E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
Mah. Noi una parte di storia l'abbiamo fatta e alcuni diritti li abbiamo pure conquistati con le lotte.
pancho
Vero. Ma nello stesso tempo stiamo facendo rapidamente marcia indietro. Tanto che shiloh già 3 anni fa è stato costretto ad aprire il 3D:
riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancellati.
Senza tenere conto che spesso sentiamo riemergere condizioni del rapporto di lavoro di fattura ottocentesca.
pancho
Vero. Ma nello stesso tempo stiamo facendo rapidamente marcia indietro. Tanto che shiloh già 3 anni fa è stato costretto ad aprire il 3D:
riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancellati.
Senza tenere conto che spesso sentiamo riemergere condizioni del rapporto di lavoro di fattura ottocentesca.
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
Caro Zione, ci stiamo incamminando in un percorso molto pericoloso. Pericoloso in molti sensi!! Pure in quelli paventati dal ministro dell'economia greco e che i tedeschi non hanno voluto sentire e che non vorrebbero fossero divulgati.
pancho
Questa sera a Otto e mezzo, Mario Monti, Luca Caracciolo e il generale Fabio Mini, hanno discusso circa la possibilità di una guerra in Europa.
Sorprendentemente è stato Mario Monti ad intravvedere la possibilità di una guerra in Europa.
Comunque, in questo momento la Germania è impegnata su due fronti del teatro europeo.
1) Su quello ucraino per conto degli Usa. (In questo momento anche gli interessi economici tedeschi risentono dell'embargo).
2) Il fronte greco impegnato in una guerra finanziario-economica.
Senza trascurare che se L'Isis decidesse di dare il via ad aprire il fronte europeo, anche la Germania ne sarebbe coinvolta.
"ci stiamo incamminando in un percorso molto pericoloso. Pericoloso in molti sensi!!"
A questo punto direi di sì.
pancho
Questa sera a Otto e mezzo, Mario Monti, Luca Caracciolo e il generale Fabio Mini, hanno discusso circa la possibilità di una guerra in Europa.
Sorprendentemente è stato Mario Monti ad intravvedere la possibilità di una guerra in Europa.
Comunque, in questo momento la Germania è impegnata su due fronti del teatro europeo.
1) Su quello ucraino per conto degli Usa. (In questo momento anche gli interessi economici tedeschi risentono dell'embargo).
2) Il fronte greco impegnato in una guerra finanziario-economica.
Senza trascurare che se L'Isis decidesse di dare il via ad aprire il fronte europeo, anche la Germania ne sarebbe coinvolta.
"ci stiamo incamminando in un percorso molto pericoloso. Pericoloso in molti sensi!!"
A questo punto direi di sì.
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
La Brigata Kalimera non abbandona Alexis Tsipras. Dopo l’”esodo” ad Atene durante le elezioni, a Roma un centinaio di militanti (con bandiere di Rifondazione comunista e L’Altra Europa con Tsipras) si sono riuniti in un sit-in sotto la sede della Banca d’Italia di via XX settembre per protestare contro la stretta della Banca centrale europea nei confronti del nuovo governo ellenico. “Tsipras è sotto ricatto – una delle parole d’ordine della manifestazione – e Renzi è passato subito dal regalo della cravatta a fare il tifo per i cravattari”. Tra i “brigatisti”, come d’abitudine, c’era anche il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero: “Sosteniamo Tsipras – ha detto – perché se passa la linea del governo greco, passa in tutta Europa il rovesciamento dell’austerità. Renzi oltre ad aver dimostrato di nuovo di essere un bugiardo, ha scelto di stare, con la Merkel e Draghi, dalla parte degli speculatori, contro i popoli europei”. Stefano Rodotà, che è stato uno dei firmatari dell’appello “Cambia la Grecia, cambia l’Europa”, non ha usato parole dolci per i dirigenti della sinistra radicale italiana. “Penso che Rodotà sia stato troppo tranchant – replica Ferrero – ma siamo d’accordo sul fatto che bisogna tirarsi su le maniche per ricostruire una sinistra degna di questo nome in Italia” di Tommaso Rodano[/color
C'è pure una proposta di una manifestazione nazionale sabato 14 febbraio a Roma.
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Direi che bisogna farsi sentire perché ci riguarda direttamente .
La riunione straordinaria dei ministri Finanziari della zona euro sulla Grecia si terrà mercoledì 11 febbraio alle 17:30. Il giorno dopo, si riuniscono sempre a Bruxelles i capi di Stato e di Governo dell'Unione. Questi ministri e capi di stato si rendono conto che qualcosa è cambiato ?
Oggi in Grecia c'è Syiriza, in Spagna Podemos, in Francia Front National di Marine Le Pen , nel regno unito l’Ukip di Nigel Farage e nel resto d'Europa qualcosa sta cambiando;
non dimentichiamo Obama (parla l'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, secondo il quale l'organizzazione di Washington "potrebbe rifinanziare il suo prestito alla Grecia", però "ci vuole un nuovo programma).
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Caro Camillobenso,
Ai miei tempi, che sono poi ai nostri tempi, l 'Unità ci rendeva forti, oggi i mezzi potrebbero facilitare l'unione di chi si trova in difficoltà, ma ciò difficilmente avviene. Perché ?
forse non si sta troppo male o si è abituati ad accettare le situazioni senza ribellarsi.
In concreto " l'unità fa la forza" , guardiamoci attorno e scegliamo chi ci dà più speranze ed è più onesto.
e per ultimo
.
non ti sembra fuori luogo affermare che ogni sforzo è destinato a fallire, non ti sembra che i vari tentativi falliti nel passato oggi avrebbero un risultato diverso,
non ti sembra che Renzi abbia modificato il DNA del PD
non ti sembra che quanto sta accadendo in Grecia, in Spagna e nel resto d'Europa stia cambiando radicalmente il panorama politico ?
C'è pure una proposta di una manifestazione nazionale sabato 14 febbraio a Roma.
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Direi che bisogna farsi sentire perché ci riguarda direttamente .
La riunione straordinaria dei ministri Finanziari della zona euro sulla Grecia si terrà mercoledì 11 febbraio alle 17:30. Il giorno dopo, si riuniscono sempre a Bruxelles i capi di Stato e di Governo dell'Unione. Questi ministri e capi di stato si rendono conto che qualcosa è cambiato ?
Oggi in Grecia c'è Syiriza, in Spagna Podemos, in Francia Front National di Marine Le Pen , nel regno unito l’Ukip di Nigel Farage e nel resto d'Europa qualcosa sta cambiando;
non dimentichiamo Obama (parla l'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, secondo il quale l'organizzazione di Washington "potrebbe rifinanziare il suo prestito alla Grecia", però "ci vuole un nuovo programma).
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Caro Camillobenso,
Il ragazzo che viene saltuariamente in Biblioteca sta preparando la tesi in Scienza delle comunicazioni. Ha 26 anni e lavora in un supermercato della zona, per soli 80 euro al mese.
Ai miei tempi, che sono poi ai nostri tempi, l 'Unità ci rendeva forti, oggi i mezzi potrebbero facilitare l'unione di chi si trova in difficoltà, ma ciò difficilmente avviene. Perché ?
forse non si sta troppo male o si è abituati ad accettare le situazioni senza ribellarsi.
bene significa che hanno saputo emergere.Se osserviamo i capipopolo del '68 sono tutti piazzati nel sistema.
Molti anziani anche qui li invitano a ribellarsi secondo i vecchi schemi.
Già ma come in concreto?
In concreto " l'unità fa la forza" , guardiamoci attorno e scegliamo chi ci dà più speranze ed è più onesto.
e per ultimo
C’è anche chi, e non sono nomi da poco della sinistra non allineata - da Stefano Rodotà (vedi intervista in questo numero) a Gino Strada, da Maurizio Landini a don Ciotti - non si è voluto unire né agli uni né agli altri dichiarando che ogni sforzo federativo, condotto secondo schemi vecchi, è destinato al fallimento
.
non ti sembra fuori luogo affermare che ogni sforzo è destinato a fallire, non ti sembra che i vari tentativi falliti nel passato oggi avrebbero un risultato diverso,
non ti sembra che Renzi abbia modificato il DNA del PD
non ti sembra che quanto sta accadendo in Grecia, in Spagna e nel resto d'Europa stia cambiando radicalmente il panorama politico ?
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
http://www.riparteilfuturo.it/stopvital ... era-senato
Stop ai vitalizi per i condannati per mafia e corruzione!
Stop ai vitalizi per i condannati per mafia e corruzione!
Renzi elenca i successi del governo. “Sarò breve”.
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
Aspettando una sinistra più incisiva……
Tra i “brigatisti”, come d’abitudine, c’era anche il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero: “Sosteniamo Tsipras – ha detto – perché se passa la linea del governo greco, passa in tutta Europa il rovesciamento dell’austerità.
Tommaso Rodano
Come già anticipato in altro 3D, il problema non è lamentarsi dell’austerità imposta dalla Germania, ma di non far finta di niente per quanto succede in casa nostra.
Il fabbisogno annuale per la gestione del sistema Italia, nell’ultimo anno viene dato a 840 miliardi di euro. Di cui 400 miliardi vengono recuperati dal sistema di tassazione, diretta ed indiretta, mentre i restanti 440 miliardi li recuperiamo stendendo il cappello a chi è intenzionato a prestarci i soldi ricavandoci il debito utile.
A copertura di quel fabbisogno annuale di 840 miliardi mancano all’appello o si sperperano:
- 180 miliardi di evasione fiscale – (mancano all’appello)
- ..60 miliardi per la corruzione – ( sperpero di denaro pubblico)
- ..10 miliardi agli Enti inutili – (sperpero di denaro pubblico)
- ..26 miliardi alle aziende partecipate (sperpero di denaro pubblico)
Per un totale di 276 miliardi anno. Questo a grandi linee. Ma in realtà ce ne sono molti di più. Flaviomod, nel post precedente ha indicato ad esempio: Stop ai vitalizi per i condannati per mafia e corruzione!
100 miliardi potrebbero essere destinati alla riduzione delle tasse. Il che vuol che le aziende potrebbero diminuire il costo dei prodotti con maggiori possibilità sul mercato estero, ed incentivare il mercato interno.
La diminuizione delle tasse delle tasse ai singoli cittadini equivale a mettergli a disposizione più denaro da spendere. E noi sappiamo dall’esperienza degli anni passati che gli italiani non si tirano indietro quando hanno i soldi in tasca da poter spendere.
Aumentando i consumi le aziende sono invogliate ad assumere, ed il circolo virtuoso continua, perché più aziende significa più entrate nelle casse dello Stato. Mentre ora, dai dati dello scorso anno, falliscono 2 aziende all’ora. Cioè un ciclo inverso a quello che abbiamo bisogno.
30 miliardi potrebbero essere destinati ad investimenti. E i restanti 46 miliardi alla riduzione del debito pubblico.
Ma tutto questo in Italia resta fantapolitica. I politici invece tendono a mantenere intatta l’orgia annuale e chiedere a Bruxelles la possibilità di sforare dal pareggio di bilancio IMPRECANDO CONTRO L’AUSTERITA’.
In sostanza pretendono la botte piena e la moglie ubriaca.
Quando la sinistra smetterà di copiare la Democrazia cristiana della Prima Repubblica, e il berlusconismo della Seconda???
Visto da un'altra angolazione, se avessimo incamerato negli ultimi 10 anni lo spreco che ci soffoca, avremmo ottenuto 2.760 miliardi di euro. Molto di più dell’attuale debito pubblico.
Tra i “brigatisti”, come d’abitudine, c’era anche il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero: “Sosteniamo Tsipras – ha detto – perché se passa la linea del governo greco, passa in tutta Europa il rovesciamento dell’austerità.
Tommaso Rodano
Come già anticipato in altro 3D, il problema non è lamentarsi dell’austerità imposta dalla Germania, ma di non far finta di niente per quanto succede in casa nostra.
Il fabbisogno annuale per la gestione del sistema Italia, nell’ultimo anno viene dato a 840 miliardi di euro. Di cui 400 miliardi vengono recuperati dal sistema di tassazione, diretta ed indiretta, mentre i restanti 440 miliardi li recuperiamo stendendo il cappello a chi è intenzionato a prestarci i soldi ricavandoci il debito utile.
A copertura di quel fabbisogno annuale di 840 miliardi mancano all’appello o si sperperano:
- 180 miliardi di evasione fiscale – (mancano all’appello)
- ..60 miliardi per la corruzione – ( sperpero di denaro pubblico)
- ..10 miliardi agli Enti inutili – (sperpero di denaro pubblico)
- ..26 miliardi alle aziende partecipate (sperpero di denaro pubblico)
Per un totale di 276 miliardi anno. Questo a grandi linee. Ma in realtà ce ne sono molti di più. Flaviomod, nel post precedente ha indicato ad esempio: Stop ai vitalizi per i condannati per mafia e corruzione!
100 miliardi potrebbero essere destinati alla riduzione delle tasse. Il che vuol che le aziende potrebbero diminuire il costo dei prodotti con maggiori possibilità sul mercato estero, ed incentivare il mercato interno.
La diminuizione delle tasse delle tasse ai singoli cittadini equivale a mettergli a disposizione più denaro da spendere. E noi sappiamo dall’esperienza degli anni passati che gli italiani non si tirano indietro quando hanno i soldi in tasca da poter spendere.
Aumentando i consumi le aziende sono invogliate ad assumere, ed il circolo virtuoso continua, perché più aziende significa più entrate nelle casse dello Stato. Mentre ora, dai dati dello scorso anno, falliscono 2 aziende all’ora. Cioè un ciclo inverso a quello che abbiamo bisogno.
30 miliardi potrebbero essere destinati ad investimenti. E i restanti 46 miliardi alla riduzione del debito pubblico.
Ma tutto questo in Italia resta fantapolitica. I politici invece tendono a mantenere intatta l’orgia annuale e chiedere a Bruxelles la possibilità di sforare dal pareggio di bilancio IMPRECANDO CONTRO L’AUSTERITA’.
In sostanza pretendono la botte piena e la moglie ubriaca.
Quando la sinistra smetterà di copiare la Democrazia cristiana della Prima Repubblica, e il berlusconismo della Seconda???
Visto da un'altra angolazione, se avessimo incamerato negli ultimi 10 anni lo spreco che ci soffoca, avremmo ottenuto 2.760 miliardi di euro. Molto di più dell’attuale debito pubblico.
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABkKN62B
«La Merkel ha dimenticato quando l’Europa dimezzò i debiti di guerra alla Germania»
«Scheitert Europa?», «L’Europa fallisce?» si chiede l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo libro, appena pubblicato, in Germania che è un durissimo atto di accusa contro le «politiche di euroegoismo» attuate dalla Cancelliera Angela Merkel e dal suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, la politica dell’«ognuno per sé», come la definisce l’ex leader dei verdi, politico-maratoneta, voce critica dell’attuale dirigenza tedesca.
Fischer scrive che è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miratolo economico».
documenti Accordo sui debiti esterni germanici
La cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble, secondo l’ex ministro tedesco, è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore; «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti. Fischer, in definitiva, accusa la Germania della signora Merkel e della sua grande coalizione di «euroegoismo» e di avere la memoria troppo corta. «Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania».
Ma cosa si decise alla Conferenza di Londra del 1953? La prima della classe Germania è andata in default due volte durante il Novecento (nel 1923 e, di fatto, nel secondo dopoguerra). In quella conferenza internazionale le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non esigere il conto c’era l’Italia di De Gasperi, padre fondatore dell’Europa, e anche la povera e malandata Grecia, che pure subì enormi danni durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedeschi alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi.
L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino.
Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto.
L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.
Il resto della storia è noto. E’ scritto nei sacrifici imposti dalla rigida posizione tedesca ai Paesi del Sud Europa che da anni combattono con una crisi che sembra senza fine. Fischer non ha dubbi. E punta il dito contro la sua connazionale Merkel: «Né Schmidt e né Kohl avrebbero reagito in modo così indeciso, voltandosi dall’altra parte come ha fatto la cancelliera. Avrebbero anzi approfittato della impasse causata dalla crisi per fare un altro passo avanti verso l’integrazione europea. La Merkel così distrugge l’Europa».
Merkel ha la memoria corta ( cancellazione dei debiti contratti, ad es. danni di guerra prodotti e unificazione), anche qualcun altro dei leader tedeschi oggi osannati e considerati a ragione, dai tedeschi, dei Benefattori. La scelta dell'euro ha certamente avvantaggiato la Germania e svantaggiato le monete piu' deboli del marco, grazie anche a quel miserabile rapporto paritario euro-marco. Al tempo della entrata in vigore della unione si parlo' per un po' di due velocita', a conti fatti sarebbe stato meglio. Detto cio', occorre pero' ammettere che la Germania le riforme serie le ha fatte, continua a farle e sta al passo con i tempi che mutano inesorabilmente. Nel Bel Paese le riforme si fanno, in primis, tartassando sempre gli stessi, dando un contentino qua' e la'("differimento" delle imposte agli alluvionati),salvaguardando sempre gli stessi(privilegi), salvaguardando di volta in volta se c'e' una bella "coda di paglia",proteggendo evasori e corruttori.
hiunque oggi parli di Europa, o addirittura di "Statiunitideuropa", deve rassegnarsi; inevitabilmente saranno a guida tedesca.
..............
Leggetelo direttamente dal giornale.
Cioao
Paolo11
«La Merkel ha dimenticato quando l’Europa dimezzò i debiti di guerra alla Germania»
«Scheitert Europa?», «L’Europa fallisce?» si chiede l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo libro, appena pubblicato, in Germania che è un durissimo atto di accusa contro le «politiche di euroegoismo» attuate dalla Cancelliera Angela Merkel e dal suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, la politica dell’«ognuno per sé», come la definisce l’ex leader dei verdi, politico-maratoneta, voce critica dell’attuale dirigenza tedesca.
Fischer scrive che è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miratolo economico».
documenti Accordo sui debiti esterni germanici
La cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble, secondo l’ex ministro tedesco, è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore; «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti. Fischer, in definitiva, accusa la Germania della signora Merkel e della sua grande coalizione di «euroegoismo» e di avere la memoria troppo corta. «Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania».
Ma cosa si decise alla Conferenza di Londra del 1953? La prima della classe Germania è andata in default due volte durante il Novecento (nel 1923 e, di fatto, nel secondo dopoguerra). In quella conferenza internazionale le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non esigere il conto c’era l’Italia di De Gasperi, padre fondatore dell’Europa, e anche la povera e malandata Grecia, che pure subì enormi danni durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedeschi alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi.
L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino.
Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto.
L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.
Il resto della storia è noto. E’ scritto nei sacrifici imposti dalla rigida posizione tedesca ai Paesi del Sud Europa che da anni combattono con una crisi che sembra senza fine. Fischer non ha dubbi. E punta il dito contro la sua connazionale Merkel: «Né Schmidt e né Kohl avrebbero reagito in modo così indeciso, voltandosi dall’altra parte come ha fatto la cancelliera. Avrebbero anzi approfittato della impasse causata dalla crisi per fare un altro passo avanti verso l’integrazione europea. La Merkel così distrugge l’Europa».
Merkel ha la memoria corta ( cancellazione dei debiti contratti, ad es. danni di guerra prodotti e unificazione), anche qualcun altro dei leader tedeschi oggi osannati e considerati a ragione, dai tedeschi, dei Benefattori. La scelta dell'euro ha certamente avvantaggiato la Germania e svantaggiato le monete piu' deboli del marco, grazie anche a quel miserabile rapporto paritario euro-marco. Al tempo della entrata in vigore della unione si parlo' per un po' di due velocita', a conti fatti sarebbe stato meglio. Detto cio', occorre pero' ammettere che la Germania le riforme serie le ha fatte, continua a farle e sta al passo con i tempi che mutano inesorabilmente. Nel Bel Paese le riforme si fanno, in primis, tartassando sempre gli stessi, dando un contentino qua' e la'("differimento" delle imposte agli alluvionati),salvaguardando sempre gli stessi(privilegi), salvaguardando di volta in volta se c'e' una bella "coda di paglia",proteggendo evasori e corruttori.
hiunque oggi parli di Europa, o addirittura di "Statiunitideuropa", deve rassegnarsi; inevitabilmente saranno a guida tedesca.
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Leggetelo direttamente dal giornale.
Cioao
Paolo11
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
@ Camillobenso: Quando la sinistra smetterà di copiare la Democrazia cristiana della Prima Repubblica, e il berlusconismo della Seconda???Ma di quale sinistra parli?
un salutone
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
<<In Italia anche gli ex parlamentari condannati per mafia o per corruzione ricevono il vitalizio. Più di 317mila cittadini su Riparte il futuro lo trovano semplicemente inammissibile.flaviomob ha scritto:http://www.riparteilfuturo.it/stopvital ... era-senato
Stop ai vitalizi per i condannati per mafia e corruzione!
A poter cancellare questa vergogna sono i componenti del Consiglio di Presidenza del Senato e dell'Ufficio di Presidenza della Camera.
A loro abbiamo chiesto se voterebbero "a favore della cessazione immediata del pagamento del vitalizio a ex deputati e senatori condannati in via definitiva per reati di corruzione, secondo la legge Severino 190/12, e per reati di mafia".
Loro non ci hanno ancora risposto. Facciamoci sentire!>>
. . . . .
Non sprechiamo volontà e forze contro un muro di gomma e ricordiamoci che questi parlamentari e gli altri ci tengono presenti solo per parassitarci.
Poi, fra i componenti del Consiglio di Presidenza del Senato e dell'Ufficio di Presidenza della Camera qualcuno è stato costretto a dimettersi da sottosegretario del governo Renzi per presunte intimidazioni ad un giornale.
Io guardo bene a chi fare una richiesta e questi non li voglio disturbare!
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
pancho ha scritto:@ Camillobenso: Quando la sinistra smetterà di copiare la Democrazia cristiana della Prima Repubblica, e il berlusconismo della Seconda???Ma di quale sinistra parli?
un salutone
Della sinistra democristiana che si è fusa con gli ex Pci facendo intendere che volevano dar vita a qualcosa di nuovo.
Con l'elezione di Mattarella tutti a scrivere che è risorta la Balena Bianca. In effetti era risorta 7 anni fa. Solo che con la sinistra cimiteriale dei D'Alema, Veltroni, Bersani, Fassino, Finocchiaro, che aveva preso il comando avevano dato vita al Pd. In pratica il Partito democristiano. Che però non si poteva dire. E quindi per fare fessi gli italiani, invece di democristiano l'hanno chiamato democratico.
Ma anche ai tempi della Balena bianca i Dc venivano chiamati i: DEMOCRATICI CRISTIANI.
Adesso si fanno chiamare DEMOCRATICI soltanto o a volte solo DEM, che fa più chic.
Ma sono sempre quelli con i convertiti di Peppone.
PS1. La sinistra che intendiamo noi è morta con Berlinguer nel 1984.
PS2. Con l'avvento del Royal Baby Paràkulos, i DEM si sono spostati tutti a destra. Altrimenti i 9 voltagabbana di Sciolta Civica non si sarebbero spostati nel Pd.
La sinistra democristiana l'hanno fatta fuori.
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Re: E’ ORA DI UNA SIRYZA ITALIANA
UN NUOVO PROGETTO POLITICO
VAI DOVE TI PORTA IL.................
la situazione della sinistra in grecia e in spagna con differenze in germania deve fare riflettere noi italioti rimasti indietro rispetto in particolare ai paesi meditteranei.
abbiamo tramite le primarie ottenuto dei risultati politici vedi vendola in puglia e pisapia a milano ma era un altra epoca storica e altri contesti politici.
e finito lo spazio politico ? e finita la politica ?
in spagna la risposta e si.
in grecia la risposta e no.
in grecia siryza e una organizzazione politica poi....sociale ma e una organizzazione politica.
in spagna podemos è una organizzazione sociale non politica ma il leader è un intelletuale politico docente di scienze politiche.
in italia abbiamo movimento 5 stelle si dice un movimento populista termine che non dice nulla movimento purtroppo in crisi.
SEL è in profonda crisi di elaborazione politica e rifondazione pur ben organizzata diciamo è lontana dalle masse in paricolare i giovani.
lenin ci direbbe che fare ?
beppe grillo ha dimostrato 2 cose :
a) di essere un caprone ignorante in politica
b) di essere l' unico leader politico a livello europeo.
rispetto a grecia e spagna dove nessuno sa parlare al popolo qui in italia grillo sa parlare al popolo e in momenti di crisi il parlare dentro i corpi e la carne delle persone è molto importante.
il movimento 5 stelle insegna che parlare senza un progetto politico è un fallimento politico.
per un progetto politico è necessario studiare.
ma dalla grecia arriva un altro messaggio non è vero che basta il movimento sociale ci vuole una direzione politica è syrizia è una ORGANIZZAZIONE POLITICA.
dalla spagna podemos pero NON è una organizzazione politica ma una ORGANIZZAZIONE SOCIALE.
una ipotesi di proposta è questa :
non dobbiamo perdere la dimensione politica , perdere l' esperienze politiche quali Vendola in Puglia, Pisapia a Milano e la fondamentale De Magistris a Napoli, ma aggiungo la bellissima esperienza del sindaco di messina Accorinti.
DOBBIAMO RIGENERARE QUESTE ESPERIENZE IN UNA SITUAZIONE SOCIALE DRAMMATICA, che richiede nuovi contesti politici.
Partire dal locale o dal nazionale.
non appartengo alla scuola leninista ma in momenti in cui le persone perdono il lavoro la casa il buon vladimiro lenin ritorno uno strumento un..... trapano utile,
A LIVELLO POLITICO SI PARTE DALLO SPAZIO NAZIONALE DAL CENTRO.
ci vuole la COMMISSIONE POLITICA
per questo i nomi sono molti ma solo come esempio
Accorinti, Casaleggio, De Magistris, Ferrero, Pisapia, Vendola, Viale.
( ordine alfabetico)
piu altri che possono dare un contrubuto di analisi e di progetto politico.
Una seconda COMMISSIONE CENTRALE DI PIANIFICAZIONE ECONOMICA.
qui i nomi sono molti dai giovani allievi del prof Graziani
impossibile citarli tutti , Brancaccio , Realfonso ,Vasapollo, economisti del network socialista, Napoleoni e Giacchè e Stefano Sylos Labini e tanti altri.
Infine una Commisione GIURIDICA sia Diritto Costituzionale che Diritto del Lavoro.
Dalla Spagna arriva la politica dal BASSO UNDERGROUND il vivere la politica dentro le tende con i sacchi a pelo.
Qui le cose si complicano molto . qui ci vuole la SENSUALITA' POLITICA i movimenti dei corpi
niente commissioni niente formalismi qui gli intelletuali possono fare INCHIESTA SOCIALE ( il riferimento è il grande sociologo marxista Renato Panzieri) e poi divulgare i risultati sapendo parlare al CUORE delle persone e qui ci vuole un grande comunicatore il ........... di Beppe Grillo
dopo Spagna e Grecia Vai andiamo dove ci porta il .............. di Beppe Grillo
speriamo che sia la direzione giusta.
VAI DOVE TI PORTA IL.................
la situazione della sinistra in grecia e in spagna con differenze in germania deve fare riflettere noi italioti rimasti indietro rispetto in particolare ai paesi meditteranei.
abbiamo tramite le primarie ottenuto dei risultati politici vedi vendola in puglia e pisapia a milano ma era un altra epoca storica e altri contesti politici.
e finito lo spazio politico ? e finita la politica ?
in spagna la risposta e si.
in grecia la risposta e no.
in grecia siryza e una organizzazione politica poi....sociale ma e una organizzazione politica.
in spagna podemos è una organizzazione sociale non politica ma il leader è un intelletuale politico docente di scienze politiche.
in italia abbiamo movimento 5 stelle si dice un movimento populista termine che non dice nulla movimento purtroppo in crisi.
SEL è in profonda crisi di elaborazione politica e rifondazione pur ben organizzata diciamo è lontana dalle masse in paricolare i giovani.
lenin ci direbbe che fare ?
beppe grillo ha dimostrato 2 cose :
a) di essere un caprone ignorante in politica
b) di essere l' unico leader politico a livello europeo.
rispetto a grecia e spagna dove nessuno sa parlare al popolo qui in italia grillo sa parlare al popolo e in momenti di crisi il parlare dentro i corpi e la carne delle persone è molto importante.
il movimento 5 stelle insegna che parlare senza un progetto politico è un fallimento politico.
per un progetto politico è necessario studiare.
ma dalla grecia arriva un altro messaggio non è vero che basta il movimento sociale ci vuole una direzione politica è syrizia è una ORGANIZZAZIONE POLITICA.
dalla spagna podemos pero NON è una organizzazione politica ma una ORGANIZZAZIONE SOCIALE.
una ipotesi di proposta è questa :
non dobbiamo perdere la dimensione politica , perdere l' esperienze politiche quali Vendola in Puglia, Pisapia a Milano e la fondamentale De Magistris a Napoli, ma aggiungo la bellissima esperienza del sindaco di messina Accorinti.
DOBBIAMO RIGENERARE QUESTE ESPERIENZE IN UNA SITUAZIONE SOCIALE DRAMMATICA, che richiede nuovi contesti politici.
Partire dal locale o dal nazionale.
non appartengo alla scuola leninista ma in momenti in cui le persone perdono il lavoro la casa il buon vladimiro lenin ritorno uno strumento un..... trapano utile,
A LIVELLO POLITICO SI PARTE DALLO SPAZIO NAZIONALE DAL CENTRO.
ci vuole la COMMISSIONE POLITICA
per questo i nomi sono molti ma solo come esempio
Accorinti, Casaleggio, De Magistris, Ferrero, Pisapia, Vendola, Viale.
( ordine alfabetico)
piu altri che possono dare un contrubuto di analisi e di progetto politico.
Una seconda COMMISSIONE CENTRALE DI PIANIFICAZIONE ECONOMICA.
qui i nomi sono molti dai giovani allievi del prof Graziani
impossibile citarli tutti , Brancaccio , Realfonso ,Vasapollo, economisti del network socialista, Napoleoni e Giacchè e Stefano Sylos Labini e tanti altri.
Infine una Commisione GIURIDICA sia Diritto Costituzionale che Diritto del Lavoro.
Dalla Spagna arriva la politica dal BASSO UNDERGROUND il vivere la politica dentro le tende con i sacchi a pelo.
Qui le cose si complicano molto . qui ci vuole la SENSUALITA' POLITICA i movimenti dei corpi
niente commissioni niente formalismi qui gli intelletuali possono fare INCHIESTA SOCIALE ( il riferimento è il grande sociologo marxista Renato Panzieri) e poi divulgare i risultati sapendo parlare al CUORE delle persone e qui ci vuole un grande comunicatore il ........... di Beppe Grillo
dopo Spagna e Grecia Vai andiamo dove ci porta il .............. di Beppe Grillo
speriamo che sia la direzione giusta.
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