La Terza Guerra Mondiale
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Sorprende la posizione di Monti a Otto e mezzo del 6 febbraio 2015
"Sì,...c'è il rischio di una guerra in Europa"
http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila ... 015-146830
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Re: La Terza Guerra Mondiale
IL FRONTE UCRAINO
Ucraina, Lavrov: “Se Kiev viene rifornita di armi conseguenze imprevedibili”
Mondo
Questa ipotesi, per il capo della diplomazia russa, potrebbe minare gli sforzi per una soluzione politica. Al termine della conference call tra Putin, il presidente ucraino Petro Poroshenko, Merkel e Hollande i quattro leader hanno deciso di incontrarsi mercoledì 11 febbraio a Minsk
di F. Q. | 8 febbraio 2015 COMMENTI
Sono due i punti fermi della Russia per risolvere la crisi ucraina, che finora ha causato oltre cinquemila vittime.
A differenza di quanto dichiarato dalla Nato e da Hollande, che ha ipotizzato uno scenario di guerra nel caso non si riesca a trovare un accordo, Putin ha chiarito che il Cremlino non vuole nessun conflitto armato.
E anche il segretario di Stato Usa John Kerry ha assicurato “che non ci sono divisioni, noi siamo uniti, siamo uniti nella diplomazia e lavoriamo insieme, tutti d’accordo sul fatto che non possa esserci una soluzione militare”.
Ed è sul fronte delle armi che corre la tensione tra gli Stati Uniti, che continuano a tenere aperta l’opzione di fornire armi a Kiev, e Mosca.
Un’opzione alla quale è contraria gran parte dei Paesi Ue, Germania in testa. Ma secondo il capo della diplomazia, Serghiei Lavrov, che sabato 7 febbraio ha incontrato a Monaco la cancelliera Angela Merkel, il piano discusso a Washington di fornire armi all’Ucraina potrebbe avere conseguenze imprevedibili e minare gli sforzi per una soluzione politica alla crisi. Lavrov ha anche assicurato che Mosca è pronta ad agire come garante di un eventuale accordo.
In tarda mattinata si è poi conclusa l’attesa conference call in ‘formato Normandia’ tra il leader del Cremlino Vladimir Putin, il presidente ucraino Petro Poroshenko, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francoise Hollande per tirare le somme dei negoziati dei giorni scorsi sul nuovo piano di pace per il Donbass, frutto di una controproposta franco-tedesca ad una proposta del Cremlino.
Nessuna conclusione, anche se i leader hanno proposto incontrarsi mercoledì a Minsk, capitale della Bielorussia. Riguardo il contenuto della conference call, il sito della presidenza ucraina ha scritto che sono stati fatti “progressi” e che i quattro leader si aspettano che i loro colloqui la prossima settimana portino ad un “rapido e incondizionato cessate il fuoco”.
Sulla tensione nell’est dell’Ucraina interviene anche l’alto rappresentate dell’Unione europea per gli Affari esteri Federica Mogherini, “esclusa” dall’incontro a tre che si è tenuto a Mosca tra Merkel, Hollande e Putin. Mogherini si è detta “molto preoccupata delle relazioni dell’Ue con la Russia” e ha aggiunto di non sapere ancora se gli esiti del colloquio sul nuovo piano di pace per l’Ucraina siano positivi. Una posizione peraltro espressa anche dalla cancelliera tedesca all’indomani del vertice.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... i/1406739/
Ucraina, Lavrov: “Se Kiev viene rifornita di armi conseguenze imprevedibili”
Mondo
Questa ipotesi, per il capo della diplomazia russa, potrebbe minare gli sforzi per una soluzione politica. Al termine della conference call tra Putin, il presidente ucraino Petro Poroshenko, Merkel e Hollande i quattro leader hanno deciso di incontrarsi mercoledì 11 febbraio a Minsk
di F. Q. | 8 febbraio 2015 COMMENTI
Sono due i punti fermi della Russia per risolvere la crisi ucraina, che finora ha causato oltre cinquemila vittime.
A differenza di quanto dichiarato dalla Nato e da Hollande, che ha ipotizzato uno scenario di guerra nel caso non si riesca a trovare un accordo, Putin ha chiarito che il Cremlino non vuole nessun conflitto armato.
E anche il segretario di Stato Usa John Kerry ha assicurato “che non ci sono divisioni, noi siamo uniti, siamo uniti nella diplomazia e lavoriamo insieme, tutti d’accordo sul fatto che non possa esserci una soluzione militare”.
Ed è sul fronte delle armi che corre la tensione tra gli Stati Uniti, che continuano a tenere aperta l’opzione di fornire armi a Kiev, e Mosca.
Un’opzione alla quale è contraria gran parte dei Paesi Ue, Germania in testa. Ma secondo il capo della diplomazia, Serghiei Lavrov, che sabato 7 febbraio ha incontrato a Monaco la cancelliera Angela Merkel, il piano discusso a Washington di fornire armi all’Ucraina potrebbe avere conseguenze imprevedibili e minare gli sforzi per una soluzione politica alla crisi. Lavrov ha anche assicurato che Mosca è pronta ad agire come garante di un eventuale accordo.
In tarda mattinata si è poi conclusa l’attesa conference call in ‘formato Normandia’ tra il leader del Cremlino Vladimir Putin, il presidente ucraino Petro Poroshenko, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francoise Hollande per tirare le somme dei negoziati dei giorni scorsi sul nuovo piano di pace per il Donbass, frutto di una controproposta franco-tedesca ad una proposta del Cremlino.
Nessuna conclusione, anche se i leader hanno proposto incontrarsi mercoledì a Minsk, capitale della Bielorussia. Riguardo il contenuto della conference call, il sito della presidenza ucraina ha scritto che sono stati fatti “progressi” e che i quattro leader si aspettano che i loro colloqui la prossima settimana portino ad un “rapido e incondizionato cessate il fuoco”.
Sulla tensione nell’est dell’Ucraina interviene anche l’alto rappresentate dell’Unione europea per gli Affari esteri Federica Mogherini, “esclusa” dall’incontro a tre che si è tenuto a Mosca tra Merkel, Hollande e Putin. Mogherini si è detta “molto preoccupata delle relazioni dell’Ue con la Russia” e ha aggiunto di non sapere ancora se gli esiti del colloquio sul nuovo piano di pace per l’Ucraina siano positivi. Una posizione peraltro espressa anche dalla cancelliera tedesca all’indomani del vertice.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... i/1406739/
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Re: La Terza Guerra Mondiale
La vox populi
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nababbo • 21 minuti fa
provocazione.
non vogliono, giustamente o meno, cambiare i confini dell'ucraina.
ma di riunire la Germania lo ha deciso chi?
la mogherini vale nulla chi comanda è il polacco tusk
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Semplice • 31 minuti fa
Il signor Ministro degli Esteri italiano, oggi ha detto su RAI3 che la Russia non ha neppure gli occhi per piangere e quindi non può aiutare la Grecia.
Si ricorda al signor Ministro della Super Repubblica italiana che la Russia non ha debito pubblico, che è piena di materie prime ed è la 2° potenza bellica sulla terra.
Si ricorda anche che la Federazione Russa ha come alleati la Cina, l'India e parecchi Stati del Sud America.
Tutto bene quindi se non fosse che tali dichiarazioni provengono da un Ministro di uno Stato fallito come quello italiano, con il debito pubblico tra i più alti al mondo in occidente, senza una propria Banca Centrale e senza un briciolo di materie prime !!!!
Adesso io mi chiedo come si possa far uscite così sgraziate ed autolesioniste da parte di un Ministro della Repubblica, magari tacere e fare gli gnorri ogni tanto no ?
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sbirulino Semplice • 21 minuti fa
Eggià... la paura è che possa aiutare la Grecia, ecco perché si sono svegliati solo adesso.
Un cambio di rotta greco scombinerebbe troppi piani, avrebbero aspettato volentieri che se la risolvevano in un bagno di sangue, lavandosene le mani
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nababbo • 21 minuti fa
provocazione.
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ma di riunire la Germania lo ha deciso chi?
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Semplice • 31 minuti fa
Il signor Ministro degli Esteri italiano, oggi ha detto su RAI3 che la Russia non ha neppure gli occhi per piangere e quindi non può aiutare la Grecia.
Si ricorda al signor Ministro della Super Repubblica italiana che la Russia non ha debito pubblico, che è piena di materie prime ed è la 2° potenza bellica sulla terra.
Si ricorda anche che la Federazione Russa ha come alleati la Cina, l'India e parecchi Stati del Sud America.
Tutto bene quindi se non fosse che tali dichiarazioni provengono da un Ministro di uno Stato fallito come quello italiano, con il debito pubblico tra i più alti al mondo in occidente, senza una propria Banca Centrale e senza un briciolo di materie prime !!!!
Adesso io mi chiedo come si possa far uscite così sgraziate ed autolesioniste da parte di un Ministro della Repubblica, magari tacere e fare gli gnorri ogni tanto no ?
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sbirulino Semplice • 21 minuti fa
Eggià... la paura è che possa aiutare la Grecia, ecco perché si sono svegliati solo adesso.
Un cambio di rotta greco scombinerebbe troppi piani, avrebbero aspettato volentieri che se la risolvevano in un bagno di sangue, lavandosene le mani
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Gli USA continuano nella loro strada che deve portare al confronto diretto con la Russia.
Gli europei improvvisamente capiscono che si troverebbero in mezzo fra quelli che sparano e a molti nasce il dubbio che forse abbiamo sbagliato strategia.
La Russia a questo punto deve rilanciare e non può passare.
Alla luce di queste posizioni la Merkel inizia ad avere paura e con lei molti altri paesi (tra cui ovviamente noi) e teme il viaggio a Washington, i Paesi Baltici e la Polonia stanno sudando freddo dopo essere stati arroganti con l'orso russo adesso che il plantigrado sta iniziando a ringhiare lo temono come hanno sempre fatto nei secoli scorsi.
Gli Yankee stanno continuando a stuzzicare l'orso tanto poi a prendersi le zampate saranno gli europei loro pensano... ma se l'escalation fosse veloce si arriverebbe a uno scenario tipo "Dottor Stranamore" e li anche le lontane città USA non saranno più al sicuro.
Spero che la ragione prevalga perché il mondo non merita un nuovo conflitto su larga scala dopo 70 anni, di sicuro la struttura delle alleanze attuali subirà un bel colpo e non sapremo quale saranno quelle future.
Gli europei improvvisamente capiscono che si troverebbero in mezzo fra quelli che sparano e a molti nasce il dubbio che forse abbiamo sbagliato strategia.
La Russia a questo punto deve rilanciare e non può passare.
Alla luce di queste posizioni la Merkel inizia ad avere paura e con lei molti altri paesi (tra cui ovviamente noi) e teme il viaggio a Washington, i Paesi Baltici e la Polonia stanno sudando freddo dopo essere stati arroganti con l'orso russo adesso che il plantigrado sta iniziando a ringhiare lo temono come hanno sempre fatto nei secoli scorsi.
Gli Yankee stanno continuando a stuzzicare l'orso tanto poi a prendersi le zampate saranno gli europei loro pensano... ma se l'escalation fosse veloce si arriverebbe a uno scenario tipo "Dottor Stranamore" e li anche le lontane città USA non saranno più al sicuro.
Spero che la ragione prevalga perché il mondo non merita un nuovo conflitto su larga scala dopo 70 anni, di sicuro la struttura delle alleanze attuali subirà un bel colpo e non sapremo quale saranno quelle future.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Spero che la ragione prevalga perché il mondo non merita un nuovo conflitto su larga scala dopo 70 anni, di sicuro la struttura delle alleanze attuali subirà un bel colpo e non sapremo quale saranno quelle future.
Maucat
^^^^^^
Io, che la ragione prevalga, caro Maucat, non ci credo più. Al di là di come si risolveranno le problematiche dell’Ucraina e della Grecia. L’uomo è fondalmentalmente ancora una bestia e tale rimane, anche se ha saputo sviluppare notevolmente quella parte del cervello che riguarda la tecnologia. Su questo il progresso è innegabile perché è sotto gli occhi di tutti.
Ma la parte che presiede alla vita sociale è bloccata ai tempi delle caverne. Più di 8000 anni fa.
Ci adattiamo agli stessi schemi di vita di quei tempi. Ci comportiamo sostanzialmente allo stesso modo dal punto di vista sociale. Il più forte prevale sul più debole in modo indiscriminato.
Noi da 40 anni siamo all’interno della Terza Rivoluzione Industriale. Con un anticipo di 36 anni sulla previsione degli economisti fatta 15 anni fa, la Cina 8 mesi fa è diventata la prima potenza economica mondiale.
Su La Stampa di ieri è comparso questo articolo:
Costi alti e manodopera in calo, la Cina mette al lavoro i robot
Entro il 2017 Pechino diventerà il primo Paese al mondo per numero di automi
ILARIA MARIA SALA
HONG KONG
Cambia la Cina e cambia il lavoro in Cina: non solo le evoluzioni demografiche in atto fanno sì che diminuisca la manodopera, in particolare quella a basso costo e non specializzata, ma aumentano anche i costi del lavoro. Ecco allora che la Cina si meccanizza al punto che secondo le ultime previsioni il Paese asiatico resterà al primo posto per l’uso di robot nei suoi impianti produttivi di qui al 2017.
I numeri
Questa è la proiezione della International Federation of Robotics (Ifr), che reputa che la Cina sarà costretta a investire sempre più in robot per poter innalzare qualità e quantità della sua produzione industriale. Già da ora il mercato cinese dei robot è il più grande al mondo, ma non così la densità: secondo Reuters, la Cina conta su 30 robot per ogni 10 mila lavoratori – contro i 437 della Corea del Sud (la più robotizzata del globo), i 323 del Giappone, i 282 della Germania e i 152 degli Usa. A imporre un aumento esponenziale dei robot nelle aziende cinesi non saranno solo le scelte nazionali, ma anche quelle degli investitori esteri, in particolare nel settore dell’auto. Malgrado il traffico in molte città cinesi sia oltre i livelli d’allarme e l’inquinamento uno dei problemi più scottanti, la Cina continua a essere il primo produttore e il più importante consumatore di automobili al mondo - ed è in questo settore che viene impiegato il 40% dei robot nazionali. L’Ifr stima però che fra due anni i robot attivi in Cina saranno 428 mila. Gudrun Litenberger, segretario generale dell’Ifr, ha spiegato che «nella fase attuale gli aumenti avvengono nell’industria dell’auto, ma nei prossimi due o tre anni questi saranno in particolare nell’elettronica».
Il mercato
I principali importatori di robot in Cina sono giapponesi, che hanno il 60% del mercato, ma Pechino sta acquisendo le capacità di produrre robot e già soddisfa circa un quarto del fabbisogno nazionale. E per rispondere alla domanda cinese in crescita, i produttori stranieri di robot che hanno aperto impianti in Cina sono già quattro: i giapponesi Fanuc e Yasakawa, poi i tedeschi di Kuka e gli svizzeri della Abb.
http://www.lastampa.it/2015/02/07/econo ... agina.html
continua
Maucat
^^^^^^
Io, che la ragione prevalga, caro Maucat, non ci credo più. Al di là di come si risolveranno le problematiche dell’Ucraina e della Grecia. L’uomo è fondalmentalmente ancora una bestia e tale rimane, anche se ha saputo sviluppare notevolmente quella parte del cervello che riguarda la tecnologia. Su questo il progresso è innegabile perché è sotto gli occhi di tutti.
Ma la parte che presiede alla vita sociale è bloccata ai tempi delle caverne. Più di 8000 anni fa.
Ci adattiamo agli stessi schemi di vita di quei tempi. Ci comportiamo sostanzialmente allo stesso modo dal punto di vista sociale. Il più forte prevale sul più debole in modo indiscriminato.
Noi da 40 anni siamo all’interno della Terza Rivoluzione Industriale. Con un anticipo di 36 anni sulla previsione degli economisti fatta 15 anni fa, la Cina 8 mesi fa è diventata la prima potenza economica mondiale.
Su La Stampa di ieri è comparso questo articolo:
Costi alti e manodopera in calo, la Cina mette al lavoro i robot
Entro il 2017 Pechino diventerà il primo Paese al mondo per numero di automi
ILARIA MARIA SALA
HONG KONG
Cambia la Cina e cambia il lavoro in Cina: non solo le evoluzioni demografiche in atto fanno sì che diminuisca la manodopera, in particolare quella a basso costo e non specializzata, ma aumentano anche i costi del lavoro. Ecco allora che la Cina si meccanizza al punto che secondo le ultime previsioni il Paese asiatico resterà al primo posto per l’uso di robot nei suoi impianti produttivi di qui al 2017.
I numeri
Questa è la proiezione della International Federation of Robotics (Ifr), che reputa che la Cina sarà costretta a investire sempre più in robot per poter innalzare qualità e quantità della sua produzione industriale. Già da ora il mercato cinese dei robot è il più grande al mondo, ma non così la densità: secondo Reuters, la Cina conta su 30 robot per ogni 10 mila lavoratori – contro i 437 della Corea del Sud (la più robotizzata del globo), i 323 del Giappone, i 282 della Germania e i 152 degli Usa. A imporre un aumento esponenziale dei robot nelle aziende cinesi non saranno solo le scelte nazionali, ma anche quelle degli investitori esteri, in particolare nel settore dell’auto. Malgrado il traffico in molte città cinesi sia oltre i livelli d’allarme e l’inquinamento uno dei problemi più scottanti, la Cina continua a essere il primo produttore e il più importante consumatore di automobili al mondo - ed è in questo settore che viene impiegato il 40% dei robot nazionali. L’Ifr stima però che fra due anni i robot attivi in Cina saranno 428 mila. Gudrun Litenberger, segretario generale dell’Ifr, ha spiegato che «nella fase attuale gli aumenti avvengono nell’industria dell’auto, ma nei prossimi due o tre anni questi saranno in particolare nell’elettronica».
Il mercato
I principali importatori di robot in Cina sono giapponesi, che hanno il 60% del mercato, ma Pechino sta acquisendo le capacità di produrre robot e già soddisfa circa un quarto del fabbisogno nazionale. E per rispondere alla domanda cinese in crescita, i produttori stranieri di robot che hanno aperto impianti in Cina sono già quattro: i giapponesi Fanuc e Yasakawa, poi i tedeschi di Kuka e gli svizzeri della Abb.
http://www.lastampa.it/2015/02/07/econo ... agina.html
continua
Ultima modifica di camillobenso il 09/02/2015, 5:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
continua
Spero che la ragione prevalga perché il mondo non merita un nuovo conflitto su larga scala dopo 70 anni, di sicuro la struttura delle alleanze attuali subirà un bel colpo e non sapremo quale saranno quelle future.
Maucat
Noi ci troviamo a fronteggiare un nemico (economico) che dispone di manodopera che ha un costo di 83 dollari al mese (al centro della Cina). Uno stipendio che corrisponde e tre ore di un operaio italiano.
E’ evidente che siamo di fronte ad una guerra persa in partenza.
Se adesso la Cina tende a puntare sui robot in quella dimensione, significa che dal punto di vista economico, i loro prodotti prossimamente costeranno sempre meno rispetto a quelli del mondo Occidentale.
Ma anche le aziende Occidentali se sono intenzionate ad investire punteranno sui robot. Nel maggio dell’anno scorso, sulla prima pagina de Il Sole 24 ore, spiccava la notizia che le aziende italiane produttrici di robot avevano aumentato il fatturato dell’83%.
Di fronte ad un salto di qualità del sistema produttivo, diventa normale pensare che occorre velocemente cambiare il sistema economico di riferimento.
Ma a me non risulta che né in Italia, né in Europa, né nel mondo, si stia discutendo come bisogna porre rimedio a questa evoluzione tecnologica.
Quello che mi sembra di capire è che ai piani superiori, si sia deciso di ricorrere al solito modo, per eliminare fisicamente gli uomini in esubero. Macellare la gente attraverso una guerra.
La trasformazione in atto riguarda molti settori del lavoro, non solo nel sistema produttivo. Una rivoluzione è in atto, ad esempio, all’interno del sistema bancario.
Stanno dando, in sostanza, l’idea di una nuova società in cui l’avvento dell’automazione non richiede più l’impiego degli uomini occupati nei decenni passati.
Degli esuberi che te nei fai? Mica li puoi mandare nei forni come facevano i nazisti. Ricorrere ad una guerra sembra meno crudele che ricorrere ai metodi della Germania nazista.
L’intelligenza vorrebbe che ci si sedesse attorno ad un tavolo per trovare una soluzione. Non credo però che esista questa volontà.
Spero che la ragione prevalga perché il mondo non merita un nuovo conflitto su larga scala dopo 70 anni, di sicuro la struttura delle alleanze attuali subirà un bel colpo e non sapremo quale saranno quelle future.
Maucat
Noi ci troviamo a fronteggiare un nemico (economico) che dispone di manodopera che ha un costo di 83 dollari al mese (al centro della Cina). Uno stipendio che corrisponde e tre ore di un operaio italiano.
E’ evidente che siamo di fronte ad una guerra persa in partenza.
Se adesso la Cina tende a puntare sui robot in quella dimensione, significa che dal punto di vista economico, i loro prodotti prossimamente costeranno sempre meno rispetto a quelli del mondo Occidentale.
Ma anche le aziende Occidentali se sono intenzionate ad investire punteranno sui robot. Nel maggio dell’anno scorso, sulla prima pagina de Il Sole 24 ore, spiccava la notizia che le aziende italiane produttrici di robot avevano aumentato il fatturato dell’83%.
Di fronte ad un salto di qualità del sistema produttivo, diventa normale pensare che occorre velocemente cambiare il sistema economico di riferimento.
Ma a me non risulta che né in Italia, né in Europa, né nel mondo, si stia discutendo come bisogna porre rimedio a questa evoluzione tecnologica.
Quello che mi sembra di capire è che ai piani superiori, si sia deciso di ricorrere al solito modo, per eliminare fisicamente gli uomini in esubero. Macellare la gente attraverso una guerra.
La trasformazione in atto riguarda molti settori del lavoro, non solo nel sistema produttivo. Una rivoluzione è in atto, ad esempio, all’interno del sistema bancario.
Stanno dando, in sostanza, l’idea di una nuova società in cui l’avvento dell’automazione non richiede più l’impiego degli uomini occupati nei decenni passati.
Degli esuberi che te nei fai? Mica li puoi mandare nei forni come facevano i nazisti. Ricorrere ad una guerra sembra meno crudele che ricorrere ai metodi della Germania nazista.
L’intelligenza vorrebbe che ci si sedesse attorno ad un tavolo per trovare una soluzione. Non credo però che esista questa volontà.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Sicuramente i repubblicani sono a favore di armare L'Ucraina lo hanno ripetuto.Dopo la caduta del muro di Berlino i paesi dell'est, la maggioranza ha voluto entrare nell'euro e far parte della Nato.Quindi la Russia a questo punto si sente accerchiata dai paesi satelliti che ne facevano parte, e che hanno liberato dai nazisti.Una buona mano l'ha data da prima il papa Wojtyla con la Polonia.Poi ci ha pensato gli Usa con le loro basi in tutti questi paesi pensando che alla fine una guerra
sia confinata solamente in Europa.Non hanno capito una cosa che potrebbe diventare una guerra con armi nucleari. Quindi
verrebbero colpiti pure loro da missili atomici sia da parte dei sottomarini nucleari, e missili intercontinentali.Questo è quello che potrebbe succedere in futuro.Germania Francia Italia ecc....devono dire no a armamenti all'Ucraina.
Sicuramente a mio avviso si stava meglio quando esistevano i due blocchi e le frontiere.Abbiamo importato solamente un sacco di delinquenza in Italia.Con la caduta di Ceausescu in Romania si sono aperte le carceri, come è avvenuto in Albania,
alla fine molti sono arrivati qui, sapendo come sono le nostre leggi in materia di reati.
Passando alla Grecia, L'Italia e Francia devono spingere la Germania a cedere, e costruire veramente una europa solidale
come la si era pensata.
Ciao
Paolo11
sia confinata solamente in Europa.Non hanno capito una cosa che potrebbe diventare una guerra con armi nucleari. Quindi
verrebbero colpiti pure loro da missili atomici sia da parte dei sottomarini nucleari, e missili intercontinentali.Questo è quello che potrebbe succedere in futuro.Germania Francia Italia ecc....devono dire no a armamenti all'Ucraina.
Sicuramente a mio avviso si stava meglio quando esistevano i due blocchi e le frontiere.Abbiamo importato solamente un sacco di delinquenza in Italia.Con la caduta di Ceausescu in Romania si sono aperte le carceri, come è avvenuto in Albania,
alla fine molti sono arrivati qui, sapendo come sono le nostre leggi in materia di reati.
Passando alla Grecia, L'Italia e Francia devono spingere la Germania a cedere, e costruire veramente una europa solidale
come la si era pensata.
Ciao
Paolo11
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Ucraina, Cremlino: “Nessuno può dare ultimatum a Putin”. Vertice a rischio
Mondo
Il portavoce del presidente russo alza i toni: “Nessuno ha mai usato queste parole e nessuno può farlo, nemmeno se vuole”. Strada in salita per l'incontro dell'11 febbraio a Minsk tra Germania, Francia, Russia e Ucraina per trovare una via d'uscita dalla crisi. Berlino: "Nulla è sicuro"
di F. Q. | 9 febbraio 2015 COMMENTI
Un ultimatum a Vladimir Putin? “Nessuno ne ha mai parlato” e soprattutto “può mai parlare al presidente con il tono dell’ultimatum, neanche se vuole”. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, intervistato da Radio Govorit Moskva, nega che la cancelliera tedesca Angela Merkel abbia lanciato un “ultimatum” al presidente russo nel corso del vertice a Mosca di venerdì 6 febbraio, minacciando nuove sanzioni contro la Russia se questa non accetterà il piano di pace franco-tedesco per il sud-est ucraino.
Steinmeier: “Il vertice a Minsk non è certo” – Dopo un fine settimana in cui Hollande e la Nato hanno ipotizzato l’insorgere di un conflitto armato nel caso non si riesca a trovare un accordo, cresce la tensione tra Occidente e Russia a 72 ore dall’incontro che dovrebbe portare in Bielorussia i leader di Germania, Francia, Russia e Ucraina per discutere della crisi. Un vertice che, però, è ancora soltanto una proposta, perché “nulla è sicuro”. O almeno questa è la posizione di Berlino, espressa dal ministro degli Esteri della Germania, Frank-Walter Steinmeier. “Continuano i preparativi per l’incontro di Minsk – ha detto arrivando al Consiglio Ue Affari esteri – per arrivare anche a un cessate il fuoco. Ma voglio ricordare che nulla è sicuro, anche se lavoriamo con la massima energia a una soluzione positiva. Ma davanti a noi c’è ancora del lavoro molto duro da fare”. Scettico Steinmeier, e altrettanto incerta dei risultati era la cancelliera all’indomani del vertice a Mosca.
Oltre all’ipotesi dell’intervento militare, un altro nodo su cui l’Occidente è diviso è la fornitura di armi a Kiev. Motivo per cui oggi Angela Merkel è volata a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. L’obiettivo è quello di ribadire l’opposizione della Germania a un concreto sostegno all’esercito di Kiev impegnato contro i separatisti filo russi nel sud est dell’Ucraina. Dopo la riunione di oggi, la cancelliera volerà in Canada per incontrare il premier Stephen Harper. Tra il 7 e l’8 febbraio però, secondo le autorità di Kiev, 1.500 soldati russi hanno oltrepassato la frontiera tra la Russia e l’Ucraina. Secondo il portavoce dell’Operazione antiterrorista, nome con cui Kiev definisce la sua campagna militare contro i filorussi nell’est del Paese, sono stati introdotti nel territorio ucraino anche 300 pezzi di armi pesanti, inclusi lanciamissili.
Putin attacca gli Usa: “Credono di imporre ovunque la loro volontà” – Mentre gli sherpa lavorano per l’incontro di Minsk, Putin in occasione della sua visita ufficiale in Egitto, si scaglia apertamente contro gli Stati Uniti e i loro alleati dalle colonne del quotidiano egiziano al-Ahram, e li accusa di avere provocato la crisi in Ucraina. “E’ il risultato dei propositi degli Usa e dei loro alleati, che si credono i ‘vincitori’ della Guerra fredda, di imporre ovunque la loro volontà”.
Lo scontro tra Putin e i leader occidentali si spinge oltre i confini della crisi a Kiev, criticando anche la risposta della coalizione internazionale contro l’Isis. Le sue tattiche e le sue strategie, dice, sono “sproporzionate rispetto alle dimensioni e alla natura della minaccia esistente”, denuncia il presidente russo.
“I raid aerei da soli non sono sufficienti per affrontare” tale minaccia, sottolinea Putin, come si legge nella trascrizione dell’intervista pubblicata sul sito del Cremlino, precisando inoltre che tali operazioni “mancano di legittimità dal momento che non sono state direttamente autorizzate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e che in alcuni casi sono state prese senza il consenso degli stati i cui territori sono obiettivo dei raid“, ovvero la Siria.
La minaccia posta dall’Is alla comunità internazionale “è senza precedenti”, e ha “già iniziato” a pesare su paesi lontani dal medio Oriente, “come abbiamo visto in Francia, Australia e Canada“, aggiunge Putin indicando nella “pesante e irresponsabile interferenza dall’esterno nelle questioni regionali e nell’uso unilaterale della forza” l’origine della situazione attuale.
Ue, rinviata l’attuazione delle sanzioni – I ministri degli Esteri dell’Unione europea riuniti a Bruxelles hanno approvato una nuova lista di sanzioni per persone russe e ucraine, ma ne hanno rinviato l’attuazione. “La situazione in Ucraina è completamente bloccata”, con “l’iniziativa diplomatica del presidente Hollande e della cancelliera Merkel le cose hanno cominciato a muoversi, ma bisogna essere prudenti” perché “il risultato è tutt’altro che assicurato”, dice il ministro degli esteri francese Laurent Fabius.
Ricorda inoltre che in agenda per oggi c’è una riunione “dei segretari generali dei ministeri e dei direttori politici”, domani “a Minsk ci sarà una riunione dei consiglieri politici” e mercoledì “ci sarà, speriamo, una riunione nel ‘formato-Normandia'”, ovvero con Merkel, Hollande, Putin e Poroshenko, il cui “obiettivo è la de-escalation del conflitto e la pace”. Il punto di lunedì prossimo sulla messa in atto della nuova lista di sanzioni, aggiunge il ministro, si farà “tirando le conseguenze se l’incontro avrà avuto luogo e quali risultati avrà avuto”.
Rispondendo a chi chiede quali possono essere considerati risultati positivi, Fabius ricorda gli incontri della scorsa settimana di Merkel e Hollande a Kiev e Mosca e la “telefonata a quattro di ieri”, osservando che “resta del cammino di fare, perché c’è tutta una serie di questioni che si pongono”. Tra queste, “la principale è il ritiro delle armi pesanti” e di quanti chilometri. Poi indica come argomenti in discussione “come assicurare il rispetto delle frontiere” e “lo status giuridico delle province del Donbass e di Lugansk“. Infine Fabius sottolinea che “il protocollo di Minsk è stato firmato”, ma riconosce che “da allora ci sono state evoluzioni a danno delle forze ucraine” lasciando intendere che bisogna tenerne conto.
Gentiloni: “No fornitura armi a Kiev” - “A prescindere dalla risposta” che verrà dal negoziato a Minsk e dalle “riflessioni” che l’Italia ed i paesi favorevoli potranno fare sulla Russia, il nostro Paese “non condividerà né oggi né domani la risposta di chi scommette sulla opzione militare” ovvero sulla consegna di armi all’Ucraina. Lo dice il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... n/1409301/
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Conferenza e accordo di Monaco
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La conferenza di Monaco si tenne dal 29 al 30 settembre 1938, fra i capi di governo di Regno Unito, Francia, Germania e Italia. L'oggetto della conferenza, avvenuta circa un anno prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, fu la discussione delle rivendicazioni tedesche sulla porzione di territorio cecoslovacco abitato dai Sudeti (popolazione di etnia tedesca) e si concluse con l'accordo di Monaco, che portò all'annessione di vasti territori della Cecoslovacchia da parte dello stato tedesco. Poiché i rappresentanti cecoslovacchi non vennero fatti partecipare alle trattative, il trattato venne da essi etichettato come Diktat di Monaco.
http://it.wikipedia.org/wiki/Conferenza ... _di_Monaco
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La conferenza di Monaco si tenne dal 29 al 30 settembre 1938, fra i capi di governo di Regno Unito, Francia, Germania e Italia. L'oggetto della conferenza, avvenuta circa un anno prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, fu la discussione delle rivendicazioni tedesche sulla porzione di territorio cecoslovacco abitato dai Sudeti (popolazione di etnia tedesca) e si concluse con l'accordo di Monaco, che portò all'annessione di vasti territori della Cecoslovacchia da parte dello stato tedesco. Poiché i rappresentanti cecoslovacchi non vennero fatti partecipare alle trattative, il trattato venne da essi etichettato come Diktat di Monaco.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Minsk non sarà una seconda Monaco perché se la Merkel e Hollande cedono a Putin, Obama si inc***a e la NATO si spacca.
Del resto l'Europa non può ne permettersi un'escalation militare ulteriore in Ucraina ne nuove sanzioni alla Russia; dobbiamo ammettere che Putin ha giocato bene le sue carte e sta vincendo, solo un azzardo pazzesco (che potrebbe facilmente portare alla guerra) da parte degli USA potrebbe fermarlo ma Kiev vale il rischio di una guerra atomica? Per me no ma la ragione non alberga nelle teste dei praticanti il Pentagono.
La Nuland, Brzeszinski, Soros & co. ci hanno ficcato in un bel guaio...
Del resto l'Europa non può ne permettersi un'escalation militare ulteriore in Ucraina ne nuove sanzioni alla Russia; dobbiamo ammettere che Putin ha giocato bene le sue carte e sta vincendo, solo un azzardo pazzesco (che potrebbe facilmente portare alla guerra) da parte degli USA potrebbe fermarlo ma Kiev vale il rischio di una guerra atomica? Per me no ma la ragione non alberga nelle teste dei praticanti il Pentagono.
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