quo vadis PD ????

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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myriam
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da myriam »

Mah.... è comodo così.
Stanno tutti contemporaneamente in maggioranza e all'opposizione.
E' facile parlare di patrimoniale, ma ora si può fare? E chi la vota? Questa accozzaglia?
Così come, dall'altra parte, parlano di ri-togliere l'imu, appoggiamo Monti e fanno strombazzare il Giornale!
Vorrei solo più serietà....
Maucat
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Maucat »

Chiedere serietà alla nostra classe politica è troppo...
Siamo schiacciati da una parte dai tecnocrati europei che vogliono farci tirare la cinghia e dall'altra dagli inattacabili interessi delle 1000 lobbies italiote... e il risultato è tassare sempre di più sempre gli stessi...
Così il parassita alla fine uccide l'organismo che lo ospita e morirà anche lui...
Amadeus

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Amadeus »

dal sito il post.it
nella sezione di pippo civati

Vado o vengo?

Viene in mente quella battuta di Benigni in cui, giocando con le parole, si chiedeva all’Arcivescovado o dall’Arcivescovengo?
Perché nascono albe di speranza, progetti di partecipazione, piccole cellule, associazioni generose e gruppi sempre più forti nella società civilissima. Che fa da sola, perché non trova sponde, perché sola si sente, di fronte a una politica che fatica a capire. O che capisce benissimo.
La mia domanda di oggi, allora, a tutte e tutti, è: vado o vengo?
Il dilemma di Langer, lo chiamerei, pensando a quella volta in cui l’esponente verde (che in questi giorni di campagna elettorale è per me un pensiero costante, per mille motivi) si candidò segretario del Pds. Erano tempi simili a questi (ho detto simili, non uguali, ma le analogie, credetemi, si sprecano). E ci voleva coraggio. E non è che poi lo ascoltarono, ma la mossa era giusta. O lo sarebbe stata.
Luca lo ricordava qualche tempo fa.
Ecco, vorrei mi rispondeste: perché secondo me, lo so che ad alcuni sembrerà perfettamente assurdo, è il momento di entrare – in massa, e con un disegno ben preciso – nel Pd. Portandosi dietro la propria sigla, la propria campagna, la propria copertina di Linus (e lo dico con il rispetto che porto a Linus e soprattutto alla sua copertina) di valori e di ideali. E dare battaglia perché si affermi, attraverso il Pd e il centrosinistra, al governo del Paese.
Fossi in voi, in noi e anche in me, farei come Langer. E se tutti lo facessimo «nello stesso momento» (anche nella versione del «quando meno se l’aspettano«) sarebbe la rivoluzione.
Pensateci bene, e rispondetemi qui sotto. Le rivoluzioni nascono così: «cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio» (cit.). O proprio una mattina di «quel fantastico giovedì» che era un po’ di tempo che stavi aspettando.
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

La corsa di Doria contro l’antipolitica.

«E' dura, stiamo nuotando controcorrente».
Nel circolo Pd di Pra, di fronte al mare che però se ne sta nascosto dietro le gru che movimentano i container, Marco Doria, giubbotto antipioggia blu e jeans, usa il “noi” coi militanti democratici per spiegare che per vincere, lunedì sera, c’è prima da battere la corrente dell’antipolitica, del «siete tutti uguali».

E detto da uno che proprio in nome della lotta a «questa politica» ha battuto alle primarie sia la sindaca uscente Marta Vincenzi che la senatrice Roberta Pinotti, scombussolando gli equilibri del centrosinistra e del Pd, l’appello suona particolarmente efficace.

«Dobbiamo essere capaci di far cambiare corso alla corrente.
Abbiamo anche questo compito oltre a quello di governare la città» aggiunge. Ma questa “corrente” a Genova spinge assai forte.

La alimenta anche la crisi economica che non è più nascosta dalla presenza delle grandi fabbriche pubbliche
(per ora Fincantieri s’è salvata, ma Finmeccanica vuol vendere alcuni gioielli pur in salute come Ansaldo Energia e Ansaldo Sts per far cassa)
né mitigata da un welfare che le casse comunali non possono più garantire come e quanto prima.
E non basta il porto, che cresce nei traffici ma non nei posti di lavoro, né il turismo che pure aumenta.
Non c’è più cioè la crescita che c’era, ma ne restano tutte le contraddizioni ambientali:
dal traffico al frantumato assetto idrogeologico.
«L’equilibrio del passato s’è rotto» dice Doria.
Che ora deve provare a costruirne uno nuovo.
Anche nel rapporto fra istituzioni e cittadini.

«Mi scuso per la parola, ma quando vado in giro a chiedere voti mi devo prendere spesso palate di merda in faccia»

racconta la consigliera comunale del Pd Erminia Federico mentre aspetta Doria per accompagnarlo nelle zone colpite dall’alluvione di novembre nei quartieri di Marassi e San Fruttuoso (quasi 80mila abitanti).
…omissis…
Gli avversari sono tutti lontanissimi.
E divisi.
Il centrodestra non esiste più.
…omissis…

Ma il punto interrogativo più grande per Doria è quanto peserà nelle urne l’antipolitica.
5anni fa gli astensionisti sfiorarono la cifra record del 38%, lunedì sera potrebbe essere il partito più corposo.
E c’è Paolo Putti su cui ha puntato Beppe Grillo per guidare la “prima” del Movimento 5 Stelle proprio nella sua Genova.

«Ora puoi tornare a votare», gridano dai loro manifesti gialli mentre nelle interviste promettono bus gratis a tutti.
Eppure i grillini sono pronosticati di un risultato eclatante.
…omissis…

Insomma voto di protesta, non-voto ed estrema frammentazione
(sulla scheda ci sono ben 13 candidati a sindaco e 25 liste) potrebbe costare a Doria quel virgola qualcosa per cento che lo costringerebbe a altri 15 giorni di campagna elettorale.
«L’idea di vincere al primo turno è un bello slancio, ma vinciamo comunque »tranquillizza i militanti democratici di Pra.
E certo molto dipenderà anche da cosa farà il Pd.
Doria dice che il rapporto col “perno” della coalizione è serio e stretto.
Certo i democratici lo schiaffo l’hanno preso.

«E meno male che abbiamo fatto le primarie, altrimenti ce ne saremmo accorti dopo»
ha ammesso lo stesso presidente della Liguria Claudio Burlando.
Del resto, Vincenzi a parte, i precedenti sindaci del centrosinistra, Sansa e Pericu, non avevano alle spalle alcun cursus honorum di partito.
E Doria, 55 anni, ha sì legami profondi nella sinistra genovese (dalla Fgci al Pci fino al consiglio comunale nel ‘90),ma nessuna tessera in tasca.

Vent’anni da professore, superiori e università, poi a settembre la decisione, spinto da un gruppo di amici intellettuali e da Don Gallo.
E la sensazione, fin dall’inizio, che nonostante il generale silenzio dei media
(la sfida era soprattutto fra le sue signore del Pd) e il solo sostegno ufficiale di Sel, la città, o almeno un bel pezzo della sinistra genovese, lo avesse aspettato.
Che di quel professore figlio del marchese “rosso” (il padre Giorgio diseredato perché scelse il Pci) i genovesi ne avessero proprio voglia.
Come poi certificarono le primarie.

Nel Pd ora sperano nello stesso risultato di Milano:
Pisapia sindaco e Pd con un sacco di voti.
Le premesse, assicurano, ci sono.
Anche se non va dimenticato che là il Pd stava all’opposizione, a Genova è forza di governo.
Il che, visto che la sindaca uscente non è stata riconfermata, un certo svantaggio competitivo lo produce.
«Ma ci siamo rimessi subito in moto.Non era né facile né scontato»
dice Giovanni Lunardon, 39 anni, che ha preso il posto alla segreteria provinciale del dimissionario Victor Rasetto.
Doria, spiega Lunardon, «sa che siamo un suo punto di forza e che su noi può contare.
E noi sappiamo che la sua indipendenza, la sua sobrietà e il suo rigore sono utili a battere il crescente clima di antipolitica e a recuperare sull’astensionismo».

Non è un caso che di mega manifesti 6 x 3 di Doria in giro non ce ne siano, né che si sentano i suoi spot.

Per il professore, che il telefonino l’ha comprato solo qualche mese fa quando è cominciata la campagnaper le primarie e che gira su una Pandina rossa guidata dall’ex vigile Gianni Noli (lui ci mette la benzina, Doria la cena a fine serata), la scelta della sobrietà prima che uno stile è un contenuto politico.
«Ho scelto il rapporto diretto con le persone- spiega -.
Ma poi servirebbe chi alimenti questo flusso con costanza».
Che sarebbe il compito della politica e dei partiti.
Per far cambiare, appunto, il corso della corrente.
O almeno provarci.

http://www.unita.it/italia/genova-la-co ... 477?page=3
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

Di Pietro:
«La foto di Vasto?
Diranno gli elettori se si è strappata»


Antonio Di Pietro critica un sistema dei media che, «tra l'Istituto Luce e l'Urss», tende a 'silenziarè un confronto elettorale dal quale giungeranno invece importanti risposte, a cominciare da quella famosa 'foto di Vastò che il leader Idv considera ancora «una speranza per l'Italia».
Un'alleanza, sottolinea, che proprio dal test amministrativo trarrà importanti indicazioni.

Non solo, il voto amministrativo sarà anche il modo per una sorta di referendum su «un governo che è stato votato da nessuno ma è stato imposto dall'alto».

«Domenica molti milioni di italiani saranno chiamati a votare, eppure a leggere i giornali o a guardare le televisioni sembra che non importi niente a nessuno»,

spiega dal suo blog il leader Idv sottolineando che
«sono elezioni importantissime per almeno tre ragioni diverse e se un sistema dei media che sta tra l'Istituto Luce e la vecchia Unione sovietica cerca di oscurarle è proprio perchè lo sa benissimo e vuole depotenziarle».

Prima di tutto, sottolinea, le elezioni
«in molti casi daranno agli elettori la possibilità di mandare via quelli che hanno amministrato male i loro Comuni,
pensando molto agli affari loro e poco agli interessi dei cittadini».
Ma siccome
«nella stragrande maggioranza dei casi il centrosinistra si presenta unito»


sono anche
«l'occasione che permetterà agli elettori di far capire quale coalizione vogliono per le elezioni politiche».

«In questi mesi molti - sottolinea - sapientoni hanno fatto a gara nel dichiarare sepolta la foto di Vasto.
Però, nessuno di loro si è preso la briga di consultare la base del centrosinistra per chiedergli se vuole strappare quella foto, quell'alleanza e quella speranza per l'Italia».
SEGUE...
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

Di Pietro:
«La foto di Vasto?
Diranno gli elettori se si è strappata»

SEGUE...

In secondo luogo,
dice ancora Di Pietro,
domenica gli elettori

«possono riprendersi la parola e lanciare un segnale chiaro su quali foto vogliono strappare e quali, invece, vogliono portare al governo.
Possono farlo anche nei pochi Comuni in cui il centrosinistra non si presenta unito, come a Palermo.
Con il loro voto diranno se vogliono un centrosinistra che appoggia gente come il governatore Lombardo o un centrosinistra, che dopo vent'anni d'inverno, vuole tornare a esperienze come la Primavera di Palermo».

«Infine
- scrive ancora Di Pietro -
grazie alle elezioni di domenica i cittadini italiani potranno per la prima volta dire cosa pensano di un governo che è stato votato da nessuno ma è stato imposto dall'alto, e delle sue politiche che, in questi mesi, hanno colpito sempre e solo i più deboli.

Per definizione questo esecutivo e queste politiche non devono essere sottoposte al vaglio democratico dei cittadini.
Ma domenica gli italiani avranno l'occasione di dire finalmente come la pensano.
Io sono sicuro che, nonostante la campagna di tutti i media e di molti partiti, manderanno un messaggio chiaro e inequivocabile».

http://www.unita.it/italia/di-pietro-la ... a-1.407580
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

per il sottoscritto,
è scontato che la "foto di Vasto" rappresenti la via maestra che il PD deve imboccare per presentarsi alle politiche del 2013.
possibilmente senza troppi componenti della fairy band degli "oni", nonchè Pierazzurroni della mamma ,nominati dalla segreteria "Veltroni",
al seguito...
------------------------------------
basta con il governo dei Banchieri mannari,non se ne può più...
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

-LA FRANCIA CHIAMA-
Rossana Rossanda, "Il Manifesto", 8/5/2012


Insomma, tempi difficili ma un varco in Europa si è aperto.
In direzione opposta alla risorgenza delle destre.
Farebbero bene a pensarci in Italia sia Bersani, sia Giorgio Napolitano artefici dell'unità nazionale liberista.
E tutti gli araldi dell'inevitabilità dell'antipolitica, dell'astensionismo e della fine di una differenza fra destra e sinistra.
Dove una sinistra ha il coraggio di esistere e dichiararsi tale, può vincere.
La Francia, esplicitamente divisa, vede più chiaro e ha giocato una carta che anche in Italia, se coraggio ci fosse, sarebbe vincente".

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/7316/
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

“Ora il cantiere della sinistra”


lunedì 07 maggio 2012 |

“Sono una ‘vittoria a meta” per la sinistra italiana, queste amministrative.
Non veniamo ancora percepiti come alternativa”,
scuote la testa Nichi Vendola,
mentre festeggia la debacle della destra e un ‘bottino elettorale’ che per la ‘gauche’ italiana e’ ‘considerevole’, ma che non basta.

Anche perche’ Beppe Grillo con il suo Movimento 5 Stelle dimostra di saper sottrarre voti proprio ‘tra i delusi della sinistra’.

E allora il leader di Sel, in un’intervista all’ANSA, rilancia il suo appello a Pier Luigi Bersani:

in vista delle politiche bisogna subito ‘aprire il cantiere’ del centrosinistra.

L’analisi del voto, innanzitutto:
‘Il dato piu’ significativo e’ il tracollo del centrodestra
– segnala Vendola –
Una sconfitta storica, con Pdl e Lega in caduta libera anche in citta’ che apparivano fortini inespugnabili’.

Ma ‘attenzione’ a considerare defunto il berlusconismo:
e’ gia’ stato protagonista in passato ‘di strepitose resurrezioni’.
E il ‘populismo di destra’ e’ sempre in agguato.

Quanto al centrosinistra, esso deve, secondo il leader di Sel, prestare orecchio al campanello d’allarme che il voto per le comunali fa risuonare:

‘Pur potendo contare su un bottino elettorale assolutamente considerevole’, la ‘gauche’ italiana ‘non e’ riuscita a catalizzare in forme nette la vittoria’.

Manca, si rammarica Vendola, un ‘profilo limpido di coalizione alternativa in campo per governare il Paese’.

Anzi, il ‘centrosinistra viene talvolta percepito piu’ come sistema di potere che come organizzazione di cambiamento e speranza’.

E in questo senso ‘l’exploit dei grillini – dice il governatore pugliese – e’ indicativo delle criticita” della sinistra.

Come uscirne?
Con la ‘foto di Vasto’?
Con l’alleanza progressisti-moderati invocata da Bersani?

‘La foto di Vasto, con i soli tre leader di Pd, Idv e Sel, e’ insufficiente.
Ma prima di definire il recinto delle alleanze
– afferma Vendola –
e’ opportuno indicare una proposta politica.

Percio’ – aggiunge – rilancio a Bersani e ai partiti del centrosinistra, ai movimenti, alle associazioni, la proposta di costruire gli Stati generali del futuro.
C’e’ bisogno – sottolinea – di aprire questo cantiere della sinistra, guardare l’orizzonte’.

Molto critico verso il governo Monti,
Vendola interpreta il risultato italiano in linea con quello degli altri Paesi d’Europa:
‘vince una sinistra alfiere dei diritti sociali e del lavoro’.
Mentre al centro c’e’ una ‘sproporzione tra l’irrilevanza del Terzo polo nei risultati e la sua grande rilevanza nel dibattito sui media’.

Da ultimo, ma non ultimo, Beppe Grillo.
‘Siamo molto attenti e rispettosi verso il M5S e il suo radicamento territoriale, senza snobismo’,
sottolinea Vendola.
Il voto dei grillini, sostiene, e’ ‘in gran parte quello dell’elettorato di sinistra deluso’.
Ma ‘e’ difficile interloquire con Grillo, che si sottrae al confronto e usa violenza verbale e calunnia’.
Contro di lui, Vendola ha ingaggiato una ‘lotta ideale’.

http://www.sinistraecologialiberta.it/a ... -sinistra/
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

‘...La foto di Vasto, con i soli tre leader di Pd, Idv e Sel, e’ insufficiente.
Ma prima di definire il recinto delle alleanze
– afferma Vendola –
e’ opportuno indicare una proposta politica..."

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che vorrà dire Vendola ???
forse che accetterebbe un'alleanza che comprenda anche UDC ???
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