Berlusconi è ancora armato e pericoloso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
13 MAG 2014 19:47
GOMBLOTTO! (E IL BANANA GODE) - SILVIO CONFERMA: “SAPEVO CHE C’ERA UN PIANO PER SOSTITUIRMI CON UN GOVERNO TECNICO. OBAMA FU CORRETTO, MENTRE SARKOZY E MERKEL VOLEVANO IMPORMI LA TROIKA CON L’IMBROGLIO DELLO SPREAD”
Berlusconi a Friedman: “Già nel giugno 2011, quando ancora non era scoppiato l’imbroglio degli spread, Napolitano riceveva Monti e Passera, per scegliere i tecnici di un nuovo governo. Al G-20 di Cannes, amici e colleghi di altri paesi mi dissero: "Ma hai deciso di dare le dimissioni? Perché sappiamo che tra una settimana ci sarà Monti…"
Alan Friedman per "Corriere.it"
Seduto nel giardino di Villa San Martino a Arcore, Silvio Berlusconi è più che soddisfatto. Le anticipazioni del libro di memorie di Timothy Geithner (Stress Test) confermano quello che il Cavaliere dice di sapere da tempo, e cioè, che la Casa Bianca bocciò una richiesta da parte di alcuni europei di far cadere il suo governo nell'autunno del 2011. «Non sono sorpreso. Ho sempre dichiarato che nel 2011 nei confronti del mio governo, ma anche nei confronti del mio Paese, c'è stato tutto un movimento che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all'esterno per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo», dice Berlusconi.
«Già nel giugno del 2011, quando ancora non era scoppiato l'imbroglio degli spread, il Presidente della Repubblica Napolitano riceveva Monti e Passera, come è stato scritto, per scegliere i tecnici di un nuovo governo tecnico e addirittura per stilare il documento programmatico. E poi abbiamo saputo anche che ci sono state quattro successive tappe di scrittura, con l'ultima addirittura di 196 pagine».
Berlusconi è in grande forma e viene fuori un ricordo preciso. «Io avevo la contezza che stesse accadendo qualcosa e avevo anche ad un certo punto ritenuto che ci fosse una precisa regia. Al G-20 di Cannes, addirittura, amici e colleghi di altri paesi mi dissero: "Ma hai deciso di dare le dimissioni? Perché sappiamo che tra una settimana ci sarà il governo Monti...". E l'ha rivelato per esempio Zapatero in un suo libro che riguardava quel periodo».
«DISSI NO ALLA TROIKA»
Non è sorpreso che queste nuove rivelazioni vengano da un uomo di Obama. «Io devo dire che Obama si comportò bene durante tutto il G20. Noi fummo chiamati dalla Merkel e Sarkozy a due riunioni in due giorni consecutivi e in queste riunioni si tentò di farmi accettare un intervento dal Fondo Monetario Internazionale. Io garantii che i nostri conti erano in ordine e non avevamo nessun bisogno di aiuti dall'esterno e rifiutai di accedere a questa offerta, che avrebbe significato colonizzare l'Italia come è stata colonizzata la Grecia, con la Troika».
GOMBLOTTO! (E IL BANANA GODE) - SILVIO CONFERMA: “SAPEVO CHE C’ERA UN PIANO PER SOSTITUIRMI CON UN GOVERNO TECNICO. OBAMA FU CORRETTO, MENTRE SARKOZY E MERKEL VOLEVANO IMPORMI LA TROIKA CON L’IMBROGLIO DELLO SPREAD”
Berlusconi a Friedman: “Già nel giugno 2011, quando ancora non era scoppiato l’imbroglio degli spread, Napolitano riceveva Monti e Passera, per scegliere i tecnici di un nuovo governo. Al G-20 di Cannes, amici e colleghi di altri paesi mi dissero: "Ma hai deciso di dare le dimissioni? Perché sappiamo che tra una settimana ci sarà Monti…"
Alan Friedman per "Corriere.it"
Seduto nel giardino di Villa San Martino a Arcore, Silvio Berlusconi è più che soddisfatto. Le anticipazioni del libro di memorie di Timothy Geithner (Stress Test) confermano quello che il Cavaliere dice di sapere da tempo, e cioè, che la Casa Bianca bocciò una richiesta da parte di alcuni europei di far cadere il suo governo nell'autunno del 2011. «Non sono sorpreso. Ho sempre dichiarato che nel 2011 nei confronti del mio governo, ma anche nei confronti del mio Paese, c'è stato tutto un movimento che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all'esterno per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo», dice Berlusconi.
«Già nel giugno del 2011, quando ancora non era scoppiato l'imbroglio degli spread, il Presidente della Repubblica Napolitano riceveva Monti e Passera, come è stato scritto, per scegliere i tecnici di un nuovo governo tecnico e addirittura per stilare il documento programmatico. E poi abbiamo saputo anche che ci sono state quattro successive tappe di scrittura, con l'ultima addirittura di 196 pagine».
Berlusconi è in grande forma e viene fuori un ricordo preciso. «Io avevo la contezza che stesse accadendo qualcosa e avevo anche ad un certo punto ritenuto che ci fosse una precisa regia. Al G-20 di Cannes, addirittura, amici e colleghi di altri paesi mi dissero: "Ma hai deciso di dare le dimissioni? Perché sappiamo che tra una settimana ci sarà il governo Monti...". E l'ha rivelato per esempio Zapatero in un suo libro che riguardava quel periodo».
«DISSI NO ALLA TROIKA»
Non è sorpreso che queste nuove rivelazioni vengano da un uomo di Obama. «Io devo dire che Obama si comportò bene durante tutto il G20. Noi fummo chiamati dalla Merkel e Sarkozy a due riunioni in due giorni consecutivi e in queste riunioni si tentò di farmi accettare un intervento dal Fondo Monetario Internazionale. Io garantii che i nostri conti erano in ordine e non avevamo nessun bisogno di aiuti dall'esterno e rifiutai di accedere a questa offerta, che avrebbe significato colonizzare l'Italia come è stata colonizzata la Grecia, con la Troika».
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Gomblotto - 1
Cene segrete e trame sul Colle: le prove del complotto anti Cav
Prima di Geithner, diversi testimoni avevano gettato ombre sulla caduta di Berlusconi. L'ex premier Zapatero: "Silvio fu accerchiato". Quei contatti tra Monti e Napolitano
Gian Maria De Francesco - Mer, 14/05/2014 - 09:34
La prova decisiva è arrivata: nel 2011 il governo legittimamente eletto di Silvio Berlusconi fu vittima di un golpe architettato fuori dall'Italia (con la fattiva collaborazione e ideazione di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy) ma che godeva di importanti appoggi interni, soprattutto quirinalizi.
Con le rivelazioni dell'autobiografia dell'ex segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, arriva la conferma che la crisi dello spread era solo un pretesto per commissariare l'Italia e metterla nelle mani di un esecutivo compiacente.
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha raccolto in un dossier intitolato «Il complotto» tutta la recente pubblicistica sui fatti accaduti tra l'estate e l'autunno del 2011.
La raccolta di testimonianze inizia proprio dalle parole di Geithner contenute in Stress test, il suo memoire appena pubblicato negli Usa. «In quell'autunno - scrive - alcuni funzionari europei (non se ne specifica né l'identità né il ruolo, ndr) ci contattarono con una trama per cercare di costringere Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell'Fmi all'Italia, fino a quando non se ne fosse andato».
Insomma, l'Unione europea - che voleva ingabbiare Roma con i prestiti internazionali - cercava una sponda negli Usa per disarcionare il Cav, ma Washington si oppose.
«Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente, ma non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello. Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani, dissi», aggiunge Geithner.
Il reporter Peter Spiegel ha pubblicato sul Financial Times un articolo che corrisponde precisamente alle affermazioni dell'ex segretario al Tesoro. «I think Silvio is right (Penso che Silvio abbia ragione), disse nel 2011 il presidente Obama, schierandosi con Berlusconi contro l'idea di lasciar commissariare Roma dal Fondo monetario internazionale», annotò Spiegel a proposito del G20 di Cannes del 3 e 4 novembre 2011 nel quale l'Italia fu accerchiata dai Paesi nordeuropei guidati dalla Germania.
La cancelliera Merkel fu messa «nell'angolo, fino al punto che la sua voce fu rotta dalle lacrime», ma Obama non si fece intimorire e, alla fine si optò per «un comunicato finale del summit vago». La salita dello spread costrinse comunque il Cav alle dimissioni.
Circostanza confermata dall'ex premier spagnolo José Luís Zapatero nella sua autobiografia El dilema. «Ci fu una cena ristretta sull'Italia e il futuro dell'euro nella quale si mise il governo italiano sotto un duro martellamento perché accettasse il salvataggio del Fondo Monetario Internazionale e dell'Ue. Berlusconi e Tremonti si difesero con un catenaccio in piena regola».
L'ex componente del consiglio Bce, Lorenzo Bini Smaghi, riferisce in Morire di austerità come a Berlusconi abbia nuociuto «l'ipotesi di uscita dall'euro ventilata in colloqui privati». Il leader di Forza Italia non ha mai minacciato i Paesi partner di abbandonare la divisa unica, ma ha espresso forti critiche alla gestione tedesca dell'unione monetarie. Critiche che gli sono costate il posto.
Alla vigilia del G20 il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si rifiuta di firmare il decreto Sviluppo che attuava gli impegni presi dal governo con la Commissione e il Consiglio Ue, costringendo Berlusconi a recarsi al vertice a mani vuote
Renato Brunetta, tanto nel libro Il grande imbroglio quanto nelle sue ricostruzioni pubblicate dal Giornale, aggiunge altri particolari. «».
Un boicottaggio solo parzialmente smentito dall'ex portavoce del Quirinale, Pasquale Cascella, che precisò come anche Tremonti avesse chiesto a Napolitano di non firmare.
Alan Friedman in Ammazziamo il gattopardo, invece, ha raccontato come l'avvicendamento del Cav fosse stato predisposto già 4-5 mesi prima di essere costretto alle dimissioni. «Mi ha dato segnali in quel senso», dichiarò Mario Monti a Friedman a proposito delle «ricognizioni» effettuate dal capo dello Stato in epoca non sospetta, confermando le affermazioni di Carlo De Benedetti. Anche Romano Prodi incoraggiò Monti che in quell'estate approfondì un eventuale piano di governo basandosi sul documento programmatico dell'allora capo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. Era già tutto pronto. Bastava solo che qualcuno (Angela Merkel) desse il via al piano «Berlusconi deve cadere».
http://www.ilgiornale.it/news/interni/c ... 18904.html
Cene segrete e trame sul Colle: le prove del complotto anti Cav
Prima di Geithner, diversi testimoni avevano gettato ombre sulla caduta di Berlusconi. L'ex premier Zapatero: "Silvio fu accerchiato". Quei contatti tra Monti e Napolitano
Gian Maria De Francesco - Mer, 14/05/2014 - 09:34
La prova decisiva è arrivata: nel 2011 il governo legittimamente eletto di Silvio Berlusconi fu vittima di un golpe architettato fuori dall'Italia (con la fattiva collaborazione e ideazione di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy) ma che godeva di importanti appoggi interni, soprattutto quirinalizi.
Con le rivelazioni dell'autobiografia dell'ex segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, arriva la conferma che la crisi dello spread era solo un pretesto per commissariare l'Italia e metterla nelle mani di un esecutivo compiacente.
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha raccolto in un dossier intitolato «Il complotto» tutta la recente pubblicistica sui fatti accaduti tra l'estate e l'autunno del 2011.
La raccolta di testimonianze inizia proprio dalle parole di Geithner contenute in Stress test, il suo memoire appena pubblicato negli Usa. «In quell'autunno - scrive - alcuni funzionari europei (non se ne specifica né l'identità né il ruolo, ndr) ci contattarono con una trama per cercare di costringere Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell'Fmi all'Italia, fino a quando non se ne fosse andato».
Insomma, l'Unione europea - che voleva ingabbiare Roma con i prestiti internazionali - cercava una sponda negli Usa per disarcionare il Cav, ma Washington si oppose.
«Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente, ma non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello. Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani, dissi», aggiunge Geithner.
Il reporter Peter Spiegel ha pubblicato sul Financial Times un articolo che corrisponde precisamente alle affermazioni dell'ex segretario al Tesoro. «I think Silvio is right (Penso che Silvio abbia ragione), disse nel 2011 il presidente Obama, schierandosi con Berlusconi contro l'idea di lasciar commissariare Roma dal Fondo monetario internazionale», annotò Spiegel a proposito del G20 di Cannes del 3 e 4 novembre 2011 nel quale l'Italia fu accerchiata dai Paesi nordeuropei guidati dalla Germania.
La cancelliera Merkel fu messa «nell'angolo, fino al punto che la sua voce fu rotta dalle lacrime», ma Obama non si fece intimorire e, alla fine si optò per «un comunicato finale del summit vago». La salita dello spread costrinse comunque il Cav alle dimissioni.
Circostanza confermata dall'ex premier spagnolo José Luís Zapatero nella sua autobiografia El dilema. «Ci fu una cena ristretta sull'Italia e il futuro dell'euro nella quale si mise il governo italiano sotto un duro martellamento perché accettasse il salvataggio del Fondo Monetario Internazionale e dell'Ue. Berlusconi e Tremonti si difesero con un catenaccio in piena regola».
L'ex componente del consiglio Bce, Lorenzo Bini Smaghi, riferisce in Morire di austerità come a Berlusconi abbia nuociuto «l'ipotesi di uscita dall'euro ventilata in colloqui privati». Il leader di Forza Italia non ha mai minacciato i Paesi partner di abbandonare la divisa unica, ma ha espresso forti critiche alla gestione tedesca dell'unione monetarie. Critiche che gli sono costate il posto.
Alla vigilia del G20 il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si rifiuta di firmare il decreto Sviluppo che attuava gli impegni presi dal governo con la Commissione e il Consiglio Ue, costringendo Berlusconi a recarsi al vertice a mani vuote
Renato Brunetta, tanto nel libro Il grande imbroglio quanto nelle sue ricostruzioni pubblicate dal Giornale, aggiunge altri particolari. «».
Un boicottaggio solo parzialmente smentito dall'ex portavoce del Quirinale, Pasquale Cascella, che precisò come anche Tremonti avesse chiesto a Napolitano di non firmare.
Alan Friedman in Ammazziamo il gattopardo, invece, ha raccontato come l'avvicendamento del Cav fosse stato predisposto già 4-5 mesi prima di essere costretto alle dimissioni. «Mi ha dato segnali in quel senso», dichiarò Mario Monti a Friedman a proposito delle «ricognizioni» effettuate dal capo dello Stato in epoca non sospetta, confermando le affermazioni di Carlo De Benedetti. Anche Romano Prodi incoraggiò Monti che in quell'estate approfondì un eventuale piano di governo basandosi sul documento programmatico dell'allora capo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. Era già tutto pronto. Bastava solo che qualcuno (Angela Merkel) desse il via al piano «Berlusconi deve cadere».
http://www.ilgiornale.it/news/interni/c ... 18904.html
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Gomblotto - 2
Berlusconi: "Nel 2011 la Merkel mi disse 'non mi saluterai più'"
L'ex premier rivela un retroscena del Consiglio europeo del 2011. Sulla legge elettorale: "Con Renzi è inutile fare accordi prima. La riforma è tutta da discutere"
Chiara Sarra - Mer, 14/05/2014 - 13:20
"Nell'ultimo Consiglio Ue a cui ho partecipato", nel 2011, "Merkel mi ha detto: Io so che tu non mi saluterai più". Un retroscena, quello raccontato da Silvio Berlusconi a Unomattina che racconta il clima tra i leader internazionali nelle settimane tumultuose che precedettero le sue dimissioni da premier.
"Il complotto è una notizia gravissima che conferma quanto dico da diverso tempo", ha aggiunto il Cavaliere parlando delle parole del ministro Usa Geithner, "Si è trattato di una violazione delle regole democratiche e di un attacco alla sovranità di questo Paese".
A parlare è un Berlusconi amareggiato, soprattutto dall'atteggiamento delle alte cariche dello Stato: "Osservo che il Capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera, il presidente del Consiglio ieri non hanno ritenuto di fare alcuna dichiarazione", ha detto.
Parlando poi della situazione dell'Italia, l'ex premier punta il dito contro "la politica di rigore imposta dagli eurocrati di Berlino e Bruxelles" che ha portato a nessuna crescita e alta disoccupazione. Anche sul governo Renzi il Cavaliere è scettico, al punto che non crede di poter ancora scendere a patti con il segretario Pd: "È inutile prendere accordi prima. Aspettiamo di vedere le riforme in Parlamento. Se riteniamo che siano buone le votiamo, altrimenti votiamo contro".
A deludere Berlusconi è stata soprattutto la legge elettorale: "Il patto con Renzi ha avuto un andamento molto strano, dopo l'accordo sono cambiate tre cose importantissime. È una riforma tutta da discutere. Forza Italia non potrebbe mai accettare un ballottaggio: sarebbe la morte del centrodestra perchè tutti i voti del M5S andrebbe alla sinistra". Sulla riforma del Senato ha aggiunto: "Sono stato d'accordo con Renzi sul fatto che il Senato non approvasse più le leggi, che non desse la fiducia, e che costasse di meno. Improvvisamente, senza ascoltarci, il signor Renzi approva con il governo un progetto globale del Senato, lo manda in Senato e viene giudicato inaccettabile non solo da noi, ma anche dai senatori di sinistra perché è un vero pasticcio".
Berlusconi ha poi raccontato i primi giorni ai servizi sociali nel centro di Cesano Boscone: "È andata molto bene", ma "non arrivo a ringraziare i magistrati che mi hanno concesso che, nel lavoro frenetico di tutti i giorni, potessi trovare un'oasi di pace di 4 ore. I problemi che ho visto là li conoscevo già, perchè mia madre negli ultimi anni aveva preso la consuetudine di visitare ricoveri per anziani e diverse volte mi chiedeva di accompagnarla. Spero di far del bene".
http://www.ilgiornale.it/news/interni/b ... 18953.html
Berlusconi: "Nel 2011 la Merkel mi disse 'non mi saluterai più'"
L'ex premier rivela un retroscena del Consiglio europeo del 2011. Sulla legge elettorale: "Con Renzi è inutile fare accordi prima. La riforma è tutta da discutere"
Chiara Sarra - Mer, 14/05/2014 - 13:20
"Nell'ultimo Consiglio Ue a cui ho partecipato", nel 2011, "Merkel mi ha detto: Io so che tu non mi saluterai più". Un retroscena, quello raccontato da Silvio Berlusconi a Unomattina che racconta il clima tra i leader internazionali nelle settimane tumultuose che precedettero le sue dimissioni da premier.
"Il complotto è una notizia gravissima che conferma quanto dico da diverso tempo", ha aggiunto il Cavaliere parlando delle parole del ministro Usa Geithner, "Si è trattato di una violazione delle regole democratiche e di un attacco alla sovranità di questo Paese".
A parlare è un Berlusconi amareggiato, soprattutto dall'atteggiamento delle alte cariche dello Stato: "Osservo che il Capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera, il presidente del Consiglio ieri non hanno ritenuto di fare alcuna dichiarazione", ha detto.
Parlando poi della situazione dell'Italia, l'ex premier punta il dito contro "la politica di rigore imposta dagli eurocrati di Berlino e Bruxelles" che ha portato a nessuna crescita e alta disoccupazione. Anche sul governo Renzi il Cavaliere è scettico, al punto che non crede di poter ancora scendere a patti con il segretario Pd: "È inutile prendere accordi prima. Aspettiamo di vedere le riforme in Parlamento. Se riteniamo che siano buone le votiamo, altrimenti votiamo contro".
A deludere Berlusconi è stata soprattutto la legge elettorale: "Il patto con Renzi ha avuto un andamento molto strano, dopo l'accordo sono cambiate tre cose importantissime. È una riforma tutta da discutere. Forza Italia non potrebbe mai accettare un ballottaggio: sarebbe la morte del centrodestra perchè tutti i voti del M5S andrebbe alla sinistra". Sulla riforma del Senato ha aggiunto: "Sono stato d'accordo con Renzi sul fatto che il Senato non approvasse più le leggi, che non desse la fiducia, e che costasse di meno. Improvvisamente, senza ascoltarci, il signor Renzi approva con il governo un progetto globale del Senato, lo manda in Senato e viene giudicato inaccettabile non solo da noi, ma anche dai senatori di sinistra perché è un vero pasticcio".
Berlusconi ha poi raccontato i primi giorni ai servizi sociali nel centro di Cesano Boscone: "È andata molto bene", ma "non arrivo a ringraziare i magistrati che mi hanno concesso che, nel lavoro frenetico di tutti i giorni, potessi trovare un'oasi di pace di 4 ore. I problemi che ho visto là li conoscevo già, perchè mia madre negli ultimi anni aveva preso la consuetudine di visitare ricoveri per anziani e diverse volte mi chiedeva di accompagnarla. Spero di far del bene".
http://www.ilgiornale.it/news/interni/b ... 18953.html
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Gomblotto - 3
Caso Geithner, Quirinale "non a conoscenza di pressioni". Berlusconi: "Disgustati, delusi, esasperati"
Nota del Colle in risposta all'accusa di "silenzio" di fronte alle rivelazioni dell'ex ministro del Tesoro americano. "Le dimissioni del governo vennero motivate in riferimento a eventi politico-parlamentari italiani". Il leader di Forza Italia insiste: "Geithner è stato chiaro: Merkel e Sarkozy volevano farci colonizzare dal Fmi". Brunetta deposita la proposta per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta
ROMA - Nulla su "pressioni e coartazioni subite dal presidente del Consiglio nei momenti e nei luoghi di recente evocati fu mai portato a conoscenza del Capo dello Stato". È quello che si legge in una nota del Quirinale in merito a quanto affermato dall'ex segretario di Stato al Tesoro Usa, Timothy Geithner. Che, nel suo saggio Stress Test, ha parlato di pressioni ricevute nel 2011 in ambito Ue per far cadere il governo Berlusconi.
Prosegue il Colle: "Le dimissioni liberamente e responsabilmente rassegnate il 12 novembre 2011 dal Presidente Berlusconi, e già preannunciate l'8 novembre, non vennero motivate se non in riferimento, in entrambe le circostanze, a eventi politico-parlamentari italiani". Il Quirinale, inoltre, precisa che gli episodi "rivelati" da Geithner e da altri sono relativi a riunioni, tenutesi nell'autunno del 2011, di consessi europei e internazionali cui il Presidente italiano - al pari degli altri Capi di Stato non dotati di poteri esecutivi - non aveva titolo a partecipare e non partecipò.
Dopo il Quirinale, ecco Silvio Berlusconi, che contrariamente al Colle, calca la mano sulle rivelazioni di Geithner per arricchire di nuovi argomenti la sua personale teoria del complotto. "Sono venuto qui a farmi tirar su di morale da voi, perché non abbiamo particolari motivi per essere sereni e tranquilli - attacca l'ex Cav a una iniziativa elettorale a Roma -. Anzi, abbiamo molti motivi per essere delusi, disgustati, ma anche furiosi ed esasperati per quello che è successo in questi primi 100 giorni di governo, e segnatamente per quello che è successo ieri".
Ieri, quando "un ministro della prima amministrazione Obama - ricorda Berlusconi alla sua audience - ha fatto una dichiarazione che lasciava pochi dubbi su quello che affermava, raccontando come nel G20 di Cannes per due volte Merkel e Sarkozy convocarono riunioni per far sì che il nostro Paese fosse colonizzato dal Fondo monetario internazionale, con la sospensione del potere del governo lasciato alla Troika, esattamente quello che era successo alla Grecia".
L'ex ministro del Tesoro americano, prosegue il leader di Forza Italia, "ha detto chiaro che aveva subito varie pressioni da funzionari europei affinché si desse una spinta al governo in carica a favore di un altro governo di tecnici presieduto da Monti". "Io credevo - lamenta poi Berlusconi - che una notizia del genere avrebbe dovuto per lo meno stare in prima pagina nei quotidiani italiani. Che cosa ci dobbiamo aspettare da questo Paese ancora, abbiamo dovuto sopportare quattro colpi di Stato".
Prima di attaccare la stampa e prima della nota del Quirinale, a Uno Mattina Berlusconi aveva accusato anche le alte cariche dello Stato di essere rimaste in silenzio. "Il complotto è una notizia gravissima che conferma quanto dico da diverso tempo" e "osservo che il Capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera, il presidente del Consiglio ieri non hanno ritenuto di fare alcuna dichiarazione", aveva detto l'ex Cavaliere, commentando l'episodio del quale il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha detto di non sapere nulla.
L'ex Cavaliere, poi, aveva aggiustato il tiro: "Io non ho mai parlato di complotto, non mi piace, ma di azione di interesse contro un presidente del Consiglio che non permetteva a Francia e Germania di portare avanti i loro interessi". Berlusconi aveva poi rievocato "imbroglio degli spread": "La Bundesbank aveva ordinato alle banche di mettere sul mercato secondario i titoli di Stato: ovviamente non potevano essere assorbiti tutti e il prezzo è sceso. Da lì è venuto fuori lo spread tra rendimento del nostro debito pubblico e titoli tedeschi, che diventarono beni rifugio. Noi dovemmo così alzare i nostri tassi di interesse per renderli appetibili".
Come aveva annunciato, il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato alla Camera dei deputati una proposta per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta per accertare cause e responsabilità, anche internazionali, che hanno portato alle dimissioni del governo Berlusconi e ha scritto al capo dello Stato, Giorgio Napolitano per fare chiarezza e "non permettere che il fantasma di un attentato alla Costituzione e di un tradimento della sovranità italiana si aggiri tra le istituzioni italiane ed europee". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenendo a Porta a Porta, non aveva escluso di aderire alla proposta di Brunetta.
http://www.repubblica.it/politica/2014/ ... ref=HREA-1
Caso Geithner, Quirinale "non a conoscenza di pressioni". Berlusconi: "Disgustati, delusi, esasperati"
Nota del Colle in risposta all'accusa di "silenzio" di fronte alle rivelazioni dell'ex ministro del Tesoro americano. "Le dimissioni del governo vennero motivate in riferimento a eventi politico-parlamentari italiani". Il leader di Forza Italia insiste: "Geithner è stato chiaro: Merkel e Sarkozy volevano farci colonizzare dal Fmi". Brunetta deposita la proposta per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta
ROMA - Nulla su "pressioni e coartazioni subite dal presidente del Consiglio nei momenti e nei luoghi di recente evocati fu mai portato a conoscenza del Capo dello Stato". È quello che si legge in una nota del Quirinale in merito a quanto affermato dall'ex segretario di Stato al Tesoro Usa, Timothy Geithner. Che, nel suo saggio Stress Test, ha parlato di pressioni ricevute nel 2011 in ambito Ue per far cadere il governo Berlusconi.
Prosegue il Colle: "Le dimissioni liberamente e responsabilmente rassegnate il 12 novembre 2011 dal Presidente Berlusconi, e già preannunciate l'8 novembre, non vennero motivate se non in riferimento, in entrambe le circostanze, a eventi politico-parlamentari italiani". Il Quirinale, inoltre, precisa che gli episodi "rivelati" da Geithner e da altri sono relativi a riunioni, tenutesi nell'autunno del 2011, di consessi europei e internazionali cui il Presidente italiano - al pari degli altri Capi di Stato non dotati di poteri esecutivi - non aveva titolo a partecipare e non partecipò.
Dopo il Quirinale, ecco Silvio Berlusconi, che contrariamente al Colle, calca la mano sulle rivelazioni di Geithner per arricchire di nuovi argomenti la sua personale teoria del complotto. "Sono venuto qui a farmi tirar su di morale da voi, perché non abbiamo particolari motivi per essere sereni e tranquilli - attacca l'ex Cav a una iniziativa elettorale a Roma -. Anzi, abbiamo molti motivi per essere delusi, disgustati, ma anche furiosi ed esasperati per quello che è successo in questi primi 100 giorni di governo, e segnatamente per quello che è successo ieri".
Ieri, quando "un ministro della prima amministrazione Obama - ricorda Berlusconi alla sua audience - ha fatto una dichiarazione che lasciava pochi dubbi su quello che affermava, raccontando come nel G20 di Cannes per due volte Merkel e Sarkozy convocarono riunioni per far sì che il nostro Paese fosse colonizzato dal Fondo monetario internazionale, con la sospensione del potere del governo lasciato alla Troika, esattamente quello che era successo alla Grecia".
L'ex ministro del Tesoro americano, prosegue il leader di Forza Italia, "ha detto chiaro che aveva subito varie pressioni da funzionari europei affinché si desse una spinta al governo in carica a favore di un altro governo di tecnici presieduto da Monti". "Io credevo - lamenta poi Berlusconi - che una notizia del genere avrebbe dovuto per lo meno stare in prima pagina nei quotidiani italiani. Che cosa ci dobbiamo aspettare da questo Paese ancora, abbiamo dovuto sopportare quattro colpi di Stato".
Prima di attaccare la stampa e prima della nota del Quirinale, a Uno Mattina Berlusconi aveva accusato anche le alte cariche dello Stato di essere rimaste in silenzio. "Il complotto è una notizia gravissima che conferma quanto dico da diverso tempo" e "osservo che il Capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera, il presidente del Consiglio ieri non hanno ritenuto di fare alcuna dichiarazione", aveva detto l'ex Cavaliere, commentando l'episodio del quale il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha detto di non sapere nulla.
L'ex Cavaliere, poi, aveva aggiustato il tiro: "Io non ho mai parlato di complotto, non mi piace, ma di azione di interesse contro un presidente del Consiglio che non permetteva a Francia e Germania di portare avanti i loro interessi". Berlusconi aveva poi rievocato "imbroglio degli spread": "La Bundesbank aveva ordinato alle banche di mettere sul mercato secondario i titoli di Stato: ovviamente non potevano essere assorbiti tutti e il prezzo è sceso. Da lì è venuto fuori lo spread tra rendimento del nostro debito pubblico e titoli tedeschi, che diventarono beni rifugio. Noi dovemmo così alzare i nostri tassi di interesse per renderli appetibili".
Come aveva annunciato, il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato alla Camera dei deputati una proposta per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta per accertare cause e responsabilità, anche internazionali, che hanno portato alle dimissioni del governo Berlusconi e ha scritto al capo dello Stato, Giorgio Napolitano per fare chiarezza e "non permettere che il fantasma di un attentato alla Costituzione e di un tradimento della sovranità italiana si aggiri tra le istituzioni italiane ed europee". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenendo a Porta a Porta, non aveva escluso di aderire alla proposta di Brunetta.
http://www.repubblica.it/politica/2014/ ... ref=HREA-1
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Gomblotto - 4
Fuori i complici
Un tassello dopo l'altro, la verità sta per emergere in tutti i suoi drammatici contorni sul complotto internazionale che portò alla caduta dell'ultimo governo Berlusconi nell'autunno del 2011
Alessandro Sallusti - Mer, 14/05/2014 - 17:12
Un tassello dopo l'altro, la verità sta per emergere in tutti i suoi drammatici contorni sul complotto internazionale che portò alla caduta dell'ultimo governo Berlusconi nell'autunno del 2011.
Ieri nel mosaico è entrata una tessera fondamentale, la testimonianza dell'ex segretario del Tesoro americano Tim Geithner, braccio destro di Obama. «Fui avvicinato - ha dichiarato - da due emissari dell'Unione europea che mi chiesero l'aiuto degli Stati Uniti per fare cadere il presidente Berlusconi».
Chi fossero questi signori è ancora un mistero. Più facile immaginare chi fossero i mandanti. Quei famosi sorrisini in diretta tv tra la Merkel e Sarkozy sono più di un indizio. Per Francia e Germania fare fuori l'unico e ultimo baluardo alla sciagurata politica del rigore assoluto era diventato un imperativo. Troppo pericoloso questo Berlusconi, che prima di tutti aveva individuato nell'euro e nei suoi vincoli un pericolo mortale per la crescita dei Paesi del sud Europa.
La testimonianza di Geithner - ultima di una lunga serie di autorevoli protagonisti di quei mesi - chiude il cerchio. Gli italiani sono stati imbrogliati, lo spread non fu la causa della crisi, bensì l'arma usata per innescarla. C'è stato, insomma, un attacco alla nostra sovranità nazionale e ai nostri soldi.
Che ha avuto, ovviamente, complici in Italia. Ed è strano che ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non abbia sentito il bisogno-dovere di difendere (è lì per quello) il Paese da oscuri attacchi provenienti dall'estero. Ci saremmo aspettati l'immediata convocazione dell'ambasciatore per chiarimenti. Niente, silenzio assoluto, lo stesso che arriva dai vertici dell'Unione europea. Cosa teme il presidente, di che cosa ha paura?
Se lui fosse stato a conoscenza di una simile manovra e nulla avesse fatto per sventarla si tratterebbe di «alto tradimento». Se ne era all'oscuro meglio farebbe a parlare oggi e - visto che il complotto è riuscito - pretendere i nomi dei congiurati complici con Paesi esteri nel decidere il governo dell'Italia: politici (magari a loro volta traditori), magistrati o professori universitari (magari della Bocconi) che siano. Basta moniti e retorica. Vogliamo i nomi, signor presidente, pure se c'è il rischio di dover leggere anche il suo.
Fuori i complici
Un tassello dopo l'altro, la verità sta per emergere in tutti i suoi drammatici contorni sul complotto internazionale che portò alla caduta dell'ultimo governo Berlusconi nell'autunno del 2011
Alessandro Sallusti - Mer, 14/05/2014 - 17:12
Un tassello dopo l'altro, la verità sta per emergere in tutti i suoi drammatici contorni sul complotto internazionale che portò alla caduta dell'ultimo governo Berlusconi nell'autunno del 2011.
Ieri nel mosaico è entrata una tessera fondamentale, la testimonianza dell'ex segretario del Tesoro americano Tim Geithner, braccio destro di Obama. «Fui avvicinato - ha dichiarato - da due emissari dell'Unione europea che mi chiesero l'aiuto degli Stati Uniti per fare cadere il presidente Berlusconi».
Chi fossero questi signori è ancora un mistero. Più facile immaginare chi fossero i mandanti. Quei famosi sorrisini in diretta tv tra la Merkel e Sarkozy sono più di un indizio. Per Francia e Germania fare fuori l'unico e ultimo baluardo alla sciagurata politica del rigore assoluto era diventato un imperativo. Troppo pericoloso questo Berlusconi, che prima di tutti aveva individuato nell'euro e nei suoi vincoli un pericolo mortale per la crescita dei Paesi del sud Europa.
La testimonianza di Geithner - ultima di una lunga serie di autorevoli protagonisti di quei mesi - chiude il cerchio. Gli italiani sono stati imbrogliati, lo spread non fu la causa della crisi, bensì l'arma usata per innescarla. C'è stato, insomma, un attacco alla nostra sovranità nazionale e ai nostri soldi.
Che ha avuto, ovviamente, complici in Italia. Ed è strano che ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non abbia sentito il bisogno-dovere di difendere (è lì per quello) il Paese da oscuri attacchi provenienti dall'estero. Ci saremmo aspettati l'immediata convocazione dell'ambasciatore per chiarimenti. Niente, silenzio assoluto, lo stesso che arriva dai vertici dell'Unione europea. Cosa teme il presidente, di che cosa ha paura?
Se lui fosse stato a conoscenza di una simile manovra e nulla avesse fatto per sventarla si tratterebbe di «alto tradimento». Se ne era all'oscuro meglio farebbe a parlare oggi e - visto che il complotto è riuscito - pretendere i nomi dei congiurati complici con Paesi esteri nel decidere il governo dell'Italia: politici (magari a loro volta traditori), magistrati o professori universitari (magari della Bocconi) che siano. Basta moniti e retorica. Vogliamo i nomi, signor presidente, pure se c'è il rischio di dover leggere anche il suo.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
FORZA ITALIA
Berlusconi: «Le mie dimissioni?
Furono responsabili ma non libere»
L’ex premier continua a ribadire l’esistenza di una presunta trauma europea per farlo cadere, nel 2011. E su Scajola e Dell’Utri: «Da tempo fuori da Forza Italia»
di Redazione Online
(Che simpatica mummia-ndt)
«Le mie dimissioni sono state responsabili ma non libere. Ci sono state molte pressioni». Lo ha detto Silvio Berlusconi su La7 in risposta alle parole del Colle sui fatti del 2011. Dopo gli attacchi di Forza Italia al Quirinale per le rivelazioni dell’ex segretario al Tesoro Usa Geithner su una presunta trama europea per far cadere Berlusconi e dopo l’intervista dell’ex premier a Corriere.it, il capo dello Stato aveva ribadito che le dimissioni da premier di Silvio Berlusconi «furono libere e responsabili». «Non è vero che Napolitano mi abbia sbugiardato perché io ho chiesto cosa fosse successo nell’occasione del G20, non ho detto cose sui fatti italiani - ha continuato l’ex premier -. Non è vero che Napolitano ha fatto qualcosa contro mie affermazioni». In ogni caso, ribadisce il leader di Forza Italia, «ci sono fatti enormi che necessitano una commissione d’inchiesta».
Berlusconi a La7: "Mie dimissioni responsabili, ma non libere"
http://video.corriere.it/berlusconi-la7 ... 31acf0035c
«Alfano stampella della sinistra»
A proposito dell’ex delfino Angelino Alfano, adesso leader del Nuovo Centrodestra, Berlusconi ha dichiarato: «Non ho mai detto che è un traditore. Però questi senatori e deputati, eletti nel Pdl col mio nome sul simbolo, oggi sono degli utili idioti che aiutano la sinistra. E, come faceva il Partito comunista di una volta, saranno presi a calci quando non serviranno più a nulla». «Sulla legge elettorale - afferma il leader di Fi - ci sono tali e tante pressioni che il governo ha deciso di votarla dopo la riforma del Senato invece che prima come si era deciso. Tutto per colpa delle pressioni che riceve dalla stampella che tiene in piedi il governo perché se Alfano levasse la fiducia a Renzi il governo va a casa». E sul futuro però annuncia: «Alla prossima tornata elettorale è possibile che poi ci si debba trovare insieme» con Ncd perché «i moderati divisi perdono». «Certamente nel 2018 non sarò io il premier - ammette l’ex Cavaliere -. D’altronde i candidati spuntano come funghi e chi lo sarà domani oggi non lo si può dire. Basta vedere Renzi. Chi se lo poteva immaginare?».
Berlusconi a La7, Mentana lo attende alla porta. Poi esce Alfano, ma i due...
http://video.corriere.it/berlusconi-la7 ... 31acf0035c
Gli 80 euro, l’Expo e il siparietto con il meteorologo
«È una manovra elettorale, gli 80 euro vengono dati aumentando le tasse ai pensionati e aumentando le tasse sulla casa, io avrei fatto il contrario», ha continuato Berlusconi riferendosi al decreto Irpef. Ma il leader di Forza Italia ha anche commentato la recente inchiesta che ha travolto l’Expo e a proposito dell’ex democristiano Gianstefano Frigerio, arrestato. ha detto: «Frigerio, vecchio uomo della Democrazia cristiana, mi fa la cortesia di mandarmi ogni tanto suoi pensieri sulla situazione economica mondiale e italiana, questa mattina il mio legale va a consegnarli in procura», ha detto Berlusconi . «Non ho mai incontrato nessuno», ha aggiunto sempre in riferimento alle vicende sull’Expo. Poi, saltando dalla campagna elettorale e dalla cronaca alle previsioni del tempo, l’ex premier ha dato vita a un siparietto con il meteorologo: «Se fa freddo usi il linguaggio del corpo e si allacci la giacca», gli ha detto prima di riprendere l’intervista.
Dell’Utri e Scajola
L’ex Cavaliere ha parlato anche di due suoi storici amici e collaboratori tra i più antichi e fidati: Marcello Dell’Utri, al momento è piantonato in ospedale in Libano, e Claudio Scajola, arrestato con l’accusa di aver favorito la latitanza dell’imprenditore ex FI Amedeo Matacena (e di aver cercato di farlo fuggire, anche lui, in Libano) . «Nemmeno per sogno ho consigliato a Dell’Utri di andare a Beirut», ha detto Berlusconi aggiungendo di conoscerlo «dall’università, è di una bontà e una cultura difficili da trovare in altre persone». Più lapidario, invece, per quanto riguarda l’ex ministro: «Scajola ha sbagliato». Infine la conclusione con la chiara presa di distanza sulle ultime vicende che hanno coinvolto gli esponenti di Forza Italia: «Molti da tempo non partecipano più alla vita del partito, alcuni non sono stati neppure candidati».
Il secondo giorno ai servizi sociali
Intanto domani Berlusconi tornerà alla Fondazione Sacra famiglia per il secondo giorno di attività con gli anziani dopo l’affidamento in prova ai servizi sociali in seguito alla condanna Mediaset. Come venerdì scorso, l’ex premier è atteso alle 9:45 nella struttura di Cesano Boscone, alla porte di Milano, e dovrebbe trattenersi per almeno quattro ore. Dopo l’assedio del primo giorno e la pubblicazione delle foto di Berlusconi in camice bianco su Chi, però, a giornalisti, fotografi e cameramen non sarà consentito avvicinarsi alla residenza.
15 maggio 2014 | 10:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/politica/14_magg ... 035c.shtml
Berlusconi: «Le mie dimissioni?
Furono responsabili ma non libere»
L’ex premier continua a ribadire l’esistenza di una presunta trauma europea per farlo cadere, nel 2011. E su Scajola e Dell’Utri: «Da tempo fuori da Forza Italia»
di Redazione Online
(Che simpatica mummia-ndt)
«Le mie dimissioni sono state responsabili ma non libere. Ci sono state molte pressioni». Lo ha detto Silvio Berlusconi su La7 in risposta alle parole del Colle sui fatti del 2011. Dopo gli attacchi di Forza Italia al Quirinale per le rivelazioni dell’ex segretario al Tesoro Usa Geithner su una presunta trama europea per far cadere Berlusconi e dopo l’intervista dell’ex premier a Corriere.it, il capo dello Stato aveva ribadito che le dimissioni da premier di Silvio Berlusconi «furono libere e responsabili». «Non è vero che Napolitano mi abbia sbugiardato perché io ho chiesto cosa fosse successo nell’occasione del G20, non ho detto cose sui fatti italiani - ha continuato l’ex premier -. Non è vero che Napolitano ha fatto qualcosa contro mie affermazioni». In ogni caso, ribadisce il leader di Forza Italia, «ci sono fatti enormi che necessitano una commissione d’inchiesta».
Berlusconi a La7: "Mie dimissioni responsabili, ma non libere"
http://video.corriere.it/berlusconi-la7 ... 31acf0035c
«Alfano stampella della sinistra»
A proposito dell’ex delfino Angelino Alfano, adesso leader del Nuovo Centrodestra, Berlusconi ha dichiarato: «Non ho mai detto che è un traditore. Però questi senatori e deputati, eletti nel Pdl col mio nome sul simbolo, oggi sono degli utili idioti che aiutano la sinistra. E, come faceva il Partito comunista di una volta, saranno presi a calci quando non serviranno più a nulla». «Sulla legge elettorale - afferma il leader di Fi - ci sono tali e tante pressioni che il governo ha deciso di votarla dopo la riforma del Senato invece che prima come si era deciso. Tutto per colpa delle pressioni che riceve dalla stampella che tiene in piedi il governo perché se Alfano levasse la fiducia a Renzi il governo va a casa». E sul futuro però annuncia: «Alla prossima tornata elettorale è possibile che poi ci si debba trovare insieme» con Ncd perché «i moderati divisi perdono». «Certamente nel 2018 non sarò io il premier - ammette l’ex Cavaliere -. D’altronde i candidati spuntano come funghi e chi lo sarà domani oggi non lo si può dire. Basta vedere Renzi. Chi se lo poteva immaginare?».
Berlusconi a La7, Mentana lo attende alla porta. Poi esce Alfano, ma i due...
http://video.corriere.it/berlusconi-la7 ... 31acf0035c
Gli 80 euro, l’Expo e il siparietto con il meteorologo
«È una manovra elettorale, gli 80 euro vengono dati aumentando le tasse ai pensionati e aumentando le tasse sulla casa, io avrei fatto il contrario», ha continuato Berlusconi riferendosi al decreto Irpef. Ma il leader di Forza Italia ha anche commentato la recente inchiesta che ha travolto l’Expo e a proposito dell’ex democristiano Gianstefano Frigerio, arrestato. ha detto: «Frigerio, vecchio uomo della Democrazia cristiana, mi fa la cortesia di mandarmi ogni tanto suoi pensieri sulla situazione economica mondiale e italiana, questa mattina il mio legale va a consegnarli in procura», ha detto Berlusconi . «Non ho mai incontrato nessuno», ha aggiunto sempre in riferimento alle vicende sull’Expo. Poi, saltando dalla campagna elettorale e dalla cronaca alle previsioni del tempo, l’ex premier ha dato vita a un siparietto con il meteorologo: «Se fa freddo usi il linguaggio del corpo e si allacci la giacca», gli ha detto prima di riprendere l’intervista.
Dell’Utri e Scajola
L’ex Cavaliere ha parlato anche di due suoi storici amici e collaboratori tra i più antichi e fidati: Marcello Dell’Utri, al momento è piantonato in ospedale in Libano, e Claudio Scajola, arrestato con l’accusa di aver favorito la latitanza dell’imprenditore ex FI Amedeo Matacena (e di aver cercato di farlo fuggire, anche lui, in Libano) . «Nemmeno per sogno ho consigliato a Dell’Utri di andare a Beirut», ha detto Berlusconi aggiungendo di conoscerlo «dall’università, è di una bontà e una cultura difficili da trovare in altre persone». Più lapidario, invece, per quanto riguarda l’ex ministro: «Scajola ha sbagliato». Infine la conclusione con la chiara presa di distanza sulle ultime vicende che hanno coinvolto gli esponenti di Forza Italia: «Molti da tempo non partecipano più alla vita del partito, alcuni non sono stati neppure candidati».
Il secondo giorno ai servizi sociali
Intanto domani Berlusconi tornerà alla Fondazione Sacra famiglia per il secondo giorno di attività con gli anziani dopo l’affidamento in prova ai servizi sociali in seguito alla condanna Mediaset. Come venerdì scorso, l’ex premier è atteso alle 9:45 nella struttura di Cesano Boscone, alla porte di Milano, e dovrebbe trattenersi per almeno quattro ore. Dopo l’assedio del primo giorno e la pubblicazione delle foto di Berlusconi in camice bianco su Chi, però, a giornalisti, fotografi e cameramen non sarà consentito avvicinarsi alla residenza.
15 maggio 2014 | 10:37
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
30 MAG 18:26
Forza Italia ha ottenuto nel seggio dell’Istituto Sacra Famiglia un consenso deludente, in linea con quanto ottenuto a livello nazionale - Alle Europee, nel centro per anziani, hanno votato 55 persone, 29 uomini e 22 donne, e sono state conteggiate una scheda bianca e quattro nulle…
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
La storia è vecchia da più di vent'anni, ma l'applicazione del teorema Goebbels, ha consentito al Caimano di sfangarla.
Fede ha ritrattato tutto e ha portato giustificazioni risibili. D'altra parte non poteva far altro. Con la mafia bisogna negare, negare, negare. E poi ancora negare. ma non credo che basti con certi tipetti.
Fatto sta che il danno è consistente.
A 5 giorni dall'assoluzione che aveva rimesso in gioco il Nazareno risorto, questa accusa specifica di mafia porta confusione nella magmatica confusione italiana.
Le suorine, Santanché, Biancofiore, Maria Strega Gelmini, Ravetto, non hanno nulla da commentare.
Anche per le suore del Sacro Cuore di Silvio con la mafia bisogna convivere????
Fede: “Samorì mi disse: ’Dell’Utri? Delinquente, mafioso, mi ha chiesto 10 milioni di euro’”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/ ... ro/289930/
Altro stralcio delle confidenze rese da Emilio Fede al suo ex personal trainer Gaetano Ferri. In questa registrazione l’ex direttore del Tg4 riferisce al suo amico rivelazioni fattegli dal leader del Mir, Gianpiero Samorì, che all’epoca voleva passare con Berlusconi. “Gli faccio: ‘Rivolgiti a Dell’Utri, però stai attento, perché Dell’Utri è un ‘magna magna’, eh’”, racconta Fede che aggiunge: “Poi Samorì mi ha detto: “caXXo se hai ragione. Pensa che per mettermi in lista sai quanto mi ha chiesto? …10 milioni di euro”. Il giornalista indugia sugli epiteti affibbiati da Samorì al fondatore di Forza Italia: “Mi diceva: “Dell’Utri non è un farabutto. .Peggio. E’ una delle persone peggiori che abbia conosciuto. E’ veramente un grosso mafioso. E’ proprio un delinquente. Non ti dirò il perché, ma è un grosso delinquente”. L’ex direttore del Tg4 poi menziona Alberto Dell’Utri, fratello di Marcello, definendolo “un mafiosone”. E a Ferri che gli chiede se Berlusconi è stato costretto a candidare in politica Dell’Utri, Fede risponde affermativamente. Poi rivela: “Io intanto mi faccio un movimento politico e vedrai…”. “L’ha fatto un deficiente come Beppe Grillo”, commenta il personal trainer di Gisella Ruccia (Leggi l’articolo integrale di Davide Milosa)
23 luglio 2014
^^^^^^^^^^^^^^^^^^
La vox populi:
Frank Telki • un'ora fa
Pensate quante persone ( italiani ) li hanno votati e quanti li votano ancora, quelli si che sono pericolosi, fino a quando l' Italia non salta per aria non abbiamo speranze bisogna passare dalle parole ai fatti ma ci arriveremo e' questione di tempo....
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Merdolon de Merdoloni • un'ora fa
E i giudici ......assolvono.......ssss
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thepirate • 2 ore fa
dovrebbe intervenire l'esercito per riportare la legalità.la magistratura ha le mani legate in primis per opera del capo supremo
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Fausto Manzoni • 2 ore fa
Pensate quante ça77ate ci ha raccontato questo al TG4, e a quante continuano a raccontarcene i sui colleghi delle varie testate... Ecco il livello dell'informazione in Italia.
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TheGlide22 • 2 ore fa
"Ciccio",quello è un deficente da milioni di voti e % a doppia cifra,tu intelligente,di scuola berlu,a quanti decimali pensi di poter arrivare ? ( se ti va' bene,ma proprioproprio bene )
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Renzo Mattei detto il Trota • 2 ore fa
aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh lo sapevo! è colpa di Grillo! ahahahaah
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Rastaman • 2 ore fa
L'ennesimo segreto di pulcinella.
Nel frattempo berlusconi è saldamente al potere e il berlusconismo è immarcescibilmente diffuso.
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isidoro ferrari • 3 ore fa
Quante altre prove ci vogliono per sbatterlo in galera.
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Frank McOnion isidoro ferrari • 2 ore fa
Purtroppo queste non sono prove, ma solo dichiarazioni registrate di nascosto.
Anche se decidesse di testimoniare, cosa di cui dubito, poi andrebbe dimostrato tutto con prove concrete.
Anche se lo sanno tutti che più o meno è così, a parte qualche milione di ingenui che credono ancora alle favole.
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PASQUALE • 3 ore fa
La Corruzione e il Malcostume .....portata a Sistema.......proponete per l'Oscar a Berlusconi.!
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isidoro ferrari • 3 ore fa
Fido-Fede sapeva e non sapeva, questione di opportunità.
Ha la sfacciataggine di negare tutto e l'arroganza di querelare colui che ha fornito le prove schiaccianti che lo inchiodano alle sue responsabilità.
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IOsolo • 3 ore fa
prima o poi spariranno sti' GALANtuomini , aspettiamo ....
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miomao70 IOsolo • 2 ore fa
Tutti quelli che pensano questo non hanno ancora capito che persino B è a sua volta una marionetta.
Alla morte di questa gente il sistema ne troverà altre uguali o persino peggiori.
Anzi, già fatto.
12 • Rispondi•Condividi ›
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ZenZero miomao70 • 2 ore fa
proprio così purtroppo
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Capodauno • 4 ore fa
Adesso che uno come Fede dia del deficiente a Beppe Grillo mi sembra davvero uno sproposito, e lo scrive uno che non ha mai avuto alcuna simpatia per il comico genovese. Fede dice anche che vorrebbe fondare un suo movimento politico, ma l'unico movimento che riesco a collegare a una tale macchietta è un movimento di corpo...va in bagno Fede, va, e spurgati di tutti i tuoi peccati!
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Fede ha ritrattato tutto e ha portato giustificazioni risibili. D'altra parte non poteva far altro. Con la mafia bisogna negare, negare, negare. E poi ancora negare. ma non credo che basti con certi tipetti.
Fatto sta che il danno è consistente.
A 5 giorni dall'assoluzione che aveva rimesso in gioco il Nazareno risorto, questa accusa specifica di mafia porta confusione nella magmatica confusione italiana.
Le suorine, Santanché, Biancofiore, Maria Strega Gelmini, Ravetto, non hanno nulla da commentare.
Anche per le suore del Sacro Cuore di Silvio con la mafia bisogna convivere????
Fede: “Samorì mi disse: ’Dell’Utri? Delinquente, mafioso, mi ha chiesto 10 milioni di euro’”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/ ... ro/289930/
Altro stralcio delle confidenze rese da Emilio Fede al suo ex personal trainer Gaetano Ferri. In questa registrazione l’ex direttore del Tg4 riferisce al suo amico rivelazioni fattegli dal leader del Mir, Gianpiero Samorì, che all’epoca voleva passare con Berlusconi. “Gli faccio: ‘Rivolgiti a Dell’Utri, però stai attento, perché Dell’Utri è un ‘magna magna’, eh’”, racconta Fede che aggiunge: “Poi Samorì mi ha detto: “caXXo se hai ragione. Pensa che per mettermi in lista sai quanto mi ha chiesto? …10 milioni di euro”. Il giornalista indugia sugli epiteti affibbiati da Samorì al fondatore di Forza Italia: “Mi diceva: “Dell’Utri non è un farabutto. .Peggio. E’ una delle persone peggiori che abbia conosciuto. E’ veramente un grosso mafioso. E’ proprio un delinquente. Non ti dirò il perché, ma è un grosso delinquente”. L’ex direttore del Tg4 poi menziona Alberto Dell’Utri, fratello di Marcello, definendolo “un mafiosone”. E a Ferri che gli chiede se Berlusconi è stato costretto a candidare in politica Dell’Utri, Fede risponde affermativamente. Poi rivela: “Io intanto mi faccio un movimento politico e vedrai…”. “L’ha fatto un deficiente come Beppe Grillo”, commenta il personal trainer di Gisella Ruccia (Leggi l’articolo integrale di Davide Milosa)
23 luglio 2014
^^^^^^^^^^^^^^^^^^
La vox populi:
Frank Telki • un'ora fa
Pensate quante persone ( italiani ) li hanno votati e quanti li votano ancora, quelli si che sono pericolosi, fino a quando l' Italia non salta per aria non abbiamo speranze bisogna passare dalle parole ai fatti ma ci arriveremo e' questione di tempo....
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Merdolon de Merdoloni • un'ora fa
E i giudici ......assolvono.......ssss
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thepirate • 2 ore fa
dovrebbe intervenire l'esercito per riportare la legalità.la magistratura ha le mani legate in primis per opera del capo supremo
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Fausto Manzoni • 2 ore fa
Pensate quante ça77ate ci ha raccontato questo al TG4, e a quante continuano a raccontarcene i sui colleghi delle varie testate... Ecco il livello dell'informazione in Italia.
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TheGlide22 • 2 ore fa
"Ciccio",quello è un deficente da milioni di voti e % a doppia cifra,tu intelligente,di scuola berlu,a quanti decimali pensi di poter arrivare ? ( se ti va' bene,ma proprioproprio bene )
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Renzo Mattei detto il Trota • 2 ore fa
aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh lo sapevo! è colpa di Grillo! ahahahaah
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Rastaman • 2 ore fa
L'ennesimo segreto di pulcinella.
Nel frattempo berlusconi è saldamente al potere e il berlusconismo è immarcescibilmente diffuso.
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isidoro ferrari • 3 ore fa
Quante altre prove ci vogliono per sbatterlo in galera.
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Frank McOnion isidoro ferrari • 2 ore fa
Purtroppo queste non sono prove, ma solo dichiarazioni registrate di nascosto.
Anche se decidesse di testimoniare, cosa di cui dubito, poi andrebbe dimostrato tutto con prove concrete.
Anche se lo sanno tutti che più o meno è così, a parte qualche milione di ingenui che credono ancora alle favole.
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PASQUALE • 3 ore fa
La Corruzione e il Malcostume .....portata a Sistema.......proponete per l'Oscar a Berlusconi.!
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isidoro ferrari • 3 ore fa
Fido-Fede sapeva e non sapeva, questione di opportunità.
Ha la sfacciataggine di negare tutto e l'arroganza di querelare colui che ha fornito le prove schiaccianti che lo inchiodano alle sue responsabilità.
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IOsolo • 3 ore fa
prima o poi spariranno sti' GALANtuomini , aspettiamo ....
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miomao70 IOsolo • 2 ore fa
Tutti quelli che pensano questo non hanno ancora capito che persino B è a sua volta una marionetta.
Alla morte di questa gente il sistema ne troverà altre uguali o persino peggiori.
Anzi, già fatto.
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ZenZero miomao70 • 2 ore fa
proprio così purtroppo
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Capodauno • 4 ore fa
Adesso che uno come Fede dia del deficiente a Beppe Grillo mi sembra davvero uno sproposito, e lo scrive uno che non ha mai avuto alcuna simpatia per il comico genovese. Fede dice anche che vorrebbe fondare un suo movimento politico, ma l'unico movimento che riesco a collegare a una tale macchietta è un movimento di corpo...va in bagno Fede, va, e spurgati di tutti i tuoi peccati!
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Berlusconi, Fede a Ferri: “Per lui c’ero sempre, quando scopava o non scopava”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/ ... va/289923/
Le confidenze di Emilio Fede al personal trainer Gaetano Ferri sono sul tavolo dei magistrati di Palermo. Lunghi minuti di chiacchiere registrate da Ferri, che all’ex direttore del Tg4 chiede i dettagli del suo rapporto con Silvio Berlusconi: “Eravate culo e camicia?” e lui, senza imbarazzi, risponde: “Sì, sì, proprio in tutto. Quando scopava o non scopava, quando poteva o non poteva… tutto. Tutto. Squillava il telefono all’una e mezza di notte e voleva parlare con me” montaggio di Gisella Ruccia
23 luglio 2014
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/ ... va/289923/
Le confidenze di Emilio Fede al personal trainer Gaetano Ferri sono sul tavolo dei magistrati di Palermo. Lunghi minuti di chiacchiere registrate da Ferri, che all’ex direttore del Tg4 chiede i dettagli del suo rapporto con Silvio Berlusconi: “Eravate culo e camicia?” e lui, senza imbarazzi, risponde: “Sì, sì, proprio in tutto. Quando scopava o non scopava, quando poteva o non poteva… tutto. Tutto. Squillava il telefono all’una e mezza di notte e voleva parlare con me” montaggio di Gisella Ruccia
23 luglio 2014
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Gia' che ci siamo a parlar ancora di B. Trovo valide le osservazioni fatte da Scalfari su repubblica a proosito della senteenza assolutoria sul Ruby
Tutto conndivisibile quello che hanno deciso i giudici ?
Quasi tutto salve il fatto che hanno dimenticato quanto previsto dalla Costituzione e che un capo di Stato deve onorare con i suoi comportamenti.
Tutto conndivisibile quello che hanno deciso i giudici ?
Quasi tutto salve il fatto che hanno dimenticato quanto previsto dalla Costituzione e che un capo di Stato deve onorare con i suoi comportamenti.
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