quo vadis PD ????

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

pancho ha scritto:
erding ha scritto:
camillobenso ha scritto:Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio - 1


Dunque per il bene stesso della sinistra, quella vera ed a meno di una crescita seria e responsabile del popolo vero di sinistra che si dichiarasse apertamente per una coalizione di forze, una UNIONS e cominciasse seriamente a lottare da popolo della sinistra, la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE. Farlo significherebbe dare campo libero a quel cavallo di troia che risponde al nome di Matteo ed alla sua politica di distruzione di una storia prima ancora di una distruzione sociale quale quella che sta mettendo in atto.i

I comportamenti di quella minoranza perciò devono tutti essere concentrati in una lotta dura, ma dall’interno del partito, agendo da forze partigiane e da guerriglieri all’interno del parlamento nel boicottare esplicitamente tutti quei provvedimenti che sono in antitesi con quella che è l’idea genetica della sinistra e sino a provocare una responsabile caduta del governo nel non approvare l’italicum o qualsiasi altra legge su cui viene posta la fiducia.

Francesco Briganti


Perché divergo dal pensiero di Francesco Briganti, in questo passaggio.

…..la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE.

Ho riportato lo scritto di Briganti definendolo: una opinione degna di... attenzione,
perchè ritengo che l'argomento non sia affatto scontato e meriti considerazione e una dovuta riflessione.

La questione: minoranza PD dentro o fuori del partito.

Confesso che non ho certezze ...anzi...

Proviamo a ragionare immaginando cosa Renzi, ritiene più vantaggioso per lui.

Preferisce il contrasto e lo scontro, avendo, di volta in volta un voto contrario da una minoranza che resti ad occupare caparbiamente uno spazio, manifestando tutta la dissidenza, o l'uscita della stessa dal partito?

Io penso che preferirebbe che questi quattro rompiscatole se ne vadano, anche perché, non sarebbero tanti di più ad andarsene, ed in questo modo gli risparmierebbe la fatica di attivarsi per una antipatica espulsione.

Quanti di quei 120 (?) sarebbero veramente determinati ad uscire ed aggregarsi con un progetto ed un leader comune?

Il problema sta qui: a sinistra non c'è unità ...purtroppo.

È vero che non si può andare avanti a colpi di ultimatum... hanno già abusato, con minacce a vuoto, vanificando l'arma della minaccia.
“ A bandito,..bandito e mezzo”. Cioè, quando hai a che fare con un bandito, se vuoi sopravvivere ti devi tramutare in un bandito almeno al 50% più bandito di lui.
Quindi da "banditi" basta minacciare! Votino decisamente CONTRO restando dentro e magari facendosi cacciare.
Son sempre stato del l'avviso anch'io che sarebbe uno sbaglio che la minoranza PD facesse una scissione . Questo nei miei precedenti post l'ho sempre evidenziato.
Quindi sarebbe molto più utile fare opposizione all'interno dello stesso partito che uscirne facendo un regali alla linea politica di Renzi.

Detto questo però bisogna essere coerenti e votar contro quando si è consapevoli dell'errore delle proposte, ma se questo non avviene a che servono queste minoranze? Pensano forse che qualora dovessero essere la causa della caduta del governo questo ricadrebbe su di loro?

Probabilmente si se non sono in grado di promuovere un' attenta protesta in grado di far conoscere i veri motivi della loro protesta.

Siamo arrivati ad un bivio e devono per forza sceglierne uno e non rimanere costantemente in mezzo al guado.

Per quanto riguarda "a bandito......bandito e mezzo" anche su questo son sempre stato d'accordo ma questo vale in tutte le situazioni anche quando non è lo stato in grado di difenderti. Non può essere associato solo dove vogliamo gli altri.


Un salutone



La mission principale di Leopoldo Paràkulos, è far fuori la sinistra, compresa la CGIL, come è emerso nel dibattito di Omnibus di stamani.

NB. Chi è di sinistra, non può trascurare di visionare il dibattito di stamani con la presenza di:

- Ernesto Galli della Loggia.
- Marco Damilano
- Antonio Padellaro
- Corrispondente italiana della Reuters

http://www.la7.it/omnibus/rivedila7/omn ... 015-152588
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Son sempre stato del l'avviso anch'io che sarebbe uno sbaglio che la minoranza PD facesse una scissione . Questo nei miei precedenti post l'ho sempre evidenziato.
Quindi sarebbe molto più utile fare opposizione all'interno dello stesso partito che uscirne facendo un regali alla linea politica di Renzi.

pancho



L’opposizione la fa chi sa fare opposizione.

Travaglio, questa caricatura di opposizione, l’ha messa in modo tale che sembra una burletta,
http://www.serviziopubblico.it/2015/04/ ... ure-di-si/
ma nella realtà dei fatti, nuda e cruda, tutto si è svolto, e si svolge, in quei termini.

I dem della minoranza sono sempre alla penultima battaglia. (oggi le comiche, sono a loro appannaggio. La ditta ha vinto l’appalto).

Che i dem facsimili di sinistra siano in queste condizioni, Renzi l’ha capito da un pezzo e di conseguenza, li ricatta a piacimento. E i dem sinistri si fanno ricattare a piacimento.

Se si vuole distruggere definitivamente la sinistra mortuaria, lasciamo pure che Renzi prosegua la sua opera di demolizione ed asfaltatura.

C’è veramente qualcuno che crede che in un prossimo congresso, Bersani possa riprendersi la ditta, quando giovani e vecchi sono sempre pronti a salire sul carro del vincitore?

Per i militanti ex Pci è umiliante vedere i loro beniami presi a pesci in faccia da un bulletto di provincia, che non conosce la politica ed è solo furbo quel tanto che gli serve per conquistare il potere.

Cosa dovrebbero fare? Morire succubi schiavi renziani aspettando Godot oppure il Messia degli ebrei????

^^^^^

PS. Quei dem facsimili di sinistra, ricordano quella vecchissima barzelletta d'antan, oramai sfumata, dove 4 medici confidavano i loro clienti preferiti.
Il primo preferiva gli ingegneri perché erano precisini e avevano la targhetta su ogni organo. Il secondo preferiva gli elettricisti, perché coloravano vene ed arterie di rosso e di blu. Il terzo preferiva i bibliotecari perché stilavano l'elenco degli organi. Il quarto, che era anche il più vecchio, preferiva i politici perché, non avevano il fegato, mancavano di spina dorsale, ed il culo lo avevano dato via da tempo.
erding
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da erding »

Italicum, minoranza Pd contraria: tutti
cacciati da commissione alla Camera


"Abbiamo comunicato che non intendiamo votare né i singoli articoli né il mandato al relatore.
Ci è stato detto che saremo sostituiti nella Affari Costituzionali" ha comunicato il bersaniano Giorgis.
Polemica sulla possibile fiducia alla riforma elettorale. Cuperlo: "Legislatura a rischio"
di F. Q. | 20 aprile 2015


“Siamo all’ultimo chilometro, allo sprint finale: lo faremo sui pedali e a testa alta”. Ha ragione Matteo Renzi.
Perché per il Pd la stretta finale sull’Italicum è una salita difficile, dura, dove – restando al gergo ciclistico –
ogni scatto rischia di avere conseguenze nefaste. La conferma arriva dalla decisione della minoranza interna
al partito del premier e dalla reazione di quest’ultimo: dieci deputati della minoranza dem in commissione Affari Costituzionali
saranno “tutti sostituiti” dall’ufficio di presidenza del gruppo, che dovrebbe riunirsi questa sera. Ad annunciarlo
il bersaniano Andrea Giorgis: “Abbiamo comunicato che non intendiamo votare né i singoli articoli né il mandato al relatore.
Ci è stato detto che saremo sostituiti”. Tradotto: l’opposizione democratica si mette di traverso su un provvedimento
assai caro al leader e Renzi, senza giri di parole,
li caccia. La sintesi dell’accaduto la fornisce Stefano Fassina: “La sostituzione è un fatto grave” perché si tratta
“della conseguenza dell’indisponibilità da parte del presidente del Consiglio a riconoscere le correzioni necessarie
affinché il pacchetto Italicum-revisione del Senato non porti ad un presidenzialismo di fatto senza contrappesi e quindi
ad una pericolosa regressione della nostra democrazia”.
Muro contro muro, quindi. Con la bilancia che pende inevitabilmente dalla parte di Renzi, più forte per numeri e posizione.
A farne le spese nomi pesanti nella storia del Pd. Secondo quanto riferito da diverse fonti della minoranza dem, infatti,
i sostituiti dal Pd in commissione Affari costituzionali per le votazioni sulla legge elettorale, potrebbero
essere Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Rosy Bindi, Andrea Giorgis, Enzo Lattuca, Alfredo D’Attorre,
Barbara Pollastrini, Marilena Fabbri, Roberta Agostini, Marco Meloni.

Ma non è solo la questione della sostituzione in commissione ad agitare le acque democratiche. Matteo Renzi,
infatti, non ha escluso di mettere la fiducia della riforma della legge elettorale (“Fiducia?
Lo vedremo al momento della discussione parlamentare” ha detto), il che ha provocato la durissima reazione
della minoranza interna. Ed è proprio Cuperlo, uno dei presunti sostituiti, a pronunciare parole assai dure:
“La fiducia sull’Italicum rappresenterebbe uno strappo che metterebbe seriamente a rischio il proseguimento
della legislatura, perché le opposizioni tutte avrebbero una reazione forte”. Stefano Fassina, invece, parla di minaccia:
“Non voglio prendere in considerazione la continua minaccia del ricorso alla fiducia. E’ inaccettabile sul piano di principio.
Non la voterei nemmeno se condividessi la legge al 100%” ha detto Fassina, che alla domanda esplicita
se voterà o meno la legge in Aula ha risposto solo: “Presenteremo degli emendamenti”.

Sono 11 (“anche meno”, viene spiegato) quelli della minoranza Pd. Il termine per la presentazione delle proposte
di modifica è scaduto questa mattina alle 9. Gli emendamenti firmati da alcuni esponenti della minoranza dem,
tra i quali Alfredo D’Attorre, affrontano principalmente i nodi dei capilista bloccati e della mancata possibilità
di apparentamento tra le liste al ballottaggio. L’esatto opposto di quanto chiesto da Renzi nella riunione
dell’assemblea dei deputati Pd di mercoledì scorso, quando ha chiesto ai suoi di approvare l’Italicum a
Montecitorio senza modifiche. In “fortissimo dissenso” con questa linea il capogruppo
Roberto Speranza aveva rassegnato le proprie dimissioni.

Anche all’interno della minoranza, però, c’è una voce fuori dal coro: è quella di Giuseppe Lauricella.
“Alla riunione di gruppo ho preso una posizione diversa rispetto alla minoranza: sono dell’idea che
sulla legge elettorale dobbiamo andare avanti. Io non mi faccio sostituire in commissione” ha detto,
spiegando che seguirà la linea del gruppo e che “se poi si apre una possibilità di modifica del testo,
presenterò gli emendamenti in Aula“.

Matteo Renzi, dal canto suo, in mattinata – quindi prima dell’affaire sostituzione dei dissidenti in
commissione – ha continuato imperterrito sulla sua linea. “Le posizioni sulla legge elettorale mi
ricordano la canzone ‘Cara ti amo’ di Elio e le storie tese” ma “è un pò volgare per ricordarla”.
Per il premier “la legge elettorale perfetta non esiste” e “si può sempre migliorare” ma questa legge
“finalmente elimina inciuci, poteri di ricatto e consente di avere un governo stabile per cinque anni”.
Non solo. Per Renzi “questa legge elettorale ha un vantaggio: si sa chi vince, grazie al ballottaggio.
Saranno gli italiani così a scegliere chi andrà al governo del Paese – ha continuato – Io sono presidente
del Consiglio senza essermi candidato alle elezioni, per scelta del presidente della Repubblica e parlamentare,
è un controsenso. Con questa legge avremo invece certezza di chi vince, non ci saranno più gli inciuci”.
Scendendo nel particolare, inoltre, a sentire il presidente del Consiglio “il fatto che ci sia il premio di maggioranza
che va alla lista che vince vuol dire che non ci sarà più le grandi accozzaglie di coalizioni. Ricordate l’Unione di Prodi?
La chiamavano Unione e si misero a litigare il giorno dopo. Ricordate l’accozzaglia interna al centrodestra?”
ha sottolineato. Poi, sulla minoranza: “Abbiamo concesso molte modifiche, ma non si può ripartire tutte le volte daccapo,
come da vizio italico. Abbiamo lavorato un anno e un mese, ci siamo”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04 ... e/1606231/
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

In questo momento il numeratore degli interventi relativi alla pubblicazione dell'articolo del Fatto, da parte di erding (post precedente)è di 2422. Segno ovviamente, che interessa agli italiani.

La lettura dei commenti é presente dopo l'articolo in:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04 ... e/1606231/


Gli ultimi commenti della vox populi:


Francy Viarons • 5 minuti fa
Chiedo scusa ai Peppiani e CHIEDO:
--quando la RETE (coi buchi) ha votato NO al DDl sulla corruzione,
i 137 parlamentari hanno votato NO come ha VOLUTO la MAGGIORANZA dei votanti
in rete..VEROOOOO ??? Sì, vero!
Se 10 dei 137 avessero votato CONTRO la rete?? FUORI..nel misto !!

E allora nel PD, dove NON c'è la rete (coi buchi) la MINORANZA si DEVE adeguare a quel che decide la MAGGIORANZA (in parlamento).
--Esattamente come nella RETE (coi buchi)....e chi ha furia..si avvia !!
Semplice, lineare e DEMOCRATICISSIMO !!!

Ecco fatto, sistemata la faccenda!
Notte

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MASTRUCATO • 31 minuti fa
però RENZIE gli ha scodellato un a bella via di uscita ...... si erano cacciati in un bel pasticcio
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MASTRUCATO • 32 minuti fa
però RENZIE gli ha scodellato un a bella via di uscita ...... si erano cacciati in un bel pasticcio
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zuchov • 37 minuti fa
IL TROPPO STROPPIA. A BERSANI,CUPERLO,CIVATI e quant'altri tengono alla DIFESA della DEMOCRAZIA di questo PAESE. Se non vogliono la FINE del VERO Pd visto che sono FUORI da quella CASA che dall'avvento di Renzi di fatto non è mai stata più la LORO, BASTA con il temporeggiare. E' ormai TEMPO di MANDARE a CASA questo GOVERNO che non CI ha mai rappresentato ne potrà mai rappresentare di certo gli ELETTORI e gli IDEALI del CENTROSINISTRA affermatisi con le Elezioni del 2013.
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Alessandro Finocchiaro • 40 minuti fa
Domando a lor signori che in questo forum difendono a spada tratta Renzi ed il suo modo di agire, ma se a fare tutto questo ovvero sostituire i dissidenti con yes man e andare al voto di fiducia PER APPROVARE LA LEGGE ELETTORALE, fosse stato BERLUSCONI?Dove sono le frasi del tipo "Le regole comuni si decidono tutti insieme?" (cit. Bersani), e dove sono i girotondini?Sapete che vi dico, ve lo meritate uno come Nanni Moretti oltre che la Moretti, che ora per non pestare i piedi al potente di turno gira i film "Intimisti" mica "Il caimano" .Che profonda delusione!
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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

the hipster • un'ora fa
E quel Cuor di leone di Civati? non minaccia di andarsene stavolta? Comunque complimenti a chi critica la democrazia dei 5 stelle salvo poi osannare le decimaziani di renzie
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mario • un'ora fa
PD UNICO BALUARDO DELLA DEMOCRAZIA!!
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fabry51 • un'ora fa

La sinistra non è mai andata al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe.
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PIEROP49 • un'ora fa
Non me ne frega un c*** delle vostre liti,manica di mangiapane a tradimento:occupatevi di cose serie,a cominciare da quei poveretti che devono scegliere fra farsi sgozzare da Isis o annegare nel canale di Sicilia.Ricordatemvi che qualunque legge elettorale possiate inventare sarà inutile,perchè fra un pò il popolo verrà a stanarvi coi forconi.
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Peri Cle • un'ora fa
Renzi ha capito benissimo che il Pd è come un budino e la forma da dargli la decide lui di volta in volta.
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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

SORGE IL SOLE,.......CANTA IL GALLO,.....MUSSORENZI SALE A CAVALLO







Pd, a Bologna porta a porta contro il crollo di iscritti. Task force: 100 volontari
Emilia Romagna
Nel capoluogo emiliano in un anno si è registrato un calo del 20 per cento delle tessere: "Dato fisiologico ma preoccupante. La gente si è allontanata per tanti motivi, è un gesto di protesta: Renzi, Bersani, ma anche l'operato degli amministratori locali". Così ecco la nuova strategia: andare casa per casa
di Giulia Zaccariello | 23 aprile 2015 COMMENTI


Il metodo ricorda quello classico della vendita a domicilio.

Solo che in questo caso non si tratta di sponsorizzare cosmetici o aspirapolvere, ma tessere del Pd a militanti delusi.

Così il partitone a Bologna cerca di frenare l’emorragia di iscritti, che non ha risparmiato nemmeno il capoluogo emiliano, dove in un solo anno si è registrato un calo del 20%.


La nuova strategia prevede una sorta di porta a porta, con i democratici impegnati casa per casa, a citofonare nel tentativo di riconquistare la fiducia di chi ha stracciato la tessera.

Ma non solo: per la caccia all’iscritto i bolognesi stanno mettendo in piedi una vera e propria task force intergenerazionale, composta da 100 volontari, creata ad hoc per bloccare la fuga e ripopolare la base.

“Il principio è semplice: invece che aspettare le persone nei circoli, andiamo direttamente a chiamarle a casa” spiega Alberto Aitini, ex coordinatore dei Giovani democratici di Bologna, e da poche settimane responsabile del tesseramento.


Appena arrivato si è trovato davanti numeri poco incoraggianti, in linea con il trend nazionale dell’epoca Renzi: solo nel 2014 il Pd di Bologna ha perso 4500 sottoscrizioni, passando da 19500 a 15mila iscritti.


In altre parole, uno su cinque ha deciso di “rottamare” la tessera.


Una fuoriuscita costata 60mila euro alle casse del partito. “È un dato fisiologico, ma comunque preoccupante”. Da qui l’idea di pattugliare vie e quartieri, con la bandiera del Pd.

Aitini racconta che “fino a ieri chi decideva di non rinnovare la tessera non veniva richiamato.


Non ci provavamo nemmeno.

Invece io ho chiesto ai volontari e ai segretari di circolo di contattare i delusi e di fissare un appuntamento per andare a incontrarli a casa.

Bisogna capire le loro ragioni, il perché hanno abbandonato la militanza attiva, ascoltarli e poi provare a spiegare loro le motivazioni che hanno portato il partito a fare certe scelte.


Lo scopo è convincerli a riprendere la tessera. E in prima linea ci saranno anche dirigenti e segretari”.

Nessun manuale o linee guida al volontario, anche perché “ogni caso è diverso“, ma il piano è comunque curato in ogni dettaglio.


E lo sforzo sarà notevole.

Tanto che il Pd sta anche mettendo insieme un gruppo di 100 volontari, in parte giovani e in parte vecchie guardie del partito ed ex sindaci, per dare una mano nelle situazioni più difficili.


“Inizieranno da maggio e aiuteranno a recuperare tessere nei quartieri dove il crollo è stato maggiore. Saranno di supporto”.

L’idea, continua Aitini, è “invertire la logica del tesseramento.

Il circolo non è più la casa naturale del militante, non possiamo aspettarci che le persone vadano lì e chiedano la tessera.

Una volta era così, ora non più.


È giusto lavorare sul coinvolgimento dei cittadini, ma dobbiamo essere consapevoli che un milione di iscritti il partito non lo avrà mai più”.


I tempi sono cambiati, persino in una terra come l’Emilia.


Qui fino a una decina di anni fa le tessere non sono mai mancate, così come le persone disposte a sgobbare in cucina alle feste dell’Unità.

“Molti non rinnovano ma continuano a frequentare il circolo: il loro è più che altro un gesto di protesta”.

Rolando Rocchetti è un volontario della Bolognina, sezione che ha fatto la storia del partito.


Di anni ne ha 73, di cui oltre la metà passata da militante e con la tessera sempre in tasca. Ha visto cambiare segretari e simboli.


E ha vissuto i tempi d’oro, quando le tessere raggiungevano numeri a quattro cifre.


Oggi gli iscritti superstiti sono poco più di 250, di cui solo il 15% ha meno di 30 anni. “La maggioranza è composta soprattutto da persone con più di 60 anni.


Mentre manca quasi totalmente la fascia dei 40enni.

Ora però lo spirito è completamente diverso: una volta si faceva la tessera per dire ‘sono iscritto’, mentre oggi la fa solo chi vuole lavorare attivamente dentro il partito”.

Tra le pareti dipinte di rosso e i ritratti in bianco e nero di Berlinguer, lui ogni giorno lavora per non perdere adesioni.

“Parlo con i delusi, provo a far cambiare loro idea ma non è semplice.


Ognuno ha una motivazione diversa: chi ce l’ha con Renzi, chi è rimasto amareggiato da Bersani e chi invece se la prende con gli amministratori locali.

Sicuramente una visita a casa e una chiacchierata con un dirigente potrebbero aiutare”.



http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04 ... i/1612705/
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

La vox populi



sardanapalo • un'ora fa
State sereni ....le vuote e desolate sezioni verranno ravvivate dalla presenza del figliol prodigo sig. Bondi e di altri transfughi del gruppo misto......
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Vicio90pa • un'ora fa
Buongiorno Signora Rossi, Matteo la ama. Possiamo rubarle 5 minuti?
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strabiliato • un'ora fa
Quando vendevano illusioni e speranza organizzavano feste dell'unità e sostenevano il sindacato. Oggi che vendono fumo e amano i padroni (un tempo tanto odiati), vanno di casa in casa a rompere le b**** ai cittadini.
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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

mauro • 2 ore fa
quindi se suonano al campanello la domenica mattina non saranno più i testimoni di geova ma quelli del pd in cerca di adepti !
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Gianfranco Ceci • 2 ore fa
Non bussate alla mia porta !
Fatelo quando :
- approverete di nuovo l' art. 18
- richiamerete Sezioni i Circoli ( di chiara derivazione semantica democristiana )
- reintrodurrete le preferenze ( tutte e non solo una parte )
- porrete fine agli inciuci sotterranei con il pregiudicato Berlusconi

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bob1 • 2 ore fa
L'attuale PD è l'unico partito di destra,
quella neoliberista spietata e spudorata e si lamenta pure dell'allontanamento di chi è nato e cresciuto con gli ideali della Sinistra ?
Ma questi sono una banda di pazzi scatenati !

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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

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Alessandro • 2 ore fa
I "Testimoni di Renzi". Una nuova fede da predicare. (cit Cleonte)
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LeonardoM • 3 ore fa
Se questo è sinonimo del fatto che le persone stanno aprendo gli occhi, ALLELUIA!
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Lidia Beduschi • 3 ore fa
che cosa si vince?!
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camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

vanny • 3 ore fa
Ci mancano anche questi, non bastavano, testimoni di geova, venditori di contratti, luce acqua, gas, telefono, folletto ecc...ecc...
Ragazzi secondo me otterreste qualcosa di piu' se sostituite Renzi con uno che almeno provi a fare cose di sinistra e non i soliti inconcludenti proclami televisivi, uno che frequenta di piu' i lavoratori e non i circoli confindustriali !!!

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Marco • 3 ore fa
I Cinesi morti erano finiti?? Già provato con gli africani??
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newboyintown • 3 ore fa
Per fortuna la gente ha aperto gli occhi e la tessera PD non la vuole piu' nessuno... Ormai e' piu' facile vendere un' enciclopedia cartacea in 20 volumi che convincere qualcuno a tesserarsi al PD... speriamo che facciano finalmente un po' di autocritica invece di urlare " gufi "e " avvoltoi".
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