TANGENTOPOLI - 2
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Re: TANGENTOPOLI - 2
Expo, prime ammissioni: “I biglietti con la contabilità delle tangenti”. I politici negano
L'imprenditore vicentino Enrico Maltauro confessa e indica nell'ex esponente ligure dell’Udc Sergio Cattozzo il veicolo per arrivare agli appalti e quest'ultimo ammette di aver tentato di nascondere "i bigliettini con la contabilità delle tangenti". Il manager (ormai ex) Expo Angelo Paris dichiara di aver "commesso errori" pur negando di aver fatto parte della "cupola" L'ex funzionario Pci Primo Greganti, l'ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e l'ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo invece, considerati "promotori", hanno negato tutto. L'ex compagno G: "Mi occupo di legno"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 maggio 2014
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Expo, prime ammissioni: “I biglietti con la contabilità delle tangenti”. I politici negano
L'imprenditore vicentino Enrico Maltauro confessa e indica nell'ex esponente ligure dell’Udc Sergio Cattozzo il veicolo per arrivare agli appalti e quest'ultimo ammette di aver tentato di nascondere "i bigliettini con la contabilità delle tangenti". Il manager (ormai ex) Expo Angelo Paris dichiara di aver "commesso errori" pur negando di aver fatto parte della "cupola" L'ex funzionario Pci Primo Greganti, l'ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e l'ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo invece, considerati "promotori", hanno negato tutto. L'ex compagno G: "Mi occupo di legno"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 maggio 2014Commenti (266)
Cantiere Expo 2015
Più informazioni su: Corruzione, Expo 2015, Gianstefano Frigerio, Luigi Grillo, Primo Greganti, Tangenti.
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Le mazzette, 22 anni dopo Tangentopoli, si travestono da consulenze e i mediatori diventano lobbisti. I politici, invece, negano. Tre giorni dopo gli arresti arrivano le spiegazioni che in alcuni casi sanno di confessione. E così l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro ammette e indica nell’ex esponente ligure dell’Udc Sergio Cattozzo il veicolo per arrivare agli appalti e quest’ultimo ammette di aver tentato di nascondere “i bigliettini con la contabilità delle tangenti”. E poi il manager (ormai ex) Expo Angelo Paris racconta di aver “commesso errori” anche se negando di aver fatto parte della “cupola” o “squadra”. Che però, secondo la Procura di Milano, tramava per spartire, in modalità perfettamente bipartisan, gli appalti per Expo e la Città della Salute, e bandi di gara nella sanità lombarda. L’ex funzionario Pci Primo Greganti, l’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e l’ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo invece, considerati i “promotori”, negano tutto.
L’imprenditore Maltauro: “Pagavo Cattozzo per mediazione”. L’imprenditore Maltauro ammette davanti al gip di Milano Fabio Antezza “i fatti nella loro materialità” e prenota un incontro con i pubblici ministeri Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio. Il costruttore non ha del resto potuto negare i fatti contestati, peraltro, filmati dagli investigatori (guarda il video), ma ha aggiunto anche di volerli spiegare in un interrogatorio che potrebbe essere fissato già martedì. L’imprenditore, difeso dagli avvocati Paolo Grasso e Giovanni Dedola, ha squadernato la sua carriera di imprenditore e ha sostenuto che con Cattozzo aveva un rapporto professionale che veniva retribuito di fatto anche con consulenze false. Maltauro avrebbe pagato mazzette per 300-400mila euro, anche se gli inquirenti avrebbe quantificato in 600mila la cifra totale.
Cattozzo: “In biglietti nascosti la contabilità tangenti”. “Ho fatto il mediatore per le imprese edili in cerca di lavoro soprattutto nel privato. Sono un procacciatore di affari, un lobbista all’americana” ha dichiarato Cattozzo, difeso dagli avvocati Michele Ciravegna, Riccardo Ferrari e Rodolfo Senes, al giudice ammettendo: “I biglietti che ho cercato di nascondere (al momento dell’arresto, ndr) erano quelli su cui ho annotato la contabilità delle tangenti“, il libro mastro “dei soldi ricevuti dall’imprenditore Enrico Maltauro”. I pizzini erano stati poi consegnati alla Guardia di Finanza, con tante scuse. Anche lui nei prossimi giorni sarà interrogato. A testimonianza che venivano pagate tangenti e non commissioni c’è, tra le tantissime, una intercettazione del 24 ottobre del 2013 in cui Cattozzo parlando con Frigerio dice: ”Bisogna metterne 20 di stecche in forno per tirar fuori 10”. Secondo Cattozzo, intercettato al telefono con Frigerio, i pubblici ufficiali andavano, infatti, “coccolati” come le “belle donne”, anche per “due anni” di seguito tra cene e aperitivi, prima di riuscire ad ottenere la loro fiducia e il loro “asservimento”.
Paris: “Ho fatto errori, ma non faccio parte di una cupola”. Anche Paris ha ammesso. Soprattutto di aver fatto “errori”, e cioè di aver fornito informazioni riservate, negando però di avere fatto parte della “cupola” e respingendo l’accusa di associazione per delinquere. L’ex manager, che verrà interrogato dai pm, ha depositato nel fascicolo del gip la lettera di dimissioni da Expo, che però sarà inoltrata domani una volta che il giudice avrà rilasciato l’autorizzazione. “Si è dimesso perché ha sempre creduto nel progetto Expo e quindi ci tiene che vada avanti senza intralci” dice il difensore Luca Troyer.
Grillo al gip: “Mai presi soldi, non so nulla di appalti”. L’ex parlamentare forzista invece ha respinto le accuse. Ha “spiegato”, ha negato “di aver preso soldi” e anche di aver avuto a che fare con “gli appalti Expo”. Al giudice ha raccontato di aver visto Paris una sola volta per pochi minuti alcuni giorni fa, mentre di aver parlato con Rognoni (ex dg di Infrastrutture Lombarde, arrestato lo scorso 20 marzo) alcune volte in contesti istituzionali e due volte a cena. Grillo ha ammesso di conoscere da anni Cattozzo, Maltauro e Frigerio e di essersi interessato alle sorti di Giuseppe Nucci (rimasto fuori dal Cda Sogin lo scorso settembre) ritenendola una persona di valore. Solo quale settimana fa, a metà aprile, quando veniva deciso il rinnovo dei vertici di molte società pubbliche Grillo, secondo l’accusa, telefonò a “Cesare Previti per fare il punto della situazione sull’attività di pressing in corso per la nomina di Nucci al vertice di Terna”, cosa che però non avvenne come ricorda l’avvocato Andrea Corradino. Grillo ha spiegato di non aver “mai messo piede nel Circolo Tommaso Moro”, per gli inquirenti la sede operativa della “cupola”.
L’ex Dc Greganti (“mi occupo di legno”) e l’ex Pci Frigerio negano tutto. Hanno negato tutto l’ex funzionario del Pci Primo Greganti e l’ex parlamentare della Dc Gianstefano Frigerio. Hanno respinto l’accusa dei pm di essere stati gli organizzatori e i promotori di quella “cupola” che voleva mettere le mani e gestire una serie di appalti relativi all’Expo, alla Sogin e alla sanità lombarda. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, infatti di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta finalizzata.
L’ex compagno G. ha negato di aver “preso soldi e di aver interferito in maniera illecita negli appalti” e ha spiegato, invece, che “da anni” si “occupa della promozione della filiera del legno”. L’avvocato Roberto Macchia ha spiegato che anche “l’interesse” per l’Expo del suo assistito era legato all’eventuale realizzazione di “padiglioni in legno”. Il legale ha spiegato che Greganti nel corso del suo interrogatorio ha “contestato tutti gli addebiti” e ha detto di non aver “mai preso soldi” e di non aver mai “chiesto o ottenuto favori in relazione ad appalti”. L’attività dell’ex funzionario del Pci, invece, come ha aggiunto il legale, è quella di “cercare imprenditori interessati alla realizzazione di immobili in legno e di seguire tutta questa filiera, dalla lavorazione del legno alla fabbricazione degli immobili, tenendo conto che anche per l’Expo ci saranno padiglioni così realizzati”. La “tesi” di Greganti, infatti, secondo il suo legale, “è che in questo settore in futuro si potrà garantire molta occupazione”. Riguardo a Gianstefano Frigerio, l’ex parlamentare Dc arrestato, Greganti, invece, ha spiegato di averlo incontrato “più volte”, ma sempre “in relazione alla promozione di queste iniziative”. Mentre per quanto riguarda Luigi Grillo, ex senatore del Pdl, ha raccontato di averlo visto “solo poche volte”. Il legale ha anche chiarito che Greganti si è reso disponibile ad un interrogatorio davanti ai pm.
“Condizionati appalti di fondamentale rilievo per la vita del Paese”. Il giudice per le indagini preliminari dovrà valutare se le ammissioni e le “negazioni” hanno più o meno attenuato il quadro di estrema pericolosità disegnato dalla Procura con queste parole: “Per quanto attiene nello specifico i componenti a vario titolo dell’associazione criminosa gli elementi di indagine esposti nella presente richiesta dimostrano la formidabile efficienza, ramificazione, capacità di infiltrazione e condizionamento degli appalti e delle condotte dei pubblici ufficiali in capo al sodalizio criminoso e l’attuale estrema pericolosità dello stesso. Siamo in presenza di un’associazione delinquere che anche nel momento in cui l’Ufficio sta scrivendo queste righe sta condizionando in modo illecito e continua ad “inquinare” appalti di fondamentale rilievo per la vita economica del Paese”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... te/981887/
L'imprenditore vicentino Enrico Maltauro confessa e indica nell'ex esponente ligure dell’Udc Sergio Cattozzo il veicolo per arrivare agli appalti e quest'ultimo ammette di aver tentato di nascondere "i bigliettini con la contabilità delle tangenti". Il manager (ormai ex) Expo Angelo Paris dichiara di aver "commesso errori" pur negando di aver fatto parte della "cupola" L'ex funzionario Pci Primo Greganti, l'ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e l'ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo invece, considerati "promotori", hanno negato tutto. L'ex compagno G: "Mi occupo di legno"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 maggio 2014
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Expo, prime ammissioni: “I biglietti con la contabilità delle tangenti”. I politici negano
L'imprenditore vicentino Enrico Maltauro confessa e indica nell'ex esponente ligure dell’Udc Sergio Cattozzo il veicolo per arrivare agli appalti e quest'ultimo ammette di aver tentato di nascondere "i bigliettini con la contabilità delle tangenti". Il manager (ormai ex) Expo Angelo Paris dichiara di aver "commesso errori" pur negando di aver fatto parte della "cupola" L'ex funzionario Pci Primo Greganti, l'ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e l'ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo invece, considerati "promotori", hanno negato tutto. L'ex compagno G: "Mi occupo di legno"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 maggio 2014Commenti (266)
Cantiere Expo 2015
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Le mazzette, 22 anni dopo Tangentopoli, si travestono da consulenze e i mediatori diventano lobbisti. I politici, invece, negano. Tre giorni dopo gli arresti arrivano le spiegazioni che in alcuni casi sanno di confessione. E così l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro ammette e indica nell’ex esponente ligure dell’Udc Sergio Cattozzo il veicolo per arrivare agli appalti e quest’ultimo ammette di aver tentato di nascondere “i bigliettini con la contabilità delle tangenti”. E poi il manager (ormai ex) Expo Angelo Paris racconta di aver “commesso errori” anche se negando di aver fatto parte della “cupola” o “squadra”. Che però, secondo la Procura di Milano, tramava per spartire, in modalità perfettamente bipartisan, gli appalti per Expo e la Città della Salute, e bandi di gara nella sanità lombarda. L’ex funzionario Pci Primo Greganti, l’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e l’ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo invece, considerati i “promotori”, negano tutto.
L’imprenditore Maltauro: “Pagavo Cattozzo per mediazione”. L’imprenditore Maltauro ammette davanti al gip di Milano Fabio Antezza “i fatti nella loro materialità” e prenota un incontro con i pubblici ministeri Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio. Il costruttore non ha del resto potuto negare i fatti contestati, peraltro, filmati dagli investigatori (guarda il video), ma ha aggiunto anche di volerli spiegare in un interrogatorio che potrebbe essere fissato già martedì. L’imprenditore, difeso dagli avvocati Paolo Grasso e Giovanni Dedola, ha squadernato la sua carriera di imprenditore e ha sostenuto che con Cattozzo aveva un rapporto professionale che veniva retribuito di fatto anche con consulenze false. Maltauro avrebbe pagato mazzette per 300-400mila euro, anche se gli inquirenti avrebbe quantificato in 600mila la cifra totale.
Cattozzo: “In biglietti nascosti la contabilità tangenti”. “Ho fatto il mediatore per le imprese edili in cerca di lavoro soprattutto nel privato. Sono un procacciatore di affari, un lobbista all’americana” ha dichiarato Cattozzo, difeso dagli avvocati Michele Ciravegna, Riccardo Ferrari e Rodolfo Senes, al giudice ammettendo: “I biglietti che ho cercato di nascondere (al momento dell’arresto, ndr) erano quelli su cui ho annotato la contabilità delle tangenti“, il libro mastro “dei soldi ricevuti dall’imprenditore Enrico Maltauro”. I pizzini erano stati poi consegnati alla Guardia di Finanza, con tante scuse. Anche lui nei prossimi giorni sarà interrogato. A testimonianza che venivano pagate tangenti e non commissioni c’è, tra le tantissime, una intercettazione del 24 ottobre del 2013 in cui Cattozzo parlando con Frigerio dice: ”Bisogna metterne 20 di stecche in forno per tirar fuori 10”. Secondo Cattozzo, intercettato al telefono con Frigerio, i pubblici ufficiali andavano, infatti, “coccolati” come le “belle donne”, anche per “due anni” di seguito tra cene e aperitivi, prima di riuscire ad ottenere la loro fiducia e il loro “asservimento”.
Paris: “Ho fatto errori, ma non faccio parte di una cupola”. Anche Paris ha ammesso. Soprattutto di aver fatto “errori”, e cioè di aver fornito informazioni riservate, negando però di avere fatto parte della “cupola” e respingendo l’accusa di associazione per delinquere. L’ex manager, che verrà interrogato dai pm, ha depositato nel fascicolo del gip la lettera di dimissioni da Expo, che però sarà inoltrata domani una volta che il giudice avrà rilasciato l’autorizzazione. “Si è dimesso perché ha sempre creduto nel progetto Expo e quindi ci tiene che vada avanti senza intralci” dice il difensore Luca Troyer.
Grillo al gip: “Mai presi soldi, non so nulla di appalti”. L’ex parlamentare forzista invece ha respinto le accuse. Ha “spiegato”, ha negato “di aver preso soldi” e anche di aver avuto a che fare con “gli appalti Expo”. Al giudice ha raccontato di aver visto Paris una sola volta per pochi minuti alcuni giorni fa, mentre di aver parlato con Rognoni (ex dg di Infrastrutture Lombarde, arrestato lo scorso 20 marzo) alcune volte in contesti istituzionali e due volte a cena. Grillo ha ammesso di conoscere da anni Cattozzo, Maltauro e Frigerio e di essersi interessato alle sorti di Giuseppe Nucci (rimasto fuori dal Cda Sogin lo scorso settembre) ritenendola una persona di valore. Solo quale settimana fa, a metà aprile, quando veniva deciso il rinnovo dei vertici di molte società pubbliche Grillo, secondo l’accusa, telefonò a “Cesare Previti per fare il punto della situazione sull’attività di pressing in corso per la nomina di Nucci al vertice di Terna”, cosa che però non avvenne come ricorda l’avvocato Andrea Corradino. Grillo ha spiegato di non aver “mai messo piede nel Circolo Tommaso Moro”, per gli inquirenti la sede operativa della “cupola”.
L’ex Dc Greganti (“mi occupo di legno”) e l’ex Pci Frigerio negano tutto. Hanno negato tutto l’ex funzionario del Pci Primo Greganti e l’ex parlamentare della Dc Gianstefano Frigerio. Hanno respinto l’accusa dei pm di essere stati gli organizzatori e i promotori di quella “cupola” che voleva mettere le mani e gestire una serie di appalti relativi all’Expo, alla Sogin e alla sanità lombarda. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, infatti di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta finalizzata.
L’ex compagno G. ha negato di aver “preso soldi e di aver interferito in maniera illecita negli appalti” e ha spiegato, invece, che “da anni” si “occupa della promozione della filiera del legno”. L’avvocato Roberto Macchia ha spiegato che anche “l’interesse” per l’Expo del suo assistito era legato all’eventuale realizzazione di “padiglioni in legno”. Il legale ha spiegato che Greganti nel corso del suo interrogatorio ha “contestato tutti gli addebiti” e ha detto di non aver “mai preso soldi” e di non aver mai “chiesto o ottenuto favori in relazione ad appalti”. L’attività dell’ex funzionario del Pci, invece, come ha aggiunto il legale, è quella di “cercare imprenditori interessati alla realizzazione di immobili in legno e di seguire tutta questa filiera, dalla lavorazione del legno alla fabbricazione degli immobili, tenendo conto che anche per l’Expo ci saranno padiglioni così realizzati”. La “tesi” di Greganti, infatti, secondo il suo legale, “è che in questo settore in futuro si potrà garantire molta occupazione”. Riguardo a Gianstefano Frigerio, l’ex parlamentare Dc arrestato, Greganti, invece, ha spiegato di averlo incontrato “più volte”, ma sempre “in relazione alla promozione di queste iniziative”. Mentre per quanto riguarda Luigi Grillo, ex senatore del Pdl, ha raccontato di averlo visto “solo poche volte”. Il legale ha anche chiarito che Greganti si è reso disponibile ad un interrogatorio davanti ai pm.
“Condizionati appalti di fondamentale rilievo per la vita del Paese”. Il giudice per le indagini preliminari dovrà valutare se le ammissioni e le “negazioni” hanno più o meno attenuato il quadro di estrema pericolosità disegnato dalla Procura con queste parole: “Per quanto attiene nello specifico i componenti a vario titolo dell’associazione criminosa gli elementi di indagine esposti nella presente richiesta dimostrano la formidabile efficienza, ramificazione, capacità di infiltrazione e condizionamento degli appalti e delle condotte dei pubblici ufficiali in capo al sodalizio criminoso e l’attuale estrema pericolosità dello stesso. Siamo in presenza di un’associazione delinquere che anche nel momento in cui l’Ufficio sta scrivendo queste righe sta condizionando in modo illecito e continua ad “inquinare” appalti di fondamentale rilievo per la vita economica del Paese”.
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Re: TANGENTOPOLI - 2
La vox populi dell'articolo precedente:
Ciuz • 15 minuti fa
ma non vi bastano i finanziamenti pubblici?Vergogna!!!
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aladino • 15 minuti fa
ma bisogna farli marcire in galera questa gente sono loro che hanno rovinato il paese
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Minnie • 23 minuti fa
Ricordo che molti anni fa il giudice del pool di mani pulite Gherardo Colombo disse che era stata scoperta solo la punta dell'iceberg di quel malaffare. Da allora politicanti e preti si sono specializzati e ingegnerizzati nel saccheggio di denaro pubblico.
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giancarlo4601 • 33 minuti fa
Se veramente ci fosse la volontà della politica di attenuare la corruzione basterebbe un semplicissimo provvedimento. Chi viene riconosciuto colpevole lo si mandi già dalla condanna in primo grado direttamente in carcere senza vie di fuga come le misure alternative. Basterebbe questa piccola misura e si stroncherebbero almeno l'80% dei reati. Ma la politica non può perchè è corriva.
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arrivo io giancarlo4601 • 25 minuti fa
Però in questo momento, per quanto riguarda l'Expo, nessuno è stato condannato, quindi cosa si fa, si lasciano al loro posto?
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giancarlo4601 arrivo io • 12 minuti fa
Per intanto un po' di "traduzioni provvisorie" nelle patrie galere sono già state messe in atto e non è poco.
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Mario Rossi • un'ora fa
MagnaMagnaMagna...
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arrivo io Mario Rossi • 33 minuti fa
Ora che ha scoperto come si batte sulla tastiera, riesce ad esprimere un pensiero?
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Mario Rossi arrivo io • 11 minuti fa
ZittoZittoZitto.
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gianfryii arrivo io • 24 minuti fa
quando non si ha nulla da dire è meglio stare in silenzio!
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cimperat • un'ora fa
L'ex Dc Greganti...e l'ex PCI Frigerio? :-)
Vabbè che in questi casi non è che cambi molto.
Saluti "reds" a progetto.
P.S.: ok, dopo l'indicazione partitica era corretta...
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arrivo io • un'ora fa
E' sconvolgente il silenzio delle associazioni degli imprenditori. Se non prendono le distanze da quegli imprenditori disonesti, che danneggiano gli onesti imprenditori, cosa si deve pensare?
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Fabiano Ricci arrivo io • 15 minuti fa
Uè, squallore, hai ricominciato a darti i like da solo ???? Autoclaque.......ahahahahahahahahaah
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Paolo Matucci • un'ora fa
Il fertile vivaio ambrosiano continua a mostrare i suoi frutti con l'ultima serie di arresti legati agli scandali attorno all'Expo 15.Per evitare il naufragio il veloce,per favore non taumaturgico, Renzi ha posto a guardia un esperto magistrato.Nel contempo il 12 maggio abbiamo letto sui giornali del solerte papa piemontese che ha invitato 13 nuovi preti a "non bastonare i fedeli",in confessionale, ma ad usare molta misericordia,lui che di misericordia è proprio un appassionato; ne abbiamo avuto conferma anche da numerose sue citazioni.Nello stesso giorno ha parlato il segr.di Stato vaticano cardinale Parolin il quale ha invitato a" non perdere di vista la corruzione". Un messaggio questo non molto chiaro; due messaggi collidenti un po' tra di loro.Comunque una evidente conferma che all'origine del nostro primato europeo in fatto di corruzione c'è il benevolo trattamento che i preti usano verso gli italiani... già italiani. Se per assurdo fossero soltanto dei fedeli non si configurerebbe l'ingerenza nei nostri affari interni con il conseguente grave danno al nostro vivere sociale. Ed i rappresentanti dello Stato italiano? Sgomitano per assistere ai rituali che pongono ai bravi fedeli altre figure da idolatrare,pardon adorare: mai tante come in questo periodo evidentemente per riottenere consenso. Faranno sicuramente miracoli,un sistema che funziona ancora; non dimentichiamo che c'è anche il terzo mondo.Paolo Matucci
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VINX89 • un'ora fa
Dopo che la Gabanelli ha barbaramente ucciso Di Pietro, mi aspetterei, se fosse onesta, un bel servizio sull'expo PRIMA del 25 maggio per demolire PD+FI.
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valdiperez VINX89 • un'ora fa
è inutile... perché parte dei piddini sono come i pdllini. Gli puoi dire le cose come stanno e se ne usciranno con... e allora? Perché un politico deve essere per forza povero? Detto che Dipietro non era un santo ma la faziosità della Gabanelli fu indubbia...
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arrivo io VINX89 • un'ora fa
Veramente Di Pietro ha fatto tutto da solo. La Gabanelli, ci ha solo informato di quello che aveva combinato.
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Fabiano Ricci arrivo io • 14 minuti fa
E che ha combinato ? Dai squallore, illuminaci...
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VINX89 • un'ora fa
Una sola soluzione: annullare l'expo ed indire un maxi processo.
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Fabiano Ricci VINX89 • 13 minuti fa
Io avrei in mente un altro uso: finire di costruire i capannoni e poi mettere le sbarre alle finestre
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arrivo io VINX89 • un'ora fa
Il suo commento chiarisce perché in Italia c'è tanto mlaffare
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Fabiano Ricci arrivo io • 13 minuti fa
Malaffare tipo tirare fango a pagamento, come fai te ?
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valdiperez • un'ora fa
a tutti coloro che sono pronti a dare contro i sindacati, articolo 18 e amenità varie accusandoli di essere il freno allo sviluppo dell'Italia.
Scopriamo (sigh) una triste nota verità oggi con l'Expo. Il livello mostruoso di corruzione, un sistema incredibile di favori di do ut des, che non ha ripercussione solo da un punto di vista economico (i costi dello stato), ma da un punto di vista sociale (favori che portano figli di politici o di ammanicati a posizioni di potere grazie a cortesie reciproce). Scopriamo che parte degli sprechi non ha nulla a che vedere con una burocrazia elefantiaca ma con management pubblici disinvolti con il denaro pubblico. Scopriamo che le aziende straniere non investono in Italia proprio a causa della corruzione o che alcune italiane preferiscono trasferirsi per lo stesso motivo, e scopriamo pure che molti giovani, linfa vitale di questa nazione oggi sono all'estero, perché loro viene proposto un posto in un call center mentre ai figli di posizioni di rendita. Scopriamo che immense quantità di denaro pubblico sono state distolte da quelle infrastrutture necessarie allo sviluppo della nazione per i soliti giochetti di potere. Scopriamo insomma che una parte degli imprenditori tende a fregare i loro colleghi. Però tranquilli il Job act con il precariato a vita risolverà i problemi di quest'itaglia
Ciuz • 15 minuti fa
ma non vi bastano i finanziamenti pubblici?Vergogna!!!
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aladino • 15 minuti fa
ma bisogna farli marcire in galera questa gente sono loro che hanno rovinato il paese
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Minnie • 23 minuti fa
Ricordo che molti anni fa il giudice del pool di mani pulite Gherardo Colombo disse che era stata scoperta solo la punta dell'iceberg di quel malaffare. Da allora politicanti e preti si sono specializzati e ingegnerizzati nel saccheggio di denaro pubblico.
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giancarlo4601 • 33 minuti fa
Se veramente ci fosse la volontà della politica di attenuare la corruzione basterebbe un semplicissimo provvedimento. Chi viene riconosciuto colpevole lo si mandi già dalla condanna in primo grado direttamente in carcere senza vie di fuga come le misure alternative. Basterebbe questa piccola misura e si stroncherebbero almeno l'80% dei reati. Ma la politica non può perchè è corriva.
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arrivo io giancarlo4601 • 25 minuti fa
Però in questo momento, per quanto riguarda l'Expo, nessuno è stato condannato, quindi cosa si fa, si lasciano al loro posto?
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giancarlo4601 arrivo io • 12 minuti fa
Per intanto un po' di "traduzioni provvisorie" nelle patrie galere sono già state messe in atto e non è poco.
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Mario Rossi • un'ora fa
MagnaMagnaMagna...
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arrivo io Mario Rossi • 33 minuti fa
Ora che ha scoperto come si batte sulla tastiera, riesce ad esprimere un pensiero?
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Mario Rossi arrivo io • 11 minuti fa
ZittoZittoZitto.
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gianfryii arrivo io • 24 minuti fa
quando non si ha nulla da dire è meglio stare in silenzio!
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cimperat • un'ora fa
L'ex Dc Greganti...e l'ex PCI Frigerio? :-)
Vabbè che in questi casi non è che cambi molto.
Saluti "reds" a progetto.
P.S.: ok, dopo l'indicazione partitica era corretta...
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arrivo io • un'ora fa
E' sconvolgente il silenzio delle associazioni degli imprenditori. Se non prendono le distanze da quegli imprenditori disonesti, che danneggiano gli onesti imprenditori, cosa si deve pensare?
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Fabiano Ricci arrivo io • 15 minuti fa
Uè, squallore, hai ricominciato a darti i like da solo ???? Autoclaque.......ahahahahahahahahaah
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Paolo Matucci • un'ora fa
Il fertile vivaio ambrosiano continua a mostrare i suoi frutti con l'ultima serie di arresti legati agli scandali attorno all'Expo 15.Per evitare il naufragio il veloce,per favore non taumaturgico, Renzi ha posto a guardia un esperto magistrato.Nel contempo il 12 maggio abbiamo letto sui giornali del solerte papa piemontese che ha invitato 13 nuovi preti a "non bastonare i fedeli",in confessionale, ma ad usare molta misericordia,lui che di misericordia è proprio un appassionato; ne abbiamo avuto conferma anche da numerose sue citazioni.Nello stesso giorno ha parlato il segr.di Stato vaticano cardinale Parolin il quale ha invitato a" non perdere di vista la corruzione". Un messaggio questo non molto chiaro; due messaggi collidenti un po' tra di loro.Comunque una evidente conferma che all'origine del nostro primato europeo in fatto di corruzione c'è il benevolo trattamento che i preti usano verso gli italiani... già italiani. Se per assurdo fossero soltanto dei fedeli non si configurerebbe l'ingerenza nei nostri affari interni con il conseguente grave danno al nostro vivere sociale. Ed i rappresentanti dello Stato italiano? Sgomitano per assistere ai rituali che pongono ai bravi fedeli altre figure da idolatrare,pardon adorare: mai tante come in questo periodo evidentemente per riottenere consenso. Faranno sicuramente miracoli,un sistema che funziona ancora; non dimentichiamo che c'è anche il terzo mondo.Paolo Matucci
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VINX89 • un'ora fa
Dopo che la Gabanelli ha barbaramente ucciso Di Pietro, mi aspetterei, se fosse onesta, un bel servizio sull'expo PRIMA del 25 maggio per demolire PD+FI.
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valdiperez VINX89 • un'ora fa
è inutile... perché parte dei piddini sono come i pdllini. Gli puoi dire le cose come stanno e se ne usciranno con... e allora? Perché un politico deve essere per forza povero? Detto che Dipietro non era un santo ma la faziosità della Gabanelli fu indubbia...
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arrivo io VINX89 • un'ora fa
Veramente Di Pietro ha fatto tutto da solo. La Gabanelli, ci ha solo informato di quello che aveva combinato.
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Fabiano Ricci arrivo io • 14 minuti fa
E che ha combinato ? Dai squallore, illuminaci...
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VINX89 • un'ora fa
Una sola soluzione: annullare l'expo ed indire un maxi processo.
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Fabiano Ricci VINX89 • 13 minuti fa
Io avrei in mente un altro uso: finire di costruire i capannoni e poi mettere le sbarre alle finestre
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arrivo io VINX89 • un'ora fa
Il suo commento chiarisce perché in Italia c'è tanto mlaffare
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Fabiano Ricci arrivo io • 13 minuti fa
Malaffare tipo tirare fango a pagamento, come fai te ?
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valdiperez • un'ora fa
a tutti coloro che sono pronti a dare contro i sindacati, articolo 18 e amenità varie accusandoli di essere il freno allo sviluppo dell'Italia.
Scopriamo (sigh) una triste nota verità oggi con l'Expo. Il livello mostruoso di corruzione, un sistema incredibile di favori di do ut des, che non ha ripercussione solo da un punto di vista economico (i costi dello stato), ma da un punto di vista sociale (favori che portano figli di politici o di ammanicati a posizioni di potere grazie a cortesie reciproce). Scopriamo che parte degli sprechi non ha nulla a che vedere con una burocrazia elefantiaca ma con management pubblici disinvolti con il denaro pubblico. Scopriamo che le aziende straniere non investono in Italia proprio a causa della corruzione o che alcune italiane preferiscono trasferirsi per lo stesso motivo, e scopriamo pure che molti giovani, linfa vitale di questa nazione oggi sono all'estero, perché loro viene proposto un posto in un call center mentre ai figli di posizioni di rendita. Scopriamo che immense quantità di denaro pubblico sono state distolte da quelle infrastrutture necessarie allo sviluppo della nazione per i soliti giochetti di potere. Scopriamo insomma che una parte degli imprenditori tende a fregare i loro colleghi. Però tranquilli il Job act con il precariato a vita risolverà i problemi di quest'itaglia
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Re: TANGENTOPOLI - 2
Francone • un'ora fa
nonostante questi fatti dimostrino che il pd-ue sia molto peggio del pdl e del suo boss pregiudicato (che non nasconde la sua disonestà intellettuale), gli imbe cilli che denigrano il M5S (unico soggetto che denuncia il malaffare di stato) non rinunciano mai alla diffamazione, incredibile la faccia di c..o che questi denigratori di professione, evidentemente bene pagati, hanno, è pari solo a quella dei loro "eletti" e datori di lavoro del pd-ue.
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Mario Rossi Francone • un'ora fa
Condivido la tua opinione, sebbene tu la abbia espressa un po' rudemente.
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reddoctor1 • un'ora fa
Arrivano le confessioni.E purtroppo per lorsignori non sono di S.Agostino ma di SAN VITTORE.
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arrivo io reddoctor1 • un'ora fa
Battutona!
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reddoctor1 arrivo io • 35 minuti fa
Sei come la politica...arrivi sempre in ritardo.
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Fabiano Ricci reddoctor1 • 21 minuti fa
il trollino è come i politici: campa a ufo a spese nostre
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ninomio • 2 ore fa
Anche per tangentopoli si parlava di marioli e poi si scoprì un sistema marcio. La storia si ripete addirittura con gli stessi personaggi e con le stesse reazioni dei politici............
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arrivo io ninomio • un'ora fa
E con gli stessi cittadini
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vianto • 2 ore fa
Bisogna bonificare il Paese, e metterci una volta tanto in discussione
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arrivo io • 2 ore fa
Ma Confindustria, non ha niente da dire su quegli imprenditori che elargiscono mazzette? Il loro silenzio è emblematico
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potino • 2 ore fa
A.A.A. Massimuzzu U' Kurtu, secondo ammia, ci sono tre...anzi quattro opzioni:
1) ce lo rispediscono indietro
2) non ce lo rispediscono indietro
3) trova la scappatoia di scappare
4) trova la scappatoia di scappare, pero' sbaglia strada e finisce nel Sahara, dove lo
ritrovano morto e muto, dopo alcune settimane di ricerche.
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Mauro Rossi • 2 ore fa
In Italia qualsiasi appalto pubblico è pilotato. Presa coscienza che questa è la triste realtà, o si continua a "tirare a campare", turandosi il naso, oppure si emigra in paesi più virtuosi, perchè chi resta non vedrà mail il cambiamento.
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rudy49 • 2 ore fa
venti anni di al berlusca con il palo del PD&UDC&CONFINDUSTRIA&SINDACATI hanno ridotto l'italia a una latrina e i massoni per continuare a pappare sono tre anni che mettono le foglie di fico vonmonti letterinovedrò è l'ultimo prodigio della massoneria ToscoArcorianVaticano il figliolo dc el bomba de benedetti renzusconi!vedrete che nel 2026 si scoprirà il magna magna su tav e F35 con i media italici che sgraneranno gli occhioni dalla(finta)sorpresa!
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giuseppeolvieri • 2 ore fa
non ha senso metterli in galera per qualche anno quando escono riprendono a fare le stesse cose e i soldi rubati non vengono mai recuperati non si sente mai parlare di confisca e di interdizione rubare milioni e rischiare solo qualche mese di galera magari ai domiciliari quasi conviene e poi si ricomincia da capo
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car.gal giuseppeolvieri • 2 ore fa
ma infatti il sistema non dovrebbe prevedere galera,dovrebbe tendere al recupero del denaro illecitamente sottratto e l'interdizione perenne della pubblica amministrazione,invece,indegnamente si assiste all'uscita dalla porta e al rientro dalla finestra.
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car.gal • 2 ore fa
le inprese sono strangolate dalle tasse e dal costo della manodopera.ma trovano i soldi per le tangenti Con tutto questo denaro quanti esodati si sarebbero potuti sistemare?
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Paolo Alfieri car.gal • 2 ore fa
Ma scherzi? Ti assumono come apprendista, part-time o a progetto. Poi ti fanno fare straordinari a manetta pagandoteli, se va bene, fuori busta e meno di quanto ti pagano le ore normali. E così accantonano quello che serve per ungere.
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ricciotto • 2 ore fa
Fintanto che ci sono pletore di ciucci che li votano , fanno bene ad approfittarne.
Vediamo se tra qualche giorno ci sara' qualche pecorone del PD che decide di provare a smettere di farsi tosare
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rudy49 ricciotto • 2 ore fa
metta in conto che questi"ciucci"votano pd udc forza italia sciolta civica perchè banchettano alla grande sul tavolo di mamma italia
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arrivo io rudy49 • 2 ore fa
Che poi sono gli stessi che ora votano m5s, visto che prima votavano i partiti da lei indicati
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gianfryii arrivo io • 29 minuti fa
te piacerebbe ehhh...
un po di onestà intellettuale non ci starebbe male!
o è troppo per un tifoso del PD!
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rudy49 arrivo io • 2 ore fa
mi saluta democraticodiretto?
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vulcan86 rudy49 • un'ora fa
o la mia super opinione o andrea cerese...i migliori troll sul fatto
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Vittorio1900 • 2 ore fa
La politica o i politici sono una sintesi della società. Se c'è un'evasione fiscale da 120 miliardi all'anno, se ogni condono porta beneficio a tanti cittadini...Ma perchè Renzi si è subito affrettato a dire che avrebbe ridotto lo stipendio dei magistrati?
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arrivo io Vittorio1900 • 2 ore fa
tutti devono concorrere a salvare economicamente il Paese. Poi pensare che i magistrati siano più bravi in funzione dello stipendio, non mi sembra un bel complimento
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gianfryii arrivo io • 28 minuti fa
va bè, se lo dici tu...
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Erik • 2 ore fa
Ma dico io, cosa aspettate a votare M5S!?
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nonostante questi fatti dimostrino che il pd-ue sia molto peggio del pdl e del suo boss pregiudicato (che non nasconde la sua disonestà intellettuale), gli imbe cilli che denigrano il M5S (unico soggetto che denuncia il malaffare di stato) non rinunciano mai alla diffamazione, incredibile la faccia di c..o che questi denigratori di professione, evidentemente bene pagati, hanno, è pari solo a quella dei loro "eletti" e datori di lavoro del pd-ue.
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Mario Rossi Francone • un'ora fa
Condivido la tua opinione, sebbene tu la abbia espressa un po' rudemente.
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reddoctor1 • un'ora fa
Arrivano le confessioni.E purtroppo per lorsignori non sono di S.Agostino ma di SAN VITTORE.
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arrivo io reddoctor1 • un'ora fa
Battutona!
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reddoctor1 arrivo io • 35 minuti fa
Sei come la politica...arrivi sempre in ritardo.
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Fabiano Ricci reddoctor1 • 21 minuti fa
il trollino è come i politici: campa a ufo a spese nostre
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ninomio • 2 ore fa
Anche per tangentopoli si parlava di marioli e poi si scoprì un sistema marcio. La storia si ripete addirittura con gli stessi personaggi e con le stesse reazioni dei politici............
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arrivo io ninomio • un'ora fa
E con gli stessi cittadini
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vianto • 2 ore fa
Bisogna bonificare il Paese, e metterci una volta tanto in discussione
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arrivo io • 2 ore fa
Ma Confindustria, non ha niente da dire su quegli imprenditori che elargiscono mazzette? Il loro silenzio è emblematico
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potino • 2 ore fa
A.A.A. Massimuzzu U' Kurtu, secondo ammia, ci sono tre...anzi quattro opzioni:
1) ce lo rispediscono indietro
2) non ce lo rispediscono indietro
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4) trova la scappatoia di scappare, pero' sbaglia strada e finisce nel Sahara, dove lo
ritrovano morto e muto, dopo alcune settimane di ricerche.
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Mauro Rossi • 2 ore fa
In Italia qualsiasi appalto pubblico è pilotato. Presa coscienza che questa è la triste realtà, o si continua a "tirare a campare", turandosi il naso, oppure si emigra in paesi più virtuosi, perchè chi resta non vedrà mail il cambiamento.
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rudy49 • 2 ore fa
venti anni di al berlusca con il palo del PD&UDC&CONFINDUSTRIA&SINDACATI hanno ridotto l'italia a una latrina e i massoni per continuare a pappare sono tre anni che mettono le foglie di fico vonmonti letterinovedrò è l'ultimo prodigio della massoneria ToscoArcorianVaticano il figliolo dc el bomba de benedetti renzusconi!vedrete che nel 2026 si scoprirà il magna magna su tav e F35 con i media italici che sgraneranno gli occhioni dalla(finta)sorpresa!
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giuseppeolvieri • 2 ore fa
non ha senso metterli in galera per qualche anno quando escono riprendono a fare le stesse cose e i soldi rubati non vengono mai recuperati non si sente mai parlare di confisca e di interdizione rubare milioni e rischiare solo qualche mese di galera magari ai domiciliari quasi conviene e poi si ricomincia da capo
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car.gal giuseppeolvieri • 2 ore fa
ma infatti il sistema non dovrebbe prevedere galera,dovrebbe tendere al recupero del denaro illecitamente sottratto e l'interdizione perenne della pubblica amministrazione,invece,indegnamente si assiste all'uscita dalla porta e al rientro dalla finestra.
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car.gal • 2 ore fa
le inprese sono strangolate dalle tasse e dal costo della manodopera.ma trovano i soldi per le tangenti Con tutto questo denaro quanti esodati si sarebbero potuti sistemare?
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Paolo Alfieri car.gal • 2 ore fa
Ma scherzi? Ti assumono come apprendista, part-time o a progetto. Poi ti fanno fare straordinari a manetta pagandoteli, se va bene, fuori busta e meno di quanto ti pagano le ore normali. E così accantonano quello che serve per ungere.
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ricciotto • 2 ore fa
Fintanto che ci sono pletore di ciucci che li votano , fanno bene ad approfittarne.
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rudy49 ricciotto • 2 ore fa
metta in conto che questi"ciucci"votano pd udc forza italia sciolta civica perchè banchettano alla grande sul tavolo di mamma italia
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arrivo io rudy49 • 2 ore fa
Che poi sono gli stessi che ora votano m5s, visto che prima votavano i partiti da lei indicati
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gianfryii arrivo io • 29 minuti fa
te piacerebbe ehhh...
un po di onestà intellettuale non ci starebbe male!
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rudy49 arrivo io • 2 ore fa
mi saluta democraticodiretto?
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vulcan86 rudy49 • un'ora fa
o la mia super opinione o andrea cerese...i migliori troll sul fatto
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Vittorio1900 • 2 ore fa
La politica o i politici sono una sintesi della società. Se c'è un'evasione fiscale da 120 miliardi all'anno, se ogni condono porta beneficio a tanti cittadini...Ma perchè Renzi si è subito affrettato a dire che avrebbe ridotto lo stipendio dei magistrati?
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arrivo io Vittorio1900 • 2 ore fa
tutti devono concorrere a salvare economicamente il Paese. Poi pensare che i magistrati siano più bravi in funzione dello stipendio, non mi sembra un bel complimento
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gianfryii arrivo io • 28 minuti fa
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Erik • 2 ore fa
Ma dico io, cosa aspettate a votare M5S!?
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Re: TANGENTOPOLI - 2
Pd Torino, non solo Greganti. I condannati di Mani pulite in posizioni chiave.
13/05/2014 di triskel182
Ai vertici del partito di Fassino e Chiamparino si trova l’ex sodale del “compagno G”, Giancarlo Quagliotti. Che al pm Parenti disse: “Avevo un conto in Svizzera, ma non intendo parlarne”. E Salvatore Gallo, signore delle tessere e “corrente autostradale” dei democratici. Il candidato Viotti: “Questione morale non affrontata”.
Il compagno G è il Primo, ma non l’unico. Il Pd lo ha sospeso “cautelativamente” perché è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta milanese su Expo2015, ma fino a ieri Greganti sedeva in prima fila per la presentazione ufficiale della candidatura di Sergio Chiamparino alle regionali piemontesi del prossimo 25 maggio. Ed era in buona compagnia. Non è infatti l’unico sopravvissuto a Tangentopoli che negli anni è riuscito a recuperare un posto di primo piano nel Pd torinese.
Accanto a lui c’è Giusy La Ganga, che dopo aver saldato i conti con la giustizia è oggi consigliere di maggioranza a Torino, ma anche Giancarlo Quagliotti, condannato nel 1997 per il caso di tangenti Fiat al Pci e oggi vice segretario regionale Pd. Presenze che risultano problematiche solo per una parte minoritaria del partito. “Noi vorremmo cacciare tutti” dice Daniele Viotti, candidato Pd alle Europee, referente regionale della mozione civatiana, “ma la questione morale nel Pd continua a non è affrontata. Al netto delle questioni giudiziarie, c’è un problema di pratiche politiche. E su questo in Piemonte registriamo alcune situazioni gravissime”.
Oggi il segretario provinciale del Pd di Torino Fabrizio Morri, che contava il compagno G tra i suoi tesserati nel circolo 4 di San Donato-Campidoglio, ha preso le distanze da Greganti. “Faceva tutto per sé e non per il partito”, ha dichiarato all’Huffington Post. Ma si tratta di una presa di distanza che non riesce a nascondere la stima che molti iscritti al partito continuano a tributare a Greganti , considerandolo “un duro”, uno che nonostante la pena la carcere per finanziamento illecito non ha mai collaborato con la giustizia.
La stessa stima di cui gode l’altro reduce di Tangentopoli Giancarlo Quagliotti, che da qualche settimana è stato nominato vice segretario del Pd piemontese. Legatissimo al sindaco Fassino, Quagliotti è stato anche il coordinatore politico per la campagna elettorale del sindaco nel 2011 ed è presidente della Musinet Engineering Spa, una controllata del gruppo Sitaf, la società che gestisce l’autostrada A32, il traforo del Frejus e si sta occupando del suo raddoppio. Sul passato di Quagliotti pesa una condanna definitiva per finanziamento illecito ai partiti. Come ricorda Marco Travaglio su Il Fatto Quotidiano dell’11 maggio, Quagliotti fu indagato e condannato definitivamente nel 1997, insieme a Primo Greganti, per una tangente pagata dalla Fiat al Pci, per l’appalto del depuratore del consorzio Po-Sangone.
Il denaro era transitato su due conti aperti da Quagliotti e Greganti in Svizzera, “Idea” e “Sorgente”, che poi si recarono personalmente oltreconfine per procedere all’incasso. La loro posizione fu confermata anche in Cassazione: “I fatti sono incontestabilmente provati” scrissero i giudici, che riscontrarono anche la “piena coscienza dei due imputati di concorrere in un finanziamento illecito”, indirizzato all’ora Pci.
Un duro anche Quagliotti. Interrogato da Tiziana Parenti, allora pm a Milano, nel 1992, il dirigente postcomunista dice senza mezzi termini di aver volutamente taciuto fino ad allora dei suoi rapporti con Greganti: “Non ho ritenuto che tale circostanza fosse utile nell’ambito dell’indagine”. Di più. Nello stesso verbale, parlando dei conti correnti esteri gestiti per conto del partito, alla pm chiarisce: “Ho avuto un conto in Svizzera che ho chiuso di recente e di cui al momento non intendo parlare”.
Eppure Quagliotti è ancora lì. E lo è in compagnia di Salvatore Gallo, a sua volta presidente di Sitalfa, altra controllata Sitaf, insieme al quale viene considerato la “corrente autostradale del Pd”. Salvatore Gallo detto “Sasà”, già potente uomo di Craxi a Torino, ha dovuto lasciare il suo partito nel 1992 perché condannato in primo grado a un anno e 4 mesi per una faccenda di mazzette e sanità. Oggi è noto all’interno del Pd come “il signore delle tessere”. Pare che sia in grado di mobilitarne centinaia in un sol colpo. Per questo è stato anche accusato di costringere i dipendenti ad andare a votare dietro la minaccia del licenziamento. Ma ha sempre rispedito al mittente queste accuse.
Nonostante l’interruzione della sua carriera nell’allora Psi, in piena Tangentopoli, Gallo non ha mai abbandonato veramente la politica. Anzi. Non solo si è ritagliato un ruolo da protagonista nella vicenda della moltiplicazione delle tessere Pd piemontesi (più che raddoppiate nell’ultimo anno), ma ha continuato a vivere la scena pubblica anche attraverso i figli Stefano, assessore allo Sport di Palazzo Civico e Raffaele, candidato con il Pd per le prossime regionali piemontesi,
“Il Pd è diventato il partito delle tessere” denuncia a ilfattoquotidiano.it Daniele Viotti. “Chi ha un potere economico perché è imprenditore o ha gruppi imprenditoriali alle spalle, ti compra pacchetti di 500-700 tessere in un circolo vuol dire che diventa padrone del circolo e del partito”. Con buona pace del ricambio o della “questione morale”. Per Viotti la nomina di Quagliotti alla vicesegreteria regionale è stata “l’ennesima brutta sorpresa”. “Se l’Italia vuole avere un ruolo e credibilità in Europa” dice “non deve solo mettere a posto i conti. Perché ci sono altre due questioni urgenti per cui siamo osservati speciali: i diritti e la legalità”.
Da ilfattoquotidiano.it
13/05/2014 di triskel182
Ai vertici del partito di Fassino e Chiamparino si trova l’ex sodale del “compagno G”, Giancarlo Quagliotti. Che al pm Parenti disse: “Avevo un conto in Svizzera, ma non intendo parlarne”. E Salvatore Gallo, signore delle tessere e “corrente autostradale” dei democratici. Il candidato Viotti: “Questione morale non affrontata”.
Il compagno G è il Primo, ma non l’unico. Il Pd lo ha sospeso “cautelativamente” perché è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta milanese su Expo2015, ma fino a ieri Greganti sedeva in prima fila per la presentazione ufficiale della candidatura di Sergio Chiamparino alle regionali piemontesi del prossimo 25 maggio. Ed era in buona compagnia. Non è infatti l’unico sopravvissuto a Tangentopoli che negli anni è riuscito a recuperare un posto di primo piano nel Pd torinese.
Accanto a lui c’è Giusy La Ganga, che dopo aver saldato i conti con la giustizia è oggi consigliere di maggioranza a Torino, ma anche Giancarlo Quagliotti, condannato nel 1997 per il caso di tangenti Fiat al Pci e oggi vice segretario regionale Pd. Presenze che risultano problematiche solo per una parte minoritaria del partito. “Noi vorremmo cacciare tutti” dice Daniele Viotti, candidato Pd alle Europee, referente regionale della mozione civatiana, “ma la questione morale nel Pd continua a non è affrontata. Al netto delle questioni giudiziarie, c’è un problema di pratiche politiche. E su questo in Piemonte registriamo alcune situazioni gravissime”.
Oggi il segretario provinciale del Pd di Torino Fabrizio Morri, che contava il compagno G tra i suoi tesserati nel circolo 4 di San Donato-Campidoglio, ha preso le distanze da Greganti. “Faceva tutto per sé e non per il partito”, ha dichiarato all’Huffington Post. Ma si tratta di una presa di distanza che non riesce a nascondere la stima che molti iscritti al partito continuano a tributare a Greganti , considerandolo “un duro”, uno che nonostante la pena la carcere per finanziamento illecito non ha mai collaborato con la giustizia.
La stessa stima di cui gode l’altro reduce di Tangentopoli Giancarlo Quagliotti, che da qualche settimana è stato nominato vice segretario del Pd piemontese. Legatissimo al sindaco Fassino, Quagliotti è stato anche il coordinatore politico per la campagna elettorale del sindaco nel 2011 ed è presidente della Musinet Engineering Spa, una controllata del gruppo Sitaf, la società che gestisce l’autostrada A32, il traforo del Frejus e si sta occupando del suo raddoppio. Sul passato di Quagliotti pesa una condanna definitiva per finanziamento illecito ai partiti. Come ricorda Marco Travaglio su Il Fatto Quotidiano dell’11 maggio, Quagliotti fu indagato e condannato definitivamente nel 1997, insieme a Primo Greganti, per una tangente pagata dalla Fiat al Pci, per l’appalto del depuratore del consorzio Po-Sangone.
Il denaro era transitato su due conti aperti da Quagliotti e Greganti in Svizzera, “Idea” e “Sorgente”, che poi si recarono personalmente oltreconfine per procedere all’incasso. La loro posizione fu confermata anche in Cassazione: “I fatti sono incontestabilmente provati” scrissero i giudici, che riscontrarono anche la “piena coscienza dei due imputati di concorrere in un finanziamento illecito”, indirizzato all’ora Pci.
Un duro anche Quagliotti. Interrogato da Tiziana Parenti, allora pm a Milano, nel 1992, il dirigente postcomunista dice senza mezzi termini di aver volutamente taciuto fino ad allora dei suoi rapporti con Greganti: “Non ho ritenuto che tale circostanza fosse utile nell’ambito dell’indagine”. Di più. Nello stesso verbale, parlando dei conti correnti esteri gestiti per conto del partito, alla pm chiarisce: “Ho avuto un conto in Svizzera che ho chiuso di recente e di cui al momento non intendo parlare”.
Eppure Quagliotti è ancora lì. E lo è in compagnia di Salvatore Gallo, a sua volta presidente di Sitalfa, altra controllata Sitaf, insieme al quale viene considerato la “corrente autostradale del Pd”. Salvatore Gallo detto “Sasà”, già potente uomo di Craxi a Torino, ha dovuto lasciare il suo partito nel 1992 perché condannato in primo grado a un anno e 4 mesi per una faccenda di mazzette e sanità. Oggi è noto all’interno del Pd come “il signore delle tessere”. Pare che sia in grado di mobilitarne centinaia in un sol colpo. Per questo è stato anche accusato di costringere i dipendenti ad andare a votare dietro la minaccia del licenziamento. Ma ha sempre rispedito al mittente queste accuse.
Nonostante l’interruzione della sua carriera nell’allora Psi, in piena Tangentopoli, Gallo non ha mai abbandonato veramente la politica. Anzi. Non solo si è ritagliato un ruolo da protagonista nella vicenda della moltiplicazione delle tessere Pd piemontesi (più che raddoppiate nell’ultimo anno), ma ha continuato a vivere la scena pubblica anche attraverso i figli Stefano, assessore allo Sport di Palazzo Civico e Raffaele, candidato con il Pd per le prossime regionali piemontesi,
“Il Pd è diventato il partito delle tessere” denuncia a ilfattoquotidiano.it Daniele Viotti. “Chi ha un potere economico perché è imprenditore o ha gruppi imprenditoriali alle spalle, ti compra pacchetti di 500-700 tessere in un circolo vuol dire che diventa padrone del circolo e del partito”. Con buona pace del ricambio o della “questione morale”. Per Viotti la nomina di Quagliotti alla vicesegreteria regionale è stata “l’ennesima brutta sorpresa”. “Se l’Italia vuole avere un ruolo e credibilità in Europa” dice “non deve solo mettere a posto i conti. Perché ci sono altre due questioni urgenti per cui siamo osservati speciali: i diritti e la legalità”.
Da ilfattoquotidiano.it
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Re: TANGENTOPOLI - 2
Pansa ormai col suo qualunquismo (ma comunque non se n'è andato dall'orbita berlusconiana) è il caso di stare a sentirlo?camillobenso ha scritto:12 MAG 2014 17:25
MAZZETTA ROSSA LA TRIONFERÀ! - PANSA: “GREGANTI ERA SOLO IL COLLETTORE FINALE DEL SISTEMA DI TANGENTI GESTITO DAL PCI FIN DAGLI ANNI SESSANTA E DI CUI TUTTI, COMPRESO BERLINGUER, ERANO A CONOSCENZA. E ANCHE STAVOLTA…”
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Re: TANGENTOPOLI - 2
mi sembra sbagliato chiamarla TANGENTOPOLI .
nella prima repubblica la TANGENTE era un modello di finanziamento dei PARTITI.
Qui il modello di FINANZIAMENTO è una PLURITA' DI INDIVIDUI.
diciamo cosi : c è lo dice l' Europa.
sono lobby sul modello americano NON regolarizzato.
scusate ma a me mi piacciono di più le tangenti della prima repubblica, quelle erano per un una idea di politica , queste sono per pulire il ...... degli individui tangentisti.
c è lo dice ...l' europa
nella prima repubblica la TANGENTE era un modello di finanziamento dei PARTITI.
Qui il modello di FINANZIAMENTO è una PLURITA' DI INDIVIDUI.
diciamo cosi : c è lo dice l' Europa.
sono lobby sul modello americano NON regolarizzato.
scusate ma a me mi piacciono di più le tangenti della prima repubblica, quelle erano per un una idea di politica , queste sono per pulire il ...... degli individui tangentisti.
c è lo dice ...l' europa
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Re: TANGENTOPOLI - 2
Renzi: "Lo Stato è più grande e più forte dei ladri"
Certo... sopratutto se i ladri occupano lo stato e lo controlla.
(Ricordare Berlinguer la "questione morale)
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Certo... sopratutto se i ladri occupano lo stato e lo controlla.
(Ricordare Berlinguer la "questione morale)
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Re: TANGENTOPOLI - 2
Ma dello scandalo della SOPAF non parla nessuno? Quì si tratta di centinaia di milioni di truffa nell'ambito della Previdenza Integrativa... altro che le tangentine dell'EXPO...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... at/979771/
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