Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto
La libertà è il diritto dell’anima a respirare. E noi, partecipando malgrado tutto, vogliamo continuare a respirare.Lo facciamo nel modo più opportuno possibile all’interno di questo forum che offre spazio a tutti coloro che credono nella democrazia
iospero ha scritto:Anche se non condivido del tutto quanto scritto da Pansa, perché arrivare a paragonare la figura di Renzi a quella Benito Mussolini, Adolf Hitler e persino Giuseppe Stalin mi sembra esagerato e comunque fuori da ogni logica,
comunque scrivere agli onorevoli della minoranza PD VA BENISSIMO
OK Zione. Procedi!!!
INVII lo scritto agli indirizzi email del parlamento ?
Ho spedito quelli della Camera, ma non quelli del Senato perché sembra che manca la possibilità di inviare e mail.
Smanettiamo un po' il web alla ricerca degli indirizzi. Mettiamoci tutti a disposizione altrimenti avremo fatto solo meta' del ns. lavoro,
Zio, e per Landini che hai pensato?
un salutone da Juan
Sono riuscito a trovare, e quindi a spedire la mail a Mineo e Puppato.
Rimane solo Felice Casson che non ha indirizzo mail.
Però Casson è su Facebook.
Io mi sono iscritto 3 anni fa a facebook, ma dopo una settimana su La Repubblica comparve un'articolo in cui si sosteneva che gli Usa tenevano sotto controllo gli iscritti. Queste cose non mi sono mai piaciute e di conseguenza non sono mai intervenuto.
Se qualcuno potesse intervenire postando sulla pagina di Casson, se è possibile, lo ringrazio anticipatamente.
Nella cronaca di stamani, ad Agorà, è passato che le correnti della "sinistra" del Pd si sono ritrovate a cena per discutere sul da farsi. Emerge dalla cronaca, che i civatiani non vanno d'accordo con i bersaniani e così via. Al solito, la "sinistra" rappresentativa anche nell'aldilà non va d'accordo. Questo è il male profondo da individuare.
Quello che mi sembra di capire è che davanti ad avvenimenti tragici, la "sinistra" ritrovi un minimo comun denominatore ma quando si passa alla normalità si scannano tra di loro a tutta birra.
Saranno forse gli interessi di bottega e personali?
Gramsci aveva ragione quando sosteneva che la storia è maestra di vita ma non ha allievi.
Quando ha fondato il suo giornale l'ha chiamato non a caso l'Unità. Forse perché i mali della sinistra erano evidenti già allora?
Un po’ di giorni fa ho chiesto se era reperibile l’indirizzo mail per contattare Landini. Pancho ha dichiarato che era disponibile a postare la richiesta sulla pagina Facebook. La mia intenzione era quella di chiedergli se fosse disponibile ad assumere la guida di un nuovo partito della sinistra. Ci vuole un uomo anti Renzi che abbia la grinta di Landini. Uno che se gli pesti i piedi (oppure si prende qualche manganellata) dice: “Ahi, mi ha fatto male”. Inoltre, mi è sembrato di capire che il segretario FIOM, abbia l’abitudine di dire pane al pane senza tanti giri di parole, non come fanno i politici. Fino al punto di intorcinare tutti i discorsi, al punto tale che dopo 70 anni di Repubblica, mi è difficile parlare di democrazia e che l’intero popolo italiano si è stancato di ascoltarli. La crisi dei talk alla partenza della nuova stagione è dovuta alla totale mancanza di credibilità di tutti i politici.
Ora, però, sono accadute alcune vicende che hanno modificato il mio pensiero. In primis l’intervista di Landini dell’altra domenica a IFQ (riportata sul forum). Poi questa mattina ad Agorà ho visto uno spezzone di Ballarò in cui Landini ribadisce di non pensare affatto alla guida di un nuovo partito della sinistra.
Posso immaginare il suo pensiero, e penso che dietro ci stia una certa onestà di base. Landini è consapevole cosa possa comportare un’impegno di questo genere. Ci vuole un retroterra culturale che il segretario FIOM non ha. Anche perché ha chiarito l’altra domenica che ha interrotto gli studi ed è andato a fare il saldatore nella bassa. La spinta verso il sindacato è dovuta al fatto che soffrendo il freddo, ed essendo costretto d’inverno a lavorare otto ore all’aperto, quella sofferenza lo ha spinto alla difesa di quel tipo di lavoratori.
Lo capisco, eccome lo capisco. Perché mi fatto tornare alla mente un episodio dell’era dei dinosauri. Un giorno d’inverno, quando gli inverni erano inverni, una mattina stavo con mia mamma e mia nonna sulla piazza principale di SSG, perché avevano incontrato un’amica, e sapete come fanno le donne la tiravano per la lunga a ciacoe, come direbbero pancho e paolo11. Io naturalmente essendo piccolo, 3 / 4 anni, me ne dovevo star zitto mentre stavo letteralmente morendo di freddo. Mentre le donne parlavano fui attratto da alcuni operai che stavano cambiando i binari del tram Milano-Monza. Vedevo che questi uomini facevano fatica a causa del freddo. Ma continuavano a lavorare ugualmente. Non capivo come potessero farlo con quel freddo che mi era penetrato nelle ossa. Molto probabilmente il rispetto per il mondo operaio è cominciato lì.
Quindi comprendo molto bene Landini.
Ora pancho ha sollecitato un paio di giorni fa, lo scritto per Landini. Solo che le cose sono mutate e vorrei discuterne con voi prima di dare a pancho le due righe richieste.
Noi ci troviamo in questa situazione:
1) Da tempo stiamo scrivendo in questo 3D su come si deve fare per fare ripartire la sinistra.
Come sempre in questi casi ci vuole un trascinatore. Personaggio che oggi non abbiamo. Ci vuole qualcuno che abbia la grinta di Landini e l’intelligenza di Berlinguer.
Mo’ dove lo troviamo un personaggio del genere. Qui si tratta di contrastare Renzi e il nuovo fascismo nascente.
2) La sinistra non è divisa. E’ divisissima. Sta arrivando alla frantumazione molecolare. Tutti sempre uno contro l’altro. Ci vuole invece chi sappia operare in senso contrario.
Vogliamo discuterne assieme per trovare un punto d’incontro????
Un nuovo partito con all’interno un forte rappresentante come Landini può essere un buon inizio. Adesso si tratta di trovare un leader.
Il mio parere personale è che la questione lavoro possa avere un peso notevole per la formazione di un nuovo partito.
Mi dicevaun amico una decina di giorni fa che i dipendenti di Forza Italia non hanno preso lo stipendio di settembre. Adesso sembra che il tutto slitterà a fine anno. A Roma (sono in 81 tra Roma e Milano), oltre la delusione di tipo politico, ci sta l’incazzatura perché hanno i mutui da pagare e non intendono perdere la casa.
Quindi si sono rivolti direttamente alla CGIL. Non sono andati dai sindacati dei sordomuti(Cisl – Uil).
In Lombardia, i lavoratori della Lega hanno per sindacato la Fiom. Questo vuol dire che ci si muove verso chi tenta di tutelare i tuoi interessi. Cosa che i nipotini di Berlinguer hanno smesso di farlo una ventina di anni fa.
Aspetto il vostro parere per mettere giù due righe da dare a Pancho.
Direi di si. Ma tu come intendi procedere dal punto di vista pratico???
Ecco, mi sono iscritto e sono intervenuto scrivendo Buongiorno, provengo da http://forumisti.mondoforum.com e come un po' tutti i forum seriamente impegnati per una formazione di sinistra ci chiediamo " Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la Sinistra".
Da ambo le parti vedo che la partecipazione è piuttosto scarsa per cui, se gli obiettivi coincidono, cerchiamo di allargare la platea e di unire gli sforzi per raggiungere risultati migliori.
un sincero saluto
Direi di si. Ma tu come intendi procedere dal punto di vista pratico???
Ecco, mi sono iscritto e sono intervenuto scrivendo Buongiorno, provengo da http://forumisti.mondoforum.com e come un po' tutti i forum seriamente impegnati per una formazione di sinistra ci chiediamo " Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la Sinistra".
Da ambo le parti vedo che la partecipazione è piuttosto scarsa per cui, se gli obiettivi coincidono, cerchiamo di allargare la platea e di unire gli sforzi per raggiungere risultati migliori.
un sincero saluto
Sono andato a vedere. Dove hai postato quanto sopra???
Dite quel volete, ma siamo in guerra. Una guerra interna. Una nuova Resistenza.
Sto ascoltando Bersaglio mobile su La7. Mentana sta tirando fuori i problemi della sinistra e dove vuole arrivare Renzi.
Spaccare il Pd ed andare ad elezioni convinto che voteranno tutti per lui.
E' stato evidenziato che in Europa si vince al centro.
Non sono d'accordo.
Un tema che La sòla non tratta mai è quello del lavoro.
Provatevi a leggere questo articolo di Stefano Feltri sul futuro del lavoro.
Ci siamo coinvolti tutti.
- Quelli che ancora lavorano,
- Quelli che hanno i figli che lavorano,
- E i nostri nipoti????
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29 OTT 2014 17:35 SOS LAVORO – LA CRISI NON HA ORIGINE DAL CRAC DI UNA BANCA MA DALLA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA CHE NEI PROSSIMI DUE DECENNI RENDERA’ OBSOLETE INTERE CATEGORIE PROFESSIONALI - RIMARRANNO SOLO I MESTIERI QUALIFICATI E CREATIVI, GLI SPAZZINI, GLI INGEGNERI, LE BADANTI
Il web sostituirà la scrivania e nel 2034 non ci saranno più bigliettai sui treni (basterà uno smartphone), spariranno i bancari allo sportello (a che servono con l’e-banking?), i vigili agli angoli delle strade a fare le multe (telecamere e microchip) - Resisteranno i mestieri che non possono essere affidati a una app
Stefano Feltri per il “Fatto quotidiano”
“Il posto fisso non c'è più”. Tutta la polemica sulla frase pronunciata dal premier Matteo Renzi si è concentrata sull’aggettivo, “fisso”. Sarebbe opportuno preoccuparsi di più del sostantivo: la scomparsa dei posti. Intere categorie professionali hanno le stesse prospettive di un triceratopo nel Cretaceo: l’estinzione. Secondo uno studio molto citato (anche dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco) firmato da Carl Benedikt Frey e Michael Osborne dell’università di Oxford, il 47 per cento dei lavori che conosciamo svanirà nei prossimi due decenni.
Magari il numero è impreciso, ma possiamo scommettere che nel 2034 non ci saranno più bigliettai al cinema o sui treni (basterà uno smartphone), spariranno gli impiegati delle Poste e i bancari allo sportello (a che servono con l’e-banking?), i vigili agli angoli delle strade a fare le multe (telecamere e microchip), gli operatori dei call center non disturberanno più con le loro telefonate promozionali.
Ma vista la crescita esponenziale della capacità di elaborazione dei software nell’era dei big data, anche i traduttori cominciano a temere la concorrenza di Google Translator, così come i professori che si dedicano solo alla didattica stanno scoprendo le inquietanti potenzialità dell’e-learning: non quello dei nostri diplomifici di provincia, ma quello che permette a un indiano con una connessione Internet di seguire i migliori docenti di Harvard invece che un mediocre insegnante locale.
Un solo professore bravo (guardate su Youtube la superstar della filosofia Michael Sandel) può rendere esuberi decine di docenti mediocri. Da duecento anni sappiamo che i timori di Ned Ludd sono infondati: i telai per produrre calze si sono affermati nonostante le proteste dei “luddisti”, ma la disoccupazione non è esplosa.
La tecnologia produce aumenti di produttività che generano profitti, quindi un aumento della domanda che fa nascere la necessità di nuovi posti di lavoro in settori diversi da quello stravolto dall’innovazione. La “disoccupazione tecnologica” non esiste. Una certezza durata per un paio di secoli che ora comincia a vacillare.
Lo studio di Oxford e l’Economist concordano: spariranno i lavori intermedi, quelli oggi svolti dai colletti bianchi, rimarranno quelli altamente qualificati e creativi (ingegneri, programmatori, stilisti, scrittori) e quelli che richiedono scarse competenze ma non possono essere delocalizzati o affidati a una app o a un robot (dagli spazzini ai barbieri alle badanti).
In generale: resisteranno i lavori che richiedono discrezionalità e interazione tra persone. Ma con conseguenze sulle retribuzioni poco piacevoli, visto che crescerà la competizione per entrambi gli estremi ma ne soffriranno di più i lavoratori poco qualificati che vedranno ridursi ancora i compensi. Se non cerchiamo di anticipare questi cambiamenti, presto dovremo porci il problema della scomparsa dei posti tout court. Fissi o variabili.