Top News
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Re: Top News
Elezioni regionali in Sardegna, alle 19 ha votato il 41%
Urne chiuse alle 22. Lo spoglio dalle 7 del lunedì mattina: i risultati in tempo reale su Repubblica.it. Difficile il confronto con il 2009 quando si votava su due giorni.
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Re: Top News
17 FEB 19:51
FLASH! - FORTI PRESSIONI DI DRAGO DRAGHI PER LA CONFERMA DI SACCODANNI AL TESORO...
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Re: Top News
Un doveroso omaggio
R.i.p.
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"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Top News
Oramai non si ferma più nessuno..................
http://www.ilgiornale.it/video/interni/ ... .htmlMauro sbotta in tv: "Vada a fare in culo chi attacca l'Europa"
******
COMMENTI
hectorre
Mar, 04/03/2014 - 14:55
sapesse quanti italiani lo hanno fatto con lei!!!....ne andrebbe orgoglioso,numeri da capogiro!!.....povera italia
aitanhouse
Mar, 04/03/2014 - 15:26
solo a vederlo ci viene il voltastomaco ,poi quando ci capita di
vederlo insieme al suo capo un irrefrenabile movimento viscerale..
http://www.ilgiornale.it/video/interni/ ... .htmlMauro sbotta in tv: "Vada a fare in culo chi attacca l'Europa"
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hectorre
Mar, 04/03/2014 - 14:55
sapesse quanti italiani lo hanno fatto con lei!!!....ne andrebbe orgoglioso,numeri da capogiro!!.....povera italia
aitanhouse
Mar, 04/03/2014 - 15:26
solo a vederlo ci viene il voltastomaco ,poi quando ci capita di
vederlo insieme al suo capo un irrefrenabile movimento viscerale..
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Re: Top News
VOGLIA DI AUTONOMIA
Lega Nord, indipendenza Veneto: raccolte 100mila firme in due giorni
04 marzo 2014
http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... neto-.html
Lega Nord, indipendenza Veneto: raccolte 100mila firme in due giorni
04 marzo 2014
http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... neto-.html
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Re: Top News
Ci disegnano così
(Massimo Gramellini).
04/03/2014 di triskel182
Ma ti pare possibile, sospirava al telefono un amico dopo l’Oscar a «La Grande Bellezza», che per gli altri noi siamo sempre e soltanto la nostalgia del passato, la decadenza infinita, i monumenti che cadono, i mosaici che si scrostano, l’antica Roma e la Roma dei papi, entrambe manipolate nel ricordo e inscatolate dagli stranieri dentro una sequela di luoghi comuni? Ti pare possibile che di un’Italia senza gladiatori, pizzaioli, pittori, mandolinisti, tenori, sarti, ruffiani, avvelenatori rinascimentali e playboy della mutua non interessi niente a nessuno? Ti rassicura questo rinchiuderci in un eterno cliché per compiacere i pregiudizi degli altri nei nostri confronti?
A tutte e tre le domande di quell’italiano riluttante ho risposto con un semplice monosillabo. Sì. L’autorevolezza in certi ruoli non si improvvisa. Noi per gli altri siamo ciò che venticinque secoli di storia hanno stabilito che fossimo: depositari distratti della grande bellezza e custodi approssimativi della memoria universale. Quando ci riusciamo, anche costruttori di benessere. Anni fa, alla delegazione tricolore che durante la visita a un importante organismo internazionale si lamentava perché nella struttura lavoravano dirigenti di ogni nazionalità tranne che della nostra, il direttore generale replicò sorpreso: «Vi sbagliate. Agli italiani abbiamo affidato un settore assolutamente cruciale: il catering».
Da La Stampa del 04/03/2014.
(Massimo Gramellini).
04/03/2014 di triskel182
Ma ti pare possibile, sospirava al telefono un amico dopo l’Oscar a «La Grande Bellezza», che per gli altri noi siamo sempre e soltanto la nostalgia del passato, la decadenza infinita, i monumenti che cadono, i mosaici che si scrostano, l’antica Roma e la Roma dei papi, entrambe manipolate nel ricordo e inscatolate dagli stranieri dentro una sequela di luoghi comuni? Ti pare possibile che di un’Italia senza gladiatori, pizzaioli, pittori, mandolinisti, tenori, sarti, ruffiani, avvelenatori rinascimentali e playboy della mutua non interessi niente a nessuno? Ti rassicura questo rinchiuderci in un eterno cliché per compiacere i pregiudizi degli altri nei nostri confronti?
A tutte e tre le domande di quell’italiano riluttante ho risposto con un semplice monosillabo. Sì. L’autorevolezza in certi ruoli non si improvvisa. Noi per gli altri siamo ciò che venticinque secoli di storia hanno stabilito che fossimo: depositari distratti della grande bellezza e custodi approssimativi della memoria universale. Quando ci riusciamo, anche costruttori di benessere. Anni fa, alla delegazione tricolore che durante la visita a un importante organismo internazionale si lamentava perché nella struttura lavoravano dirigenti di ogni nazionalità tranne che della nostra, il direttore generale replicò sorpreso: «Vi sbagliate. Agli italiani abbiamo affidato un settore assolutamente cruciale: il catering».
Da La Stampa del 04/03/2014.
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Re: Top News
Wunderbar !!!!!!.........Burlonen ti Bozen...
Gome il cacien zui maccheronen. Gi mancaven zolo i nipotinen ti Kaiser Guglielmen ti Zazzonia per gombledare l'operen ti spachetti e mandolinen. I krucchen hanno zuperato dudden guanden. Più che Coten ti Piemonten gon mutanden grün.
***
Bolzano, bufera su partito sudtirolese
«Sex toys a spese del consiglio»
Nell’inchiesta sui rimborsi dei gruppi ci sarebbe uno scontrino da 64,92 euro relativo all’acquisto di giochi erotici. I Freiheitlichen smentiscono dopo una mezza ammissione
di Redazione Online
Gadget erotici a spese del consiglio provinciale di Bolzano: è quanto scoperto dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’inchiesta della procura sulle rendicontazioni dei gruppi consiliari. Tra le spese presentate dal partito sudtirolese dei Freiheitlichen risulterebbe - come scrive il Corriere dell’Alto Adige proprio mentre il quotidiano Dolomiten annuncia il matrimonio dei Freiheitlichen con la Lega Nord in vista delle europee - uno scontrino di 64,92 euro per l’acquisto di un vibratore e altri due oggetti a uso erotico. «Dobbiamo verificare, se fosse così non sarebbe corretto», ha detto all’Ansa il capogruppo Pius Leitner. L’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari della Provincia di Bolzano, che potrebbe causare un altro terremoto politico dopo quello delle «pensioni d’oro», è partita a inizio anno. Il 24 gennaio la Guardia di finanza si è infatti presentata in consiglio provinciale e ha proceduto al sequestro dei bilanci dei gruppi.
La segnalazione dall’interno
La segnalazione su presunte irregolarità nell’utilizzo dei contributi sarebbe giunta da una persona interna al consiglio. La Guardia di finanza è così partita dall’analisi dei contributi di un preciso gruppo consiliare, forse proprio dei Freiheitlichen, per poi estendere l’indagine a tutti i gruppi.
L’ammissione («uno scherzo a un collega») e la smentita
In un primo momento la consigliera Ulli Mair - raggiunta telefonicamente dal portale news altoatesino Goinfo - aveva parlato di un «regalo», poche ore dopo è invece seguita la smentita del partito. «Abbiamo comprato quel materiale per fare uno scherzo di compleanno ad un collega racconta», aveva detto la consigliera provinciale. «Lui - ha aggiunto, sempre secondo il sito - è una persona avvezza alla burla, è un mattacchione. E così, abbiamo pensato di fargli un regalo di compleanno, decisamente un po’ spinto, tutto qua». Mair poi non è stata più raggiungibile per i giornalisti. Il partito sudtirolese Freiheitlichen ha poi smentito con forza le notizie sul presunto rimborso di gadget erotici a spese del consiglio provinciale di Bolzano. «Le notizie non corrispondono ai fatti», afferma il partito in una nota. I Freiheitlichen si dicono disponibili a qualsiasi chiarimento, se la Procura oppure la Guardia di Finanza lo richiedessero. «Se i Freiheitlichen avessero compiuto qualcosa di illegittimo, questo deve essere comunicato dalla Procura», prosegue la nota. Il partito si riserva di adire le vie legali «contro chi pubblica notizie false per danneggiarci, senza verifiche e senza sottolineare che il partito non ha mai utilizzato irregolarmente fondi pubblici». Intanto la Procura ha fatto sapere che il famigerato scontrino di un noto sexyshop di Bolzano (emesso il 16 maggio 2012), non compare negli atti dell’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari. Ad affermarlo è stato il sostituto procuratore Giancarlo Bramante, titolare dell’inchiesta, attualmente in attesa di ricevere l’informativa dalla Guardia di Finanza.
Chi sono i Freiheitlichen
I liberal-nazionali, partito gemello della Fpoe austriaca del defunto leader Joerg Haider, con sei consiglieri è il maggiore partito d’opposizione a Bolzano, cresciuto costantemente negli anni puntando sui temi dell’immigrazione e della casta politica. Quando poche settimane fa è scoppiato il caso delle «pensioni d’oro», i Freiheitlichen si sono trovati in difficoltà di fronte ai suoi simpatizzanti, visto che al loro storico consigliere Pius Leitner spetta oltre un milione di euro di anticipo sulla pensione. Il partito è corso ai ripari annunciando la restituzione dei soldi.
11 marzo 2014 | 15:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gome il cacien zui maccheronen. Gi mancaven zolo i nipotinen ti Kaiser Guglielmen ti Zazzonia per gombledare l'operen ti spachetti e mandolinen. I krucchen hanno zuperato dudden guanden. Più che Coten ti Piemonten gon mutanden grün.
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Bolzano, bufera su partito sudtirolese
«Sex toys a spese del consiglio»
Nell’inchiesta sui rimborsi dei gruppi ci sarebbe uno scontrino da 64,92 euro relativo all’acquisto di giochi erotici. I Freiheitlichen smentiscono dopo una mezza ammissione
di Redazione Online
Gadget erotici a spese del consiglio provinciale di Bolzano: è quanto scoperto dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’inchiesta della procura sulle rendicontazioni dei gruppi consiliari. Tra le spese presentate dal partito sudtirolese dei Freiheitlichen risulterebbe - come scrive il Corriere dell’Alto Adige proprio mentre il quotidiano Dolomiten annuncia il matrimonio dei Freiheitlichen con la Lega Nord in vista delle europee - uno scontrino di 64,92 euro per l’acquisto di un vibratore e altri due oggetti a uso erotico. «Dobbiamo verificare, se fosse così non sarebbe corretto», ha detto all’Ansa il capogruppo Pius Leitner. L’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari della Provincia di Bolzano, che potrebbe causare un altro terremoto politico dopo quello delle «pensioni d’oro», è partita a inizio anno. Il 24 gennaio la Guardia di finanza si è infatti presentata in consiglio provinciale e ha proceduto al sequestro dei bilanci dei gruppi.
La segnalazione dall’interno
La segnalazione su presunte irregolarità nell’utilizzo dei contributi sarebbe giunta da una persona interna al consiglio. La Guardia di finanza è così partita dall’analisi dei contributi di un preciso gruppo consiliare, forse proprio dei Freiheitlichen, per poi estendere l’indagine a tutti i gruppi.
L’ammissione («uno scherzo a un collega») e la smentita
In un primo momento la consigliera Ulli Mair - raggiunta telefonicamente dal portale news altoatesino Goinfo - aveva parlato di un «regalo», poche ore dopo è invece seguita la smentita del partito. «Abbiamo comprato quel materiale per fare uno scherzo di compleanno ad un collega racconta», aveva detto la consigliera provinciale. «Lui - ha aggiunto, sempre secondo il sito - è una persona avvezza alla burla, è un mattacchione. E così, abbiamo pensato di fargli un regalo di compleanno, decisamente un po’ spinto, tutto qua». Mair poi non è stata più raggiungibile per i giornalisti. Il partito sudtirolese Freiheitlichen ha poi smentito con forza le notizie sul presunto rimborso di gadget erotici a spese del consiglio provinciale di Bolzano. «Le notizie non corrispondono ai fatti», afferma il partito in una nota. I Freiheitlichen si dicono disponibili a qualsiasi chiarimento, se la Procura oppure la Guardia di Finanza lo richiedessero. «Se i Freiheitlichen avessero compiuto qualcosa di illegittimo, questo deve essere comunicato dalla Procura», prosegue la nota. Il partito si riserva di adire le vie legali «contro chi pubblica notizie false per danneggiarci, senza verifiche e senza sottolineare che il partito non ha mai utilizzato irregolarmente fondi pubblici». Intanto la Procura ha fatto sapere che il famigerato scontrino di un noto sexyshop di Bolzano (emesso il 16 maggio 2012), non compare negli atti dell’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari. Ad affermarlo è stato il sostituto procuratore Giancarlo Bramante, titolare dell’inchiesta, attualmente in attesa di ricevere l’informativa dalla Guardia di Finanza.
Chi sono i Freiheitlichen
I liberal-nazionali, partito gemello della Fpoe austriaca del defunto leader Joerg Haider, con sei consiglieri è il maggiore partito d’opposizione a Bolzano, cresciuto costantemente negli anni puntando sui temi dell’immigrazione e della casta politica. Quando poche settimane fa è scoppiato il caso delle «pensioni d’oro», i Freiheitlichen si sono trovati in difficoltà di fronte ai suoi simpatizzanti, visto che al loro storico consigliere Pius Leitner spetta oltre un milione di euro di anticipo sulla pensione. Il partito è corso ai ripari annunciando la restituzione dei soldi.
11 marzo 2014 | 15:02
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Re: Top News
Il punto di vista di Antonio Ricci.
1. ANTONIO RICCI VUOTA IL SACCO DI BILE E NE HA PER TUTTI: DA RENZI A VESPA, A SANTORO -
2. “DESTRA E SINISTRA? C’È UNA MAFIOSA GUERRA PER BANDE. GLI AFFARI HANNO PRESO IL POSTO DELLE IDEOLOGIE, TENTANDO UN PATETICO “CAMOUFLAGE”. SOLO UN FESSO PUÒ PENSARE CHE DE BENEDETTI SIA UN SINCERO DEMOCRATICO O CHE BERLUSCONI SIA DI ALBA DORATA. OGNUNO ORGANIZZA LE PROPRIE TRUPPE PER PICCHIARE LA COSCA AVVERSA” -
3. “METTERE UNA CROCE IN FACCIA AL MIO VECCHIO AMICO GRILLO, SAREBBE FARGLI UN NECROLOGIO. SPERO CHE NON VOGLIA RITAGLIARSI IL RUOLO DI “COMICO DELLA PROVVIDENZA” -
4. “SANTORO È UNA EVOLUZIONE DI BISCARDI E DEL SUO ‘’PROCESSO DEL LUNEDÌ’’. INVITANDO BERLUSCONI CREDEVA DI COMPETERE CON LUI A LIVELLO CIRCENSE-SPETTACOLARE. MA È IMPOSSIBILE. INVECE DI DOMARLO LO HA ETERNIZZATO IN QUANTO RE” -
Pino Corrias per Vanity Fair
Tanto tempo fa Antonio Ricci - l'inquieto di Albenga e del situazionismo d'entroterra ligure - voleva cambiare il mondo. Negli ultimi 35 anni ha fatto molto di più: ha cambiato la tv. In meglio o in peggio lo lascia giudicare a quegli eterni infanti che di mestiere fanno i critici della scatola magica, masticandola: "Chi lo fa, perlopiù, scrive in pieno conflitto di interessi, tentando di favorire o danneggiare. Il web è esemplare: si riesce sempre a risalire la filiera del mandante. Comunque la tv non è maestra di vita. E' finzione. Non fa cultura perché la cultura ha bisogno di scambio. E la tv non scambia nulla, vende. E' marketing. Io ho cercato di instillare qualche dubbio, di fare la tv del "qualcosa".
Lui ha provato a destrutturarla. A ridurla nelle briciole d'alta sapienza del Drive In, anni 1983-88, poi in quelle di Striscia la notizia, in onda ormai da 26 anni, che poi è l'eterna Italia degli eterni inganni raccontata dall'unico punto di vista plausibile, il Gabibbo, che in quanto pupazzo è il più umano tra tutti noi.
Ora che Ricci aggiunge alla sua cospicua fedina penale un nuovo programma, Giass, Great Italian Association, è tempo di bilanci. Di molti ricordi. Di qualche rendiconto.
Cominciamo dal suo futuro prossimo venturo.
"Divertirmi con Giass che sarà la nuova versione della mia unica specialità: rompere i maroni. Poi arrivare a 30 anni con Striscia. E infine ritirarmi, scrivere le mie false memorie, partecipare a convegni sul punteruolo rosso e gli agapanti, andare ai giardinetti di Alassio mulinando un pannolone, morire trafitto da un tapiro".
Senza rimpianti.
"In Italia il rimpiantismo è la malattia senile del progressismo".
Destra e sinistra pari sono?
"C'è una mafiosa guerra per bande. Gli affari hanno preso il posto delle ideologie, tentando un patetico "camouflage". Solo un fesso può pensare che De Benedetti sia un sincero democratico o che Berlusconi sia di Alba Dorata. Ognuno organizza le proprie truppe per picchiare la cosca avversa".
E lei da che parte sta?
"Dalla mia".
Comodo.
"Mica tanto. Chi non ha esclusive come me quasi sempre sta sotto il fuoco incrociato".
Parla come un grillino.
"E' sicuro? A me sembra di essere leggermente autoironico".
Lo ha mai votato?
"Chi, Beppe? Mettere una croce in faccia al mio vecchio amico, sarebbe come fargli un necrologio. A parte che sul 90 per cento delle cose ha ragione, a ‘sto giro mi sono astenuto senza drammi... per fortuna ero all'estero.
Lo conosce dagli Anni Settanta, lei è stato il suo primo Casaleggio...
"Spero tricologicamente, e non solo, meno inquietante".
Ha scritto tutti i suoi primi spettacoli e programmi televisivi, praticamente vivevate insieme ai tempi di Fantastico, Te la do' io l'America, Te lo do' io il Brasile.
"Una coppia di fatto. Abitavamo in un residence dove per scaldarci usavamo il phon. Lui, ex rappresentante di jeans, era stato ingaggiato da Pippo Baudo. Io campavo facendo due spettacoli a sera al Settepiù e al Derby Club di Milano con Cochi e Renato, Gianfranco Funari, i Mimistrelli. Un paio di scarpe costava 10 mila lire, io ne guadagnavo 5".
E poi insegnava Latino e Lettere.
"Se è per questo ho fatto persino il preside a Genova, poi mi hanno scoperto".
Dell'avventura politica di Grillo cosa pensa?
"Beppe ha grandi capacità provocatorie. Non ho mai creduto all'uomo della provvidenza perché è sempre una scorciatoia mentale. Spero e penso che Beppe non voglia ritagliarsi in eterno il ruolo di "comico della provvidenza".
Le espulsioni a raffica dal Movimento l'hanno stupita?
"No, fanno parte della sua logica e delle sue regole. Chi sta con lui doveva saperlo prima, invece di stupirsene dopo".
Da Renzi la comprerebbe un'auto usata?
"Sì, ma solo perché non guido".
Quanto assomiglia a Berlusconi?
"Renzi è sveglio, è veloce, è un grande venditore, ha imparato la lezione".
Politicamente parlando, Berlusconi è vivo o morto?
"Il taumaturgico Santoro lo ha resuscitato in diretta".
Colpa di Santoro? Riduttivo.
"Santoro è una evoluzione di Biscardi e del suo processo del lunedì. Invitando Berlusconi credeva di competere con lui a livello circense-spettacolare. Ma è impossibile. Invece di domarlo lo ha eternizzato in quanto re".
Quando lo ha conosciuto il re?
"Nel 1983, ma prima, nell' 80 a sua insaputa, col grande Enzo Trapani avevo fatto "Hello Goggi", il primo varietà di Canale 5 con Teocoli e Boldi".
Tutti a chiedere anticipi prima che fallisse con le sue tv.
"Il clima era quello: un ricco industriale brianzolo in mezzo a gente affamata. Tutti credevano che fosse un pollo da spennare. Che si lasciasse spennare era anche vero".
Salvo spennarci tutti noi nei decenni a venire. Ma ai tempi nessuno lo prendeva sul serio.
"Quando Berlusconi diceva che voleva fare una super Rai, tutti gli ridevano dietro, lo prendevano per matto. Invece lui voleva proprio quello, una tv con il vestito da sera, il galà, le canzoni: un pacco ben confezionato da vendere alla pubblicità. Per questo assunse Dorelli, Sandra e Raimondo, Banfi, Baudo e naturalmente il migliore di tutti, Mike Bongiorno".
Mentre Drive in?
"Drive in non rientrava nei suoi progetti. Nacque su Italia 1 che era la cenerentola delle due reti e con gli scarti, cioè D'Angelo e Greggio, che per me erano il meglio su piazza. Nacque perché ci spalleggiò Carlo Freccero, altro savonese matto, che sovrintendeva i palinsesti, non dormiva mai e aveva lo spazzolino da denti a Arcore".
Trasmissione tanto amata e poi tanto vituperata.
"Lodatissima da intellettuali come Raboni, Placido, Fellini, Del Buono, Guglielmi etc., si è deciso un certo giorno di confondere Colpo Grosso con Drive in e far diventare la trasmissione l'origine di tutti i mali, il luogo fondante del berlusconismo. Tutte queste falsità sono state a dicembre smascherate dal documentario di Luca Martera in occasione del trentennale del Drive in. Ora non c'è più nessuno che possa sostenere questa tesi senza essere sbeffeggiato o fatto a pezzi".
Sono stati scritti persino dei saggi per dimostrare la filiazione diretta tra quelle plastiche antiche e il futuro partito di plastica.
"Tutto strumentale. Addirittura la signora Sveva Casati Modignani ha scritto sul Corriere che per colpa del Drive in c'è il femminicidio in Italia e in tutte le terre emerse. E dicendolo si è guadagnata un'ospitata a Ballarò, dove ha promosso il suo libro tra gli elogi di Riotta. Ecco la miseria umana".
In tanti anni lei non è mai andato a un talk show.
"Non posso, c'è in ballo un giuramento a Costanzo: non vengo al tuo show, né vado altrove, e se lo faccio ti lavo i piatti gratis per un mese. Dei dibattiti in tv penso tutto il peggio possibile".
Che tv guarda?
"Quella notturna che culla il mio stato comatoso. Guardo i tizi che pescano i pesci siluro al buio, nel fango. Oppure quelli di Quattro matrimoni in Italia: nell'ultima gli sposi liberavano mille farfalle gialle fuori dalla chiesa che finivano tutte spiaccicate sotto le scarpe di vernice degli invitati".
Solo cose così orribili?
"Sempre meno orribili di Bruno Vespa".
E' diventato migliore o peggiore in questi anni?
"Solo più consapevole. Un tempo credevo che tutti i mali nascessero dal narcisismo, da quello specchio senza fondo dove uno finisce per annegare. Pensi a Berlusconi e al male che si è fatto da solo. Riflettendoci ho scoperto che il vizio vero è la pigrizia, indossare un'idea e usarla come maschera per avere la tua parte in commedia".
Per esempio?
"Prenda Giovanardi che strilla se vede due uomini per mano. Di sicuro il Giovanardi vero è meno stupido di quello finto. Ma lui ci si nasconde dentro così lo chiamano in tv. E poi arriva la Concia, che magari non è più lesbica da anni, ma lo fa, così litigano in tv e campano ancora un giorno nel loro specchio".
Nulla di quello che dice è politicamente corretto.
"Ci mancherebbe. Il politicamente corretto è la dittatura che mina la libertà di espressione. Non sei più libero di dire che anche un gay può essere un cretino o che una donna è stronza quanto un uomo. L'ascesa di Laura Boldrini, presidente della Camera, è figlia del politicamente corretto".
Quante querele ha preso in carriera?
"Ho smesso di contarle".
Chi è il politico più divertente?
"Sono incerto tra D'Alema e Nichi Vendola".
D'Alema è ormai un comico naturale.
"E' l'eterno indispettito. Trasuda spocchia, come se a ispirarlo fosse il cielo. Mi immagino la povera moglie che lavora in mezzo alla polvere degli archivi e quando arriva in casa si becca Max che pontifica sul risotto".
E Nichi?
"Sono il suo Cepu. L'ho fatto esordire come poeta in Lupo solitario, era un ragazzino, aveva già l'orecchino, la zeppola e ha voluto che gli presentassi il mito della sua vita".
Ingrao?
"No, Caterina Caselli".
Per aver mandato in onda il filmato della Tulliani con Gaucci, il neo marito Gianfranco Fini voleva la sua pelle.
"Scoppiò il finimondo. Alle 9.45 di sera mi chiama Confalonieri, bisbigliando perché stava dentro la Scala, mi chiede: dimmi solo una cosa, Antonio, è stato Prodi?".
Invece?
"Il filmato stava da giorni sul sito di Repubblica e del Corriere e uno dei nostri amici naturali, il fantastico Edmondo Berselli, ce lo aveva segnalato".
Ecco la macchina del fango.
"Come no. Hanno persino scritto che il mandante di Drive in era Paolo Romani".
Il capogruppo di Forza Italia.
"Peccato che all'epoca fosse solo il mandante di Maurizia Paradiso".
E' appena ricominciato il Grande Fratello.
"La considero una imponente opera idraulica per regolare il narcisismo nazionale".
La tv generalista si sta spegnendo o cosa?
"Vivrà ancora a lungo. Rimane quella che dà maggiori contenuti al Web".
Si è divertito in questi trent'anni?
"Fabbricare la tv è quasi più divertente che stare al bar a giocare a biliardo. Alla fine ho provato a fare una cosa soltanto: instillare il dubbio".
Il dubbio che non sia vero quello che uno vede.
"Esatto. Quello che racconta Wanna Marchi è vero? E Putin? E Renzi? Tocca far funzionare il cervello. Impiegare un po' di fatica. Tranne che nel mondo dei Pacchi, nessuno ti regala nulla".
1. ANTONIO RICCI VUOTA IL SACCO DI BILE E NE HA PER TUTTI: DA RENZI A VESPA, A SANTORO -
2. “DESTRA E SINISTRA? C’È UNA MAFIOSA GUERRA PER BANDE. GLI AFFARI HANNO PRESO IL POSTO DELLE IDEOLOGIE, TENTANDO UN PATETICO “CAMOUFLAGE”. SOLO UN FESSO PUÒ PENSARE CHE DE BENEDETTI SIA UN SINCERO DEMOCRATICO O CHE BERLUSCONI SIA DI ALBA DORATA. OGNUNO ORGANIZZA LE PROPRIE TRUPPE PER PICCHIARE LA COSCA AVVERSA” -
3. “METTERE UNA CROCE IN FACCIA AL MIO VECCHIO AMICO GRILLO, SAREBBE FARGLI UN NECROLOGIO. SPERO CHE NON VOGLIA RITAGLIARSI IL RUOLO DI “COMICO DELLA PROVVIDENZA” -
4. “SANTORO È UNA EVOLUZIONE DI BISCARDI E DEL SUO ‘’PROCESSO DEL LUNEDÌ’’. INVITANDO BERLUSCONI CREDEVA DI COMPETERE CON LUI A LIVELLO CIRCENSE-SPETTACOLARE. MA È IMPOSSIBILE. INVECE DI DOMARLO LO HA ETERNIZZATO IN QUANTO RE” -
Pino Corrias per Vanity Fair
Tanto tempo fa Antonio Ricci - l'inquieto di Albenga e del situazionismo d'entroterra ligure - voleva cambiare il mondo. Negli ultimi 35 anni ha fatto molto di più: ha cambiato la tv. In meglio o in peggio lo lascia giudicare a quegli eterni infanti che di mestiere fanno i critici della scatola magica, masticandola: "Chi lo fa, perlopiù, scrive in pieno conflitto di interessi, tentando di favorire o danneggiare. Il web è esemplare: si riesce sempre a risalire la filiera del mandante. Comunque la tv non è maestra di vita. E' finzione. Non fa cultura perché la cultura ha bisogno di scambio. E la tv non scambia nulla, vende. E' marketing. Io ho cercato di instillare qualche dubbio, di fare la tv del "qualcosa".
Lui ha provato a destrutturarla. A ridurla nelle briciole d'alta sapienza del Drive In, anni 1983-88, poi in quelle di Striscia la notizia, in onda ormai da 26 anni, che poi è l'eterna Italia degli eterni inganni raccontata dall'unico punto di vista plausibile, il Gabibbo, che in quanto pupazzo è il più umano tra tutti noi.
Ora che Ricci aggiunge alla sua cospicua fedina penale un nuovo programma, Giass, Great Italian Association, è tempo di bilanci. Di molti ricordi. Di qualche rendiconto.
Cominciamo dal suo futuro prossimo venturo.
"Divertirmi con Giass che sarà la nuova versione della mia unica specialità: rompere i maroni. Poi arrivare a 30 anni con Striscia. E infine ritirarmi, scrivere le mie false memorie, partecipare a convegni sul punteruolo rosso e gli agapanti, andare ai giardinetti di Alassio mulinando un pannolone, morire trafitto da un tapiro".
Senza rimpianti.
"In Italia il rimpiantismo è la malattia senile del progressismo".
Destra e sinistra pari sono?
"C'è una mafiosa guerra per bande. Gli affari hanno preso il posto delle ideologie, tentando un patetico "camouflage". Solo un fesso può pensare che De Benedetti sia un sincero democratico o che Berlusconi sia di Alba Dorata. Ognuno organizza le proprie truppe per picchiare la cosca avversa".
E lei da che parte sta?
"Dalla mia".
Comodo.
"Mica tanto. Chi non ha esclusive come me quasi sempre sta sotto il fuoco incrociato".
Parla come un grillino.
"E' sicuro? A me sembra di essere leggermente autoironico".
Lo ha mai votato?
"Chi, Beppe? Mettere una croce in faccia al mio vecchio amico, sarebbe come fargli un necrologio. A parte che sul 90 per cento delle cose ha ragione, a ‘sto giro mi sono astenuto senza drammi... per fortuna ero all'estero.
Lo conosce dagli Anni Settanta, lei è stato il suo primo Casaleggio...
"Spero tricologicamente, e non solo, meno inquietante".
Ha scritto tutti i suoi primi spettacoli e programmi televisivi, praticamente vivevate insieme ai tempi di Fantastico, Te la do' io l'America, Te lo do' io il Brasile.
"Una coppia di fatto. Abitavamo in un residence dove per scaldarci usavamo il phon. Lui, ex rappresentante di jeans, era stato ingaggiato da Pippo Baudo. Io campavo facendo due spettacoli a sera al Settepiù e al Derby Club di Milano con Cochi e Renato, Gianfranco Funari, i Mimistrelli. Un paio di scarpe costava 10 mila lire, io ne guadagnavo 5".
E poi insegnava Latino e Lettere.
"Se è per questo ho fatto persino il preside a Genova, poi mi hanno scoperto".
Dell'avventura politica di Grillo cosa pensa?
"Beppe ha grandi capacità provocatorie. Non ho mai creduto all'uomo della provvidenza perché è sempre una scorciatoia mentale. Spero e penso che Beppe non voglia ritagliarsi in eterno il ruolo di "comico della provvidenza".
Le espulsioni a raffica dal Movimento l'hanno stupita?
"No, fanno parte della sua logica e delle sue regole. Chi sta con lui doveva saperlo prima, invece di stupirsene dopo".
Da Renzi la comprerebbe un'auto usata?
"Sì, ma solo perché non guido".
Quanto assomiglia a Berlusconi?
"Renzi è sveglio, è veloce, è un grande venditore, ha imparato la lezione".
Politicamente parlando, Berlusconi è vivo o morto?
"Il taumaturgico Santoro lo ha resuscitato in diretta".
Colpa di Santoro? Riduttivo.
"Santoro è una evoluzione di Biscardi e del suo processo del lunedì. Invitando Berlusconi credeva di competere con lui a livello circense-spettacolare. Ma è impossibile. Invece di domarlo lo ha eternizzato in quanto re".
Quando lo ha conosciuto il re?
"Nel 1983, ma prima, nell' 80 a sua insaputa, col grande Enzo Trapani avevo fatto "Hello Goggi", il primo varietà di Canale 5 con Teocoli e Boldi".
Tutti a chiedere anticipi prima che fallisse con le sue tv.
"Il clima era quello: un ricco industriale brianzolo in mezzo a gente affamata. Tutti credevano che fosse un pollo da spennare. Che si lasciasse spennare era anche vero".
Salvo spennarci tutti noi nei decenni a venire. Ma ai tempi nessuno lo prendeva sul serio.
"Quando Berlusconi diceva che voleva fare una super Rai, tutti gli ridevano dietro, lo prendevano per matto. Invece lui voleva proprio quello, una tv con il vestito da sera, il galà, le canzoni: un pacco ben confezionato da vendere alla pubblicità. Per questo assunse Dorelli, Sandra e Raimondo, Banfi, Baudo e naturalmente il migliore di tutti, Mike Bongiorno".
Mentre Drive in?
"Drive in non rientrava nei suoi progetti. Nacque su Italia 1 che era la cenerentola delle due reti e con gli scarti, cioè D'Angelo e Greggio, che per me erano il meglio su piazza. Nacque perché ci spalleggiò Carlo Freccero, altro savonese matto, che sovrintendeva i palinsesti, non dormiva mai e aveva lo spazzolino da denti a Arcore".
Trasmissione tanto amata e poi tanto vituperata.
"Lodatissima da intellettuali come Raboni, Placido, Fellini, Del Buono, Guglielmi etc., si è deciso un certo giorno di confondere Colpo Grosso con Drive in e far diventare la trasmissione l'origine di tutti i mali, il luogo fondante del berlusconismo. Tutte queste falsità sono state a dicembre smascherate dal documentario di Luca Martera in occasione del trentennale del Drive in. Ora non c'è più nessuno che possa sostenere questa tesi senza essere sbeffeggiato o fatto a pezzi".
Sono stati scritti persino dei saggi per dimostrare la filiazione diretta tra quelle plastiche antiche e il futuro partito di plastica.
"Tutto strumentale. Addirittura la signora Sveva Casati Modignani ha scritto sul Corriere che per colpa del Drive in c'è il femminicidio in Italia e in tutte le terre emerse. E dicendolo si è guadagnata un'ospitata a Ballarò, dove ha promosso il suo libro tra gli elogi di Riotta. Ecco la miseria umana".
In tanti anni lei non è mai andato a un talk show.
"Non posso, c'è in ballo un giuramento a Costanzo: non vengo al tuo show, né vado altrove, e se lo faccio ti lavo i piatti gratis per un mese. Dei dibattiti in tv penso tutto il peggio possibile".
Che tv guarda?
"Quella notturna che culla il mio stato comatoso. Guardo i tizi che pescano i pesci siluro al buio, nel fango. Oppure quelli di Quattro matrimoni in Italia: nell'ultima gli sposi liberavano mille farfalle gialle fuori dalla chiesa che finivano tutte spiaccicate sotto le scarpe di vernice degli invitati".
Solo cose così orribili?
"Sempre meno orribili di Bruno Vespa".
E' diventato migliore o peggiore in questi anni?
"Solo più consapevole. Un tempo credevo che tutti i mali nascessero dal narcisismo, da quello specchio senza fondo dove uno finisce per annegare. Pensi a Berlusconi e al male che si è fatto da solo. Riflettendoci ho scoperto che il vizio vero è la pigrizia, indossare un'idea e usarla come maschera per avere la tua parte in commedia".
Per esempio?
"Prenda Giovanardi che strilla se vede due uomini per mano. Di sicuro il Giovanardi vero è meno stupido di quello finto. Ma lui ci si nasconde dentro così lo chiamano in tv. E poi arriva la Concia, che magari non è più lesbica da anni, ma lo fa, così litigano in tv e campano ancora un giorno nel loro specchio".
Nulla di quello che dice è politicamente corretto.
"Ci mancherebbe. Il politicamente corretto è la dittatura che mina la libertà di espressione. Non sei più libero di dire che anche un gay può essere un cretino o che una donna è stronza quanto un uomo. L'ascesa di Laura Boldrini, presidente della Camera, è figlia del politicamente corretto".
Quante querele ha preso in carriera?
"Ho smesso di contarle".
Chi è il politico più divertente?
"Sono incerto tra D'Alema e Nichi Vendola".
D'Alema è ormai un comico naturale.
"E' l'eterno indispettito. Trasuda spocchia, come se a ispirarlo fosse il cielo. Mi immagino la povera moglie che lavora in mezzo alla polvere degli archivi e quando arriva in casa si becca Max che pontifica sul risotto".
E Nichi?
"Sono il suo Cepu. L'ho fatto esordire come poeta in Lupo solitario, era un ragazzino, aveva già l'orecchino, la zeppola e ha voluto che gli presentassi il mito della sua vita".
Ingrao?
"No, Caterina Caselli".
Per aver mandato in onda il filmato della Tulliani con Gaucci, il neo marito Gianfranco Fini voleva la sua pelle.
"Scoppiò il finimondo. Alle 9.45 di sera mi chiama Confalonieri, bisbigliando perché stava dentro la Scala, mi chiede: dimmi solo una cosa, Antonio, è stato Prodi?".
Invece?
"Il filmato stava da giorni sul sito di Repubblica e del Corriere e uno dei nostri amici naturali, il fantastico Edmondo Berselli, ce lo aveva segnalato".
Ecco la macchina del fango.
"Come no. Hanno persino scritto che il mandante di Drive in era Paolo Romani".
Il capogruppo di Forza Italia.
"Peccato che all'epoca fosse solo il mandante di Maurizia Paradiso".
E' appena ricominciato il Grande Fratello.
"La considero una imponente opera idraulica per regolare il narcisismo nazionale".
La tv generalista si sta spegnendo o cosa?
"Vivrà ancora a lungo. Rimane quella che dà maggiori contenuti al Web".
Si è divertito in questi trent'anni?
"Fabbricare la tv è quasi più divertente che stare al bar a giocare a biliardo. Alla fine ho provato a fare una cosa soltanto: instillare il dubbio".
Il dubbio che non sia vero quello che uno vede.
"Esatto. Quello che racconta Wanna Marchi è vero? E Putin? E Renzi? Tocca far funzionare il cervello. Impiegare un po' di fatica. Tranne che nel mondo dei Pacchi, nessuno ti regala nulla".
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Re: Top News
Questo pazzo, pazzo,.....pazzo mondo............
14 MAR 2014 18:58
QUEI ROMPISCATOLE DEI CLIENTI! C’E’ CHI IN HOTEL VUOLE TROVARE UN CAMMELLO O UN UNICORNO, UN GRUPPO MARIACHI O IL FILETTO GIAPPONESE PER IL SUO CANE: ECCO LE RICHIESTE PIU’ ASSURDE FATTE AL CONCIERGE
Chi sta alla reception di un albergo riceve dai clienti le richieste più assurde e imbarazzanti. E, se è in gamba, riesce anche a soddisfarle: uno ha organizzato il funerale per mare di un cane, un altro una proposta di matrimonio sul Golden Gate Bridge….
www.cnn.com
Chi sta alla reception di un albergo riceve dai clienti le richieste più assurde e imbarazzanti. E, se è in gamba, riesce anche a soddisfarle.
Michael Romei, che lavora da vent'anni presso The Towers Waldorf Astoria a New York, ricorda la coppia australiana che voleva due statue a grandezza naturale fatte interamente di cioccolato. Desiderio esaudito grazie a un veloce pasticciere.
Victoria Cote, in servizio da nemmeno un mese al Loews Ventana Canyon Resort di Tucson, in Arizona, si trovò spiazzata quando un cliente le chiese dove potesse comprare due cammelli. Fu costretta a trovare un fornitore in meno di un pomeriggio.
Al St. Ermin's Hotel di Westminster, a Londra, un ospite ha richiesto un pasto giornaliero per il suo cane a base di manzo di Kobe (prelibato taglio giapponese). I cuochi si sono dovuti occupare in fretta della faccenda.
Presso l'Hotel Indigo di Asheville, North Carolina, un cliente ha espressamente richiesto di trovare un unicorno in stanza, pronto a dargli il benvenuto. Katie Brown, che lavorava in portineria, ha comprato un unicorno in scatola, lo ha messo nella camera ed ha apposto la nota: "Gentile ospite, sfortunatamente è la stagione sbagliata per gli unicorni. A causa della migrazione, attualmente si trovano nella seconda stella a destra del crepuscolo. Dovrebbero tornare ad Asheville intorno a giugno".
Il Vegas Luxury Group VIP fu contattato da un gruppo che voleva organizzare un party a tema "Una notte da leoni". L'hotel gli fece trovare la stanza come nel film con tanto di baristi, dj, gente vestita da tigre, un sosia di Mike Tyson e ospiti in toga.
Un'anziana donna contattò l'Hilton Hawaiian Village di Honolulu per domandare se poteva spargere in mare le ceneri del suo cane Aloha Pumehana. L'hotel fece partire una barca per soddisfare la richiesta.
Al Kenwood Inn and Spa di Sonoma, in California, un gentiluomo ha voluto ricreare l'atmosfera del suo primo appuntamento con la fidanzata, avvenuto in un ristorante in Messico. Il portiere dell'albergo ha dovuto vestire sette uomini da mariachi sul Golden Gate Bridge mentre l'uomo si inginocchiava per chiedere la donna in sposa.
Al Four Seasons Resort The Biltmore di Santa Barbara, in California, la portiera Katie Allan si trovò in una situazione di emergenza: l'ospite era furioso perché, a poche ore dal suo matrimonio, l'opera d'arte centrale non era arrivata. La portiera ha dovuto trovare un artista che ha ricreato un'opera simile all'originale e ha dovuto chiedere all'intero staff di soffiare per far asciugare la tela in tempo per la cerimonia.
14 MAR 2014 18:58
QUEI ROMPISCATOLE DEI CLIENTI! C’E’ CHI IN HOTEL VUOLE TROVARE UN CAMMELLO O UN UNICORNO, UN GRUPPO MARIACHI O IL FILETTO GIAPPONESE PER IL SUO CANE: ECCO LE RICHIESTE PIU’ ASSURDE FATTE AL CONCIERGE
Chi sta alla reception di un albergo riceve dai clienti le richieste più assurde e imbarazzanti. E, se è in gamba, riesce anche a soddisfarle: uno ha organizzato il funerale per mare di un cane, un altro una proposta di matrimonio sul Golden Gate Bridge….
www.cnn.com
Chi sta alla reception di un albergo riceve dai clienti le richieste più assurde e imbarazzanti. E, se è in gamba, riesce anche a soddisfarle.
Michael Romei, che lavora da vent'anni presso The Towers Waldorf Astoria a New York, ricorda la coppia australiana che voleva due statue a grandezza naturale fatte interamente di cioccolato. Desiderio esaudito grazie a un veloce pasticciere.
Victoria Cote, in servizio da nemmeno un mese al Loews Ventana Canyon Resort di Tucson, in Arizona, si trovò spiazzata quando un cliente le chiese dove potesse comprare due cammelli. Fu costretta a trovare un fornitore in meno di un pomeriggio.
Al St. Ermin's Hotel di Westminster, a Londra, un ospite ha richiesto un pasto giornaliero per il suo cane a base di manzo di Kobe (prelibato taglio giapponese). I cuochi si sono dovuti occupare in fretta della faccenda.
Presso l'Hotel Indigo di Asheville, North Carolina, un cliente ha espressamente richiesto di trovare un unicorno in stanza, pronto a dargli il benvenuto. Katie Brown, che lavorava in portineria, ha comprato un unicorno in scatola, lo ha messo nella camera ed ha apposto la nota: "Gentile ospite, sfortunatamente è la stagione sbagliata per gli unicorni. A causa della migrazione, attualmente si trovano nella seconda stella a destra del crepuscolo. Dovrebbero tornare ad Asheville intorno a giugno".
Il Vegas Luxury Group VIP fu contattato da un gruppo che voleva organizzare un party a tema "Una notte da leoni". L'hotel gli fece trovare la stanza come nel film con tanto di baristi, dj, gente vestita da tigre, un sosia di Mike Tyson e ospiti in toga.
Un'anziana donna contattò l'Hilton Hawaiian Village di Honolulu per domandare se poteva spargere in mare le ceneri del suo cane Aloha Pumehana. L'hotel fece partire una barca per soddisfare la richiesta.
Al Kenwood Inn and Spa di Sonoma, in California, un gentiluomo ha voluto ricreare l'atmosfera del suo primo appuntamento con la fidanzata, avvenuto in un ristorante in Messico. Il portiere dell'albergo ha dovuto vestire sette uomini da mariachi sul Golden Gate Bridge mentre l'uomo si inginocchiava per chiedere la donna in sposa.
Al Four Seasons Resort The Biltmore di Santa Barbara, in California, la portiera Katie Allan si trovò in una situazione di emergenza: l'ospite era furioso perché, a poche ore dal suo matrimonio, l'opera d'arte centrale non era arrivata. La portiera ha dovuto trovare un artista che ha ricreato un'opera simile all'originale e ha dovuto chiedere all'intero staff di soffiare per far asciugare la tela in tempo per la cerimonia.
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Re: Top News
per il ministro del lavoro Poletti
lei oggi ha annunciato probabilmente una modifica che stravolgerà il diritto del lavoro in italia.
in questi anni si è discusso se il contratto di lavoro a tempo indeterminato era il contratto di lavoro
principale
standard
di riferimento
comune.
questa discussione su quale termine utilizzare è stata molto importante.
lei sta proponendo una modifica con il contratto a termine senza causale e con 8 proroghe che non tiene conto del dibattito negli ultimi 10 anni.
questa modifica aumenta in modo esponenziale la precarietà e sconvolge l' impianto complessivo del diritto del lavoro in Italia.
sembra di capire che l' intero governo Renzi stia facendo dei cambiamenti normativi senza capire cosa sta facendo.
lei oggi ha annunciato probabilmente una modifica che stravolgerà il diritto del lavoro in italia.
in questi anni si è discusso se il contratto di lavoro a tempo indeterminato era il contratto di lavoro
principale
standard
di riferimento
comune.
questa discussione su quale termine utilizzare è stata molto importante.
lei sta proponendo una modifica con il contratto a termine senza causale e con 8 proroghe che non tiene conto del dibattito negli ultimi 10 anni.
questa modifica aumenta in modo esponenziale la precarietà e sconvolge l' impianto complessivo del diritto del lavoro in Italia.
sembra di capire che l' intero governo Renzi stia facendo dei cambiamenti normativi senza capire cosa sta facendo.
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