Berlusconi è ancora armato e pericoloso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Il siluro a Renzi lo lancia Silvio Bellico.
TG3 ore 19,00 - Titoli del sommario
BERLUSCONI: ITALICUM INCOSTITUZIONALE
****
Ma come, il sistema spagnolo il Bomba lo ha scelto proprio perché piaceva a Silvio. Poi hanno siglato il patto del Nazareno proprio per spartirsi il potere.
Silvietto era sicuro di rimanere il secondo partito della ghenga non avendo calcolato il M5S.
Adesso che perde, fa saltare tutto.
^^^^^^^^^^^^
E Berlusconi smantella il patto con Renzi
Berlusconi da Vespa: “Europee? Non mi sento in rincorsa. Renzi è un tassatore”
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 aprile 2014Commenti (30)
“Non mi sento in rincorsa”. Silvio Berlusconi arriva a Porta a Porta per registrare la puntata delle prossime ore e ostenta sicurezza nonostante i sondaggi che danno Forza Italia in picchiata.
“Io partecipo”, dice, “a questa campagna elettorale, ma guardando più in là sto portando avanti un’azione politica importante perché ho riflettuto sul fatto che il nostro paese dal 1948 in avanti non è riuscito a darsi un assetto istituzionale in grado di rendere il paese governabile”. In altre parole: “Io sto guardando al traguardo delle prossime elezioni politiche con una forza di moderati che possa vincere da sola”.
(Frasi da Asilo Mariuccia -ndt)
Anche perché l’ex premier, abituato a galvanizzare i suoi nella corsa verso le urne, questa volta fa sua la rassegnazione del suo neodelfino Giovanni Toti: “E’ un miracolo pensare che siamo al 20% dopo quello che è successo con l’uscita di Ncd e Fdi. Sommando questi due partiti Fi ritorna ad avere il 28 per centro. E’ miracoloso avere il 20% in un momento in cui gli altri partiti hanno avuto una presenza straordinaria con la totale assenza mia”. Poi il colpo di coda: “Abbiamo 35-40 giorni, quindi non pretendo molto, ma se riusciremo a toccare il cuore dei moderati io penso che supereremo certamente il 25%”, ha affermato riferendosi a una sua possibile “maratona televisiva“.
E intanto non risparmia una stoccata al premier e leader del Pd: “Renzi ha cominciato come rottamatore ed è diventato un simpatico tassatore”. E i famosi 80 euro in più in busta paga, cavallo di battaglia del presidente del consiglio che cerca in Europa l’investitura elettorale mai avuta in Italia? ”Io penso che a me mai sarebbe stata consentita una mancia del genere per fini elettorali” e prima di un’elezione”, afferma Berlusconi. E comunque finoraPoi demolisce l’altro pilastro della credibilità dell’ex sindaco di Firenze, la doppietta legge elettorale-riforme: “Se passasse la riforma del Senato credo che questa legge elettorale sarebbe incostituzionale”, afferma al cospetto di Bruno Vespa. Peccato che sulla stessa riforma del Senato “non c’è nessun impegno da parte nostra”, rimarca Berlusconi, e comunque “non è votabile” prima del 25 maggio, data delle elezioni europee, ”perché non è accettata neppure all’interno dello stesso Pd”. Del resto, “Renzi ha fatto un’opa sulla segreteria del Pd, ma non ha la maggioranza del partito”.
Il momento per l’ex Cavaliere è comunque delicato. Lunedì prossimo, da quanto riferito da fonti qualificate, il leader di Forza Italia è atteso in mattinata dai vertici della Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone per iniziare il volontariato presso il reparto San Pietro, che ospita molti anziani malati di Alzheimer. Il leader da ieri è sottoposto agli obblighi dettati dall’affidamento ai servizi sociali per scontare la condanna al processo Mediaset. Tra questi, il “divieto” di attaccare frontalmente i magistrati che l’hanno condannato, pena la decadenza del beneficio, con conseguente rischio di arresto. Nel salotto di Vespa l’exCavaliere la riolve così: “Non credo che sottrarre qualche ora alla settimana al mio tempo per dare assistenza a persone che hanno bisogno mi possa dare fastidio. Quando so di essere a posto, mi possono fare tutto ciò che vogliono ma non mi scompongono, c’è una grande indignazione che mi ha portato a perdere il sonno per una sentenza ingiusta”. E aggiunge: “La sentenza è stata costruita con delle precise regie”.
Di certo la condanna definitiva per frode fiscale non è un motivo sufficiente per lasciare la politica, ragiona Berlusconi. “Io non sono come questo signore tedesco, io sono in politica da vent’anni, ho traguardi precisi che intendo realizzare e ho avuto milioni di voti dagli italiani in questi anni”, risponde a chi gli chiede perché non si è dimesso per i processi come ha fatto il presidente tedesco Christian Wulff.
Quanto alla struttura dell’hinterland milanese che lo vedrà all’opera come volontario, “ho visto le foto dei giardini che sono molto grandi, li ci sarà molto da fare per chi ama la natura come me. Per quanto riguarda gli anziani potrò dialogare con loro di politica e argomenti culturali e storici, ma anche fare cose più umili, non sono spaventato spero di portare conforto morale e non solo”.
Ma l’attenzione è tutta per l’esecutivo di Matteo Renzi, quello che oltre ad essere l’alleato per le riforme, è anche il suo avversario in campagna elettorale. “Per il momento la riforma della legge elettorale è spiaggiata in Senato. Se poi andrà avanti la riforma del senato, credo che difficilmente questa legge elettroale potrà essere costituzionale”. E poi aggiunge: “Renzi è una persona simpatica, un grande comunicatore, un politico coraggioso fino alla temerarietà. Ha l’attivismo dei 39 anni che ha. E si è presentato come un simpatico rottamatore del vecchio. Adesso a poco a poco si sta trasformando in un simpatico tassatore, quello che è venuto dalla sua attività di Governo sono tasse per gli italiani”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... sa/963071/
TG3 ore 19,00 - Titoli del sommario
BERLUSCONI: ITALICUM INCOSTITUZIONALE
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Ma come, il sistema spagnolo il Bomba lo ha scelto proprio perché piaceva a Silvio. Poi hanno siglato il patto del Nazareno proprio per spartirsi il potere.
Silvietto era sicuro di rimanere il secondo partito della ghenga non avendo calcolato il M5S.
Adesso che perde, fa saltare tutto.
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E Berlusconi smantella il patto con Renzi
Berlusconi da Vespa: “Europee? Non mi sento in rincorsa. Renzi è un tassatore”
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 aprile 2014Commenti (30)
“Non mi sento in rincorsa”. Silvio Berlusconi arriva a Porta a Porta per registrare la puntata delle prossime ore e ostenta sicurezza nonostante i sondaggi che danno Forza Italia in picchiata.
“Io partecipo”, dice, “a questa campagna elettorale, ma guardando più in là sto portando avanti un’azione politica importante perché ho riflettuto sul fatto che il nostro paese dal 1948 in avanti non è riuscito a darsi un assetto istituzionale in grado di rendere il paese governabile”. In altre parole: “Io sto guardando al traguardo delle prossime elezioni politiche con una forza di moderati che possa vincere da sola”.
(Frasi da Asilo Mariuccia -ndt)
Anche perché l’ex premier, abituato a galvanizzare i suoi nella corsa verso le urne, questa volta fa sua la rassegnazione del suo neodelfino Giovanni Toti: “E’ un miracolo pensare che siamo al 20% dopo quello che è successo con l’uscita di Ncd e Fdi. Sommando questi due partiti Fi ritorna ad avere il 28 per centro. E’ miracoloso avere il 20% in un momento in cui gli altri partiti hanno avuto una presenza straordinaria con la totale assenza mia”. Poi il colpo di coda: “Abbiamo 35-40 giorni, quindi non pretendo molto, ma se riusciremo a toccare il cuore dei moderati io penso che supereremo certamente il 25%”, ha affermato riferendosi a una sua possibile “maratona televisiva“.
E intanto non risparmia una stoccata al premier e leader del Pd: “Renzi ha cominciato come rottamatore ed è diventato un simpatico tassatore”. E i famosi 80 euro in più in busta paga, cavallo di battaglia del presidente del consiglio che cerca in Europa l’investitura elettorale mai avuta in Italia? ”Io penso che a me mai sarebbe stata consentita una mancia del genere per fini elettorali” e prima di un’elezione”, afferma Berlusconi. E comunque finoraPoi demolisce l’altro pilastro della credibilità dell’ex sindaco di Firenze, la doppietta legge elettorale-riforme: “Se passasse la riforma del Senato credo che questa legge elettorale sarebbe incostituzionale”, afferma al cospetto di Bruno Vespa. Peccato che sulla stessa riforma del Senato “non c’è nessun impegno da parte nostra”, rimarca Berlusconi, e comunque “non è votabile” prima del 25 maggio, data delle elezioni europee, ”perché non è accettata neppure all’interno dello stesso Pd”. Del resto, “Renzi ha fatto un’opa sulla segreteria del Pd, ma non ha la maggioranza del partito”.
Il momento per l’ex Cavaliere è comunque delicato. Lunedì prossimo, da quanto riferito da fonti qualificate, il leader di Forza Italia è atteso in mattinata dai vertici della Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone per iniziare il volontariato presso il reparto San Pietro, che ospita molti anziani malati di Alzheimer. Il leader da ieri è sottoposto agli obblighi dettati dall’affidamento ai servizi sociali per scontare la condanna al processo Mediaset. Tra questi, il “divieto” di attaccare frontalmente i magistrati che l’hanno condannato, pena la decadenza del beneficio, con conseguente rischio di arresto. Nel salotto di Vespa l’exCavaliere la riolve così: “Non credo che sottrarre qualche ora alla settimana al mio tempo per dare assistenza a persone che hanno bisogno mi possa dare fastidio. Quando so di essere a posto, mi possono fare tutto ciò che vogliono ma non mi scompongono, c’è una grande indignazione che mi ha portato a perdere il sonno per una sentenza ingiusta”. E aggiunge: “La sentenza è stata costruita con delle precise regie”.
Di certo la condanna definitiva per frode fiscale non è un motivo sufficiente per lasciare la politica, ragiona Berlusconi. “Io non sono come questo signore tedesco, io sono in politica da vent’anni, ho traguardi precisi che intendo realizzare e ho avuto milioni di voti dagli italiani in questi anni”, risponde a chi gli chiede perché non si è dimesso per i processi come ha fatto il presidente tedesco Christian Wulff.
Quanto alla struttura dell’hinterland milanese che lo vedrà all’opera come volontario, “ho visto le foto dei giardini che sono molto grandi, li ci sarà molto da fare per chi ama la natura come me. Per quanto riguarda gli anziani potrò dialogare con loro di politica e argomenti culturali e storici, ma anche fare cose più umili, non sono spaventato spero di portare conforto morale e non solo”.
Ma l’attenzione è tutta per l’esecutivo di Matteo Renzi, quello che oltre ad essere l’alleato per le riforme, è anche il suo avversario in campagna elettorale. “Per il momento la riforma della legge elettorale è spiaggiata in Senato. Se poi andrà avanti la riforma del senato, credo che difficilmente questa legge elettroale potrà essere costituzionale”. E poi aggiunge: “Renzi è una persona simpatica, un grande comunicatore, un politico coraggioso fino alla temerarietà. Ha l’attivismo dei 39 anni che ha. E si è presentato come un simpatico rottamatore del vecchio. Adesso a poco a poco si sta trasformando in un simpatico tassatore, quello che è venuto dalla sua attività di Governo sono tasse per gli italiani”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... sa/963071/
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
“Specchio, specchio delle mie brame,……chi è il più furbo del reame?”
Lo specchio:
- Silvio Berlusconi,…………………..non v’è dubbio.
Il Padrino - Caimano è rientrato in gioco.
Solo un'astuzia diabolica come la sua poteva inventarsi questa ripresa della scena.
<<E' sempre in televisione >> ha dichiarato Berlusconi a Porta a Porta.
Senti chi parla!!!!! Proprio lui che ha dominato la scena televisiva nell'ultimo ventennio e dove le sue numerose "resurrezioni"ne hanno tratto un gran profitto.
Silvietto ha preso due piccioni con una fava.
E' andato a scartabellare un fatto di 11 anni fa. Quello con Schulz e i Kapò.
Immediata reazione tedesca che chiede l'intervento della Merkel.
I tedeschi chiedono l'espulsione di FI dal PPE.
1) Questo fatto potrebbe rimanere per giorni all'attenzione dei media, nell'esclusivo interesse di Silvietto.
2) Silvietto lancia un siluro a Renzi costretto inevitabilmente a mediare con frau Angela.
26 APR 2014 16:36
BERLUSCONI SENZA FRENI: “PER I TEDESCHI I CAMPI DI CONCENTRAMENTO NON SONO MAI ESISTITI" - E METTE LE MANINE AVANTI: "CON UN DILUVIO DI QUESTO TIPO, CREDO CHE SE SIAMO AL 20% DOBBIAMO ACCENDERE UN CERO"
Berlusconi ripete la scena dei 'Kapò' nei confronti di Martin Schulz invitando a non votarlo per la presidenza della commissione Ue. "Non volevo offenderlo ma apriti cielo perchè i tedeschi, per loro, i campi di concentramento non sono mai esistiti"….
Ansa.it
"Con un diluvio di questo tipo, credo che se siamo al 20% dobbiamo accendere un cero": lo ha detto Silvio Berlusconi, durante la presentazione della lista di Fi alle europee a Milano, parlando della presenza in tv di Matteo Renzi e del risultato atteso del Fi per le Europee. Berlsuconi ha definito il premier come "Nuova star del firmamento della sinistra".
Berlusconi ripete la scena dei 'Kapò' nei confronti di Martin Schulz invitando a non votarlo per la presidenza della commissione Ue. "Non volevo offenderlo - ha detto riferito all'episodio del 2003 all'Europarlamento - ma apriti cielo perchè i tedeschi, per loro, i campi di concentramento non sono mai esistiti".
Berlusconi ha invitato a non votare le forze che fanno parte del Pse, anche perchè "lì c'è quel signore che si chiama Schulz, a cui io involontariamente ho fatto una campagna straordinaria, un signore che non ha grande simpatia non solo per Berlusconi, ma per l'Italia: dunque votare per la sinistra significa votare per lui".
Il leader di Forza Italia ha ripetuto in pubblico la controversa gag al Parlamento europeo, in cui nel 2003, da premier, consigliò all'allora capogruppo del Pse Schulz (oggi candidato alla presidenza della Commissione Ue) un ruolo da kapò in un film sui campi di concentramento tedeschi.
"Non lo volevo offendere - ha concluso Berlusconi - ma apriti cielo, perchè i tedeschi, per loro, i campi di concentramento non sono mai esistiti. I campi di Katyn, invece, sì; quelli tedeschi, no".
"Le riforme che arrivano non sono le riforme del signor Renzi ma le nostre riforme". L'ex premier ha rivendicato che ''se c'è qualcuno che da vent'anni chiede e vuole fare le riforme, questo si chiama Forza Italia, si chiama Silvio Berlusconi". Poi Berlusconi ha parlato della riforma della legge elettorale.
Per l'Italicum "abbiamo detto sì, ma la legge che sta venendo fuori è molto peggio del Porcellum". Il leader di Fi ha ricordato che la legge elettorale "non è una riforma costituzionale" e aggiungendo che "se si andasse al ballottaggio tutti i voti dei Cinque stelle andrebbero alla sinistra". "Siamo pronti a sederci ad un tavolo per discutere sulla composizione del Senato. Ci siamo".
Infine sull'inizio del suo servizio sociale a Cesano Boscone: "No, no, non inizio lunedì". "Quando? Non lo so - ha risposto l'ex premier lasciando una iniziativa di FI - sto aspettando una telefonata". Berlusconi si è detto "non preoccupato" dell'esperienza che lo attende ai servizi sociali.
Lo specchio:
- Silvio Berlusconi,…………………..non v’è dubbio.
Il Padrino - Caimano è rientrato in gioco.
Solo un'astuzia diabolica come la sua poteva inventarsi questa ripresa della scena.
<<E' sempre in televisione >> ha dichiarato Berlusconi a Porta a Porta.
Senti chi parla!!!!! Proprio lui che ha dominato la scena televisiva nell'ultimo ventennio e dove le sue numerose "resurrezioni"ne hanno tratto un gran profitto.
Silvietto ha preso due piccioni con una fava.
E' andato a scartabellare un fatto di 11 anni fa. Quello con Schulz e i Kapò.
Immediata reazione tedesca che chiede l'intervento della Merkel.
I tedeschi chiedono l'espulsione di FI dal PPE.
1) Questo fatto potrebbe rimanere per giorni all'attenzione dei media, nell'esclusivo interesse di Silvietto.
2) Silvietto lancia un siluro a Renzi costretto inevitabilmente a mediare con frau Angela.
26 APR 2014 16:36
BERLUSCONI SENZA FRENI: “PER I TEDESCHI I CAMPI DI CONCENTRAMENTO NON SONO MAI ESISTITI" - E METTE LE MANINE AVANTI: "CON UN DILUVIO DI QUESTO TIPO, CREDO CHE SE SIAMO AL 20% DOBBIAMO ACCENDERE UN CERO"
Berlusconi ripete la scena dei 'Kapò' nei confronti di Martin Schulz invitando a non votarlo per la presidenza della commissione Ue. "Non volevo offenderlo ma apriti cielo perchè i tedeschi, per loro, i campi di concentramento non sono mai esistiti"….
Ansa.it
"Con un diluvio di questo tipo, credo che se siamo al 20% dobbiamo accendere un cero": lo ha detto Silvio Berlusconi, durante la presentazione della lista di Fi alle europee a Milano, parlando della presenza in tv di Matteo Renzi e del risultato atteso del Fi per le Europee. Berlsuconi ha definito il premier come "Nuova star del firmamento della sinistra".
Berlusconi ripete la scena dei 'Kapò' nei confronti di Martin Schulz invitando a non votarlo per la presidenza della commissione Ue. "Non volevo offenderlo - ha detto riferito all'episodio del 2003 all'Europarlamento - ma apriti cielo perchè i tedeschi, per loro, i campi di concentramento non sono mai esistiti".
Berlusconi ha invitato a non votare le forze che fanno parte del Pse, anche perchè "lì c'è quel signore che si chiama Schulz, a cui io involontariamente ho fatto una campagna straordinaria, un signore che non ha grande simpatia non solo per Berlusconi, ma per l'Italia: dunque votare per la sinistra significa votare per lui".
Il leader di Forza Italia ha ripetuto in pubblico la controversa gag al Parlamento europeo, in cui nel 2003, da premier, consigliò all'allora capogruppo del Pse Schulz (oggi candidato alla presidenza della Commissione Ue) un ruolo da kapò in un film sui campi di concentramento tedeschi.
"Non lo volevo offendere - ha concluso Berlusconi - ma apriti cielo, perchè i tedeschi, per loro, i campi di concentramento non sono mai esistiti. I campi di Katyn, invece, sì; quelli tedeschi, no".
"Le riforme che arrivano non sono le riforme del signor Renzi ma le nostre riforme". L'ex premier ha rivendicato che ''se c'è qualcuno che da vent'anni chiede e vuole fare le riforme, questo si chiama Forza Italia, si chiama Silvio Berlusconi". Poi Berlusconi ha parlato della riforma della legge elettorale.
Per l'Italicum "abbiamo detto sì, ma la legge che sta venendo fuori è molto peggio del Porcellum". Il leader di Fi ha ricordato che la legge elettorale "non è una riforma costituzionale" e aggiungendo che "se si andasse al ballottaggio tutti i voti dei Cinque stelle andrebbero alla sinistra". "Siamo pronti a sederci ad un tavolo per discutere sulla composizione del Senato. Ci siamo".
Infine sull'inizio del suo servizio sociale a Cesano Boscone: "No, no, non inizio lunedì". "Quando? Non lo so - ha risposto l'ex premier lasciando una iniziativa di FI - sto aspettando una telefonata". Berlusconi si è detto "non preoccupato" dell'esperienza che lo attende ai servizi sociali.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Gaffe di Silvio Berlusconi, Mario Mauro: "Ppe imbarazzato, ma non interviene perché ha bisogno dei suoi voti"
Gabriella Cerami, L'Huffington Post | Pubblicato: 26/04/2014 20:29 CEST | Aggiornato: 26/04/2014 21:17 CEST
Ppe desaparecidos e il Pse attacca. Nessuno dei popolari di Strasburgo ha voglia di commentare le parole di Silvio Berlusconi sui tedeschi e sui campi di concentramento. Eppure i socialisti hanno chiamato in causa direttamente la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e tutti i leader del Ppe, compreso il candidato alla presidenza della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, chiedendo loro di "condannare i commenti indegni" rilasciati dal leader di Forza Italia che, ricordando di quando diede del kapò a Martin Schulz, ha detto che "per i tedeschi i campi di concentramento non sono mai esistiti".
Gli eurosocialisti hanno subito preso la palla al balzo usando le ultime dichiarazioni di Berlusconi per fare campagna elettorale. Almeno così la vede Mario Mauro, che in Italia è uno dei massimi esponenti dell'europeismo di matrice democristiana, passato dalle file del Pdl alla nuova area di centro per poi fondare i "Popolari per l'Italia", partito che si richiama ai valori del popolarismo.
are, fa dichiarazioni sempre sul filo tra europeismo e antieuropeismo. Si tratta di dichiarazioni che possono diventare imbarazCome mai il Ppe non reagisce? "Il Pse ha la tendenza a mettere in difficoltà il Ppe sapendo che Forza Italia e Berlusconi sono attori scomodi. Berlusconi, in particolzanti per il Ppe al quale servono i numeri per vincere e dunque serve Berlusconi", spiega Mauro, tre volte eletto al Parlamento europeo prima con Forza Italia poi con il Pdl, del quale è diventato capo della delegazione.
Comunque sia "mi sembra tutto molto strumentale", aggiunge Mauro per il quale "è una polemica datata, frutto di dichiarazioni vecchie. È una polemica di dieci anni fa che non serve a nessuno, Berlusconi ha ripetuto quanto aveva già detto, era sbagliato allora ed è sbagliato oggi. Ma lo ha fatto apposta e il Pse ha strumentalizzato. Sono due cose che si tengono insieme. È come Berlusconi da Santoro: simul stabunt aut simul cadent. Dunque, insieme staranno o insieme cadranno".
Per il leader dei Popolari per l'Italia "è sul destino dell'Europa che si gioca tutto. Europa affossata dai socialisti e da Berlusconi. Per questo motivo invito il Pse a pronunciarsi su quanto sta succedendo oggi in Ucraina e non sulle parole vecchie di Berlusconi".
E sulla vicenda è intervenuto anche il leader dell'Alde Guy Verhofstadt: "Quelle di Berlusconi sono dichiarazioni inaccettabili e gravissime. Il Ppe dovrà rispondere delle sue provocazioni".
Gabriella Cerami, L'Huffington Post | Pubblicato: 26/04/2014 20:29 CEST | Aggiornato: 26/04/2014 21:17 CEST
Ppe desaparecidos e il Pse attacca. Nessuno dei popolari di Strasburgo ha voglia di commentare le parole di Silvio Berlusconi sui tedeschi e sui campi di concentramento. Eppure i socialisti hanno chiamato in causa direttamente la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e tutti i leader del Ppe, compreso il candidato alla presidenza della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, chiedendo loro di "condannare i commenti indegni" rilasciati dal leader di Forza Italia che, ricordando di quando diede del kapò a Martin Schulz, ha detto che "per i tedeschi i campi di concentramento non sono mai esistiti".
Gli eurosocialisti hanno subito preso la palla al balzo usando le ultime dichiarazioni di Berlusconi per fare campagna elettorale. Almeno così la vede Mario Mauro, che in Italia è uno dei massimi esponenti dell'europeismo di matrice democristiana, passato dalle file del Pdl alla nuova area di centro per poi fondare i "Popolari per l'Italia", partito che si richiama ai valori del popolarismo.
are, fa dichiarazioni sempre sul filo tra europeismo e antieuropeismo. Si tratta di dichiarazioni che possono diventare imbarazCome mai il Ppe non reagisce? "Il Pse ha la tendenza a mettere in difficoltà il Ppe sapendo che Forza Italia e Berlusconi sono attori scomodi. Berlusconi, in particolzanti per il Ppe al quale servono i numeri per vincere e dunque serve Berlusconi", spiega Mauro, tre volte eletto al Parlamento europeo prima con Forza Italia poi con il Pdl, del quale è diventato capo della delegazione.
Comunque sia "mi sembra tutto molto strumentale", aggiunge Mauro per il quale "è una polemica datata, frutto di dichiarazioni vecchie. È una polemica di dieci anni fa che non serve a nessuno, Berlusconi ha ripetuto quanto aveva già detto, era sbagliato allora ed è sbagliato oggi. Ma lo ha fatto apposta e il Pse ha strumentalizzato. Sono due cose che si tengono insieme. È come Berlusconi da Santoro: simul stabunt aut simul cadent. Dunque, insieme staranno o insieme cadranno".
Per il leader dei Popolari per l'Italia "è sul destino dell'Europa che si gioca tutto. Europa affossata dai socialisti e da Berlusconi. Per questo motivo invito il Pse a pronunciarsi su quanto sta succedendo oggi in Ucraina e non sulle parole vecchie di Berlusconi".
E sulla vicenda è intervenuto anche il leader dell'Alde Guy Verhofstadt: "Quelle di Berlusconi sono dichiarazioni inaccettabili e gravissime. Il Ppe dovrà rispondere delle sue provocazioni".
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Siluri
Alt da Mediaset: salta Renzi oggi ad Amici
Il premier rinvia la partecipazione alla trasmissione di Canale Cinque per polemiche par condicio
di Redazione Online
Salta la presenza del premier Matteo Renzi prevista ad Amici di Maria De Filippi lunedì sera su Canale 5. A quanto si apprende, alla base della decisione ci sarebbe un’indicazione dei vertici Mediaset, preoccupati per il rispetto della par condicio, che vieta la presenza di politici negli show di intrattenimento. Renzi non è candidato alle Europee del 25 maggio e in studio ad Amici, nella puntata registrata oggi e in onda il 3 maggio, avrebbe avuto a disposizione - si apprende - tre minuti in piena libertà, con l’unico vincolo di parlare ai giovani, protagonisti e target privilegiato del programma della De Filippi. Tuttavia il premier è anche un leader politico, in quanto segretario del Pd: di qui il rischio di violazione delle norme e di sanzioni da parte dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni.
Aperti gli spazi di Pomeriggio Cinque
Il caso scoppia a poche ore di distanza dalla partecipazione di Silvio Berlusconi a Domenica Live, sempre su Canale 5: il programma di Barbara D’Urso, tuttavia, è realizzato dalla testata Videonews e quindi gli ospiti politici sono ammessi. Non a caso la conduttrice, chiudendo ieri la puntata - l’ultima di questo ciclo - ha ricordato che «restano aperti gli spazi di Pomeriggio Cinque per gli altri leader».
Il caso della Partita del cuore
Solo pochi giorni fa era esploso il caso della Partita del Cuore, prevista il 19 maggio (in diretta su Rai1): Renzi, che aveva lasciato intendere l’intenzione di scendere in campo nel match dedicato ad Emergency, ha dato forfait dopo le polemiche, bollate dal premier stesso come «ridicole», sollevate in particolare dal Movimento Cinque Stelle che ha invocato l’applicazione della par condicio.
Il dialogo sulle riforme
Continua intanto il dialogo sulle riforme, con una riunione mattutina a palazzo Chigi. Il premier ha ricevuto lunedì mattina il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, la presidente della commissione Affari costituzionali e relatrice del ddl di riforma del Senato Anna Finocchiaro e il capogruppo Pd di palazzo Madama Luigi Zanda. Al centro dell’incontro il ddl costituzionale in vista della prosecuzione dell’iter in commissione al Senato e di possibili modifiche al testo del governo.
28 aprile 2014 | 10:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/politica/14_apri ... 79b9.shtml
Alt da Mediaset: salta Renzi oggi ad Amici
Il premier rinvia la partecipazione alla trasmissione di Canale Cinque per polemiche par condicio
di Redazione Online
Salta la presenza del premier Matteo Renzi prevista ad Amici di Maria De Filippi lunedì sera su Canale 5. A quanto si apprende, alla base della decisione ci sarebbe un’indicazione dei vertici Mediaset, preoccupati per il rispetto della par condicio, che vieta la presenza di politici negli show di intrattenimento. Renzi non è candidato alle Europee del 25 maggio e in studio ad Amici, nella puntata registrata oggi e in onda il 3 maggio, avrebbe avuto a disposizione - si apprende - tre minuti in piena libertà, con l’unico vincolo di parlare ai giovani, protagonisti e target privilegiato del programma della De Filippi. Tuttavia il premier è anche un leader politico, in quanto segretario del Pd: di qui il rischio di violazione delle norme e di sanzioni da parte dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni.
Aperti gli spazi di Pomeriggio Cinque
Il caso scoppia a poche ore di distanza dalla partecipazione di Silvio Berlusconi a Domenica Live, sempre su Canale 5: il programma di Barbara D’Urso, tuttavia, è realizzato dalla testata Videonews e quindi gli ospiti politici sono ammessi. Non a caso la conduttrice, chiudendo ieri la puntata - l’ultima di questo ciclo - ha ricordato che «restano aperti gli spazi di Pomeriggio Cinque per gli altri leader».
Il caso della Partita del cuore
Solo pochi giorni fa era esploso il caso della Partita del Cuore, prevista il 19 maggio (in diretta su Rai1): Renzi, che aveva lasciato intendere l’intenzione di scendere in campo nel match dedicato ad Emergency, ha dato forfait dopo le polemiche, bollate dal premier stesso come «ridicole», sollevate in particolare dal Movimento Cinque Stelle che ha invocato l’applicazione della par condicio.
Il dialogo sulle riforme
Continua intanto il dialogo sulle riforme, con una riunione mattutina a palazzo Chigi. Il premier ha ricevuto lunedì mattina il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, la presidente della commissione Affari costituzionali e relatrice del ddl di riforma del Senato Anna Finocchiaro e il capogruppo Pd di palazzo Madama Luigi Zanda. Al centro dell’incontro il ddl costituzionale in vista della prosecuzione dell’iter in commissione al Senato e di possibili modifiche al testo del governo.
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Juncker (Ppe) : Berlusconi si scusi con i tedeschi
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Corriere 28.4.14
I seguaci di Berlusconi che sperano in Renzi
di Pierluigi Battista
Un nuovo spettro si aggira nella scena politica italiana: il berlusconiano che smania per Matteo Renzi. Non è Bondi, attenzione: lui esagera per eccesso di zelo e finisce per deragliare. No, il berlusconiano che si aggrappa a Renzi pensando di fare cosa furba sta dentro Forza Italia, crede di interpretare gli umori profondi del Capo, attenua con la contemplazione estatica del giovane rampante il rimpianto per le occasioni perdute in un ventennio, vede in Renzi, più che un fratello, un’ancora di salvezza. Si rispecchia in lui. Cerca disperatamente di credere a ciò che la sinistra più conservatrice dice di Renzi: che è uno «di destra», clone berlusconiano. Il berlusconian-neorenziano pensa di guadagnare tempo prima della disfatta. E invece il tempo scadrà il 25 maggio, quando Renzi entrerà nel paradiso elettorale, e Forza Italia sprofonderà nelle urne.
A furia di dire che Renzi sta compiendo il lavoro che aveva iniziato Berlusconi, il berlusconian-renziano pensa di consolarsi, ma lavora per chi molto presto potrebbe disfarsi con un colpo solo dell’appoggio che oggi Forza Italia gli sta dando. Il giorno dopo le elezioni, il potere contrattuale di Berlusconi si azzererà. Le riforme istituzionali potranno essere varate senza di lui. Renzi avrà ottenuto nel voto la legittimazione che gli manca dopo aver brutalmente spodestato Enrico Letta con una congiura di palazzo. Dicono: ma lui realizza il nostro programma. Messaggio per l’elettore: allora votiamo lui, non Forza Italia. Dicono baldanzosi e tronfi: sta facendo fuori i «comunisti». E allora l’anti-sinistra, quella che ha visto Berlusconi come un baluardo contro il «comunismo», perché dovrebbe dar credito a un movimento in declino, a un politico al tramonto e non invece al giovane nella cui energia cerca di intravvedere qualcosa del berlusconismo delle origini?
Il berlusconian-renziano, in cuor suo, ha una certezza che non può comunicare pubblicamente: che il berlusconismo è finito. Non sa elaborare una successione, un dopo, un post-berlusconismo, un avvenire, una speranza, un messaggio valido per chi abbia meno di trent’anni. E allora si inventa che Renzi è il «vero» successore di Berlusconi. Ma si sbaglia. Renzi è di un’altra ditta. Potrà dire cose giuste o sbagliate. Ma dice cose renziane, non berlusconiane. Chi, dentro Forza Italia, spera che non sia così, è destinato a una disillusione cocente.
La fine del berlusconismo trascina con sé anche l’esaurirsi di ogni autonomia «ideologica» al centrodestra, sia a quello berlusconianamente ortodosso, sia quello, sbiadito e ministerialista, degli alfaniani. Tra poche settimane, mentre si profilerà un nuovo bipolarismo tra Renzi e Grillo, il centrodestra diventerà una semplice ruota di scorta che Renzi potrà cambiare e usare secondo le sue convenienze. Chi si crede troppo furbo scoprirà troppo tardi l’errore commesso.
I seguaci di Berlusconi che sperano in Renzi
di Pierluigi Battista
Un nuovo spettro si aggira nella scena politica italiana: il berlusconiano che smania per Matteo Renzi. Non è Bondi, attenzione: lui esagera per eccesso di zelo e finisce per deragliare. No, il berlusconiano che si aggrappa a Renzi pensando di fare cosa furba sta dentro Forza Italia, crede di interpretare gli umori profondi del Capo, attenua con la contemplazione estatica del giovane rampante il rimpianto per le occasioni perdute in un ventennio, vede in Renzi, più che un fratello, un’ancora di salvezza. Si rispecchia in lui. Cerca disperatamente di credere a ciò che la sinistra più conservatrice dice di Renzi: che è uno «di destra», clone berlusconiano. Il berlusconian-neorenziano pensa di guadagnare tempo prima della disfatta. E invece il tempo scadrà il 25 maggio, quando Renzi entrerà nel paradiso elettorale, e Forza Italia sprofonderà nelle urne.
A furia di dire che Renzi sta compiendo il lavoro che aveva iniziato Berlusconi, il berlusconian-renziano pensa di consolarsi, ma lavora per chi molto presto potrebbe disfarsi con un colpo solo dell’appoggio che oggi Forza Italia gli sta dando. Il giorno dopo le elezioni, il potere contrattuale di Berlusconi si azzererà. Le riforme istituzionali potranno essere varate senza di lui. Renzi avrà ottenuto nel voto la legittimazione che gli manca dopo aver brutalmente spodestato Enrico Letta con una congiura di palazzo. Dicono: ma lui realizza il nostro programma. Messaggio per l’elettore: allora votiamo lui, non Forza Italia. Dicono baldanzosi e tronfi: sta facendo fuori i «comunisti». E allora l’anti-sinistra, quella che ha visto Berlusconi come un baluardo contro il «comunismo», perché dovrebbe dar credito a un movimento in declino, a un politico al tramonto e non invece al giovane nella cui energia cerca di intravvedere qualcosa del berlusconismo delle origini?
Il berlusconian-renziano, in cuor suo, ha una certezza che non può comunicare pubblicamente: che il berlusconismo è finito. Non sa elaborare una successione, un dopo, un post-berlusconismo, un avvenire, una speranza, un messaggio valido per chi abbia meno di trent’anni. E allora si inventa che Renzi è il «vero» successore di Berlusconi. Ma si sbaglia. Renzi è di un’altra ditta. Potrà dire cose giuste o sbagliate. Ma dice cose renziane, non berlusconiane. Chi, dentro Forza Italia, spera che non sia così, è destinato a una disillusione cocente.
La fine del berlusconismo trascina con sé anche l’esaurirsi di ogni autonomia «ideologica» al centrodestra, sia a quello berlusconianamente ortodosso, sia quello, sbiadito e ministerialista, degli alfaniani. Tra poche settimane, mentre si profilerà un nuovo bipolarismo tra Renzi e Grillo, il centrodestra diventerà una semplice ruota di scorta che Renzi potrà cambiare e usare secondo le sue convenienze. Chi si crede troppo furbo scoprirà troppo tardi l’errore commesso.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Tempo di elezioni ed in Italia torna il Circo Barnum dove è sempre carnevale.
B: 'Napolitano? Grazia era dovere morale'
E su Renzi: 'L'avrei preso in Forza Italia'
Nel giorno del mancato inizio dei suoi servizi sociali (video), l'ex Cavaliere torna sulla sua condanna
CASO SHOAH, JUNKER: "NAUSEATO". MERKEL: "ASSURDO". LUI: "STRUMENTALIZZATO"
"Avevo chiesto al capo dello Stato, anche senza richiesta formale, di darmi la grazia ‘motu proprio’ e che ne aveva il dovere morale". Così Silvio Berlusconi in un’intervista a Villa Gernetto con Corrado Formigli che andrà in onda questa sera nella trasmissione di La 7 Piazzapulita. Poi cambia la sua previsione sull'esito elettorale (sabato auspicava il 20%, ora è certo del 25%) e sull'Italicum dice: "Se arriviamo terzi alle Europee diremo addio a questa legge elettorale"
http://www.ilfattoquotidiano.it/
B: 'Napolitano? Grazia era dovere morale'
E su Renzi: 'L'avrei preso in Forza Italia'
Nel giorno del mancato inizio dei suoi servizi sociali (video), l'ex Cavaliere torna sulla sua condanna
CASO SHOAH, JUNKER: "NAUSEATO". MERKEL: "ASSURDO". LUI: "STRUMENTALIZZATO"
"Avevo chiesto al capo dello Stato, anche senza richiesta formale, di darmi la grazia ‘motu proprio’ e che ne aveva il dovere morale". Così Silvio Berlusconi in un’intervista a Villa Gernetto con Corrado Formigli che andrà in onda questa sera nella trasmissione di La 7 Piazzapulita. Poi cambia la sua previsione sull'esito elettorale (sabato auspicava il 20%, ora è certo del 25%) e sull'Italicum dice: "Se arriviamo terzi alle Europee diremo addio a questa legge elettorale"
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
"Se arriviamo terzi alle Europee diremo addio a questa legge elettorale"
Silvietto Berlusconi
Mi auguro a questo punto che anche per i super merli con la capa di marmo, si riesca a comprendere che il super Porcellum, chiamato Italicum, definito qualche giorno fa anche da Silvietto anticostituzionale (lo sapevamo da subito), era un patto politico tra Berlusconi e Renzi per far fuori Grillo.
Adesso che gli scenari elettorali sono mutati, e Grillo è passato al secondo posto, il Caimano si comporta come quei bambinetti di oltre 60 anni fa sui campetti verdi o di terra improvvisati campi da calcio.
Quando il proprietario del pallone perdeva in modo irrimediabile, si prendeva il pallone e se ne tornava a casa.
Pittibimbo non fa una piega. Tace su tutto il fronte del suo socio del Nazareno, dove si autodichiarava "d'accordissimo su tutto.
Silvietto Berlusconi
Mi auguro a questo punto che anche per i super merli con la capa di marmo, si riesca a comprendere che il super Porcellum, chiamato Italicum, definito qualche giorno fa anche da Silvietto anticostituzionale (lo sapevamo da subito), era un patto politico tra Berlusconi e Renzi per far fuori Grillo.
Adesso che gli scenari elettorali sono mutati, e Grillo è passato al secondo posto, il Caimano si comporta come quei bambinetti di oltre 60 anni fa sui campetti verdi o di terra improvvisati campi da calcio.
Quando il proprietario del pallone perdeva in modo irrimediabile, si prendeva il pallone e se ne tornava a casa.
Pittibimbo non fa una piega. Tace su tutto il fronte del suo socio del Nazareno, dove si autodichiarava "d'accordissimo su tutto.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Aveva ragione la moglie Veronica,ha bisogno di cure.Ormai la testa non funziona proprio bene.
Ciao
Paolo11
Ciao
Paolo11
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Cose di Cosa Nostra
Ma dove ha fatto l'intervista Formigli????
Al Museo Egizio di Via Accademia delle Scienze 6 di Torino????
E in quale sarcofago era Silvietto????
Piazzapulita, il promo dell’intervista a Silvio Berlusconi
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/04/ ... io/276410/
L’ex premier Silvio Berlusconi è ospite di Corrado Formigli questa sera su La7 alle 21,05. Un faccia a faccia per capire “quali sono i piani dell’ex Cavaliere per la rimonta in vista delle Europee del 25 maggio?”. Nell’anticipazione video B. su Matteo Renzi dichiara: “A lui invidio l’età, ma non lo considero un vero avversario”
28 aprile 2014
Ma dove ha fatto l'intervista Formigli????
Al Museo Egizio di Via Accademia delle Scienze 6 di Torino????
E in quale sarcofago era Silvietto????
Piazzapulita, il promo dell’intervista a Silvio Berlusconi
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/04/ ... io/276410/
L’ex premier Silvio Berlusconi è ospite di Corrado Formigli questa sera su La7 alle 21,05. Un faccia a faccia per capire “quali sono i piani dell’ex Cavaliere per la rimonta in vista delle Europee del 25 maggio?”. Nell’anticipazione video B. su Matteo Renzi dichiara: “A lui invidio l’età, ma non lo considero un vero avversario”
28 aprile 2014
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