Sfascisti - 255
2014 a schede
Scheda – 36 – L’inizio della fine
36 – 2 – 22 febbraio
Otto e mezzo di ieri sera ha celebrato la fine del governo Renzi ancora prima di iniziare. Lo hanno fatto in modo indiretto, tanto che gli stessi celebranti non se ne sono neppure accorti, a parte qualche sprazzo di Cacciari che ha sottolineato che questa è l’ultima spiaggia. Dopodiché se arriverà Grillo sarà la fine.
http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila ... 014-127215
Il Prof. Cacciari sa già che la fine è già iniziata, ma non si può permettere di fare la Cassandra pubblica in questo momento particolarissimo per via del suo ruolo di opinionista che ha un certo seguito.
Cacciari avverte il senso di vuoto che si intuisce sia in questo momento che per la fase successiva del dopo Renzi 1.
Quando le società si decompongono e non sono più in grado di produrre classe politica, avviene esattamente quello che stiamo assistendo già dalla fine del Pci di Berlinguer e della Dc di Aldo Moro.
Negli ultimi ventidue anni è stata messa in disparte la classe politica di prima fila, per lasciar posto alle seconde file che nel caso di Casini potremmo dire il portaborse di Forlani.
Ho dovuto battagliare non poco stamani per via della stroncatura del primo governo del Gattopardo.
Quando ci si mette di mezzo il tifo in politica come nel calcio è difficile intendersi.
Solo il tempo è galantuomo, perché bisogna avere molta, molta, molta pazienza ed aspettare.
Mi hanno fatto passare giornate di battaglie infinite con Monti, da queste parti. Adesso è sparito dopo un anno e mezzo dall’incarico. Nessuno parla più di lui se non per denigrarlo
Poi ad aprile dello scorso anno la storia si è ripetuta con Letta. Dopo dieci mesi oggi il responso su Letta si è ribaltato.
Adesso è il turno di Renzi e la storia si ripete.
Non bisogna essere necessariamente dei geni, per capire i politici. Basta essere un uomo qualunque della strada, con i capelli bianchi e una vita passata prestando attenzioni particolari alla politica. Tutto alla fine si ripete. Nella politica italiana non c’è niente di nuovo.
Ergo, la valutazione di Cacciari è giusta in merito al fatto che Renzi rappresenti l’ultima possibilità parlamentare a disposizione, ma non per questo occorre dare ragione a tutte le supercazzole di Renzi. Che tra l’altro sono tantissime.
Non si può sostenere che occorre sostenere tutte le supercazzole renziane perché se no altrimenti si va a finir male. E’ solo propaganda.
A finir male ci andiamo lo stesso anche e soprattutto con il vangelo di Matteo.
I dominus della politica oggi sono tre. Tutti e tre cazzari. Non c’è un politico decente da contrapporgli.
Il Caimano non ha bisogno di presentazione. Grillo ha una forte capacità di analisi dovuta principalmente alla sua capacità di osservazione. L’ha sempre avuta ed ha rappresentato il suo successo nei panni di un comico.
Ma quando deve tradurre il tutto in soluzione alternative, ci si accorge che spesso fa acqua.
E poi c’è Renzi, appesantito da una sfrenata voglia di potere, a cui non corrisponde la capacità di risolvere i problemi.
Si rifugia nella lingua e nella logorrea, ma oltre non può andare.
Tutti e tre i cazzari, quindi, bravi nella fase propositiva a far fessi gli elettori. Ma poi incapaci di tradurre in pratica la correzione dell’anomalia.
Loro risolvono sempre tutto parlando, parlando, parlando, senza sapere la via per risolvere i problemi.
Quando ci si trova in queste condizioni non se ne esce più in maniera ordinaria.
Ce lo hanno insegnato gli antichi greci. Le democrazie ad un certo punto non sono più in grado di autorigenerarsi.
In modo particolare quella italiana che non è mai stata una democrazia compiuta durante la prima Repubblica per evidenti ragioni storiche, mentre nella seconda è diventata un’oligarchia, per finire nella fase finale una cleptocrazia.