Euro SI, euro NO
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Euro SI, euro NO
Non si discute per aver ragione, ma per capire!
Euro SI, Euro No. Tema strettamente legato a: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
George Bernard Shaw, aveva perfettamente ragione quando sostenne :
“Se tutti gli economisti fossero stesi uno accanto all'altro, non raggiungerebbero una conclusione.”
Muori, se gli esperti in materia ti presentino un conteggio di previsione di cosa comporta rimanere nell’euro oppure uscire dall’euro.
Eppure è la loro materia, non certo dei piastrellisti.
Meglio di loro i contadini che assaggiano la terra e ti sanno dire come puoi seminare.
Euro SI, Euro No. Tema strettamente legato a: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
George Bernard Shaw, aveva perfettamente ragione quando sostenne :
“Se tutti gli economisti fossero stesi uno accanto all'altro, non raggiungerebbero una conclusione.”
Muori, se gli esperti in materia ti presentino un conteggio di previsione di cosa comporta rimanere nell’euro oppure uscire dall’euro.
Eppure è la loro materia, non certo dei piastrellisti.
Meglio di loro i contadini che assaggiano la terra e ti sanno dire come puoi seminare.
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Re: Euro SI, euro NO
E' un tema amico mio che non so dare una risposta tecnica.camillobenso ha scritto:Non si discute per aver ragione, ma per capire!
Euro SI, Euro No. Tema strettamente legato a: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
George Bernard Shaw, aveva perfettamente ragione quando sostenne :
“Se tutti gli economisti fossero stesi uno accanto all'altro, non raggiungerebbero una conclusione.”
Muori, se gli esperti in materia ti presentino un conteggio di previsione di cosa comporta rimanere nell’euro oppure uscire dall’euro.
Eppure è la loro materia, non certo dei piastrellisti.
Meglio di loro i contadini che assaggiano la terra e ti sanno dire come puoi seminare.
So solamente e lo costato con le mie mani, che l'Europa di Altiero Spinelli non era questa. Non l' e' nemmeno per me.
Detto questo, se l'Europa non deve essere dei popoli ma solo delle banche/finanza e quindi dei poteri forti solo per spadroneggiarla, tanto vale la pena di ripensarci di nuovo.
Purtroppo abbiamo una classe politica non preparata e succube dei poteri forti quindi che possono dirci costoro per informarci meglio?
Si adattano ai vari Monti e compagnia bella pensando che questi siano il massimo dei maitre a penser dell'economia.
Noi da poveri ignorantoni, facciamo i calcoli delle massaie e su questi possiamo dire se l'euro va bene o sia meglio ritornare alla liretta.
Sbagliamo? Beh allora ce lo dimostrino in fretta. Troopo tempo e' passato da allora e stiamo aspettando ancora. Nel frattempo i poveri sono diventati piu' poveri, il ceto medio sta' andanto in poverta' mentre i ricchi sono diventati piu' ricchi. Allora come la mettiamo?
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Euro SI, euro NO
Nel 2013 il reddito medio italiano è aumentato e arriva a € 181.00, peccato che la politica non sa distribuirlo in modo equo
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Re: Euro SI, euro NO
Non si discute per aver ragione, ma per capire!
Euro SI, Euro No. Tema strettamente legato a: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
Siamo sempre nel campo delle cento pertiche. Luigi Zingales si duole di:
Il professore di Chicago: “La verità è che non c'è alcun dibattuto sui costi e i benefici dell’euro e questo rafforza i ciarlatani, gli unici a occuparsi della questione"
Ci arriva ma a metà e solo per la parte che interessa a lui:
" il dibattito sui costi e benefici dell'euro".
Per capire, i 47 milioni di italiani hanno bisogno di una comparazione di dati.
Quali sono i costi benefici della permanenza nell'euro.
Quali sono i costi benefici dell'uscita dall'euro.
Ma è mai possibile che nell'anno domini 2014, all'interno di una crisi senza precedenti, questi volatili per diabetici di economisti, non siano in grado di formulare proposte adeguate????????????????
1 GIU 2014 19:15
SARÀ ZINGALES IL NUOVO VATE DEGLI ANTI-EURO?: “UNA MONETA SENZA EROI E SENZA STATO. SERVIVA A BERLINO PER CONTRASTARE LE SVALUTAZIONI COMPETITIVE DELLA LIRA”
Il professore di Chicago: “La verità è che non c'è alcun dibattuto sui costi e i benefici dell’euro e questo rafforza i ciarlatani, gli unici a occuparsi della questione" - “Serve un’unione fiscale. C’è rischio che l’Italia finisca come l’Argentina, con uno Stato ancora più corrotto e intrusivo, che mente sui dati del Pil e dell’inflazione”…
1. UE: ZINGALES, EURO UTILE A BERLINO, TEMEVA SVALUTAZIONI LIRA
(ANSA) - "Una volta, con la lira, l'Italia aveva in mano uno strumento monetario, quello delle svalutazioni competitive, che la Germania temeva. L'euro è stato utile a Berlino, che negli anni prima della crisi ha ridotto il costo del lavoro facendo così una manovra chiaramente deflattiva".
Ad affermarlo, in un intervento al Festival dell'economia di Trento, è stato Luigi Zingales, economista della University of Chicago Booth School of Business. Tra i timori di Zingales, "il primo - ha detto - è che l'Italia finisca come l'Argentina, con uno Stato ancora più corrotto e intrusivo, che mente persino sui dati del PIL e dell'inflazione. Il secondo è che l'unificazione europea continui a procedere sul binario di quella italiana, ossia un'unificazione fatta da pochi idealisti e un po' di gente cinica".
2. UE: ZINGALES, EURO È MONETA SENZA EROI E SENZA STATO
(ANSA) - "L'euro è una moneta senza eroi e senza Stato". A dirlo è l'economista Luigi Zingales, che in occasione della terza giornata del Festival dell'Economia di Trento ha presentato il suo nuovo libro 'Europa o no' (Rizzoli), insieme agli economisti Paolo Manasse e Filippo Taddei. "Dicono - ha proseguito Zingales - che qualche volta nel libro strizzo un po' l'occhio ai no-euro. La verità è un'altra: oggi non c'è alcun dibattuto sui costi e i benefici della moneta unica e questo rafforza i ciarlatani, gli unici a occuparsi della questione".
Mostrando una banconota da 5 dollari, poi una da 5 euro, Zingales ha osservato: "Sulla banconota da 5 dollari c'è un monumento a Washington e il volto di un presidente, su quella da 5 euro ci sono disegnate strutture architettoniche che non esistono. Il punto, a parere di Zingales, è che "i padri fondatori dell'euro prima hanno creato la moneta, poi hanno demandato a una crisi (quella che si è verificata in questi anni) la nascita di istituzioni a sostegno di questa moneta".
E' necessaria, per Zingales, "una qualche forma di unione fiscale, se si vuole tenere in piedi l'euro, altrimenti si prenda atto che manca questa volontà e, come in una coppia che litiga e non riesce più ad andare d'accordo, si arrivi a un divorzio".
- “Serve un’unione fiscale. C’è rischio che l’Italia finisca come l’Argentina, con uno Stato ancora più corrotto e intrusivo, che mente sui dati del Pil e dell’inflazione”…[/i]
Euro SI, Euro No. Tema strettamente legato a: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
Siamo sempre nel campo delle cento pertiche. Luigi Zingales si duole di:
Il professore di Chicago: “La verità è che non c'è alcun dibattuto sui costi e i benefici dell’euro e questo rafforza i ciarlatani, gli unici a occuparsi della questione"
Ci arriva ma a metà e solo per la parte che interessa a lui:
" il dibattito sui costi e benefici dell'euro".
Per capire, i 47 milioni di italiani hanno bisogno di una comparazione di dati.
Quali sono i costi benefici della permanenza nell'euro.
Quali sono i costi benefici dell'uscita dall'euro.
Ma è mai possibile che nell'anno domini 2014, all'interno di una crisi senza precedenti, questi volatili per diabetici di economisti, non siano in grado di formulare proposte adeguate????????????????
1 GIU 2014 19:15
SARÀ ZINGALES IL NUOVO VATE DEGLI ANTI-EURO?: “UNA MONETA SENZA EROI E SENZA STATO. SERVIVA A BERLINO PER CONTRASTARE LE SVALUTAZIONI COMPETITIVE DELLA LIRA”
Il professore di Chicago: “La verità è che non c'è alcun dibattuto sui costi e i benefici dell’euro e questo rafforza i ciarlatani, gli unici a occuparsi della questione" - “Serve un’unione fiscale. C’è rischio che l’Italia finisca come l’Argentina, con uno Stato ancora più corrotto e intrusivo, che mente sui dati del Pil e dell’inflazione”…
1. UE: ZINGALES, EURO UTILE A BERLINO, TEMEVA SVALUTAZIONI LIRA
(ANSA) - "Una volta, con la lira, l'Italia aveva in mano uno strumento monetario, quello delle svalutazioni competitive, che la Germania temeva. L'euro è stato utile a Berlino, che negli anni prima della crisi ha ridotto il costo del lavoro facendo così una manovra chiaramente deflattiva".
Ad affermarlo, in un intervento al Festival dell'economia di Trento, è stato Luigi Zingales, economista della University of Chicago Booth School of Business. Tra i timori di Zingales, "il primo - ha detto - è che l'Italia finisca come l'Argentina, con uno Stato ancora più corrotto e intrusivo, che mente persino sui dati del PIL e dell'inflazione. Il secondo è che l'unificazione europea continui a procedere sul binario di quella italiana, ossia un'unificazione fatta da pochi idealisti e un po' di gente cinica".
2. UE: ZINGALES, EURO È MONETA SENZA EROI E SENZA STATO
(ANSA) - "L'euro è una moneta senza eroi e senza Stato". A dirlo è l'economista Luigi Zingales, che in occasione della terza giornata del Festival dell'Economia di Trento ha presentato il suo nuovo libro 'Europa o no' (Rizzoli), insieme agli economisti Paolo Manasse e Filippo Taddei. "Dicono - ha proseguito Zingales - che qualche volta nel libro strizzo un po' l'occhio ai no-euro. La verità è un'altra: oggi non c'è alcun dibattuto sui costi e i benefici della moneta unica e questo rafforza i ciarlatani, gli unici a occuparsi della questione".
Mostrando una banconota da 5 dollari, poi una da 5 euro, Zingales ha osservato: "Sulla banconota da 5 dollari c'è un monumento a Washington e il volto di un presidente, su quella da 5 euro ci sono disegnate strutture architettoniche che non esistono. Il punto, a parere di Zingales, è che "i padri fondatori dell'euro prima hanno creato la moneta, poi hanno demandato a una crisi (quella che si è verificata in questi anni) la nascita di istituzioni a sostegno di questa moneta".
E' necessaria, per Zingales, "una qualche forma di unione fiscale, se si vuole tenere in piedi l'euro, altrimenti si prenda atto che manca questa volontà e, come in una coppia che litiga e non riesce più ad andare d'accordo, si arrivi a un divorzio".
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Re: Euro SI, euro NO
camillobenso ha scritto:omissis
1 GIU 2014 19:15
SARÀ ZINGALES IL NUOVO VATE DEGLI ANTI-EURO?: “UNA MONETA SENZA EROI E SENZA STATO. SERVIVA A BERLINO PER CONTRASTARE LE SVALUTAZIONI COMPETITIVE DELLA LIRA”
Il professore di Chicago: “La verità è che non c'è alcun dibattuto sui costi e i benefici dell’euro e questo rafforza i ciarlatani, gli unici a occuparsi della questione" - “Serve un’unione fiscale. C’è rischio che l’Italia finisca come l’Argentina, con uno Stato ancora più corrotto e intrusivo, che mente sui dati del Pil e dell’inflazione”…
1. UE: ZINGALES, EURO UTILE A BERLINO, TEMEVA SVALUTAZIONI LIRA
(ANSA) - "Una volta, con la lira, l'Italia aveva in mano uno strumento monetario, quello delle svalutazioni competitive, che la Germania temeva. L'euro è stato utile a Berlino, che negli anni prima della crisi ha ridotto il costo del lavoro facendo così una manovra chiaramente deflattiva".
Ad affermarlo, in un intervento al Festival dell'economia di Trento, è stato Luigi Zingales, economista della University of Chicago Booth School of Business. Tra i timori di Zingales, "il primo - ha detto - è che l'Italia finisca come l'Argentina, con uno Stato ancora più corrotto e intrusivo, che mente persino sui dati del PIL e dell'inflazione. Il secondo è che l'unificazione europea continui a procedere sul binario di quella italiana, ossia un'unificazione fatta da pochi idealisti e un po' di gente cinica".
2. UE: ZINGALES, EURO È MONETA SENZA EROI E SENZA STATO
(ANSA) - "L'euro è una moneta senza eroi e senza Stato". A dirlo è l'economista Luigi Zingales, che in occasione della terza giornata del Festival dell'Economia di Trento ha presentato il suo nuovo libro 'Europa o no' (Rizzoli), insieme agli economisti Paolo Manasse e Filippo Taddei. "Dicono - ha proseguito Zingales - che qualche volta nel libro strizzo un po' l'occhio ai no-euro. La verità è un'altra: oggi non c'è alcun dibattuto sui costi e i benefici della moneta unica e questo rafforza i ciarlatani, gli unici a occuparsi della questione".
Mostrando una banconota da 5 dollari, poi una da 5 euro, Zingales ha osservato: "Sulla banconota da 5 dollari c'è un monumento a Washington e il volto di un presidente, su quella da 5 euro ci sono disegnate strutture architettoniche che non esistono. Il punto, a parere di Zingales, è che "i padri fondatori dell'euro prima hanno creato la moneta, poi hanno demandato a una crisi (quella che si è verificata in questi anni) la nascita di istituzioni a sostegno di questa moneta".
E' necessaria, per Zingales, "una qualche forma di unione fiscale, se si vuole tenere in piedi l'euro, altrimenti si prenda atto che manca questa volontà e, come in una coppia che litiga e non riesce più ad andare d'accordo, si arrivi a un divorzio".
- “Serve un’unione fiscale. C’è rischio che l’Italia finisca come l’Argentina, con uno Stato ancora più corrotto e intrusivo, che mente sui dati del Pil e dell’inflazione”…
Possibile che ora ci arrivi a queste conclusioni anche Zingales mentre noi poveri mortali lo abbiamo detto subito?
Economisti da 4-5 soldi.
Impongono ad ogni stato come arrivare a degli obiettivi mentre dovrebbe essere gli stati singoli a decidere come arrivarci.
Prendo da questo sito http://www.opinione.it/politica/2014/02 ... 27-02.aspx ( Questa non è l’Europa di Altiero Spinelli di Alessandro Terzani )quanto segue:
.....Ma l’Unione Europea si è mossa in maniera differente rispetto a quanto auspicato da Altiero Spinelli. Questi, nel suo manifesto auspicava una unità politica prima di quella economica, la quale sarebbe dovuta realizzarsi mediante una serie di trattati commerciali. I governanti europei, credendo di accelerare questo processo di unificazione, hanno anteposto l’unità economica a quella politica, realizzando una moneta unica: l’Euro. Oggi è opinione comune che gran parte dei nostri mali sia stato proprio l’Euro. Soprattutto per come è stato realizzato. A questo proposito è necessario conoscere l’opinione degli economisti, i maggiori dei quali riconoscono che questo è stato un grave errore. I principali premi Nobel dell’economia, siano essi considerati appartenenti alla scuola monetarista o alla scuola Keynesiana, come Milton Friedman, su posizione legata al liberalismo economico o altri legati ad altre scuole economiche, si sono dichiarati estremamente contrari all’introduzione della moneta unica.
Nel 1998, prima che la moneta unica entrasse in circolazione, Friedman ebbe ad affermare che la spinta per l’Euro è stata motivata dalla politica e non dall’economia e spiegava che la moneta unica è un Soviet e Bruxelles e Francoforte prenderanno il posto del mercato. L’allora Presidente del Consiglio, Romano Prodi, rispondendo ai cronisti sull’affermazione fatta dall’economista americano nella sua intervista al Corriere della Sera, ribadì che Friedman ha sempre detto che non è possibile e che l’Europa è una torre di Babele perché abbiamo lingue diverse. Mi auguro che Friedman, anzi, sono sicuro, ma voglio più modestamente dire mi auguro, che sia smentito dai fatti. Ma quella di Friedman non era una voce isolata. In precedenza un altro grande economista Nicolas Kaldor, ungherese naturalizzato inglese di tendenze keynesiane e consigliere economico del Gabinetto Laburista di Harold Wilson, previde con estrema lucidità le conseguenze negative cui l’Europa sarebbe andata incontro con l’introduzione dell’Euro a causa dello squilibrio commerciale fra i vari Paesi, a causa di un regime di cambi fissi che si sarebbe realizzato e in assenza di un’armonizzazione del mercato del lavoro e del sistema fiscale. Forse le intuizioni di Kaldor contribuirono a far sì che l’Inghilterra non entrasse nell’Euro.
Ma queste non sono state voci isolate. Anzi, il coro degli economisti contrari all’Euro è aumentato, soprattutto fra coloro che nel recente passato hanno ricevuto il Premio Nobel per l’economia. Un altro Nobel per l’economia è Amartya Sen, il quale in seconde nozze ha sposato Eva Colorni figlia di Eugenio Colorni, come ricordato, uno dei tre firmatari del Manifesto di Ventotene. Questa circostanza ha rappresentato l’occasione di avere frequenti colloqui proprio con Altiero Spinelli. In un’intervista rilasciata di recente al Corriere della Sera, Amartya Sen ha affermato che, non che la moneta unica vada disfatta, ma è stata un errore che ha prodotto conseguenze negative per l’Europa. In quest’intervista si è dimostrato preoccupato della dinamica politica dell’Unione Europea. Questo comportamento ha provocato altri errori, il peggiore di questi è stata l’imposizione di politiche di austerità ai Paesi più deboli.
Oggi possiamo affermare che la schiera degli economisti contrari all’Euro è notevolmente aumentata. Alcuni di essi hanno osservato che nella storia dell’umanità prima sono sorti gli Stati e successivamente si sono dotati di una moneta, e non viceversa come è avvenuto per l’Euro. È stato osservato che negli Stati Uniti il dollaro è la moneta comune fra tutti gli Stati, ma la differenza fondamentale è quella che sia il sistema fiscale, quello previdenziale e quello legato al lavoro è uniforme in quanto le politiche in questi settori sono dettate dal governo federale in maniera uniforme in tutti questi settori. Per comprendere le distorsioni che l’introduzione dell’Euro ha prodotto basta sintetizzare i seguenti elementi: La politica fiscale dei Paesi appartenenti all’Unità Europea è estremamente differenziata. In Italia la pressione fiscale à raggiunto livelli insostenibili ed è più alta di quella di molti altri Paesi. Tutto ciò significa che i capitali tendono a spostarsi nei Paesi dove questa è inferiore. Non solo. La pressione fiscale si riflette sull’aumento dei costi delle merci e della manodopera, per cui un bene prodotto in Italia ha un costo maggiore di quello prodotto in uno dei Paesi a noi vicini. Questo, assieme al notevole costo del lavoro, provoca la delocalizzazione delle aziende in altri Paesi della Comunità.
Abbiamo già accennato a quali conseguenze l’eccessivo costo del lavoro produce. Tutto ciò comporta la difficoltà da parte degli imprenditori di assumere del personale e di tentare di produrre in altri Paesi dell’Europa i propri prodotti. Tutto ciò si riversa in modo negativo sulla bilancia dei pagamenti in quanto in questa situazione è più difficile vendere i propri prodotti che hanno un costo maggiore, mentre è più facile acquistare beni e prodotti ad un Prego leggere anche la parte iniziale omissis
prezzo inferiore realizzati in altri Stati dell’Unione.
Giungendo alla conclusione del nostro ragionamento possiamo affermare che i governanti, sia nazionali che della Comunità, debbano ascoltare con maggiore attenzione i suggerimenti degli economisti. Una cosa è certa. È necessario dare una sterzata alla politica dettata dalla Comunità Europea.
Se è difficile uscire dall’Euro perché le conseguenze sarebbero estremamente gravi, altrettanto grave è rimanere nell’Euro senza una profonda modifica dei meccanismi monetari comunitari.
Oggi, nel momento in cui nasce un nuovo Governo e si discute se nominare al dicastero dell’Economia un tecnico o un politico, ritengo che sia necessaria la presenza di un politico il quale, come rappresentante di tutte le forze politiche, imprima una vera svolta alla politica economica dell’Unità Europea. I tecnici dovranno supportare il ministro nell’indicare la strada da seguire.
un salutone da Juan
Ultima modifica di pancho il 02/06/2014, 22:24, modificato 6 volte in totale.
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Euro SI, euro NO
Aggiungo le mie povere considerazioni sul nefasto progetto di uscita dall'€.
Quando Prodi decise di entrare nell'euro con un concambio tarato sul marco ma leggermente migliore i governi dovevano operare un controllo sui prezzi che volutamente non ha funzionato come negli altri paesi Francia e Germania in testa creando una svalutazione interna di fatto pesante 》》1euro vale circa 1000 lire.
Subito si vide una bassa inflazione, banche che davano mutui acquisto casa con bassi tassi mai conosciuti prima.
Il gioco durò poco, molto in fretta prezzi e tariffe cominciarono ad adeguarsi al finto cambio 1000 lire/ 1 euro portando ad un dimezzamento del potere d'acquisto a tutti i lavoratori dipendenti e pensionati ... tutti con stipendio bloccato alle lire tradotto in euro.
Nessuno strumento automatico di aumento dello stipendio x compensare perdita potere d'acquisto fu messo in essere da tutti i gov succedutesi e il tutto fatto da panieri inflattivi taroccati dall' ISTAT.
Chi ha beneficitato di questo cambio?
-I commercianti che hanno via via innalzato i prezzi fino a 1000 lire 1 euro
-I professionisti che da tariffe es 130.000 lire sono passati a 130 € di fatto raddoppiandole
-Gli imprenditori che hanno cominciato a vendere in euro beneficiando la non applicazione del tasso di cambio.
-gli immobiliaristi che hanno venduto case in euro al doppio del prezzo in lire.
- chi aveva debiti in lire convertite in euro, con la svalutazione reale del potere d'acquisto ha visto dimezzare di fatto il proprio debito.
- le banche che hanno innalzato i loro costi 10 volte quello in lire
- Infine lo Stato, che ha continuato a pagare stipendi e pensioni in lire e continuato a spendere in corruzione e prezzi acquisto beni e servizi gonfiati ma adesso in puro euro.
Cosa succederebbe se uscissimo dall'euro?
Bene. Aumento dei prezzi fino al doppio di tutti i prodotti di importazione che dobbiamo pagare in euro o dollaro (con relative commissioni e fluttuazioni del mercato dei cambi):
- idrocarburi e gas
- elettricità
- carni, pollami
- frutta e verdure
- grano
- caffè e cioccolato
- macchine utensili
- computer x telecom o avionica
- automobili e motociclette
- aerei trasporto passaggeri e merci
- armamenti
- navi
- scarpe e tessuti
- giocattoli
- televisori ed elettronica di consumo
- pneumatici
- pesce (solo 1/3 pescato in italia)
- ecc. ecc.
Come vedi con stipendi e pensioni convertiti in lire ci vedremmo con un ulteriore 40...50% in più di perdita del potere d'acquisto e quindi riduzione del consumo a livelli prima degli anni 80.
Certo potremo esportare di più, ma con la maggior parte delle nostre aziende delocalizzate all'estero anche i prezzi dei semilavorati importati crescerà, inoltre il valore delle nostre aziende calerà rendendole piu appetibili ed acquistabili.
Avremmo il DISASTRO economico.
Anche i liberi professionisti patiranno la fame, meno cause e quindi meno parcelle agli avvocati, meno protesi dentarie di importazione americana già care con euro pensa chi se le potrà permettere con le lire.
Ci impoveriremmo tutti e x sempre.
Scusate se sono una cassandra ma penso sia quello che potrebbe accadere.
Saluti
Quando Prodi decise di entrare nell'euro con un concambio tarato sul marco ma leggermente migliore i governi dovevano operare un controllo sui prezzi che volutamente non ha funzionato come negli altri paesi Francia e Germania in testa creando una svalutazione interna di fatto pesante 》》1euro vale circa 1000 lire.
Subito si vide una bassa inflazione, banche che davano mutui acquisto casa con bassi tassi mai conosciuti prima.
Il gioco durò poco, molto in fretta prezzi e tariffe cominciarono ad adeguarsi al finto cambio 1000 lire/ 1 euro portando ad un dimezzamento del potere d'acquisto a tutti i lavoratori dipendenti e pensionati ... tutti con stipendio bloccato alle lire tradotto in euro.
Nessuno strumento automatico di aumento dello stipendio x compensare perdita potere d'acquisto fu messo in essere da tutti i gov succedutesi e il tutto fatto da panieri inflattivi taroccati dall' ISTAT.
Chi ha beneficitato di questo cambio?
-I commercianti che hanno via via innalzato i prezzi fino a 1000 lire 1 euro
-I professionisti che da tariffe es 130.000 lire sono passati a 130 € di fatto raddoppiandole
-Gli imprenditori che hanno cominciato a vendere in euro beneficiando la non applicazione del tasso di cambio.
-gli immobiliaristi che hanno venduto case in euro al doppio del prezzo in lire.
- chi aveva debiti in lire convertite in euro, con la svalutazione reale del potere d'acquisto ha visto dimezzare di fatto il proprio debito.
- le banche che hanno innalzato i loro costi 10 volte quello in lire
- Infine lo Stato, che ha continuato a pagare stipendi e pensioni in lire e continuato a spendere in corruzione e prezzi acquisto beni e servizi gonfiati ma adesso in puro euro.
Cosa succederebbe se uscissimo dall'euro?
Bene. Aumento dei prezzi fino al doppio di tutti i prodotti di importazione che dobbiamo pagare in euro o dollaro (con relative commissioni e fluttuazioni del mercato dei cambi):
- idrocarburi e gas
- elettricità
- carni, pollami
- frutta e verdure
- grano
- caffè e cioccolato
- macchine utensili
- computer x telecom o avionica
- automobili e motociclette
- aerei trasporto passaggeri e merci
- armamenti
- navi
- scarpe e tessuti
- giocattoli
- televisori ed elettronica di consumo
- pneumatici
- pesce (solo 1/3 pescato in italia)
- ecc. ecc.
Come vedi con stipendi e pensioni convertiti in lire ci vedremmo con un ulteriore 40...50% in più di perdita del potere d'acquisto e quindi riduzione del consumo a livelli prima degli anni 80.
Certo potremo esportare di più, ma con la maggior parte delle nostre aziende delocalizzate all'estero anche i prezzi dei semilavorati importati crescerà, inoltre il valore delle nostre aziende calerà rendendole piu appetibili ed acquistabili.
Avremmo il DISASTRO economico.
Anche i liberi professionisti patiranno la fame, meno cause e quindi meno parcelle agli avvocati, meno protesi dentarie di importazione americana già care con euro pensa chi se le potrà permettere con le lire.
Ci impoveriremmo tutti e x sempre.
Scusate se sono una cassandra ma penso sia quello che potrebbe accadere.
Saluti
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Euro SI, euro NO
Fanno ridere se non piangere quelli che dicono che uscendo dall'euro basta creare una moneta es 1 lira = 1 euro.
Certamente il primo giorno funzionerebbe, ma quando andremo a pagare i beni importati e quelli che ce li vendono volessero dollari o euro in cambio cosa succederebbe?
Assisteremmo ad una continua erosione del valore della nostra moneta fino a quel famoso 1.4 ..1.5 Lire x 1 euro.
Ultimo è la storia che ci raccontano, eravamo liberi quando avevamo la nostra moneta.
Falso
Negli ultime decenni in europa si era creato lo SME in cui i cambi erano fissi e la fluttuazione controllata dai burocrati europei.
Quindi tutta la colpa non è dell'europa ma di tutti i gov che si sono succeduti fino a Monti e Letta che non hanno mai fatto i compiti a casa!
Un saluto a tutti
Certamente il primo giorno funzionerebbe, ma quando andremo a pagare i beni importati e quelli che ce li vendono volessero dollari o euro in cambio cosa succederebbe?
Assisteremmo ad una continua erosione del valore della nostra moneta fino a quel famoso 1.4 ..1.5 Lire x 1 euro.
Ultimo è la storia che ci raccontano, eravamo liberi quando avevamo la nostra moneta.
Falso
Negli ultime decenni in europa si era creato lo SME in cui i cambi erano fissi e la fluttuazione controllata dai burocrati europei.
Quindi tutta la colpa non è dell'europa ma di tutti i gov che si sono succeduti fino a Monti e Letta che non hanno mai fatto i compiti a casa!
Un saluto a tutti
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
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Re: Euro SI, euro NO
http://www.tzetze.it/redazione/2014/06/ ... index.html
BALASSO SVELA LA VERITA' SU FARAGE E GRILLO.
http://www.tzetze.it/redazione/2014/06/ ... index.html
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Ciao
Paolo11
BALASSO SVELA LA VERITA' SU FARAGE E GRILLO.
http://www.tzetze.it/redazione/2014/06/ ... index.html
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Ciao
Paolo11
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Re: Euro SI, euro NO
L'uscita dall'Euro sarebbe aggiungere un altro salasso al già salassato portafoglio degli italiani normali e arricchire nuovamente quello già gonfio dei ricchi... (che porterebbero tutto fuori dall'Italia mantenendo i loro averi in Euro mica nelle svalutande Lirette...).
Il problema è solo quello di obbligare i tedeschi ad accettare un'unica fiscalità, un'unica politica economica e un unico emittente per i nuovi Titoli di Stato (la BCE) altrimenti fuori loro dall'Euro così quando il Nuovo marco varrà 3 Euro non venderanno più uno spillo fuori dalla Germania...
Il vero problema del nostro impoverimento sono state: l'impreparazione delle nostre imprese alla globalizzazione e la disonestà dei nostri amministratori statali dal 2001 al 2002 che hanno permesso a commercianti e imprenditori di lucrare sul tasso di conversione... (come mai nei 15 anni precedenti di cambi bloccati o quasi dello SME con L'ECU non erano riusciti a farlo mentre in pochi mesi dal 1 Marzo 2002 si...?).
L'Euro è la nostra moneta e dobbiamo difenderla e farla diventare la moneta dei popoli europei e non dei banchieri/industriali europei (e multinazionali)... !!!
Il problema è solo quello di obbligare i tedeschi ad accettare un'unica fiscalità, un'unica politica economica e un unico emittente per i nuovi Titoli di Stato (la BCE) altrimenti fuori loro dall'Euro così quando il Nuovo marco varrà 3 Euro non venderanno più uno spillo fuori dalla Germania...
Il vero problema del nostro impoverimento sono state: l'impreparazione delle nostre imprese alla globalizzazione e la disonestà dei nostri amministratori statali dal 2001 al 2002 che hanno permesso a commercianti e imprenditori di lucrare sul tasso di conversione... (come mai nei 15 anni precedenti di cambi bloccati o quasi dello SME con L'ECU non erano riusciti a farlo mentre in pochi mesi dal 1 Marzo 2002 si...?).
L'Euro è la nostra moneta e dobbiamo difenderla e farla diventare la moneta dei popoli europei e non dei banchieri/industriali europei (e multinazionali)... !!!
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Re: Euro SI, euro NO
Quoto tutto.Maucat ha scritto:L'uscita dall'Euro sarebbe aggiungere un altro salasso al già salassato portafoglio degli italiani normali e arricchire nuovamente quello già gonfio dei ricchi... (che porterebbero tutto fuori dall'Italia mantenendo i loro averi in Euro mica nelle svalutande Lirette...).
Il problema è solo quello di obbligare i tedeschi ad accettare un'unica fiscalità, un'unica politica economica e un unico emittente per i nuovi Titoli di Stato (la BCE) altrimenti fuori loro dall'Euro così quando il Nuovo marco varrà 3 Euro non venderanno più uno spillo fuori dalla Germania...
Il vero problema del nostro impoverimento sono state: l'impreparazione delle nostre imprese alla globalizzazione e la disonestà dei nostri amministratori statali dal 2001 al 2002 che hanno permesso a commercianti e imprenditori di lucrare sul tasso di conversione... (come mai nei 15 anni precedenti di cambi bloccati o quasi dello SME con L'ECU non erano riusciti a farlo mentre in pochi mesi dal 1 Marzo 2002 si...?).
L'Euro è la nostra moneta e dobbiamo difenderla e farla diventare la moneta dei popoli europei e non dei banchieri/industriali europei (e multinazionali)... !!!
Ciao
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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