Forum: Idee x Contrastare la Deindustrializzazione in Italia

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camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Forum: Idee x Contrastare la Deindustrializzazione in It

Messaggio da camillobenso »

Il tema della deindustrializzazione non lo si può affrontare senza tenere conto della guerra commerciale in corso con il Dragone.

Il costo della mano d’opera cinese ci rende inevitabilmente perdenti.

All’interno della Cina il costo della mano d’opera si aggira intorno ai 40 dollari al mese.

Sulla costa cinese varia da 80 a 170 dollari al mese.

Inoltre, la Cina si sta dotando dei più avanzati sistemi di produzione.

In questo modo ci troviamo a scontrarci in ogni angolo del pianeta con il made in China.

Ma non c’è solo la Cina, la Corea del Sud sta facendo passi da gigante.

Noi lo stiamo pagando con la costruzioni di navi. Fincantieri non ha più commesse mentre loro stanno spingendo al massimo.

Noi per il momento, visto che un’intera classe dirigente inetta non ha mai affrontato il problema, possiamo cercare solo di salvare il salvabile e resistere il più a lungo possibile.

Uno dei problemi che ci affliggono è il costo dell’energia elettrica nei sistemi di produzione, che incide sensibilmente sulla formazione del costo dei prodotti.
Joblack
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:08

Re: Forum: Idee x Contrastare la Deindustrializzazione in It

Messaggio da Joblack »

camillobenso ha scritto:Il tema della deindustrializzazione non lo si può affrontare senza tenere conto della guerra commerciale in corso con il Dragone.

Il costo della mano d’opera cinese ci rende inevitabilmente perdenti.

All’interno della Cina il costo della mano d’opera si aggira intorno ai 40 dollari al mese.

Sulla costa cinese varia da 80 a 170 dollari al mese.

Inoltre, la Cina si sta dotando dei più avanzati sistemi di produzione.

In questo modo ci troviamo a scontrarci in ogni angolo del pianeta con il made in China.

Ma non c’è solo la Cina, la Corea del Sud sta facendo passi da gigante.

Noi lo stiamo pagando con la costruzioni di navi. Fincantieri non ha più commesse mentre loro stanno spingendo al massimo.

Noi per il momento, visto che un’intera classe dirigente inetta non ha mai affrontato il problema, possiamo cercare solo di salvare il salvabile e resistere il più a lungo possibile.

Uno dei problemi che ci affliggono è il costo dell’energia elettrica nei sistemi di produzione, che incide sensibilmente sulla formazione del costo dei prodotti.
Quello che tu hai detto e che io ho evidenziato è quello che nel mio piccolo ho tentato di spiegare sia nel vecchio ed anche su questo forum, solo che usando la parola "nazionalizzazione" ecco che scatta la molla di fariseica memoria di "stracciarsi le vesti".

Non sono le "parole" dette o non dette che fanno la differenza, ed in Italia il gioco al massacro televisivo e sulla carta stampata, si gioca tutto appunto sulle "parole".

Io guardo ai "fatti", come dice il buon Marco Travaglio, e questi mi dicono che con le nazionalizzazioni fatte dopo la guerra, produzione energia elettrica, produzione e distillazione idrocarburi e telecomunicazioni, l'Italia usci dalla distruzione della guerra e questo fu anche un fatto unificante della penisola se pensiamo solo all'opera della SIP ora diventata Telecom.

La Cina, si è un concorrente temibile, ma bisogna che gli imprenditori italiani capiscano che su certi prodotti a bassa tecnologia è meglio abbandonare e diversificarsi.

Negli Stati Uniti da tempo hanno abbandonato il tessile di basso contenuto per concentrasi sull'abbigliamento sportivo ed i relativi marchi.

Anche noi siamo forti nel settore sportivo, quasi tutto nel nord-est, ma bisogna internazionalizzare i marchi ed ingrandirsi, spendere molto sulla ricerca per produrre brevetti che anche in Cina riconoscono, pena la morte delle aziende.

Per far sì che l'Italia possa crescere, occorre fare un patto sociale tra tutte le parti interessate, politici, lavoratori pubblici e privati, imprenditori piccoli e grandi, sindacati e partiti devono sotterrare l'ascia di guerra e lavorare esclusivamente per il bene comune.

Augh
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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