quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
Ma ancora stiamo a parlarne?
Come se fossero persone degne di considerazione?
Renzi aveva una accordo di massima con Berlusconi.
Questo gli ha permesso di far fuori SEL, Letta e sinistra PD.
Per cui tutte le schifezze che vediamo in parte gli sono
nativamente congeniali idelogicamente, in parte derivano
dalla SUA necessità di avere Berlusconi dalla sua.
E' da qui che si deve partire.
Questo è il personaggio.
Per lui è più importante governare LUI, con qualunque mezzo,
piuttosto che far vincere e governare una coalizione di CSX
per fare politiche di CSX.
Un tale personaggio è ovvio che fa, disfa, dice, sconfessa, senza
alcuna remora, limite o scrupolo.
Figuriamoci aspettarsi coerenza e rispetto verso il programma del CSX,
i suoi valori, la Costituzione.
O anche il semplice buon senso di "fare le cose per bene".
Non gliene frega una cippa di niente e nessuno.
Mi spiace per quelli che l'hanno magnificato in tutti questi anni.
Ma adesso vedremo il risultato dell'ennesimo innamoramento insensato
degli italiani, stavolta di sinistra, verso il solito pifferaio di turno.
soloo42001
Come se fossero persone degne di considerazione?
Renzi aveva una accordo di massima con Berlusconi.
Questo gli ha permesso di far fuori SEL, Letta e sinistra PD.
Per cui tutte le schifezze che vediamo in parte gli sono
nativamente congeniali idelogicamente, in parte derivano
dalla SUA necessità di avere Berlusconi dalla sua.
E' da qui che si deve partire.
Questo è il personaggio.
Per lui è più importante governare LUI, con qualunque mezzo,
piuttosto che far vincere e governare una coalizione di CSX
per fare politiche di CSX.
Un tale personaggio è ovvio che fa, disfa, dice, sconfessa, senza
alcuna remora, limite o scrupolo.
Figuriamoci aspettarsi coerenza e rispetto verso il programma del CSX,
i suoi valori, la Costituzione.
O anche il semplice buon senso di "fare le cose per bene".
Non gliene frega una cippa di niente e nessuno.
Mi spiace per quelli che l'hanno magnificato in tutti questi anni.
Ma adesso vedremo il risultato dell'ennesimo innamoramento insensato
degli italiani, stavolta di sinistra, verso il solito pifferaio di turno.
soloo42001
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Re: quo vadis PD ????
Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio - 1
Dunque per il bene stesso della sinistra, quella vera ed a meno di una crescita seria e responsabile del popolo vero di sinistra che si dichiarasse apertamente per una coalizione di forze, una UNIONS e cominciasse seriamente a lottare da popolo della sinistra, la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE. Farlo significherebbe dare campo libero a quel cavallo di troia che risponde al nome di Matteo ed alla sua politica di distruzione di una storia prima ancora di una distruzione sociale quale quella che sta mettendo in atto.
I comportamenti di quella minoranza perciò devono tutti essere concentrati in una lotta dura, ma dall’interno del partito, agendo da forze partigiane e da guerriglieri all’interno del parlamento nel boicottare esplicitamente tutti quei provvedimenti che sono in antitesi con quella che è l’idea genetica della sinistra e sino a provocare una responsabile caduta del governo nel non approvare l’italicum o qualsiasi altra legge su cui viene posta la fiducia.
Francesco Briganti
Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio.
…..la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE.
1) Dal punto di vista “militare”, bisogna valutare quali siano le possibilità di successo dell’operazione proposta da Briganti:
I comportamenti di quella minoranza perciò devono tutti essere concentrati in una lotta dura, ma dall’interno del partito, agendo da forze partigiane e da guerriglieri all’interno del parlamento nel boicottare esplicitamente tutti quei provvedimenti che sono in antitesi con quella che è l’idea genetica della sinistra
- Forze partigiane e guerriglieri all’interno di questo Parlamento non ne esistono affatto.
- Semmai, esistono forze partigiane e guerriglieri della “poltrona” e del “tengo famiglia”.
- Nella puntata di ieri sera di Servizio pubblico, emerge chiaramente che il personaggio più in vista della “sinistra dem”, Pier Luigi Bersani, è completamente inadatto a svolgere il ruolo di guida dei guerriglieri e delle forze partigiane. Figuriamo gli altri.
- Il Bersani pensiero:
http://www.serviziopubblico.it/puntate/zitto-e-pedala/
PS. Non ho nulla di personale nei confronti di Pier Luigi. Come l’Annunziata, lo considero, in generale, una brava persona. Uno di quei ragazzi nati nel dopoguerra in una zona a Nord dell’Emilia rossa, cattolico in una famiglia cattolica, con una forte predisposizione all’insofferenza alle ingiustizie sociali, tanto da spingerlo da giovane ad aderire al Pci, che ai tempi era schierato, nominalmente, dalla parte dei più deboli, compreso il mondo del lavoro.
Ma da allora il mondo è cambiato, dentro e fuori dall’Italia.
Possiamo dire che Pier Luigi, 64 anni ancora da compiere (è nato nello stesso giorno di Silvietto), ha imparato poco circa alcuni fondamentali sul come viene scandita la vita su questo pianeta.
Ha imparato poco dalla lezione di Sandro Pertini, una delle persone più corrette del novecento.
Soprattutto là dove Sandro sosteneva:
“ A bandito,..bandito e mezzo”. Cioè, quando hai a che fare con un bandito, se vuoi sopravvivere ti devi tramutare in un bandito almeno al 50% più bandito di lui.
Invece Bersani, come ha proclamato ieri sera, intende essere leale con il suo segretario. Ovvio che non la spunterà mai con quel bandito di Rignano. Spregiudicato e senza scrupoli per nessuno. Soprattutto verso chi ostacola la sua ascesa al potere. L’unico scopo della sua vita.
Dunque per il bene stesso della sinistra, quella vera ed a meno di una crescita seria e responsabile del popolo vero di sinistra che si dichiarasse apertamente per una coalizione di forze, una UNIONS e cominciasse seriamente a lottare da popolo della sinistra, la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE. Farlo significherebbe dare campo libero a quel cavallo di troia che risponde al nome di Matteo ed alla sua politica di distruzione di una storia prima ancora di una distruzione sociale quale quella che sta mettendo in atto.
I comportamenti di quella minoranza perciò devono tutti essere concentrati in una lotta dura, ma dall’interno del partito, agendo da forze partigiane e da guerriglieri all’interno del parlamento nel boicottare esplicitamente tutti quei provvedimenti che sono in antitesi con quella che è l’idea genetica della sinistra e sino a provocare una responsabile caduta del governo nel non approvare l’italicum o qualsiasi altra legge su cui viene posta la fiducia.
Francesco Briganti
Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio.
…..la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE.
1) Dal punto di vista “militare”, bisogna valutare quali siano le possibilità di successo dell’operazione proposta da Briganti:
I comportamenti di quella minoranza perciò devono tutti essere concentrati in una lotta dura, ma dall’interno del partito, agendo da forze partigiane e da guerriglieri all’interno del parlamento nel boicottare esplicitamente tutti quei provvedimenti che sono in antitesi con quella che è l’idea genetica della sinistra
- Forze partigiane e guerriglieri all’interno di questo Parlamento non ne esistono affatto.
- Semmai, esistono forze partigiane e guerriglieri della “poltrona” e del “tengo famiglia”.
- Nella puntata di ieri sera di Servizio pubblico, emerge chiaramente che il personaggio più in vista della “sinistra dem”, Pier Luigi Bersani, è completamente inadatto a svolgere il ruolo di guida dei guerriglieri e delle forze partigiane. Figuriamo gli altri.
- Il Bersani pensiero:
http://www.serviziopubblico.it/puntate/zitto-e-pedala/
PS. Non ho nulla di personale nei confronti di Pier Luigi. Come l’Annunziata, lo considero, in generale, una brava persona. Uno di quei ragazzi nati nel dopoguerra in una zona a Nord dell’Emilia rossa, cattolico in una famiglia cattolica, con una forte predisposizione all’insofferenza alle ingiustizie sociali, tanto da spingerlo da giovane ad aderire al Pci, che ai tempi era schierato, nominalmente, dalla parte dei più deboli, compreso il mondo del lavoro.
Ma da allora il mondo è cambiato, dentro e fuori dall’Italia.
Possiamo dire che Pier Luigi, 64 anni ancora da compiere (è nato nello stesso giorno di Silvietto), ha imparato poco circa alcuni fondamentali sul come viene scandita la vita su questo pianeta.
Ha imparato poco dalla lezione di Sandro Pertini, una delle persone più corrette del novecento.
Soprattutto là dove Sandro sosteneva:
“ A bandito,..bandito e mezzo”. Cioè, quando hai a che fare con un bandito, se vuoi sopravvivere ti devi tramutare in un bandito almeno al 50% più bandito di lui.
Invece Bersani, come ha proclamato ieri sera, intende essere leale con il suo segretario. Ovvio che non la spunterà mai con quel bandito di Rignano. Spregiudicato e senza scrupoli per nessuno. Soprattutto verso chi ostacola la sua ascesa al potere. L’unico scopo della sua vita.
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Re: quo vadis PD ????
soloo42001 ha scritto:Ma ancora stiamo a parlarne?
Come se fossero persone degne di considerazione?
Renzi aveva una accordo di massima con Berlusconi.
Questo gli ha permesso di far fuori SEL, Letta e sinistra PD.
Per cui tutte le schifezze che vediamo in parte gli sono
nativamente congeniali idelogicamente, in parte derivano
dalla SUA necessità di avere Berlusconi dalla sua.
E' da qui che si deve partire.
Questo è il personaggio.
Per lui è più importante governare LUI, con qualunque mezzo,
piuttosto che far vincere e governare una coalizione di CSX
per fare politiche di CSX.
Un tale personaggio è ovvio che fa, disfa, dice, sconfessa, senza
alcuna remora, limite o scrupolo.
Figuriamoci aspettarsi coerenza e rispetto verso il programma del CSX,
i suoi valori, la Costituzione.
O anche il semplice buon senso di "fare le cose per bene".
Non gliene frega una cippa di niente e nessuno.
Mi spiace per quelli che l'hanno magnificato in tutti questi anni.
Ma adesso vedremo il risultato dell'ennesimo innamoramento insensato
degli italiani, stavolta di sinistra, verso il solito pifferaio di turno.
soloo42001
Renzi aveva una accordo di massima con Berlusconi.
Questo gli ha permesso di far fuori SEL, Letta e sinistra PD.
Soloo42001
Questa è la sua mission.
Spesso si trascura chi ci stà dietro a Nembo Kid.
Sono anni che Verdini ha adocchiato il giovane rignanese. Non bisogna quindi dimenticarsi che dire Verdini vuol dire P3, quindi la massoneria deviata toscana che fa capo a Gelli (P2)
La parte preponderante del programma del “Piano di Rinascita Democratica” è stato portato avanti da Silvio Berlusconi.
Adesso ci vuole l’uomo che lo completi.
La riforma della Costituzione è prioritaria solo per Gelli, non per il popolo italiano. Ed è stata questa una delle prime scelte di Nembo Kid
Come, è prioritaria la scelta di annullare il Senato.
Bisogna ritornare alle scelte del ventennio fascista, dove la Camera era alle dipendenze dell’esecutivo mussoliniano.
Anche Bersani ieri sera ha evidenziato ch non essendo più in vigore (a parole), il patto del Nazareno, non ha più senso sostenere l’Italicum.
Invece è lo stesso Renzi che lo sostiene pretendendo il prendere o lasciare.
Sono Gelli e Verdini che premono che vada in porto così com’è.
Sono in molti, troppi che si sono dimenticati la legge Acerbo, l’anticamera dell’avvento politico, tramite elezioni, del fascismo.
Da Wikipedia:
Il sistema delineato dal disegno di legge Acerbo andava a modificare il sistema proporzionale in vigore da 4 anni, integrandolo con un premio di maggioranza, che sarebbe scattato in favore del partito più votato che avesse anche superato il quorum del 25%, aggiudicandogli i 2/3 dei seggi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Acerbo
Non se l’è però scordata Licio Gelli, che sogna di morire dopo aver ripristinato il fascismo degli anni 2000, come da volontà della massoneria deviata che controlla ancora il Paese.
PS - 1 Questa settimana, alla libreria Feltrinelli di Milano, l’ex giudice di Mani pulite, Gherardo Colombo si è tolto un peso dallo stomaco, facendo presente che ai tempi, il fascicolo dell’indagine milanese sulla P2, fu richiesto da Roma, noto ai tempi come “Il porto delle nebbie”, e lì sepolto.
PS – 2 Stamani, su vari quotidiani, è stata riportata la notizia che il generale Bozzo, braccio destro del generale Della Chiesa, ha dichiarato che l’Arma sapeva dov’era prigioniero Moro, ma fece finta di niente.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -98719.htm
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- Iscritto il: 09/01/2015, 10:40
Re: quo vadis PD ????
- Nella puntata di ieri sera di Servizio pubblico, emerge chiaramente che il personaggio più in vista della “sinistra dem”, Pier Luigi Bersani, è completamente inadatto a svolgere il ruolo di guida dei guerriglieri e delle forze partigiane. Figuriamo gli altri.
E' questa la vera tragedia.
L'Ulivo e il PD falliscono proprio per via di questi personaggi "buoni", brave persone, serie,
non in grado di capire con chi o cosa hanno a che fare.
E tantomeno in grado di agire in conseguenza coi mezzi necessari: scioperi, boicottaggi,
agguati parlamentari, anche la caduta del governo.
Quanti governi DC caduti per un nonnulla.
Eppure questi "bravi bagai" ci stanno facendo tornare al fascismo pur di non
fare ciò cui la storia li chiama.
Opporsi come e quanto necessario.
Prodi, Bersani, quante brave persone.
Ma mi domando: ci godono a farsi fottere dal brigante di turno?
Ci provano gusto a mandare al diavolo il loro stesso lavoro?
Non lo capisco.
Comunque non è dalla sinistra PD che si può ripartire.
Più i giorni passano più si capisce che manca la volontà, prima ancora degli uomini.
Il problema è che manca pure in SEL.
E pure dalle parti della CGIL/FIOM.
Davvero oggi è solo dal lato grillino che sarebbero in grado di mordere.
Peccato che si limitano a giocare come il gatto col topo.
soloo42001
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- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: quo vadis PD ????
Parole sante le tue Soloone. Parole sante.soloo42001 ha scritto:...E' questa la vera tragedia.- Nella puntata di ieri sera di Servizio pubblico, emerge chiaramente che il personaggio più in vista della “sinistra dem”, Pier Luigi Bersani, è completamente inadatto a svolgere il ruolo di guida dei guerriglieri e delle forze partigiane. Figuriamo gli altri.
...L'Ulivo e il PD falliscono proprio per via di questi personaggi "buoni", brave persone, serie,
...Prodi, Bersani, quante brave persone.
Ma mi domando: ci godono a farsi fottere dal brigante di turno?
Ci provano gusto a mandare al diavolo il loro stesso lavoro?
Non lo capisco.
..Il problema è che manca pure in SEL.
E pure dalle parti della CGIL/FIOM.
Davvero oggi è solo dal lato grillino che sarebbero in grado di mordere.
Peccato che si limitano a giocare come il gatto col topo.
soloo42001
1°- Per quanto riguarda Prodo, per quel che ne possono pemsare molti anche qui, sara' anche onesto (?) ma non ha i miei stessi obiettivi e per tale motivo non ho mai capito perche anche all'interno della sinistra lo osannassero
Bersani sara' stato anche un bravo governatori(allora) ma non ha la stoffa per essere un segretario o uno per rifondare la sinistra. Si e' adattato troppo velocemente al sistema e pensa ancora di poterlo correggere e non si e' accorto che son gli altri che hanno corretto lui.
2°-SEL non la capisco ancora anche se finora le ho dato il mio appoggio. Non ci vedo chiaro se non fare la solita opposizione. Manche di chiarezza interna e di obiettivi condivisi. Si barcamena all'interno di quest'area di sinistra(?)
3°-La CGIL e la FIOM. Qui vengono messe in evidenza le stesse contraddizioni che esistono nel PD. Quello che si smarca un po' da tutto questo e la FIOM con Landini ma e' troppo poco nell'arco politico/sindacale. Si trova contro tutti gli altri sindacati e parte della CGIL che cion i loro mezzi mediatici tentano mi metterla alle corde.
4°- I grillini? Beh in questo momento sono gli unici a dire qualcosa ma son troppo infantili politicamente mentre in questo momento abbiamo bisogno di persone prepapate e non abbiamo tempo di aspettare che maturino. Sarebbe troppo tardi(e lo dico questo a Paolino).
Sono un movimento in cui ci stan dentro un po' tutti e a occasione fanno dichiarazioni che vanno bene soltanto in quel medesimo momento. Hanno imparato come funzionano i media e come far proseliti da tutte le parti.
Purtroppo dimostrano, ora, di saper fare opposizione ma domani qualora potessero essere una componente politica/governativa credo che scoppierebbero le contraddizioni interne che ,purtroppo ci sono e sono anche evidenti.
Ma allora che ci resta a noi? Aspettiamo i vari Godot (Syriza, Podemos e altri) sui gia' notiamo delle contraddizioni politiche?
Siamo una caporetto anche sopratutto perche siamo noi stessi dei fanti senza fucile e senza progetto.
Lo dimostra anche il fatto che qui continuiamo a dividerci non sulla sostanza ma sul "personalismo" che poco a che fare con la vera politica.
5°-Pertini? E qui rispondo allo Zione. Certo, era un uomo tutto di un pezzo e per lui pane era pane e vino era vino. Mediare si, questo va piu' che bene ma occorre sempre avere la barra dritta dalla quale la mediazione non ha alcun senso.
Quale di questi nostri "eletti" ha il vero senso della politica?
E fra noi esiste questo?
Per essere di questa pasta bisogna aver chiaro cosa si vuole e dove si deve arrivare. In mancanza di questo qualsiasi mediazione avra' il solo effetto di chetare le acque per un determinato tempo ma questa non e' politica. E' un'altra cosa e questo Bersani dovrebbe saperlo. Almeno lo spero.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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- Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Re: quo vadis PD ????
Ho riportato lo scritto di Briganti definendolo: una opinione degna di... attenzione,camillobenso ha scritto:Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio - 1
Dunque per il bene stesso della sinistra, quella vera ed a meno di una crescita seria e responsabile del popolo vero di sinistra che si dichiarasse apertamente per una coalizione di forze, una UNIONS e cominciasse seriamente a lottare da popolo della sinistra, la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE. Farlo significherebbe dare campo libero a quel cavallo di troia che risponde al nome di Matteo ed alla sua politica di distruzione di una storia prima ancora di una distruzione sociale quale quella che sta mettendo in atto.
I comportamenti di quella minoranza perciò devono tutti essere concentrati in una lotta dura, ma dall’interno del partito, agendo da forze partigiane e da guerriglieri all’interno del parlamento nel boicottare esplicitamente tutti quei provvedimenti che sono in antitesi con quella che è l’idea genetica della sinistra e sino a provocare una responsabile caduta del governo nel non approvare l’italicum o qualsiasi altra legge su cui viene posta la fiducia.
Francesco Briganti
Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio.
…..la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE.
perchè ritengo che l'argomento non sia affatto scontato e meriti considerazione e una dovuta riflessione.
La questione: minoranza PD dentro o fuori del partito.
Confesso che non ho certezze ...anzi...
Proviamo a ragionare immaginando cosa Renzi, ritiene più vantaggioso per lui.
Preferisce il contrasto e lo scontro, avendo, di volta in volta un voto contrario da una minoranza che resti ad occupare caparbiamente uno spazio, manifestando tutta la dissidenza, o l'uscita della stessa dal partito?
Io penso che preferirebbe che questi quattro rompiscatole se ne vadano, anche perché, non sarebbero tanti di più ad andarsene, ed in questo modo gli risparmierebbe la fatica di attivarsi per una antipatica espulsione.
Quanti di quei 120 (?) sarebbero veramente determinati ad uscire ed aggregarsi con un progetto ed un leader comune?
Il problema sta qui: a sinistra non c'è unità ...purtroppo.
È vero che non si può andare avanti a colpi di ultimatum... hanno già abusato, con minacce a vuoto, vanificando l'arma della minaccia.
Quindi da "banditi" basta minacciare! Votino decisamente CONTRO restando dentro e magari facendosi cacciare.“ A bandito,..bandito e mezzo”. Cioè, quando hai a che fare con un bandito, se vuoi sopravvivere ti devi tramutare in un bandito almeno al 50% più bandito di lui.
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Re: quo vadis PD ????
Son sempre stato del l'avviso anch'io che sarebbe uno sbaglio che la minoranza PD facesse una scissione . Questo nei miei precedenti post l'ho sempre evidenziato.erding ha scritto:Ho riportato lo scritto di Briganti definendolo: una opinione degna di... attenzione,camillobenso ha scritto:Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio - 1
Dunque per il bene stesso della sinistra, quella vera ed a meno di una crescita seria e responsabile del popolo vero di sinistra che si dichiarasse apertamente per una coalizione di forze, una UNIONS e cominciasse seriamente a lottare da popolo della sinistra, la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE. Farlo significherebbe dare campo libero a quel cavallo di troia che risponde al nome di Matteo ed alla sua politica di distruzione di una storia prima ancora di una distruzione sociale quale quella che sta mettendo in atto.i
I comportamenti di quella minoranza perciò devono tutti essere concentrati in una lotta dura, ma dall’interno del partito, agendo da forze partigiane e da guerriglieri all’interno del parlamento nel boicottare esplicitamente tutti quei provvedimenti che sono in antitesi con quella che è l’idea genetica della sinistra e sino a provocare una responsabile caduta del governo nel non approvare l’italicum o qualsiasi altra legge su cui viene posta la fiducia.
Francesco Briganti
Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio.
…..la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE.
perchè ritengo che l'argomento non sia affatto scontato e meriti considerazione e una dovuta riflessione.
La questione: minoranza PD dentro o fuori del partito.
Confesso che non ho certezze ...anzi...
Proviamo a ragionare immaginando cosa Renzi, ritiene più vantaggioso per lui.
Preferisce il contrasto e lo scontro, avendo, di volta in volta un voto contrario da una minoranza che resti ad occupare caparbiamente uno spazio, manifestando tutta la dissidenza, o l'uscita della stessa dal partito?
Io penso che preferirebbe che questi quattro rompiscatole se ne vadano, anche perché, non sarebbero tanti di più ad andarsene, ed in questo modo gli risparmierebbe la fatica di attivarsi per una antipatica espulsione.
Quanti di quei 120 (?) sarebbero veramente determinati ad uscire ed aggregarsi con un progetto ed un leader comune?
Il problema sta qui: a sinistra non c'è unità ...purtroppo.
È vero che non si può andare avanti a colpi di ultimatum... hanno già abusato, con minacce a vuoto, vanificando l'arma della minaccia.
Quindi da "banditi" basta minacciare! Votino decisamente CONTRO restando dentro e magari facendosi cacciare.“ A bandito,..bandito e mezzo”. Cioè, quando hai a che fare con un bandito, se vuoi sopravvivere ti devi tramutare in un bandito almeno al 50% più bandito di lui.
Quindi sarebbe molto più utile fare opposizione all'interno dello stesso partito che uscirne facendo un regali alla linea politica di Renzi.
Detto questo però bisogna essere coerenti e votar contro quando si è consapevoli dell'errore delle proposte, ma se questo non avviene a che servono queste minoranze? Pensano forse che qualora dovessero essere la causa della caduta del governo questo ricadrebbe su di loro?
Probabilmente si se non sono in grado di promuovere un' attenta protesta in grado di far conoscere i veri motivi della loro protesta.
Siamo arrivati ad un bivio e devono per forza sceglierne uno e non rimanere costantemente in mezzo al guado.
Per quanto riguarda "a bandito......bandito e mezzo" anche su questo son sempre stato d'accordo ma questo vale in tutte le situazioni anche quando non è lo stato in grado di difenderti. Non può essere associato solo dove vogliamo gli altri.
Un salutone
Ultima modifica di pancho il 18/04/2015, 13:52, modificato 1 volta in totale.
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: quo vadis PD ????
Bersani è stato "fregato" da Monti che gli aveva promesso di non candidarsi in cambio dell'appoggio (bipartisan) al suo governo, spinto da Napolitano.
Dopo le elezioni è stato lo stesso Napolitano a rifiutare di affidargli almeno un incarico esplorativo.
Nel mezzo, l'ex segretario PD ha fatto una campagna elettorale disastrosa inseguendo continuamente i centristi.
E' una brava persona, ma in questo paese si sa che fine fanno le brave persone.
L'opposizione però non può basarsi sul ciclo ovulatorio di Grillo o sull'inettitudine della sinistra PD, mentre SEL numericamente è poco rilevante. L'opposizione dev'essere prima di tutto SOCIALE SOCIALE SOCIALE.
Dopo le elezioni è stato lo stesso Napolitano a rifiutare di affidargli almeno un incarico esplorativo.
Nel mezzo, l'ex segretario PD ha fatto una campagna elettorale disastrosa inseguendo continuamente i centristi.
E' una brava persona, ma in questo paese si sa che fine fanno le brave persone.
L'opposizione però non può basarsi sul ciclo ovulatorio di Grillo o sull'inettitudine della sinistra PD, mentre SEL numericamente è poco rilevante. L'opposizione dev'essere prima di tutto SOCIALE SOCIALE SOCIALE.
Renzi elenca i successi del governo. “Sarò breve”.
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Re: quo vadis PD ????
[ciwati]
Il blog di Giuseppe Civati
Scambio, quale scambio?
Il premier nell'ultima puntata di House of 3 cards ha dichiarato di voler
cambiare la riforma del Senato il venerdì su Repubblica e l’ha smentita il sabato al Corriere.
Aspettiamo l'edizione di domani della Stampa per capire se ci sono ulteriori cambiamenti:
magari dichiara che si vota a ottobre. Chissà.
Oggi, dopo aver dichiarato di voler promuovere uno «scambio» a Claudio Tito,
il capo della politica del giornale diretto da Ezio Mauro, dichiara al giornale
milanese: «nessuno scambio». Ci mancherebbe!
Nel frattempo, tutti i quotidiani se la prendono con la 'minoranza' del Pd.
Ormai è uno sport nazionale, anche perché il concetto è sempre più vago e a tratti
inquietante: praticamente tutti gli esponenti della 'minoranza' fanno capire che la riforma
– proprio quella che non avrebbero mai votato – alla fine la voteranno.
Fortunatamente, ieri avevo riepilogato la mia personalissima posizione:
(1) certo che il Senato può essere elettivo, è stato Renzi a non volerlo.
Volendo si potrebbe farlo così davvero.
(2) Non cambia la mia posizione sull'Italicum, in ogni caso: ogni volta altri votano a favore,
nella speranza (minuscolo) di veder migliorare il successivo provvedimento.
E ogni volta, puntualmente, il premier incassa e va avanti come se niente fosse.
Per me se una legge è pessima, non la si vota.
Non si tratta di questione di corrente, si tratta di questione di democrazia.
(3) Se si continua così, diventa difficile anche soltanto discutere.
Spero che a casa, davanti ai teleschermi, se ne rendano conto.
http://www.ciwati.it/2015/04/18/scambio-quale-scambio/
Il blog di Giuseppe Civati
Scambio, quale scambio?
Il premier nell'ultima puntata di House of 3 cards ha dichiarato di voler
cambiare la riforma del Senato il venerdì su Repubblica e l’ha smentita il sabato al Corriere.
Aspettiamo l'edizione di domani della Stampa per capire se ci sono ulteriori cambiamenti:
magari dichiara che si vota a ottobre. Chissà.
Oggi, dopo aver dichiarato di voler promuovere uno «scambio» a Claudio Tito,
il capo della politica del giornale diretto da Ezio Mauro, dichiara al giornale
milanese: «nessuno scambio». Ci mancherebbe!
Nel frattempo, tutti i quotidiani se la prendono con la 'minoranza' del Pd.
Ormai è uno sport nazionale, anche perché il concetto è sempre più vago e a tratti
inquietante: praticamente tutti gli esponenti della 'minoranza' fanno capire che la riforma
– proprio quella che non avrebbero mai votato – alla fine la voteranno.
Fortunatamente, ieri avevo riepilogato la mia personalissima posizione:
(1) certo che il Senato può essere elettivo, è stato Renzi a non volerlo.
Volendo si potrebbe farlo così davvero.
(2) Non cambia la mia posizione sull'Italicum, in ogni caso: ogni volta altri votano a favore,
nella speranza (minuscolo) di veder migliorare il successivo provvedimento.
E ogni volta, puntualmente, il premier incassa e va avanti come se niente fosse.
Per me se una legge è pessima, non la si vota.
Non si tratta di questione di corrente, si tratta di questione di democrazia.
(3) Se si continua così, diventa difficile anche soltanto discutere.
Spero che a casa, davanti ai teleschermi, se ne rendano conto.
http://www.ciwati.it/2015/04/18/scambio-quale-scambio/
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