COME VA IL PD
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COME VA IL PD
da repubbhlica.it
Pd, flop tessere. Bersani attacca: "Solo elettori? Non è più un partito"
Guerini: "Polemica inutile". Per i democratici l'obiettivo è di 300mila iscritti nel 2014. L'anno scorso furono più di 500mila
03 ottobre 2014
Pd, flop tessere. Bersani attacca: "Solo elettori? Non è più un partito"
ROMA - Uno shock, dai primi dati del tesseramento anticipati oggi da Repubblica, quello che sta attraversando il Pd. In un anno, a questo punto della campagna, risultano persi 400mila iscritti. Un segnale preoccupante dopo quello del flop dei votanti alle primarie in Emilia Romagna per la scelta del candidato a presidente della Regione. "Sarebbe bello non diffondere dati a caso", scrive su Twitter piccato il vicesegretario Lorenzo Guerini. Ma la reazione dell'ex segretario Pier Luigi Bersani è durissima: "Un partito fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Lo Statuto dice che il Pd è un partito 'di iscritti e di elettori'. Ovviamente - dice Bersani - se diventasse solo un partito di elettori diventerebbe un'altra cosa... Uno spazio politico e non un soggetto politico. Ma non siamo a questo e - assicura - non finiremo lì".
Ma il Pd nega che questi dati siano un segnale di crisi. "Spiace che qualcuno, basandosi su proiezioni inventate, apra una polemica inutile", scrive in una nota il vice segretario del partito e responsabile organizzazione Lorenzo Guerini, aggiungendo che l'obiettivo "è superare i 300mila iscritti a fine anno, veri". Stima che comunque risulterebbe decisamente inferiore a quella dello scorso anno, quando le tessere del Pd erano 539.354 (un livello sicuramente favorito dalla scadenza congressuale) e anche molto inferiore alla media degli anni precedenti, sempre intorno ai 500mila iscritti.
Il Pd comunque in una nota spiega che "il tesseramento è iniziato il 25 aprile del 2014, le tessere sono state distribuite a partire dal mese di giugno, e terminerà il 31 dicembre 2014. Al momento le cifre sugli iscritti che provengono dai territori sono comunque decisamente superiori ai dati riportati". Per il partito il calo è dovuto all'impegno dei circoli per la campagna elettorale europea che ha messo in secondo piano l'attività ordinaria: "I risultati ci hanno dato ragione".
"C'è soltanto un po' di ritardo", spiega il segretario regionale del Pd toscano, Dario Parrini, che aggiunge: "Abbiamo cominciato a maggio in quanto abbiamo consegnato ai nostri iscritti le tessere col chip che sono arrivate in ritardo". Per quanto riguarda la Toscana "non abbiamo motivi di allarme. Intensificheremo il lavoro nei prossimi mesi, per arrivare alla fine dell'anno ad un bilancio di iscritti positivo".
Mi sembra ovvio che il PD attuale non è più lo stesso di prima, se andrà bene il tesseramento 2014 arriverà alla metà
rispetto al passato, credo che abbia ragione da vendere Bersani, il 40% e più di Renzi non è altro che la sommatoria dei fuoriusciti elettori di FI e i DC rimasti , di sinistra c'è rimasto ben poco.
Pd, flop tessere. Bersani attacca: "Solo elettori? Non è più un partito"
Guerini: "Polemica inutile". Per i democratici l'obiettivo è di 300mila iscritti nel 2014. L'anno scorso furono più di 500mila
03 ottobre 2014
Pd, flop tessere. Bersani attacca: "Solo elettori? Non è più un partito"
ROMA - Uno shock, dai primi dati del tesseramento anticipati oggi da Repubblica, quello che sta attraversando il Pd. In un anno, a questo punto della campagna, risultano persi 400mila iscritti. Un segnale preoccupante dopo quello del flop dei votanti alle primarie in Emilia Romagna per la scelta del candidato a presidente della Regione. "Sarebbe bello non diffondere dati a caso", scrive su Twitter piccato il vicesegretario Lorenzo Guerini. Ma la reazione dell'ex segretario Pier Luigi Bersani è durissima: "Un partito fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Lo Statuto dice che il Pd è un partito 'di iscritti e di elettori'. Ovviamente - dice Bersani - se diventasse solo un partito di elettori diventerebbe un'altra cosa... Uno spazio politico e non un soggetto politico. Ma non siamo a questo e - assicura - non finiremo lì".
Ma il Pd nega che questi dati siano un segnale di crisi. "Spiace che qualcuno, basandosi su proiezioni inventate, apra una polemica inutile", scrive in una nota il vice segretario del partito e responsabile organizzazione Lorenzo Guerini, aggiungendo che l'obiettivo "è superare i 300mila iscritti a fine anno, veri". Stima che comunque risulterebbe decisamente inferiore a quella dello scorso anno, quando le tessere del Pd erano 539.354 (un livello sicuramente favorito dalla scadenza congressuale) e anche molto inferiore alla media degli anni precedenti, sempre intorno ai 500mila iscritti.
Il Pd comunque in una nota spiega che "il tesseramento è iniziato il 25 aprile del 2014, le tessere sono state distribuite a partire dal mese di giugno, e terminerà il 31 dicembre 2014. Al momento le cifre sugli iscritti che provengono dai territori sono comunque decisamente superiori ai dati riportati". Per il partito il calo è dovuto all'impegno dei circoli per la campagna elettorale europea che ha messo in secondo piano l'attività ordinaria: "I risultati ci hanno dato ragione".
"C'è soltanto un po' di ritardo", spiega il segretario regionale del Pd toscano, Dario Parrini, che aggiunge: "Abbiamo cominciato a maggio in quanto abbiamo consegnato ai nostri iscritti le tessere col chip che sono arrivate in ritardo". Per quanto riguarda la Toscana "non abbiamo motivi di allarme. Intensificheremo il lavoro nei prossimi mesi, per arrivare alla fine dell'anno ad un bilancio di iscritti positivo".
Mi sembra ovvio che il PD attuale non è più lo stesso di prima, se andrà bene il tesseramento 2014 arriverà alla metà
rispetto al passato, credo che abbia ragione da vendere Bersani, il 40% e più di Renzi non è altro che la sommatoria dei fuoriusciti elettori di FI e i DC rimasti , di sinistra c'è rimasto ben poco.
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Re: COME VA IL PD
Pd, crolla il tesseramento. Bersani: “Senza iscritti non è un partito”
La previsione per la fine dell'anno è quella di raccogliere circa 100mila tessere (erano 539.354 nel 2013). E dopo il flop alle primarie dell'Emilia Romagna di domenica 28, crescono le preoccupazioni dei dirigenti. Guerini: "Non diffondere dati a caso". Bersani: "Senza iscritti non siamo più un partito"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 ottobre 2014Commenti (1353)
“Senza iscritti il Pd non è più un partito”. E’ Pier Luigi Bersani a commentare i dati, riportati da Repubblica, sul crollo del tesseramento nel Partito democratico. La lunga settimana dem iniziata con lo scontro in direzione sull’articolo 18 e la sfida tra la minoranza e il premier Matteo Renzi, si conclude con ancora più tensioni di come era cominciata. Sono i numeri, rivelati in parte dai circoli e in parte dalla dirigenza, a far gelare il sangue della dirigenza. Secondo le previsioni infatti, saranno meno di 100mila le tessere nel 2014 (furono 539.354 nel 2013). “Un partito”, continua l’ex segretario democratico, “fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Lo Statuto dice che il Pd è un partito ‘di iscritti e di elettori’. Ovviamente se diventasse solo un partito di elettori diventerebbe un’altra cosa… Uno spazio politico e non un soggetto politico. Ma non siamo a questo e non finiremo lì”.
Smentisce i numeri il vicesegretario del partito Lorenzo Guerini: “Le notizie sul numero degli iscritti al Pd, pubblicati oggi su organi di stampa e sui cui si sta costruendo una polemica inutile e strumentale, sono infondate”.
(Sono tutti uguali, vecchi e giovani, destri e democristiani .ndt)
Per ora è una semplice anticipazione, ma difficile che in pochi mesi si possa arrivare al dato del 2013. Che le cose non stessero andando per il verso giusto in termini di raccolta fondi e nuovi iscritti si è capito domenica 28 settembre a Bologna. Le primarie per la scelta del candidato alla Regione hanno portato alle urne solo 58mila elettori, con un flop senza precedenti soprattutto nella terra rossa di volontari e feste dell’unità. L’Emilia Romagna nonostante questo in termini di iscritti è l’unica a resistere e da sola raccoglie nel 2014 circa 50mila adesioni.
Il partito “rottamato” che da tempo Matteo Renzi predica, comporta anche un cambio nella struttura che spaventa i dirigenti. La testa è già al bilancio. La riduzione del finanziamento pubblico ai partiti (che per il 2017 arriverà a zero) comporta che i soldi arrivati in cassa dallo Stato siano quest’anno 12,8 milioni (nel 2011 ad esempio erano 60). E se gli aderenti non contribuiscono almeno con le tessere, il futuro per la cassa del partito sarà sempre più nero. I dati scoraggiano in tutta Italia. Si è vicini al numero di zero tessere in Puglia, Sardegna, Molise, Basilicata e Sicilia. A Napoli nel 2013 gli iscritti erano 70mila, oggi guardando anche alle province si arriva a malapena all’ordine delle centinaia. Torino conta per ora 3mila aderenti, mentre solo l’anno scorso erano 10mila. Venezia non è da meno: in dodici mesi si è passati da 5500 tessere a 2mila.
In Umbria erano 14mila, oggi sono meno della metà. Un risultato preoccupante per i 7200 circoli presenti in Italia e gli 89 all’estero.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10 ... i/1142187/
La previsione per la fine dell'anno è quella di raccogliere circa 100mila tessere (erano 539.354 nel 2013). E dopo il flop alle primarie dell'Emilia Romagna di domenica 28, crescono le preoccupazioni dei dirigenti. Guerini: "Non diffondere dati a caso". Bersani: "Senza iscritti non siamo più un partito"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 ottobre 2014Commenti (1353)
“Senza iscritti il Pd non è più un partito”. E’ Pier Luigi Bersani a commentare i dati, riportati da Repubblica, sul crollo del tesseramento nel Partito democratico. La lunga settimana dem iniziata con lo scontro in direzione sull’articolo 18 e la sfida tra la minoranza e il premier Matteo Renzi, si conclude con ancora più tensioni di come era cominciata. Sono i numeri, rivelati in parte dai circoli e in parte dalla dirigenza, a far gelare il sangue della dirigenza. Secondo le previsioni infatti, saranno meno di 100mila le tessere nel 2014 (furono 539.354 nel 2013). “Un partito”, continua l’ex segretario democratico, “fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Lo Statuto dice che il Pd è un partito ‘di iscritti e di elettori’. Ovviamente se diventasse solo un partito di elettori diventerebbe un’altra cosa… Uno spazio politico e non un soggetto politico. Ma non siamo a questo e non finiremo lì”.
Smentisce i numeri il vicesegretario del partito Lorenzo Guerini: “Le notizie sul numero degli iscritti al Pd, pubblicati oggi su organi di stampa e sui cui si sta costruendo una polemica inutile e strumentale, sono infondate”.
(Sono tutti uguali, vecchi e giovani, destri e democristiani .ndt)
Per ora è una semplice anticipazione, ma difficile che in pochi mesi si possa arrivare al dato del 2013. Che le cose non stessero andando per il verso giusto in termini di raccolta fondi e nuovi iscritti si è capito domenica 28 settembre a Bologna. Le primarie per la scelta del candidato alla Regione hanno portato alle urne solo 58mila elettori, con un flop senza precedenti soprattutto nella terra rossa di volontari e feste dell’unità. L’Emilia Romagna nonostante questo in termini di iscritti è l’unica a resistere e da sola raccoglie nel 2014 circa 50mila adesioni.
Il partito “rottamato” che da tempo Matteo Renzi predica, comporta anche un cambio nella struttura che spaventa i dirigenti. La testa è già al bilancio. La riduzione del finanziamento pubblico ai partiti (che per il 2017 arriverà a zero) comporta che i soldi arrivati in cassa dallo Stato siano quest’anno 12,8 milioni (nel 2011 ad esempio erano 60). E se gli aderenti non contribuiscono almeno con le tessere, il futuro per la cassa del partito sarà sempre più nero. I dati scoraggiano in tutta Italia. Si è vicini al numero di zero tessere in Puglia, Sardegna, Molise, Basilicata e Sicilia. A Napoli nel 2013 gli iscritti erano 70mila, oggi guardando anche alle province si arriva a malapena all’ordine delle centinaia. Torino conta per ora 3mila aderenti, mentre solo l’anno scorso erano 10mila. Venezia non è da meno: in dodici mesi si è passati da 5500 tessere a 2mila.
In Umbria erano 14mila, oggi sono meno della metà. Un risultato preoccupante per i 7200 circoli presenti in Italia e gli 89 all’estero.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10 ... i/1142187/
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Re: COME VA IL PD
LA VOX POPULI:
effimero0664 • 3 minuti fa
Emmò che ci dice alla merkel ... di avere un partito con sostenitori da prefisso telefonico?
Caspita. è caduto un'altro cavallo di battaglia (finto e patetico, non incanta nessuno, solo la stampa italiana).
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Marcello • 5 minuti fa
Ma che peccato è finita l'epoca del panino con la salsiccia e il vinello rosso, però ci sono cascati in parecchi
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Guido - Chi se ne frega • 5 minuti fa
Quello che "il comico di Genova" aveva predetto si sta verificando.
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ExT • 5 minuti fa
se continuate a fare la "destra" rimarrete voi solo.ritornate a "sinistra" e gli iscritti ritorneranno.a chi vuole intendere!!!
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Guglielmo Papa • 5 minuti fa
Quando gli iscritti a un partito calano in maniera così mostruosa, il primo ad allarmarsi è il segretario nazionale. Ma quello attuale del PD è occupato a prendere ripetizioni d'inglese e a mangiare gelati. E poi deve rispettare il patto segreto del Nazareno. Altro che tesseramento e via dicendo. In periferia lo hanno già capito, tanto che cominciano a spuntare raggruppamenti "civici", alimentati da tutti coloro che ormai si vergognano pure di presentarsi come esponenti del PD. C'è sempre qualcuno più realista del re!
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strillino • 5 minuti fa
ma un articolo sul flop della questua no vero?
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Andrea • 6 minuti fa
magari gli daranno un ritocchino al rialzo. Considerando la bella gente che c´é nel PD, che se la intende benissimo con quelli di FI e Lega non mi meraviglierei di nulla.
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mariovietri • 7 minuti fa
......ma che perspicace il giaguaro piacentino...." senza iscritti non è un partito !!!.... WUAHUUUUUUUUUUUUU
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effimero0664 • 3 minuti fa
Emmò che ci dice alla merkel ... di avere un partito con sostenitori da prefisso telefonico?
Caspita. è caduto un'altro cavallo di battaglia (finto e patetico, non incanta nessuno, solo la stampa italiana).
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Marcello • 5 minuti fa
Ma che peccato è finita l'epoca del panino con la salsiccia e il vinello rosso, però ci sono cascati in parecchi
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Guido - Chi se ne frega • 5 minuti fa
Quello che "il comico di Genova" aveva predetto si sta verificando.
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ExT • 5 minuti fa
se continuate a fare la "destra" rimarrete voi solo.ritornate a "sinistra" e gli iscritti ritorneranno.a chi vuole intendere!!!
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Guglielmo Papa • 5 minuti fa
Quando gli iscritti a un partito calano in maniera così mostruosa, il primo ad allarmarsi è il segretario nazionale. Ma quello attuale del PD è occupato a prendere ripetizioni d'inglese e a mangiare gelati. E poi deve rispettare il patto segreto del Nazareno. Altro che tesseramento e via dicendo. In periferia lo hanno già capito, tanto che cominciano a spuntare raggruppamenti "civici", alimentati da tutti coloro che ormai si vergognano pure di presentarsi come esponenti del PD. C'è sempre qualcuno più realista del re!
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strillino • 5 minuti fa
ma un articolo sul flop della questua no vero?
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Andrea • 6 minuti fa
magari gli daranno un ritocchino al rialzo. Considerando la bella gente che c´é nel PD, che se la intende benissimo con quelli di FI e Lega non mi meraviglierei di nulla.
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mariovietri • 7 minuti fa
......ma che perspicace il giaguaro piacentino...." senza iscritti non è un partito !!!.... WUAHUUUUUUUUUUUUU
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Re: COME VA IL PD
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Luciano Galmarini • 12 minuti fa
il pd ormai e' i partito dei "partiti"
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beepper • 12 minuti fa
per un partito di destra 100mila iscrizioni sono un bel numero!!
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freeman • 13 minuti fa
Si sta verificando un esodo biblico da Forza Italia al PD.
Si realizza il sogno di Renzi.
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Göbekli Tepe • 13 minuti fa
Partito Disciolto
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Vladimir74 • 14 minuti fa
bersani non ti preoccupare con renzi intercettate i voti di berlusconi!
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Niconick • 14 minuti fa
e' un partito giustamente liquido ormai, dove le idee rimangono campate per aria e non si traducono in azioni e progetti condivisibili dai cittadini. E' vero rimangono sempre le primarie per la raccolta dei fondi e dei voti dopo di che Amen. la poltrona a me e la riforma a te! Il 41 % dei voti strabicamente liquidi si possono raccogliere da destra e da sinistra oltre la vecchia DC. Hanno votato le leggi porcata con pdl e altri partiti, gli iscritti delusi guardano ora alle stelle.
Renzi ha sgambettato l'amico letta e fa il gallo nel pollaio di sinistra guardando gli amici a destra. Dato che le riforme sono sempre contro i cittadini (a parte gli 80 euro) aspettiamo le elezioni politiche per mandarvi a casa tutti.
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sethi • 14 minuti fa
Ridotto il finanziamento pubblico ai partiti, non si riesce più ad autocomprarsi le tessere come una volta, inoltre non ci sono neppure primarie in vista: la fuga delle truppe cammellate.
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Nuccio • 16 minuti fa
SOLITI COMMENTI SCEMI, MA UN'ANALISI VA FATTA
I commenti scemi vengono da quelli che militano e votano per un partito che non esiste, che hanno un Padrone che decide per loro, che ogni tanto li convoca in rete per fargli scegliere qualche candidato (che nel migliore dei casi prende qualche decina di voti) o che li fa votare quando decide lui su qualche scemenza.
L'analisi invece deve essere seria e per me i punti da approfondire sono i seguenti:
1) Il contesto, anche se la situazione è migliorata c'è sempre immanente una crisi e una sfiducia della e nella politica in corso.
2) l'attesa, viviamo in una situazione abbastanza sospesa. Molti pensano "noi ti abbiamo dato i voti ora facce vedé." Questo è un errore di cui Renzi porta qualche responsabilità.
3) Il PD, sicuramente molto Renzi centrico o leader centrico. Anche su questo Renzi ha delle responsabilità. Non mi convince dover separare i ruoli di PdC da quello di segretario, ma è meglio che il o i vice non siano dei banali portavoce.
4) Il potere degli iscritti, aver delegato molti poteri agli elettori ha sminuito il potere degli iscritti, è una situazione che va corretta o alla lunga gli elettori si stancano di partecipare sempre a primarie spesso non molto importanti e gli iscritti si stancano di fare cose poco importanti.
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Andrea Nuccio • 9 minuti fa
Che sparisca il PD, FI, LEGA e con loro Renzi, Silvio e tutti i servi che li circondano e gli italiani che sono come loro, l´Italiani oneste ne guadagnerebbero.
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asmara2741 • 17 minuti fa
noi ex pd (ovvero pd ante renzusconi) stiamo strappando i petali della margherita:
rinnovo la tessera pd
faccio prima a prendere la tessera di FI
rinnovo la tessera pd
faccio prima a prendere la tessera di FI
...............................................
il tempo passa
e il rinnovo non avviene
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Luciano Galmarini • 12 minuti fa
il pd ormai e' i partito dei "partiti"
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beepper • 12 minuti fa
per un partito di destra 100mila iscrizioni sono un bel numero!!
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freeman • 13 minuti fa
Si sta verificando un esodo biblico da Forza Italia al PD.
Si realizza il sogno di Renzi.
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Göbekli Tepe • 13 minuti fa
Partito Disciolto
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Vladimir74 • 14 minuti fa
bersani non ti preoccupare con renzi intercettate i voti di berlusconi!
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Niconick • 14 minuti fa
e' un partito giustamente liquido ormai, dove le idee rimangono campate per aria e non si traducono in azioni e progetti condivisibili dai cittadini. E' vero rimangono sempre le primarie per la raccolta dei fondi e dei voti dopo di che Amen. la poltrona a me e la riforma a te! Il 41 % dei voti strabicamente liquidi si possono raccogliere da destra e da sinistra oltre la vecchia DC. Hanno votato le leggi porcata con pdl e altri partiti, gli iscritti delusi guardano ora alle stelle.
Renzi ha sgambettato l'amico letta e fa il gallo nel pollaio di sinistra guardando gli amici a destra. Dato che le riforme sono sempre contro i cittadini (a parte gli 80 euro) aspettiamo le elezioni politiche per mandarvi a casa tutti.
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sethi • 14 minuti fa
Ridotto il finanziamento pubblico ai partiti, non si riesce più ad autocomprarsi le tessere come una volta, inoltre non ci sono neppure primarie in vista: la fuga delle truppe cammellate.
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Nuccio • 16 minuti fa
SOLITI COMMENTI SCEMI, MA UN'ANALISI VA FATTA
I commenti scemi vengono da quelli che militano e votano per un partito che non esiste, che hanno un Padrone che decide per loro, che ogni tanto li convoca in rete per fargli scegliere qualche candidato (che nel migliore dei casi prende qualche decina di voti) o che li fa votare quando decide lui su qualche scemenza.
L'analisi invece deve essere seria e per me i punti da approfondire sono i seguenti:
1) Il contesto, anche se la situazione è migliorata c'è sempre immanente una crisi e una sfiducia della e nella politica in corso.
2) l'attesa, viviamo in una situazione abbastanza sospesa. Molti pensano "noi ti abbiamo dato i voti ora facce vedé." Questo è un errore di cui Renzi porta qualche responsabilità.
3) Il PD, sicuramente molto Renzi centrico o leader centrico. Anche su questo Renzi ha delle responsabilità. Non mi convince dover separare i ruoli di PdC da quello di segretario, ma è meglio che il o i vice non siano dei banali portavoce.
4) Il potere degli iscritti, aver delegato molti poteri agli elettori ha sminuito il potere degli iscritti, è una situazione che va corretta o alla lunga gli elettori si stancano di partecipare sempre a primarie spesso non molto importanti e gli iscritti si stancano di fare cose poco importanti.
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Andrea Nuccio • 9 minuti fa
Che sparisca il PD, FI, LEGA e con loro Renzi, Silvio e tutti i servi che li circondano e gli italiani che sono come loro, l´Italiani oneste ne guadagnerebbero.
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asmara2741 • 17 minuti fa
noi ex pd (ovvero pd ante renzusconi) stiamo strappando i petali della margherita:
rinnovo la tessera pd
faccio prima a prendere la tessera di FI
rinnovo la tessera pd
faccio prima a prendere la tessera di FI
...............................................
il tempo passa
e il rinnovo non avviene
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Re: COME VA IL PD
Primarie Pd, Giovani democratici e circoli: “Urne vuote? Frattura tra dirigenti e base”
La vittoria di Stefano Bonaccini coperta dalla scarsa affluenza alla consultazione. Militanti e iscritti puntano il dito contro la segreteria e gli eletti. Il segretario provinciale Gd: "Campagna gestita male provocando disaffezione". Il segretario del Circolo Imbeni: "Non si è parlato di programmi. Riprendere la discussione al più presto"
di Paola Benedetta Manca | Bologna | 29 settembre 2014Commenti (58)
Il “popolo delle primarie” in Emilia Romagna, questa volta non ha risposto all’appello del Pd e ha disertato le urne per la scelta del candidato a governatore. La regione più rossa d’Italia ha incassato un flop nella partecipazione mai visto, rendendo il trionfo di Stefano Bonaccini (61%) su Roberto Balzani (39%) più amaro del previsto. Così dopo le congratulazioni al vincitore delle primarie Stefano Bonaccini, nel Pd è tempo di analisi e riflessioni sul calo della partecipazione. Non ha paura di farlo Alberto Aitini, segretario provinciale dei Giovani Democratici (e nell’esecutivo nazionale) che dà voce al pensiero di molti militanti e volontari e conferma: “E’ stato un flop clamoroso. A Bologna abbiamo 20.000 iscritti e hanno votato in 13.000. Tutta la fase precedente alle primarie – accusa – è stata gestita male sia dalla dirigenza provinciale che regionale, provocando disaffezione nella base per una consultazione dove i programmi hanno latitato e si è giocato solo sulla continuità o meno con il governo di Errani”. “Il popolo del Pd non ha votato – scandisce Aitini -, la classe dirigente del partito si deve rendere conto che gli elettori hanno lanciato un segnale che non va sottovalutato e si deve fermare per cercare di capire cosa non ha funzionato. Questa è la dimostrazione che c’è una frattura tra dirigenti e cittadini”. Infine – mette in chiaro –: “E’ mancata una guida da parte dei vertici della segreteria regionale e provinciale. Bonaccini avrebbe dovuto rinunciare prima al doppio ruolo di segretario e possibile candidato, per gestire meglio la fase delle primarie”. Alla guida della segreteria provinciale c’è invece Raffaele Donini, capolista del Consiglio Regionale nelle prossime elezioni e, secondo molti, in predicato per ricoprire il ruolo di assessore alla Sanità in un’eventuale Giunta Bonaccini.
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A parlare sono i numeri. Hanno votato, in tutta la regione, 51.118 elettori, i due terzi degli iscritti al Pd che sono 75.000. Erano, però, primarie aperte a tutti, e l’Emilia Romagna ha quasi 4 milioni e 500.000 abitanti. Facendo poi un raffronto con le primarie passate il risultato è da brivido: 151.000 gli elettori che nel 2012 hanno eletto i parlamentari del Pd (il triplo), e 406.000 gli elettori delle ultime primarie per scegliere il segretario Pd (l’86% in più degli elettori di ieri). A Bologna hanno votato 13.674 persone (8.334 per Bonaccini): il sindaco Virginio Merola era stato eletto con più di 30.000 preferenze. A influire sullo scarsa partecipazione l’assenza del traino delle elezioni nazionali, la poca informazione sulle primarie (con il venire meno del finanziamento pubblico ai partiti, il Pd si è trovato senza i mezzi, ad esempio, per inviare per posta il volantino delle primarie a tutti gli elettori), ma soprattutto una campagna elettorale durata appena 10 giorni e alla quale si è arrivati dopo una fase di presentazione delle candidature costellata da polemiche, tentennamenti e ritiri da parte dei candidati che ha profondamene irritato una buona parte della base. Il tutto sovrastato dall’ombra delle indagini della Procura per le “spese pazze” di due candidati: Matteo Richetti (poi ritiratosi) e il vincitore Stefano Bonaccini (il procedimento a suo carico è stato archiviato dalla Procura di Bologna).
“Il calo dei votanti è stato molto forte anche nel nostro circolo – ammette Alessandro Cerra, segretario del Circolo Imbeni, uno dei più popolosi -. Alla stanchezza dei volontari, reduci dalla festa dell’Unità, si è aggiunta un’informazione non efficace. Le motivazioni principali, però – sottolinea – sono politiche”. “Le persone – spiega – hanno avuto la sensazione che venisse lasciato alle primarie la risoluzione del problema di stabilire qual è il tipo di Regione che vogliamo. Questa discussione in seno al partito non è mai stata fatta decollare e non c’è stato un coinvolgimento vero degli iscritti. Si è ragionato solo di candidati ma non di programmi e questo ha portato a una disaffezione da parte degli elettori”. “Il partito è mancato e in questo frangente non ha mostrato il suo lato migliore – accusa Cerra -. Occorre che riprenda al più presto la discussione su come scegliere la classe dirigente anzichè utilizzare le primarie come se fossero la panacea di tutti i mali. Bisogna fermarsi a riflettere”.
Francesco Mileno è il segretario del Pd del Quartiere San Vitale. Ieri l’affluenza nel suo circolo è stata di 6-700 votanti. “C’è stato un forte calo anche qui – conferma -, i militanti si sono trovati di fronte alle ennesime primarie. E’ un meccanismo che va centellinato per renderlo più efficace. Gli elettori ci hanno lanciato un messaggio chiaro: non siamo riusciti a trasmettere loro emozioni e la voglia di cambiare, a coinvolgerli. Queste primarie sono sembrate alla gente più un passaggio di consegne al candidato individuato come quello sostenuto dalla classe dirigente che non l’occasione per mettere nuove idee in campo”.
Il responsabile dell’Organizzazione del Pd bolognese e delle primarie, Raffaele Persiano, ribadisce invece, così come hanno fatto Raffaele Donini e Stefano Bonaccini, che la ragione della scarsa affluenza risiede più che altro nella brevità della campagna elettorale. “Da quando è finita la Festa dell’Unità (il 22 settembre, ndr) – spiega Persiano – non abbiamo avuto neanche un week-end utile per fare campagna porta a porta o volantinaggio nelle buchette della posta. In questo modo l’informazione è stata fatta su scala ridotta”. “Si dovevano fissare le primarie più tardi – prosegue –, io avevo proposto il 12 ottobre ma poi si è deciso di farle prima”. “In ogni caso – ammette alla fine – il balletto e la confusione sulle candidature non hanno sicuramente aiutato e hanno un po’ esasperato gli elettori. Doveva esserci una guida più forte da parte del Pd nazionale, e di Matteo Renzi, che desse da subito la certezza delle primarie, in modo da poter iniziare prima la campagna per promuoverle”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09 ... i/1137282/
La vittoria di Stefano Bonaccini coperta dalla scarsa affluenza alla consultazione. Militanti e iscritti puntano il dito contro la segreteria e gli eletti. Il segretario provinciale Gd: "Campagna gestita male provocando disaffezione". Il segretario del Circolo Imbeni: "Non si è parlato di programmi. Riprendere la discussione al più presto"
di Paola Benedetta Manca | Bologna | 29 settembre 2014Commenti (58)
Il “popolo delle primarie” in Emilia Romagna, questa volta non ha risposto all’appello del Pd e ha disertato le urne per la scelta del candidato a governatore. La regione più rossa d’Italia ha incassato un flop nella partecipazione mai visto, rendendo il trionfo di Stefano Bonaccini (61%) su Roberto Balzani (39%) più amaro del previsto. Così dopo le congratulazioni al vincitore delle primarie Stefano Bonaccini, nel Pd è tempo di analisi e riflessioni sul calo della partecipazione. Non ha paura di farlo Alberto Aitini, segretario provinciale dei Giovani Democratici (e nell’esecutivo nazionale) che dà voce al pensiero di molti militanti e volontari e conferma: “E’ stato un flop clamoroso. A Bologna abbiamo 20.000 iscritti e hanno votato in 13.000. Tutta la fase precedente alle primarie – accusa – è stata gestita male sia dalla dirigenza provinciale che regionale, provocando disaffezione nella base per una consultazione dove i programmi hanno latitato e si è giocato solo sulla continuità o meno con il governo di Errani”. “Il popolo del Pd non ha votato – scandisce Aitini -, la classe dirigente del partito si deve rendere conto che gli elettori hanno lanciato un segnale che non va sottovalutato e si deve fermare per cercare di capire cosa non ha funzionato. Questa è la dimostrazione che c’è una frattura tra dirigenti e cittadini”. Infine – mette in chiaro –: “E’ mancata una guida da parte dei vertici della segreteria regionale e provinciale. Bonaccini avrebbe dovuto rinunciare prima al doppio ruolo di segretario e possibile candidato, per gestire meglio la fase delle primarie”. Alla guida della segreteria provinciale c’è invece Raffaele Donini, capolista del Consiglio Regionale nelle prossime elezioni e, secondo molti, in predicato per ricoprire il ruolo di assessore alla Sanità in un’eventuale Giunta Bonaccini.
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A parlare sono i numeri. Hanno votato, in tutta la regione, 51.118 elettori, i due terzi degli iscritti al Pd che sono 75.000. Erano, però, primarie aperte a tutti, e l’Emilia Romagna ha quasi 4 milioni e 500.000 abitanti. Facendo poi un raffronto con le primarie passate il risultato è da brivido: 151.000 gli elettori che nel 2012 hanno eletto i parlamentari del Pd (il triplo), e 406.000 gli elettori delle ultime primarie per scegliere il segretario Pd (l’86% in più degli elettori di ieri). A Bologna hanno votato 13.674 persone (8.334 per Bonaccini): il sindaco Virginio Merola era stato eletto con più di 30.000 preferenze. A influire sullo scarsa partecipazione l’assenza del traino delle elezioni nazionali, la poca informazione sulle primarie (con il venire meno del finanziamento pubblico ai partiti, il Pd si è trovato senza i mezzi, ad esempio, per inviare per posta il volantino delle primarie a tutti gli elettori), ma soprattutto una campagna elettorale durata appena 10 giorni e alla quale si è arrivati dopo una fase di presentazione delle candidature costellata da polemiche, tentennamenti e ritiri da parte dei candidati che ha profondamene irritato una buona parte della base. Il tutto sovrastato dall’ombra delle indagini della Procura per le “spese pazze” di due candidati: Matteo Richetti (poi ritiratosi) e il vincitore Stefano Bonaccini (il procedimento a suo carico è stato archiviato dalla Procura di Bologna).
“Il calo dei votanti è stato molto forte anche nel nostro circolo – ammette Alessandro Cerra, segretario del Circolo Imbeni, uno dei più popolosi -. Alla stanchezza dei volontari, reduci dalla festa dell’Unità, si è aggiunta un’informazione non efficace. Le motivazioni principali, però – sottolinea – sono politiche”. “Le persone – spiega – hanno avuto la sensazione che venisse lasciato alle primarie la risoluzione del problema di stabilire qual è il tipo di Regione che vogliamo. Questa discussione in seno al partito non è mai stata fatta decollare e non c’è stato un coinvolgimento vero degli iscritti. Si è ragionato solo di candidati ma non di programmi e questo ha portato a una disaffezione da parte degli elettori”. “Il partito è mancato e in questo frangente non ha mostrato il suo lato migliore – accusa Cerra -. Occorre che riprenda al più presto la discussione su come scegliere la classe dirigente anzichè utilizzare le primarie come se fossero la panacea di tutti i mali. Bisogna fermarsi a riflettere”.
Francesco Mileno è il segretario del Pd del Quartiere San Vitale. Ieri l’affluenza nel suo circolo è stata di 6-700 votanti. “C’è stato un forte calo anche qui – conferma -, i militanti si sono trovati di fronte alle ennesime primarie. E’ un meccanismo che va centellinato per renderlo più efficace. Gli elettori ci hanno lanciato un messaggio chiaro: non siamo riusciti a trasmettere loro emozioni e la voglia di cambiare, a coinvolgerli. Queste primarie sono sembrate alla gente più un passaggio di consegne al candidato individuato come quello sostenuto dalla classe dirigente che non l’occasione per mettere nuove idee in campo”.
Il responsabile dell’Organizzazione del Pd bolognese e delle primarie, Raffaele Persiano, ribadisce invece, così come hanno fatto Raffaele Donini e Stefano Bonaccini, che la ragione della scarsa affluenza risiede più che altro nella brevità della campagna elettorale. “Da quando è finita la Festa dell’Unità (il 22 settembre, ndr) – spiega Persiano – non abbiamo avuto neanche un week-end utile per fare campagna porta a porta o volantinaggio nelle buchette della posta. In questo modo l’informazione è stata fatta su scala ridotta”. “Si dovevano fissare le primarie più tardi – prosegue –, io avevo proposto il 12 ottobre ma poi si è deciso di farle prima”. “In ogni caso – ammette alla fine – il balletto e la confusione sulle candidature non hanno sicuramente aiutato e hanno un po’ esasperato gli elettori. Doveva esserci una guida più forte da parte del Pd nazionale, e di Matteo Renzi, che desse da subito la certezza delle primarie, in modo da poter iniziare prima la campagna per promuoverle”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09 ... i/1137282/
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Re: COME VA IL PD
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camillobenso • 5 minuti fa
Tieni duro, questo commento deve ancora essere approvato da Il Fatto Quotidiano.
Il ritorno della vecchia Dc
Lorenzo Guerini: “Le notizie sul numero degli iscritti al Pd, pubblicati oggi su organi di stampa e sui cui si sta costruendo una polemica inutile e strumentale, sono infondate”.
^^^^^^^^
Adesso scatta l'operazione "Cimitero". I renziani andranno per cimiteri per trovare nomi per iscritti da qui alla fine dell'anno.
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camillobenso • 5 minuti fa
Tieni duro, questo commento deve ancora essere approvato da Il Fatto Quotidiano.
Il ritorno della vecchia Dc
Lorenzo Guerini: “Le notizie sul numero degli iscritti al Pd, pubblicati oggi su organi di stampa e sui cui si sta costruendo una polemica inutile e strumentale, sono infondate”.
^^^^^^^^
Adesso scatta l'operazione "Cimitero". I renziani andranno per cimiteri per trovare nomi per iscritti da qui alla fine dell'anno.
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Re: COME VA IL PD
Da Il Giornale
Botte da orbi nel Pd
In un anno il partito di Renzi ha perso circa 400mila iscritti. Bersani: "Addio partito...". Ma Guerini: "Dati infondati"
Crollano gli iscritti del Pd? Guerini: "Notizie infondate"
In diverse regioni il tesseramento al Pd non è neanche partito. Gli elettori ci sono ma i circoli sono sempre più vuoti. Per raccogliere fondi si organizzano le cene con Renzi
Raffaello Binelli - Ven, 03/10/2014 - 17:15
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 56767.html
^^^^^^^^^
La vox populi
CADAQUES
Ven, 03/10/2014 - 11:32
"IL PD NON ESISTE PIÚ" ??? ... NO, É LA DESTRA IN ITALIA CHE NON ESISTE PIÚ ... La veritá caro Berlusconi é che tu prima della sinistra non hai mai avuto il coraggio di dare forza alle forze produttive e tagliare drasticamente le spese di un apparato "pubblico" rivoltante. Ti definisci un "liberale" ma il tuo é stato solo un feroce inganno a tutti i liberali italiani, a tutte le persone oneste che sono cresciute facendo fronte ai problemi con la loro generositá rimboccandosi le maniche. In Italia una classe politica disgustosa che per inondare il Paese con parole di menzogna é pagata come non esiste nessun paragone in tutto il mondo. Se fossi una persona onesta dalla parte di chi sgobba e viene tirato sulla strada saresti il primo a proporre un taglio sostanzioso sugli stipendi di questi parassiti. Ma la veritá é che non hai il coraggio di perseguire ció che é corretto e giusto, ció che tutto il Paese onesto umiliato aspetta che venga fatto ... Non hai coraggio ... Preferisci accanirti con l´euro. Sappi allora che noi Italiani che siamo dovuti fuggire da questo Paese in balia della bassezza e che ci siamo rifugiati all´estero siamo i primi sopra a tutti che ci auguriamo che l´Italia esca dall´euro, che ne sia cacciata e che ritorni alla lira. Noi sappiamo che cosa hai in mente tu, questa destra che per la tua vigliaccheria non esiste piú e la bassezza di una sinistra che mai come oggi ti é vicina: tornare alla lira per salvaguardare l´indecente apparato di uno stato parassita pappone inquestionabile e intoccabile che non esiste piú né in Unione Sovietica né nella Cina Maoista e per mantenere a questo procedere con svalutazioni sopra a svalutazioni della lira facento pagare il costo agli operai con stipendi sempre piú da fame. Questa é la bella soluzione tua e della tua sinistra. La destra non esiste piú a causa tua ... "Tra qualche anno l´UE sará la potenza piú debole" ? É solo vero se ci rimane dentro l´Italia e se dentro a questa povera Italia ci sará ancora gente come te a decretarne l´affossamento.
LucaRA
Ven, 03/10/2014 - 11:34
Flash: Brunetta in lacrime per il PD. Dopo quelle versate per il proprio partito Brunetta pensa anche ai compagni di giochi.
Italia Nostra
Ven, 03/10/2014 - 11:35
Bene!! Il Partito Diseredati si sfalda finalmente...
linoalo1
Ven, 03/10/2014 - 11:37
Purtroppo però,il PD,è ancora al Governo!Facciamolo cadere e formiamo un Nuovo Governo non Comunista,che,molto difficilmente,sarà peggiore dell'attuale!Mandiamo a casa anche la Mummia e,finalmente,cerchiamo un Presidente non antico,che rappresenti tutta l'Italia e non solo quella Rossa!Lino.
rasiera
Ven, 03/10/2014 - 11:38
Premesso che voto PD, mi sembra una buona notizia. Il rinnovamento va avanti. Basta truppe cammellate.
Ritratto di CADAQUES
CADAQUES
Ven, 03/10/2014 - 11:40
"IL PD NON ESISTE PIÚ" ??? ... NO, É LA DESTRA IN ITALIA CHE NON ESISTE PIÚ ... La veritá caro Berlusconi é che tu prima della sinistra non hai mai avuto il coraggio di dare forza alle forze produttive e tagliare drasticamente le spese di un apparato "pubblico" rivoltante. Ti definisci un "liberale" ma il tuo é stato solo un feroce inganno a tutti i liberali italiani, a tutte le persone oneste che sono cresciute facendo fronte ai problemi con la loro generositá rimboccandosi le maniche. In Italia una classe politica disgustosa che per inondare il Paese con parole di menzogna é pagata come non esiste nessun paragone in tutto il mondo. Se fossi una persona onesta dalla parte di chi sgobba e viene tirato sulla strada saresti il primo a proporre un taglio sostanzioso sugli stipendi di questi parassiti. Ma la veritá é che non hai il coraggio di perseguire ció che é corretto e giusto, ció che tutto il Paese onesto umiliato aspetta che venga fatto ... Non hai coraggio ... Preferisci accanirti con l´euro. Sappi allora che noi Italiani che siamo dovuti fuggire da questo Paese in balia della bassezza e che ci siamo rifugiati all´estero siamo i primi sopra a tutti che ci auguriamo che l´Italia esca dall´euro, che ne sia cacciata e che ritorni alla lira. Noi sappiamo che cosa hai in mente tu, questa destra che per la tua vigliaccheria non esiste piú e la bassezza di una sinistra che mai come oggi ti é vicina: tornare alla lira per salvaguardare l´indecente apparato di uno stato parassita pappone inquestionabile e intoccabile che non esiste piú né in Unione Sovietica né nella Cina Maoista e per mantenere a questo procedere con svalutazioni sopra a svalutazioni della lira facento pagare il costo agli operai con stipendi sempre piú da fame. Questa é la bella soluzione tua e della tua sinistra. La destra non esiste piú a causa tua ... "Tra qualche anno l´UE sará la potenza piú debole" ? É solo vero se ci rimane dentro l´Italia e se dentro a questa povera Italia ci sará ancora gente come te a decretarne l´affossamento.
Ritratto di bobirons
bobirons
Ven, 03/10/2014 - 11:44
Non èì esatto affermare che i circoli PD sono sempre più vuoti. forse d'italiani, ma fra rumeni, albanesi, africani, qualche magrebino o altra etnia arabo/musulmana, l'affluenza é garantita. Ci sarà qualche legame con il sostegno all'invasione permanente ?
Duka
Ven, 03/10/2014 - 11:47
NON ha più le TESSERE ? Va niente tanto munge soldi ( come tutti gli altri) dal finanziamento pubblico altrimenti detto truffa di stato
KARLO-VE
Ven, 03/10/2014 - 11:52
Invece il partito farsa italia vola alla grande, centinaia di migliaia di iscritti, clob forza silvio e forza dudu in ogni quartiere, folle oceaniche di sostenitori che rienpioni le piazze
mister_B
Ven, 03/10/2014 - 11:54
E infatti è di 2 giorni fa il sondaggio Datamedia che da il PD al 40% e Forza Italia in caduta libera al 13%. Vai Binelli sei tutti noi!
ritardo53
Ven, 03/10/2014 - 11:54
CADAQUES: Secondo me dovresti essere molto più obiettivo, sincero e coerente in ciò che dici, dovresti ammettere che Berlusconi ha governato in un clima di ostilità da tutti i fronti, moglie compresa, per cui ogni tuo commento penso sia dettato da una ignoranza a prescindere, sappi che qualsiasi legge che Berlusconi avrebbe voluto che si varasse nell´interesse degli italiani, sarebbe sempre stata bocciata vuoi dal Presidente di uno stato colabrodo, vuoi dalle più alte istituzioni, e non solo, ma in modo particolare dagli interessi comunisti che ancora ci sommergono in Italia, fattene una ragione, e spiegaci come mai Monti non ha avuto difficoltà aq varare leggi che ci stanno rovinando e che non ha avuto opposizione da parte di RE GIORGIO e di nessuna altra istituzione, eppure quasi tutte le leggi varate da Monti sarebbero anti-costituzionale, ma in una cosa hanno ragione i tedeschi quando dicono: Non può esserci un denunciato se non esiste il denunciante, e noi popolo caprone non abbiamo il coraggio di denunciare, ed i sindacati che dovrebbero essere dalla nostra parte stanno solo nella parte dei loro interessi, e basta solo un fischio che le pecore si mettono in riga.
Botte da orbi nel Pd
In un anno il partito di Renzi ha perso circa 400mila iscritti. Bersani: "Addio partito...". Ma Guerini: "Dati infondati"
Crollano gli iscritti del Pd? Guerini: "Notizie infondate"
In diverse regioni il tesseramento al Pd non è neanche partito. Gli elettori ci sono ma i circoli sono sempre più vuoti. Per raccogliere fondi si organizzano le cene con Renzi
Raffaello Binelli - Ven, 03/10/2014 - 17:15
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 56767.html
^^^^^^^^^
La vox populi
CADAQUES
Ven, 03/10/2014 - 11:32
"IL PD NON ESISTE PIÚ" ??? ... NO, É LA DESTRA IN ITALIA CHE NON ESISTE PIÚ ... La veritá caro Berlusconi é che tu prima della sinistra non hai mai avuto il coraggio di dare forza alle forze produttive e tagliare drasticamente le spese di un apparato "pubblico" rivoltante. Ti definisci un "liberale" ma il tuo é stato solo un feroce inganno a tutti i liberali italiani, a tutte le persone oneste che sono cresciute facendo fronte ai problemi con la loro generositá rimboccandosi le maniche. In Italia una classe politica disgustosa che per inondare il Paese con parole di menzogna é pagata come non esiste nessun paragone in tutto il mondo. Se fossi una persona onesta dalla parte di chi sgobba e viene tirato sulla strada saresti il primo a proporre un taglio sostanzioso sugli stipendi di questi parassiti. Ma la veritá é che non hai il coraggio di perseguire ció che é corretto e giusto, ció che tutto il Paese onesto umiliato aspetta che venga fatto ... Non hai coraggio ... Preferisci accanirti con l´euro. Sappi allora che noi Italiani che siamo dovuti fuggire da questo Paese in balia della bassezza e che ci siamo rifugiati all´estero siamo i primi sopra a tutti che ci auguriamo che l´Italia esca dall´euro, che ne sia cacciata e che ritorni alla lira. Noi sappiamo che cosa hai in mente tu, questa destra che per la tua vigliaccheria non esiste piú e la bassezza di una sinistra che mai come oggi ti é vicina: tornare alla lira per salvaguardare l´indecente apparato di uno stato parassita pappone inquestionabile e intoccabile che non esiste piú né in Unione Sovietica né nella Cina Maoista e per mantenere a questo procedere con svalutazioni sopra a svalutazioni della lira facento pagare il costo agli operai con stipendi sempre piú da fame. Questa é la bella soluzione tua e della tua sinistra. La destra non esiste piú a causa tua ... "Tra qualche anno l´UE sará la potenza piú debole" ? É solo vero se ci rimane dentro l´Italia e se dentro a questa povera Italia ci sará ancora gente come te a decretarne l´affossamento.
LucaRA
Ven, 03/10/2014 - 11:34
Flash: Brunetta in lacrime per il PD. Dopo quelle versate per il proprio partito Brunetta pensa anche ai compagni di giochi.
Italia Nostra
Ven, 03/10/2014 - 11:35
Bene!! Il Partito Diseredati si sfalda finalmente...
linoalo1
Ven, 03/10/2014 - 11:37
Purtroppo però,il PD,è ancora al Governo!Facciamolo cadere e formiamo un Nuovo Governo non Comunista,che,molto difficilmente,sarà peggiore dell'attuale!Mandiamo a casa anche la Mummia e,finalmente,cerchiamo un Presidente non antico,che rappresenti tutta l'Italia e non solo quella Rossa!Lino.
rasiera
Ven, 03/10/2014 - 11:38
Premesso che voto PD, mi sembra una buona notizia. Il rinnovamento va avanti. Basta truppe cammellate.
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CADAQUES
Ven, 03/10/2014 - 11:40
"IL PD NON ESISTE PIÚ" ??? ... NO, É LA DESTRA IN ITALIA CHE NON ESISTE PIÚ ... La veritá caro Berlusconi é che tu prima della sinistra non hai mai avuto il coraggio di dare forza alle forze produttive e tagliare drasticamente le spese di un apparato "pubblico" rivoltante. Ti definisci un "liberale" ma il tuo é stato solo un feroce inganno a tutti i liberali italiani, a tutte le persone oneste che sono cresciute facendo fronte ai problemi con la loro generositá rimboccandosi le maniche. In Italia una classe politica disgustosa che per inondare il Paese con parole di menzogna é pagata come non esiste nessun paragone in tutto il mondo. Se fossi una persona onesta dalla parte di chi sgobba e viene tirato sulla strada saresti il primo a proporre un taglio sostanzioso sugli stipendi di questi parassiti. Ma la veritá é che non hai il coraggio di perseguire ció che é corretto e giusto, ció che tutto il Paese onesto umiliato aspetta che venga fatto ... Non hai coraggio ... Preferisci accanirti con l´euro. Sappi allora che noi Italiani che siamo dovuti fuggire da questo Paese in balia della bassezza e che ci siamo rifugiati all´estero siamo i primi sopra a tutti che ci auguriamo che l´Italia esca dall´euro, che ne sia cacciata e che ritorni alla lira. Noi sappiamo che cosa hai in mente tu, questa destra che per la tua vigliaccheria non esiste piú e la bassezza di una sinistra che mai come oggi ti é vicina: tornare alla lira per salvaguardare l´indecente apparato di uno stato parassita pappone inquestionabile e intoccabile che non esiste piú né in Unione Sovietica né nella Cina Maoista e per mantenere a questo procedere con svalutazioni sopra a svalutazioni della lira facento pagare il costo agli operai con stipendi sempre piú da fame. Questa é la bella soluzione tua e della tua sinistra. La destra non esiste piú a causa tua ... "Tra qualche anno l´UE sará la potenza piú debole" ? É solo vero se ci rimane dentro l´Italia e se dentro a questa povera Italia ci sará ancora gente come te a decretarne l´affossamento.
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Ven, 03/10/2014 - 11:44
Non èì esatto affermare che i circoli PD sono sempre più vuoti. forse d'italiani, ma fra rumeni, albanesi, africani, qualche magrebino o altra etnia arabo/musulmana, l'affluenza é garantita. Ci sarà qualche legame con il sostegno all'invasione permanente ?
Duka
Ven, 03/10/2014 - 11:47
NON ha più le TESSERE ? Va niente tanto munge soldi ( come tutti gli altri) dal finanziamento pubblico altrimenti detto truffa di stato
KARLO-VE
Ven, 03/10/2014 - 11:52
Invece il partito farsa italia vola alla grande, centinaia di migliaia di iscritti, clob forza silvio e forza dudu in ogni quartiere, folle oceaniche di sostenitori che rienpioni le piazze
mister_B
Ven, 03/10/2014 - 11:54
E infatti è di 2 giorni fa il sondaggio Datamedia che da il PD al 40% e Forza Italia in caduta libera al 13%. Vai Binelli sei tutti noi!
ritardo53
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CADAQUES: Secondo me dovresti essere molto più obiettivo, sincero e coerente in ciò che dici, dovresti ammettere che Berlusconi ha governato in un clima di ostilità da tutti i fronti, moglie compresa, per cui ogni tuo commento penso sia dettato da una ignoranza a prescindere, sappi che qualsiasi legge che Berlusconi avrebbe voluto che si varasse nell´interesse degli italiani, sarebbe sempre stata bocciata vuoi dal Presidente di uno stato colabrodo, vuoi dalle più alte istituzioni, e non solo, ma in modo particolare dagli interessi comunisti che ancora ci sommergono in Italia, fattene una ragione, e spiegaci come mai Monti non ha avuto difficoltà aq varare leggi che ci stanno rovinando e che non ha avuto opposizione da parte di RE GIORGIO e di nessuna altra istituzione, eppure quasi tutte le leggi varate da Monti sarebbero anti-costituzionale, ma in una cosa hanno ragione i tedeschi quando dicono: Non può esserci un denunciato se non esiste il denunciante, e noi popolo caprone non abbiamo il coraggio di denunciare, ed i sindacati che dovrebbero essere dalla nostra parte stanno solo nella parte dei loro interessi, e basta solo un fischio che le pecore si mettono in riga.
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Re: COME VA IL PD
Da Libero:
Bersani: "Addio Pd, il partito è fallito"
I dati: la grande fuga dei tesserati
400 MILA IN MENO RISPETTO AL 2013
Pd, crolla il numero dei tesseramenti. E qualcuno accusa Renzi
http://www.liberoquotidiano.it/news/117 ... o-dei.html
Bersani: "Addio Pd, il partito è fallito"
I dati: la grande fuga dei tesserati
400 MILA IN MENO RISPETTO AL 2013
Pd, crolla il numero dei tesseramenti. E qualcuno accusa Renzi
http://www.liberoquotidiano.it/news/117 ... o-dei.html
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Re: COME VA IL PD
Mario Sechi è un giornalista dotato di una certa intelligenza. Ma è anche una gran puttana.
A Otto e mezzo ha giustificato il crollo dei tesseramenti con la trasformazione del partito in qualcosa di nuovo e moderno.
E il crollo delle primarie emiliane dell'86 %, come la mettiamo?
Prima Errani costretto a lasciare, poi collaboratori sotto inchiesta per i soliti maneggiamenti.
Si sono accorti che i nuovi renziani sono come i vecchi.
Il caso di Renzi senior non è passato inosservato.
I due casi della settimana, le primarie emiliane ed il crollo dei voti, farà aprire gli occhi ai vecchi Pepponi.
<<Renzi non mi piace, ma me lo ha detto il partito di votarlo>> mi ha detto il vecchio barista dell'Ipercoop centro Sarca.
Un vecchio retaggio del vecchio Pci.
E' venuto però il momento di aprire gli occhi e di far funzionare il cervello e non pensare secondo le indicazioni dei vecchi marpioni.
A Otto e mezzo ha giustificato il crollo dei tesseramenti con la trasformazione del partito in qualcosa di nuovo e moderno.
E il crollo delle primarie emiliane dell'86 %, come la mettiamo?
Prima Errani costretto a lasciare, poi collaboratori sotto inchiesta per i soliti maneggiamenti.
Si sono accorti che i nuovi renziani sono come i vecchi.
Il caso di Renzi senior non è passato inosservato.
I due casi della settimana, le primarie emiliane ed il crollo dei voti, farà aprire gli occhi ai vecchi Pepponi.
<<Renzi non mi piace, ma me lo ha detto il partito di votarlo>> mi ha detto il vecchio barista dell'Ipercoop centro Sarca.
Un vecchio retaggio del vecchio Pci.
E' venuto però il momento di aprire gli occhi e di far funzionare il cervello e non pensare secondo le indicazioni dei vecchi marpioni.
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Re: COME VA IL PD
http://www.youtube.com/watch?v=VQGIGXlFgY0
“Non resta più niente i militanti se ne vanno”
(GIOVANNA CASADIO).
04/10/2014 di triskel182
ROMA . «Il PdR, il Pd di Renzi? Il partito personale non crea iscritti». Ugo Sposetti, il compagno tesoriere dei Ds, senatore dem, fa un’analisi spietata.
Sposetti, pochi iscritti dem, di chi è la colpa?
«Lo chieda agli attuali dirigenti. A me fa pure male saperlo, mi dà sofferenza. Ma la responsabilità è evidentemente di chi dirige. E comunque il Pd non è più un partito».
Lei è della “vecchia guardia”.
«Vecchia guardia saranno loro! È un modo spregiativo usare toni come questo, ovvio che scompaiono i militanti. Un partito è un’altra cosa. Un partito senza iscritti, senza risorse, senza rispetto della vita democratica interna, cos’è?».
Cos’è?
«Non lo so, ma di certo non è più un partito». Servono ancora i partiti?
«I partiti sono stati scuola, comunità, famiglia. Poi nella Prima Repubblica è successo quel che è successo, ma dovrebbe esserci il senso di comunità».
Quindi cosa resta?
«Non resta più niente se, ad esempio, uno esprime dissenso come hanno fatto alcuni dirigenti nell’ultima Direzione del Pd sull’articolo 18, e chi dovrebbe tenere insieme tutti, fa attacchi abbastanza volgari.
Ecco quindi che un partito non diventa più una comunità: è un’altra cosa. È come se in una famiglia uno non potesse esprimere più un pensiero che … pah, gli arriva uno schiaffone».
La minoranza, di cui lei fa parte, nell’ultima direzione è stata asfaltata?
«Asfaltata?! Ma chi ha fatto marcia indietro sull’articolo 18 è il presidente del Consiglio. Tutti al Senato aspettiamo l’emendamento al governo che corregge il governo, cioè quell’emendamento che recepisce le modifiche della Direzione. Siamo in trepidante attesa».
Lei vuole bene al Pd?
«Guardi, hanno cambiato il nome alle feste dell’Unità sette anni fa, e io dissi: “È un errore. vi pare che si cambia il marchio alla Nutella?”. Non fui ascoltato. Ora il brand Festa dell’Unità è stato riscoperto. Allora si è posto il problema del logo. Ma se non ci fosse stato un idiota che risponde al nome di Ugo Sposetti, che ha registrato e pagato per sette anni il dominio Festa dell’Unità, non si sarebbe potuto usare. Il Pd sta in 1.800 circoli di proprietà del famigerato Pci-Pds-Ds, e non paga né Tarsu né Imu né condominio. Sono sedi che vengono dal lavoro e dalla fatica di centinaia di militanti comunisti. Non mi sembra che a dirigere il Pd oggi ci siano grandi manager che possano gestire questo patrimonio. Quindi le cose restano come sono».
“Non resta più niente i militanti se ne vanno”
(GIOVANNA CASADIO).
04/10/2014 di triskel182
ROMA . «Il PdR, il Pd di Renzi? Il partito personale non crea iscritti». Ugo Sposetti, il compagno tesoriere dei Ds, senatore dem, fa un’analisi spietata.
Sposetti, pochi iscritti dem, di chi è la colpa?
«Lo chieda agli attuali dirigenti. A me fa pure male saperlo, mi dà sofferenza. Ma la responsabilità è evidentemente di chi dirige. E comunque il Pd non è più un partito».
Lei è della “vecchia guardia”.
«Vecchia guardia saranno loro! È un modo spregiativo usare toni come questo, ovvio che scompaiono i militanti. Un partito è un’altra cosa. Un partito senza iscritti, senza risorse, senza rispetto della vita democratica interna, cos’è?».
Cos’è?
«Non lo so, ma di certo non è più un partito». Servono ancora i partiti?
«I partiti sono stati scuola, comunità, famiglia. Poi nella Prima Repubblica è successo quel che è successo, ma dovrebbe esserci il senso di comunità».
Quindi cosa resta?
«Non resta più niente se, ad esempio, uno esprime dissenso come hanno fatto alcuni dirigenti nell’ultima Direzione del Pd sull’articolo 18, e chi dovrebbe tenere insieme tutti, fa attacchi abbastanza volgari.
Ecco quindi che un partito non diventa più una comunità: è un’altra cosa. È come se in una famiglia uno non potesse esprimere più un pensiero che … pah, gli arriva uno schiaffone».
La minoranza, di cui lei fa parte, nell’ultima direzione è stata asfaltata?
«Asfaltata?! Ma chi ha fatto marcia indietro sull’articolo 18 è il presidente del Consiglio. Tutti al Senato aspettiamo l’emendamento al governo che corregge il governo, cioè quell’emendamento che recepisce le modifiche della Direzione. Siamo in trepidante attesa».
Lei vuole bene al Pd?
«Guardi, hanno cambiato il nome alle feste dell’Unità sette anni fa, e io dissi: “È un errore. vi pare che si cambia il marchio alla Nutella?”. Non fui ascoltato. Ora il brand Festa dell’Unità è stato riscoperto. Allora si è posto il problema del logo. Ma se non ci fosse stato un idiota che risponde al nome di Ugo Sposetti, che ha registrato e pagato per sette anni il dominio Festa dell’Unità, non si sarebbe potuto usare. Il Pd sta in 1.800 circoli di proprietà del famigerato Pci-Pds-Ds, e non paga né Tarsu né Imu né condominio. Sono sedi che vengono dal lavoro e dalla fatica di centinaia di militanti comunisti. Non mi sembra che a dirigere il Pd oggi ci siano grandi manager che possano gestire questo patrimonio. Quindi le cose restano come sono».
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