COME VA IL PD
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Re: COME VA IL PD
“Ci guida Verdini”. I veleni sul ring del Pd
(GIOVANNA CASADIO).
21/01/2015 di triskel182
I ribelli contrappongono la Costituzione ai richiami alla disciplina.
Zanda sorpreso: “Incredibile un dissenso così organizzato”
Boccia chiede a Renzi di evitare “metodi da Is” con la minoranza.
I fedelissimi del premier: “Ha passato il segno, chieda scusa”.
ROMA – «Ci siamo consegnati a Berlusconi, anzi a Verdini che è il vero consulente del Pd sull’Italicum, e non soltanto».
La minoranza dem — guidata dalla falange bersaniana con Miguel Gotor e Maurizio Migliavacca e dai civatiani — tira le somme alla fine di una giornata in cui il partito è piombato nel caos.
I dem si spaccano nell’assemblea dei senatori, dove gli appelli di Renzi e del ministro Maria Elena Boschi all’unità, gli ammonimenti del premier («Grave se mancano i voti del Pd sulle riforme»), la mozione di sentimenti dei renziani, restano lettera morta.
In 29 sciamano dall’auletta dove è riunito il gruppo a Palazzo Madama e più che le parole, vale la faccia del capogruppo Luigi Zanda che aveva sperato fino all’ultimo si sgretolasse l’opposizione interna: «Non immaginavo un dissenso organizzato…», mormora Zanda.
Ma sulla richiesta della minoranza di cancellare i capilista bloccati, Renzi non sente ragione.
Non si cambia, sta nel Patto del Nazareno, nell’accordo con Berlusconi incontrato a Palazzo Chigi ieri mattina poco prima di vedere il gruppo dem.
La sinistra del Pd annuncia che non darà tregua: non voterà l’Italicum e consegna un documento contro. Lo dice Gotor.
Lo spiega Paolo Corsini citando l’articolo 67 della Costituzione, quello che recita “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.
Vale più della disciplina e dell’obbedienza al partito.
Doris Lo Moro mette sul tavolo le dimissioni da capogruppo in commissione affari costituzionali: «Voterò con la minoranza del partito, non posso essere incoerente».
Lo scontro esplode.
Renzi tenta di convincere: «Cara Doris, comprendo e apprezzo il tuo travaglio… ma la questione dei capilista nominati non è poi decisiva».
Per i renziani i dissidenti «hanno passato il segno».
Andrea Marcucci parla a Bersani nella speranza che la falange bersaniana al Senato torni a più miti consigli:
«La minestra votata anche da Bersani in prima lettura alla Camera era molto meno saporita».
Lo strascico di tensioni finirà in un sabotaggio del candidato di Renzi per il Quirinale? I renziani lo temono e denunciano.
La minoranza nega e contrattacca: «Si è visto che il Patto del Nazareno varrà anche per il Quirinale », rincara Gotor.
Tra la sinistra dem e Stefano Esposito, il senatore che ha presentato il maxi emendamento-ghigliottina, volano parole grosse.
Esposito accusa «i cattivi consiglieri di Bersani, quelli che l’hanno fatto perdere nel 2013, i Gotor».
Passano le ore e i toni si alzano.
I dissidenti tuttavia fanno sapere di essere saldamente ancorati nella “ditta”, nel partito.
Solo Civati e i suoi sembrano tentati dalla scissione, da un movimento a sinistra con Sergio Cofferati, Maurizio Landini e Nichi Vendola.
La fronda dem sull’Italicum poi si riduce a 26, perché tre senatrici (Puppato, Idem e Albano) si sfilano.
Corradino Mineo, civatiano, svela la lamentela di Renzi contro il lettiano Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, che aveva a sua volta pesantemente attaccato il premier. «Mi ha detto Boccia — è lo sfogo di Renzi — che faccio come l’Isis».
«Matteo fa la vittima per strappare un applauso ai senatori, tutto pur di vincere», chiosa Mineo.
«Boccia chieda scusa», è la reazione dei renziani.
C’è un’atmosfera pesante tra i Democratici.
Vannino Chiti — che è stato ricevuto qualche giorno fa da Renzi proprio per parlare della nuova legge elettorale — ammette di essere sconcertato: «Mi sembrava che Matteo si fosse convinto a dare ascolto a noi della minoranza contro i capilista bloccati. Se si va avanti così i cittadini non eleggono più le Province, non eleggeranno il nuovo Senato e neppure i parlamentari… Evidentemente Berlusconi non ha voluto sentire ragione».[/b]
Nel Pd ci si guarda in cagnesco.
Alfredo D’Attorre, deputato bersaniano, ironizza:
«Elezioni anticipate? Se ci fossero, Renzi rivedrebbe Palazzo Chigi in cartolina».
Poco vale il lavoro dei pontieri. Francesco Verducci invita a non essere autolesionisti: «È come quella moglie che per fare un dispetto al marito… Ma il nuovo Italicum è una buona legge».
Renzi garantisce: «La minoranza non si caccia». Ma non deve esagerare e «si deve votare insieme ».
Da La Repubblica del 21/01/2015.
(GIOVANNA CASADIO).
21/01/2015 di triskel182
I ribelli contrappongono la Costituzione ai richiami alla disciplina.
Zanda sorpreso: “Incredibile un dissenso così organizzato”
Boccia chiede a Renzi di evitare “metodi da Is” con la minoranza.
I fedelissimi del premier: “Ha passato il segno, chieda scusa”.
ROMA – «Ci siamo consegnati a Berlusconi, anzi a Verdini che è il vero consulente del Pd sull’Italicum, e non soltanto».
La minoranza dem — guidata dalla falange bersaniana con Miguel Gotor e Maurizio Migliavacca e dai civatiani — tira le somme alla fine di una giornata in cui il partito è piombato nel caos.
I dem si spaccano nell’assemblea dei senatori, dove gli appelli di Renzi e del ministro Maria Elena Boschi all’unità, gli ammonimenti del premier («Grave se mancano i voti del Pd sulle riforme»), la mozione di sentimenti dei renziani, restano lettera morta.
In 29 sciamano dall’auletta dove è riunito il gruppo a Palazzo Madama e più che le parole, vale la faccia del capogruppo Luigi Zanda che aveva sperato fino all’ultimo si sgretolasse l’opposizione interna: «Non immaginavo un dissenso organizzato…», mormora Zanda.
Ma sulla richiesta della minoranza di cancellare i capilista bloccati, Renzi non sente ragione.
Non si cambia, sta nel Patto del Nazareno, nell’accordo con Berlusconi incontrato a Palazzo Chigi ieri mattina poco prima di vedere il gruppo dem.
La sinistra del Pd annuncia che non darà tregua: non voterà l’Italicum e consegna un documento contro. Lo dice Gotor.
Lo spiega Paolo Corsini citando l’articolo 67 della Costituzione, quello che recita “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.
Vale più della disciplina e dell’obbedienza al partito.
Doris Lo Moro mette sul tavolo le dimissioni da capogruppo in commissione affari costituzionali: «Voterò con la minoranza del partito, non posso essere incoerente».
Lo scontro esplode.
Renzi tenta di convincere: «Cara Doris, comprendo e apprezzo il tuo travaglio… ma la questione dei capilista nominati non è poi decisiva».
Per i renziani i dissidenti «hanno passato il segno».
Andrea Marcucci parla a Bersani nella speranza che la falange bersaniana al Senato torni a più miti consigli:
«La minestra votata anche da Bersani in prima lettura alla Camera era molto meno saporita».
Lo strascico di tensioni finirà in un sabotaggio del candidato di Renzi per il Quirinale? I renziani lo temono e denunciano.
La minoranza nega e contrattacca: «Si è visto che il Patto del Nazareno varrà anche per il Quirinale », rincara Gotor.
Tra la sinistra dem e Stefano Esposito, il senatore che ha presentato il maxi emendamento-ghigliottina, volano parole grosse.
Esposito accusa «i cattivi consiglieri di Bersani, quelli che l’hanno fatto perdere nel 2013, i Gotor».
Passano le ore e i toni si alzano.
I dissidenti tuttavia fanno sapere di essere saldamente ancorati nella “ditta”, nel partito.
Solo Civati e i suoi sembrano tentati dalla scissione, da un movimento a sinistra con Sergio Cofferati, Maurizio Landini e Nichi Vendola.
La fronda dem sull’Italicum poi si riduce a 26, perché tre senatrici (Puppato, Idem e Albano) si sfilano.
Corradino Mineo, civatiano, svela la lamentela di Renzi contro il lettiano Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, che aveva a sua volta pesantemente attaccato il premier. «Mi ha detto Boccia — è lo sfogo di Renzi — che faccio come l’Isis».
«Matteo fa la vittima per strappare un applauso ai senatori, tutto pur di vincere», chiosa Mineo.
«Boccia chieda scusa», è la reazione dei renziani.
C’è un’atmosfera pesante tra i Democratici.
Vannino Chiti — che è stato ricevuto qualche giorno fa da Renzi proprio per parlare della nuova legge elettorale — ammette di essere sconcertato: «Mi sembrava che Matteo si fosse convinto a dare ascolto a noi della minoranza contro i capilista bloccati. Se si va avanti così i cittadini non eleggono più le Province, non eleggeranno il nuovo Senato e neppure i parlamentari… Evidentemente Berlusconi non ha voluto sentire ragione».[/b]
Nel Pd ci si guarda in cagnesco.
Alfredo D’Attorre, deputato bersaniano, ironizza:
«Elezioni anticipate? Se ci fossero, Renzi rivedrebbe Palazzo Chigi in cartolina».
Poco vale il lavoro dei pontieri. Francesco Verducci invita a non essere autolesionisti: «È come quella moglie che per fare un dispetto al marito… Ma il nuovo Italicum è una buona legge».
Renzi garantisce: «La minoranza non si caccia». Ma non deve esagerare e «si deve votare insieme ».
Da La Repubblica del 21/01/2015.
Ultima modifica di camillobenso il 21/01/2015, 16:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: COME VA IL PD
VERO O FALSO?
«Elezioni anticipate? Se ci fossero, Renzi rivedrebbe Palazzo Chigi in cartolina».
Ho iniziato lunedì mattina, a chiedere agli indigeni non renziani, se credono che in caso di elezioni vinca Renzi.
Adesso lo chiedo a voi. E' così????? Vince Renzi????
«Elezioni anticipate? Se ci fossero, Renzi rivedrebbe Palazzo Chigi in cartolina».
Ho iniziato lunedì mattina, a chiedere agli indigeni non renziani, se credono che in caso di elezioni vinca Renzi.
Adesso lo chiedo a voi. E' così????? Vince Renzi????
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Re: COME VA IL PD
Ci stiamo rendendo ridicoli come CSX.
Non tanto per quanto fa Renzi.
Ma per quanto NON FA l'opposizione.
Sono anni che si temeva questo esito.
Ricordate quando dicevo di mettere il voto al sicuro in SEL?
Eppure, adesso che finalmente purtroppo ci siamo, i
dissidenti PD sono del tutto impreparati, ci fanno la
figura dei cagoni e la fanno fare indirettamente
anche a noi.
FINI con FLI in due mesi aveva messo in piedi un gruppo
che nei sondaggi sfiorava l'8%.
Poi l'ex PCI Napolitano ha dato tempo a B di ricomprarsi
deputati e senatori, di fargli togliere il giornale da La Russa,
e poi di sollevare lo scandalo Montecarlo.
Però se ci è riuscito Fini, possibile che a SX non si possa?
Voglio vederlo poi Renzi a ricomprarsi Mineo e Civati
(anche se non è detto... se offri Mineo RaiNews24 mica lo so...).
soloo42000
Non tanto per quanto fa Renzi.
Ma per quanto NON FA l'opposizione.
Sono anni che si temeva questo esito.
Ricordate quando dicevo di mettere il voto al sicuro in SEL?
Eppure, adesso che finalmente purtroppo ci siamo, i
dissidenti PD sono del tutto impreparati, ci fanno la
figura dei cagoni e la fanno fare indirettamente
anche a noi.
FINI con FLI in due mesi aveva messo in piedi un gruppo
che nei sondaggi sfiorava l'8%.
Poi l'ex PCI Napolitano ha dato tempo a B di ricomprarsi
deputati e senatori, di fargli togliere il giornale da La Russa,
e poi di sollevare lo scandalo Montecarlo.
Però se ci è riuscito Fini, possibile che a SX non si possa?
Voglio vederlo poi Renzi a ricomprarsi Mineo e Civati
(anche se non è detto... se offri Mineo RaiNews24 mica lo so...).
soloo42000
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Re: COME VA IL PD
Che succederà ?
IL Presidente pro tempore sen. Grasso dovrebbe chiedere chiarimenti, si vada al voto di fiducia.
Con Renzi costretto a dimettersi cosa potrebbe succedere, governo provvisorio con Letta per fare un'altra legge elettorale e poi al voto ?
IL Presidente pro tempore sen. Grasso dovrebbe chiedere chiarimenti, si vada al voto di fiducia.
Con Renzi costretto a dimettersi cosa potrebbe succedere, governo provvisorio con Letta per fare un'altra legge elettorale e poi al voto ?
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Re: COME VA IL PD
Tira aria di scissione nel partito democratico dopo lo strappo consumato in mattinata tra la maggioranza di Matteo Renzi e la minoranza guidata al Senato sul tema della legge elettorale da Miguel Gotor. “Renzi lo sa benissimo: c’era una possibile mediazione sull’Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall’unità del Pd”, ha risposto Pierluigi Bersani risponde al giornalista sulla spaccatura dentro il Pd sulla riforma della legge elettorale. “Dare del parassita a Corsini, Gotor, Mucchetti, è pericoloso. E’ gente per bene che non chiede niente e va trattata con rispetto. Se viene meno il rispetto, è finita”.
Il maxi-emendamento Esposito che segna un deciso passo avanti verso l’approvazione dell’Italicum è stato approvato al Senato e 140 esponenti della minoranza interna del Partito Democratico sono in riunione nella sala Berlinguer di Montecitorio. L’idea era quella di discutere di riforme e legge elettorale, ma la riunione si è trasformata in un’assemblea delle anime non-renziane del partito. Tra i presenti, oltre a Pier Luigi Bersani, ci sono Rosy Bindi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Stefano Fassina, Sesa Amici, Francesco Boccia, Miguel Gotor, Corradino Mineo, Nico Stumpo, Cesare Damiano, Francesco Russo. Per sentire che aria tira è presente anche il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza. “Non è una riunione di corrente, è una riunione di partito”, ha ironizzato Giacomo Portas.
"Tira aria di scissione"... ai grillini del Fatto piacerebbe...
Ma purtroppo non avverrà.
Adesso strepiteranno in 140 in questa riunione.
Poi usciranno con una mediazione bersaniana di indignazione perche' si "rischia" di mancare di rispetto e lealtà
verso la minoraza (si rischia), per cui si chiederà a Renzi un chiarimento il quale darà la colpa delle offese ai
suoi sottopanza a partire da Esposito.
A quel punto tutti soddisfatti.
Il giorno dopo approveranno l'Italicum (anche i 140 incazzati, che oggi hanno poi votato tranne 22), poi il presidente,
poi daranno a B ciò che vuole.
E Renzi&Co brinderanno insieme a B facendosi due risate su come sia facile prendere in giro quelli di sinistra.
Specie gli ex PCI.
soloo42000
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Re: COME VA IL PD
Credo proprio che succederà questo, purtroppo. E che vada bene. Alle prossime elezioni molti di costoro che ora si sono indignati rientreranno nei ranghi sperando di essere eletti al prossimo giro. Pia illusione questa.soloo42001 ha scritto:Tira aria di scissione nel partito democratico dopo lo strappo consumato in mattinata tra la maggioranza di Matteo Renzi e la minoranza guidata al Senato sul tema della legge elettorale da Miguel Gotor. “Renzi lo sa benissimo: c’era una possibile mediazione sull’Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall’unità del Pd”, ha risposto Pierluigi Bersani risponde al giornalista sulla spaccatura dentro il Pd sulla riforma della legge elettorale. “Dare del parassita a Corsini, Gotor, Mucchetti, è pericoloso. E’ gente per bene che non chiede niente e va trattata con rispetto. Se viene meno il rispetto, è finita”.
Il maxi-emendamento Esposito che segna un deciso passo avanti verso l’approvazione dell’Italicum è stato approvato al Senato e 140 esponenti della minoranza interna del Partito Democratico sono in riunione nella sala Berlinguer di Montecitorio. L’idea era quella di discutere di riforme e legge elettorale, ma la riunione si è trasformata in un’assemblea delle anime non-renziane del partito. Tra i presenti, oltre a Pier Luigi Bersani, ci sono Rosy Bindi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Stefano Fassina, Sesa Amici, Francesco Boccia, Miguel Gotor, Corradino Mineo, Nico Stumpo, Cesare Damiano, Francesco Russo. Per sentire che aria tira è presente anche il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza. “Non è una riunione di corrente, è una riunione di partito”, ha ironizzato Giacomo Portas.
"Tira aria di scissione"... ai grillini del Fatto piacerebbe...
Ma purtroppo non avverrà.
Adesso strepiteranno in 140 in questa riunione.
Poi usciranno con una mediazione bersaniana di indignazione perche' si "rischia" di mancare di rispetto e lealtà
verso la minoraza (si rischia), per cui si chiederà a Renzi un chiarimento il quale darà la colpa delle offese ai
suoi sottopanza a partire da Esposito.
A quel punto tutti soddisfatti.
Il giorno dopo approveranno l'Italicum (anche i 140 incazzati, che oggi hanno poi votato tranne 22), poi il presidente,
poi daranno a B ciò che vuole.
E Renzi&Co brinderanno insieme a B facendosi due risate su come sia facile prendere in giro quelli di sinistra.
Specie gli ex PCI.
soloo42000
Spariranno dalle liste poiche il bimbetto di firenze non intende far prigionieri.
Il suo unico obiettivo è quello di far rinascere la vecchia DC spostandosi a dx e facendo proseliti a dx fino a che la stessa FI sparirà, Come acronimo ma non nei fatti e nella sostanza.
Le profezie di Fitto sicuramente si avvereranno ma purtroppo, per lui, non aveva capito niente o faceva finta di non capire quali potevano essere gli obiettivi del suo capo.
Dopo aver raggiunto i suoi scopi il nanetto lascerà in buone mani il suo elettorato alla faccia dei Brunetta e dei Fitto e co. e anche di tutte quelle minoranze all'interno del PD che continuano a sperare senza accorgersi che saranno a tempo dovute, fottute di brutto.
Del partito (FI) al piccoletto non gli e' mai interessato una mazza.
Coloro che all'interno lo appoggiavano a tutti i costi, hanno gia' ottenuto in questi anni quello che si erano prefissi e per loro, questo basta e ne avanza. Per gli altri, .azzi loro.
L'unica paura che li potranno assillare, d'ora in avanti, sarà la magistratura, sempre che Renzi nel frattempo non faccia uscire dal suo cappello a cilindro qualche altra stronzata.
Speriamo che la sinistra si in grado di organizzarsi e dare avvio a qualcosa di nuovo , non do po ma ora.
Devono avvisare pero' che a tempo scaduto nessuno potra piu salire su questo treno. Qualcuno all'interno del PD pensa che ci possa essere sempre questa possibilita e quindi ora mandano avanti in questa battaglia gli "arditi" sempre pronti a sacrificarsi mentre loro stanno a guardare come si mette la battaglia. Questo non dovra in nessun modo essere permesso se si vuol ricostruire una nuova sinistra.
un salutone
ps: @ Solooo42001 e Flaviomob ed altri.
Nel forum in cui partecipa(va)te . riguardo al 3D "Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?" ..nalu (gruppo di redazione)scrive:
......Io vi leggo, ma è difficile seguire questo argomento, che straborda continuamente dal titolo iniziale verso temi di maggior interesse intrinseco.
Perché non lo abbandonate, questo thread, trasferendo i diversi dibattiti in thread più pertinenti?
QUANTA POCHEZZA
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: COME VA IL PD
Le profezie di Fitto sicuramente si avvereranno ma purtroppo, per lui, non aveva capito niente o faceva finta di non capire quali potevano essere gli obiettivi del suo capo.
Pancho
^^^^^^^
La politica è sempre stata regolata dal principio dell’interesse e della convenienza.
Fitto, come tutti gli altri sodali del Caimano, sono saliti sul carro proprio per soddisfare i propri interessi e le proprie convenienze a tempo debito, quando si giocava sugli equivoci.
Ora Silviolo non è più in grado di garantire i suoi sottoposti, e quindi debbono preservare il proprio futuro.
Fitto, classe 1969, ha l’ambizione come l’hanno avuta a suo tempo Casini e Fini, di essere gli eredi naturali di Berlusconi, quando erano entrati nel PdL.
Si è accorto che Silvio ha scelto Renzi, e quindi questo non può garbargli.
Pancho
^^^^^^^
La politica è sempre stata regolata dal principio dell’interesse e della convenienza.
Fitto, come tutti gli altri sodali del Caimano, sono saliti sul carro proprio per soddisfare i propri interessi e le proprie convenienze a tempo debito, quando si giocava sugli equivoci.
Ora Silviolo non è più in grado di garantire i suoi sottoposti, e quindi debbono preservare il proprio futuro.
Fitto, classe 1969, ha l’ambizione come l’hanno avuta a suo tempo Casini e Fini, di essere gli eredi naturali di Berlusconi, quando erano entrati nel PdL.
Si è accorto che Silvio ha scelto Renzi, e quindi questo non può garbargli.
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Re: COME VA IL PD
Cosa vorrà dire la minaccia di Bersani?
Italicum, dal Senato sì al «supercanguro»
Bersani: Renzi ci rispetti o è finita
L'ira di Bersani
La tensione resta alta all'interno del Pd. L'ex segretario Pierluigi Bersani interviene sulla vicenda e dice: «Renzi lo sa benissimo: c’era una possibile mediazione sull’Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall’unità del Pd». Bersani, che ha incontrato 140 tra deputati e senatori della minoranza Pd, ha avuto parole dure anche con il senatore Pd Esposito che aveva additato i senatori Pd di minoranza come «parassiti»: «Dare del parassita a Corsi, Mucchetti e Gotor è pericoloso. E’ gente perbene che non chiede niente e va trattata con rispetto. Se viene meno il rispetto è finita». Serafico da Davos, dove ha parlato di Europa e di crescita, interviene ancora il premier: «Quella di una parte della minoranza Pd sull’Italicum è una posizione che non condivido e non credo la condividano neanche i militanti delle feste dell’Unità, anche quelli che non hanno votato per me perché diranno “se uno ha vinto poi deve lavorare”». «Questo è un anno che può essere bello - aggiunge -. Va giù il costo della benzina, l’euro si avvicina al dollaro, le riforme si fanno. Capisco che ci sono quelli che si lamentano soltanto ma a noi ci pagano per far le cose non per lamentarci». In ogni caso, commenta, «ci sono polemiche, discussioni, è normale, ma non si molla di un centimetro».
http://www.corriere.it/politica/15_genn ... 313b.shtml
Italicum, dal Senato sì al «supercanguro»
Bersani: Renzi ci rispetti o è finita
L'ira di Bersani
La tensione resta alta all'interno del Pd. L'ex segretario Pierluigi Bersani interviene sulla vicenda e dice: «Renzi lo sa benissimo: c’era una possibile mediazione sull’Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall’unità del Pd». Bersani, che ha incontrato 140 tra deputati e senatori della minoranza Pd, ha avuto parole dure anche con il senatore Pd Esposito che aveva additato i senatori Pd di minoranza come «parassiti»: «Dare del parassita a Corsi, Mucchetti e Gotor è pericoloso. E’ gente perbene che non chiede niente e va trattata con rispetto. Se viene meno il rispetto è finita». Serafico da Davos, dove ha parlato di Europa e di crescita, interviene ancora il premier: «Quella di una parte della minoranza Pd sull’Italicum è una posizione che non condivido e non credo la condividano neanche i militanti delle feste dell’Unità, anche quelli che non hanno votato per me perché diranno “se uno ha vinto poi deve lavorare”». «Questo è un anno che può essere bello - aggiunge -. Va giù il costo della benzina, l’euro si avvicina al dollaro, le riforme si fanno. Capisco che ci sono quelli che si lamentano soltanto ma a noi ci pagano per far le cose non per lamentarci». In ogni caso, commenta, «ci sono polemiche, discussioni, è normale, ma non si molla di un centimetro».
http://www.corriere.it/politica/15_genn ... 313b.shtml
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Re: COME VA IL PD
interviene ancora il premier: «Quella di una parte della minoranza Pd sull’Italicum è una posizione che non condivido e non credo la condividano neanche i militanti delle feste dell’Unità, anche quelli che non hanno votato per me perché diranno “se uno ha vinto poi deve lavorare”». «Questo è un anno che può essere bello - aggiunge -. Va giù il costo della benzina, l’euro si avvicina al dollaro, le riforme si fanno. Capisco che ci sono quelli che si lamentano soltanto ma a noi ci pagano per far le cose non per lamentarci». In ogni caso, commenta, «ci sono polemiche, discussioni, è normale, ma non si molla di un centimetro».
In questi ultimi 55 anni di fdp della politica ne ho visti molti e di tutti i colori. Ma uno come questo mai. E dire che pensavo che con Craxi, dopo Andreotti, di aver raggiunto l'apice. Poi, invece è arrivato Silviolo, che ha gettato la palla oltre la metà campo, superandoli tutti quanti. Ma questo, però, li batte tutti per ipocrisia.
Almeno Giulio era dotato di grande intelligenza e quando si approntava a sodomizzare gli italiani, lo faceva con molta delicatezza.
Non badava a spese nell'uso dei lubrificanti.
Questo invece è grezzo, ed è fermamente convinto che tutti gli italiani siano merli scemi.
Quello che invece non riesco a capire è questa esplosione irrefrenabile di omosessualità italiana.
Non capisco perché dopo 11 mesi di pratiche sodomitiche il Pd abbia ancora il 34,8 %.
Siamo forse ad una nuova edizione di SODOMA E CAMORRA????
In questi ultimi 55 anni di fdp della politica ne ho visti molti e di tutti i colori. Ma uno come questo mai. E dire che pensavo che con Craxi, dopo Andreotti, di aver raggiunto l'apice. Poi, invece è arrivato Silviolo, che ha gettato la palla oltre la metà campo, superandoli tutti quanti. Ma questo, però, li batte tutti per ipocrisia.
Almeno Giulio era dotato di grande intelligenza e quando si approntava a sodomizzare gli italiani, lo faceva con molta delicatezza.
Non badava a spese nell'uso dei lubrificanti.
Questo invece è grezzo, ed è fermamente convinto che tutti gli italiani siano merli scemi.
Quello che invece non riesco a capire è questa esplosione irrefrenabile di omosessualità italiana.
Non capisco perché dopo 11 mesi di pratiche sodomitiche il Pd abbia ancora il 34,8 %.
Siamo forse ad una nuova edizione di SODOMA E CAMORRA????
Chi c’è in linea
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