Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Io ritengo che TsipraS attualmente non abbia altre possibilità che accettare un compromesso e restare ancorato all'Europa e all'euro, ma già nel prossimo autunno dopo le elezione in Spagna la situazione potrebbe cambiare.
La Lega Nord non so se si legherà al Cdx perchè potrebbe succedere che le forze politiche contrarie
all'euro e a questa Europa (M5S - Altra Europa con Tsipras )potrebbero convergere e diventare maggioranza e allora un progetto ALBA per l'Europa del sud potrebbe prendere corpo
La Lega Nord non so se si legherà al Cdx perchè potrebbe succedere che le forze politiche contrarie
all'euro e a questa Europa (M5S - Altra Europa con Tsipras )potrebbero convergere e diventare maggioranza e allora un progetto ALBA per l'Europa del sud potrebbe prendere corpo
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Trasversale come la Dc, mai al governo: ecco chi vota M5STrasversale come la Dc, mai al governo: ecco chi vota M5S
La mappa. Il movimento di Grillo è il secondo partito, stabile al 27 per cento, ma solo meno di un terzo dei suoi elettori vuole che vada al potere. Spicca per interclassismo e trasversalità, è il primo partito fra i ceti medi pubblici e quelli privati, ma anche tra gli autonomi, i giovani e i disoccupati. Il sondaggio Demos
di ILVO DIAMANTI
http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... -118948987
Il M5S sembra non è un partito di governo, è un non partito i cui elettori lo vorrebbero sempre all'opposizione per fare il cane da guardia di chi governa,
Se le cose stessero così sarebbe bene che il terzo o più di elettori di centro-sinistra scegliessero il nuovo partito di sinistra e quel 10% sommato al 5%dei partiti di sinistra più altri in fuoriuscita dal PD potrebbe raggiungere oltre il 15% ed essere fondamentale per le scelte di governo
La mappa. Il movimento di Grillo è il secondo partito, stabile al 27 per cento, ma solo meno di un terzo dei suoi elettori vuole che vada al potere. Spicca per interclassismo e trasversalità, è il primo partito fra i ceti medi pubblici e quelli privati, ma anche tra gli autonomi, i giovani e i disoccupati. Il sondaggio Demos
di ILVO DIAMANTI
http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... -118948987
Il M5S sembra non è un partito di governo, è un non partito i cui elettori lo vorrebbero sempre all'opposizione per fare il cane da guardia di chi governa,
Se le cose stessero così sarebbe bene che il terzo o più di elettori di centro-sinistra scegliessero il nuovo partito di sinistra e quel 10% sommato al 5%dei partiti di sinistra più altri in fuoriuscita dal PD potrebbe raggiungere oltre il 15% ed essere fondamentale per le scelte di governo
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.beppegrillo.it/2015/07/le_sa ... lilin.html
La Cosa ha intervistato lo scrittore italo - russo Nicolai Lilin. Nel video pubblicato oggi in esclusiva racconta la sua opinione sulle sanzioni alla Russia, dannose per l'Italia, e quindi fatte applicare da un governo imbelle che non ha a cuore gli interessi degli italiani. Secondo Banca Intesa l'Italia ha perso più di 6,1 miliardi dollari di fatturato a causa delle sanzioni economiche imposte alla Russia. Buona visione!
Nicolai Lilin: "In Italia non esiste un Governo. Quello che oggi viene chiamato Governo italiano è un insieme di marionette statunitensi, marionette dei lobbisti, marionette delle multinazionali. Aspettare qualcosa da queste persone è come aspettare che un giorno i lupi comincino a pascolare le pecore. E’ impossibile Quindi io non ho nessuna fiducia nel nostro Governo e non credo che loro in qualche modo, miracolosamente, per via di qualche referendum, altre cose, cambieranno il loro modo di agire. Quello che fanno non sono gli interessi del nostro Paese, non è nell’interesse degli italiani ma gli interessi di poteri forti, lobbisti, banche, economia e finanza corrotta e ovviamente tutti i meccanismi legati all’espansionismo atlantista. Questo loro lo fanno bene! Le sanzioni alla Russia sono un chiaro esempio di tutto questo, perché se noi avessimo in Italia un Premier veramente attento alle necessità e alle difficoltà che sta attraversando il suo Paese in questo esatto momento, lui avrebbe agito subito contro queste sanzioni. Altro che fare le sanzioni alla Russia, l’Italia deve creare rapporti con la Russia, aumentarli, sfruttare ogni possibilità. La Russia è un Paese in crescita, un Paese forte, un Paese ricco di risorse che vuole integrarsi nell’economia globale. Vuole avere il proprio posto. I russi non vogliono dominare niente. Quello che oggi gli americani e alcuni occidentali creano: l’immagine di questa ombra dell’Unione Sovietica è sbagliata. Non esiste più l’Unione Sovietica. I russi hanno imparato che cosa era il Comunismo e siamo i primi a non volere il ritorno di questo sistema. Noi vogliamo semplicemente vivere in un mondo equilibrato dove le economie convergono, si integrano e dove ognuno ha i propri profitti. E quindi gli italiani con la Russia possono fare di più di altri. Primo perché gli italiani sono amatissimi in Russia proprio perché i russi amano l’Italia e anche perché quello che l’italiano rappresenta oggi è ancora quel mondo occidentale che non ha perso fino in fondo quei valori che sono oggi ancora cari per i russi: la famiglia, la religione, la dignità umana… Noi abbiamo molto in comune. E se noi avessimo al governo le persone intelligenti, coerenti, trasparenti e non corrotte sicuramente avrebbero saputo sfruttare tutti questi aspetti che ci uniscono. Ma purtroppo noi oggi al Governo, ripeto, abbiamo dei delinquenti e per questo adesso esistono le sanzioni, per questo le nostre aziende chiudono, per questo noi perdiamo, per questo noi siamo stati sorpassati dalla British Petroleum nel controllo del nuovo Gasdotto, potevamo noi distribuire per l’Europa il gas invece gli affari li faranno gli inglesi. E fra poco, grazie a queste politiche che fanno i nostri vertici delinquenti noi saremo trasformati in un Paese del Terzo Mondo che dovrà essere un campo di lavoro. Noi vivremo in un campo di concentramento per lavoratori. I migranti che arriveranno, ci faranno fare la guerra fra poveri e noi con altri Paesi come Grecia e Spagna diventeremo questa periferia europea dove i ricchi andranno a ripescare gli schiavi." Nicolai Lilin.
Ciao
Paolo11
La Cosa ha intervistato lo scrittore italo - russo Nicolai Lilin. Nel video pubblicato oggi in esclusiva racconta la sua opinione sulle sanzioni alla Russia, dannose per l'Italia, e quindi fatte applicare da un governo imbelle che non ha a cuore gli interessi degli italiani. Secondo Banca Intesa l'Italia ha perso più di 6,1 miliardi dollari di fatturato a causa delle sanzioni economiche imposte alla Russia. Buona visione!
Nicolai Lilin: "In Italia non esiste un Governo. Quello che oggi viene chiamato Governo italiano è un insieme di marionette statunitensi, marionette dei lobbisti, marionette delle multinazionali. Aspettare qualcosa da queste persone è come aspettare che un giorno i lupi comincino a pascolare le pecore. E’ impossibile Quindi io non ho nessuna fiducia nel nostro Governo e non credo che loro in qualche modo, miracolosamente, per via di qualche referendum, altre cose, cambieranno il loro modo di agire. Quello che fanno non sono gli interessi del nostro Paese, non è nell’interesse degli italiani ma gli interessi di poteri forti, lobbisti, banche, economia e finanza corrotta e ovviamente tutti i meccanismi legati all’espansionismo atlantista. Questo loro lo fanno bene! Le sanzioni alla Russia sono un chiaro esempio di tutto questo, perché se noi avessimo in Italia un Premier veramente attento alle necessità e alle difficoltà che sta attraversando il suo Paese in questo esatto momento, lui avrebbe agito subito contro queste sanzioni. Altro che fare le sanzioni alla Russia, l’Italia deve creare rapporti con la Russia, aumentarli, sfruttare ogni possibilità. La Russia è un Paese in crescita, un Paese forte, un Paese ricco di risorse che vuole integrarsi nell’economia globale. Vuole avere il proprio posto. I russi non vogliono dominare niente. Quello che oggi gli americani e alcuni occidentali creano: l’immagine di questa ombra dell’Unione Sovietica è sbagliata. Non esiste più l’Unione Sovietica. I russi hanno imparato che cosa era il Comunismo e siamo i primi a non volere il ritorno di questo sistema. Noi vogliamo semplicemente vivere in un mondo equilibrato dove le economie convergono, si integrano e dove ognuno ha i propri profitti. E quindi gli italiani con la Russia possono fare di più di altri. Primo perché gli italiani sono amatissimi in Russia proprio perché i russi amano l’Italia e anche perché quello che l’italiano rappresenta oggi è ancora quel mondo occidentale che non ha perso fino in fondo quei valori che sono oggi ancora cari per i russi: la famiglia, la religione, la dignità umana… Noi abbiamo molto in comune. E se noi avessimo al governo le persone intelligenti, coerenti, trasparenti e non corrotte sicuramente avrebbero saputo sfruttare tutti questi aspetti che ci uniscono. Ma purtroppo noi oggi al Governo, ripeto, abbiamo dei delinquenti e per questo adesso esistono le sanzioni, per questo le nostre aziende chiudono, per questo noi perdiamo, per questo noi siamo stati sorpassati dalla British Petroleum nel controllo del nuovo Gasdotto, potevamo noi distribuire per l’Europa il gas invece gli affari li faranno gli inglesi. E fra poco, grazie a queste politiche che fanno i nostri vertici delinquenti noi saremo trasformati in un Paese del Terzo Mondo che dovrà essere un campo di lavoro. Noi vivremo in un campo di concentramento per lavoratori. I migranti che arriveranno, ci faranno fare la guerra fra poveri e noi con altri Paesi come Grecia e Spagna diventeremo questa periferia europea dove i ricchi andranno a ripescare gli schiavi." Nicolai Lilin.
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
È APPENA SUCCESSO DI NUOVO!
Il #PD sbatte nuovamente la porta in faccia alla volontà popolare e al referendum del 2011! Il popolo italiano vuole il servizio idrico pubblico e partecipato! Governo e maggioranza bocciano l'ennesimo tentativo del #M5S di rispettare il popolo nonchè di avere l'acqua e i servizi locali pubblici. #Sapevatelo #ACQUABENECOMUNE
http://www.tzetze.it/redazione/2015/07/ ... _popolare/
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Non rispettano neache piu i referendum.
Ciao
Paolo11
Il #PD sbatte nuovamente la porta in faccia alla volontà popolare e al referendum del 2011! Il popolo italiano vuole il servizio idrico pubblico e partecipato! Governo e maggioranza bocciano l'ennesimo tentativo del #M5S di rispettare il popolo nonchè di avere l'acqua e i servizi locali pubblici. #Sapevatelo #ACQUABENECOMUNE
http://www.tzetze.it/redazione/2015/07/ ... _popolare/
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.beppegrillo.it/2015/07/il_pa ... folli.html
Il MoVimento 5 Stelle è entrato alla Camera dei Deputati per la prima volta l'11 marzo del 2013. Quando siamo arrivati qui, due anni e mezzo fa, questo palazzo costava un miliardo e 87 milioni di euro. Oggi, dopo più di due anni di nostre proposte, ordini del giorno e denunce pubbliche, costa 230 milioni di euro in meno. La variabile storica siamo stati noi. Ci volevano persone a contatto con la realtà quotidiana per raggiungere questo risultato.
Ma questo palazzo costa ancora troppo.
In questo palazzo ogni anno si spendono 81 milioni e 300 mila euro di stipendi ai parlamentari. Alcuni di questi continuano a prendere questi soldi dalle patrie galere.
Dalle casse di questo palazzo, escono ogni anno 138 milioni di euro pubblici per i vitalizi agli ex parlamentari. Gente che è stata in Parlamento anche per un paio d'anni e prende fino a 10 volte la pensione minima di un italiano che ha lavorato per 35 anni. [Guarda il video integrale con l'elenco di tutte le spese folli della casta]
Nei nostri comuni, tagliando sprechi e privilegi, non abbiamo fatto pagare la Tasi ai cittadini, stiamo creando un distretto dell'Hi tech a Livorno, saniamo le voragini di bilancio che ci avete lasciato a Pomezia e Civitavecchia, avviamo una nuova gestione dei rifiuti che faccia pagare l'immondizia per quanto ne produce la famiglia e stiamo investendo in turismo.
Ormai è matematico. Basta mettere i soldi delle nostre tasse nel settore giusto e l'Italia riparte.
Ogni euro investito in turismo in Italia produce altri 6 euro per lo Stato.
Ogni miliardo di euro investito in ristrutturazioni energetiche crea 17.000 posti di lavoro
Ogni miliardo di euro investito in energie rinnovabili 3.000 posti di lavoro
Ogni euro investito nei vostri stipendi, produce la Legge Fornero, l'aumento delle tasse locali, il taglio dei posti letto in ospedale, l'imu agricola, mafia capitale e chi più ne ha più ne metta.
Appena al Governo faremo in modo di fare funzionare questo palazzo con la metà dei soldi, e quelli che avanzano li metteremo in reddito di cittadinanza, aiuti ai pensionati e misure per agevolare imprenditori e popolo delle partite iva, che in questa Italia disgraziata sono quelli che producono ricchezza ma vengono sempre più vessati." Luigi Di Maio
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Paolo11
Il MoVimento 5 Stelle è entrato alla Camera dei Deputati per la prima volta l'11 marzo del 2013. Quando siamo arrivati qui, due anni e mezzo fa, questo palazzo costava un miliardo e 87 milioni di euro. Oggi, dopo più di due anni di nostre proposte, ordini del giorno e denunce pubbliche, costa 230 milioni di euro in meno. La variabile storica siamo stati noi. Ci volevano persone a contatto con la realtà quotidiana per raggiungere questo risultato.
Ma questo palazzo costa ancora troppo.
In questo palazzo ogni anno si spendono 81 milioni e 300 mila euro di stipendi ai parlamentari. Alcuni di questi continuano a prendere questi soldi dalle patrie galere.
Dalle casse di questo palazzo, escono ogni anno 138 milioni di euro pubblici per i vitalizi agli ex parlamentari. Gente che è stata in Parlamento anche per un paio d'anni e prende fino a 10 volte la pensione minima di un italiano che ha lavorato per 35 anni. [Guarda il video integrale con l'elenco di tutte le spese folli della casta]
Nei nostri comuni, tagliando sprechi e privilegi, non abbiamo fatto pagare la Tasi ai cittadini, stiamo creando un distretto dell'Hi tech a Livorno, saniamo le voragini di bilancio che ci avete lasciato a Pomezia e Civitavecchia, avviamo una nuova gestione dei rifiuti che faccia pagare l'immondizia per quanto ne produce la famiglia e stiamo investendo in turismo.
Ormai è matematico. Basta mettere i soldi delle nostre tasse nel settore giusto e l'Italia riparte.
Ogni euro investito in turismo in Italia produce altri 6 euro per lo Stato.
Ogni miliardo di euro investito in ristrutturazioni energetiche crea 17.000 posti di lavoro
Ogni miliardo di euro investito in energie rinnovabili 3.000 posti di lavoro
Ogni euro investito nei vostri stipendi, produce la Legge Fornero, l'aumento delle tasse locali, il taglio dei posti letto in ospedale, l'imu agricola, mafia capitale e chi più ne ha più ne metta.
Appena al Governo faremo in modo di fare funzionare questo palazzo con la metà dei soldi, e quelli che avanzano li metteremo in reddito di cittadinanza, aiuti ai pensionati e misure per agevolare imprenditori e popolo delle partite iva, che in questa Italia disgraziata sono quelli che producono ricchezza ma vengono sempre più vessati." Luigi Di Maio
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Leggo ora e riporto in ritardo.
C'e' pappa per tutti e bisogna approfittarne prima che siano gli altri a sbaffarsela?
Che ne dici Paolino? Qui non ci salviamo più!!
M5S, le case degli uomini di Casaleggio pagate coi fondi pubblici del Senato
I Cinque Stelle hanno speso 160 mila euro per gli appartamenti dello staff comunicazione, 40 mila dei quali per il solo alloggio di Rocco Casalino, l’ex del Grande fratello. Anche se la normativa prevede che i soldi siano usati per “scopi istituzionali”
di Paolo Fantauzzi
Contro gli affitti d’oro di Montecitorio il Movimento cinque stelle ha condotto una delle sue più popolari battaglie. Al motto di “Basta milioni spesi per gli uffici parlamentari, anche gli onorevoli devono fare la loro parte” (e stringersi se necessario), la Camera ha alla fine rescisso parte dei contratti di locazione sottoscritti con la società Milano 90 dell’immobiliarista Sergio Scarpellini. Non a caso il deputato Riccardo Fraccaro, protagonista della “campagna” in Ufficio di presidenza, l’ha definita «una delle più grandi vittorie politiche del Movimento».
Solo che nel loro piccolo anche i grillini, che rivendicano orgogliosamente la loro diversità e morigeratezza, rischiano di impantanarsi proprio su una vicenda immobiliare. Dall’inizio della legislatura, ha ricostruito l’Espresso, al Senato hanno speso infatti 160 mila euro per pagare l’affitto di casa ai dipendenti della comunicazione, la cinghia di trasmissione tra lo staff della Casaleggio associati a Milano e il gruppo parlamentare di Palazzo Madama. Un manipolo di fedelissimi (qualcuno è arrivato a Roma direttamente dalla srl del guru), scelti "su designazione di Beppe Grillo" come recita il codice di comportamento degli eletti e che si è accasato in una delle più belle zone di Roma, compresa fra il Pantheon e via Giulia.
DI CASA IN CASA
L’affittuario più noto è il coordinatore dello staff Rocco Casalino, divenuto celebre come inquilino di un’altra casa: quella del Grande Fratello (all'interno della quale, in tempi pre-Movimento, si dichiarava convinto sostenitore di Rifondazione comunista). Quando a fine 2012 provò a candidarsi per le elezioni regionali in Lombardia, ai militanti che lo criticavano sul blog per il suo passato televisivo rammentò la dura infanzia in Germania, in un piccolo appartamento dove il padre "per risparmiare non accendeva mai i riscaldamenti".
Tempi quanto mai lontani, fortunatamente: dall’estate del 2013 l’ex gieffino ha trovato insieme a un collega il suo buen ritiro al quinto piano di un bellissimo palazzo secentesco in via di Torre Argentina, fatto costruire da una nobile casata viterbese e da due secoli di proprietà di una storica famiglia romana. Una stupenda casa a due passi dal Pantheon: per le sue due camere, il salone e i due bagni il gruppo parlamentare ha speso finora 40 mila euro di affitto.
Altri 50 mila euro, invece, sono andati per la pigione di un grande appartamento abitato fino allo scorso autunno da altri tre dipendenti. Compreso - a quanto risulta a l’Espresso - il fedelissimo Nik il Nero, il camionista-videomaker divenuto celebre per i suoi editoriali politici girati nella cabina del suo tir . Anche in questo caso, un’abitazione assai blasonata: è infatti del conte Emo Capodilista, che - ironia della sorte - essendo fra i proprietari di Palazzo Grazioli, è anche padrone di casa di Silvio Berlusconi .
Prima di lasciare Roma per Bruxelles, invece, il precedente capo della comunicazione Claudio Messora viveva in un grazioso monolocale dietro piazza Navona, anche questo all'interno di uno splendido palazzo nobiliare: 1.600 euro al mese per un quinto piano con angolo cottura. In tutto, circa 26 mila euro di affitto. Andati a un altro proprietario dal sangue blu: una nobildonna appartenente alla famiglia dei marchesi di Sambuci, sposata col discendente di una famiglia di conti partenopei di antico lignaggio.
FONDI PUBBLICI, ALLOGGIO PRIVATO
Solo nel 2014, ha ricostruito l’Espresso, il Movimento cinque stelle ha speso 100 mila euro per le case dei dipendenti della comunicazione. Ai quali vanno aggiunti altri 52 mila nel 2013, 8 mila di agenzia e altri 5 mila di utenze domestiche. Totale: 165 mila circa. Forse troppo per gli stessi grillini, visto che negli ultimi mesi è andata in scena una “spending review” che dovrebbe consentire loro di spendere meno per l’anno in corso: alla fine dell’anno scorso le case affittate erano cinque, i dipendenti che ci vivevano erano sei, e costavano 6.291 euro al mese.
Ma se l’attenzione che i Cinque stelle riservano ai loro dipendenti è lodevole, il problema è che si tratta di fondi pubblici. Il Senato infatti eroga ai gruppi parlamentari una somma in base alla loro consistenza (2,5 milioni l’anno nel caso del M5S) ma i contributi, recita il regolamento all’articolo 16 , “sono destinati esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti all'attività parlamentare e alle attività politiche ad essa connesse (…) nonché alle spese per il funzionamento dei loro organi e delle loro strutture, ivi comprese quelle relative ai trattamenti economici del personale”.
Insomma, in teoria il denaro non potrebbe essere utilizzato per stipulare contratti di locazione a uso abitativo ma solo per pagare gli stipendi dei dipendenti. Se poi il Movimento ritenesse la casa un benefit indispensabile, potrebbe sempre aggiungere un extra in busta paga. Come accade alla Camera, dove per alcuni dipendenti è previsto un rimborso a piè di lista per l’affitto (peraltro sottoposto a tassazione). E che l’alloggio non rientri nelle fattispecie previste sembra confermarlo indirettamente il fatto che l’anno scorso questa spesa è stata inserita sotto la voce “godimento di beni terzi”. «Era quella che ci si avvicinava di più» spiega a l’Espresso il senatore Giuseppe Vacciano, ex tesoriere del gruppo: «E comunque quella dell’affitto è una clausola prevista nel contratto come fringe benefit, penso ci sia poco da fare…».
RISCHIO RESTITUZIONE
Nel 2014 il rendiconto del M5S ha superato il controllo di conformità ma la società di revisione (la Bdo) ha rammentato nella sua relazione come “la verifica dell’inerenza delle spese documentate agli scopi istituzionali per i quali i contributi sono erogati ai gruppi parlamentari è demandata al Collegio dei questori ed esula dalla nostra attività”.
Le cose adesso potrebbero cambiare e sul prossimo rendiconto rischia di abbattersi la censura dei tre senatori chiamati a controllare i bilanci dei gruppi (una è la grillina Laura Bottici), che pure lo scorso anno non hanno sollevato obiezioni. «Di recente c’è stata una segnalazione su questo aspetto e, se fosse confermata, siamo intenzionati a chiedere chiarimenti espliciti e approfondimenti» dice a l’Espresso il senatore-questore Lucio Malan. "Il rischio, nel caso le motivazioni addotte dal Movimento cinque stelle non venissero accolte, è che al gruppo siano decurtati i soldi spesi finora per i contratti di locazione".
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... i-1.202982
C'e' pappa per tutti e bisogna approfittarne prima che siano gli altri a sbaffarsela?
Che ne dici Paolino? Qui non ci salviamo più!!
M5S, le case degli uomini di Casaleggio pagate coi fondi pubblici del Senato
I Cinque Stelle hanno speso 160 mila euro per gli appartamenti dello staff comunicazione, 40 mila dei quali per il solo alloggio di Rocco Casalino, l’ex del Grande fratello. Anche se la normativa prevede che i soldi siano usati per “scopi istituzionali”
di Paolo Fantauzzi
Contro gli affitti d’oro di Montecitorio il Movimento cinque stelle ha condotto una delle sue più popolari battaglie. Al motto di “Basta milioni spesi per gli uffici parlamentari, anche gli onorevoli devono fare la loro parte” (e stringersi se necessario), la Camera ha alla fine rescisso parte dei contratti di locazione sottoscritti con la società Milano 90 dell’immobiliarista Sergio Scarpellini. Non a caso il deputato Riccardo Fraccaro, protagonista della “campagna” in Ufficio di presidenza, l’ha definita «una delle più grandi vittorie politiche del Movimento».
Solo che nel loro piccolo anche i grillini, che rivendicano orgogliosamente la loro diversità e morigeratezza, rischiano di impantanarsi proprio su una vicenda immobiliare. Dall’inizio della legislatura, ha ricostruito l’Espresso, al Senato hanno speso infatti 160 mila euro per pagare l’affitto di casa ai dipendenti della comunicazione, la cinghia di trasmissione tra lo staff della Casaleggio associati a Milano e il gruppo parlamentare di Palazzo Madama. Un manipolo di fedelissimi (qualcuno è arrivato a Roma direttamente dalla srl del guru), scelti "su designazione di Beppe Grillo" come recita il codice di comportamento degli eletti e che si è accasato in una delle più belle zone di Roma, compresa fra il Pantheon e via Giulia.
DI CASA IN CASA
L’affittuario più noto è il coordinatore dello staff Rocco Casalino, divenuto celebre come inquilino di un’altra casa: quella del Grande Fratello (all'interno della quale, in tempi pre-Movimento, si dichiarava convinto sostenitore di Rifondazione comunista). Quando a fine 2012 provò a candidarsi per le elezioni regionali in Lombardia, ai militanti che lo criticavano sul blog per il suo passato televisivo rammentò la dura infanzia in Germania, in un piccolo appartamento dove il padre "per risparmiare non accendeva mai i riscaldamenti".
Tempi quanto mai lontani, fortunatamente: dall’estate del 2013 l’ex gieffino ha trovato insieme a un collega il suo buen ritiro al quinto piano di un bellissimo palazzo secentesco in via di Torre Argentina, fatto costruire da una nobile casata viterbese e da due secoli di proprietà di una storica famiglia romana. Una stupenda casa a due passi dal Pantheon: per le sue due camere, il salone e i due bagni il gruppo parlamentare ha speso finora 40 mila euro di affitto.
Altri 50 mila euro, invece, sono andati per la pigione di un grande appartamento abitato fino allo scorso autunno da altri tre dipendenti. Compreso - a quanto risulta a l’Espresso - il fedelissimo Nik il Nero, il camionista-videomaker divenuto celebre per i suoi editoriali politici girati nella cabina del suo tir . Anche in questo caso, un’abitazione assai blasonata: è infatti del conte Emo Capodilista, che - ironia della sorte - essendo fra i proprietari di Palazzo Grazioli, è anche padrone di casa di Silvio Berlusconi .
Prima di lasciare Roma per Bruxelles, invece, il precedente capo della comunicazione Claudio Messora viveva in un grazioso monolocale dietro piazza Navona, anche questo all'interno di uno splendido palazzo nobiliare: 1.600 euro al mese per un quinto piano con angolo cottura. In tutto, circa 26 mila euro di affitto. Andati a un altro proprietario dal sangue blu: una nobildonna appartenente alla famiglia dei marchesi di Sambuci, sposata col discendente di una famiglia di conti partenopei di antico lignaggio.
FONDI PUBBLICI, ALLOGGIO PRIVATO
Solo nel 2014, ha ricostruito l’Espresso, il Movimento cinque stelle ha speso 100 mila euro per le case dei dipendenti della comunicazione. Ai quali vanno aggiunti altri 52 mila nel 2013, 8 mila di agenzia e altri 5 mila di utenze domestiche. Totale: 165 mila circa. Forse troppo per gli stessi grillini, visto che negli ultimi mesi è andata in scena una “spending review” che dovrebbe consentire loro di spendere meno per l’anno in corso: alla fine dell’anno scorso le case affittate erano cinque, i dipendenti che ci vivevano erano sei, e costavano 6.291 euro al mese.
Ma se l’attenzione che i Cinque stelle riservano ai loro dipendenti è lodevole, il problema è che si tratta di fondi pubblici. Il Senato infatti eroga ai gruppi parlamentari una somma in base alla loro consistenza (2,5 milioni l’anno nel caso del M5S) ma i contributi, recita il regolamento all’articolo 16 , “sono destinati esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti all'attività parlamentare e alle attività politiche ad essa connesse (…) nonché alle spese per il funzionamento dei loro organi e delle loro strutture, ivi comprese quelle relative ai trattamenti economici del personale”.
Insomma, in teoria il denaro non potrebbe essere utilizzato per stipulare contratti di locazione a uso abitativo ma solo per pagare gli stipendi dei dipendenti. Se poi il Movimento ritenesse la casa un benefit indispensabile, potrebbe sempre aggiungere un extra in busta paga. Come accade alla Camera, dove per alcuni dipendenti è previsto un rimborso a piè di lista per l’affitto (peraltro sottoposto a tassazione). E che l’alloggio non rientri nelle fattispecie previste sembra confermarlo indirettamente il fatto che l’anno scorso questa spesa è stata inserita sotto la voce “godimento di beni terzi”. «Era quella che ci si avvicinava di più» spiega a l’Espresso il senatore Giuseppe Vacciano, ex tesoriere del gruppo: «E comunque quella dell’affitto è una clausola prevista nel contratto come fringe benefit, penso ci sia poco da fare…».
RISCHIO RESTITUZIONE
Nel 2014 il rendiconto del M5S ha superato il controllo di conformità ma la società di revisione (la Bdo) ha rammentato nella sua relazione come “la verifica dell’inerenza delle spese documentate agli scopi istituzionali per i quali i contributi sono erogati ai gruppi parlamentari è demandata al Collegio dei questori ed esula dalla nostra attività”.
Le cose adesso potrebbero cambiare e sul prossimo rendiconto rischia di abbattersi la censura dei tre senatori chiamati a controllare i bilanci dei gruppi (una è la grillina Laura Bottici), che pure lo scorso anno non hanno sollevato obiezioni. «Di recente c’è stata una segnalazione su questo aspetto e, se fosse confermata, siamo intenzionati a chiedere chiarimenti espliciti e approfondimenti» dice a l’Espresso il senatore-questore Lucio Malan. "Il rischio, nel caso le motivazioni addotte dal Movimento cinque stelle non venissero accolte, è che al gruppo siano decurtati i soldi spesi finora per i contratti di locazione".
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... i-1.202982
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ciao pancho.Ho girato il testo a Grillo.
Siccome Il M5S non ha giornali ecc....Si fa presto a denigrarlo.
Ciao
Paolo11
Siccome Il M5S non ha giornali ecc....Si fa presto a denigrarlo.
Ciao
Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Sentiamo come risponde, se ti risponde.paolo11 ha scritto:Ciao pancho.Ho girato il testo a Grillo.
Siccome Il M5S non ha giornali ecc....Si fa presto a denigrarlo.
Ciao
Paolo11
Su quel tuo "si fa presto a denigrarlo, vorrei farti presente che hai tu stesso usato questo metodo con Crocetta mentre alcuni di noi giustamente han deciso di saperne di piu aspettando eventuali inchieste se ce ne saranno. Dopo non ci risparmieremo di caricare le ns. cartucce.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ciao pancho La mia opinione su Crocetta presidente della regione Siciliana.Non mi si venga a dire che lui non sapeva delle difficoltà che ha trovato la figlia di Borsellino nella sanità siciliana.Non mi interessa se c'è stata la famosa telefonata. Mi interessa solo sapere per quale motivo abbia dovuto dimettersi la Borsellino in giugno.Che appoggio ha avuto da parte di Crocetta?
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/ ... ne-del-pd/
L‘Espresso dedica un super articolone alla fondazione del Primo Ministro Matteo Renzi “Open“, sapete di cosa stiamo parlando? “Le fondazioni sono le casseforti dei politici , il dato è ormai assodato. Sono i loro strumenti del consenso, e si sostituiscono spesso ai partiti, perché offrono maggiori spazi di autonomia. In un recente report, Openpolis in Italia ha contato 65 “pensatoi”, quasi tutti nati negli ultimi quindici anni (…)” e ancora “Il punto è il bilancio 2014 della Fondazione Open gestita dal cerchio magico del premier, Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Marco Carrai, tutti con incarichi sociali a titolo gratuito. La data è quella del 20 giugno 2015. Il dato interessante è l’ottimo risultato in fatto di raccolta fondi, con donazioni pari a un milione e 184mila euro. Sono 300mila euro in più rispetto all’anno precedente, quando però il bilancio registrava anche 100mila euro raccolti durante le manifestazioni: era però l’anno della campagna elettorale, delle molte cene e iniziative (…)”. A riaprire la polemica è stato in realtà il FattoQuotidiano che in questo dettagliato articolo ci spiega il meccanismo delle fondazioni che finanziano e sostengono politici e partiti… Volete degli esempi? C’è Italianieuropei di Massimo D’Alema, ma anche l’Aspen Institute della strana coppia Giulio Tremonti-Giuliano Amato e la Open che sostiene le attività politiche del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ci sono pure la Nuova Italia di Gianni Alemanno e l’Alcide De Gasperi di Angelino Alfano. Non potevano mancare nemmeno UniVerde di Alfonso Pecoraro Scanio, la Free Foundation di Renato Brunetta, il Centro per un futuro sostenibile di Francesco Rutelli e la Fondazione Basso di Stefano Rodotà. Da destra a sinistra, passando per il centro e la società civile, c’è perfino un caso di dualismo coniugale: quello tra Franco Bassanini, riferimento di Astrid, e la moglie Linda Lanzillotta, punta di diamante di Glocus (Fonte)
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Ciao
Paolo11
L‘Espresso dedica un super articolone alla fondazione del Primo Ministro Matteo Renzi “Open“, sapete di cosa stiamo parlando? “Le fondazioni sono le casseforti dei politici , il dato è ormai assodato. Sono i loro strumenti del consenso, e si sostituiscono spesso ai partiti, perché offrono maggiori spazi di autonomia. In un recente report, Openpolis in Italia ha contato 65 “pensatoi”, quasi tutti nati negli ultimi quindici anni (…)” e ancora “Il punto è il bilancio 2014 della Fondazione Open gestita dal cerchio magico del premier, Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Marco Carrai, tutti con incarichi sociali a titolo gratuito. La data è quella del 20 giugno 2015. Il dato interessante è l’ottimo risultato in fatto di raccolta fondi, con donazioni pari a un milione e 184mila euro. Sono 300mila euro in più rispetto all’anno precedente, quando però il bilancio registrava anche 100mila euro raccolti durante le manifestazioni: era però l’anno della campagna elettorale, delle molte cene e iniziative (…)”. A riaprire la polemica è stato in realtà il FattoQuotidiano che in questo dettagliato articolo ci spiega il meccanismo delle fondazioni che finanziano e sostengono politici e partiti… Volete degli esempi? C’è Italianieuropei di Massimo D’Alema, ma anche l’Aspen Institute della strana coppia Giulio Tremonti-Giuliano Amato e la Open che sostiene le attività politiche del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ci sono pure la Nuova Italia di Gianni Alemanno e l’Alcide De Gasperi di Angelino Alfano. Non potevano mancare nemmeno UniVerde di Alfonso Pecoraro Scanio, la Free Foundation di Renato Brunetta, il Centro per un futuro sostenibile di Francesco Rutelli e la Fondazione Basso di Stefano Rodotà. Da destra a sinistra, passando per il centro e la società civile, c’è perfino un caso di dualismo coniugale: quello tra Franco Bassanini, riferimento di Astrid, e la moglie Linda Lanzillotta, punta di diamante di Glocus (Fonte)
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Paolo11
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