Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
IL SONDAGGIO
Grillo attrae i giovani e gli operai,
Pd più forte tra i cattolici praticanti
I democratici (avanti di dieci punti) e Forza Italia convincono gli over 65.
Le casalinghe erano uno dei pilastri del partito di Berlusconi, oggi scelgono Renzi
di Nando Pagnoncelli
Le indicazioni di voto per le elezioni europee del 25 maggio sono nette: Grillo ha conquistato i giovani. Nella fascia tra 18 e 44 anni il Movimento 5 Stelle è primo, con percentuali oscillanti tra il 32 e il 34%. Il Partito democratico riesce a diventare la prima forza del Paese, superando i 5 Stelle di 10 punti, solo col contributo degli over 65, tra i quali è al 46%. Il comportamento di voto delle diverse categorie di cittadini si differenzia in qualche caso profondamente. È quindi importante capire chi rappresenta chi, in un momento come questo, in cui i riferimenti sociali e la strutturazione della rappresentanza si vanno profondamente trasformando.
Guarda l’infografica sulle intenzioni di voto
http://www.corriere.it/politica/14_magg ... f531.shtml
Gli uomini e le donne
Qui le differenze non sono profondissime ma ci sono e vanno colte. Gli uomini: la differenza principale è rappresentata dal voto per Grillo. Benché tra i maschi il Pd rimanga sempre il primo partito, la distanza dal Movimento 5 Stelle, di 10 punti sul totale degli elettori, qui si riduce di molto, a meno di tre punti. Le donne: decisamente meno orientate al voto per il Movimento che qui slitta al terzo posto dopo Forza Italia. Tra di loro infatti crescono i consensi per i due grandi partiti «tradizionali» (+ 3% il Pd, +1,7% Forza Italia). Maggiori i consensi anche alla Lega e alla lista Tsipras, mentre cala il voto per le formazioni centriste (due punti in meno, speculari al voto maschile).
Molto più sensibili le differenze per età
Tra giovani e giovanissimi M5S è il primo partito: 33% tra i 18 e i 24 anni, 34% dai 25 ai 34, 32% dai 35 ai 44. Soffrono fortemente in queste fasce i partiti «tradizionali» e in particolare il Pd: in difficoltà tra i giovanissimi, al suo punto più basso tra i 25 e i 34 anni. E sempre in queste fasce, in particolare tra le più giovani, aumenta il consenso per la Lega e, in maniera ancora più netta, per la sinistra di Tsipras. Non è un fenomeno nuovo. Spesso il voto giovanile ha avuto caratteristiche etichettate come «antisistema» e anche in questa tornata sembra confermarsi questo orientamento. Le cose cambiano, anche bruscamente, dai 45 anni in su. Qui Pd e Forza Italia riprendono fiato e il partito di Renzi diventa stabilmente il primo, con un consenso crescente al crescere dell’età. Ma è dai 65 anni un su che il panorama diventa radicalmente diverso. Il M5S si riduce ai minimi termini (8%), mentre esplode il Pd (46%) e Forza Italia ha il suo risultato migliore (23%). Tengono, con qualche miglioramento, le formazioni centriste e la Lega, penalizzate le altre.
Pd e Ncd fanno breccia tra i laureati
Il livello di scolarizzazione è un’altra variabile influente nell’orientare il voto. Tra i laureati Forza Italia è al lumicino (9%) e anche Grillo arretra di quasi 4 punti, mentre migliorano il Pd e ancora più sensibilmente le forze centriste, in particolare la coalizione che fa perno su Ncd. Ma anche le altre forze minori incrementano le proprie posizioni e c’è una vera e propria esplosione della lista Tsipras che quasi triplica i propri consensi avvicinandosi al 9%. È quindi un voto molto più «disperso», un voto più critico e meno concentrato sulle forze maggiori. Ma è all’estremo della scala che troviamo un vero ribaltamento: tra chi ha la licenza elementare o non ha titoli, il Pd esplode al 46%, Grillo scende ai livelli più bassi, Forza Italia ha i consensi più alti. Il frastagliarsi del voto dei laureati qui scompare.
Il centro convince imprenditori, dirigenti e professionisti
Molto più complessa l’analisi per condizione professionale. I ceti elevati (imprenditori, dirigenti, professionisti e quadri direttivi) sono molto attenti al centro, le cui formazioni crescono con Scelta europea che quasi raddoppia, e alla destra con una buona performance di Fratelli d’Italia. Molto basso il consenso a Forza Italia, contrazioni per il Pd, poco sopra la media Grillo. I lavoratori autonomi sembrano aver definitivamente abbandonato il «forzaleghismo» a favore del Movimento 5 Stelle. Lo hanno fatto nel 2013, lo confermano oggi. I ceti medi (impiegati e insegnanti) sono in parte tornati all’ovile. Avevano penalizzato il Pd nel 2013, anche in questo caso a favore di Grillo, oggi il fenomeno sembra rientrare. Gli operai: qui Grillo ha il suo consenso massimo. Il peso della crisi spinge ad un voto di protesta.
Le casalinghe
Erano uno dei punti di Forza Italia, oggi non è più così. Al contrario si trova uno dei punti più alti del consenso per il Pd: è l’effetto Renzi, in un segmento in cui la personalizzazione assume un’elevata importanza.
L’uso dei mezzi di informazione a sua volta influenza i comportamenti: chi usa la Tv come mezzo esclusivo o prevalente di informazione guarda di più a Forza Italia e alla Lega, i lettori di quotidiani danno il massimo dei consensi al Pd e guardano con favore ad Ncd e Tsipras mentre penalizzano fortemente Grillo, gli internettiani naturalmente massimizzano i consensi per Grillo, che qui raggiunge il 47%.
Il voto cattolico
Anche qui ci sono differenze apprezzabili e non scontate. Ad esempio il Pd ha i consensi più elevati tra chi si reca a messa tutte le settimane, ma il suo punto più basso tra chi non frequenta le funzioni religiose. Altre correlazioni sembrano più scontate: la destra e il centrodestra sono più votati dai cattolici assidui, che penalizzano fortemente Grillo; la sinistra e il M5S massimizzano i loro consensi tra chi non frequenta le funzioni religiose.
Come si vede oggi la rappresentanza è sempre più articolata e sempre meno definita dagli schemi sociali classici. Assieme alla riforma delle istituzioni di governo diventa necessaria una ridefinizione delle strutture e delle forme di organizzazione del consenso e di rappresentazione dei bisogni.
8 maggio 2014 | 06:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Grillo attrae i giovani e gli operai,
Pd più forte tra i cattolici praticanti
I democratici (avanti di dieci punti) e Forza Italia convincono gli over 65.
Le casalinghe erano uno dei pilastri del partito di Berlusconi, oggi scelgono Renzi
di Nando Pagnoncelli
Le indicazioni di voto per le elezioni europee del 25 maggio sono nette: Grillo ha conquistato i giovani. Nella fascia tra 18 e 44 anni il Movimento 5 Stelle è primo, con percentuali oscillanti tra il 32 e il 34%. Il Partito democratico riesce a diventare la prima forza del Paese, superando i 5 Stelle di 10 punti, solo col contributo degli over 65, tra i quali è al 46%. Il comportamento di voto delle diverse categorie di cittadini si differenzia in qualche caso profondamente. È quindi importante capire chi rappresenta chi, in un momento come questo, in cui i riferimenti sociali e la strutturazione della rappresentanza si vanno profondamente trasformando.
Guarda l’infografica sulle intenzioni di voto
http://www.corriere.it/politica/14_magg ... f531.shtml
Gli uomini e le donne
Qui le differenze non sono profondissime ma ci sono e vanno colte. Gli uomini: la differenza principale è rappresentata dal voto per Grillo. Benché tra i maschi il Pd rimanga sempre il primo partito, la distanza dal Movimento 5 Stelle, di 10 punti sul totale degli elettori, qui si riduce di molto, a meno di tre punti. Le donne: decisamente meno orientate al voto per il Movimento che qui slitta al terzo posto dopo Forza Italia. Tra di loro infatti crescono i consensi per i due grandi partiti «tradizionali» (+ 3% il Pd, +1,7% Forza Italia). Maggiori i consensi anche alla Lega e alla lista Tsipras, mentre cala il voto per le formazioni centriste (due punti in meno, speculari al voto maschile).
Molto più sensibili le differenze per età
Tra giovani e giovanissimi M5S è il primo partito: 33% tra i 18 e i 24 anni, 34% dai 25 ai 34, 32% dai 35 ai 44. Soffrono fortemente in queste fasce i partiti «tradizionali» e in particolare il Pd: in difficoltà tra i giovanissimi, al suo punto più basso tra i 25 e i 34 anni. E sempre in queste fasce, in particolare tra le più giovani, aumenta il consenso per la Lega e, in maniera ancora più netta, per la sinistra di Tsipras. Non è un fenomeno nuovo. Spesso il voto giovanile ha avuto caratteristiche etichettate come «antisistema» e anche in questa tornata sembra confermarsi questo orientamento. Le cose cambiano, anche bruscamente, dai 45 anni in su. Qui Pd e Forza Italia riprendono fiato e il partito di Renzi diventa stabilmente il primo, con un consenso crescente al crescere dell’età. Ma è dai 65 anni un su che il panorama diventa radicalmente diverso. Il M5S si riduce ai minimi termini (8%), mentre esplode il Pd (46%) e Forza Italia ha il suo risultato migliore (23%). Tengono, con qualche miglioramento, le formazioni centriste e la Lega, penalizzate le altre.
Pd e Ncd fanno breccia tra i laureati
Il livello di scolarizzazione è un’altra variabile influente nell’orientare il voto. Tra i laureati Forza Italia è al lumicino (9%) e anche Grillo arretra di quasi 4 punti, mentre migliorano il Pd e ancora più sensibilmente le forze centriste, in particolare la coalizione che fa perno su Ncd. Ma anche le altre forze minori incrementano le proprie posizioni e c’è una vera e propria esplosione della lista Tsipras che quasi triplica i propri consensi avvicinandosi al 9%. È quindi un voto molto più «disperso», un voto più critico e meno concentrato sulle forze maggiori. Ma è all’estremo della scala che troviamo un vero ribaltamento: tra chi ha la licenza elementare o non ha titoli, il Pd esplode al 46%, Grillo scende ai livelli più bassi, Forza Italia ha i consensi più alti. Il frastagliarsi del voto dei laureati qui scompare.
Il centro convince imprenditori, dirigenti e professionisti
Molto più complessa l’analisi per condizione professionale. I ceti elevati (imprenditori, dirigenti, professionisti e quadri direttivi) sono molto attenti al centro, le cui formazioni crescono con Scelta europea che quasi raddoppia, e alla destra con una buona performance di Fratelli d’Italia. Molto basso il consenso a Forza Italia, contrazioni per il Pd, poco sopra la media Grillo. I lavoratori autonomi sembrano aver definitivamente abbandonato il «forzaleghismo» a favore del Movimento 5 Stelle. Lo hanno fatto nel 2013, lo confermano oggi. I ceti medi (impiegati e insegnanti) sono in parte tornati all’ovile. Avevano penalizzato il Pd nel 2013, anche in questo caso a favore di Grillo, oggi il fenomeno sembra rientrare. Gli operai: qui Grillo ha il suo consenso massimo. Il peso della crisi spinge ad un voto di protesta.
Le casalinghe
Erano uno dei punti di Forza Italia, oggi non è più così. Al contrario si trova uno dei punti più alti del consenso per il Pd: è l’effetto Renzi, in un segmento in cui la personalizzazione assume un’elevata importanza.
L’uso dei mezzi di informazione a sua volta influenza i comportamenti: chi usa la Tv come mezzo esclusivo o prevalente di informazione guarda di più a Forza Italia e alla Lega, i lettori di quotidiani danno il massimo dei consensi al Pd e guardano con favore ad Ncd e Tsipras mentre penalizzano fortemente Grillo, gli internettiani naturalmente massimizzano i consensi per Grillo, che qui raggiunge il 47%.
Il voto cattolico
Anche qui ci sono differenze apprezzabili e non scontate. Ad esempio il Pd ha i consensi più elevati tra chi si reca a messa tutte le settimane, ma il suo punto più basso tra chi non frequenta le funzioni religiose. Altre correlazioni sembrano più scontate: la destra e il centrodestra sono più votati dai cattolici assidui, che penalizzano fortemente Grillo; la sinistra e il M5S massimizzano i loro consensi tra chi non frequenta le funzioni religiose.
Come si vede oggi la rappresentanza è sempre più articolata e sempre meno definita dagli schemi sociali classici. Assieme alla riforma delle istituzioni di governo diventa necessaria una ridefinizione delle strutture e delle forme di organizzazione del consenso e di rappresentazione dei bisogni.
8 maggio 2014 | 06:56
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Insomma il PD può tranquillamente lasciar perdere di essere un partito di centrosinistra.
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
https://www.youtube.com/watch?v=-U3S5PprZXU
Paderno Dugnano. Rho-Monza: una follia a 14 corsie
Ciao
Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=gMGG_QYs ... x5Xva1xCE4
Grillo a Bologna, integrale #VinciamoNoi Tour
Ciao
Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ma Grillo va da Vespa, ho capito bene?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ciao peanuts.SE ho capito bene mi sembra il 19/05/2014peanuts ha scritto:Ma Grillo va da Vespa, ho capito bene?
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=tkeUlHhN ... e=youtu.be
Attenzione: oggetto pericoloso!
....................................
Prendetela con le pinze.Mi è arrivata questa Mail non a mio nome.
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=Ow3304q8 ... ploademail
Riforme: Aldo Giannuli ospite in commissione al Senato
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Paolo11
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