Scienza & Società
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Re: Scienza & Società
Agricoltura, testato drone-contadino per tagliare i costi produttivi
L'invenzione, presentata alla Roma Drone Conference, è un macchinario da 5,5 chili che sorvola le coltivazioni e svolge compiti per i quali sono necessari decine di operai, riducendo i tempi di lavorazione
di F. Q. | 28 gennaio 2015 COMMENTI
Più informazioni su: Agricoltura, Droni
Un “drone contadino” capace di trattare da una singola pianta fino a 10 ettari di terreno all’ora, capace di svolgere attività di monitoraggio dei campi, spargimento di concimi e fitofarmaci. È questa l’ultima proposta per abbattere i costi di produzione agricola presentata alla Roma Drone Conference. Non più braccianti impiegati nelle coltivazioni, ma un macchinario da 5,5 chili che sorvola le coltivazioni e svolge compiti per i quali sono necessari decine di operai, riducendo i tempi di lavorazione e, è il proclama, aumentando la sicurezza delle coltivazioni. Si chiama Agrodron, vola a venti metri di altezza e ha un’autonomia di 20 minuti. Questo nuovo macchinario volante è stato messo a punto da due aziende italiane che lo hanno sperimentato su una coltivazione di mais da 200 ettari, nel mantovano. L’invenzione è stata usata per la lotta biologica alla piralide, il lepidottero killer che lo scorso ha distrutto il 30% delle coltivazioni. Il drone ha sparso su tutta la coltivazione circa 185mila uova di un insetto capace di contrastare il parassita dannoso per il mais. Risultato: la piralide è stata abbattuta per l’80 per cento. Un esperimento dagli esiti positivi, tenuto conto dei costi contenuti e della velocità con la quale è stato svolto il lavoro. I droni affiancheranno le macchine agricole tradizionali. I prezzi variano dai 2mila ai 20mila euro, in base al tipo e al numero di sensori montati sulla macchina, e sarà necessario stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile dal costo massimo annuale massimo di 370 euro.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01 ... i/1379046/
E CON LA DISOCCUPAZIONE COME LA METTIAMO?
L'invenzione, presentata alla Roma Drone Conference, è un macchinario da 5,5 chili che sorvola le coltivazioni e svolge compiti per i quali sono necessari decine di operai, riducendo i tempi di lavorazione
di F. Q. | 28 gennaio 2015 COMMENTI
Più informazioni su: Agricoltura, Droni
Un “drone contadino” capace di trattare da una singola pianta fino a 10 ettari di terreno all’ora, capace di svolgere attività di monitoraggio dei campi, spargimento di concimi e fitofarmaci. È questa l’ultima proposta per abbattere i costi di produzione agricola presentata alla Roma Drone Conference. Non più braccianti impiegati nelle coltivazioni, ma un macchinario da 5,5 chili che sorvola le coltivazioni e svolge compiti per i quali sono necessari decine di operai, riducendo i tempi di lavorazione e, è il proclama, aumentando la sicurezza delle coltivazioni. Si chiama Agrodron, vola a venti metri di altezza e ha un’autonomia di 20 minuti. Questo nuovo macchinario volante è stato messo a punto da due aziende italiane che lo hanno sperimentato su una coltivazione di mais da 200 ettari, nel mantovano. L’invenzione è stata usata per la lotta biologica alla piralide, il lepidottero killer che lo scorso ha distrutto il 30% delle coltivazioni. Il drone ha sparso su tutta la coltivazione circa 185mila uova di un insetto capace di contrastare il parassita dannoso per il mais. Risultato: la piralide è stata abbattuta per l’80 per cento. Un esperimento dagli esiti positivi, tenuto conto dei costi contenuti e della velocità con la quale è stato svolto il lavoro. I droni affiancheranno le macchine agricole tradizionali. I prezzi variano dai 2mila ai 20mila euro, in base al tipo e al numero di sensori montati sulla macchina, e sarà necessario stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile dal costo massimo annuale massimo di 370 euro.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01 ... i/1379046/
E CON LA DISOCCUPAZIONE COME LA METTIAMO?
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Re: Scienza & Società
La vox populi
Dodzal • 20 minuti fa
Questo è quello di cui abbiamo bisogno, innovazione e controllo demografico, aumentare l'efficienza ed estirpare progressivamente il vergognoso uso di schiavi.
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beppecicala • 32 minuti fa
Beh, quando testerete anche droni consumatori
allora il cerchio potrà essere chiuso.
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Scrillo • 32 minuti fa
Mah, i trattori e le trebbiatrici con guida satellitare già esistono da parecchio... cmq costano.
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stefano37 • 40 minuti fa
Coraggio, ancora un po' e raccoglieremo direttamente dai campi le confezioni di conserva.....e dei contadini che ne facciamo?
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alberto1 stefano37 • 13 minuti fa
ne diamo uno in omaggio ogni tre scatole di conserva
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Scrillo stefano37 • 16 minuti fa
Facciamo a meno anche di internet e torniamo al piccione viaggiatore?
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cat3appr stefano37 • 25 minuti fa
che diavolo c'entra... un po come preoccuparsi di chi produceva videocassette a nastro x l'avvento dei CD... e via via andando
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Giancarlo Turra • un'ora fa
AAALT!!! "un drone contadino capace di trattare da una singola pianta fino a 10 ettari di terreno all'ora" ; autonomia di 20 minuti! ; capace di svolgere attività come spandimento di concimi e fitofarmaci!!
Quindi se dobbiamo trattare 10 ettari di cereale con un fungicida, diciamo a 500 L/ha (h20+principio attivo), occorre che il drone trasporti una botte irroratrice da più di 1500 litri, per i 20 minuti di volo in cui coprirà circa 3.3 ha, per un totale di tre viaggi in un'ora.....forse stiamo parlando di un elicottero antincendio!
se invece, come è scritto, dobbiamo concimare i nostri 10 ettari, allora occorre che questo mitico Agrodrone trasporti, diciamo, 330 kg di fertilizzante per tre voli di 20 min ciascuno (ipotizzando una concimazione granulare da 100 kg/ha)....davvero un drone strabiliante dato che pesa solamente 5,5 kg!!!!!
per piacere evitate di scrivere dati a casaccio parlando di argomenti che, è evidente, ignorate. Bastava limitarsi a parlare delle possibilità di monitoraggio delle colture e del lancio di insetti utili per controllarne altri dannosi in colture estese come il mais....non di lepidotteri killer da abbattere...non è un fumetto marvel la lotta biologica.
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Dodzal • 20 minuti fa
Questo è quello di cui abbiamo bisogno, innovazione e controllo demografico, aumentare l'efficienza ed estirpare progressivamente il vergognoso uso di schiavi.
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beppecicala • 32 minuti fa
Beh, quando testerete anche droni consumatori
allora il cerchio potrà essere chiuso.
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Scrillo • 32 minuti fa
Mah, i trattori e le trebbiatrici con guida satellitare già esistono da parecchio... cmq costano.
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stefano37 • 40 minuti fa
Coraggio, ancora un po' e raccoglieremo direttamente dai campi le confezioni di conserva.....e dei contadini che ne facciamo?
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alberto1 stefano37 • 13 minuti fa
ne diamo uno in omaggio ogni tre scatole di conserva
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Scrillo stefano37 • 16 minuti fa
Facciamo a meno anche di internet e torniamo al piccione viaggiatore?
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cat3appr stefano37 • 25 minuti fa
che diavolo c'entra... un po come preoccuparsi di chi produceva videocassette a nastro x l'avvento dei CD... e via via andando
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Giancarlo Turra • un'ora fa
AAALT!!! "un drone contadino capace di trattare da una singola pianta fino a 10 ettari di terreno all'ora" ; autonomia di 20 minuti! ; capace di svolgere attività come spandimento di concimi e fitofarmaci!!
Quindi se dobbiamo trattare 10 ettari di cereale con un fungicida, diciamo a 500 L/ha (h20+principio attivo), occorre che il drone trasporti una botte irroratrice da più di 1500 litri, per i 20 minuti di volo in cui coprirà circa 3.3 ha, per un totale di tre viaggi in un'ora.....forse stiamo parlando di un elicottero antincendio!
se invece, come è scritto, dobbiamo concimare i nostri 10 ettari, allora occorre che questo mitico Agrodrone trasporti, diciamo, 330 kg di fertilizzante per tre voli di 20 min ciascuno (ipotizzando una concimazione granulare da 100 kg/ha)....davvero un drone strabiliante dato che pesa solamente 5,5 kg!!!!!
per piacere evitate di scrivere dati a casaccio parlando di argomenti che, è evidente, ignorate. Bastava limitarsi a parlare delle possibilità di monitoraggio delle colture e del lancio di insetti utili per controllarne altri dannosi in colture estese come il mais....non di lepidotteri killer da abbattere...non è un fumetto marvel la lotta biologica.
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Re: Scienza & Società
Siamo sempre allo stesso punto, e cioè se i progressi della tecnologia fossero messi a disposizione della comunità si dovrebbe vivere meglio lavorando di meno, se invece sono a disposizione del singolo viene ad aumentare la differenza fra le classi socialicamillobenso ha scritto:Agricoltura, testato drone-contadino per tagliare i costi produttivi
L'invenzione, presentata alla Roma Drone Conference, è un macchinario da 5,5 chili che sorvola le coltivazioni e svolge compiti per i quali sono necessari decine di operai, riducendo i tempi di lavorazione
di F. Q. | 28 gennaio 2015 COMMENTI
E CON LA DISOCCUPAZIONE COME LA METTIAMO?
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Re: Scienza & Società
Infatti il problema è sempre quello: il connubio innovazione-profitto!
Finché non si riuscirà a obbligare i capitalisti a rinunciare a incrementare i loro profitti sfruttando l'innovazione tecnologica mettendo quest'ultima al servizio di tutti per migliorare la vita di tutti e non di un'elite ristrettissima cammineremo a grandi passi verso un mondo di robot con milioni se non miliardi di disoccupati/sottoccupati in condizioni miserrime.
Finché non si riuscirà a obbligare i capitalisti a rinunciare a incrementare i loro profitti sfruttando l'innovazione tecnologica mettendo quest'ultima al servizio di tutti per migliorare la vita di tutti e non di un'elite ristrettissima cammineremo a grandi passi verso un mondo di robot con milioni se non miliardi di disoccupati/sottoccupati in condizioni miserrime.
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Re: Scienza & Società
Donato Pappagallo Giancarlo Turra • 36 minuti fa
Da quello che si capisce il drone ha fatto 60 viaggi spargendo 3000 "ovetti" alla volta. Probabilmente è più economico di un elicottero vero che il lavoro l'avrebbe fatto in 10'
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enricodiba • 2 ore fa
Il futuro dell'agricoltura è questo, ma finche certi italiani preferirano importare tutta questa mano d'opera sotto specializzata dall'africa da pagare 1 euro all'ora, certe tecnologie non prenderanno mai piede.
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info • 3 ore fa
Neanche più nei campi si può lavorare senza essere fregati da una macchina! Comunque dato che il drone vola se guidato da una persona e dato che in Italia per far volare un drone anche in un campo vuoto ma a scopi professionali ci vuole un brevetto di volo rilasciato dopo un lungo corso curato dall'Enac (mentre per far volare lo stesso drone guidato da un quattordicenne in un parco pubblico pieno di gente il brevetto non serve!), si prevede che l'occupazione nei campi si trasferirà nelle officine, nelle aule dietro e d'avanti (i soliti amici degli amici) i banchi, ed ai margini dei campi medesimi: poi spiegatemi cosa faranno i caporali e i loro schiavi.
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Scrillo info • 36 minuti fa
mah, è già parecchi anni che esistono trattori e trebbiatrici con guida satellitare...
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enricodiba info • 2 ore fa
Guarda che questa è una cosa positiva i tempi della zappa sono finiti, del resto in olanda grazie alla robotizzazione dell'agricoltura producono più di noi.
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obiettivamente • 3 ore fa
Bene. Sparategli e abbattetelo
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marisa guidi obiettivamente • 3 ore fa
Sì, però dopo a lavorare nei campi ci vai te: con la vanga, ovviamente.
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bunnyman00 marisa guidi • un'ora fa
propongo una vanga di gomma così si impegna di più....
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fuzzylogic marisa guidi • 2 ore fa
La vanga è una diavoleria moderna. Meglio una scheggia di selce.
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ididit4love • 3 ore fa
Quando un drone per segnalre i braccianti schiavi nei campi?
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Da quello che si capisce il drone ha fatto 60 viaggi spargendo 3000 "ovetti" alla volta. Probabilmente è più economico di un elicottero vero che il lavoro l'avrebbe fatto in 10'
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enricodiba • 2 ore fa
Il futuro dell'agricoltura è questo, ma finche certi italiani preferirano importare tutta questa mano d'opera sotto specializzata dall'africa da pagare 1 euro all'ora, certe tecnologie non prenderanno mai piede.
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info • 3 ore fa
Neanche più nei campi si può lavorare senza essere fregati da una macchina! Comunque dato che il drone vola se guidato da una persona e dato che in Italia per far volare un drone anche in un campo vuoto ma a scopi professionali ci vuole un brevetto di volo rilasciato dopo un lungo corso curato dall'Enac (mentre per far volare lo stesso drone guidato da un quattordicenne in un parco pubblico pieno di gente il brevetto non serve!), si prevede che l'occupazione nei campi si trasferirà nelle officine, nelle aule dietro e d'avanti (i soliti amici degli amici) i banchi, ed ai margini dei campi medesimi: poi spiegatemi cosa faranno i caporali e i loro schiavi.
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Scrillo info • 36 minuti fa
mah, è già parecchi anni che esistono trattori e trebbiatrici con guida satellitare...
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enricodiba info • 2 ore fa
Guarda che questa è una cosa positiva i tempi della zappa sono finiti, del resto in olanda grazie alla robotizzazione dell'agricoltura producono più di noi.
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obiettivamente • 3 ore fa
Bene. Sparategli e abbattetelo
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marisa guidi obiettivamente • 3 ore fa
Sì, però dopo a lavorare nei campi ci vai te: con la vanga, ovviamente.
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bunnyman00 marisa guidi • un'ora fa
propongo una vanga di gomma così si impegna di più....
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fuzzylogic marisa guidi • 2 ore fa
La vanga è una diavoleria moderna. Meglio una scheggia di selce.
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ididit4love • 3 ore fa
Quando un drone per segnalre i braccianti schiavi nei campi?
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Re: Scienza & Società
E' sorprendente quanto sia stridente la differenza di evoluzione della razza umana. A Minsk, quattro capitribù, che non brillano di certo per intelligenza proporzionale al ruolo che svolgono, si stanno confrontando secondo schemi vecchi più di 8000 anni, ed hanno in mano le sorti del pianeta.
Mentre altrove, altri appartenenti alla razza umana più attratti dalla scienza che dalla politica, hanno messo a punto l'ennesimo prodotto destinato al bene comune.
^^^^^^^
ANSA > Ambiente&Energia > Consumo & Risparmio > Dalla Germania arriva la prima casa "attiva" al mondo
Dalla Germania arriva la prima casa "attiva" al mondo
Genera il doppio di energia di cui ha bisogno
11 febbraio, 12:40
http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... bfffd.html
Mentre altrove, altri appartenenti alla razza umana più attratti dalla scienza che dalla politica, hanno messo a punto l'ennesimo prodotto destinato al bene comune.
^^^^^^^
ANSA > Ambiente&Energia > Consumo & Risparmio > Dalla Germania arriva la prima casa "attiva" al mondo
Dalla Germania arriva la prima casa "attiva" al mondo
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11 febbraio, 12:40
http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... bfffd.html
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Re: Scienza & Società
Da quanto sappiamo i droni fanno cose meravigliose
e allora mi chiedo
Perché non vengono utilizzati per controllare le coste della Libia da dove partono quei gommoni assassini controllati dai miliziani dell’Isis?
e allora mi chiedo
Perché non vengono utilizzati per controllare le coste della Libia da dove partono quei gommoni assassini controllati dai miliziani dell’Isis?
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Re: Scienza & Società
Energia solare: trasmissione senza fili possibile con le microonde
Un gruppo di scienziati giapponesi appartenenti alla Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) sono riusciti nell’impresa di trasmettere 1,8 kw di potenza nell’aria fino a un ricevitore posto a 55 metri di distanza con incredibile precisione, grazie all’uso delle microonde, quindi in modalità wireless. L’esperimento è stato realizzato presso il Kobe Shipyard & Machinery Works di Nagoya, in Giappone.
Una distanza per adesso limitata, ma la tecnologia usata potrebbe aprire la strada ad ipotesi di sfruttamento dell’energia finora ritenute pura fantascienza. Se le distanze potessero aumentare sarebbe infatti possibile utilizzare ad esempio l’energia solare prodotta nello spazio, che avrebbe l’enorme vantaggio di essere continua e potrebbe quindi essere trasmessa alla terra dandoci un enorme aiuto per liberarci dall’utilizzo delle fonti fossili. Come ha commentato un portavoce della JAXA.
I risultati raggiunti dalla JAXA andrebbero a rendere più concreti anche progetti come quello presentato un anno fa, indipendentemente da queste ricerche, dalla Shimizu Corporation: “Luna Ring” prevedeva l’ipotesi di installare attorno all’equatore lunare 11.000 km di pannelli solari che avrebbero prodotto 13.000 terawatt di energia solare continua, a dispetto dei 15 terawatt di energia che la popolazione mondiale utilizza mediamente ogni anno.
Un gruppo di scienziati giapponesi appartenenti alla Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) sono riusciti nell’impresa di trasmettere 1,8 kw di potenza nell’aria fino a un ricevitore posto a 55 metri di distanza con incredibile precisione, grazie all’uso delle microonde, quindi in modalità wireless. L’esperimento è stato realizzato presso il Kobe Shipyard & Machinery Works di Nagoya, in Giappone.
Una distanza per adesso limitata, ma la tecnologia usata potrebbe aprire la strada ad ipotesi di sfruttamento dell’energia finora ritenute pura fantascienza. Se le distanze potessero aumentare sarebbe infatti possibile utilizzare ad esempio l’energia solare prodotta nello spazio, che avrebbe l’enorme vantaggio di essere continua e potrebbe quindi essere trasmessa alla terra dandoci un enorme aiuto per liberarci dall’utilizzo delle fonti fossili. Come ha commentato un portavoce della JAXA.
I risultati raggiunti dalla JAXA andrebbero a rendere più concreti anche progetti come quello presentato un anno fa, indipendentemente da queste ricerche, dalla Shimizu Corporation: “Luna Ring” prevedeva l’ipotesi di installare attorno all’equatore lunare 11.000 km di pannelli solari che avrebbero prodotto 13.000 terawatt di energia solare continua, a dispetto dei 15 terawatt di energia che la popolazione mondiale utilizza mediamente ogni anno.
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