europeo di sinistra.
Benissimo!!.
Se sara' cosi' ritiro le mie perplessita' sulla durata della mia permanenza.
Adesso dovranno decidere cosa fare gli altri componenti di questo gruppo
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
-
- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Lista civica per Tsipras
E' importante che la lista Tsipras abbia un certo successo pechè dopo la salita di Renzi al colle bisogna trovare una forza politica in Italia in grado di controllare che il PD non sbandi troppo .
Oggi La lista per Tipras in Italia ha il merito di unire i partitini che alle elezioni non riuscivano più ad entrare in Parlamento da soli, ma tutti insieme potrebbero arrivare al 5%. Ci sono poi i delusi della sinistra del PD, che alle elezioni europee non dovrebbero preoccuparsi se il PD perde consensi, un PD che entra nel PSE dove il candidato presidente è il tedesco Schulz , alleato della Merkel con cui condivide il programma di austerità per i paesi in difficoltà.
A meno che Schiulz non cambi parere, ma sarà difficile, questa è la linea dura .
Altri del PSE sono contro l'austerità, ma come fece Napolitano a Strasburgo solo a parole ci vuole un'Europa solidale, ma poi bisogna osservare i vincoli scritti dai trattati. "L'austerità non regge più» disse e poi .
se qualcuno avesse dei dubbi al riguardo basta ascoltare quello che il presidente della Repubblica ha aggiunto a Strasburgo subito dopo aver biasimato il troppo rigore di questi anni: «La svolta che oggi si auspica da parte di molti non può andare nel senso della irresponsabilità demagogica e del ripiegamento su situazioni di deficit e di debiti eccessivi».
I trattati si possono cambiare, visto che siamo in una crisi paragonabile a quella del dopoguerra, mi pare giusto ricordare che
nessuna grande crisi, da quella del 1929 negli USA alla rinascita della Germania nell’ultimo dopoguerra, è mai avvenuta senza la remissione del debito (detto da due Nobel per l’economia Stiglitz e Krugman).
Tutto sommato questa lista dovrebbe superare bene il 5% e il PD scendere sotto il 25%,sarebbe un buon segnale per Renzi per cambiare rotta
Oggi La lista per Tipras in Italia ha il merito di unire i partitini che alle elezioni non riuscivano più ad entrare in Parlamento da soli, ma tutti insieme potrebbero arrivare al 5%. Ci sono poi i delusi della sinistra del PD, che alle elezioni europee non dovrebbero preoccuparsi se il PD perde consensi, un PD che entra nel PSE dove il candidato presidente è il tedesco Schulz , alleato della Merkel con cui condivide il programma di austerità per i paesi in difficoltà.
A meno che Schiulz non cambi parere, ma sarà difficile, questa è la linea dura .
Altri del PSE sono contro l'austerità, ma come fece Napolitano a Strasburgo solo a parole ci vuole un'Europa solidale, ma poi bisogna osservare i vincoli scritti dai trattati. "L'austerità non regge più» disse e poi .
se qualcuno avesse dei dubbi al riguardo basta ascoltare quello che il presidente della Repubblica ha aggiunto a Strasburgo subito dopo aver biasimato il troppo rigore di questi anni: «La svolta che oggi si auspica da parte di molti non può andare nel senso della irresponsabilità demagogica e del ripiegamento su situazioni di deficit e di debiti eccessivi».
I trattati si possono cambiare, visto che siamo in una crisi paragonabile a quella del dopoguerra, mi pare giusto ricordare che
nessuna grande crisi, da quella del 1929 negli USA alla rinascita della Germania nell’ultimo dopoguerra, è mai avvenuta senza la remissione del debito (detto da due Nobel per l’economia Stiglitz e Krugman).
Tutto sommato questa lista dovrebbe superare bene il 5% e il PD scendere sotto il 25%,sarebbe un buon segnale per Renzi per cambiare rotta
-
- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Lista civica per Tsipras
Ho già firmato ,
bisogna anche dare qlc
e il nome della lista ?
bisogna anche dare qlc
e il nome della lista ?
-
- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Lista civica per Tsipras
Il nome della lista:
le proposte sono :
1) Cambiamo l'Europa con Tsipras
2) L'altra Europa con Tsipras
3) Con Tsipras riprendiamoci l'Europa
4) Risorgimento Europeo con Tsipras
io sceglierei la 1 , ma preferirei uno sfondo più europeo
le proposte sono :
1) Cambiamo l'Europa con Tsipras
2) L'altra Europa con Tsipras
3) Con Tsipras riprendiamoci l'Europa
4) Risorgimento Europeo con Tsipras
io sceglierei la 1 , ma preferirei uno sfondo più europeo
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Lista civica per Tsipras
Lista Tsipras - 2
Da altro 3D su segnalazione di pancho:
19. Ma in questo modo non state trasformando proprio voi questo progetto in una vostra “proprietà privata”, come alcuni vi accusano di fare?
No, si tratta per tutti coloro - singoli, associazioni e partiti consolidati - che sono consapevoli delle ragioni che ci hanno spinto a questa scelta e delle difficoltà a cui va incontro il progetto, di fare, come ha esplicitamente chiesto Tsipras, e come intendiamo fare anche noi, un passo indietro per poterne fare tre avanti, portando tutti insieme a buon fine questa iniziativa. Noi non abbiamo nessuna struttura organizzata da privilegiare o da proteggere; nessun candidato a noi legato da spingere. Per questo intendiamo confinare il nostro ruolo a quello di garanti, per proteggere il progetto da qualsiasi tentativo di appropriarsene o di stravolgerlo, in qualsiasi modo.
^^^^^^^
Ecco perché ci vuole un forum.
Per capire dove si vuole andare il forum è meglio di un congresso per potersi spiegare.
Nei congressi i tempi sono contingentati e non si può mai affrontare tutto con dovizia.
I congressi al giorno d'oggi servono ai capibastone per mantenere il potere.
Da altro 3D su segnalazione di pancho:
19. Ma in questo modo non state trasformando proprio voi questo progetto in una vostra “proprietà privata”, come alcuni vi accusano di fare?
No, si tratta per tutti coloro - singoli, associazioni e partiti consolidati - che sono consapevoli delle ragioni che ci hanno spinto a questa scelta e delle difficoltà a cui va incontro il progetto, di fare, come ha esplicitamente chiesto Tsipras, e come intendiamo fare anche noi, un passo indietro per poterne fare tre avanti, portando tutti insieme a buon fine questa iniziativa. Noi non abbiamo nessuna struttura organizzata da privilegiare o da proteggere; nessun candidato a noi legato da spingere. Per questo intendiamo confinare il nostro ruolo a quello di garanti, per proteggere il progetto da qualsiasi tentativo di appropriarsene o di stravolgerlo, in qualsiasi modo.
^^^^^^^
Ecco perché ci vuole un forum.
Per capire dove si vuole andare il forum è meglio di un congresso per potersi spiegare.
Nei congressi i tempi sono contingentati e non si può mai affrontare tutto con dovizia.
I congressi al giorno d'oggi servono ai capibastone per mantenere il potere.
-
- Messaggi: 1990
- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Lista civica per Tsipras
camillobenso ha scritto:Lista Tsipras - 2
Da altro 3D su segnalazione di pancho:
19. Ma in questo modo non state trasformando proprio voi questo progetto in una vostra “proprietà privata”, come alcuni vi accusano di fare?
No, si tratta per tutti coloro - singoli, associazioni e partiti consolidati - che sono consapevoli delle ragioni che ci hanno spinto a questa scelta e delle difficoltà a cui va incontro il progetto, di fare, come ha esplicitamente chiesto Tsipras, e come intendiamo fare anche noi, un passo indietro per poterne fare tre avanti, portando tutti insieme a buon fine questa iniziativa. Noi non abbiamo nessuna struttura organizzata da privilegiare o da proteggere; nessun candidato a noi legato da spingere. Per questo intendiamo confinare il nostro ruolo a quello di garanti, per proteggere il progetto da qualsiasi tentativo di appropriarsene o di stravolgerlo, in qualsiasi modo.
^^^^^^^
Ecco perché ci vuole un forum.
Per capire dove si vuole andare il forum è meglio di un congresso per potersi spiegare.
Nei congressi i tempi sono contingentati e non si può mai affrontare tutto con dovizia.
I congressi al giorno d'oggi servono ai capibastone per mantenere il potere.
Parole sante, caro amico Zione, parole sante ma da qui non se ne viene fuori.Ecco perché ci vuole un forum.
Per capire dove si vuole andare il forum è meglio di un congresso per potersi spiegare.
Nei congressi i tempi sono contingentati e non si può mai affrontare tutto con dovizia.
I congressi al giorno d'oggi servono ai capibastone per mantenere il potere.
O si capisce che su questo genere di forum non e' possibile dare un ns. contributo che non sia quello di parlarci addosso sfogando solo la ns. indignazione e/o rabbia e quindi sempri fermi al palo o prendiamo coscenza che il ns. contributo deve essere diverso se vogliamo fare la ns. parte in questo delicato momento politico Non e' piu' ora di proseguire in questo modo anche per il semplice fatto che di questi forum il web ne ha a bizzeffe partendo da "perlulivo" e finendo col "il forumista" .
Il mio invito e' quello di dare una fisionomia diversa a questo forum e senza girigori dire quale deve essere il ns. obiettivo.
Lo ripeto ancora, poiche sembra che il mio invito venga disatteso, o si cambia o cerchero' altre vie (magari col mio contributo) di farne uno che abbia questi requisiti.
Non siamo tutti d'accordo su questa linea? Non e' un dramma!E' democrazia. Piu' che naturale che ci sia ma almeno, diciamolo!
Chiedere di appoggiarsi magari a siti non solo nostrani ma anche nell'ambito europeo senza avere noi una line politica chiara distruggerebbe sin dall'inizio qualunque impresa del genere. Il farci conoscere come indicato da aaaa42 va piu' che bene ma prima dobbiamo dir loro chi siamo o dove vogliamo andare.
Finisco qui poiche' potrei sembrare polemico. E' gia' la terza volta che torno su questo tema e credo che non ci tornero' piu'.
Scusatemi! E' un mio sfogo personale nel vedere che il tutto rimane fermo mentre con la situazione attuale dovremmo correre piu' delle lepri.
un salutone da Juan
ps.
Chi ci legge non ci capisce piu' e chi vorrebbe che tutto questo fallisca ora si mettono a ridere. A costoro vorrei dire che ad una soluzione arriveremo certamente. Siamo qui per discuterne diversamente da prima. E' solo questione di tempo. Quindi, riflettiamoci un po', ma in fretta
Ultima modifica di pancho il 15/02/2014, 20:51, modificato 1 volta in totale.
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
-
- Messaggi: 1990
- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Lista civica per Tsipras
dove lo hai preso questo elenco?iospero ha scritto:Il nome della lista:
le proposte sono :
1) Cambiamo l'Europa con Tsipras
2) L'altra Europa con Tsipras
3) Con Tsipras riprendiamoci l'Europa
4) Risorgimento Europeo con Tsipras
io sceglierei la 1 , ma preferirei uno sfondo più europeo
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Lista civica per Tsipras
Lista Tsipras - 3
L'Europa al bivio. Con Tsipras una lista autonoma della società civile
L'appello di Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinellie Guido Viale:
L’Europa è a un bivio, i suoi cittadini devono riprendersela. Dicono i cultori dell’immobilità che sono solo due le risposte al male che in questi anni di crisi ha frantumato il progetto d’unità nato a Ventotene nell'ultima guerra, ha spento le speranze dei suoi popoli, ha risvegliato i nazionalismi e l’equilibrio fra potenze che la Comunità doveva abbattere. La prima risposta è di chi si compiace: passo dopo passo, con aggiustamenti minimi, l’Unione sta guarendo grazie alle terapie di austerità. La seconda risposta è catastrofista: una comunità solidale si è rivelata impossibile, urge riprendersi la sovranità monetaria sconsideratamente sacrificata e uscire dall’Euro. Noi siamo convinti che ambedue le risposte siano conservatrici, e proponiamo un’alternativa di tipo rivoluzionario. È nostra convinzione che la crisi non sia solo economica e finanziaria, ma essenzialmente politica e sociale. L’Euro non resisterà, se non diventa la moneta di un governo democratico sovranazionale e di politiche non calate dall'alto, ma discusse a approvate dalle donne e dagli uomini europei. È nostra convinzione che l’Europa debba restare l’orizzonte, perché gli Stati da soli non sono in grado di esercitare sovranità, a meno di chiudere le frontiere, far finta che l’economia-mondo non esista, impoverirsi sempre più. Solo attraverso l’Europa gli europei possono ridivenire padroni di sé.
Per questo facciamo nostre le proposte di Alexis Tsipras, leader del partito unitario greco Syriza, e nelle elezioni europee del 25 maggio lo indichiamo come nostro candidato alla presidenza della Commissione Europea. Il suo paese, la Grecia, è stato utilizzato come cavia durante la crisi ed è stato messo a terra: in quanto tale è nostro portabandiera. Tsipras ha detto che l’Europa, se vuol sopravvivere, deve cambiare fondamentalmente. Deve darsi i mezzi finanziari per un piano Marshall dell’Unione, che crei posti di lavoro con comuni piani di investimento e colmi il divario tra l’Europa che ce la fa e l’Europa che non ce la fa, offrendo sostegno a quest’ultima. Deve divenire unione politica, dunque darsi una nuova Costituzione: scritta non più dai governi ma dal suo Parlamento, dopo un'ampia consultazione di tutte le organizzazioni associative e di base presenti nei paesi europei.
Deve respingere il fiscal compact che oggi punisce il Sud Europa considerandolo peccatore e addestrandolo alla sudditanza, e che domani punirà, probabilmente, anche i paesi che si sentono più forti. Al centro di tutto, deve mettere il superamento della disuguaglianza, lo stato di diritto, la comune difesa di un patrimonio culturale e artistico che l’Italia ha malridotto e maltrattato per troppo tempo. La Banca centrale europea dovrà avere poteri simili a quelli esercitati dalla Banca d'Inghilterra o dalla FED, garantendo non solo prezzi stabili ma lo sviluppo del reddito e dell'occupazione, la salvaguardia dell'ambiente, della cultura, delle autonomie locali e dei servizi sociali, e divenendo prestatrice di ultima istanza in tempi di recessione. Non dimentichiamo che la Comunità nacque per debellare le dittature e la povertà. Le due cose andavano insieme allora, e di nuovo oggi.
Oggi abbiamo di fronte una grande questione ambientale di dimensioni planetarie, che può travolgere tutti i popoli, e un insieme di politiche tese a svalutare il lavoro, mentre una corretta politica ambientale può essere fonte di nuova occupazione, di redditi adeguati, di maggiore benessere e di riappropriazione dei beni comuni. È il motivo per cui contesteremo duramente il mito della crescita economica così come l’abbiamo fin qui conosciuta. Esigeremo investimenti su ricerca, energie rinnovabili, formazione, trasporti comuni, difesa del patrimonio culturale. Sappiamo che per una riconversione così vasta avremo bisogno di più, non di meno Europa.
Proprio come Tsipras dice riferendosi alla Grecia, in Italia tutto questo significa rimettere in questione due patti-capestro. Primo, il fiscal compact: il pareggio di bilancio che esso prescrive è entrato proditoriamente nella nostra costituzione, l’Europa non ce lo chiedeva, limitandosi a indicare sue «preferenze». Secondo, il patto di complicità che lega il nostro sistema politico cleptocratico alle domande dei mercati: chiediamo una politica di contrasto contro le mafie, il riciclaggio, l’evasione fiscale, la protezione e l’anonimato di capitali grigi, la corruzione, in un’Europa dove non sia più consentito opporre il segreto bancario alle indagini della magistratura. Significa infine difendere la Costituzione nata dalla Resistenza, e non violarne i principi base come suggerito dalla JP Morgan in un rapporto del 28 maggio 2013, cui i governanti italiani hanno assentito col loro silenzio. Significa metter fine ai morti nel Mediterraneo: i migranti non sono un peso ma il sale della crescita diversa che vogliamo. Significa darsi una politica estera, non più al rimorchio di un paese– gli Stati Uniti– che perde potenza ma non prepotenza. La pax americana produce guerre, caos, stati di sorveglianza. È ora di fondare una pax europea.
Le larghe intese, le rifiutiamo in Italia e in Europa: sono fatte per conservare l’esistente. Per questo diciamo no alla grande coalizione parlamentare che si prepara fra socialisti e democristiani europei, presentandoci alle elezioni di maggio con una piattaforma di sinistra alternativa e di rottura. Nostro scopo: un Parlamento costituente, che si divida fra immobilisti e innovatori. Siamo sicuri fin d’ora che gran parte dei cittadini voglia proprio questo: non l’Unione mal ricucita, non la fuga dall’Euro, ma un’altra Europa, rifatta alle radici. La chiediamo subito: il tempo è scaduto e la casa di tutti noi è in fiamme, anche se ognuno cercasse rifugio nella sua tana minuscola e illusoria.
Questo è l’orizzonte. A partire da qui avanziamo la proposta di dare vita in Italia a una lista che alle prossime elezioni europee faccia valere i principi e i programmi delineati.
Una lista promossa da movimenti e personalità della società civile, autonoma dagli apparati partitici, che sia una risposta radicale alla debolezza italiana. Una lista composta in coerenza con il programma, che candidi persone, anche con appartenenze partitiche, che non abbiano avuto incarichi elettivi e responsabilità di rilievo nell’ultimo decennio.
Una lista che sostiene Tsipras ma non fa parte del Partito della Sinistra Europea che lo ha espresso come candidato. I nostri eletti siederanno nell’europarlamento nel gruppo con Tsipras (GUE-Sinistra Unitaria europea). Una lista che potrà essere sostenuta, come nel referendum acqua, dal più grande insieme di realtà organizzate e che non si manterrà con i rimborsi elettorali.
Una lista che con Tsipras candidato mobiliti cittadine e cittadini verso un’Altra Europa.
Andrea Camilleri
Paolo Flores d’Arcais
Luciano Gallino
Marco Revelli
Barbara Spinelli
Guido Viale
L'Europa al bivio. Con Tsipras una lista autonoma della società civile
L'appello di Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinellie Guido Viale:
L’Europa è a un bivio, i suoi cittadini devono riprendersela. Dicono i cultori dell’immobilità che sono solo due le risposte al male che in questi anni di crisi ha frantumato il progetto d’unità nato a Ventotene nell'ultima guerra, ha spento le speranze dei suoi popoli, ha risvegliato i nazionalismi e l’equilibrio fra potenze che la Comunità doveva abbattere. La prima risposta è di chi si compiace: passo dopo passo, con aggiustamenti minimi, l’Unione sta guarendo grazie alle terapie di austerità. La seconda risposta è catastrofista: una comunità solidale si è rivelata impossibile, urge riprendersi la sovranità monetaria sconsideratamente sacrificata e uscire dall’Euro. Noi siamo convinti che ambedue le risposte siano conservatrici, e proponiamo un’alternativa di tipo rivoluzionario. È nostra convinzione che la crisi non sia solo economica e finanziaria, ma essenzialmente politica e sociale. L’Euro non resisterà, se non diventa la moneta di un governo democratico sovranazionale e di politiche non calate dall'alto, ma discusse a approvate dalle donne e dagli uomini europei. È nostra convinzione che l’Europa debba restare l’orizzonte, perché gli Stati da soli non sono in grado di esercitare sovranità, a meno di chiudere le frontiere, far finta che l’economia-mondo non esista, impoverirsi sempre più. Solo attraverso l’Europa gli europei possono ridivenire padroni di sé.
Per questo facciamo nostre le proposte di Alexis Tsipras, leader del partito unitario greco Syriza, e nelle elezioni europee del 25 maggio lo indichiamo come nostro candidato alla presidenza della Commissione Europea. Il suo paese, la Grecia, è stato utilizzato come cavia durante la crisi ed è stato messo a terra: in quanto tale è nostro portabandiera. Tsipras ha detto che l’Europa, se vuol sopravvivere, deve cambiare fondamentalmente. Deve darsi i mezzi finanziari per un piano Marshall dell’Unione, che crei posti di lavoro con comuni piani di investimento e colmi il divario tra l’Europa che ce la fa e l’Europa che non ce la fa, offrendo sostegno a quest’ultima. Deve divenire unione politica, dunque darsi una nuova Costituzione: scritta non più dai governi ma dal suo Parlamento, dopo un'ampia consultazione di tutte le organizzazioni associative e di base presenti nei paesi europei.
Deve respingere il fiscal compact che oggi punisce il Sud Europa considerandolo peccatore e addestrandolo alla sudditanza, e che domani punirà, probabilmente, anche i paesi che si sentono più forti. Al centro di tutto, deve mettere il superamento della disuguaglianza, lo stato di diritto, la comune difesa di un patrimonio culturale e artistico che l’Italia ha malridotto e maltrattato per troppo tempo. La Banca centrale europea dovrà avere poteri simili a quelli esercitati dalla Banca d'Inghilterra o dalla FED, garantendo non solo prezzi stabili ma lo sviluppo del reddito e dell'occupazione, la salvaguardia dell'ambiente, della cultura, delle autonomie locali e dei servizi sociali, e divenendo prestatrice di ultima istanza in tempi di recessione. Non dimentichiamo che la Comunità nacque per debellare le dittature e la povertà. Le due cose andavano insieme allora, e di nuovo oggi.
Oggi abbiamo di fronte una grande questione ambientale di dimensioni planetarie, che può travolgere tutti i popoli, e un insieme di politiche tese a svalutare il lavoro, mentre una corretta politica ambientale può essere fonte di nuova occupazione, di redditi adeguati, di maggiore benessere e di riappropriazione dei beni comuni. È il motivo per cui contesteremo duramente il mito della crescita economica così come l’abbiamo fin qui conosciuta. Esigeremo investimenti su ricerca, energie rinnovabili, formazione, trasporti comuni, difesa del patrimonio culturale. Sappiamo che per una riconversione così vasta avremo bisogno di più, non di meno Europa.
Proprio come Tsipras dice riferendosi alla Grecia, in Italia tutto questo significa rimettere in questione due patti-capestro. Primo, il fiscal compact: il pareggio di bilancio che esso prescrive è entrato proditoriamente nella nostra costituzione, l’Europa non ce lo chiedeva, limitandosi a indicare sue «preferenze». Secondo, il patto di complicità che lega il nostro sistema politico cleptocratico alle domande dei mercati: chiediamo una politica di contrasto contro le mafie, il riciclaggio, l’evasione fiscale, la protezione e l’anonimato di capitali grigi, la corruzione, in un’Europa dove non sia più consentito opporre il segreto bancario alle indagini della magistratura. Significa infine difendere la Costituzione nata dalla Resistenza, e non violarne i principi base come suggerito dalla JP Morgan in un rapporto del 28 maggio 2013, cui i governanti italiani hanno assentito col loro silenzio. Significa metter fine ai morti nel Mediterraneo: i migranti non sono un peso ma il sale della crescita diversa che vogliamo. Significa darsi una politica estera, non più al rimorchio di un paese– gli Stati Uniti– che perde potenza ma non prepotenza. La pax americana produce guerre, caos, stati di sorveglianza. È ora di fondare una pax europea.
Le larghe intese, le rifiutiamo in Italia e in Europa: sono fatte per conservare l’esistente. Per questo diciamo no alla grande coalizione parlamentare che si prepara fra socialisti e democristiani europei, presentandoci alle elezioni di maggio con una piattaforma di sinistra alternativa e di rottura. Nostro scopo: un Parlamento costituente, che si divida fra immobilisti e innovatori. Siamo sicuri fin d’ora che gran parte dei cittadini voglia proprio questo: non l’Unione mal ricucita, non la fuga dall’Euro, ma un’altra Europa, rifatta alle radici. La chiediamo subito: il tempo è scaduto e la casa di tutti noi è in fiamme, anche se ognuno cercasse rifugio nella sua tana minuscola e illusoria.
Questo è l’orizzonte. A partire da qui avanziamo la proposta di dare vita in Italia a una lista che alle prossime elezioni europee faccia valere i principi e i programmi delineati.
Una lista promossa da movimenti e personalità della società civile, autonoma dagli apparati partitici, che sia una risposta radicale alla debolezza italiana. Una lista composta in coerenza con il programma, che candidi persone, anche con appartenenze partitiche, che non abbiano avuto incarichi elettivi e responsabilità di rilievo nell’ultimo decennio.
Una lista che sostiene Tsipras ma non fa parte del Partito della Sinistra Europea che lo ha espresso come candidato. I nostri eletti siederanno nell’europarlamento nel gruppo con Tsipras (GUE-Sinistra Unitaria europea). Una lista che potrà essere sostenuta, come nel referendum acqua, dal più grande insieme di realtà organizzate e che non si manterrà con i rimborsi elettorali.
Una lista che con Tsipras candidato mobiliti cittadine e cittadini verso un’Altra Europa.
Andrea Camilleri
Paolo Flores d’Arcais
Luciano Gallino
Marco Revelli
Barbara Spinelli
Guido Viale
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Lista civica per Tsipras
Lista Tsipras - 4
Anche questa è stata un’altra giornata in cui è stata possibile la verifica delle quattro fasce in cui è diviso l’elettorato Pd, di origine di sinistra.
1) Chi ha tolto il credito residuo a Renzi.
2) Chi ha capito che Renzi è un Pinocchio più Pinocchio di Berlusconi, ma non può ammetterlo per orgoglio.
3) Chi si rende conto che Renzi, non corrisponde a quanto ha voluto far credere, ma spera in zona Cesarini che possa fare qualcosa.
4) Gli ortodossi, che appartengono allo zoccolo duro intaccabile.
Il disappunto dell’elettorato di sinistra è destinato a crescere. In pratica direttamente o indirettamente si rende conto che la manovra di Renzi degli ultimi tre mesi era destinata a fare fuori solo Letta, perché alla fine si ritrova con la stessa alleanza.
Un governo di nuovo basato sui ricatti della sopravvivenza dei piccoli partiti da Alfano a Scelta Civica, cui hanno risposto positivamente anche nella direzione del Pd di due giorni fa. Tutti contenti perché in questo modo si può cercare di tirare fino al 2018 e salvaguardare lauti stipendi e grandi interessi extra.
Come si può fare per sottrarre la fascia di elettorato incerto del Pd, lato sinistro e convogliarlo nella Lista civica?
Anche questa è stata un’altra giornata in cui è stata possibile la verifica delle quattro fasce in cui è diviso l’elettorato Pd, di origine di sinistra.
1) Chi ha tolto il credito residuo a Renzi.
2) Chi ha capito che Renzi è un Pinocchio più Pinocchio di Berlusconi, ma non può ammetterlo per orgoglio.
3) Chi si rende conto che Renzi, non corrisponde a quanto ha voluto far credere, ma spera in zona Cesarini che possa fare qualcosa.
4) Gli ortodossi, che appartengono allo zoccolo duro intaccabile.
Il disappunto dell’elettorato di sinistra è destinato a crescere. In pratica direttamente o indirettamente si rende conto che la manovra di Renzi degli ultimi tre mesi era destinata a fare fuori solo Letta, perché alla fine si ritrova con la stessa alleanza.
Un governo di nuovo basato sui ricatti della sopravvivenza dei piccoli partiti da Alfano a Scelta Civica, cui hanno risposto positivamente anche nella direzione del Pd di due giorni fa. Tutti contenti perché in questo modo si può cercare di tirare fino al 2018 e salvaguardare lauti stipendi e grandi interessi extra.
Come si può fare per sottrarre la fascia di elettorato incerto del Pd, lato sinistro e convogliarlo nella Lista civica?
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Google [Bot] e 18 ospiti