Il "nuovo" governo Renzi
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Re: Il "nuovo" governo Renzi
Non disturbare le riforme
(Furio Colombo).
17/02/2015 di triskel182
Stato confusionale.
Nel giro di poche ore abbiamo ascoltato tre dichiarazioni incompatibili da uomini e donne di governo, a proposito dell’emergenza Libia. La prima: “Siamo pronti. Ho cinquemila uomini da mandare, subito” (on. Pinotti, ministro della Difesa ). La seconda: “Se necessario siamo disposti a combattere” (on. Gentiloni, ministro degli Esteri ). La terza: “Risolvere la situazione di caos in Libia è compito delle Nazioni Unite, da cui ci aspettiamo un intervento immediato” (dottor Matteo Renzi, presidente del Consiglio). Tocca dire che le parole di Renzi sono le più sensate. Il fatto è che Renzi è infastidito perché gravi eventi mondiali carichi di vittime e di pericoli lo stanno distraendo dall’unica cosa che lo diverte, e che lui chiama “riforme”.
Ed è fortemente irritato sia con Isis (che proprio adesso gli deve arrivare ai confini con il Califfato) e con i suoi ministri che danno cenni, sia pure sbagliati, di reazione. Sia chiaro, sta dicendo Renzi, che noi non abbiamo e non vogliamo avere né una politica estera (vedi Mogherini, in casa e fuori) né un ruolo nelle vicende internazionali, persino se provocano la fuga dell’ambasciatore e di centinaia di concittadini ormai in immediato pericolo. Come ha detto Angelino Alfano: “Non c’è un minuto da perdere”. Lui, che è cauto con le parole, non ha precisato per che cosa.
Da Il Fatto Quotidiano del 17/02/2015.
(Furio Colombo).
17/02/2015 di triskel182
Stato confusionale.
Nel giro di poche ore abbiamo ascoltato tre dichiarazioni incompatibili da uomini e donne di governo, a proposito dell’emergenza Libia. La prima: “Siamo pronti. Ho cinquemila uomini da mandare, subito” (on. Pinotti, ministro della Difesa ). La seconda: “Se necessario siamo disposti a combattere” (on. Gentiloni, ministro degli Esteri ). La terza: “Risolvere la situazione di caos in Libia è compito delle Nazioni Unite, da cui ci aspettiamo un intervento immediato” (dottor Matteo Renzi, presidente del Consiglio). Tocca dire che le parole di Renzi sono le più sensate. Il fatto è che Renzi è infastidito perché gravi eventi mondiali carichi di vittime e di pericoli lo stanno distraendo dall’unica cosa che lo diverte, e che lui chiama “riforme”.
Ed è fortemente irritato sia con Isis (che proprio adesso gli deve arrivare ai confini con il Califfato) e con i suoi ministri che danno cenni, sia pure sbagliati, di reazione. Sia chiaro, sta dicendo Renzi, che noi non abbiamo e non vogliamo avere né una politica estera (vedi Mogherini, in casa e fuori) né un ruolo nelle vicende internazionali, persino se provocano la fuga dell’ambasciatore e di centinaia di concittadini ormai in immediato pericolo. Come ha detto Angelino Alfano: “Non c’è un minuto da perdere”. Lui, che è cauto con le parole, non ha precisato per che cosa.
Da Il Fatto Quotidiano del 17/02/2015.
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