CATTIVI PENSIERI
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Re: CATTIVI PENSIERI
Il punto - Una campagna avvelenata - Si annuncia una campagna avvelenata contro l'Europa e le istituzioni
Folli Stefano
Una campagna elettorale avvelenata – 18
La guerra di potere – 17
Funziona così - 6
L'ORDINANZA
Da Scajola agli amici in Medioriente
Tutti i nomi dietro il "Circolo Matacena"
Il decreto di perquisizione della Dda di Reggio Calabria mette in luce un doppio binario diplomatico-finanziario per garantire la fuga dell'ex deputato Amedeo Matacena. Con personalità che vanno dalla massoneria alla politica. E l'arresto del già titolare dell'Interno è solo la punta dell'iceberg
di Gianfrancesco Turano
La rete di Amedeo Matacena è impressionante. L'ex ministro Claudio Scajola è soltanto l'uomo più in vista di un network che spaziava fra l'Italia, il principato di Monaco e il Medioriente.
Nel decreto di perquisizione della Dda di Reggio Calabria emerge un doppio binario diplomatico-finanziario per mettere in sicurezza l'ex deputato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Ecco come la Procura di Reggio Calabria riassume la situazione: “Nel corso delle indagini sono emersi continui contatti e collegamenti fra i soggetti investigati e appartenenti a ambienti politici, istituzionali e imprenditoriali... La gestione di tali operazioni politiche, istituzionali ed economiche ha consentito alle persone sottoposte a indagini di diventare il terminale di un complesso sistema criminale, la gran parte di natura occulta e operante anche in territorio estero, destinato anche ad acquisire e gestire informazioni riservate fornite da numerosi soggetti in corso di individuazione”.
Insomma l'operazione conclusa all'alba dell'8 maggio con l'arresto di Scajola, della sua segretaria Roberta Sacco, della moglie di Matacena, Chiara Rizzo, e di altri cinque indagati è soltanto l'inizio.
Indagato ma non arrestato risulta il trentanovenne Vincenzo Speziali junior, che in un colloquio con Scajola dice di sé: “io sono programmato per non sbagliare”. Speziali ha sposato la libanese Joumana Rizk, che risulta essere nipote di Amin Gemayel, ed è omonimo dello zio senatore ed ex presidente di Confindustria Calabria, oltre che presidente dell'aeroporto di Lamezia Terme su nomina di Giuseppe Scopelliti, governatore dimissionario e candidato Ncd alle Europee. Speziali senior è anche indagato per concussione all'Asp di Crotone.
Molti degli amici del “circolo Matacena” sono semplicemente citati nei documenti della Dda reggina. Molti hanno cognomi storici o vicende giudiziarie alle spalle.
Appena Matacena viene arrestato a Dubai, dove si è recato per rinnovare il visto di permanenza alle Seychelles nello scorso agosto, è Giorgio Fanfani, figlio di Amintore, ad attivarsi per trovare un legale italiano negli Emirati: Ottavia Molinari.
La sorella Cecilia Fanfani è definita “buona amica” da Chiara Matacena. Al consulto legale partecipa anche Carlo Biondi, figlio dell'ex Guardasigilli e avvocato Alfredo.
C'è poi Marzia Mittiga, moglie dell'armatore Manfredi Lefebvre d'Ovidio, anch'egli residente a Montecarlo come l'armatore Matacena. Marzia Lefebvre, secondo gli investigatori, ha prestato la sua mail per alcuni messaggi che Chiara doveva mandare al marito negli Emirati.
Speziali junior è l'ufficiale di collegamento che organizza, l'11 febbraio 2014, l'incontro romano tra Chiara Matacena e Luigi Bisignani. Lo stesso giorno, Speziali pranza con un altro piduista, il livornese Emo Danesi, vicino all'Udc. Durante il pranzo, Speziali telefona a Scajola mentre l'ex ministro si trova al ristorante romano Le tamerici con Daniele Santucci e Giovanni Morzenti.
Santucci, presidente dell'Agenzia italiana per pubbliche amministrazioni e socio di Pier Carlo Scajola, figlio di Claudio, sarà arrestato il 14 marzo 2014 con l'accusa di peculato per 7 milioni di euro. Bisignani finirà agli arresti il 14 febbraio, tre giorni dopo l'incontro per l'affaire Matacena, per gli appalti di Palazzo Chigi. Morzenti, ex presidente della Federazione italiana sport invernali (Fisi), è stato condannato in via definitiva per concussione nel febbraio 2013. Alla comitiva dell'11 febbraio di unisce a un certo punto anche l'ex deputata crotonese del Pd Marilina Intrieri.
Ma l'aiuto più importante a Chiara Rizzo arriva sicuramente da Scajola. È lui che la moglie di Matacena chiama in lacrime alle 9 di mattina appena dopo l'arresto del marito a Dubai, il 28 agosto 2013, chiedendogli subito un incontro a Montecarlo. L'ex ministro glielo concede. Da lì in avanti le intercettazioni fra i due sono spesso criptiche, con il latitante che viene a volte indicato come “la mamma” oppure con il nome del figlio Athos. Quando poi, dopo una serie di incontri a Beirut e all'ambasciata romana del Libano, il circolo Matacena deciderà di tentare la carta dell'asilo politico sotto l'ombrello protettore di Amin Gemayel, Scajola parlerà al telefono di “scuola”. Peraltro, senza subito essere compreso da Chiara Matacena.
Più complessa è l'articolazione del salvataggio economico. In previsione della fuga, Matacena organizza un reverse merger delle sue società (Amadeus con le sue tre motonavi, la finanziaria Solemar, la lussemburghese Xilo, la Mediterranea shipping, più le due liberiane Amshu e Athoschia) per evitare di essere coinvolto nel blocco dei beni. Anche la moglie subisce il blocco del suo conto al Monte dei Paschi di Siena per decisione della direzione a settembre del 2013.
Il flusso di soldi, però, è proseguito.
08 maggio 2014© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... a-1.164460
Folli Stefano
Una campagna elettorale avvelenata – 18
La guerra di potere – 17
Funziona così - 6
L'ORDINANZA
Da Scajola agli amici in Medioriente
Tutti i nomi dietro il "Circolo Matacena"
Il decreto di perquisizione della Dda di Reggio Calabria mette in luce un doppio binario diplomatico-finanziario per garantire la fuga dell'ex deputato Amedeo Matacena. Con personalità che vanno dalla massoneria alla politica. E l'arresto del già titolare dell'Interno è solo la punta dell'iceberg
di Gianfrancesco Turano
La rete di Amedeo Matacena è impressionante. L'ex ministro Claudio Scajola è soltanto l'uomo più in vista di un network che spaziava fra l'Italia, il principato di Monaco e il Medioriente.
Nel decreto di perquisizione della Dda di Reggio Calabria emerge un doppio binario diplomatico-finanziario per mettere in sicurezza l'ex deputato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Ecco come la Procura di Reggio Calabria riassume la situazione: “Nel corso delle indagini sono emersi continui contatti e collegamenti fra i soggetti investigati e appartenenti a ambienti politici, istituzionali e imprenditoriali... La gestione di tali operazioni politiche, istituzionali ed economiche ha consentito alle persone sottoposte a indagini di diventare il terminale di un complesso sistema criminale, la gran parte di natura occulta e operante anche in territorio estero, destinato anche ad acquisire e gestire informazioni riservate fornite da numerosi soggetti in corso di individuazione”.
Insomma l'operazione conclusa all'alba dell'8 maggio con l'arresto di Scajola, della sua segretaria Roberta Sacco, della moglie di Matacena, Chiara Rizzo, e di altri cinque indagati è soltanto l'inizio.
Indagato ma non arrestato risulta il trentanovenne Vincenzo Speziali junior, che in un colloquio con Scajola dice di sé: “io sono programmato per non sbagliare”. Speziali ha sposato la libanese Joumana Rizk, che risulta essere nipote di Amin Gemayel, ed è omonimo dello zio senatore ed ex presidente di Confindustria Calabria, oltre che presidente dell'aeroporto di Lamezia Terme su nomina di Giuseppe Scopelliti, governatore dimissionario e candidato Ncd alle Europee. Speziali senior è anche indagato per concussione all'Asp di Crotone.
Molti degli amici del “circolo Matacena” sono semplicemente citati nei documenti della Dda reggina. Molti hanno cognomi storici o vicende giudiziarie alle spalle.
Appena Matacena viene arrestato a Dubai, dove si è recato per rinnovare il visto di permanenza alle Seychelles nello scorso agosto, è Giorgio Fanfani, figlio di Amintore, ad attivarsi per trovare un legale italiano negli Emirati: Ottavia Molinari.
La sorella Cecilia Fanfani è definita “buona amica” da Chiara Matacena. Al consulto legale partecipa anche Carlo Biondi, figlio dell'ex Guardasigilli e avvocato Alfredo.
C'è poi Marzia Mittiga, moglie dell'armatore Manfredi Lefebvre d'Ovidio, anch'egli residente a Montecarlo come l'armatore Matacena. Marzia Lefebvre, secondo gli investigatori, ha prestato la sua mail per alcuni messaggi che Chiara doveva mandare al marito negli Emirati.
Speziali junior è l'ufficiale di collegamento che organizza, l'11 febbraio 2014, l'incontro romano tra Chiara Matacena e Luigi Bisignani. Lo stesso giorno, Speziali pranza con un altro piduista, il livornese Emo Danesi, vicino all'Udc. Durante il pranzo, Speziali telefona a Scajola mentre l'ex ministro si trova al ristorante romano Le tamerici con Daniele Santucci e Giovanni Morzenti.
Santucci, presidente dell'Agenzia italiana per pubbliche amministrazioni e socio di Pier Carlo Scajola, figlio di Claudio, sarà arrestato il 14 marzo 2014 con l'accusa di peculato per 7 milioni di euro. Bisignani finirà agli arresti il 14 febbraio, tre giorni dopo l'incontro per l'affaire Matacena, per gli appalti di Palazzo Chigi. Morzenti, ex presidente della Federazione italiana sport invernali (Fisi), è stato condannato in via definitiva per concussione nel febbraio 2013. Alla comitiva dell'11 febbraio di unisce a un certo punto anche l'ex deputata crotonese del Pd Marilina Intrieri.
Ma l'aiuto più importante a Chiara Rizzo arriva sicuramente da Scajola. È lui che la moglie di Matacena chiama in lacrime alle 9 di mattina appena dopo l'arresto del marito a Dubai, il 28 agosto 2013, chiedendogli subito un incontro a Montecarlo. L'ex ministro glielo concede. Da lì in avanti le intercettazioni fra i due sono spesso criptiche, con il latitante che viene a volte indicato come “la mamma” oppure con il nome del figlio Athos. Quando poi, dopo una serie di incontri a Beirut e all'ambasciata romana del Libano, il circolo Matacena deciderà di tentare la carta dell'asilo politico sotto l'ombrello protettore di Amin Gemayel, Scajola parlerà al telefono di “scuola”. Peraltro, senza subito essere compreso da Chiara Matacena.
Più complessa è l'articolazione del salvataggio economico. In previsione della fuga, Matacena organizza un reverse merger delle sue società (Amadeus con le sue tre motonavi, la finanziaria Solemar, la lussemburghese Xilo, la Mediterranea shipping, più le due liberiane Amshu e Athoschia) per evitare di essere coinvolto nel blocco dei beni. Anche la moglie subisce il blocco del suo conto al Monte dei Paschi di Siena per decisione della direzione a settembre del 2013.
Il flusso di soldi, però, è proseguito.
08 maggio 2014© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Ultima modifica di camillobenso il 09/05/2014, 14:26, modificato 1 volta in totale.
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Re: CATTIVI PENSIERI
La vox populi egli italiani per l'articolo i IFQ:
Claudio Scajola arrestato, “l’ex ministro aiutò ex deputato Matacena a fuggire”
Gianni Carboni • 19 minuti fa
Se lo so bevuto....a sua insaputa
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MauroNovelli • 22 minuti fa
E così anche Claudio ha salito "li tre gradini der Coeli". Così...per provare l'effetto che fa!
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Lorenzo Lorenzon • un'ora fa
Daiiii....... vedrete che il comico renziano, amico del condannato, non prima delle Europee ( perché fa un po' fatica, troppi impegni, ed sempre in ferie per l' Italia), ma subito dopo gli farà una legge "ad personam" .
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Minoranza Rumorosa • un'ora fa
Dal 2001 e uno che speravo questo.
Spero che le paghi tutte il boia.
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fabry51 • un'ora fa
Questo è il raccolto della semina che per 20 anni ha subito il nostro paese, gli Italiani che hanno votato FI cosa diranno adesso, toghe rosse, giustizia ad orologeria, comunisti.......e quelli che hanno votato PD non si chiederanno come mai i "rossi" non hanno vigilato o erano collusi? Ma se volete lavarvi la coscienza potete sempre dire che la colpa è di Grillo
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barzellette • un'ora fa
non è il primo non sarà l'ultimo, sono i nostri politici, Razzi? quello meglio, uno che non nuoce un BUONO
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Danno492 • 2 ore fa
Godo come una capretta valdostana.
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socio lucio • 2 ore fa
ex ministro dell'interno, interno 3, via rebibbia
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Rasputin pergliamici Sputin • 2 ore fa
Qualcosa c'era a sua insaputa: le intercettazioni!
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Bella Italia • 2 ore fa
Finalmente la giustizia ha fatto il suo corso, sembra ieri che ci imboniva le sue prosopopee su tutti i tg. Fare chiarezza, su ogni malvagità perpetrata al nostro Paese è linfa purificatrice, senza distinzioni per le provenienza politiche. Poi ogni partito farà conoscere di che morale è fatto, e il PD ha già fatto vedere di perdere volentieri chi non ha servito il partito ma solo se stesso, votando costantemente per l'arresto dei parlamentari anche propri, come giusto e sacrosanto fare.
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Claudio Scajola arrestato, “l’ex ministro aiutò ex deputato Matacena a fuggire”
Gianni Carboni • 19 minuti fa
Se lo so bevuto....a sua insaputa
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MauroNovelli • 22 minuti fa
E così anche Claudio ha salito "li tre gradini der Coeli". Così...per provare l'effetto che fa!
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Lorenzo Lorenzon • un'ora fa
Daiiii....... vedrete che il comico renziano, amico del condannato, non prima delle Europee ( perché fa un po' fatica, troppi impegni, ed sempre in ferie per l' Italia), ma subito dopo gli farà una legge "ad personam" .
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Minoranza Rumorosa • un'ora fa
Dal 2001 e uno che speravo questo.
Spero che le paghi tutte il boia.
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fabry51 • un'ora fa
Questo è il raccolto della semina che per 20 anni ha subito il nostro paese, gli Italiani che hanno votato FI cosa diranno adesso, toghe rosse, giustizia ad orologeria, comunisti.......e quelli che hanno votato PD non si chiederanno come mai i "rossi" non hanno vigilato o erano collusi? Ma se volete lavarvi la coscienza potete sempre dire che la colpa è di Grillo
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barzellette • un'ora fa
non è il primo non sarà l'ultimo, sono i nostri politici, Razzi? quello meglio, uno che non nuoce un BUONO
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Danno492 • 2 ore fa
Godo come una capretta valdostana.
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socio lucio • 2 ore fa
ex ministro dell'interno, interno 3, via rebibbia
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Rasputin pergliamici Sputin • 2 ore fa
Qualcosa c'era a sua insaputa: le intercettazioni!
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Bella Italia • 2 ore fa
Finalmente la giustizia ha fatto il suo corso, sembra ieri che ci imboniva le sue prosopopee su tutti i tg. Fare chiarezza, su ogni malvagità perpetrata al nostro Paese è linfa purificatrice, senza distinzioni per le provenienza politiche. Poi ogni partito farà conoscere di che morale è fatto, e il PD ha già fatto vedere di perdere volentieri chi non ha servito il partito ma solo se stesso, votando costantemente per l'arresto dei parlamentari anche propri, come giusto e sacrosanto fare.
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Re: CATTIVI PENSIERI
Renzusconum Pregiudicatellum • 2 ore fa
La fine che si merita. A patto che tra un mese non ce lo ritroviamo di nuovo tra i piedi.
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garden • 2 ore fa
La seconda Repubblica è la brutta copia della prima Repubblica
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socio lucio garden • 2 ore fa
no, che dici, è meglio dell'originale altro che brutta copia !!!
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nikovkalash00 • 2 ore fa
un po di fantasy...
il popolo italiano dovrebbe votare UNA SOLA PARTE POLITICA. Dopo di che, il popolo stesso, se non viene fatto quanto promesso, può decidere di iniziare con le fucilazioni, i lavori forzati o con l'esilio a vita a secondo della loro posizione di potere... BUM! l'ho sparata lì, ma ormai s'è già detto e ridetto tutto su sta gentagli... booring!!!
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MORALIZADOR • 2 ore fa
LA SPAZZATURA
E' il frutto di chi la produce.
Spesso è il frutto del voto e dei votanti.
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giorgio • 2 ore fa
Incredibile con sto schifo c'e' ancora gente che ha il coraggio di fare il suo dovere!
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claude47 • 2 ore fa
A Beirut apriranno la succursale di forza mafia pardon italia
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Lincoln • 2 ore fa
In Italia non bastano le carceri per mettere dentro i veri colpevoli,come nel caso concreto
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ldp • 2 ore fa
Ancora un paio poi aprono un circolo della libertà e Beirut , in attesa che arrivi il capo.......
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gepi1990 • 2 ore fa
Oddio, Scajola arrestato a sua insaputa?
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luca • 2 ore fa
capperi, m'ha fatto quasi pena..quasi però..
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La fine che si merita. A patto che tra un mese non ce lo ritroviamo di nuovo tra i piedi.
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garden • 2 ore fa
La seconda Repubblica è la brutta copia della prima Repubblica
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socio lucio garden • 2 ore fa
no, che dici, è meglio dell'originale altro che brutta copia !!!
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nikovkalash00 • 2 ore fa
un po di fantasy...
il popolo italiano dovrebbe votare UNA SOLA PARTE POLITICA. Dopo di che, il popolo stesso, se non viene fatto quanto promesso, può decidere di iniziare con le fucilazioni, i lavori forzati o con l'esilio a vita a secondo della loro posizione di potere... BUM! l'ho sparata lì, ma ormai s'è già detto e ridetto tutto su sta gentagli... booring!!!
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MORALIZADOR • 2 ore fa
LA SPAZZATURA
E' il frutto di chi la produce.
Spesso è il frutto del voto e dei votanti.
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giorgio • 2 ore fa
Incredibile con sto schifo c'e' ancora gente che ha il coraggio di fare il suo dovere!
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claude47 • 2 ore fa
A Beirut apriranno la succursale di forza mafia pardon italia
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Lincoln • 2 ore fa
In Italia non bastano le carceri per mettere dentro i veri colpevoli,come nel caso concreto
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ldp • 2 ore fa
Ancora un paio poi aprono un circolo della libertà e Beirut , in attesa che arrivi il capo.......
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gepi1990 • 2 ore fa
Oddio, Scajola arrestato a sua insaputa?
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luca • 2 ore fa
capperi, m'ha fatto quasi pena..quasi però..
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Re: CATTIVI PENSIERI
piciovr • 2 ore fa
Beh dai, farà i domicilari in casa sua al Colosseo e andrà 4 ore alla settimana dalle vecchiette....
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newpirate • 2 ore fa
almeno gli hanno dato una cella con vista al colosseo?
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roby • 2 ore fa
Questi giudici comunisti che continuano ( svolgendo ligi il loro mestiere senza sapere che è anticostituzionale lavorare bene ) imperterriti a decimare tutta questa brava e onesta gente: dove andremo a finire mah?
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barzellette roby • un'ora fa
il nostro augurio è che tengano duro agli attacchi della mafia
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Gabriel • 2 ore fa
Il secondino a Claudio:
«Dottò, questa è la sua nuova casa»
«Ma come... non lo sapevo... nessuno mi ha detto nulla... »
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barzellette • 2 ore fa
A MIA INSAPUTA NON COSTITUISCE REATO, ALLORA è INNOCENTE, ANDRà A FINIRE CHE PURE STAVOLTA SARà INNOCENTE PERCHè CHI L'HA INTERCETTATO è UN COMUNISTA DELLA MAGISTRATURA DEMOCRATICA CHE PER FORZA ITALIA NON FA TESTO, ALLORA SI APPELLERANNO AL CORTE EUROPEA PER I DIRITTI DEL BERLUSCONISMO.
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Beh dai, farà i domicilari in casa sua al Colosseo e andrà 4 ore alla settimana dalle vecchiette....
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newpirate • 2 ore fa
almeno gli hanno dato una cella con vista al colosseo?
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roby • 2 ore fa
Questi giudici comunisti che continuano ( svolgendo ligi il loro mestiere senza sapere che è anticostituzionale lavorare bene ) imperterriti a decimare tutta questa brava e onesta gente: dove andremo a finire mah?
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barzellette roby • un'ora fa
il nostro augurio è che tengano duro agli attacchi della mafia
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Gabriel • 2 ore fa
Il secondino a Claudio:
«Dottò, questa è la sua nuova casa»
«Ma come... non lo sapevo... nessuno mi ha detto nulla... »
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barzellette • 2 ore fa
A MIA INSAPUTA NON COSTITUISCE REATO, ALLORA è INNOCENTE, ANDRà A FINIRE CHE PURE STAVOLTA SARà INNOCENTE PERCHè CHI L'HA INTERCETTATO è UN COMUNISTA DELLA MAGISTRATURA DEMOCRATICA CHE PER FORZA ITALIA NON FA TESTO, ALLORA SI APPELLERANNO AL CORTE EUROPEA PER I DIRITTI DEL BERLUSCONISMO.
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Re: CATTIVI PENSIERI
Giovanni • 2 ore fa
Un grazie e un grande abbraccio ad una Magistratura onesta e forze dell'Ordine efficienti! Siete il meglio di questa Nazione che spero presto tornerà a diventare Stato. W M5S! E al vostro nostro vero unico Quotidiano Italiano.
5 • Rispondi•Condividi ›
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barzellette Giovanni • 2 ore fa
MI associo e ai complimenti e all'augurio. Al quotidiano un giornale che reputo indipendente e quindi leggo da sempre
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Quasimodus • 3 ore fa
I giudici, come sempre inflessibili con i potenti, lo condanneranno ad
un tristo futuro con obbligo di espiare un'ora al mese per un intero
anno presso qualche centro per la protezione della giovane, immerso in
parco naturale!
Intanto i domiciliari: lo sbatteranno a marcire in qualche villa o
attico di sua (insapevole) proprietà con vista sul Colosseo e il PD farà
con lui l'ennesima trattativa per la riforma della giustizia! W l'italia!
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barzellette Quasimodus • 2 ore fa
Di Berlusconi c'è ne uno, di Renzi (parte maschi) purtroppo tanti, quando si candiderà la figlia usciranno le Renziette che per adesso si chiamano Picierno.
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miserasinferias • 3 ore fa
SE NON
SE NON SONO CRIMINALI SONO LADRI
SE NON SONO LADRI SONO CORROTTI
SE NON SONO CORROTTI SONO CORRUTTORI
SE NON SONO CORRUTTORI SONO CONCUSSI
SE NON SONO CONCUSSI SONO COMPLICI
SE NON SONO COMPLICI QUANTOMENO SONO FAVOREGGIATORI
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Massimo Lascialfari • 3 ore fa
L'Italia ,la nostra cara Italia è come una pianta malata dalle radici fino alla sommità,perchè è stata accudita e governata da questi luridi personaggi,sinceramente a malincuore, molto bipartisan.
Doveva essere la sinistra a prendersi cura delle persone più deboli e di quelle che lavorano e producono,ed inoltre doveva essere la sinistra a stare sempre sull'attenti ed informare gli italiani quando ci si fosse accorti di queste cose così infami.
Purtroppo la sinistra NON ESISTE e quindi per ritornare alle sorti della pianta malata,io penso che l'unico modo sia proprio sbarbarla.
Certo con tutte le conseguenze.
8 • Rispondi•Condividi ›
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socio lucio Massimo Lascialfari • 2 ore fa
hai notato quanto impegno ci ha messo renzi (pseudo sinistra) per rendere schiavi i dipendenti italiani ?
direi che la sinistra è passata all'estrema destra.
io provero' a sbarbarla, con tutte le conseguenze, come dici tu, votando il m5s.
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Un grazie e un grande abbraccio ad una Magistratura onesta e forze dell'Ordine efficienti! Siete il meglio di questa Nazione che spero presto tornerà a diventare Stato. W M5S! E al vostro nostro vero unico Quotidiano Italiano.
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barzellette Giovanni • 2 ore fa
MI associo e ai complimenti e all'augurio. Al quotidiano un giornale che reputo indipendente e quindi leggo da sempre
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Quasimodus • 3 ore fa
I giudici, come sempre inflessibili con i potenti, lo condanneranno ad
un tristo futuro con obbligo di espiare un'ora al mese per un intero
anno presso qualche centro per la protezione della giovane, immerso in
parco naturale!
Intanto i domiciliari: lo sbatteranno a marcire in qualche villa o
attico di sua (insapevole) proprietà con vista sul Colosseo e il PD farà
con lui l'ennesima trattativa per la riforma della giustizia! W l'italia!
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barzellette Quasimodus • 2 ore fa
Di Berlusconi c'è ne uno, di Renzi (parte maschi) purtroppo tanti, quando si candiderà la figlia usciranno le Renziette che per adesso si chiamano Picierno.
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miserasinferias • 3 ore fa
SE NON
SE NON SONO CRIMINALI SONO LADRI
SE NON SONO LADRI SONO CORROTTI
SE NON SONO CORROTTI SONO CORRUTTORI
SE NON SONO CORRUTTORI SONO CONCUSSI
SE NON SONO CONCUSSI SONO COMPLICI
SE NON SONO COMPLICI QUANTOMENO SONO FAVOREGGIATORI
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Massimo Lascialfari • 3 ore fa
L'Italia ,la nostra cara Italia è come una pianta malata dalle radici fino alla sommità,perchè è stata accudita e governata da questi luridi personaggi,sinceramente a malincuore, molto bipartisan.
Doveva essere la sinistra a prendersi cura delle persone più deboli e di quelle che lavorano e producono,ed inoltre doveva essere la sinistra a stare sempre sull'attenti ed informare gli italiani quando ci si fosse accorti di queste cose così infami.
Purtroppo la sinistra NON ESISTE e quindi per ritornare alle sorti della pianta malata,io penso che l'unico modo sia proprio sbarbarla.
Certo con tutte le conseguenze.
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socio lucio Massimo Lascialfari • 2 ore fa
hai notato quanto impegno ci ha messo renzi (pseudo sinistra) per rendere schiavi i dipendenti italiani ?
direi che la sinistra è passata all'estrema destra.
io provero' a sbarbarla, con tutte le conseguenze, come dici tu, votando il m5s.
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Re: CATTIVI PENSIERI
cincilla • 3 ore fa
Il LIBANO è molto di moda nel gruppo del ex cav, sen. pres. condannato
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garden cincilla • 2 ore fa
Per fortuna hanno eliminato Gheddafi altrimenti c'era l'imbarazzo della scelta
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donna carmela • 3 ore fa
Un po' alla volta i vertici di FI vanno tutti in gattabuia.......................
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minerva • 3 ore fa
Certamente un politico molto attivo con interessi ampi....... interessato a tutti gli affari dove si possono raccogliere, ad insaputa, premi e riconoscimenti. Un fino politico di professione.......insomma una persona competente, non un politico della prima ora come il M5*****
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SUPER INCIUCIO • 3 ore fa
Alfano, il delfino di Berlusconi e al governo con il Berlusconino , fará la stessa fine per il caso Dell'Utri! solo qualche annetto e saterá furi anche lui!
G.I.M.S.E.
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gnurantinun • 3 ore fa
Calma, in fondo è innocente almeno fino al terzo grado di giudizio (prescrizione permettendo).
Ma mi chiedo: non bastava guardarlo in faccia per non votarlo? Non bastava ascoltare le f..................acce che racconta?
Diciamolo: ce gli scegliamo (nominati o no, la icse non è obbligatoria).
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amldc • 3 ore fa
b. addolorato ? ci credo: un altro pezzo del suo castello delle impunità che si sgretola!
Se beccano tutti gli esperti in fughe e latitanza, va a finire che perde anche le ultime speranze.
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Antonio Costanzo • 3 ore fa
LA SECONDA REPUBBLICA E' STATO COME IL SECONDO TEMPO DI UN FILM........ IL SISTEMA E' MARCIO E SE CAMBI LE TESTE MA NON IL SISTEMA LE COSE ANDRANNO SEMPRE PEGGIO !!! AIVOGLIA A DIRE ADESSO CI STA MONTI PER FORTUNA E' ANDTO VIA B. , DOPO E' ARRIVATO LETTA E TUTTI A DIRE MONTI ERA PEGGIO DI B. , POI E' ARRIVATO STO FONZI CHE DOVREBBE ESSERE MEGLIO DI LETTA ......... !!! E' IL SISTEMA CHE VA CAMBIATO E NON LE TESTE......... L' UNICO CHE VUOLE CAMBIARE IL SISTEMA E' IL MOVIMENTO5STELLE........ VOGLIO VEDERE FINO A CHE PUNTO SONO MASOCHI STI STI ITALIANI !!!
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giorgio • 3 ore fa
Se scaiola vuotasse il sacco l'Italia sarebbe un paese migliore
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esperio giorgio • 3 ore fa
Se Scajo non avesse niente da vuotare , l'Italia sarebbe un buon Paese.
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socio lucio giorgio • 3 ore fa
se l'italia fosse un paese migliore, mezzo parlamento sarebbe in galera
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socio lucio • 3 ore fa
sono quasi convinto, come affermano i parlamentari di destra, che la magistratura sia di parte, basti vedere quanta gente condannata frequenta montecitorio, e quanti dirigenti pubblici, traffichini e politici disonesti sono liberi di continuare a rubare, con una magistratura seria e severa, sarebbero tutti in carcere.
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socio lucio • 3 ore fa
berlusconi: "addolorato, ma non avevo sentore inchiesta"
*
tutto in stile scajola: "l'hanno arrestato a sua insaputa"
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lucag011 • 3 ore fa
SCAIOLA LIBERO
adesso datemi il daspo
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capitantutteame • 3 ore fa
se continua di questo passo FI dovrà cambiare nome in CI -- carcerati insapienti
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donna carmela capitantutteame • 3 ore fa
Ci manca solo Forminchioni e Verdini....................altri
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Il LIBANO è molto di moda nel gruppo del ex cav, sen. pres. condannato
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garden cincilla • 2 ore fa
Per fortuna hanno eliminato Gheddafi altrimenti c'era l'imbarazzo della scelta
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donna carmela • 3 ore fa
Un po' alla volta i vertici di FI vanno tutti in gattabuia.......................
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minerva • 3 ore fa
Certamente un politico molto attivo con interessi ampi....... interessato a tutti gli affari dove si possono raccogliere, ad insaputa, premi e riconoscimenti. Un fino politico di professione.......insomma una persona competente, non un politico della prima ora come il M5*****
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SUPER INCIUCIO • 3 ore fa
Alfano, il delfino di Berlusconi e al governo con il Berlusconino , fará la stessa fine per il caso Dell'Utri! solo qualche annetto e saterá furi anche lui!
G.I.M.S.E.
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gnurantinun • 3 ore fa
Calma, in fondo è innocente almeno fino al terzo grado di giudizio (prescrizione permettendo).
Ma mi chiedo: non bastava guardarlo in faccia per non votarlo? Non bastava ascoltare le f..................acce che racconta?
Diciamolo: ce gli scegliamo (nominati o no, la icse non è obbligatoria).
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amldc • 3 ore fa
b. addolorato ? ci credo: un altro pezzo del suo castello delle impunità che si sgretola!
Se beccano tutti gli esperti in fughe e latitanza, va a finire che perde anche le ultime speranze.
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Antonio Costanzo • 3 ore fa
LA SECONDA REPUBBLICA E' STATO COME IL SECONDO TEMPO DI UN FILM........ IL SISTEMA E' MARCIO E SE CAMBI LE TESTE MA NON IL SISTEMA LE COSE ANDRANNO SEMPRE PEGGIO !!! AIVOGLIA A DIRE ADESSO CI STA MONTI PER FORTUNA E' ANDTO VIA B. , DOPO E' ARRIVATO LETTA E TUTTI A DIRE MONTI ERA PEGGIO DI B. , POI E' ARRIVATO STO FONZI CHE DOVREBBE ESSERE MEGLIO DI LETTA ......... !!! E' IL SISTEMA CHE VA CAMBIATO E NON LE TESTE......... L' UNICO CHE VUOLE CAMBIARE IL SISTEMA E' IL MOVIMENTO5STELLE........ VOGLIO VEDERE FINO A CHE PUNTO SONO MASOCHI STI STI ITALIANI !!!
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giorgio • 3 ore fa
Se scaiola vuotasse il sacco l'Italia sarebbe un paese migliore
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esperio giorgio • 3 ore fa
Se Scajo non avesse niente da vuotare , l'Italia sarebbe un buon Paese.
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socio lucio giorgio • 3 ore fa
se l'italia fosse un paese migliore, mezzo parlamento sarebbe in galera
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socio lucio • 3 ore fa
sono quasi convinto, come affermano i parlamentari di destra, che la magistratura sia di parte, basti vedere quanta gente condannata frequenta montecitorio, e quanti dirigenti pubblici, traffichini e politici disonesti sono liberi di continuare a rubare, con una magistratura seria e severa, sarebbero tutti in carcere.
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socio lucio • 3 ore fa
berlusconi: "addolorato, ma non avevo sentore inchiesta"
*
tutto in stile scajola: "l'hanno arrestato a sua insaputa"
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lucag011 • 3 ore fa
SCAIOLA LIBERO
adesso datemi il daspo
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capitantutteame • 3 ore fa
se continua di questo passo FI dovrà cambiare nome in CI -- carcerati insapienti
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donna carmela capitantutteame • 3 ore fa
Ci manca solo Forminchioni e Verdini....................altri
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Re: CATTIVI PENSIERI
Per finanziare Expo aumenta (ancora) la benzina.
09/05/2014 di triskel182
Salgono le accise dei carburanti per finanziare Expo 2015. Nel decreto legge sulla casa, approvato ieri dalla commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, è stato infilato un emendamento che prevede un nuovo aumento delle tasse sulla benzina per un valore di 13 milioni di euro.
13 MILIONI PER IL COMUNE DI MILANO - In questo modo vengono parzialmente modificate le coperture alle norme che finanziano Expo per 25 milioni di euro, soldi che inizialmente dovevano venire dal fondo per le assunzioni nelle amministrazioni pubbliche.
Questi soldi quindi serviranno a rimpinguare il fondo da 25 milioni destinato al Comune di Milano con un aumento della tassazione su benzina, diesel, combustibile per riscaldamento destinato ad usi civili. L’emendamento, aggiunge l’Eco di Bergamo, è stato firmato dal senatore del Pd Gianluca Rossi.
L’AUMENTO PER RIQUALIFICARE LE EX CASE POPOLARI – Il Giornale aggiunge poi che mercoledì sette maggio è stato presentato sempre in commissione Ambiente al Senato un altro emendamento a forma Massimo Caleo, ancora Pd, che prevede un aumento delle accuse sui carburanti per cinque milioni nel 2015 e nel 2016 e di 15 nel 2017 per finanziare riqualificazione energetica delle case ex popolari. Certo a conti fatti non parliamo di grandi cifre ma non si può non notare che un aumento della tassazione sui carburanti potrebbe portare a conseguenze importanti in termini di consumi.
IL LAMENTO DI ASSOPETROLI – Ed è ciò che è stato evocato dal presidente di Assopetroli Assoenergia, Franco Ferrari Aggradi, che ripreso da Libero ha attaccato duramente il Parlamento: «Ci auguriamo che la commissione Bilancio rigetti questa proposta [...] alla luce del crollo dei consumi e del gettito erariale non solo non produrrà gli effetti attesi ma continua a ritardare quel cambio di rotta fortemente auspicato per la ripresa [...] il metodo di copertura continua ad essere quello di pescare dalle accise dei carburanti. Un metodo iniquo e profondamente sbagliato alla luce dei risultati che produce».
Da giornalettismo.com
09/05/2014 di triskel182
Salgono le accise dei carburanti per finanziare Expo 2015. Nel decreto legge sulla casa, approvato ieri dalla commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, è stato infilato un emendamento che prevede un nuovo aumento delle tasse sulla benzina per un valore di 13 milioni di euro.
13 MILIONI PER IL COMUNE DI MILANO - In questo modo vengono parzialmente modificate le coperture alle norme che finanziano Expo per 25 milioni di euro, soldi che inizialmente dovevano venire dal fondo per le assunzioni nelle amministrazioni pubbliche.
Questi soldi quindi serviranno a rimpinguare il fondo da 25 milioni destinato al Comune di Milano con un aumento della tassazione su benzina, diesel, combustibile per riscaldamento destinato ad usi civili. L’emendamento, aggiunge l’Eco di Bergamo, è stato firmato dal senatore del Pd Gianluca Rossi.
L’AUMENTO PER RIQUALIFICARE LE EX CASE POPOLARI – Il Giornale aggiunge poi che mercoledì sette maggio è stato presentato sempre in commissione Ambiente al Senato un altro emendamento a forma Massimo Caleo, ancora Pd, che prevede un aumento delle accuse sui carburanti per cinque milioni nel 2015 e nel 2016 e di 15 nel 2017 per finanziare riqualificazione energetica delle case ex popolari. Certo a conti fatti non parliamo di grandi cifre ma non si può non notare che un aumento della tassazione sui carburanti potrebbe portare a conseguenze importanti in termini di consumi.
IL LAMENTO DI ASSOPETROLI – Ed è ciò che è stato evocato dal presidente di Assopetroli Assoenergia, Franco Ferrari Aggradi, che ripreso da Libero ha attaccato duramente il Parlamento: «Ci auguriamo che la commissione Bilancio rigetti questa proposta [...] alla luce del crollo dei consumi e del gettito erariale non solo non produrrà gli effetti attesi ma continua a ritardare quel cambio di rotta fortemente auspicato per la ripresa [...] il metodo di copertura continua ad essere quello di pescare dalle accise dei carburanti. Un metodo iniquo e profondamente sbagliato alla luce dei risultati che produce».
Da giornalettismo.com
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Re: CATTIVI PENSIERI
Libano
Perché siamo qui:
Siamo in Libano a sostegno delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 425 del 19 marzo 1978, n. 1701 del 11 agosto 2006 e la n. 1832 del 27 agosto 2008.
Il nostro compito:
Assistiamo il Governo libanese ad esercitare la propria sovranità sul Libano ed a garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele. Sosteniamo, inoltre, le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area allo scopo di prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni all’interno delle quali possa essere ritrovata una pace duratura.
Come lo facciamo:
L’Italia è inserita nella forza multinazionale denominata UNIFIL che dal 1978 opera lungo la linea “armistiziale” Blue Line tra il Libano ed Israele. Prima della crisi del luglio/agosto 2006 la forza multinazionale di UNIFIL aveva il compito di verificare il ritiro delle truppe israeliane dal confine meridionale del Libano e assistere lo stesso governo a ristabilire la propria autorità nell’area. Dopo la crisi del luglio/agosto 2006, ai precedenti compiti, si sono aggiunti il sostegno alle forze armate libanesi nel dispiegamento nel sud del paese, l’assistenza umanitaria alla popolazione civile e il monitoraggio della cessazione delle ostilità nell’area compresa tra la “Blue Line” ed il fiume Litani.
Su decisione delle Nazioni Unite, dal 28 gennaio 2012, l’Italia ha assunto il comando della missione UNIFIL.
La nomina del Generale di Divisione Paolo Serra – avvenuta due anni dopo il termine del mandato del Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano – rappresenta un prestigioso attestato di stima e fiducia per il ruolo attivo svolto dall’Italia nel promuovere la stabilità e la sicurezza dell’Area Mediterranea e Mediorientale.
Alla missione UNIFIL partecipano oltre 10.000 soldati provenienti dai seguenti Paesi: Armenia, Austria, Bangladesh, Bielorussia, Belgio, Brasile, Brunei, Cambogia, Cina, Croazia, Cipro, El Salvador, Francia, Finlandia, Repubblica di Macedonia, Germania, Ghana, Grecia, Guatemala, Ungheria, India, Indonesia, Italia, Irlanda, Kenia, Malesia, Nepal, Nigeria, Qatar, Korea, Serbia, Sierra Leone, Slovenia, Spagna, Sri Lanka, Tanzania e Turchia.
Dove operiamo:
Il comando della forza nazionale è stanziato nella base "Millevoi" presso Shama (sede anche del Comando del Settore Ovest di UNIFIL), mentre l’unità di manovra ed i supporti sono suddivisi tra le basi di Al Mansuri, Shama e basi operative avanzate stanziate lungo la blue line.
Chi siamo:
Attualmente i militari italiani della Joint Task Force – Lebanon sono 1.100 appartenenti per la maggior parte, alla Brigata Meccanizzata "Granatieri di Sardegna" di stanza a Roma. All’Italia è anche affidato il comando del Sector West nel cui ambito opera la Task Force italiana in Libano che gestisce, le unità di manovra e di supporto fornite da altre nazioni quali: Irlanda, Ghana, Korea, Finlandia, Brunei, Malesia, Slovenia e Tanzania.
http://www.difesa.it/OperazioniMilitari ... ibano.aspx
----------------------------------------
MI chiedo:Se questo paese merita che noi siamo lì.Visto che protegge Dell'Utri e l'altro mandato da Scaiola.
Se decidesse da me ritirerei subito le nostre forze armate dal Libano.Adesso vogliono la traduzione del processo in lingua araba.
E noi siamo li a proteggere i Libanesi.
Vergognatevi.
Ciao
Paolo11
Perché siamo qui:
Siamo in Libano a sostegno delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 425 del 19 marzo 1978, n. 1701 del 11 agosto 2006 e la n. 1832 del 27 agosto 2008.
Il nostro compito:
Assistiamo il Governo libanese ad esercitare la propria sovranità sul Libano ed a garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele. Sosteniamo, inoltre, le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area allo scopo di prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni all’interno delle quali possa essere ritrovata una pace duratura.
Come lo facciamo:
L’Italia è inserita nella forza multinazionale denominata UNIFIL che dal 1978 opera lungo la linea “armistiziale” Blue Line tra il Libano ed Israele. Prima della crisi del luglio/agosto 2006 la forza multinazionale di UNIFIL aveva il compito di verificare il ritiro delle truppe israeliane dal confine meridionale del Libano e assistere lo stesso governo a ristabilire la propria autorità nell’area. Dopo la crisi del luglio/agosto 2006, ai precedenti compiti, si sono aggiunti il sostegno alle forze armate libanesi nel dispiegamento nel sud del paese, l’assistenza umanitaria alla popolazione civile e il monitoraggio della cessazione delle ostilità nell’area compresa tra la “Blue Line” ed il fiume Litani.
Su decisione delle Nazioni Unite, dal 28 gennaio 2012, l’Italia ha assunto il comando della missione UNIFIL.
La nomina del Generale di Divisione Paolo Serra – avvenuta due anni dopo il termine del mandato del Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano – rappresenta un prestigioso attestato di stima e fiducia per il ruolo attivo svolto dall’Italia nel promuovere la stabilità e la sicurezza dell’Area Mediterranea e Mediorientale.
Alla missione UNIFIL partecipano oltre 10.000 soldati provenienti dai seguenti Paesi: Armenia, Austria, Bangladesh, Bielorussia, Belgio, Brasile, Brunei, Cambogia, Cina, Croazia, Cipro, El Salvador, Francia, Finlandia, Repubblica di Macedonia, Germania, Ghana, Grecia, Guatemala, Ungheria, India, Indonesia, Italia, Irlanda, Kenia, Malesia, Nepal, Nigeria, Qatar, Korea, Serbia, Sierra Leone, Slovenia, Spagna, Sri Lanka, Tanzania e Turchia.
Dove operiamo:
Il comando della forza nazionale è stanziato nella base "Millevoi" presso Shama (sede anche del Comando del Settore Ovest di UNIFIL), mentre l’unità di manovra ed i supporti sono suddivisi tra le basi di Al Mansuri, Shama e basi operative avanzate stanziate lungo la blue line.
Chi siamo:
Attualmente i militari italiani della Joint Task Force – Lebanon sono 1.100 appartenenti per la maggior parte, alla Brigata Meccanizzata "Granatieri di Sardegna" di stanza a Roma. All’Italia è anche affidato il comando del Sector West nel cui ambito opera la Task Force italiana in Libano che gestisce, le unità di manovra e di supporto fornite da altre nazioni quali: Irlanda, Ghana, Korea, Finlandia, Brunei, Malesia, Slovenia e Tanzania.
http://www.difesa.it/OperazioniMilitari ... ibano.aspx
----------------------------------------
MI chiedo:Se questo paese merita che noi siamo lì.Visto che protegge Dell'Utri e l'altro mandato da Scaiola.
Se decidesse da me ritirerei subito le nostre forze armate dal Libano.Adesso vogliono la traduzione del processo in lingua araba.
E noi siamo li a proteggere i Libanesi.
Vergognatevi.
Ciao
Paolo11
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Re: CATTIVI PENSIERI
Il punto - Una campagna avvelenata - Si annuncia una campagna avvelenata contro l'Europa e le istituzioni
Folli Stefano
Una campagna elettorale avvelenata – 19
La guerra di potere – 18
Funziona così - 7
Corsera 9.5.14
Come Prima, più di Prima
di Gian Antonio Stella
http://www.youtube.com/watch?v=85k2SK0Kov4&hd=1
Per piacere: evitateci lo stupore scandalizzato, «chi se lo immaginava?», «non l’avrei mai detto…».
Tutto sono, gli arresti di ieri per l’Expo 2015, tranne che una clamorosa sorpresa.
Perché, ferma restando l’innocenza di tutti fino alle sentenze, le cose stavano procedendo esattamente come era andata troppe altre volte.
Il solito copione. Recitato per i Mondiali di nuoto, le Universiadi, la World Cup di calcio, l’Anno Santo... Anni perduti nei preliminari, discussioni infinite sui progetti, liti e ripicche sulla gestione e poi, di colpo, l’allarme: oddio, non ce la faremo mai! Ed ecco l’affannosa accelerazione, le deroghe, il commissariamento, le scorciatoie per aggirare lacci e lacciuoli, le commesse strapagate, i costosissimi cantieri notturni non stop.
Sono sei anni, dal 31 marzo 2008, che sappiamo di dovere organizzare l’Expo 2015. E anni che sappiamo, dopo i trionfi di Shanghai 2010 dove il nostro padiglione fece un figurone, che l’impresa è difficile se non temeraria. Eppure solo Napolitano, all’ultimo istante, si precipitò alla grandiosa esposizione cinese per ricevere il passaggio del testimone e mettere una toppa sulle vistose assenze del nostro governo. Dopo di allora, tanti proclami, annunci, rassicurazioni… Mentre cresceva, nonostante l’impegno generoso di tanti, la paura di non farcela.
È una maledizione, la fretta. E ci caschiamo sempre. O forse è peggio ancora: c’è anche chi scommette sui ritardi e sulla accelerazione febbrile col cuore in gola. Quando il rischio che salti tutto fa saltare le regole che erano state fissate e i prezzi schizzano sempre più su, più su, più su. Proprio come previde nel 2010 la presidente degli architetti milanesi denunciando «perplessità in merito al rispetto delle scadenze per il completamento dei lavori, alla trasparenza delle procedure e alle modalità che saranno utilizzate per affidare gli appalti». Già la prima di quelle gare, del resto, fu un’avvisaglia: vinse un’impresa con un ribasso enorme da 90 a 58 milioni ma l’anno dopo già batteva cassa per averne 88. Per non dire delle infiltrazioni nei subappalti di imprese in odore di mafia: il capo della polizia Pansa, mesi fa, comunicò che 23 aziende erano state escluse. Lo stesso sindaco Pisapia, però, spiegò d’essere sulle spine: troppi, sei mesi di analisi burocratiche, per verificare la serietà di una ditta. Tanto più se la fretta si fa angosciosa.
L’unica sorpresa, nella retata di ieri che segue il fermo un mese fa del direttore generale di Infrastrutture Lombarde Giulio Rognoni, sono i nomi di alcuni degli arrestati. Già tirati in ballo vent’anni fa, nella stagione di Mani pulite, come se non fosse cambiato niente. Dal costruttore Enrico Maltauro all’ex pci Primo Greganti fino all’ex dicì Gianstefano Frigerio, poi candidato da Forza Italia (lifting anagrafico…) col nome d’arte di Carlo. Ma come, direte: ancora? Ancora, accusano i magistrati. E parlano d’«una cupola» che «condizionava gli appalti» in favore di «imprese riconducibili a tutti i partiti». Cosa significa «tutti»? Mancano solo un paio di settimane alle elezioni europee. E un anno all’apertura dell’Expo: i dubbi su quello che è oggi il più grande investimento nazionale e rischia di trasformarsi da vetrina della speranza e del rilancio in una vetrina infangata devono essere spazzati via in fretta.
Folli Stefano
Una campagna elettorale avvelenata – 19
La guerra di potere – 18
Funziona così - 7
Corsera 9.5.14
Come Prima, più di Prima
di Gian Antonio Stella
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Per piacere: evitateci lo stupore scandalizzato, «chi se lo immaginava?», «non l’avrei mai detto…».
Tutto sono, gli arresti di ieri per l’Expo 2015, tranne che una clamorosa sorpresa.
Perché, ferma restando l’innocenza di tutti fino alle sentenze, le cose stavano procedendo esattamente come era andata troppe altre volte.
Il solito copione. Recitato per i Mondiali di nuoto, le Universiadi, la World Cup di calcio, l’Anno Santo... Anni perduti nei preliminari, discussioni infinite sui progetti, liti e ripicche sulla gestione e poi, di colpo, l’allarme: oddio, non ce la faremo mai! Ed ecco l’affannosa accelerazione, le deroghe, il commissariamento, le scorciatoie per aggirare lacci e lacciuoli, le commesse strapagate, i costosissimi cantieri notturni non stop.
Sono sei anni, dal 31 marzo 2008, che sappiamo di dovere organizzare l’Expo 2015. E anni che sappiamo, dopo i trionfi di Shanghai 2010 dove il nostro padiglione fece un figurone, che l’impresa è difficile se non temeraria. Eppure solo Napolitano, all’ultimo istante, si precipitò alla grandiosa esposizione cinese per ricevere il passaggio del testimone e mettere una toppa sulle vistose assenze del nostro governo. Dopo di allora, tanti proclami, annunci, rassicurazioni… Mentre cresceva, nonostante l’impegno generoso di tanti, la paura di non farcela.
È una maledizione, la fretta. E ci caschiamo sempre. O forse è peggio ancora: c’è anche chi scommette sui ritardi e sulla accelerazione febbrile col cuore in gola. Quando il rischio che salti tutto fa saltare le regole che erano state fissate e i prezzi schizzano sempre più su, più su, più su. Proprio come previde nel 2010 la presidente degli architetti milanesi denunciando «perplessità in merito al rispetto delle scadenze per il completamento dei lavori, alla trasparenza delle procedure e alle modalità che saranno utilizzate per affidare gli appalti». Già la prima di quelle gare, del resto, fu un’avvisaglia: vinse un’impresa con un ribasso enorme da 90 a 58 milioni ma l’anno dopo già batteva cassa per averne 88. Per non dire delle infiltrazioni nei subappalti di imprese in odore di mafia: il capo della polizia Pansa, mesi fa, comunicò che 23 aziende erano state escluse. Lo stesso sindaco Pisapia, però, spiegò d’essere sulle spine: troppi, sei mesi di analisi burocratiche, per verificare la serietà di una ditta. Tanto più se la fretta si fa angosciosa.
L’unica sorpresa, nella retata di ieri che segue il fermo un mese fa del direttore generale di Infrastrutture Lombarde Giulio Rognoni, sono i nomi di alcuni degli arrestati. Già tirati in ballo vent’anni fa, nella stagione di Mani pulite, come se non fosse cambiato niente. Dal costruttore Enrico Maltauro all’ex pci Primo Greganti fino all’ex dicì Gianstefano Frigerio, poi candidato da Forza Italia (lifting anagrafico…) col nome d’arte di Carlo. Ma come, direte: ancora? Ancora, accusano i magistrati. E parlano d’«una cupola» che «condizionava gli appalti» in favore di «imprese riconducibili a tutti i partiti». Cosa significa «tutti»? Mancano solo un paio di settimane alle elezioni europee. E un anno all’apertura dell’Expo: i dubbi su quello che è oggi il più grande investimento nazionale e rischia di trasformarsi da vetrina della speranza e del rilancio in una vetrina infangata devono essere spazzati via in fretta.
Ultima modifica di camillobenso il 10/05/2014, 11:54, modificato 1 volta in totale.
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Re: CATTIVI PENSIERI
https://www.youtube.com/watch?v=2Py9K4iCm-s
TTIP, trasparenza sugli accordi tra Usa e Europa! Vogliamo sapere
Ciao
Paolo11
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