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Villetta occupata per 13 volte a Padova, i proprietari: «Esasperati»
L’abitazione è in via Gramsci: ieri mattina i proprietari si sono trovati davanti quattro nordafricani. «In passato ci è arrivata una bolletta da 1.300 euro»
di Alice Ferretti
PADOVA. Quattro nordafricani che escono dalla porta di casa tua, ti guardano e proseguono verso la strada come niente fosse. Sembra un film ma è tutto vero. È successo ieri mattina a Paolo Marangon, 72 anni, che come ogni giorno si era recato in via Gramsci 8, a controllare l'ex casa di sua suocera, disabitata da quando è mancata 5 anni fa. Una casa singola a due piani, con un giardino molto ben tenuto, un po' isolata perché posizionata verso la fine della via, subito dopo i binari del treno. Una casa che in una sola notte è stata occupata ed è diventata bivacco per sbandati.
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Intervento della polizia in via Vittorio Veneto. L'abitazione apparteneva ad una donna di 91 anni che nel frattempo è morta. Il gruppo di nordafricani si era impossessato dell'alloggio
Le porte, sia quella al piano superiore che quella al piano inferiore, sono state distrutte, così come la finestra del bagno. In salotto ci sono ancora materassi e coperte a terra. Fuori dal cancello del giardino sono posteggiate due biciclette, abbandonate dagli occupanti abusivi. Ma la cosa assurda è che questa non è la prima volta che la casa della famiglia viene occupata, bensì la tredicesima in cinque anni. «Siamo esasperati», si sfoga Lucia, la moglie di Paolo Marangon, mostrando quella che era la casa di sua mamma, «Questa non è una casa abbandonata, né trascurata. Facciamo di tutto perché non continuino a verificarsi intrusioni. Il giardino è in ordine, è illuminata, porte e finestre sono rinforzate, e abbiamo perfino affisso i cartelli “area videosorvegliata”. Mio marito poi viene ogni mattina a controllare che sia tutto a posto».
A rilevare l’accaduto in via Gramsci, allertati attorno alle 9.30, sono stati i carabinieri. È già la seconda volta che il marito della signora Lucia si trova faccia a faccia con gli occupanti. «Nel 2010 li ho trovati a dormire nel letto di mia suocera», racconta il settantaduenne, «Appena mi hanno visto mi hanno fatto segno di stare zitto e con calma se ne sono andati. Un anno dopo abbiamo trovato un coltello da cucina tra le coperte che usavano come bivacco. Un'altra volta hanno lasciato un bilancino per la droga. In una delle ultime occasioni hanno addirittura usato la pompa dell'acqua del giardino per farsi la doccia, l'hanno lasciata aperta e ci è arrivata una bolletta di 1.300 euro».
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Il proprietario organizza il blitz nel fine settimana insieme ai carabinieri. Il giudice li rimette in libertà per “presunto disagio sociale”
Sono spese continue quelle che deve sostenere la famiglia per riparare ai danni che gli occupanti abusivi creano alla casa, senza contare l'angoscia con cui ormai convive da 5 anni. «Quando ha trovato i nordafricani che dormivano a letto, Paolo si è così spaventato che ha dovuto ricorrere a serie cure mediche», conclude preoccupata la proprietaria di casa. «Adesso basta, siamo stanchi. Questa situazione deve finire
PADOVA. Quattro nordafricani che escono dalla porta di casa tua, ti guardano e proseguono verso la strada come niente fosse. Sembra un film ma è tutto vero. È successo ieri mattina a Paolo Marangon, 72 anni, che come ogni giorno si era recato in via Gramsci 8, a controllare l'ex casa di sua suocera, disabitata da quando è mancata 5 anni fa. Una casa singola a due piani, con un giardino molto ben tenuto, un po' isolata perché posizionata verso la fine della via, subito dopo i binari del treno. Una casa che in una sola notte è stata occupata ed è diventata bivacco per sbandati.
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A rilevare l’accaduto in via Gramsci, allertati attorno alle 9.30, sono stati i carabinieri. È già la seconda volta che il marito della signora Lucia si trova faccia a faccia con gli occupanti. «Nel 2010 li ho trovati a dormire nel letto di mia suocera», racconta il settantaduenne, «Appena mi hanno visto mi hanno fatto segno di stare zitto e con calma se ne sono andati. Un anno dopo abbiamo trovato un coltello da cucina tra le coperte che usavano come bivacco. Un'altra volta hanno lasciato un bilancino per la droga. In una delle ultime occasioni hanno addirittura usato la pompa dell'acqua del giardino per farsi la doccia, l'hanno lasciata aperta e ci è arrivata una bolletta di 1.300 euro».
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A rilevare l’accaduto in via Gramsci, allertati attorno alle 9.30, sono stati i carabinieri. È già la seconda volta che il marito della signora Lucia si trova faccia a faccia con gli occupanti. «Nel 2010 li ho trovati a dormire nel letto di mia suocera», racconta il settantaduenne, «Appena mi hanno visto mi hanno fatto segno di stare zitto e con calma se ne sono andati. Un anno dopo abbiamo trovato un coltello da cucina tra le coperte che usavano come bivacco. Un'altra volta hanno lasciato un bilancino per la droga. In una delle ultime occasioni hanno addirittura usato la pompa dell'acqua del giardino per farsi la doccia, l'hanno lasciata aperta e ci è arrivata una bolletta di 1.300 euro».
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Ciao
Paolo11