Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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paolo11
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da paolo11 »

Ormai PD e FI possono tranquillamente Scioglersi.Non hanno piu nulla da dire agli Italiani.
Tranne di aver distrutto questo paese.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

Le grandi utopie di Enrico - 1


Se potesse tornare indietro e vedere il comportamento dei suoi "figli e nipoti politici", Enrico Berlinguer ne rimarrebbe stupefatto. E disgustato.


Il Fatto del Lunedì, l’ultimo colloquio con Berlinguer. Il video integrale

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/05/ ... le/280321/


Dagli archivi di una cooperativa di cronisti di Genova emerge l’ultima intervista di Enrico Berlinguer, a poche ore dalla morte. Era il 7 giugno del 1984. Un documento quasi sconosciuto registrato a Genova. Il leader Pci parla di Europa, condanna corruzione, P2 ed evasione. Trent’anni fa, ma sembra oggi. Uno straordinaria testimonianza, e un approfondimento, che potete leggere oggi su Il Fatto del Lunedì
di Teresa Tacchella
19 maggio 2014
camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

Le grandi utopie di Enrico - 2


Ha scritto la scorsa settimana Marcello Veneziani su Il Giornale di Famiglia:

San Berlinguer martire e apostolo
È in atto la costruzione di un Mito, l'invenzione di un Grande. Serve a nobilitare il comunismo passato. A deprecare il presente renziano


Marcello Veneziani - Dom, 11/05/2014 - 15:00
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San Berlinguer, il Terzo Santo. Dopo i film, i libri, gli inserti, ora un largo Berlinguer al centro di Roma e la canonizzazione proclamata da Napolitano in un libro-intervista, Quando c'era Berlinguer, curato da Veltroni.


È in atto la costruzione di un Mito, l'invenzione di un Grande.

A cosa serve? A nobilitare il comunismo passato. A deprecare il presente renziano.

Ma che caXXo centra nobilitare il comunismo passato???

Alcide De Gasperi è stato il miglior presidente del Consiglio italiano,............per questo si nobiliterebbe in questo caso la Dc ???????

Gli italiani sono fatti così,......limitati di comprendonio.


********


l Fatto 19.5.14
“In Europa serve un’Italia senza evasori, tangenti e P2”
Poche ore prima del dramma
Genova, 6 giugno 1984: Il segretario più amato del PCI parla alla vigilia delle elezioni europee. Dalla questione morale all’impegno civile. Sono passati trent’anni, ma nulla sembra cambiato

di Teresa Tacchella

Genova. 7 giugno 1984: mancano 10 giorni alle elezioni europee, stiamo ultimando il montaggio dell’intervista a Enrico Berlinguer realizzata poche ore prima, nel salottino di un albergo vicino alla stazione Brignole, in una pausa della sua impegnativa giornata elettorale in Liguria, a Genova e Riva Trigoso, ultima tappa prima del comizio di Padova dove il segretario del Pci viene colto da malore sul palco. E mentre arrivano le drammatiche notizie dalla città veneta, con un nodo alla gola, inseriamo la sigla del programma, le note di Beethoven in una celebre esecuzione, audio e video, diretta da Von Karajan. A rivedere quelle immagini un po’ sbiadite dal tempo, sul nastro indebolito nella qualità dal peso degli anni, tornano alla mente, quelli sì nitidi, i momenti dell’intervista, il linguaggio semplice e diretto e l’attualità dei contenuti: a distanza di 30 anni.
Enrico Berlinguer, all’apparenza fragile, l’eleganza sobria della giacca grigia pied de poule, sul pullover amaranto, camicia azzurra e cravatta con tonalità blu, ci riceve con un sorriso: una disponibilità e una gentilezza d’altri tempi. Anche quando gli accompagnatori e il servizio d’ordine danno segni di impazienza; quando il suo volto sudato e il suo sguardo stanco, sotto la luce dei riflettori, mostrano impietosamente i segni della fatica, lui non si sottrae e risponde a tutte le domande, comprese quelle raccolte in precedenza per strada, fra la gente. Era strutturata così la trasmissione Europa, come…, durata 18 minuti, realizzata assieme a Beatrice Ghersi e Luciano Degli Abbati, prodotta dalla cooperativa Filmvideocoop, un gruppo affiatato di operatori dell’informazione il cui presidente era Giordano Bruschi che ancora oggi ricorda i rapporti con Berlinguer che si perdono nel tempo: dal 1946, con le riunioni romane del “fronte della gioventù” che raccoglieva ragazze e ragazzi delle associazioni democratiche.
Per le interviste ai cittadini, era stato scelto un quartiere popolare di Genova, San Fruttuoso in bassa Valbisagno, alle prese con una forte espansione urbanistica che ha visto le colline inondate da impressionanti colate di cemento. Chi ha più anni e ha sofferto la guerra guarda con speranza all’Europa, tra i più giovani c’è invece indecisione, sfiducia, scetticismo.
Una sfiducia che può tradursi in astensionismo, cosa risponde Enrico Berlinguer a questi cittadini?
È comprensibile, afferma, che ci siano dei fenomeni di sfiducia data la condizione del nostro Paese, il modo in cui è stato ed è governato. Tuttavia, pensiamo che non votare significhi lasciare il campo libero ai responsabili dei guasti di cui soffre l’Italia e dei problemi non risolti che sono all’origine della sfiducia dei cittadini. E quindi, noi pensiamo che si debba votare e che il voto possa esercitare un’influenza sulla vita del Paese, possa contribuire a dare più forza a coloro che lottano per cercare di cambiare lo stato delle cose”.
Ma al voto europeo viene attribuito un significato pieno di incertezza. Secondo lei qual è la posta in gioco?
Prima di tutto, la questione della “unità politica” dell’Europa. È proprio dalle file del gruppo comunista che è venuta la proposta più innovativa che sia stata fatta nel corso di questi cinque anni di vita del parlamento europeo eletto: la proposta di Altiero Spinelli che rappresenta una via d’uscita alla crisi che attraversa la Comunità Europea. Spinelli propone, infatti, di passare da un semplice “mercato comune” a una “unificazione politica dell’Europa” e di spostare l’asse del potere dai governi che hanno fatto soltanto praticamente dei compromessi fra di loro, al Parlamento Europeo eletto a suffragio universale dai popoli della Comunità Europea. Questa è la prima questione che direttamente concerne il futuro dell’Europa. Tuttavia, le elezioni cadono anche in un momento cruciale della vita politica italiana. Esse possono dare un’indicazione, manifestare una volontà dell’elettorato, nel senso di contribuire a porre fine all’attuale situazione che, contrariamente a quello che viene predicato dai partiti al governo, è di assoluta ingovernabilità. Possono finalmente aprire la strada a governi che guardino agli interessi generali e non siano caratterizzati dalla conflittualità continua fra i partiti al governo e fra le loro fazioni.
C’è un rapporto stretto fra il voto europeo e la situazione politica italiana?
Certo. Soprattutto nel senso che dobbiamo portare in Europa l’immagine e la realtà di un Paese che non sia caratterizzato dalla P2, dalle tangenti, dall’evasione fiscale e dalla iniquità sociale qual è quella che si è vista col decreto che taglia i salari, per portare invece nella Comunità Europea il volto di un Paese più pulito, più democratico, più giusto.
Dall’Europa dei popoli alla ‘questione morale’, ai venti di guerra che soffiano da più parti: l’attualità dell’intervista a Berlinguer di 30 anni fa tocca nodi ancora oggi irrisolti e delinea nuove preoccupazioni. Ieri c’era il problema dei missili in Sicilia, a Comiso, oggi le polemiche sugli F35, mentre la crisi Ucraina e i conflitti nel sud del Mediterraneo e nel vicino Oriente aprono scenari inquietanti.
Ma quale pace si può costruire?
La pace è la pace. E oggi significa evitare che l’umanità possa precipitare nella guerra atomica e nucleare che significherebbe la fine della civiltà umana. Anzi, come dice Alberto Moravia che si presenta come candidato indipendente nelle nostre liste, la fine della stessa specie umana. Per la pace oggi si lotta soprattutto opponendosi alla corsa al riarmo che è in pieno svolgimento fra le due massime potenze, cercando la soluzione politica dei conflitti che sono aperti in varie zone del mondo; cercando di far sì che l’Italia e l’Europa agiscano come fattori di distensione e di cooperazione sul piano mondiale. Dalle domande dei cittadini emergono altri due argomenti al centro del dibattito politico: la disoccupazione giovanile e le pensioni.
Le sorti della gioventù sono in gran parte legate al futuro della Comunità Europea, perché se l’Europa continuerà a decadere, a perdere punti rispetto agli Stati Uniti e al Giappone, il numero dei disoccupati crescerà inevitabilmente. Oggi ci sono 13 milioni di disoccupati nei 10 paesi della Comunità Europea e l’Italia è forse il paese che ha la percentuale più alta. Quanto ai pensionati noi ci siamo sempre battuti e continueremo a batterci per i loro diritti e le loro rivendicazioni, contro la sordità dei governi. L’attuale governo non è stato ancora in grado di presentare un progetto di riforma e di riordino del sistema pensionistico. A chi mette in dubbio la democraticità del Pci e parla di partito totalitario, Berlinguer risponde con chiarezza e determinazione:
“Se c’è una cosa che ha distinto il nostro partito dalla sua fondazione, dal 1921 ad oggi, è stato proprio il fatto che esso ha coerentemente, sempre, lottato a difesa della libertà e della democrazia: contro il fascismo, nella Resistenza e nella lotta di liberazione nazionale, per la fondazione della Repubblica democratica, per la difesa della Costituzione. Quindi, non vedo proprio come il Partito Comunista Italiano possa essere considerato un partito totalitario. Nel corso degli ultimi tempi poi, il partito comunista ha caratterizzato la sua azione politica proprio nella opposizione ai tentativi di far degenerare il nostro sistema politico verso forme autoritarie quali sono quelle praticate dal governo a presidenza socialista (di Craxi, ndr). Noi pensiamo che il partito comunista italiano nel corso della sua esistenza e negli ultimi tempi si sia proprio caratterizzato per questi tratti: di essere il garante della difesa della libertà dei cittadini e della libertà anche di chi la pensa diversamente dai comunisti ed è loro avversario”.
La nostra intervista è finita. Enrico Berliguer ci lascia con un sorriso e una stretta di mano.
camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

Dedicato in modo particolare a Pancho ed aaaa42.


Con le votazioni di ieri, emerge un quadro ben preciso dello stato dell'arte:

1) Per il rotto della cuffia L'Altra Europa per Tsipras supera lo sbarramento e si unisce a Tsipras in Europa.
L'ultima tribù dei mohicani di sinistra resiste in Italia con un 4%.

2) La data di ieri è storica perché ufficialmente, attraverso un voto che Gentiloni ha definito interclassista, si è palesata la nuova Dc.
In realtà, il Pd deve cambiare nome perché quello che è venuto fuori è il Partito di Renzi, perché tutti sperano in lui e non nel Pd.
La nuova Dc è un partito di Centro in quanto Renzi non è di destra né di sinistra. Ma a preso voti da destra, dal centro e da sinistra.
Non è però riconducibile alla Dc della prima Repubblica in quanto quel partito era formato da "cavalli di razza" mentre in questo caso è formato da "somari di razza".
Spicca solo il nome di Renzi, come il Messia che risolverà tutti i problemi dell'Italia.

E' perciò una Dc di stampo peronista, come accadde in Argentina nel secolo scorso.

Si rinnova il mito dell'uomo solo al comando. Duce pensaci tu.

3) In Europa riaffiorano le destre. Al parlamento europeo entrano i neo nazisti (tutto regolare)

4) I giornali non hanno riportato la notizia del calo dei consumi per non danneggiare Renzi. ma la crisi continua al di là delle balle di regime.


Adesso è arrivato il momento per discutere cosa bisogna fare per far nascere la nuova sinistra. non sarà un dibattito facile.

Oltre al fatto di quale indirizzo si vuole dare al forum.

Conoscere per deliberare
(Luigi Einaudi)

Con la speranza che intervengano tutti gli iscritti.

Adesso tocca a voi.
peanuts
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da peanuts »

Diciamo che un primo passo, forse, potrebbe essere la riunione tra le forze di sinistra e i verdi, in fondo molti interessi sono comuni
Un secondo potrebbe essere un altro tentativo di dialogare col movimento 5 stelle, anche perché dopo ieri non credo siano troppo soddisfatti insomma. Forse si convincono e si potrebbe creare una coalizione... che ne so
Però temo che ormai renzi abbia fregato parecchi italiani come fece il caimano, sarà durissima qui creare qualcosa di "forte"
Certo è che adesso abbiamo due avversari, non più uno. E sono avversari che trattano sottobanco, almeno finché gli converrà
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
aaaa42
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da aaaa42 »

RENZINO : DALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA A TONI BLAIR .

La vittoria del pd è la vittoria del neocentrismo di destra.
Troppe similitudine troppe uguaglianze tra governo renzi e governo monti.
Il decreto lavoro con la liberalizzazione dei contratti a termine è stata una cosa che il centro destra non ha fatto per paura.
I tagli alla spesa pubblica non sono efficientizzazione della spesa pubblica ma ridurre il perimetro dello stato.
Cosi le privatizzazione antieconomiche , come le nomine delle signore figlie dei padri.
Gli 80 euro avulsi da qualsiasi politica dei redditi, un ritorno ai caroselli della rai.
Piu che la democrazia cristiana il furetto con le giovani ministre sembra che abbia messo in piedi un partito neoliberista di massa dentro un asilo .
L' asilo è il luogo fisico del progressismo , il furetto tony blair gioca al dottore.

La sconfitta del movimento 5 stelle parte da un comizio sbagliato di grillo a piobino.
Errore recuperato da casaleggio con il ricordo di enrico berlinguer.

A mio avviso la campagna elettorale di beppe grillo è stata valida, nei momenti di crisi economica devi attaccare , devi essere populista, il problema è stato il contesto , elezioni europee per un parlamento europeo che nonostante lisbona non ha poteri effettivi.
La strategia di grillo è stata giusta ma il contesto elettivo sbagliato.
Ci vogliono vere elezioni per far scorrere sangue non false elezioni.

Probabilmente grillo alzava i toni per recuperare gli astensionisti , cosa giusta per le politiche ma inutili per elezioni di secondaria importanza.

In quel 46 % di astensionismo e solo li c è la sconfitta di grillo .
Se gli astesionisti andavano a votare avrebbe vinto il movimento 5 stelle.

Infine lista tsipras , nonostante l' analisi sull' europa assolutamente sbagliata ha superato il quorum
quorum sbagliato sotto il profilo giuridico.

Per la lista tsipra c è una urgenza la battaglia dell' opposizione, con l' italicum peggiore del porcellum assolutamente anticostituzionale.
Da subito la battaglia referendaria contro la legge fornerio sulle pensioni e la riproposizione del referendum modifica articolo 18.
a seguire il referendum contro la legge sul caporalato.

Ma la vera grande battaglia politica per la sinistra è culturale una programma di governo per una alternativa socialista, basato sul breve periodo su politiche economiche espansive di natura keynesiana e su politiche strutturali piani pubblici per il lavoro, politiche di settori industriali e nazionalizzazioni settore strategici.

Questo programma socialista di ispirazioni marxista richiede anche interventi pubblici a sostegno dell'economia di mercato.

Per fare questo è necessaria una grande alleanza politica e sociale che comprende forze socialiste movimento 5 stelle, verdi e coinvolgimento delle forze produttive artigiani commercianti piccoli imprenditori ma non le grande famiglie capitaliste famiglie ottocentesche.

Con questo post si sospende la mia partecipazione a questo forum.

Speriamo di poterci ritrovare da qualche altra parte del mondo virtuale.
Ultima modifica di aaaa42 il 27/05/2014, 19:32, modificato 1 volta in totale.
Maucat
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Iscritto il: 19/04/2012, 12:04

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da Maucat »

Perché te ne vai aaaa42?
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

Maucat ha scritto:Perché te ne vai aaaa42?
Giusta domanda
paolo11
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Iscritto il: 22/02/2012, 14:30

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da paolo11 »

Ciao aaaa42. La campagna di Grillo a mio avviso non era sbagliata.I voti presi con le elezioni politiche non erano a mio avviso veritieri motivo:Molti credevano ad una alleanza con il PD.Questo lo aveva detto da L'inizio Grillo niente inciuci.
Ora a mio parere abbiamo uno zoccolo duro del M5S del 21%questi sono i voti che contano.
Renzi Svenderà tutto il patrimonio industriale statale come aveva cominciato Prodi e D'Alema.
Altra bugia di Renzi le industrie Finmeccanica Eni ecc... a partecipazione statale i menager non gli verranno abassati gli stipendi a 240.000 euro .Insomma in poche parole stiamo svendento in paese.
Forse molti hanno preso paura del M5S dicendo di portare le pensioni a massimo 5.000 euro.
E di fare una specie di processo a tutti Politici industriali giornalisti.
Comunque ora abbiamo una opposizione ONESTA è gia molto questo.
Ciao
Paolo11
erding
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da erding »

camillobenso ha scritto:
Maucat ha scritto:Perché te ne vai aaaa42?
Giusta domanda
Non so se la domanda di Maucat avrà una risposta...
Penso che tutti saremmo curiosi di conoscere il perché di una simile dichiarazione di abbandono.
Cosa è che ha spinto aaaa42 ad annunciare la sospensione della sua partecipazione al forum?

Molte volte mi sono chiesto il perché si scrive in un forum.

Occupare un po' di tempo?
Voglia di confronto?
Desiderio di conoscere l'altrui pensiero su specifici temi?
Forse c'è un po di tutto questo, o potrebbe esserci dell'altro?

Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.

Un saluto erding
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