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13 APR 2014 18:33
ALFANIANI ALLA RISCOSSA! - LA CAMPAGNA ACQUISTI DI ANGELINO E SOCI, DOPO IL ROTTAMATO BONAIUTI, PUNTA ANCORA PIÙ IN ALTO: DOPO LE EUROPEE POTREBBE ARRIVARE DAL PD IL ROSICONE ENRICO LETTA -DOMANI INCONTRO BONAIUTI-ALFANO
Enrichetto aspetta di vedere quanto prende Ncd alle elezioni, poi deciderà. Ma in realtà attende il voto anche per un altro motivo: spera che Renzi trovi per lui una poltrona a livello comunitario, altrimenti molla il partito. Intanto domani Paolino Bonaiuti incontra Alfano…
Barbara Romano per "Libero"
La zattera inizia a crescere e da grande vuole fare la nave. Mentre Berlusconi continua a perdere pezzi, Alfano fa proseliti. Prima l'Udc. Ora ha quasi conquistato i Popolari di Mario Mauro. A giorni sono dati in arrivo due-tre senatori di Fi, dove nell'Ncd si prevede uno smottamento quando l'ex Cav finirà ai servizi sociali.
E in futuro potrebbe arrivare anche Enrico Letta, il pesce più ambito nel mare dei moderati cui sta pescando Alfano, che ha un'attenzione anche all'area polare del Pd.Non a caso si è parlato fino all'ultimo di un'apparizione dell'ex premier alla Fiera di Roma, dove si celebra in questi giorni l'Assemblea costituente dell'Ncd. Inizialmente nel panel era anche previsto un suo intervento.
Poi Letta, come sempre, ha ceduto alla prudenza e non si è presentato neanche con la delegazione del Pd, che è andata a omaggiare l'alleato di governo venerdì. Proprio per non dare adito alle voci che lo avrebbero subito associato all'ex portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, dato per acquisito al Ncd (ma che in realtà sta ancora trattando la sua permanenza in Fi).
Che Letta e Alfano si piacciano si sa. E oltre un anno al governo assieme non ha fatto che consolidare il loro legame. Se sono rose fioriranno. Ma solo dopo le Europee, e in base al risultato che farà l'Ncd. Alle Politiche semmai. Ma ne deve passare ancora di acqua sotto i ponti...
Intanto, complice la malasorte altrui - la cattura dell'ex senatore azzurro Marcello Dell'Utri di cui il destino ha voluto fosse proprio Alfano, in qualità di capo del Viminale, ad annunciare la cattura a Beirut e la richiesta di estradizione - comincia a farsi notare l'ex delfino di Berlusconi.
Anche Oltralpe, dove ha incassato l'endorsement del leader dell'Ump Jean-Francois Copé: «Noi confidiamo nel successo dell'Ncd e nella sua capacità di riunire la destra e il centrodestra sotto la leadership di Angelino Alfano». È proprio questo lo scopo del leader dell'Ncd, che oggi lancerà un appello gli azzurri delusi. E non solo a loro,ma a tutti i moderati, per la costruzione di un grande partito di centrodestra che prenda il posto di Forza Italia.
Obiettivo immediato: convincere definitivamente anche Mario Mauro ad entrare in squadra per dare vita a un gruppo unico al Senato, che ha l'ambizione di diventare il più grande di Palazzo Madama, ovviamente dopo quello del Pd che conta 108 parlamentari.
Alfano punta a raggiungere quota 50 unendo ai suoi 32 senatori gli 11 centristi più i transfughi di Forza Italia, che nell'immediato arriveranno col contagocce: «Due, tre sono già con noi»,confidava ieri nel padiglione 6 della Fiera di Roma un'autorevolissima fonte del Ncd, «ma poi quelli di Fi ci pregheranno di venire con noi».
Un pezzo da 90 sarebbe già passato all'Ncd. Ma l'arrivo di Bonaiuti, dato per certo nell'Ncd, tanto sicuro non è. Non è un caso che, mentre gli alfaniani ieri brindavano al nuovo acquisto, Mariastella Gelmini assicurava: «Io non penso che Bonaiuti prenda questa decisione, perché è un punto di riferimento in Forza Italia ».
In realtà, stando a quanto riferiscono fonti di Fi e Ncd, Bonaiuti starebbe trattando con Fi. Sarebbe stato lui a far trapelare la notizia del suo passaggio ad Alfano per alzare la posta con l'ex Cav. Arrabbiato è arrabbiato Paolino, e da un bel po'. Era già in sofferenza per l'emarginazione cui lo ha condannato il cerchio magico di Berlusconi, che lui ha sentito l'ultima volta al telefono a Natale.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato scoprire che nel cortile di Palazzo Grazioli sono stati parcheggiati gli scatoloni del suo ex ufficio, ora occupato da Giovanni Toti. Non solo: quando ha mandato una persona a recuperarli, è stata cacciata via a mani vuote. E lui non c'ha visto più. Gli alfaniani ormai lo considerano dei loro. Ma fino a oggi all'assemblea del Ncd Bonaiuti non s'è visto.
2. NCD: PREVISTO PER DOMANI INCONTRO BONAIUTI-ALFANO
(AGI) - Esce da FI ma rivendica di "restare nel centrodestra", Paolo Bonaiuti. E, a quanto si apprende, già domani sarebbe in programma un incontro tra l'ormai ex storico portavoce di Silvio Berlusconi e il leader Ncd, Angelino Alfano
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Re: NCD
19 APR 2014 17:21
1. LA DURISSIMA LETTERA DEI SENATORI DI NCD CHE CONTESTANO IL QUID DI ALFANO E IL SUO CERCHIETTO TRAGICO DI SICILIANI SI TRADURRÀ IN UNA NUOVA SCISSIONE AL SENATO -
2. I 18 FIRMATARI CONTESTANO LA CANDIDATURE ALLE EUROPEE DEGLI INQUISITI CESA E SCOPELLITI E LE NOMINE PUBBLICHE DOVE SONO STATI PIAZZATI SOLTANTO GLI AMICI SICILIANI DELL'EX PORTA-PANNOLONE DI BERLUSCONI, MANCUSO (ENEL) E GUERRA (ENI) -
3. METÀ DEL GRUPPO DEI SENATORI NCD SI UNIRA’ CON ALTRETTANTI SENATORI PROVENIENTI DA FORZA ITALIA E DARANNO VITA ALL'UMP, UNIONE DEI MOVIMENTI POPOLARI -
4. L'OPERAZIONE SCATTERA’ DOPO LE ELEZIONI EUROPEE E PORTERÀ AD UN RIMPASTO DI GOVERNO ENTRO L'ESTATE PER RIDIMENSIONARE GLI ALFANIANI - L’IRA DI FORMIGONI -
4. SCHIFANI VUOLE PER SE' IL POSTO DI CAPOGRUPPO NCD AL SENATO, TOGLIENDOLO A SACCONI -
5. QUAGLIARIELLO COORDINATORE AL SERVIZIO DELLA MAZZONI: NON È RIUSCITO A CANDIDARLA ALLE EUROPEE, VUOLE RISARCIRLA COL POSTO DELLA TODINI NEL CDA DELLA RAI -
DAGOREPORT
Ma Alfano Angelino quel tanto di "quid" che sembrava avesse recuperato ribellandosi al suo mentore e padre padrone politico Berlusconi Silvio lo ha già perso? La lettera durissima dei 18 senatori e' infatti il segno di un disagio più vasto che ha tre motivazioni:
1. La questione morale all'interno di Ncd. La guerra delle candidature alle europee dove hanno prevalso gli inquisiti, da Cesa Lorenzo a Scopelliti Giuseppe, e le nomine pubbliche dove sono stati piazzati soltanto gli amici siciliani dell'ex assistente di Berlusconi, Mancuso e Guerra, ne sono gli esempi più diretti.
2. Il cerchio magico: accanto ad Alfano ci sono soltanto Schifani Renato e gli altri siciliani, più Lupi e Bonsignore. Schifani ora vuole strappare a Sacconi Maurizio la carica di capogruppo di Ncd al Senato, con la scusa che il marito di Giorgetti Enrica e' anche presidente di commissione; Lupi Maurizio ha impedito la candidatura di Mauro Mario alle europee, evitando che tutta Comunione e fatturazione confluisse sotto le bandiere di Ncd. Ovviamente, Formigoni Roberto e' fuori di se', anche per l'esclusione dalla candidatura europea, ed ha molte ragioni per esserlo, visto che anche lui è' indagato come gli altri.
3. Le prospettive politiche. Sono pessime, tutti i sondaggi (risalenti per altro a prima della scelta dei candidati europei, quindi migliori perché non scontano l'effetto-inquisiti) danno l'Ncd intorno o sotto al 4 per cento.
Cosa potrà succedere ora al partitino dallo statuto "padronale" scimmiottato da Forza Italia? Al Senato, dove nell'ultima legislatura in cui i senatori hanno un peso rispetto al governo, le effervescenze (da laboratorio e non) sono tantissime e' pronta un'altra scissione: quindici senatori, la metà del gruppo, lasceranno Ncd e si uniranno ad un gruppo di analoga consistenza in arrivo da Forza Italia, che vedrebbe il suo attuale gruppo ridotto da 61 a circa 46 membri. Un gruppo che diventerebbe determinante nei giochi del Senato fino al punto da rendere necessario un rimpasto di governo nel corso dell'estate. La scissione infatti verrebbe realizzata dopo le elezioni i europee.
Del nuovo gruppo, che ambirebbe a sostituire Alfano e Verdini nella rappresentanza politica dell'elettorato moderato, circola già il nome: Unione dei Movimenti popolari (UMP) sulla scia dell'esperienza francese. Nemmeno il neo coordinatore Quagliariello Gaetano e' in grado di fermare la frana poiché la sua gestione delle liste e' stata una frana e perché anche a lui i perbenismi Ncd che hanno firmato la lettera rimproverano la questione morale, a cominciare dalla sua protetta Mazzoni Elvira: non è riuscita a candidarla in Europa e ora vuol metterla al posto di Todini Luisa, diventata presidente delle Poste, nel cda della Rai.
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Re: NCD
C'é chi sostiene che l'NCD sia una manovra strategica di berlusconi per prendere più voti.
Alle prossime politiche si riuniranno.
Ho qualche dubbio che questo possa accadere osservando le bordate che si stanno sparando in queste settimane.
Rimane però in sospeso il fatto con chi si alleerà il NCD, perché da solo non và da nessuna parte e quella è gente incollata alle poltrone.
1. FERMI TUTTI! GIORGIO NAPOLITANO L'ESTATE SCORSA, E ANCHE L'AUTUNNO SCORSO, ERA PRONTO A CONCEDERE LA GRAZIA A SILVIO BERLUSCONI. E' QUANTO SCRIVONO QUAGLIARIELLO E CICCHITTO IN UNA LETTERA AL FIDANZATO DELLA PASCALE, RIVENDICANDO LA LORO "PAZIENTE OPERA DI TESSITURA E DI RICUCITURA" PER OTTENERE "UN GESTO CHE AVREBBE RAPPRESENTATO BEN PIÙ DI UN SEMPLICE ATTO DI CLEMENZA"
2. L'EX BANANA DISSE DI NO, PERCHÉ SIGNIFICAVA AMMETTERE LA COLPA, E SCATTO' LA SCISSIONE DEL SENZA QUID ALFANO, CON L'EVIDENTE APPOGGIO/SOLLIEVO DEL COLLE: UN ALTRO COMPLOTTO DOPO LE PROVE CHE BERLUSCONI DICE DI AVERE SULL'USCITA DI FINI?
3. L'AUTOGOL DI QUAGLIARIELLO E CICCHITTO NASCE DALLO SCONTRO FEROCE E DALLE ACCUSE DI TRADIMENTO RIACCESOSI NEGLI ULTIMI GIORNI TRA FORZA ITALIA E NCD, MA LASCIA INTERROGATIVI CHE SAREBBE OPPORTUNO PER TUTTI CHIARIRE, A PARTIRE DAL QUIRINALE
DAGOREPORT
Caro Berlusconi Silvio, ex Banana, ha letto la lettera che le hanno indirizzato Cicchitto Fabrizio e Quagliariello Gaetano dall'Huffington Post?
Secondo noi no, oppure se l'ha letta l'ha fatto molto distrattamente poiché non ne abbiamo ancora visto alcun atto politico conseguente.
Poiché questo disgraziato sito ritiene che la sua visita settimanale a Cesano Boscone con la sia pur modica frequentazione di persone che, per via della malattia, hanno dimenticato tutto possa avere qualche effetto emulativo su di lei che, come e' noto, si immedesima molto nei ruoli che le capita di dover recitare, provvediamo a rinfrescarle la memoria politica.
Ecco i passaggi chiave della lettera dei due esponenti del Nuovo Centrodestra: "quanto al tema della grazia, Berlusconi sa bene, per averne ampiamente e reiteratamente discusso con alcuni dei traditori di cui sopra e certamente con i sottoscritti, che vi erano tutti i presupposti per un percorso che gli evitasse la compressione della libertà personale e gli riconoscesse agli occhi del Paese e del mondo un ruolo che nessuna sentenza avrebbe potuto cancellare e che solo una linea politica sconsiderata ha irrimediabilmente compromessa''.
‘'Questi presupposti - continua la lettera - vi erano la scorsa estate e, nonostante tutto, vi erano ancora in autunno, anche grazie ad una paziente opera di tessitura e di continua ricucitura ad opera dei soliti traditori che il Berlusconi dottor Jeckill avallava e incoraggiava ogni volta che il Berlusconi mister Hyde cedeva alla tentazione distruttiva di minare la stabilità del Paese".
"Evidentemente al dunque qualche cattivo consigliere ha indotto - continuano Cicchitto e Quagliariello - Berlusconi a sottovalutare la portata del gesto che avrebbe potuto ottenere: un gesto che avrebbe rappresentato ben più di un atto di clemenza".
Dunque, caro fidanzato di Pascale Francesca, le cose stanno così: Quagliariello, allora ministro delle Riforme del governo Letta in costante contatto con il Quirinale, e Cicchitto, capogruppo alla Camera di Forza Italia, avevano, tra gli altri, trattato con Re Giorgio per farle avere la grazia, meglio "un gesto che avrebbe rappresentato ben più di un atto di clemenza".
Lei sceglie invece la linea dura, le trattative si interrompono e parte la scissione di Ncd. La quale scissione, questo e' il punto chiave sottinteso alla lettera di Quagliariello e Cicchitto, avrebbe avuto l'autorevole avallo del Colle più alto. E lo avrebbe avuto non tanto e non solo per l'ovvio motivo che essa rafforzava un governo pericolante ma soprattutto perché strettamente legata all'esito della trattativa sulla grazia: lei la rifiutava magari perché significava ammettere la colpa, il Colle si sentiva autorizzato a mettere la sua manina protettrice sulla dipartita da Forza Italia del suo ex delfino Alfano e dei suoi.
Quindi, caro ex Banana, dopo le prove che lei avrebbe raccolto sulla spinta e le promesse che il Presidente della Repubblica, al secolo Re Giorgio, fece a Fini Gianfranco affinché rompesse con lei restando presidente della Camera con la promessa di essere incaricato per formare un nuovo governo, queste sono, per esplicita e incauta dichiarazione di due degli autori della trattativa, le prove di un'altra azione politica del Colle più alto simile ad un complotto contro la sua persona.
Non discutiamo qui se politicamente fosse giusto o meno indirizzare degli esponenti del suo partito verso altri lidi politici, se cioè Napolitano Giorgio si muovesse per realizzare un progetto di stabilità del Paese oppure se si ebbe a trattare soltanto di un'azione contro di lei, quel che ci interessa e' notare come l'uscita sia avvenuta in stretto raccordo con i vertici istituzionali al più alto livello. Lei probabilmente lo chiamerebbe "complotto", l'ennesimo contro la sua persona politica.
Sarebbe allora opportuno uscire dalla sfilza di ingiurie tra Ncd e Forza Italia su chi ha tradito chi per ricostruire in modo più vicino ai fatti realmente accaduti la storia recentissima del nostro Paese, a partire proprio dalle novità che la lettera pone in primo piano:
1. Napolitano avrebbe concesso davvero la grazia a Berlusconi?
2. Avendola Berlusconi rifiutata scegliendo un'altra linea, il Colle ha influito sulla scissione di Ncd, magari indirettamente e con la coscienza di chi le aveva provate tutte per "aiutare" il condannato? Interrogativi che sarebbe bene sciogliere.
Alle prossime politiche si riuniranno.
Ho qualche dubbio che questo possa accadere osservando le bordate che si stanno sparando in queste settimane.
Rimane però in sospeso il fatto con chi si alleerà il NCD, perché da solo non và da nessuna parte e quella è gente incollata alle poltrone.
1. FERMI TUTTI! GIORGIO NAPOLITANO L'ESTATE SCORSA, E ANCHE L'AUTUNNO SCORSO, ERA PRONTO A CONCEDERE LA GRAZIA A SILVIO BERLUSCONI. E' QUANTO SCRIVONO QUAGLIARIELLO E CICCHITTO IN UNA LETTERA AL FIDANZATO DELLA PASCALE, RIVENDICANDO LA LORO "PAZIENTE OPERA DI TESSITURA E DI RICUCITURA" PER OTTENERE "UN GESTO CHE AVREBBE RAPPRESENTATO BEN PIÙ DI UN SEMPLICE ATTO DI CLEMENZA"
2. L'EX BANANA DISSE DI NO, PERCHÉ SIGNIFICAVA AMMETTERE LA COLPA, E SCATTO' LA SCISSIONE DEL SENZA QUID ALFANO, CON L'EVIDENTE APPOGGIO/SOLLIEVO DEL COLLE: UN ALTRO COMPLOTTO DOPO LE PROVE CHE BERLUSCONI DICE DI AVERE SULL'USCITA DI FINI?
3. L'AUTOGOL DI QUAGLIARIELLO E CICCHITTO NASCE DALLO SCONTRO FEROCE E DALLE ACCUSE DI TRADIMENTO RIACCESOSI NEGLI ULTIMI GIORNI TRA FORZA ITALIA E NCD, MA LASCIA INTERROGATIVI CHE SAREBBE OPPORTUNO PER TUTTI CHIARIRE, A PARTIRE DAL QUIRINALE
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Caro Berlusconi Silvio, ex Banana, ha letto la lettera che le hanno indirizzato Cicchitto Fabrizio e Quagliariello Gaetano dall'Huffington Post?
Secondo noi no, oppure se l'ha letta l'ha fatto molto distrattamente poiché non ne abbiamo ancora visto alcun atto politico conseguente.
Poiché questo disgraziato sito ritiene che la sua visita settimanale a Cesano Boscone con la sia pur modica frequentazione di persone che, per via della malattia, hanno dimenticato tutto possa avere qualche effetto emulativo su di lei che, come e' noto, si immedesima molto nei ruoli che le capita di dover recitare, provvediamo a rinfrescarle la memoria politica.
Ecco i passaggi chiave della lettera dei due esponenti del Nuovo Centrodestra: "quanto al tema della grazia, Berlusconi sa bene, per averne ampiamente e reiteratamente discusso con alcuni dei traditori di cui sopra e certamente con i sottoscritti, che vi erano tutti i presupposti per un percorso che gli evitasse la compressione della libertà personale e gli riconoscesse agli occhi del Paese e del mondo un ruolo che nessuna sentenza avrebbe potuto cancellare e che solo una linea politica sconsiderata ha irrimediabilmente compromessa''.
‘'Questi presupposti - continua la lettera - vi erano la scorsa estate e, nonostante tutto, vi erano ancora in autunno, anche grazie ad una paziente opera di tessitura e di continua ricucitura ad opera dei soliti traditori che il Berlusconi dottor Jeckill avallava e incoraggiava ogni volta che il Berlusconi mister Hyde cedeva alla tentazione distruttiva di minare la stabilità del Paese".
"Evidentemente al dunque qualche cattivo consigliere ha indotto - continuano Cicchitto e Quagliariello - Berlusconi a sottovalutare la portata del gesto che avrebbe potuto ottenere: un gesto che avrebbe rappresentato ben più di un atto di clemenza".
Dunque, caro fidanzato di Pascale Francesca, le cose stanno così: Quagliariello, allora ministro delle Riforme del governo Letta in costante contatto con il Quirinale, e Cicchitto, capogruppo alla Camera di Forza Italia, avevano, tra gli altri, trattato con Re Giorgio per farle avere la grazia, meglio "un gesto che avrebbe rappresentato ben più di un atto di clemenza".
Lei sceglie invece la linea dura, le trattative si interrompono e parte la scissione di Ncd. La quale scissione, questo e' il punto chiave sottinteso alla lettera di Quagliariello e Cicchitto, avrebbe avuto l'autorevole avallo del Colle più alto. E lo avrebbe avuto non tanto e non solo per l'ovvio motivo che essa rafforzava un governo pericolante ma soprattutto perché strettamente legata all'esito della trattativa sulla grazia: lei la rifiutava magari perché significava ammettere la colpa, il Colle si sentiva autorizzato a mettere la sua manina protettrice sulla dipartita da Forza Italia del suo ex delfino Alfano e dei suoi.
Quindi, caro ex Banana, dopo le prove che lei avrebbe raccolto sulla spinta e le promesse che il Presidente della Repubblica, al secolo Re Giorgio, fece a Fini Gianfranco affinché rompesse con lei restando presidente della Camera con la promessa di essere incaricato per formare un nuovo governo, queste sono, per esplicita e incauta dichiarazione di due degli autori della trattativa, le prove di un'altra azione politica del Colle più alto simile ad un complotto contro la sua persona.
Non discutiamo qui se politicamente fosse giusto o meno indirizzare degli esponenti del suo partito verso altri lidi politici, se cioè Napolitano Giorgio si muovesse per realizzare un progetto di stabilità del Paese oppure se si ebbe a trattare soltanto di un'azione contro di lei, quel che ci interessa e' notare come l'uscita sia avvenuta in stretto raccordo con i vertici istituzionali al più alto livello. Lei probabilmente lo chiamerebbe "complotto", l'ennesimo contro la sua persona politica.
Sarebbe allora opportuno uscire dalla sfilza di ingiurie tra Ncd e Forza Italia su chi ha tradito chi per ricostruire in modo più vicino ai fatti realmente accaduti la storia recentissima del nostro Paese, a partire proprio dalle novità che la lettera pone in primo piano:
1. Napolitano avrebbe concesso davvero la grazia a Berlusconi?
2. Avendola Berlusconi rifiutata scegliendo un'altra linea, il Colle ha influito sulla scissione di Ncd, magari indirettamente e con la coscienza di chi le aveva provate tutte per "aiutare" il condannato? Interrogativi che sarebbe bene sciogliere.
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Re: NCD
Beh passerebbe dal nuovissimo centrodestra al nuovo centrodestra
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: NCD
11 GIU 2014 12:00
1. CASINI/ALFANO MORIRANNO DEMOCRISTIANI PER SUICIDIO O SI STANNO ORGANIZZANDO PER CERCARE DI UCCIDERE AL MOMENTO BUONO RENZI E PORTARNE LA TESTA ALL'UOMO DI CESANO BOSCONE, BERLUSCONI? E' QUESTA LA DOMANDA CHE SI PONGONO OGGI NEI PALAZZI DELLA POLITICA, CON L’ARRIVO DEL NUOVO FORMAT “COALIZIONE POPOLARE” -
2. CON LA SUA NOTA FURBIZIA, PIERFURBY CERCA DI AUMENTARE IL SUO POTERE CONTRATTUALE NEI CONFRONTI DI RENZI SIA PER ACQUISIRE UN COSPICUO NUMERO DI POSTI NELL'INFORNATA DI CIRCA 300/350 NOMINE IN PREPARAZIONE NEI CDA DI SECONDO LIVELLO DELLE AZIENDE PUBBLICHE SIA PER POSIZIONARSI NELLA SUCCESSIONE A RE GIORGIO. O MI FAI ELEGGERE AL QUIRINALE OPPURE IL GOVERNO POTREBBE NON AVERE LA FIDUCIA AL SENATO -
3. L'OPERAZIONE CASINI NON SI FERMA A NCD, LA CILIEGINA SULLA TORTA CUI IL GENERO DI CALTARICCONE STA LAVORANDO E' DI CONVINCERE FITTO A ENTRARE IN QUESTA PARTITA -
1. DAGOREPORT
Moriranno democristiani per suicidio o si stanno organizzando per cercare di uccidere al momento buono Renzi Matteo e portarne la testa all'uomo di Cesano Boscone, Berlusconi Silvio? E' questa la domanda che si pongono oggi nei palazzi della politica, se davvero dovesse venire alla luce Coalizione Popolare, nuovo format del duo Casini/Alfano.
E, se davvero la proposta dovesse andare avanti (di seguito, l'articolo di Ugo Magri su La Stampa), il premier dovrebbe riflettere attentamente su due questioni:
1. La sommatoria dell'eventuale nuovo Format politico sarebbe pari a zero, non solo politicamente (gli elettori si sono espressi chiaramente alle elezioni europee e alle amministrative) ma soprattutto dal punto di vista parlamentare poiché tale operazione non aggiunge neppure un voto ai numeri della maggioranza, anzi ne sottrae tre o quattro a seguito della decapitazione di Mauro Mario, anch'egli buttato a mare da Pierfurby allo stesso modo con il quale ha liquidato nel passato compagni di viaggio come Mastella Clemente o Follini Marco.
2. Con la sua nota furbizia, Pierfurby cerca di aumentare il suo potere contrattuale ed il suo personale condizionamento nei confronti del premier sia per acquisire un cospicuo numero di posti nell'infornata di circa 300/350 nomine in preparazione nei cda di secondo livello delle aziende pubbliche sia, soprattutto, per posizionarsi al meglio nella successione a Re Giorgio. Pierfurby vuole farsi trovare pronto per poter tirare la giacchetta a Renzi al momento giusto: o mi fai eleggere al Quirinale (candidatura cui persino Berlusconi, obtorto collo, dovrebbe acconsentire) oppure il governo potrebbe non avere la fiducia al Senato.
Sarebbe un'operazione da manuale della Prima Repubblica, poco importa se Alfano Angelino e il suo travagliato Ncd finirebbero con l'essere gli "inutili idioti" di Pierfurby dopo che si sono rifiutati di essere gli "utili idioti" dell'ex Cav. L'operazione Casini non si ferma a Ncd, la ciliegina sulla torta cui il genero di Caltariccone sta lavorando in queste ore e' quella di convincere Fitto Raffaele a entrare in questa partita insieme a Carfagna Mara.
Intanto al Senato i rivolgimenti sono appena cominciati: i 10 senatori del gruppo di Mauro si stanno disperdendo, Quel che resta di Scelta Civica e' alle ultime battute della trattativa per entrare direttamente nel Pd, mentre l'Ncd che Alfano progetta di unire con Casini e' impaurita e paralizzata ma pronta ad esplodere per motivi politici e personali.
Politicamente sono almeno tre le linee che si combattono:
1. Sostenere Renzi sino alla fine
2. Rapido dietrofront verso Arcore, cercando di avere qualche ruolo nel raccogliere i resti di Forza Italia
3. Tirare a campare, e questa sarebbe la linea di Alfano, mentre Lupi Maurizio sta pensando seriamente di dimettersi da ministro e disintossicarsi dalle Infrastrutture, dal Mose e dall'Expo andandosene a fare il parlamentare europeo onde evitare altri problemi.
Nel primo caso un pezzo consistente del filone ex spennino e post fascista (da Augello a Saltamartini) e' pronto ad andare verso Forza Italia e Fratelli d'Italia, la Di Girolamo ha in tasca un biglietto per Arcore (nonostante la Pascale non ce l'abbia in simpatia), Schifani sta facendo carte false per fare il capogruppo al Senato ma sa che semmai venisse eletto molti senatori lascerebbero il gruppo subito dopo, Quagliariello non e' pervenuto.
Il duo Lorenzin/Bonaiuti invece punta fortemente ad un collegamento organico con Matteo Renzi, linea peraltro sostenuta pubblicamente da Cicchitto e Naccarato e sulla quale Alfano continua ad essere indeciso. Dunque la maggioranza al Senato può allargarsi e in tal caso la golden share di Casini e Alfano si diluisce, oppure può restringersi. Ma il trasformismo italiano propende per Renzi Matteo.
Ps. Filtro del cerchio magico a parte, uno dei motivi per cui ultimamente è tecnicamente difficile interloquire politicamente con Berlusconi Silvio e' che nel corso della conversazione si assopisce. La cosa accade diverse volte, a qualsiasi ora, ed è stata segnalata con preoccupazione da tutti quelli che nelle ultime settimane hanno avuto modo di cominciare a parlargli via telefono.
2. SI CELEBRANO LE NOZZE ALFANO-CASINI CON IL GRUPPO PARLAMENTARE UNICO “COALIZIONE POPOLARE”
Ugo Magri per ‘La Stampa’
È molto prossimo al traguardo il tentativo di mettere insieme una quarantina di senatori, forse qualcuno di più, che a vario titolo si definiscono centristi. Se ne stanno occupando intensamente Alfano, Cesa e Casini che, da un paio di giorni, vivono quasi in simbiosi: l’altra sera hanno passato ore a discutere le strategie e ieri nuovo interminabile round di colloqui, stavolta con la presenza di Cicchitto.
L’accordo di massima c’è già: entro un paio di settimane nascerà un gruppo parlamentare unico Ncd-Udc tanto a Palazzo Madama quanto a Montecitorio: globalmente, un centinaio tra «onorevoli» e senatori. Ma guai a considerarla una semplice sommatoria tra due partitini. L’ambizione dei promotori è smisuratamente più grande, come del resto lascia intendere la nuova insegna che verrà adottata: Coalizione Popolare si chiamerà il nuovo gruppo, un nome dal richiamo storico impegnativo poiché riecheggia la vittoriosa Coalicion Popular della
Nel 2018, quando torneremo a votare, cercherà di replicarne le gesta. Da subito, invece, cercherà di inglobare tutti i parlamentari moderati dell’area governativa, lanciando di fatto un’Opa su Scelta civica e sugli ex-montiani di Per l’Italia (senza trascurare i potenziali apporti da Gal, dal gruppo delle autonomie e da quello misto).
Se tutto andrà secondo i loro piani, Alfano e Casini diventeranno determinanti per l’equilibrio politico. Non occorre un pallottoliere: al Senato la maggioranza si raggiunge con 161 voti, sebbene l’assenza sistematica di qualche senatore a vita abbassi la soglia a 158-159. Il Pd non riuscirebbe mai a raggiungerla perché da solo sta a quota 108. Né ce la potrebbe fare con il soccorso di Sel e degli ex-Cinque Stelle, pure loro in trattativa per formare un gruppo (pare siano una dozzina).
Né basterebbero a Renzi i superstiti di Scelta civica oppure cani sciolti come l’ex ministro Mauro, ieri vittima di un’umiliante sostituzione quale membro della Commissione Affari costituzionali (destino comune di quanti metteranno i bastoni tra le ruote al governo). Insomma: nel momento in cui dovesse nascere, quelli di Coalizione Popolare avrebbero la «golden share» della maggioranza, il potere di vita o di morte sull’esecutivo.
Loro, beninteso, non intendono fare le scarpe a Renzi; al contrario, l’obiettivo conclamato è quello di dargli una mano a governare con successo di qui fino al 2018. In cambio del sostegno, semmai, vorrebbero più voce in capitolo. Si sono accorti che, restando sparpagliati, il giovane Matteo se li divora a uno a uno; per cui provano a unirsi anche nella speranza di farsi rispettare e, possibilmente, ascoltare dal premier. Uno dei protagonisti sintetizza così gli obiettivi del futuro rassemblement: «Primo, stabilizzare la legislatura. Secondo, realizzare le riforme con Renzi. Terzo, dialogare con Silvio (come del resto sta già facendo il presidente del Consiglio)».
Restano solo da definire certi «dettagli», tipo: chi guiderà i due gruppi parlamentari? Questione, come al solito, spinosissima. Casini non avanza pretese, ma in compenso Ncd rischia una guerra fratricida tra i fautori di Sacconi e quelli di Schifani. Se lo spumante non è stato ancora stappate, il motivo pare sia questo.
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Re: NCD
La fonte mi desta alquanti sospetti, caro Camillone. Vogliono prendere 2 "uccellini" con una sola favai. Screditare Alfano(NCD) e Letta (PD).camillobenso ha scritto:
13 APR 2014 18:33
ALFANIANI ALLA RISCOSSA! - LA CAMPAGNA ACQUISTI DI ANGELINO E SOCI, DOPO IL ROTTAMATO BONAIUTI, PUNTA ANCORA PIÙ IN ALTO: DOPO LE EUROPEE POTREBBE ARRIVARE DAL PD IL ROSICONE ENRICO LETTA -DOMANI INCONTRO BONAIUTI-ALFANO
Enrichetto aspetta di vedere quanto prende Ncd alle elezioni, poi deciderà. Ma in realtà attende il voto anche per un altro motivo: spera che Renzi trovi per lui una poltrona a livello comunitario, altrimenti molla il partito. Intanto domani Paolino Bonaiuti incontra Alfano…
Barbara Romano per "Libero"
La zattera inizia a crescere e da grande vuole fare la nave. Mentre Berlusconi continua a perdere pezzi, Alfano fa proseliti. Prima l'Udc. Ora ha quasi conquistato i Popolari di Mario Mauro. A giorni sono dati in arrivo due-tre senatori di Fi, dove nell'Ncd si prevede uno smottamento quando l'ex Cav finirà ai servizi sociali.
E in futuro potrebbe arrivare anche Enrico Letta, il pesce più ambito nel mare dei moderati cui sta pescando Alfano, che ha un'attenzione anche all'area polare del Pd.Non a caso si è parlato fino all'ultimo di un'apparizione dell'ex premier alla Fiera di Roma, dove si celebra in questi giorni l'Assemblea costituente dell'Ncd. Inizialmente nel panel era anche previsto un suo intervento.
Poi Letta, come sempre, ha ceduto alla prudenza e non si è presentato neanche con la delegazione del Pd, che è andata a omaggiare l'alleato di governo venerdì. Proprio per non dare adito alle voci che lo avrebbero subito associato all'ex portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, dato per acquisito al Ncd (ma che in realtà sta ancora trattando la sua permanenza in Fi).
Che Letta e Alfano si piacciano si sa. E oltre un anno al governo assieme non ha fatto che consolidare il loro legame. Se sono rose fioriranno. Ma solo dopo le Europee, e in base al risultato che farà l'Ncd. Alle Politiche semmai. Ma ne deve passare ancora di acqua sotto i ponti...
Intanto, complice la malasorte altrui - la cattura dell'ex senatore azzurro Marcello Dell'Utri di cui il destino ha voluto fosse proprio Alfano, in qualità di capo del Viminale, ad annunciare la cattura a Beirut e la richiesta di estradizione - comincia a farsi notare l'ex delfino di Berlusconi.
Anche Oltralpe, dove ha incassato l'endorsement del leader dell'Ump Jean-Francois Copé: «Noi confidiamo nel successo dell'Ncd e nella sua capacità di riunire la destra e il centrodestra sotto la leadership di Angelino Alfano». È proprio questo lo scopo del leader dell'Ncd, che oggi lancerà un appello gli azzurri delusi. E non solo a loro,ma a tutti i moderati, per la costruzione di un grande partito di centrodestra che prenda il posto di Forza Italia.
Obiettivo immediato: convincere definitivamente anche Mario Mauro ad entrare in squadra per dare vita a un gruppo unico al Senato, che ha l'ambizione di diventare il più grande di Palazzo Madama, ovviamente dopo quello del Pd che conta 108 parlamentari.
Alfano punta a raggiungere quota 50 unendo ai suoi 32 senatori gli 11 centristi più i transfughi di Forza Italia, che nell'immediato arriveranno col contagocce: «Due, tre sono già con noi»,confidava ieri nel padiglione 6 della Fiera di Roma un'autorevolissima fonte del Ncd, «ma poi quelli di Fi ci pregheranno di venire con noi».
Un pezzo da 90 sarebbe già passato all'Ncd. Ma l'arrivo di Bonaiuti, dato per certo nell'Ncd, tanto sicuro non è. Non è un caso che, mentre gli alfaniani ieri brindavano al nuovo acquisto, Mariastella Gelmini assicurava: «Io non penso che Bonaiuti prenda questa decisione, perché è un punto di riferimento in Forza Italia ».
In realtà, stando a quanto riferiscono fonti di Fi e Ncd, Bonaiuti starebbe trattando con Fi. Sarebbe stato lui a far trapelare la notizia del suo passaggio ad Alfano per alzare la posta con l'ex Cav. Arrabbiato è arrabbiato Paolino, e da un bel po'. Era già in sofferenza per l'emarginazione cui lo ha condannato il cerchio magico di Berlusconi, che lui ha sentito l'ultima volta al telefono a Natale.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato scoprire che nel cortile di Palazzo Grazioli sono stati parcheggiati gli scatoloni del suo ex ufficio, ora occupato da Giovanni Toti. Non solo: quando ha mandato una persona a recuperarli, è stata cacciata via a mani vuote. E lui non c'ha visto più. Gli alfaniani ormai lo considerano dei loro. Ma fino a oggi all'assemblea del Ncd Bonaiuti non s'è visto.
2. NCD: PREVISTO PER DOMANI INCONTRO BONAIUTI-ALFANO
(AGI) - Esce da FI ma rivendica di "restare nel centrodestra", Paolo Bonaiuti. E, a quanto si apprende, già domani sarebbe in programma un incontro tra l'ormai ex storico portavoce di Silvio Berlusconi e il leader Ncd, Angelino Alfano
Fosse cosi' (ma aspettiamo) avrei alcune considerazioni da fare per'o per il momento me le tengo ancora per me.
Son anni che le ho nel cassetto pronte all'evidenza.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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