iafran ha scritto:camillobenso ha scritto:La domanda a flaviomob, era di una semplicità disarmante.
Cosa rappresenta per te questo articolo??? Qual'è la sua essenza???
Di semplice era semplice, dopo nove volte è risultata anche particolarmente disarmante:
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oppure quest'altro???? ... oppure questo????? ... oppure questo???? ... o questo????? ... od anche questo? ... anche questo ...... e questo no????? ... ed infine questo?????>>
camillobenso ha scritto:Posso chiederti in cosa consiste di concreto il tuo personale fastidio in tutto questo?
Forse le tue intenzioni erano altre, ma io le ho percepite come uno
"sfottò" (per non usare lo stesso termine che ha utilizzato Rom).
Spero di essere stato all'altezza di E.T.
Vediamo di parlarci chiaro, perché in 13 anni di forum di Cs, è stato il modum operandi più opportuno per rimanere sui forum.
La materia del contendere, fin dal thread precedente, che si poteva considerare concluso, era il fastidio provato da alcuni per la presenza di articoli di quotidiani sul forum.
Quelli di Rom sono già stati riportati.
Quelli di flaviomod consistono, dopo la sua spiegazione, nel fatto che avendoli già letti su il Fatto Quotidiano se li ritrova sul forum.
E.T. preferisce sceglierseli direttamente su Il Fatto Quotidiano.
Un articolo di giornale o di una rivista, rappresenta il pensiero compiuto del suo autore su un determinato tema.
E la domanda a flaviomod, era intesa a capire come invece intendeva lui il contenuto di un articolo di giornale.
Cosa rappresenta per te questo articolo??? Qual'è la sua essenza???
Ad esempio:
L'editorialista del Corriere della Sera, Massimo Franco, espone oggi il suo pensiero, il suo punto di vista, su come si sta evolvendo la situazione politica italiana, in quest'ultima fase. Ma ci sono anche altri autori, in questa giornata che meriterebbero di essere letti e discussi nel contesto di un forum politico.
Corriere 6.3.15
La transizione accentua le lacerazioni nei partiti
di Massimo Franco
Le tentazioni scissionistiche che si avvertono un po’ in tutti i partiti sono sintomi di un sistema in evoluzione.
Più si appanna la stella di Silvio Berlusconi, più è evidente la difficoltà di tenere unite forze nate sulla categoria berlusconismo-antiberlusconismo.
La prima a risultare piena di crepe è proprio Forza Italia, creatura dell’ex premier: a conferma che la sua leadership si è irrimediabilmente consumata.
C’è un gruppo di fedelissimi che gli si stringono intorno, in nome di un’appartenenza quasi in trincea.
E c’è un gruppone che guarda altrove e aspetta solo di capire se e quando sarà il momento di staccarsi.
Per quanto premiata nei sondaggi, la Lega vive una crisi simile.
Nei tempi d’oro del governo e del federalismo imposto al centrodestra nazionale, le tensioni tra lumbard e Liga veneta passavano in secondo piano.
Ora si impongono in prima fila.
E la scissione in embrione in un Veneto dove finora il Carroccio ha dominato, dimostra quanto perfino l’identità territoriale sia sottoposta a tensioni e strappi fino a poco fa imprevedibili.
La destra cambia pelle e strategia perché si è rotto il blocco elettorale e di interessi che la teneva unita.
E l’opposizione la condanna ad una deriva che potrebbe durare anni.
È come se ogni contenitore si rivelasse inadeguato rispetto ad una fase di passaggio che rimescola rapporti di forza, leadership e coordinate culturali.
Non a caso anche il più moderno, e il più atipico, come il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, ha subìto in questi due anni un assestamento nel quale ha perso pezzi.
Perfino il Pd di Matteo Renzi non riesce a sfuggire ai conati di spaccatura: sebbene non sia chiaro chi vuole andarsene e chi invece spinge perché gli altri se ne vadano.
Risulta sempre più evidente, tuttavia, l’esistenza di «due Pd», o forse tre, in apparenza inconciliabili.
È una distanza che si misura nel rapporto col sindacato, e non solo.
Coinvolge le relazioni col resto della sinistra, e la scelta dell’elettorato di riferimento.
La frattura è di cultura, prima ancora che sulla politica.
La volontà di Renzi di sfondare nel mondo moderato, un tempo appannaggio di Berlusconi, deve fare i conti con l’identità storica del suo partito.
E i toni dello scontro interno sono tali da far pensare che l’involucro del Pd potrebbe lacerarsi da un momento all’altro: anche se per ora non accadrà, come non accadrà dentro Fi.
In questo periodo, prevale la coabitazione forzata tra componenti che ormai non hanno molto in comune; ma debbono aspettare che lo sfondo si chiarisca prima di compiere scelte definitive.
Oggi, dunque, i partiti appaiono gusci, se non vuoti, plasmati con criteri del passato; e dunque condannati ad una metamorfosi radicale.
Nella tendenza di Renzi a sfruttare pezzi dell’uno o dell’altro per fare avanzare i suoi obiettivi in Parlamento si intravede, più e oltre che la sua spregiudicatezza, la scarsa tenuta di alcune formazioni ridotte a semplici sigle.
Il risultato è un metodo di governo verticale, che si alimenta della confusione e si rafforza grazie alle contraddizioni altrui; ma insieme rischia di rimanerne vittima.
Almeno fino a quando la transizione dai vecchi ai nuovi contenitori sarà compiuta, rivelando un sistema così cambiato da essere irriconoscibile.
Questa analisi di Massimo Franco, può essere ritenuta condivisibile (ed io la condivido), parzialmente condivisibile, o per niente condivisibile.
Ma rimane comunque un contributo informativo a chi si interessa di politica quotidianamente, come questo forum, e contemporaneamente innesca elementi di discussione in un forum politico.
Il condivido che si usava tempi addietro non viene più usato. Tanto che se non compare nulla l'articolo lo si ritiene condivisibile.
Altrimenti si riportano tutti i commenti sul perché integralmente od alcune sue parti non si ritengono condivisibili.
Pertanto, un articolo, equivale, a qualsiasi post dei forumisti iscritti, con la sola differenza che dal punto di vista letterario presenta obbligatoriamente una fattura diversa.
Per questo motivo ho postato più articoli di quotidiani nella domanda a flaviomod, in modo di avere più elementi per comprendere, che gli articoli di giornale, rappresentano il pensiero e l'analisi dei vari autori.
Che alla fine corrispondono al pensiero o all'analisi di chi interviene sul forum a titolo personale.