Come se ne viene fuori ?

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erding
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da erding »

“ … l'imposta eccezionale sul capitale costituisce il modo migliore di ridurre un debito pubblico rilevante, e come,
secondo noi, rappresenti di gran lunga il metodo più trasparente, piu giusto e più efficace."
(Da il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty)
Maucat
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Maucat »

E come la applichi? Sui saldi di c/c è facile (Amato docet), sugli immobili anche non è complicatissimo ma sui titoli mobiliari non è così facile come sembra (non è un ISEE). In ogni caso sarebbe un importo da calcolare e stimare in qualche modo e poi da far versare ai contribuenti evitando elusioni e evasioni.
Per non parlare della capacità oggi dei capitali di fuggire da un posto all'altro più veloci della luce...
erding
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da erding »

Ciò che conta è condividere questa impostazione.

Sicuramente non sarà semplice, ma penso, che più che altro sia questione di determinazione e volontà politica.
Poi la modalità tecnica si trova.

Amato nella notte tra il 9 e 10 luglio 1992 prelevò in modo forzoso il sei per mille di tutti i depositi bancari.
Per quanto riguarda i patrimoni immobiliari dovrebbero essere censiti.

L'importante che sia fatto in modo progressivo come da costituzione.

un saluto erding
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

erding ha scritto:“ … l'imposta eccezionale sul capitale costituisce il modo migliore di ridurre un debito pubblico rilevante, e come,
secondo noi, rappresenti di gran lunga il metodo più trasparente, piu giusto e più efficace."
(Da il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty)


Da economista Piketti fa una riflessione a carattere generale, condivisibile.

Ma come al solito, in Italia, tutto prende un altro verso.

Molto probabilmente in quel 10% che detiene il 47% della ricchezza privata tricolore ci sarebbe qualcuno disponibile a qualche leggero sacrificio. Ad altri seccherebbe ma potrebbero accettare.

Il problema nello stivalone è che sono restii a versare oboli ai mariuoli di Stato.

Anche perché a volte sono mariuoli essi stessi e tra mariuoli vige il:

Ca' nissuno é fesso
erding
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da erding »

camillobenso ha scritto:
erding ha scritto:“ … l'imposta eccezionale sul capitale costituisce il modo migliore di ridurre un debito pubblico rilevante, e come,
secondo noi, rappresenti di gran lunga il metodo più trasparente, piu giusto e più efficace."
(Da il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty)


Da economista Piketti fa una riflessione a carattere generale, condivisibile.

Ma come al solito, in Italia, tutto prende un altro verso.

Molto probabilmente in quel 10% che detiene il 47% della ricchezza privata tricolore ci sarebbe qualcuno disponibile a qualche leggero sacrificio. Ad altri seccherebbe ma potrebbero accettare.

Il problema nello stivalone è che sono restii a versare oboli ai mariuoli di Stato.

Anche perché a volte sono mariuoli essi stessi e tra mariuoli vige il:

Ca' nissuno é fesso
Lo so.
Ma a ben analizzare invece si è proprio fessi!

È la ...miopia dell'egoismo.

Per aver mangiato troppo si può stare addirittura più male di chi soffre per aver mangiato troppo poco
e quale soddisfazione c'è a curare solo il proprio orticello,
quando, da ogni parte tutto intorno ci sono sterpaglie e gramigna?

un saluto erding
iospero
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da iospero »

pIù che Ca' nissuno é fesso

o egoismi di vario genere

in Italia hanno paura di mostrarsi troppo di sinistra!!
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/ ... stipendio/
Di Battista mostra ai cittadini i 128mila euro che ha restituito ai cittadini decurtandosi ogni lo stipendio da parlamentare! Un gesto fantastico in questo periodo di crisi. Perché non lo fanno i parlamentari di tutti i partiti?
“Questi sono 128 mila euro. Ovviamente, facsimile di banconote da 500. Fa un certo effetto vederli tutti quanti assieme, è la cifra che ho restituito in 2 anni di legislatura, tagliando la mia indennità come parlamentare, rendicontando le spese e restituendo quello che non ho speso. E vi assicuro che non mi sono fatto per il mio lavoro mancar nulla: due collaboratori, spendo per l’esercizio del mandato, insomma semplicemente comportandomi normalmente ho restituito ai cittadini al fondo per le PMI 128mila euro, che sono tanti. E mi è venuto in mente cosa avrei potuto fare con 128 mila euro, e lo condivido con voi. Per esempio mi sarei potuto comprare una barchetta da 12 metri, una di quelle barchette che ospita il baffetto D’alema, quello che si fa comprare le bottiglie di vino dalle coop invischiate per corruzione; oppure come il Trota, il figlio di Bossi, mi sarei potuto comprare in Albania 2 lauree, con 128 mila euro oggi sarei anche medico chirurgo e ingegnere.
Oppure sarei potuto andare a 128 cene di finanziamento del PD, perche il PD fa le cene a 1000 euro, avrei potuto emulare Buzzi quello di Mafia Capitale che appunto pare sia andato a partecipare a queste cene. Scherzi a parte, questi non sono gesti simbolici come ama dire qualche presentatore di sinistra in televisione. Questo è un modo x spiegare quanto abbiamo a cuore la cosa pubblica, non si può aver fiducia in coloro che dicono di stare dalla parte degli esodati o dei pensionati minimi e non si sono tagliati mai un euro di stipendio, come la Lega, o il PD che dice “non ci sono i soldi per il reddito di cittadinanza” e poi non si sono mai tagliati un euro di stipendio. Questi quattrini mi sarebbero stati utili, avrei potuto fare tante cose per me, ma come tutti i miei colleghi li restituisco e francamente è un orgoglio poter camminare a testa alta e dire che con i soldi dei parlamentari finanziamo le piccole e medie imprese.” Alessandro Di Battista, portavoce M5S Camera
Ciao
Paolo11
iospero
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da iospero »

DA REPUBBLICA
Il 20% più ricco detiene il 61,6% della ricchezza e il 20% appena al di sotto il 20,9%. Il restante 60% si deve accontentare del 17,4% della ricchezza nazionale, con appena lo 0,4% per il 20% più povero. Anche nella fascia più ricca, inoltre, la distribuzione è nettamente squilibrata a favore del vertice. Il 5% più ricco della popolazione detiene infatti il 32,1% della ricchezza nazionale netta.
Se si fissa a 100 il guadagno medio dei lavoratori con posto fisso, quello degli atipici si ferma a 57, con grosse disparità tra le varie categorie (72 per un lavoratore autonomo, 55 per un lavoratore con contratto a termine full time, 33 per un lavoratore con un contratto a termine part time)
Nonostante le criticità rilevate dall'Ocse, l'Italia è il Paese dell'area con la minor percentuale di famiglie indebitate, il 25,2%, davanti a Slovacchia (26,8%), Austria (35,6%) e Grecia (36,6%), e ben lontana dai livelli delle altre due grandi economie dell'eurozona, Francia (46,8%) e Germania (47,4%), della Gran Bretagna (50,3%) e degli Usa (75,2%). Nel nostro Paese è inoltre molto limitata l'incidenza del sovra-indebitamento: solo il 2,3% delle famiglie ha un rapporto debito-asset superiore al 75%, e solo il 2,8% ha un rapporto debito-introiti superiore a 3.

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Questi dati dovrebbero farci riflettere :
1) se da un lato il fatto che le nostre famiglie siano le meno indebitate sembra essere positivo, dall'altro
c'è da chiedersi il perché, forse non c'è nessuno disposto a prestare soldi a causa di una scarsa fiducia nel futuro;
2) con questi dati sulla povertà odierna c'è da chiedersi come sarà possibile avere in futuro delle pensioni
sufficienti a soddisfare le necessità minime se si continua col sistema contributivo.
Per questo credo sia necessario prendere in considerazione un sistema ancorato solo in parte al contributivo e dal fondo pensionistico in cui tutti hanno versato in base al reddito si prenda il necessario
per dare a tutti il minimo necessario e il restante da suddividere in base ai versamenti effettuati.
Non dimentichiamo che chi ha avuto dei redditi medio-alti di regola ha già messo da parte un buon risparmio e non è detto che sia sempre ben meritato
.
cielo 70
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da cielo 70 »

iospero ha scritto: 1) se da un lato il fatto che le nostre famiglie siano le meno indebitate sembra essere positivo, dall'altro
c'è da chiedersi il perché, forse non c'è nessuno disposto a prestare soldi a causa di una scarsa fiducia nel futuro;
Si deve vedere quanto sia vero. Non capisco com'è che ci sono ancora molte auto in giro e molti telefoni di ultima generazione proprio fra i poverissimi giovani. Temo che il risparmio italiano deriva in grossa parte dall'evasione fiscale, ma anche qua non capisco: ci sono così tante persone capaci a fare un lavoro imprenditoriale o autonomo?
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Questi dati dovrebbero farci riflettere :
1) se da un lato il fatto che le nostre famiglie siano le meno indebitate sembra essere positivo, dall'altro
c'è da chiedersi il perché, forse non c'è nessuno disposto a prestare soldi a causa di una scarsa fiducia nel futuro;

iospero



Stamani, i soliti amici del tavolo dei “gufi”, della Biblioteca Centrale di SSG, erano infervorati più del solito nel descrivere i guai politico-sociali che ci affliggono permanentemente. Sono anni che lo fanno. Prima se la prendevano con Silvietto e con tutti quelli che lo votavano. Poi è toccato a Monti, poi a Letta nipote e adesso a Leopoldo Paràkulos.

Ognuno di loro stamani aveva il suo tema particolare ed urgente da evidenziare.

Ad un certo punto ho dovuto interromperli e pregarli di riflettere su cosa stavano dicendo.

Sembravano i discorsi di coloro che a suo tempo avevano la nostra età nel 1939 e che facevano pochi mesi prima che l’imbianchino di Berlino prendesse Danzica.

Poi più tardi, un’amico più giovane, mi metteva al corrente del clima che si constata da queste parti.

Tutte analisi più che concrete e condivisibili, ma che non ammettono soluzioni pratiche.

Tutti pronti a formulare soluzioni teoriche, anche in questo caso più che condivisibili. Ma quando si passa alla pratica ci si accorge che gli esempi non sono realizzibili per vari motivi.

Non che non si possano realizzare per mancanza di mezzi o capacità tecnica e culturale non sufficiente ed adeguata. Ma perché il degrado generale e i multiformi interessi di corporazione diffuse su tutto il territorio nazionale non lo consentono più.

Quando una società, una comunità, arriva a questi limiti non è più in grado di autorigenerarsi, di autoriformarsi.

Per ripartire di nuovo si deve verificare un evento straordinario esterno.

L’ultimo in ordine di tempo che ci riguarda per gli effetti pratici è la stata la Seconda Guerre Mondiale che ci ha permesso, grazie alla presenza militare sul nostro territorio delle Forze Alleate, di passare dal sistema fascista al sistema Repubblicano.

Un nuovo cambiamento lo abbiamo avuto ai tempi di Mani Pulite. Ma quello è stato l’esempio pratico che da soli non siamo in grado di cambiare. La magistratura ha fatto un certo repulisti della classe dirigente, ma fino ad un certo punto.

Non poteva fare fuori tutti coloro che se lo meritavano, perché altrimenti saremmo rimasti senza classe politica.

Di conseguenza ha effettuato una scrematura superficiale. Il sistema che ha portato alla marcescenza la Prima Repubblica è subito ripartito. La presenza poi di Silvio Berlusconi ha favorito da subito il degrado della politica italiana.

Mario Monicelli, che IFQ domenica scorsa ha definito l’uomo che più di altri aveva capito gli italiani, in un’intervista sollecitava una rivoluzione a fronte del permanente marciume all’italiana.

Solo che il grande maestro non ha compreso che gli italiani non sono portati né per le rivoluzioni, né per le guerre civili. Gli italiani tirano a campare in attesa che qualcuno risolva i problemi per loro.

https://www.youtube.com/watch?v=o0SpnGTsZ30

Per questo, caro iospero, il futuro non è incerto ma incertissimo e di conseguenza diventa difficile prestare soldi a tutti i livelli.
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