Il "nuovo" governo Renzi

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pancho
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Il "nuovo" governo Renzi

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La LISTA DEI MINISTRI

agli EsteriFederica Mogherini ; http://it.wikipedia.org/wiki/Federica_Mogherini

all’InternoAngelino Alfano, http://it.wikipedia.org/wiki/Angelino_Alfano

alla GiustiziaAndrea Orlando, http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Orlando

alla difesa Roberta Pinotti, http://it.wikipedia.org/wiki/Roberta_Pinotti

all’economia Pier Carlo Padoan, http://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Carlo_Padoan

al Ministero dello Sviluppo, Federica Guidi. http://it.wikipedia.org/wiki/Federica_Guidi

alle Politiche AgricoleMaurizio Martini. ????????

all’ambiente e tutela del Territorio Gianluca Galletti. http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Luca_Galletti

alle infrastrutture, Maurizio Lupi, http://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Lupi

al Lavoro Giuliano Poletti, http://it.wikipedia.org/wiki/Giuliano_Poletti

al ministero dell’Istruzione Stefania Giannini, http://it.wikipedia.org/wiki/Stefania_Giannini

al Ministero dei Benii Culturali Dario Franceschini, http://it.wikipedia.org/wiki/Dario_Franceschini

al ministero della Salute, Beatrice Lorenzin. http://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Lorenzin

alle Riforme e rapporti con il parlamento, Maria Elena Boschi, http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Elena_Boschi

alla semplicafazione Marianna Madia, http://it.wikipedia.org/wiki/Marianna_Madia

al ministero per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta. http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Carmela_Lanzetta

Metà donne, 16 persone, nessun vicepremier.
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Adesso scopriremo meglio chi sono i trombati assieme alla Bonino

un salutone da Juan
Ultima modifica di pancho il 19/07/2014, 20:24, modificato 2 volte in totale.
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

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Un nuovo governo di galleggiamento.
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

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Otto e mezzo.
Lilli Gruber: Civati, Renzi fa di tutto per non essere votato.

Cacciari: Tweet. Alfano sfottente, Ncd non poteva ottenere di meglio.
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

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Gruber: Vendola, la montagna ha partorito un topolino
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Re: Il nuovo governo Renzi

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http://www.youtube.com/watch?v=amK4GBT7DGA&hd=1


“Farò una riforma al mese”. E Renzi copiò anche Obama, con cinque anni di ritardo
Dopo le accuse di Grillo sul programma copia-incolla si scopre che anche lo slogan che il premier in pectore ha utilizzato per ottenere l'incarico fino al 2018 è preso in prestito. Nulla di nuovo, lo usò il presidente Usa nel 2009 per convincere il Congresso americano a dargli la fiducia. Fu rieletto, certo, ma il piano delle riforme a rate mensili rimase al palo

di Thomas Mackinson | 21 febbraio 2014Commenti (143)


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Lo slogan del programma di governo di Renzi è un plagio. Dagli States l’ex sindaco di Firenze non ha preso in prestito solo il giubbotto alla Fonzie e i jeans Roy Roger anni Ottanta. Per gettare le basi del suo esecutivo Matteo Renzi sta utilizzando un’uscita ad effetto che non è farina del suo sacco: “Una riforma al mese”. Lo ripete come un mantra nelle consultazioni per indicare al Presidente della Repubblica, ai partiti e agli italiani la road map del suo esecutivo e incassare l’appoggio a un orizzonte di legislatura che duri fino al 2018. E giù col calendario delle riforme a tappe forzate: costituzionale ed elettorale entro febbraio, quella del lavoro a marzo, ad aprile la pubblica amministrazione, poi fisco, giustizia e così via.

Ma dove l’ha tirato fuori quest’asso nella manica? Ad andare a fondo si scopre che quell’uscita ha una sua storia, un suo luogo e un senso che nulla hanno a che fare con Renzi, Rignano sull’Arno e l’Italia di oggi. Arrivano direttamente da Washington. E non promettono neanche bene. Per ritrovarli bisogna riavvolgere il nastro di cinque anni. E’ il 24 febbraio del 2009 e un Barack Obama sulla graticola si presenta al Congresso Americano al quale chiede la fiducia per una manovra di bilancio che è una scommessa ad altissimo rischio. E così, su indicazione dello staff, decide di dare una sferzata a deputati e senatori con un’uscita di grande impatto: “Una riforma al mese”. L’annuncio fa il giro del mondo e in pochi giorni arriva anche in Italia (Ansa 26/2/2009: “Obama, una riforma al mese”). Nessuno se lo ricorda più ma l’epilogo della storia, cinque anni dopo, è noto: il piano s’incaglia sulla riforma sanitaria e la rielezione di Obama sarà in bilico proprio per non esser riuscito a concretizzare la tassonomia riformista che aveva promesso. Ora quello slogan vien buono nel Belpaese, dove le riforme sono al palo da un quarto di secolo e al posto di repubblicani o democratici in Parlamento ci sono tre grandi forze politiche col coltello tra i denti.

Il piccolo plagio, va detto, non varrebbe un rigo se non fosse che proprio l’originalità del programma di Renzi è stata oggetto di furibonde polemiche non più di 48 ore fa e con tanto di diretta tv. Tutti i giornali ne hanno parlato perché è stato il momento clou del faccia-a-faccia con Beppe Grillo a Montecitorio. “Metà del tuo programma è un copia-incolla di quello del Movimento 5 Stelle” ha accusato il leader, citando il camper per la campagna elettorale, le crociate sul limite dei due mandati e sulla riduzione dei costi della politica.

Lo scivolone di Renzi sul “one monthly reform” potrebbe anche rilanciare il valzer dei teoremi complottisti circa fantomatici appoggi atlantici dei “poteri forti” alla sua inarrestabile ascesa. Per ricordare la luna di miele con la stampa Usa che va avanti da anni tra coincidenze singolari: proprio nei giorni in cui il presidente Usa annunciava il suo messaggio al Congresso quello della Provincia di Firenze era sulla copertina del prestigioso settimanale Time, benedetto come l’Obama italiano.
aaaa42
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Re: Il nuovo governo Renzi

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attenzione Padoan è peggio di Saccomani
rapporto OCSE di ieri a cui ha collaborato Padoan ( liberalizzare i licenziamenti in cambio di una mancia ai disoccuati)
il REDDITO MINIMO GARANTITO è argomento molto complesso e può diventare un grande riforma di struttura o un attacco art. 18 a seconda del governo che lo promuove.
inoltre Padoan non sa che RMG costa circa 20 miliardi ogni anno, lui cameriere del' europa dove trova il finanziamento ?

il ministro del lavoro va un po meglio, sconfitto il neolibersta Ichino e il neolberista Boeri,
Il neo ministro Poletti è preferibile al precedente ministro giovannini, persona onesta ma inesperta in problemi di lavoro, la nomina Giovannini era opaca come quella di tutto il governo Monti ( governo per prassi politica anticostituzionale).
Adesso vediamo come il ministro Poletti si comporterà contro le CORPORAZIONI che guidano il ministero del lavoro e le problematiche del lavoro.

Berlusconi dice che non ha la maggioranza in parlamento.......e lui di tattica parlamentare se ne intende !!
Verdini è da ore che scruta un enorme ...pallottoliere !!!

infine il centro destra ha i ministri importantissimi

a parte il ministero del lavoro il cui operato andrà verificato e il ministro giustizia ( ove non c è un magistrato antimafia ma un politico )
per il resto è un GOVERNO DI CENTRO DESTRA.

#MATTEOSTAISERENO
Ultima modifica di aaaa42 il 21/02/2014, 21:31, modificato 1 volta in totale.
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

a parte il ministero del lavoro il cui operato andrà verificato e il ministro giustizia ( ove non c è un magistrato antimafia ma un politico )
per il resto è un GOVERNO DI CENTRO DESTRA.


#MATTEOSTAISERENO

Usciranno quindi quelli della ex sinistra?
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

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21 FEB 2014 20:07
1. E ALLA FINE L’UNICO ASFALTATO FU ENRICO LETTA. ANZICHÉ IL RENZI UNO, È NATO IL LETTA DUE. COL ROTTAM’ATTORE CHE SI È PRESO PALAZZO CHIGI E HA FATTO UN BEL RIMPASTONE -

2. LE CONFERME DI ALFANO, LUPI, LORENZIN, E LE PROMOZIONI DEI VARI ORLANDO E PINOTTI IN DICASTERI CHIAVE SEMBRANO INVECE LA PROVA CHE RENZI NON MIRA A COMPLETARE LA LEGISLATURA, MA A FARE UN PAIO DI RIFORME E ANDARE ALLE URNE TRA UN ANNETTO -

3. LA CARICA DI NOVITÀ DEL SINDACO DI FIRENZE È CONDENSATA NELLO SPOSTAMENTO DELL’EX MINISTRO DELRIO A PALAZZO CHIGI E NELLA SCELTA DI BEN 8 DONNE SU 16 MINISTRI, CON LA MARIANNA MADIA AFFIANCATA A MARIA ELENA BOSCHI NELLA LISTA BEAUTIFUL -

4. IL FATTO CHE RENZIE ABBIA TRANGUGIATO L’IMPOSIZIONE ALL’ECONOMIA DELL’AMERIKANO PADOAN, CHE ERA LA VERA SCELTA DI LETTA PRIMA CHE DRAGHI GLI RIFILASSE GELATINA SACCOMANNI, FA CAPIRE CHE FINE HANNO FATTO LE AMBIZIONI DEL FU ROTTAMATORE -

5. ANALISI DI TUTTI I MINISTRI CON PORTAFOGLIO, DA POLETTI ALLA GUIDI, DA DELRIO A PINOTTI




Francesco Bonazzi per Dagospia

E alla fine l'unico asfaltato fu Enrico Letta. Perché oggi, anziché il Renzi Uno, è nato il Letta Due. Con il Rottam'attore che si è semplicemente sostituito al mite nipote di Gianni e ha fatto un bel rimpastone.

La carica di novità del sindaco di Firenze è condensata nello spostamento dell'ex ministro Delrio a Palazzo Chigi come sottosegretario alla presidenza e nella scelta di ben 8 donne su 16 ministri, con la Marianna Madia affiancata a Maria Elena Boschi nella lista Beautiful.

Le conferme di Alfano, Lupi, Lorenzin, e le promozioni dei vari Orlando e Pinotti in dicasteri chiave sembrano invece la prova provata che questo esecutivo non mira a completare la legislatura, ma solo a fare un paio di riforme e andare alle urne nel giro di un annetto. Alla faccia di qualunque clausola strappata da Alfano.

E il fatto che Renzie abbia trangugiato l'imposizione dell'amerikano Padoan all'Economia, che era la vera scelta di Enrico Letta prima che Mario Draghi gli rifilasse Gelatina Saccomanni, fa capire ampiamente che fine hanno fatto le ambizioni del fu Rottamatore.

Graziano Delrio 53 anni, reggiano, medico endocrinologo, ex sindaco della sua città, ministro degli Affari regionali uscente. Il futuro uomo-macchina di Palazzo Chigi ha un passato da anarchico, ma poi è diventato cattolicissimo e ha fatto 9 figli con la stessa donna. Nel pd è stato tra i primissimi a capire il fenomeno Renzie ed è l'unico con cui Matteuccio non scatta mai. Dalla sua scrivania passeranno le prossime nomine pubbliche in Eni, Enel, Poste, Finmeccanica, Cdp e via spoltroneggiando. Nomine che secondo il corazziere Emanuele Macaluso sono la vera ragion d'essere del Renzi Uno.

Pier Carlo Padoan, romano, 60 anni, ha lavorato a lungo a Washington per il Fondo monetario e la Banca mondiale. E' stato anche consulente della Bce e della Commissione Ue, ma resta assolutamente un amerikano. Era già stato designato da Enrico Letta, al quale è assai legato, come prossimo presidente dell'Istat. E questo nonostante da capo economista dell'Ocse abbia la responsabilità di un clamoroso errore sulle ultime previsioni di crescita economica. In passato è stato dalemiano e amatiano di ferro. La sua nomina è un boccone amarissimo per Renzie: il segno di un inchino a tutti i poteri forti possibili e immaginabili.

Federica Guidi, modenese, 44 anni, figlia dell'industriale Guidalberto ed ex presidente dei Giovani di Confindustria. Tipo tosto e dal carattere non facilissimo. La sua nomina lascerà senza parole il suo successore Morelli, che agli amici aveva raccontato di una grande familiarità con il nuovo premier.

Giuliano Poletti, 62 anni, imolese, perito agrario e presidente della Lega delle cooperative. Fino a poco tempo fa assai legato a Pier Luigi Bersani, ma sempre con discrezione. Ha una gran passione per la pallamano ed è un grande esperto di formazione e lavoro. Ma potenzialmente si porta dietro un bagaglio di conflitti d'interessi mica da ridere. La sua scelta farà discutere.

Angelino Alfano, 43 anni, da segretario personale di Silvio Berlusconi a capo di un partito tutto suo e di Schifani (anche se per ora i voti arrivano più che altro dalla Calabria di Scopelliti). Perde i galloni di vicepremier, ma ottiene tre ministeri per i suoi e si imbullona al Viminale. Un vero miracolo, numeri alla mano. Voleva solo restare al governo, schivare le elezioni e congelare l'Italicum. Ha vinto su tutta la linea. Almeno per un po'.

Andrea Orlando, 44 anni, spezzino, in politica fin dai tempi della Fgci. Nel partito è stato veltroniano, franceschiniano e bersaniano. Faceva già parte del governo Letta come ministro dell'Ambiente, ma sa trattare con magistrati e avvocati perché è stato responsabile giustizia del pd e non ha mai litigato con nessuno. Non è noto per la grinta, ma è un politico che sa ascoltare e mediare. Faccia pulita, ottimo per Renzi e per la tv in generale.

Roberta Pinotti, 52 anni, genovese, ex insegnante di liceo e soprattutto ex capo scout come Renzie. Della Difesa sa tutto perché è stata presidente dell'omonima commissione al Senato, responsabile di partito per il settore ed è sottosegretario uscente. Rapporti consolidati ma istituzionali con Finmeccanica, anche per via dei legami genovesi. Essendo donna, e anche di una certa statura, molti generali e ammiragli la patiscono un po'.

Federica Mogherini, 40 anni, romana, una vita dedicata alle relazioni internazionali e al suo partito, dalla Sinistra giovanile al Pd. Ha saputo curare molto bene i rapporti con gli Stati Uniti ed è per questo che il Rottam'attore l'aveva già voluta nella segreteria a occuparsi di Esteri. Adesso trasloca tra le feluche con il compito - anche mediatico - di riportare a casa i due marò dal grilletto facile.

INFRASTRUTTURE
Maurizio Lupi, 54 anni, milanese, ex giornalista e ciellino doc. Legatissimo alla Fiera di Milano, della quale è stato dirigente fino a quando ha potuto (ovvero al 2013, quando è diventato ministro), ha un compito fondamentale nello scacchiere del potere lombardo e non solo: essere il referente politico numero uno per l'Expo 2015. I pochi soldi pubblici da spendere passeranno tutti da lì.


SALUTE
Beatrice Lorenzin, romana, 42 anni, maturità classica e a seguire tutta la trafila nei giovani di Forza Italia. Era già ministro della Salute nel governo di Lettanipote e la sua scelta di traslocare nel partito di Alfano ha pagato e paga ancora. A ottobre ha respinto 4 miliardi di tagli alla sanità chiesti da Gelatina Saccomanni. Chissà come se la caverà con Padoan. La sua poltrona è decisiva per il futuro elettorale di Ncd.

ISTRUZIONE
Stefania Giannini, 52 anni, lucchese, senatrice montiana eletta in Toscana per la prima volta nel 2013. Insegna glottologia ed è stata fino all'anno scorso rettore dell'Università per stranieri di Perugia. Entra al governo per il semplice fatto di essere il segretario di Sciolta Civica, il partito del Professore e dei sapientoni tutti. Da quanti anni non mette piede in una scuola primaria o secondaria?
Ultima modifica di camillobenso il 21/02/2014, 21:55, modificato 1 volta in totale.
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

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Una ragazzina Serena Sileoni, pure caruccia, anche Dottoressa, si è dimostrata la più intelligente di tutti a Otto e mezzo.

Un conto è fare il sindaco e il presidente di provincia, un conto è governare il Paese.

Considerazione banalissima ma che evitano soprattutto i renzini di osservanza tommasiana.

Le riforme fatte in un mese sono un tempo troppo breve per riforme così complesse.

*

Il problema è che nonno Napolitano, deve seguire più da vicino Pittibimbo che si crede Goldrake.
Ultima modifica di camillobenso il 21/02/2014, 21:59, modificato 1 volta in totale.
pancho
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:a parte il ministero del lavoro il cui operato andrà verificato e il ministro giustizia ( ove non c è un magistrato antimafia ma un politico )
per il resto è un GOVERNO DI CENTRO DESTRA.


#MATTEOSTAISERENO

Usciranno quindi quelli della ex sinistra?

Per quanto riguarda questo ministero, io son sempre stato dell'avviso che TUTTI i ministri vadano ai politici e non a dei tecnici. Non e' detto pero che questi ministeri non siano affiancati da dei tecnici.

Per il resto, come ha fatto sottolineare Cacciari dalla Gruber, che altro governo si poteva fare con questi numeri se la soluzione e' stata quella di portarlo a termine il piu' a lungo possibile.?
Certo l'altra alternativa era quella di un governo a tempo e quindi dopo aver fatto una riforma elettorale giusta , passare la mano ed andare alle elezioni. Pero' questo non rientrava nelle condizioni dell'Angelino poichè dall' elezioni sarebbe potuto essere spazzato via come prevedeva il suo ex capo.

Un'altra alternativa sarebbe stata quella di andare subito alle elezioni col mattarellum (e far cadere subito il governo) che tutto sommato non sarebbe stata male se lo confrontiamo ora con questa possible italicum che peggio di cosi' non poteva essere pensata. Solo il silviolo se ne compiacque.

La paura di quello che sarebbe successo dopo ha trattenuto parecchi all'interno del PD. Ma che altri guai ci sarabbero capitati oltre a quelli che gia' abbiamo ?
Forse alcune poltrone sarebbero saltate e non sapendo a chi sarebbe potuto capitare, han detto: tiremm innanz va.


un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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