Allora siamo in due........Rom ha scritto:Intervengo in corso d'opera sul personaggio Renzi, e non posso far altro che confermare quella che era stata la netta impressione che ebbi fin dalla prima volta che l'ho visto apparire sulla scena: in tizietto antipatico, con tutte le movenze e le smorfie del venditore di fumo.
Una reazione di pelle, la mia, che poco aveva a che fare con le analisi politiche, ma confesso di aver imparato a dare ascolto alla pelle e ai suoi messaggi: raramente mi ha tradito (anzi, dovrei dire "mai").
La stessa sensazione mi fece, in tempi non sospetti, Berlusconi: era un sabato del '79, e stavo tranquillamente lavorando al mio tavolo da impaginazione, ascoltando la radio (Rai 1, allora ancora nelle felicissime onde medie). Durante un servizio giornalistico da Milano, annunciano l'intervista a un palazzinaro del luogo, dicendone il nome, che non compresi chiaramente, ma dal sound mi sembrava già una parodia del bauscia meneghino. L'impressione che fosse una caricatura comica aumentò ascoltandolo: un ampolloso chiacchierone, tanto per usare un angelico eufemismo.
Una sensazione peggiorata di un palmo e mezzo, quando il palazzinaro fece la sua epifania nel campo televisivo, apparendo anche in video: un ampolloso chiacchierone, azzimato come un boss colombiano al matrimonio di sua sorella. Non avrei comprato da un simile personaggio nemmeno un cartoccio di caldarroste.
Renzi e Berlusconi "grandi comunicatori"? Bleah, o meglio: comunicatori che comunicano a chi? A un cieco, un cretino, un disgraziato appena uscito di galera, dove lo trattavano a grugniti e calci in culo?
Parlando di Renzi, dovrei dire: no, evidentemente è un grande (?) comunicatore buono per una gente di sinistra ridotta alla disperazione, e disposta a digerire quelle ridicole smorfiette, quelle sopracciglia aggrottate da pensatore pret-a-porter, quelle battutine da ragazzino di seconda media.
Lo so, sono giudizi superficiali, appunto di pelle e di stomaco, ma, parafrasando Pasolini, dico: bisogna recuperare il "coraggio di avere uno stomaco" - ricordando Nietzsche, che in una delle sue Inattuali, scrisse: un giorno a dividerci non saranno le idee, ma il buon gusto.
Renzi
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Re: Renzi
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Re: Renzi
iafran ha scritto:A me pare che le cosiddette "analisi politiche" (che vanno per la maggiore) siano quelle fatte dagli opinionisti che aspirano a sedersi alla tavola del potere: debbono rabbonire gli scontenti, annebbiare le loro menti e convincerli della scelta sul male minore ... per vivere felici e contenti!Rom ha scritto: Una reazione di pelle, la mia, che poco aveva a che fare con le analisi politiche, ma confesso di aver imparato a dare ascolto alla pelle e ai suoi messaggi: raramente mi ha tradito (anzi, dovrei dire "mai"). . . .
Renzi e Berlusconi "grandi comunicatori"? Bleah, o meglio: comunicatori che comunicano a chi? A un cieco, un cretino, un disgraziato appena uscito di galera, dove lo trattavano a grugniti e calci in culo?
Gli altri, gli "esigenti", non possono che avere le tue stesse "reazioni di pelle".
Uno di questi opinionisti è Giulianone Ferrara. L'autonominato Elefantino.
Marco Travaglio: Matteo Renzi di Giuliano Ferrara non è Royal ma Rosemary’s Baby
ROMA – Per il bene di Matteo Renzi, scrive Marco Travaglio rivolto alla casa editrice Rizzoli, fermino la stampa del nuovo libro di Giuliano Ferrara su Matteo Renzi: “Il Royal baby. Matteo Renzi e l’Italia che verrà”.
Perché Marco Travaglio è così preoccupato? La risposta è qui:
“Per informazioni rivolgersi ai precedenti oggetti degli innamoramenti ferrariani: Pci, Craxi, Berlusconi, Previti, Squillante, D’Alema (con Bicamerale incorporata), Dell’Utri, Blair, Bush jr., Sarah Palin, Rutelli, Michela Vittoria Brambilla, Veltroni, Fini, Monti, Letta jr. Tutti venuti prematuramente a mancare all’affetto dei propri cari. In questo consiste la scomodità di Giuliano La Prostata: appena ti bacia, sei morto. Più che Royal Baby, pare il sequel di Rosemary’s Baby. Ci sia dunque permesso un estremo appello alla Rizzoli: fermate le rotative. Per quanti errori abbia commesso, Renzi non merita questo. È ancora così giovane”.
Intanto, sostiene Marco Travaglio,
“ogni giorno che passa cresce febbrile l’attesa per quello che si annuncia come l’appuntamento letterario dell’anno, anzi del decennio, complice il comunicato che l’editore Rizzoli ha diramato con anticipo forse eccessivo: “Il decano dei giornalisti scomodi per la prima volta in libreria. Una requisitoria pubblica e una confessione privata che farà discutere tutti, irritare molti. Un ritratto folgorante dell’uomo che sta rivoluzionando l’Italia, il vero erede del cavaliere che fu”.
La “requisitoria”, a dispetto dell’apparenza di arringa, s’annuncia feroce quant’altre mai fin dal titolo: The Royal Baby. E il “decano dei giornalisti scomodi”, per chi non lo sapesse, è Giuliano La Prostata: uno che, quando gli scappa, gli scappa. Non c’è potente d’Italia – ma che dico d’Italia, mi voglio rovinare: d’Europa, del mondo, della galassia – che non abbia assaggiato la sua penna corrosiva, urticante, intinta nel vetriolo.
“Mi piacerebbe – annuncia il noto fustigatore, per metterci l’acquolina in bocca – che la finissero di attribuirsi premi e prestigio, i soliti noti che pullulano nelle pieghe dell’immobilismo italiano. Bisogna togliergli l’Italia, dice Matteo Renzi. Ha ragione, mi dico”. E giù botte da orbi ai “gufi e rosiconi” che si frappongono alle magnifiche sorti e progressive del renzusconismo trionfante. “Come un abile delfino del Cavaliere – aggiunge Ferrara, scomodo come non mai – Renzi sta trasformando la lingua e la politica di un’Italia che fatica a tenergli il passo. [...] Volete che un vecchio e intemerato berlusconiano pop come me non s’innamori del boy scout della provvidenza?”.
Ma no che non vogliamo: alla lingua non si comanda. Tantopiù che “il catalogo dei suoi avversari (del Royal Baby, ndr) inizia ad assomigliare in modo impressionante a quello di Berlusconi: i poteri forti e i salotti buoni, Confindustria e i sindacati, l’Europa e i manettari”.
Chi ricorda le nozze dell’amico Carrai con Matteo testimone sa bene che i poteri forti sono tutti contro.
Chi raffronta il Jobs Act col documento di Confindustria sul lavoro (identici) ben comprende che pure Squinzi rema contro.
Un assedio. Si sentiva il bisogno di quella che Rizzoli definisce “provocazione all’establishment nostrano”, a cui La Prostata aggiunge “il suo stile inimitabile”. Ergo “largo ai giovani e bando ai tromboni”. Pancia in dentro e petto in fuori. È Matteo che traccia il solco, ma è Ferrara che lo difende. Però in modo scomodo”.
http://www.blitzquotidiano.it/rassegna- ... y-2060049/
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Re: Renzi
DA iL fATTO
I giudici respingono la nomina di Rosa De Pasquale, ex parlamentare Pd a dirigente dell'Ufficio scolastico regionale della Toscana. Visto negato per mancanza di requisiti. Lo stesso era successo all'ex comandante dei vigili urbani di Firenze Antonella Manzione che avrebbe dovuto guidare il Dipartimento per gli affari giuridici di Palazzo Chigi
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RENZI certo che questi giudici ..... e Mattarella...
I giudici respingono la nomina di Rosa De Pasquale, ex parlamentare Pd a dirigente dell'Ufficio scolastico regionale della Toscana. Visto negato per mancanza di requisiti. Lo stesso era successo all'ex comandante dei vigili urbani di Firenze Antonella Manzione che avrebbe dovuto guidare il Dipartimento per gli affari giuridici di Palazzo Chigi
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RENZI certo che questi giudici ..... e Mattarella...
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Re: Renzi
Dl del governo salva l’Ilva: responsabilità civile esclusa, no risarcimento a cittadini
Ambiente & Veleni
La società non dovrà pagare i 30 miliardi di euro richiesti dalle centinaia di parti civili ammesse nel processo. Bonelli: "È la morte del diritto e della democrazia. Negare i risarcimenti ai parenti delle vittime e tutte le altre parti civili significa condannarli ancora a morte"
di Francesco Casula | 4 febbraio 2015 COMMENTI
Il decreto Renzi salva l’Ilva anche dal pagamento dei risarcimento. È la notizia emersa nel corso dell’udienza preliminare dinanzi al giudice Vilma Gilli che accogliendo l’istanza dei legali dell’azienda ha escluso l’Ilva dai responsabili civili del processo nato dall’inchiesta denominata “Ambiente svenduto”. Alla base della decisione del gup, infatti, c’è la norma voluta dal Governo che ha traghettato lo stabilimento siderurgico di Taranto in amministrazione straordinaria, consentendo così ai legali dell’amministratore straordinario Pietro Gnudi di chiedere l’estromissione dell’Ilva dal processo. Stessa sorte anche per Riva Fire – cassaforte della famiglia lombarda – e per Riva Forni elettrici. Il motivo? Queste ultime due non erano costituite come parti (quindi non formalmente coinvolte) nell’incidente probatorio svolto tra febbraio e marzo 2012. Gli avvocati dell’Ilva, a cui si era associato il legale delle altre due società, hanno chiesto l’applicazione delle regole del decreto Marzano con l’eventuale presentazione delle richieste risarcitorie nel calderone dei contenziosi al cospetto del Tribunale fallimentare di Milano.
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In caso di condanna nel processo penale, quindi, l’azienda che in questi anni ha consentito alla famiglia Riva di accumulare tesori da portare all’estero non dovrà risarcire nessuna delle parti tanti civili. Parenti di operai morti, allevatori a cui sono state abbattute greggi di pecore, miticoltori che hanno visto distruggere tonnellate di cozze avvelenate dalla grande industria, abitanti del quartiere Tamburi e gli stessi operai della fabbrica non riceveranno dall’Ilva neppure un centesimo. Non solo. Anche alle istituzioni come il ministero per l’Ambiente, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Taranto – oltre che di tanti piccoli comuni a due passi dalle ciminiere – l’azienda non dovrà pagare nulla per il disastro ambientale compiuto nei decenni scorsi. Era di poco superiore ai 30 miliardi di euro la richiesta formulata dalle centinaia di parti civili ammesse nel processo tra le quali anche il partito dei Verdi, delle associazioni ambientaliste Legambiente, Altamarea, Peacelink e Wwf, i sindacati, Cittadinanza Attiva e Confagricoltura.
“È la morte del diritto e della democrazia – ha tuonato Angelo Bonelli, coportavoce nazionale dei Verdi – È una vergogna: la città e i suoi cittadini sono massacrati per l’ennesima volta. Negare i risarcimenti ai parenti delle vittime e tutte le altre parti civili significa condannarli ancora a morte. Inoltre – ha aggiunto Bonelli – questa norma consente alle aziende che hanno realizzato enormi profitti sulla salute di operai e cittadini di poter conservare i propri tesori nei conti correnti bancari. È stato distrutto il principio chi inquina paga e la beffa maggiore è che questo è avvenuto grazie a un provvedimento dello Stato italiano”. In conclusione Bonelli ha annunciato un’immediata denuncia al tribunale dei diritti dell’uomo a Strasburgo.
di Francesco Casula | 4 febbraio 2015 COMMENTI
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Terra dei fuochi, punito il disastro ambientale ad Acerra. Qualcosa sta cambiando?
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Petrolio italiano, la ‘propaganda’ firmata Sole 24 ore
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La società non dovrà pagare i 30 miliardi di euro richiesti dalle centinaia di parti civili ammesse nel processo. Bonelli: "È la morte del diritto e della democrazia. Negare i risarcimenti ai parenti delle vittime e tutte le altre parti civili significa condannarli ancora a morte"
di Francesco Casula | 4 febbraio 2015 COMMENTI
Il decreto Renzi salva l’Ilva anche dal pagamento dei risarcimento. È la notizia emersa nel corso dell’udienza preliminare dinanzi al giudice Vilma Gilli che accogliendo l’istanza dei legali dell’azienda ha escluso l’Ilva dai responsabili civili del processo nato dall’inchiesta denominata “Ambiente svenduto”. Alla base della decisione del gup, infatti, c’è la norma voluta dal Governo che ha traghettato lo stabilimento siderurgico di Taranto in amministrazione straordinaria, consentendo così ai legali dell’amministratore straordinario Pietro Gnudi di chiedere l’estromissione dell’Ilva dal processo. Stessa sorte anche per Riva Fire – cassaforte della famiglia lombarda – e per Riva Forni elettrici. Il motivo? Queste ultime due non erano costituite come parti (quindi non formalmente coinvolte) nell’incidente probatorio svolto tra febbraio e marzo 2012. Gli avvocati dell’Ilva, a cui si era associato il legale delle altre due società, hanno chiesto l’applicazione delle regole del decreto Marzano con l’eventuale presentazione delle richieste risarcitorie nel calderone dei contenziosi al cospetto del Tribunale fallimentare di Milano.
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In caso di condanna nel processo penale, quindi, l’azienda che in questi anni ha consentito alla famiglia Riva di accumulare tesori da portare all’estero non dovrà risarcire nessuna delle parti tanti civili. Parenti di operai morti, allevatori a cui sono state abbattute greggi di pecore, miticoltori che hanno visto distruggere tonnellate di cozze avvelenate dalla grande industria, abitanti del quartiere Tamburi e gli stessi operai della fabbrica non riceveranno dall’Ilva neppure un centesimo. Non solo. Anche alle istituzioni come il ministero per l’Ambiente, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Taranto – oltre che di tanti piccoli comuni a due passi dalle ciminiere – l’azienda non dovrà pagare nulla per il disastro ambientale compiuto nei decenni scorsi. Era di poco superiore ai 30 miliardi di euro la richiesta formulata dalle centinaia di parti civili ammesse nel processo tra le quali anche il partito dei Verdi, delle associazioni ambientaliste Legambiente, Altamarea, Peacelink e Wwf, i sindacati, Cittadinanza Attiva e Confagricoltura.
“È la morte del diritto e della democrazia – ha tuonato Angelo Bonelli, coportavoce nazionale dei Verdi – È una vergogna: la città e i suoi cittadini sono massacrati per l’ennesima volta. Negare i risarcimenti ai parenti delle vittime e tutte le altre parti civili significa condannarli ancora a morte. Inoltre – ha aggiunto Bonelli – questa norma consente alle aziende che hanno realizzato enormi profitti sulla salute di operai e cittadini di poter conservare i propri tesori nei conti correnti bancari. È stato distrutto il principio chi inquina paga e la beffa maggiore è che questo è avvenuto grazie a un provvedimento dello Stato italiano”. In conclusione Bonelli ha annunciato un’immediata denuncia al tribunale dei diritti dell’uomo a Strasburgo.
di Francesco Casula | 4 febbraio 2015 COMMENTI
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Re: Renzi
francamariabag • 8 minuti fa
Criminali al Governo, se ho capito bene. Una vicenda tanto grave che la mia mente si rifiuta di ammetterla.
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VaLuigi • 28 minuti fa
Votate di nuovo Pd, mi raccomando.
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vergognateviLAfaccia • 29 minuti fa
ma va?
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cold123 • 31 minuti fa
Al moderatore dell'articolo: il mio commento era la copia dello sfottò che Crozza ha detto, uguale uguale, ieri sera a "di martedì". Mi dispiace sia stato giudicato rimuovibile, ma ribadisco il mio pensiero: se renzi (e il suo partito democristiano) è riuscito a fregare persino berlusconi, immaginatevi cosa possa fare ai comuni mortali, o a chi aspettava davvero risarcimento di qualche tipo per il caso Ilva...
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Criminali al Governo, se ho capito bene. Una vicenda tanto grave che la mia mente si rifiuta di ammetterla.
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VaLuigi • 28 minuti fa
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- Iscritto il: 24/01/2015, 20:23
Re: Renzi
Renzi sta attuando la peggiore riforma, dopo quella di Mussolini: la sovranità popolare a democrazia limitata, altro che democrazia parlamentare rappresentativa.
Ha vinto sull'onda emotiva dell'odio verso la casta politica, del resto ampiamente giustificato dalle ruberie fatte, e sullo spreco di denaro pubblico gestito e/o sfruttato dai politici.
Ha promesso mirabolanti risparmi miliardari sul costo della politica eliminando le province ed il Senato, e invece sopprime solo l'elezione di questi politici senza ridurre i costi.
E riduce ancora la democrazia rappresentativa con la riforma elettorale con liste parzialmente bloccate e col giochino delle pluricandidature.
Va avanti a colpi di fiducia, avendo raggiunto il 74,3% alla data del 2 dicembre scorso, se si escludono le ratifiche di trattati, e quindi attuando di fatto un Governo a forte carica autoritaria sul Parlamento, il quale ha ormai dimenticato il suo potere legislativo.
Ma la colpa non è sua, è di chi gli ha creduto.
Solo su una cosa non concordo: secondo me è simpatico. Basta non analizzare quello che dice ma solo come lo dice.
cardif
Ha vinto sull'onda emotiva dell'odio verso la casta politica, del resto ampiamente giustificato dalle ruberie fatte, e sullo spreco di denaro pubblico gestito e/o sfruttato dai politici.
Ha promesso mirabolanti risparmi miliardari sul costo della politica eliminando le province ed il Senato, e invece sopprime solo l'elezione di questi politici senza ridurre i costi.
E riduce ancora la democrazia rappresentativa con la riforma elettorale con liste parzialmente bloccate e col giochino delle pluricandidature.
Va avanti a colpi di fiducia, avendo raggiunto il 74,3% alla data del 2 dicembre scorso, se si escludono le ratifiche di trattati, e quindi attuando di fatto un Governo a forte carica autoritaria sul Parlamento, il quale ha ormai dimenticato il suo potere legislativo.
Ma la colpa non è sua, è di chi gli ha creduto.
Solo su una cosa non concordo: secondo me è simpatico. Basta non analizzare quello che dice ma solo come lo dice.
cardif
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- Iscritto il: 17/01/2015, 9:10
Re: Renzi
Simpatico???cardif ha scritto:Solo su una cosa non concordo: secondo me è simpatico. Basta non analizzare quello che dice ma solo come lo dice.
Ti sei voluto proprio rovinare, eh?!!
Lui e l'ex cavaliere fanno a gara a ... "guastarmi l'umore" (qui, puoi pensare quello che vuoi, in negativo).
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
Sommaiuolo, il conduttore del Tg7 delle 20,00 di oggi, nel servizio iniziale accenna alla situazione in Ucraina che sta precipitando.
Nei titoli del sommario, invece il Royal Baby, a Milano racconta che il 2015 sarà un anno felix.
La situazione Ucraina non lo sfiora neppure. Paràkulos è tutto concentrato a realizzare il suo successo.
Se veramente gli avvenimenti dovessero andare nel verso indicato da Sommaiuolo, ci ritroveremmo nel mezzo di una guerra con Renzi a Palazzo Chigi, Alfano all'Interno, la Pinotti alla Difesa.
My-day,........My-day,.......My-day.......
Nei titoli del sommario, invece il Royal Baby, a Milano racconta che il 2015 sarà un anno felix.
La situazione Ucraina non lo sfiora neppure. Paràkulos è tutto concentrato a realizzare il suo successo.
Se veramente gli avvenimenti dovessero andare nel verso indicato da Sommaiuolo, ci ritroveremmo nel mezzo di una guerra con Renzi a Palazzo Chigi, Alfano all'Interno, la Pinotti alla Difesa.
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