COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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aaaa42
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da aaaa42 »

dobbiamo fare in modo che queste energie nuove diventino un progetto sociale e poi politico di alternativa al partito della nazione
da recco liguria
http://www.primocanale.it/notizie/regio ... 54632.html
Ultima modifica di aaaa42 il 12/04/2015, 18:36, modificato 1 volta in totale.
iospero
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da iospero »

COALIZIONE SOCIALE, LANDINI LANCIA IL MANIFESTO. CAMUSSO: «NON FARÀ STRADA»
di Roberto Ciccarelli - 11 aprile 2015 -
Il conflitto. Riunione informale ieri a Roma con associazioni, centri sociali, partite Iva e precari della Coalizione 27 febbraio. Nella Cgil lo scontro sul futuro del sindacato è duro. La segretaria Camusso definisce la coalizione “una scorciatoia”: “Non andrà da nessuna parte. Restiamo della nostra idea”

La pros­sima set­ti­mana il mani­fe­sto della coa­li­zione sociale sarà dif­fuso in vista di un’assemblea di due giorni pro­gram­mata a metà mag­gio. Nelle inten­zioni del segre­ta­rio della Fiom Mau­ri­zio Lan­dini dovrebbe chia­rire che la «coa­li­zione sociale» non è un par­tito ma «un pro­cesso aperto e in dive­nire». Nella bozza distri­buita ieri nel corso di un’assemblea all’Arci di Tor De Schiavi nel cuore del quar­tiere Cen­to­celle di Roma, poi dif­fusa dall’Ansa, si legge che la coa­li­zione vuole «dimo­strare che si può fare poli­tica attra­verso un agire con­di­viso, al di fuori e non in com­pe­ti­zione rispetto a par­titi, orga­niz­za­zioni poli­ti­che o car­telli elettorali».
La coa­li­zione sociale sarebbe dun­que il risul­tato di un «agire con­di­viso», «fuori e non in com­pe­ti­zione» con i par­titi. Pro­ba­bil­mente la pre­ci­sa­zione serve a raf­fred­dare le rea­zioni della «sini­stra Pd» o dei Cin­que Stelle, che vedono con insof­fe­renza l’esperimento di Lan­dini. Si punta a fare coa­li­zione con tutti i lavo­ra­tori, pre­cari e «nuovi poveri» con la par­tita Iva, sul «ter­ri­to­rio» e «nei luo­ghi di lavoro», non tra gli schieramenti.

All’incontro hanno par­te­ci­pato asso­cia­zioni come Act, movi­menti come il Forum dell’acqua e cen­tri sociali dell’Emilia Roma­gna. È inter­ve­nuto anche Ste­fano Rodotà che ha riba­dito il giu­di­zio con­tro la «zavorra» dei par­titi. Una posi­zione, ha ammesso, che ha inner­vo­sito molti nei par­titi. A suo avviso la «coa­li­zione sociale» ha «una carica pole­mica posi­tiva»: regi­stra la crisi della rap­pre­sen­tanza della poli­tica e intende resti­tuire rap­pre­sen­tanza sociale e poli­tica al lavoro. Per Rodotà que­sta è la base di un’altra cul­tura e agenda poli­tica da sot­to­porre anche a chi, nei par­titi, è sen­si­bile ai beni comuni o alla pro­po­sta di legge d’iniziativa popo­lare per eli­mi­nare il pareg­gio di bilan­cio in Costituzione.

L’assemblea è stata chiusa alla stampa, ma nel pome­rig­gio le agen­zie hanno ripor­tato le dichia­ra­zioni di Lan­dini e dei par­te­ci­panti. Dopo le 13,30 sugli smart­phone sono apparse le dure parole della segre­ta­ria Cgil Susanna Camusso. La coa­li­zione sociale è una «scor­cia­toia – ha detto — non mi pare che vada da nes­suna parte». Per la segre­ta­ria la strada è diversa: pri­mato del sin­da­cato e auto­no­mia dai sog­getti sociali e poli­tici. Obiet­tivo: ritro­vare «l’unità tra i lavo­ra­tori e le orga­niz­za­zioni sin­da­cali». Per Lan­dini, invece, il sin­da­cato da solo non basta nel momento in cui Renzi è deter­mi­nato a can­cel­lare tutti i corpi inter­medi, age­vo­lando così il pro­cesso di rivo­lu­zione dall’alto in corso nell’Europa dell’austerità. Il suo è un defi­cit di rap­pre­sen­tanza, e di potere sociale, che va recu­pe­rato facendo coa­li­zione con i mondi del lavoro non dipen­dente e pre­ca­rio, oltre che nella società. Dif­fe­renze che tor­ne­ranno a farsi sen­tire in vista della con­fe­renza di orga­niz­za­zione della Cgil.

Su que­sto scon­tro tra Lan­dini e Camusso si sta gio­cando il futuro del sin­da­cato. La sua pro­po­sta di coa­li­zione sociale vuole costruirne uno diverso, met­tendo in comune «saperi e espe­rienze» con la società, anche attra­verso il «mutua­li­smo», altra parola chiave. Ai sog­getti che la com­pon­gono sono state pro­po­ste «cam­pa­gne per obiet­tivi comuni» con­tro il Jobs Act, «il diritto alla salute, all’istruzione, alla casa, alla pen­sione o all’assistenza» si legge nella bozza. Non si chiede di rinun­ciare a ciò che sono, ma di par­te­ci­pare a quelle su cui sono d’accordo.

Gli avvo­cati di Mga, i far­ma­ci­sti di Fnpi, gli atti­vi­sti dello scio­pero sociale che fanno parte della «Coa­li­zione 27 feb­braio» hanno soste­nuto le ragioni di una cam­pa­gna con­tro il «busi­ness» della Garan­zia gio­vani, fisco e pre­vi­denza equi per i pre­cari e le par­tite Iva, il red­dito di base. Su que­sto mani­fe­ste­ranno il 24 aprile alla sede cen­trale dell’Inps-Eur a Roma. «Ci sono diverse coa­li­zioni in for­ma­zione – sosten­gono – Biso­gna deter­mi­nare le com­bi­na­zioni che aumen­tano la forza di tutti ed evi­tare di defi­nire subito il peri­me­tro di una sola».
iospero
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da iospero »

http://furiacervelli.blogspot.it/2015/0 ... mo-di.html
DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI COALIZIONE SOCIALE

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http://www.lavoroculturale.org/il-quinto-stato/
Il Quinto Stato: perchè il lavoro indipendente è il nostro futuro

Di Roberto Ciccarelli e Giuseppe Allegri 30 novembre 2013

In queste settimane Roberto Ciccarelli e Giuseppe Allegri stanno girando l’Italia per presentare “Il Quinto Stato” (Ponte alle Grazie 2013), un «romanzo di formazione» che si impegna a raccontare i tratti di una nuova e ancora inesplorata composizione sociale.

forme tradizionali di aggregazione tra cittadini, come i comitati civici o le assemblee di quartiere, verranno accompagnate da istituzioni derivanti dalla libera associazione tra lavoratori indipendenti
aaaa42
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da aaaa42 »

i lavoratori indipendenti diventano massa perche i padroni non vogliono pagare i contributi previdenziali-
con la la legge di stabilita per 3 anni i padroni non pagano i contributi ma i padroni vogliono gli indipendenti per non pagare la tredicesima la quattordicesima e il TFR.
togliamo la 13 e la quattordicesima e il TFR
i padroni non vogliono il lavoro dipendente per non pagare i minimi sindacali
evviva il lavoro indipentente cari nuovisti senza cultura ....
la questione e trasferire le professionalità elavate degli indipendenti nel lavoro dipendente
in Francia e Germania ci sono riusciti noi italioti siamo ai...... voucher.
iospero
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da iospero »

DA REPUBBLICA
Il popolo delle partite Iva tra le avances della Cgil e del Pd
Precarietà, reddito basso, scarsezza di tutela sanitaria e lavorativa a fronte di un'alta pressione contributiva sono le caratteristiche che accomunano la vasta tipologia delle professioni rappresentate. A loro, l'organizzazione sindacale guidata da Susanna Camusso tende la mano e sempre a loro guarda anche Filippo Taddei, responsabile economico del partito di Renzi
di LUISA GRION

ROMA - Non chiedono un posto stabile o un contratto da dipendente a tempo indeterminato: chiedono di poter contare, di guadagnare di più e di avere più tutele. Sono in tanti (3 milioni e 400 mila professionisti) altamente qualificati (il 53 per cento è laureato), per gli standard italiani piuttosto giovani (43 per cento fra i 30 e i 45 anni) e abbastanza equilibrati nella divisione fra maschi e femmine (58,4 contro 41,6 per cento). Ma il loro reddito è da miseria o quasi: il 45 per cento non guadagna più di 15 mila euro lordi l'anno. Sono i lavoratori autonomi di nuova generazione: né commercianti, né artigiani, ma professionisti di alto livello che lavorano a contratto per uno o più committenti. Il popolo dei co. co pro e delle partite Iva, insomma, o delle finte partite Iva: raccontato nero su bianco da una ricerca elaborata dalla associazione Bruno Trentin e dalla Cgil dal titolo "vita da professionisti". Un'indagine a campione sui professionisti non dipendenti - di qualsiasi settore - che lavorano come autonomi in base a formule contrattuali a termine, discontinue e precarie.

Un popolo di vaste dimensioni al quale il sindacato guidato da Susanna Camusso guarda con molto interesse, convinto com'è che "il lavoro va universalmente tutelato" e che proprio per questo va riscritto uno Statuto dei lavoratori che tenga conto di come le attività e la produzione siano profondamente cambiate. Considerato che i posti di lavoro nelle fabbriche vanno assotigliandosi sempre più la Cgil, dunque, vuole - e ha bisogno - di uscire dalla divisione fra lavoro dipendente e lavoro autonomo: i "nuovi poveri" oggi sono laureati, svolgono lavori altamente qualificati e hanno bassi redditi e basse tutele. Platea fondamentale per un sindacato che ha necessità di riossigenarsi.

Dal quadro dipinto dalla ricerca (coordinata da Daniele Di Nunzio e Emanuele Toscano e presentata da Salvatore Barone, responsabile delle politiche contrattuali Cgil) emerge che la formula contrattuale predominante è, nelle sue varie formulazioni, la partita Iva (74,1 per cento), seguita da un 18 per cento di parasubordinati. La ricerca sottolinea che il 30 per cento dei professionisti riceva l'80 per cento o più del proprio reddito da un unico committente, ma che i livelli di reddito più alti si registrano fra chi ha più committenti. Precarietà, reddito basso, scarsezza di tutela sanitaria e lavorativa a fronte di un'alta pressione contributiva sono le caratteristiche che accomunano la vasta tipologia delle professioni rappresentate. Ma a sorpesa, nonostante tutto, la categoria non anela ad un posto fisso da dipendente: lo desidera solo il 15 per cento del campione. La stragrande maggioranza dei lavoratori rivendica il ruolo da autonomo, na chiede di guadagnare di più a condizioni migliori.
Ragionando attorno al complesso quadro con la leader Cgil Susanna Camusso, Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, ha promesso che il suo partito - il partito di governo - si muoverà verso tale platea. Taddei ha indicato le riforme necessarie: sostegno fiscale attraverso il regime dei minimi a favore dei redditi più bassi; limite di tempo per il pagamento delle fatture ai professionisti (la difficoltà di incassare i crediti è altissima); sospensione -e non interruzione - del contratto di fornitura in caso di malattia e maternità. Queste misure, ha precisato Taddei, non potranno essere inserite nelle deleghe sul Jobs Act e solo da giugno - ha detto - si potrà pensare agli interventi sul lavoro autonomo. "Contiamo di farlo - ha concluso Taddei - il prima possibile".
aaaa42
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da aaaa42 »

AVANTI !!!!
in ricordo di DON GALLO che conosceva questo forum come un forum contro le culture mercantilistiche e neoliberite e a favore di culture solidaristiche.
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Carissimi,
con questa nostra terza newsletter la Comunità San Benedetto al Porto, vi invitiamo a venire il prossimo 24 APRILE a CAMPO LIGURE (uscita autostradale Masone).
Per OSARE LA SPERANZA, cosi come recitava il motto della brigata partigiana "Paolo Cozzo" della Valpolcevera a Genova, nelle cui file militava Dino Gallo fratello maggiore di Don Andrea Gallo.
Insieme a noi Don Luigi Ciotti, Massimo Bisca presidente ANPI GENOVA e Maurizio Landini segretario generale fiom, con Donatella Alfonso giornalista e scrittrice di Repubblica.
Attualizzare oggi quello slogan, osare la speranza, significa fermare lo scempio delle riforme costituzionali eseguite dal Governo Renzi. La Costituzione dunque Appartiene al Popolo!
Potrebbe sembrare un semplice slogan ma quando 40 articoli della costituzione italiana vengono cambiati da un governo non eletto senza un dibattito parlamentare, il pensiero in questo mese di Aprile non puo' che andare a tutto quelli che per la carta costituzionale hanno dato la vita.
E' un pensiero fuori dalla retorica perchè specie in questo stato di crisi strutturale, la Costituzione è stato uno strumento di tenuta per la democrazia e la governabilità del paese.
Oggi per noi della Comunità San Benedetto dire cosa avrebbe detto Don Andrea Gallo su questo tema, a lui assai caro da essere insieme al vangelo la "bussola" della sua vita, e' un compito davvero arduo ma sappiamo che con forza sarebbe stato con tutti coloro che avrebbero difeso la costituzione scegliendo come un partigiano da che parte stare.
OSARE LA SPERANZA

24 APRILE Campo Ligure (uscita autostradale Masone)

ricordando DINO GALLO e DON ANDREA GALLO


ore 16.00

Chiesa della nativita - Piazza Vittorio Emanuele 2

SANTA MESSA presiede DON LUIGI CIOTTI

al termine della messa breve Corteo per rendere omaggio alla tomba di Don Andrea Gallo



ORE 17.30 Sala Polivalente del comune di Campo Ligure
(via convento 8)


La Costituzione va attuata non stravolta:

Andrea Pastorino Sindaco di Campo Ligure saluti

Massimo Bisca (presidente provinciale Anpi Genova)

Maurizio Landini (segretario Generale Fiom Cgil)

Don Luigi Ciotti Libera

Modera
Donatella Alfonso Giornalista, scrittrice Il Lavoro
la Repubblica Genova
PER DONARE IL TUO 5 X MILLE segnala come associazione non a scopo di lucro il codice fiscale della comunità : 02471280103
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da aaaa42 »

questo intervento va analizzato con molta attenzione e l ora e tarda.
la coalizione di sinistra meglio la coalizione sociale deve nascere su progettualità e programmi
il reddito minimo garantito e una parola chiave del programma
in questo intevento manca una analisi sulle differenze tra reddito minimo garantito e reddito di cittadinanza, rimandiamo quindi a clause offe e il reddito di cittadinanza in questo forum.
non vi e incompatibilita tra reddito minimo garantito e un piano del lavoro pubblico e privato gestito dallo stato.
una riflessione il fratello povero l indennita di disoccupazione va bene mentre il fratello maggiore RMG non va bene.
perche ?
altra cosa e il reddito di cittadinanza come elemento di poverta di pauperismo as workers poor.
su questo punto l 'intervento merita approfondimenti, gli economisti neoliberisti di destra americani sono favorevoli al reddito di cittadinanza.
la sinistra deve ripartire da una teoria dei bisogni helleriana e li dentro, dentro la complessità l'evoluzione sociale del concetto di bisogno che noi possiamo definire il reddito minimo garantito una misura di economia del benessere o una misura per strutturare una classe di nuovi poveri i sottoproletari della societa delle economia delle conoscenze.
http://www.palermo-grad.com/lavoro-redd ... o-sia.html
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da camillobenso »

aaaa42 ha scritto:questo intervento va analizzato con molta attenzione e l ora e tarda.
la coalizione di sinistra meglio la coalizione sociale deve nascere su progettualità e programmi
il reddito minimo garantito e una parola chiave del programma
in questo intevento manca una analisi sulle differenze tra reddito minimo garantito e reddito di cittadinanza, rimandiamo quindi a clause offe e il reddito di cittadinanza in questo forum.
non vi e incompatibilita tra reddito minimo garantito e un piano del lavoro pubblico e privato gestito dallo stato.
una riflessione il fratello povero l indennita di disoccupazione va bene mentre il fratello maggiore RMG non va bene.
perche ?
altra cosa e il reddito di cittadinanza come elemento di poverta di pauperismo as workers poor.
su questo punto l 'intervento merita approfondimenti, gli economisti neoliberisti di destra americani sono favorevoli al reddito di cittadinanza.
la sinistra deve ripartire da una teoria dei bisogni helleriana e li dentro, dentro la complessità l'evoluzione sociale del concetto di bisogno che noi possiamo definire il reddito minimo garantito una misura di economia del benessere o una misura per strutturare una classe di nuovi poveri i sottoproletari della societa delle economia delle conoscenze.
http://www.palermo-grad.com/lavoro-redd ... o-sia.html



su questo punto l 'intervento merita approfondimenti, gli economisti neoliberisti di destra americani sono favorevoli al reddito di cittadinanza.



Il reddito minimo di cittadinanza non ha senso se non è accompagnato da un piano per la ripresa economica.

Ed a questo punto ci si ferma, perché prima di partire con un piano per la ripresa economica, occorre debellare la sezione sprechi, di cui la corruzione ricopre una parte importante.

Da IFQ di ieri:

L’imprenditore Alfredo Romeo

“Ai pm serve onestà, altro
che responsabilità civile”


Non ho nulla
da rimproverarmi.
Nella mia vicenda c’è
un equivoco di fondo: si vuole
sovrapporre un malinteso
senso di giustizia al principio
di legalità. Ma oggi il rapporto
fra imprese e PA è talmente
incerto e farraginoso
che la corruzione è legalizzata
aaaa42
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da aaaa42 »

il reddito di cittadinanza e sostenuto dagli economisti neoliberisti americani per aumentare i licenziamenti e tramite l aumento dei licenziamento attivare i meccanismi automati di equilibrio domanda offerta dei mercat

il reddito minimo garantito deve. essere collegato al lavoro ma a differenza dall indennità di disoccupazione non e legato ai versamento dei contributi
condivido la prima parte della tua tesi il reddito garritito minimo deve essere collegato. alla ripresa economica mi sembra giusto ma generico io direi ad un piano per la piena occupazione di nuovi lavori pubblici e privati. la seconda parte ove dici sprechi e corruzione non la condivido mi sembra qualunquista.
un piano del lavoro richiede competenze preparazione e grandi risorse ecnomiche.
lotta agli sprechi e corruzione e importantissima ma e altra storia con un economia di piano.
iospero
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Re: COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI

Messaggio da iospero »

Gli schemi di reddito minimo garantito diffusi attualmente in Europa richiedono l'accertamento della situazione economica e l'attiva ricerca di un lavoro da parte del beneficiario.
Per applicarlo in Italia (paese di corrotti e corruttori) dovrebbe essere necessario diminuire al minimo il denaro contante, se non abolirlo.
Ciò detto diventerebbe di attualità la coalizione sociale dei lavoratori , ridotto di molto il rischio di impresa,
e come conseguenza un proliferare di iniziative e tentativi di nuove imprese.
I soldi ci sono , bisogna eliminare sprechi e rendite di posizione, patrimoniali del 10% più ricco e tasse sull'eredità
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