Diario della caduta di un regime.

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
Rispondi
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

Meno male che Silvio c’è……………….
L’Asilo Mariuccia


Silvietto, ieri:
“Il progetto di riforme condivise è saltato e quello che prepara Matteo Renzi assume il sapore di «una deriva autoritaria»”.


Un anno fa, che le manovre di Renzi avessero il sapore di una precisa deriva autoritaria continuavano a scriverlo sul Fatto Quotidiano, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Amalia Signorelli.

Ti ci è voluto un anno per capire l’evidenza, caro Silvietto. E se il Royal Baby non ti avesse fatto lo sgarro, te ne saresti accorto della deriva autoritaria?

Noi SI’. Lo avevamo capito un anno fa.


^^^^^^


Il dietrofront di Berlusconi “Niente riforme con il Pd è una deriva autoritaria”.
08/02/2015 di triskel182


Vertice a Arcore tra i big senza Verdini e Gianni Letta i forzisti decisi a votare no all’abolizione del Senato.


Il progetto di riforme condivise è saltato e quello che prepara Matteo Renzi assume il sapore di «una deriva autoritaria».

Silvio Berlusconi appare in serata al Tg5, dopo un lungo vertice ad Arcore a cui non hanno partecipato Gianni Letta e e Denis Verdini, e sembra mettere una pietra tombale sui patti con il premier.

«Non era questo il patto del Nazareno che volevamo, non era questo l’obiettivo che volevamo raggiungere insieme per il bene del paese», dice il leader forzista. Che adesso comincia a nutrire molti dubbi sull’esito del combinato disposto di riforma costituzionale e Italicum.

Dice infatti che «per come si sta delineando la nuova legge elettorale, con una sola Camera eletta dal popolo, con il terzo premier non eletto dagli italiani, avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria».
(Capperi!!!!......Ci voleva l'elezione di Mattarella per far emergere questa verità -ndt)


Parole pesanti, che potrebbero incidere sul cammino della riforma del Senato. «Ora possiamo votare solo quello che ci convince e che ci piace davvero, senza la necessità di saldi ideologici», ammonisce infatti Francesco Paolo Sisto, presidente della Affari costituzionali della Camera. Minacce condite con l’accusa a Renzi di avere cambiato strategia.

«Avevamo creduto di poter fare insieme le riforme e la legge elettorale e di avere un presidente della Repubblica condiviso.
Ma il Pd non ha rispettato i patti per puri interessi di parte»
, spiega l’ex premier.


Berlusconi critica anche l’agenda del governo. «È inaccettabile — dice — che il presidente del Consiglio impegni tutti gli sforzi del governo e del Parlamento per affrontare leggi certamente di rilievo, ma che non hanno urgenza alcuna».
(Caro Silvietto, sembra che Cesano Boscone ti abbia fatto bene - ndt)
Da La Repubblica del 08/02/2015.
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

Meno male che Silvio c'è.......


Di lotta e di governo: l’ultima giravolta di B.
(Paola Zanca).



09/02/2015 di triskel182


Quello che più li ha fatti imbufalire, è stato il tono delle risposte.

Ma come, Berlusconi riporta le telecamere del Tg5 ad Arcore per annunciare che il Patto del Nazareno è finito e questi ci scherzano su? Renzi sta zitto?

I suoi vice Serracchiani e Guerini ci prendono in giro?

No, noi non ci stiamo a farci trattare come “pupazzi da infilzare con pratiche togolesi di voodoo”.

Il clima vagamente esoterico è quello descritto ieri di prima mattina sulle pagine del “Mattinale” di Forza Italia.

Preannuncio di una giornata che, ancora una volta, finirà per essere molto meno terribile del previsto. Berlusconi si fa vivo via telefono ad una convention organizzata da Gianfranco Rotondi.

Usa i toni ultimativi del giorno prima: “Non ci sentiamo più, di fronte a un comportamento di questo genere – spiega – di continuare nella direzione sin qui seguita. Ci siamo sgravati di un peso, possiamo tornare a lavorare fortissimamente e riprendiamo il nostro ruolo di oppositori in pieno, a 360 gradi”.

Ma una frase dopo, la linea dura già si incrina: “Daremo ancora il nostro voto a quelle riforme che verranno presentate e che riterremo siano positive per l’Italia e per gli italiani”.

Per la verità, le riforme da votare sono ancora sempre le stesse. Quelle che Forza Italia ha votato senza battere ciglio fino a due settimane fa e che adesso Berlusconi considera terreno fertile per una “deriva autoritaria”.

Li elenca, l’ex Cavaliere, i bocconi amari che ha dovuto mandare giù: “Il doppio turno dopo il 40 per cento che per il centrodestra è un disastro; la divisione in candidati nominati e in candidati eletti con le preferenze, una cosa che non sta i piedi; la lista unica che può essere ben realizzata per quanto riguarda l’attuale situazione della sinistra, ma è molto difficile per quanto riguarda purtroppo il centrodestra che è diviso in diverse forze politiche; lo sbarramento al 3 per cento, che si tradurrà in una opposizione estremamente frammentata, incapace di essere opposizione vera”.

NON TORNERÀ subito in Aula, l’Italicum. Per cui, Berlusconi e Renzi avranno tutto il tempo di capire chi dei due ha più da perdere nella partita.

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta fa il suo quadro della situazione: “Andrete avanti comunque anche senza di noi? Auguri. Vorrà dire che questa volta le accalorate e preoccupate telefonate della Boschi e di Lotti alla ricerca dei voti altrui verranno fatte a Sel, agli ex M5S e a qualche altro transfuga del Parlamento italiano. Siete dei dilettanti allo sbaraglio”. Il Pd, dal canto suo, ieri è rimasto in totale silenzio.

Secondo Micaela Biancofiore è perchè “ora Renzi ha paura: le riforme antidemocratiche che ha imposto al Parlamento e all’Italia senza Forza Italia e grazie a Forza Italia non avranno luce”.

DA PONTASSIEVE – dove Matteo Renzi ha trascorso la domenica – dicevamo, silenzio: “Andiamo avanti – fa sapere il premier ai suoi – vedremo se Berlusconi strappa davvero sulle riforme concordate insieme non per fare un favore a me ma al Paese”.


Di certo, rispetto ai toni accesi di sabato, nel Pd sono convinti che l’aria si sià già raffreddata: il leader di Forza Italia non ha ripetuto l’accusa di “deriva autoritaria” e si già detto disponibile a votare “riforme positive”.


Idee chiare, a quanto pare, nel centrodestra ancora non ce ne sono. Berlusconi ha bisogno di mantenere un canale aperto con palazzo Chigi, ci sono troppe patate bollenti ancora in giro: dall’anticorruzione al falso in bilancio, passando per la delega fiscale e la riforma della prescrizione. E quel canale, a quanto sembra, l’unico in grado di tenerlo ancora in vita è Denis Verdini.

Per questo, nelle ultime ore, il cerchio magico è rimasto silente: meglio evitare dichiarazioni che possano far innervosire il nemico interno, nonché ambasciatore privilegiato del (fu) patto del Nazareno. Comunque vada a finire, ad Arcore si studiano mosse per la campagna elettorale.

Presto Berlusconi incontrerà Matteo Salvini. E oggi, a Milano, ad un convegno di odontoiatria, il leader di Forza Italia rispolvera uno dei cavalli di battaglia della sua ultima fase politica: il bonus dentiere.

Da Il Fatto Quotidiano del 09/02/2015.
cardif
Messaggi: 155
Iscritto il: 24/01/2015, 20:23

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da cardif »

Già. I bonus dentiere.
Beh, meglio quelli che i pannolini firmati per i ricchi.

Guarda un po' a che siamo arrivati
soloo42001
Messaggi: 151
Iscritto il: 09/01/2015, 10:40

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da soloo42001 »

Berlusconi-Salvini, accordo per le regionali e patto per opposizione dura

Il vertice ieri sera ad Arcore tra il leader leghista e l'ex Cavaliere

di CARMELO LOPAPA

Berlusconi-Salvini, accordo per le regionali e patto per opposizione dura
(lapresse)
ROMA - Accordo elettorale per le prossime regionali, ma soprattutto un patto di ferro per dare battaglia in aula da domani contro il governo Renzi. Sub emendamenti alla riforma costituzionale, filibustering e quant'altro potrà servire a mettersi di traverso al premier e alla sua maggioranza "caterpillar". E' stato lungo e articolato il menù della cena di Arcore ieri a tarda sera, tra il padrone di casa Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, appena rientrato dalla controversa giornata palermitana. Accanto a loro Giovanni Toti, seduto al fianco del leader forzista, e Giancarlo Giorgetti vicino al capo del Carroccio.

Intanto le regionali di maggio. L'accordo per correre insieme c'è, a cominciare dal Veneto e dalla Liguria. Si tratterà ora di trovare un'intesa sugli uomini, perché se è scontata la ricandidatura di Zaia in Veneto, in Liguria si tratterà di convincere i leghisti a non schierare a tutti i costi un loro uomo che rischierebbe di penalizzare la coalizione in partenza. Dettagli, nell'ottica berlusconiana. All'ex Cavaliere interessava soprattutto ripristinare l'asse in vista della "ricostruzione del centrodestra" sulla quale è tornato a battere da giorni. Soprattutto dopo lo strappo sul patto del Nazareno post Quirinale. E il consolidamento di quell'asse, va da sé, implica l'allontanamento di Angelino Alfano e del suo Ncd: Salvini non tollera la convivenza, mentre Berlusconi considera quello "il partito delle poltrone" ormai consolidato al governo e difficilmente scindibile dai destini di Renzi. "Si sono ridotti a fare da cespuglio al Pd", avrebbero concordato i quattro ieri a cena a Villa San Martino.

È così, da domani i capigruppo alla Camera di Forza Italia e Lega cercheranno di concordare azioni di disturbo e di opposizione - fa sapere chi era presente ad Arcore - ma proveranno anche a portare avanti proposte di modifica sul titolo V della Costituzione, nell'ambito della riforma all'esame a Montecitorio. Insomma, Salvini sempre più "goleador" del centrodestra, come ama definirlo l'ex Cavaliere, e in prospettiva candidato premier, chissà.

Leader Lega in conferenza. "Per mesi - ha detto oggi Salvini, numero uno della Lega Nord, durante una conferenza stampa a Milano al termine della riunione della segreteria federale del Carroccio - noi abbiamo fatto opposizione solitaria a un governo incapace e pericoloso, ora anche Forza Italia forse se n'è resa conto, forse riparte un dialogo, ma lo vedremo alla prova dei fatti. Noi non abbiamo niente da chiedere e niente da offrire. Vogliamo che gli italiani abbiano garanzia di patti chiari e amicizia lunga. Se si votasse domani mattina per le politiche, la Lega andrebbe da sola". E poi: "Ci è stato assicurato che Forza Italia rimarrà all'opposizione" del governo di Matteo Renzi, "ma da qui a parlare di una accordo a 360 gradi ce ne passa". Parole con cui Salvini frena rispetto alle dichiarazioni resa da Renato Brunetta, capogruppo azzurro a Montecitorio, che nelle stesse ore aveva parlato di una "alleanza a 360 gradi" tra Berlusconi e Salvini e che aveva risposto "assolutamente sì" a una domanda su una possibile alleanza tra i due.

Natualmente Berlusconi non voterà contro le riforme.

Primo perchè sono le stesse che avrebbe voluto fare anni fa.

Secondo perchè è, poverino, sotto ricatto (ben gli sta così impara) con le sue aziende sull'orlo del fallimento e appese ad ogni provvedimento del governo.

Terzo perchè sa che a Renzi non gliene frega niente delle riforme, Berlusconi finirebbe col prendersi la colpa di tutto, anche di aver spinto Renzi "in braccio alle sinistre" nel tentativo di portare comunque le riforme a compimento.

Però se volesse potrebbe provarci.
In assenza di reazione intelligente da parte di Renzi, vedi elezione di Mattarella, troverebbe sponda in parte del PD, SEL e 5S che non vedono l'ora di mostrare come Renzi stia in piedi solo e soltanto grazie a B.
E che l'unico risultato di Renzi è aver risuscitato sia Berlusconi che l'alleanza con la Lega.

Oggi B ha un'arma per tentare di ferire R.
L'esito del tentativo dipende dalla reazione di R.


soloo42000
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

E' esplosa la santabarbara di FI?????????



DOPO LE PAROLE DEL LEADER DI FORZA ITALIA
Berlusconi, ultimatum a Fitto
E lui: abbiamo ragione e ci cacci?



Fitto a Berlusconi: «Perché cacciarci?
Abbiamo avuto ragione su tutto»
Il leader di Forza Italia aveva chiesto ai «frondisti»: 2 settimane per decidere cn ci stare


http://www.corriere.it/politica/15_febb ... 8359.shtml
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

Erdind, ha appena aperto il 3D, .. “Siamo esausti! ...almeno io lo sono” sul tema:
66 gli indagati nell’inchiesta della Procura di Ancona sulla gestione delle spese per il funzionamento dei gruppi consiliari.

Iafran, in altro 3D, ha postato l’informazione su quanto è costato agli italiani tenere in vita “Il Foglio” di Giulianone. Solo 50 milioni di euro.

La settimana scorsa ci siamo deliziati con i funzionari siciliani e le sedute fasulle.

Le speranze della ripartenza della sinistra che potevano appoggiarsi al più volenteroso e più giovane dei sui esponenti, Pippo Civati, subiscono un stop quasi certamente per un infortunio.

Negli elenchi della Banca HSBC compare anche il nome di Pippo Civati. L’esponente della sinistra Dc si giustifica che si tratta di un vecchio conto degli anni ’90 di suo padre.

Il deposito è modesto, 10mila euro. Quello che Pippo potrebbe fare è richiedere i dati dei movimenti.

Il problema però è che siamo in guerra, e quindi i media si sono già mossi cercando di farlo a pezzi.




SWISSLEAKS
Lista Falciani, ci sono anche dei politici italiani
Da Pippo Civati al renziano Davide Serra

Nell'elenco di beneficiari di conti nella banca Svizzera, che l'Espresso pubblicherà nel numero in edicola venerdì 13 febbraio ed è già online su E+, anche personaggi della scena politica. Come il già candidato alla segreteria Pd e il finanziere vicino al premier Matteo Renzi
DI PAOLO BIONDANI E LEO SISTI
12 febbraio 2015


Articolo + video

http://espresso.repubblica.it/inchieste ... =HEF_RULLO
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

NELL'INDIFFERENZA GENERALE



Libertà di stampa, Italia giù al 73° posto: “Intimidazioni da criminalità e politica”


Il nostro Paese perde 24 posizioni nell'annuale classifica mondiale di Reporter senza frontiere. Colpa delle violenze contro i cronisti, ma anche delle cause per diffamazione "ingiustificate" intentate soprattutto da "eletti". Le mafie italiane equiparate all'Isis. Ma nel 2014 la situazione è peggiorata "in tutti i continenti". Russia e Cina sempre più verso gli ultimi posti
di F. Q. | 12 febbraio 2015 COMMENTI

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... a/1419312/
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

Banca Etruria, Visco e Padoan commissariano l’istituto di Boschi senior

Alla base del provvedimento "gravi perdite del patrimonio" che sono emerse dagli "accertamenti ispettivi, avviati dalla Banca d’Italia e tuttora in corso" e sono dovute a "consistenti rettifiche sul portafoglio crediti"
di F. Q. | 11 febbraio 2015 COMMENTI


Banca dell’Etruria, l’istituto popolare di cui il ministro Maria Elena Boschi è azionista e il padre Pier Luigi ormai ex vice presidente, è stato posto in amministrazione straordinaria. Il commissariamento è arrivato con un provvedimento del ministero dell’Economia su proposta di Bankitalia. Spetta ora ai commissari nominati fornire i dettagli sul commissariamento, anche se la causale della proposta di via Nazionale parla chiaro: “Gravi perdite del patrimonio”. Che sono emerse dagli “accertamenti ispettivi, avviati dalla Banca d’Italia e tuttora in corso”, come si legge in una nota della stessa Etruria. E sono dovute a “consistenti rettifiche sul portafoglio crediti“.

Che l’istituto aretino fosse in seria difficoltà non è del resto una novità. Tanto che l’improvvisa riforma delle popolari voluta dal governo Renzi, con l’imposizione della trasformazione delle prime dieci in società per azioni e, quindi, l’impulso a fondersi con altri istituti, è stata letta anche come un aiuto alla banca di famiglia del suo ministro per le Riforme. Alla quale Bankitalia aveva già da tempo indicato la strada dell’integrazione “con una realtà bancaria maggiormente rilevante” per superare i danni provocati dalla vecchia stagione del credito facile che ha portato sofferenze e bilanci in rosso.

I commissari straordinari nominati da Bankitalia sono Riccardo Sora e Antonio Pironti, mentre Paola Leone, Silvio Martuccelli e Gaetano Maria Giovanni Presti sono componenti del Comitato di Sorveglianza, insediati tutti da mercoledì. La procedura di amministrazione straordinaria, sotto la supervisione di Bankitalia, avrà il compito di “condurre l’attività aziendale secondo criteri di sana e prudente gestione e di individuare le iniziative necessarie per il superamento della crisi aziendale”. La clientela, fanno ancora sapere i commissari, potrà quindi continuare a rivolgersi agli sportelli della banca che prosegue regolarmente la propria attività.

“Il Comune di Arezzo segue con apprensione l’evoluzione della vicenda di Banca Etruria. Il commissariamento segue di pochi giorni un difficile accordo sindacale che sembrava poter creare le condizioni per una svolta nella difficile situazione della banca”, è stato il primo commento del pro sindaco di Arezzo Stefano Gasperini in merito alla notizia del commissariamento della banca, arrivata durante il cda della banca. “Adesso si tratta di attendere l’esito delle valutazioni e del lavoro dei commissari indicati da Banca Italia – prosegue Gasperini – Confermo le priorità della comunità aretina: garantire l’occupazione agli addetti dell’istituto e il sostegno al sistema economico locale”.

“Smetteranno di dire che ci sono privilegi? Dura lex, sed lex”, ha scritto su twitter, il ministro Boschi. Levata di scudi, invece, in Parlamento con i deputati leghisti Guido Guidesi, Filippo Busin, Stefano Allasia e Roberto Simonetti che in un’interrogazione al ministro del Tesoro hanno chiesto che “Padoan chiarisca i motivi del commissariamento di banca Etruria”. I parlamentari del Carroccio intendono conoscere, con urgenza, “le ragioni del commissariamento, anche in funzione di possibili incompatibilità, o conflitti di interesse, che esistevano, per questioni parentali, tra un componente del consiglio di amministrazione di Banca Etruria e un componente del governo”. La richiesta di spiegazioni fa riferimento anche “all’apertura dell’indagine della Consob rispetto a possibili speculazioni sui titoli azionari delle banche popolari nelle ultime settimane”.

“Ancora un commissariamento ad orologeria, per piazzare i soliti fiduciari di Bankitalia?”, si è invece chiesto il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti, aggiungendo: ”se la Banca Popolare dell’Etruria, con la quale Adusbef non ha nulla a che spartire e non difende, aveva problemi patrimoniali, come mai i tecnocrati di Bankitalia hanno atteso tanto tempo per assumere una decisione così drastica, come sempre affidata al libero arbitrio, come dimostrano i mancati commissariamenti di Monte dei Paschi di Siena e Banca Carige, solo per citare due delle banche sotto processo penale, con forti problemi patrimoniali?”. Per Lannutti “la decisione della Banca d’Italia, di continuare a nominare i soliti commissari continua a destare dubbi e perplessità, a prescindere se il vice presidente dell’istituto di credito commissariato da Palazzo Koch, si chiami o meno Pier Luigi Boschi, il padre del ministro delle riforme Maria Elena”. “Poiché un buco patrimoniale non si crea con pochi mesi e per evitare sospetti di eventuali rappresaglie verso i governi di turno – sostiene Lannutti – la Banca d’Italia deve cambiare registro, sia pubblicando una lista trasparente di tecnici e professionisti dove attingere i commissari, che con una vigilanza più seria possa prevenire i commissariamenti delle banche”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... r/1417476/
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

I due estremi di un Paese in disfacimento



IL CASO A CATANIA

Neonata morta, «ci sono degli indagati»
La madre: giustizia, poi Nicole avrà pace


Il padre: aveva liquido nei polmoni e non c’erano cannule


^^

MILANO

I diciotto magistrati impegnati
per un piccione ucciso


Già sei gradi di giudizio per la vicenda del volatile colpito col fucile ad aria compressa da un legale di Giuseppe Guastella
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

I media ed i politici tricolori sono abituati a portare a spasso gli italiani come e quando vogliono. Abbiamo appena passato un ventennio sotto il tacco del maestro di questa teoria. Il sommo pontefice della religione Bunga-Bunga.

Dalla metà degli anni novanta, i sacerdoti della religione Bunga-Bunga, ma non solo, anche tanti altri, hanno cominciato a sostenere che la stagione delle ideologie era finita.

Ignoranti (sulla definizione di ideologia)???

Certamente no. Solo sacerdoti della religione Bunga-Bunga.

Definizioni:
- L’ideologia è il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.(Wikipedia)

- 3. Nel pensiero sociologico, il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale; anche, ogni dottrina non scientifica che proceda con la sola documentazione intellettuale e senza soverchie esigenze di puntuali riscontri materiali, sostenuta per lo più da atteggiamenti emotivi e fideistici, e tale da riuscire veicolo di persuasione e propaganda: l’i.razzista, l’i. nazionalista, ecc. (Vocabolario Treccani)

- ideologia Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.


Wikipedia e l’Enciclopedia Treccani sono uniformi nella risposta. Ergo,….all’inizio degli anni ’90 cessano la loro mission le ideologie, comunista e cattolico liberale, per lasciare il posto nel 1994 all’ideologia della mummia cinese del ducato di Hardcore. “Affari, affari, affari, e poltrone”,

Non deve quindi stupire quello che è accaduto ieri.


Blog Grillo, audio deputato Sc-ex M5S: “Se venite con noi 50mila euro al mese”

"Se vi aggiungete al nostro gruppo vuol dire 50mila euro al mese, 7-8 assunzioni..."
. Così, il 12 febbraio 2015, Mariano Rabino, deputato di Scelta civica cercava di convincere Mara Mucci, ex grillina entrata nel Misto, a fare gruppo comune: "Tu dai, noi prendiamo, noi diamo, voi prendete. Ragionate". La replica: "Metodi da Gestapo, solo avvicinamento politico". Insulti e minacce in rete all'ex 5 Stelle
di F. Q. | 13 febbraio 2015

Articolo + Video

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... 0/1422150/
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 8 ospiti