Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Letta e i giudizi per telefono di Renzi, Travaglio: “E’ un sistema di potere che ‘gattopardescamente’ non se ne va”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/07/ ... =obnetwork
“Matteo Renzi dovrebbe spiegare cosa è il patto del Nazareno, perché dalle intercettazioni è emerso che otto giorni prima di stipularlo con Silvio Berlusconi aveva già in tasca la garanzia dello stesso Berlusconi che avrebbe appoggiato il suo governo contro quello di Letta”. Così il direttore de il Fatto Quotidiano Marco Travaglio commenta l’intercettazione telefonica in cui l’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi spiegava al comandante interregionale della Guardia di finanza Michele Adinolfi la strategia per diventare premier. “Quello che emerge dalla telefonata – spiega Travaglio – mostra un altro spicchio di quel sistema di potere che ‘gattopardescamente’ non se ne va. Il rottamatore Renzi – prosegue – invece di presentarsi alle elezioni, parlava con ufficiali della Guardia di finanza come il presidente della Repubblica poteva essere ricattabile”. L’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano in seguito alla pubblicazione dell’intercettazione ha dichiarato di riservarsi la possibilità di agire per vie legali. “Dovrebbe invece ringraziare Il Fatto Quotidiano – spiega Travaglio – per avergli raccontato una storia che sicuramente lui non conosceva”
di Fabio Capasso
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/07/ ... =obnetwork
“Matteo Renzi dovrebbe spiegare cosa è il patto del Nazareno, perché dalle intercettazioni è emerso che otto giorni prima di stipularlo con Silvio Berlusconi aveva già in tasca la garanzia dello stesso Berlusconi che avrebbe appoggiato il suo governo contro quello di Letta”. Così il direttore de il Fatto Quotidiano Marco Travaglio commenta l’intercettazione telefonica in cui l’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi spiegava al comandante interregionale della Guardia di finanza Michele Adinolfi la strategia per diventare premier. “Quello che emerge dalla telefonata – spiega Travaglio – mostra un altro spicchio di quel sistema di potere che ‘gattopardescamente’ non se ne va. Il rottamatore Renzi – prosegue – invece di presentarsi alle elezioni, parlava con ufficiali della Guardia di finanza come il presidente della Repubblica poteva essere ricattabile”. L’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano in seguito alla pubblicazione dell’intercettazione ha dichiarato di riservarsi la possibilità di agire per vie legali. “Dovrebbe invece ringraziare Il Fatto Quotidiano – spiega Travaglio – per avergli raccontato una storia che sicuramente lui non conosceva”
di Fabio Capasso
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Re: Come se ne viene fuori ?
Modello ALBA come alternativa all’Europa
E’ stata una giornata molto importante quella di sabato. Presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari è andato in scena un incontro dal titolo “L’alba di una nuova europa”, organizzato dal Movimento 5 Stelle.
Già nel titolo si trovano indici che chiariscono lo scopo dell’evento e il messaggio che i pentastellanti, in primis con le figure di Manlio Di Stefano e Alessandro Di Battista, hanno voluto lanciare.
1 – Alba, o meglio ALBA, cioè l’acronimo dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe, l’unione economica e sociale dei paesi del sudamerica, che potrebbe rivelarsi un modello interessante da poter riadattare nell’attuale Europa.
2 – Europa, appunto. Tema più che mai in voga nella scena politica nazionale. Quell’Europa che oramai molti paesi della periferia del continente vedono come il male assoluto: un’unione fondata sullo strapotere finanziario della Troika e completamente asservita ai dettami di Washington.
3 - Alba intesa come inizio: “Un nuovo percorso che sia in grado di traghettare il paese verso un nuovo modello politico”, affermava Di Stefano durante l’apertura dell’incontro. Un progetto politico innovativo, in contrasto con le politiche renziane ma diametralmente opposto a quello della Lega di Salvini.
PRIMO TEMPO – L’incontro è stato diviso in due parti. La prima ha avuto un taglio più accademico, un ruolo introduttivo che ha permesso la discesa nel particolare che è avvenuta nella seconda parte.
E’ intervenuto Gianni Minà, storico giornalista che ha descritto per anni i cambiamenti dell’America Latina, che ha usato toni molto forti nei confronti dell’informazione occidentale. “L’informazione sull’America Latina è vergognosa, essendo a comando di Washington e della Nato”, ha dichiarato tra gli applausi dei presenti lanciandosi in numerose invettive contro l’egemonia americana nel nostro continente.
Dopo Gianni Minà ha preso parola Luciano Vasapollo, docente di economia presso la Sapienza e direttore del centro studi Cestes, che ha presentato alcuni punti per una possibile uscita dall’Euro: “Non si può uscire come singolo paese, perchè si verrebbe travolti dalla speculazione finanziaria”, ha spiegato. “Serve un’alleanza tra i PIGS (Portogallo, Grecia, Spagna, Italia n.d.r.) e la creazione di una moneta virtuale compensativa degli scambi economici. E naturalmente la nazionalizzazione del sistema bancario e dei settori strategici.”
Ha inoltre chiesto un applauso per dimostrare la vicinanza dei presenti al governo Maduro, sotto attacco dell’ “imperialismo nord americano”.
A seguire è intervenuto Di Battista, accolto dall’ovazione dei presenti. “Renzi è più pericoloso di Berlusconi. – ha esordito – Il secondo aveva come padrone solo se stesso, mentre l’attuale premier deve rispondere alle lobby del petrolio e della grande distribuzione nord americana.” Di Battista ha molto insistito sul carattere post ideologico del Movimento 5 Stelle, ma ha salutato con affetto le delegazioni dei paesi del sud america presenti all’appuntamento, ribadendo la vicinanza al governo “sovrano” di Maduro ed evidenziando le ipocrisie occidentali.
“Riteniamo pericoloso il Venezuela e intanto stringiamo accordi con l’Arabia Saudita, dove le donne non possono guidare e mancano i diritti civili di base”.
Sui futuri scenari politici Di Battista si è detto favorevole a eventuali accordi programmatici con partiti esteri, come Syriza, ma ribadendo la volontà di uscire dall’euro per l’effettiva realizzazione del progetto che “deve prendere spunto dall’esperienza latinoamericana, ma tenendo conto delle differenze con l’Europa”. -
SECONDO TEMPO - L’ultima parte è stata dedicata completamente all’illustrazione del modello ALBA, e ha visto protagonisti esponenti di alcune nazioni latino americana: Bolivia, Ecuador, Nicaragua, Cuba e Venezuela.
A fare da collante ci ha pensato Bernardo Álvarez , Segretario Generale ALBA, che ha introdotto il discorso spiegando ai presenti la nascita dell’alleanza e i principi cardine su cui si basa la struttura.
L’ALBA nasce nel 2005 come opposizione al modello imposto dagli Stati Uniti, l’Alca, il trattato per il libero commercio, che avrebbe distrutto le economie dei paesi dell’America Latina, privandoli di ogni forma di indipendenza.
“Abbiamo cominciato a pensare controcorrente e ad essere indipendenti. Ma non è stato tutto così semplice. All’inizio venivamo derisi. L’ALBA era oggetto di scherno tra le organizzazioni internazionali, non venivamo presi sul serio.”, ha spigato Álvarez. Poi le cose sono incominciate a cambiare, con la vittoria dei partiti di sinistra in tutto il continente sudamericano, che sono andati ad unirsi al processo di unione iniziato dal Venezuela di Chavez e la Repubblica Cubana di Fidel Castro e che ormai conta 8 paesi
INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA’ - Queste le due parole più ripetute dagli esponenti politici delle nazioni sudamericane presente. L’ALBA è completamente diversa dal modello classico di organizzazione transnazionale.
Fondata sul concetto della solidarietà, ha una struttura flessibile che permette ai diversi paesi di riunirsi per ogni tipologia di tematica da affrontare, tenendo conto dei sacri principi della “orizzontalità e uguaglianza” dei paesi membri.
I primi obiettivi sono stati la lotta all’analfabetismo, piaga oramai sconfitta nella quasi totalità del continente, e l’istituzione di un sistema sanitario gratuito ed accessibile a tutti.
L’importanza economica per la spesa sociale che possa garantire una vita dignitosa anche alle popolazioni più povere è una prerogativa imprescindibile, che supera ogni vincolo di bilancio di matrice occidentale. Così come il processo di integrazione tra le popolazioni, per continuare l’idea della Grande Patria latino americana figlia della rivoluzione bolivariana.
NUOVO INIZIO - Giornata di carattere storico per il Movimento 5 Stelle che aveva esteso l’invito anche agli altri partiti politici, che hanno preferito glissare.
Dopo un assestamento iniziale che si può ritenere naturale per una forza politica passata dallo zero al 25% dei voti, il Movimento ha ora un nucleo compatto in parlamento e tra gli elettori per poter lanciare un progetto politico ambizioso.
L’avvento della Lega nazionale di Matteo Salvini ha portato via una parte di elettorato grillino che aveva scelto i pentastellati due anni fa come voto di protesta. Questo processo, che provocherà una flessione in termini percentuali, permetterà d’altra parte ai 5 stelle di gettare le basi di un processo ben più costruttivo dei ripetuti attacchi alla casta.
Il progetto ALBA è sicuramente difficile, anche perchè sono imprescindibili alleanza forti internazionalmente.
Ad una rapida disamina del panorama europeo, i partiti che più si avvicinano al modello proposto sono Syriza e Podemos. Entrambi alla luce della ribalta, il primo al governo in Grecia e il secondo forte al primo posto nei sondaggi spagnoli, i due partiti potrebbero trovare molti punti di contatto con il disegno politico proposto dai 5 stelle, ma il dialogo è ancora in fase embrionale.
Quel che è certo è che dopo una fase di stallo istituzionale, il Movimento 5 Stelle sembra esser pronto a tornare a far parlare di se, portando un nuovo dinamismo all’interno della scena politica italiana sempre più caratterizzata dall’egemonia renziana.
Lorenzo Zacchi – @LorenzoZacchi
- See more at: http://www.tribunaitalia.it/2015/03/14/ ... yHguP.dpuf
E’ stata una giornata molto importante quella di sabato. Presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari è andato in scena un incontro dal titolo “L’alba di una nuova europa”, organizzato dal Movimento 5 Stelle.
Già nel titolo si trovano indici che chiariscono lo scopo dell’evento e il messaggio che i pentastellanti, in primis con le figure di Manlio Di Stefano e Alessandro Di Battista, hanno voluto lanciare.
1 – Alba, o meglio ALBA, cioè l’acronimo dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe, l’unione economica e sociale dei paesi del sudamerica, che potrebbe rivelarsi un modello interessante da poter riadattare nell’attuale Europa.
2 – Europa, appunto. Tema più che mai in voga nella scena politica nazionale. Quell’Europa che oramai molti paesi della periferia del continente vedono come il male assoluto: un’unione fondata sullo strapotere finanziario della Troika e completamente asservita ai dettami di Washington.
3 - Alba intesa come inizio: “Un nuovo percorso che sia in grado di traghettare il paese verso un nuovo modello politico”, affermava Di Stefano durante l’apertura dell’incontro. Un progetto politico innovativo, in contrasto con le politiche renziane ma diametralmente opposto a quello della Lega di Salvini.
PRIMO TEMPO – L’incontro è stato diviso in due parti. La prima ha avuto un taglio più accademico, un ruolo introduttivo che ha permesso la discesa nel particolare che è avvenuta nella seconda parte.
E’ intervenuto Gianni Minà, storico giornalista che ha descritto per anni i cambiamenti dell’America Latina, che ha usato toni molto forti nei confronti dell’informazione occidentale. “L’informazione sull’America Latina è vergognosa, essendo a comando di Washington e della Nato”, ha dichiarato tra gli applausi dei presenti lanciandosi in numerose invettive contro l’egemonia americana nel nostro continente.
Dopo Gianni Minà ha preso parola Luciano Vasapollo, docente di economia presso la Sapienza e direttore del centro studi Cestes, che ha presentato alcuni punti per una possibile uscita dall’Euro: “Non si può uscire come singolo paese, perchè si verrebbe travolti dalla speculazione finanziaria”, ha spiegato. “Serve un’alleanza tra i PIGS (Portogallo, Grecia, Spagna, Italia n.d.r.) e la creazione di una moneta virtuale compensativa degli scambi economici. E naturalmente la nazionalizzazione del sistema bancario e dei settori strategici.”
Ha inoltre chiesto un applauso per dimostrare la vicinanza dei presenti al governo Maduro, sotto attacco dell’ “imperialismo nord americano”.
A seguire è intervenuto Di Battista, accolto dall’ovazione dei presenti. “Renzi è più pericoloso di Berlusconi. – ha esordito – Il secondo aveva come padrone solo se stesso, mentre l’attuale premier deve rispondere alle lobby del petrolio e della grande distribuzione nord americana.” Di Battista ha molto insistito sul carattere post ideologico del Movimento 5 Stelle, ma ha salutato con affetto le delegazioni dei paesi del sud america presenti all’appuntamento, ribadendo la vicinanza al governo “sovrano” di Maduro ed evidenziando le ipocrisie occidentali.
“Riteniamo pericoloso il Venezuela e intanto stringiamo accordi con l’Arabia Saudita, dove le donne non possono guidare e mancano i diritti civili di base”.
Sui futuri scenari politici Di Battista si è detto favorevole a eventuali accordi programmatici con partiti esteri, come Syriza, ma ribadendo la volontà di uscire dall’euro per l’effettiva realizzazione del progetto che “deve prendere spunto dall’esperienza latinoamericana, ma tenendo conto delle differenze con l’Europa”. -
SECONDO TEMPO - L’ultima parte è stata dedicata completamente all’illustrazione del modello ALBA, e ha visto protagonisti esponenti di alcune nazioni latino americana: Bolivia, Ecuador, Nicaragua, Cuba e Venezuela.
A fare da collante ci ha pensato Bernardo Álvarez , Segretario Generale ALBA, che ha introdotto il discorso spiegando ai presenti la nascita dell’alleanza e i principi cardine su cui si basa la struttura.
L’ALBA nasce nel 2005 come opposizione al modello imposto dagli Stati Uniti, l’Alca, il trattato per il libero commercio, che avrebbe distrutto le economie dei paesi dell’America Latina, privandoli di ogni forma di indipendenza.
“Abbiamo cominciato a pensare controcorrente e ad essere indipendenti. Ma non è stato tutto così semplice. All’inizio venivamo derisi. L’ALBA era oggetto di scherno tra le organizzazioni internazionali, non venivamo presi sul serio.”, ha spigato Álvarez. Poi le cose sono incominciate a cambiare, con la vittoria dei partiti di sinistra in tutto il continente sudamericano, che sono andati ad unirsi al processo di unione iniziato dal Venezuela di Chavez e la Repubblica Cubana di Fidel Castro e che ormai conta 8 paesi
INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA’ - Queste le due parole più ripetute dagli esponenti politici delle nazioni sudamericane presente. L’ALBA è completamente diversa dal modello classico di organizzazione transnazionale.
Fondata sul concetto della solidarietà, ha una struttura flessibile che permette ai diversi paesi di riunirsi per ogni tipologia di tematica da affrontare, tenendo conto dei sacri principi della “orizzontalità e uguaglianza” dei paesi membri.
I primi obiettivi sono stati la lotta all’analfabetismo, piaga oramai sconfitta nella quasi totalità del continente, e l’istituzione di un sistema sanitario gratuito ed accessibile a tutti.
L’importanza economica per la spesa sociale che possa garantire una vita dignitosa anche alle popolazioni più povere è una prerogativa imprescindibile, che supera ogni vincolo di bilancio di matrice occidentale. Così come il processo di integrazione tra le popolazioni, per continuare l’idea della Grande Patria latino americana figlia della rivoluzione bolivariana.
NUOVO INIZIO - Giornata di carattere storico per il Movimento 5 Stelle che aveva esteso l’invito anche agli altri partiti politici, che hanno preferito glissare.
Dopo un assestamento iniziale che si può ritenere naturale per una forza politica passata dallo zero al 25% dei voti, il Movimento ha ora un nucleo compatto in parlamento e tra gli elettori per poter lanciare un progetto politico ambizioso.
L’avvento della Lega nazionale di Matteo Salvini ha portato via una parte di elettorato grillino che aveva scelto i pentastellati due anni fa come voto di protesta. Questo processo, che provocherà una flessione in termini percentuali, permetterà d’altra parte ai 5 stelle di gettare le basi di un processo ben più costruttivo dei ripetuti attacchi alla casta.
Il progetto ALBA è sicuramente difficile, anche perchè sono imprescindibili alleanza forti internazionalmente.
Ad una rapida disamina del panorama europeo, i partiti che più si avvicinano al modello proposto sono Syriza e Podemos. Entrambi alla luce della ribalta, il primo al governo in Grecia e il secondo forte al primo posto nei sondaggi spagnoli, i due partiti potrebbero trovare molti punti di contatto con il disegno politico proposto dai 5 stelle, ma il dialogo è ancora in fase embrionale.
Quel che è certo è che dopo una fase di stallo istituzionale, il Movimento 5 Stelle sembra esser pronto a tornare a far parlare di se, portando un nuovo dinamismo all’interno della scena politica italiana sempre più caratterizzata dall’egemonia renziana.
Lorenzo Zacchi – @LorenzoZacchi
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Re: Come se ne viene fuori ?
Vado a memoria.
Milano, 1944, carcere di San Vittore. Emanuele Bardone è un truffatore, amante del gioco e delle donne viene trasferito dal carcere di Genova a quello di San Vittore dal colonnello tedesco Muller, per individuare Fabrizio, il capo della Resistenza a cui la Gestapo non è ancora riuscita a dare un nome, facendosi passare per il generale Fortebraccio Della Rovere.
Il libro è stato scritto da Indro Montanelli, che ha conosciuto in carcere i veri protagonisti di quell’episodio e la versione cinematografica è stata diretta da Roberto Rossellini nel 1959.
All’interno di una cella di uomini condannati a morte dalla Gestapo, un uomo si lamenta di essere innocente, di essere vissuto sempre a modo e non aver “fatto mai niente di male”.
La risposta di un uomo della Resistenza è lapidaria:
”Proprio per “non aver mai fatto niente si trova in quelle condizioni".
E’ un passaggio che molti trascurano nel film denso di avvenimenti e fatti controversi, a partire da Emanuele Bardone, che nulla aveva a che fare con la Resitenza.
Non so se Montanelli l’abbia introdotto apposta, ma quell’episodio è centrale nella vita in comune di tutti noi.
Proprio per non aver fatto “mai niente” individualmente, le società, intese come comunità di uomini, si ritrovano sempre in passaggi difficili nella vita, spesso senza via di scampo, come quel civile preso in una retata a Milano e poi condannato a morte dalla Gestapo.
Per non avere fatto mai niente, siamo stati testimoni inermi della Prima Repubblica. Per non aver fatto niente, abbiamo lasciato che Berlusconi in concorso con altri portasse alla rovina il Paese.
Poi ci siamo crogiolati con Monti, convinti che fosse arrivato il salvatore della Patria.
Era partito con un consenso popolare del 71%.
Poi, dopo 15 mesi, se lo avessimo incontrato per strada gli avremmo sputato sul loden verde.
Ma allora, nel novembre del 2011, eravamo entusiasti perché ci liberava da quel “Gras de rost” (in lingua meneghina Gras de rost = di persona pesante, sofistica, difficile da sopportare) di Silvietto Berlusconi.
Poi è arrivato Letta e di nuovo abbiamo accettato tutto, sapendo che Enrico non avrebbe combinato granché.
Poi è arrivato La Qualunque, che ha galvanizzato il 41 % degli italioti. Con le sue supercazzole si sta trascinando e ci sta trascinando verso il baratro
Due milioni e centomila sinistri se ne sono accorti alle ultime elezioni regionali. Altri sono stufi di andare a votare. Perché non ci sono prospettive.
Se analizziamo voce per voce i settori della società italiana ci accorgiamo che tutto non si può rimettere a posto in modalità ordinaria.
La reazione degli italiani segue sempre lo stesso schema. Grande indifferenza pensando che tutto un giorno si risolverà per conto suo. Tutto andrà a posto.
Gli italiani sono dei bambinoni legati alle fiabe dell’infanzia, con le fate con la bacchetta magica che alla fine risolvono tutto.
Non è così.
Io non sono ancora riuscito a capire come funziona il cervello umano. Non riesco a comprendere come avvengono le aggregazioni di pensiero.
Soprattutto davanti ai grandi eventi della storia.
Se dovessi definire questi giorni, queste settimane, dovrei ricorrere al racconto della Torre di Babele, quando gli uomini non riuscivano più ad intendersi perché erano state mescolate le lingue.
Noi siamo nella stessa condizione anche se parliamo la stessa lingua. Oppure, a livello europeo usiamo la lingua inglese.
In Europa non ci si intende più.
Con il via libera della Ue al prestito ponte, stiamo dando il via al primo grande campo di concentramento dell’Europa del Terzo Millennio, con i tedeschi sempre protagonisti come nelle esperienze precedenti del ‘900.
Stiamo andando verso un grande disastro e noi facciamo spallucce.
Siamo ancorati al Que sera sera, una vecchia canzone dei tempi di Doris Day. https://www.youtube.com/watch?v=xZbKHDPPrrc
COME NE VENIAMO FUORI?
Milano, 1944, carcere di San Vittore. Emanuele Bardone è un truffatore, amante del gioco e delle donne viene trasferito dal carcere di Genova a quello di San Vittore dal colonnello tedesco Muller, per individuare Fabrizio, il capo della Resistenza a cui la Gestapo non è ancora riuscita a dare un nome, facendosi passare per il generale Fortebraccio Della Rovere.
Il libro è stato scritto da Indro Montanelli, che ha conosciuto in carcere i veri protagonisti di quell’episodio e la versione cinematografica è stata diretta da Roberto Rossellini nel 1959.
All’interno di una cella di uomini condannati a morte dalla Gestapo, un uomo si lamenta di essere innocente, di essere vissuto sempre a modo e non aver “fatto mai niente di male”.
La risposta di un uomo della Resistenza è lapidaria:
”Proprio per “non aver mai fatto niente si trova in quelle condizioni".
E’ un passaggio che molti trascurano nel film denso di avvenimenti e fatti controversi, a partire da Emanuele Bardone, che nulla aveva a che fare con la Resitenza.
Non so se Montanelli l’abbia introdotto apposta, ma quell’episodio è centrale nella vita in comune di tutti noi.
Proprio per non aver fatto “mai niente” individualmente, le società, intese come comunità di uomini, si ritrovano sempre in passaggi difficili nella vita, spesso senza via di scampo, come quel civile preso in una retata a Milano e poi condannato a morte dalla Gestapo.
Per non avere fatto mai niente, siamo stati testimoni inermi della Prima Repubblica. Per non aver fatto niente, abbiamo lasciato che Berlusconi in concorso con altri portasse alla rovina il Paese.
Poi ci siamo crogiolati con Monti, convinti che fosse arrivato il salvatore della Patria.
Era partito con un consenso popolare del 71%.
Poi, dopo 15 mesi, se lo avessimo incontrato per strada gli avremmo sputato sul loden verde.
Ma allora, nel novembre del 2011, eravamo entusiasti perché ci liberava da quel “Gras de rost” (in lingua meneghina Gras de rost = di persona pesante, sofistica, difficile da sopportare) di Silvietto Berlusconi.
Poi è arrivato Letta e di nuovo abbiamo accettato tutto, sapendo che Enrico non avrebbe combinato granché.
Poi è arrivato La Qualunque, che ha galvanizzato il 41 % degli italioti. Con le sue supercazzole si sta trascinando e ci sta trascinando verso il baratro
Due milioni e centomila sinistri se ne sono accorti alle ultime elezioni regionali. Altri sono stufi di andare a votare. Perché non ci sono prospettive.
Se analizziamo voce per voce i settori della società italiana ci accorgiamo che tutto non si può rimettere a posto in modalità ordinaria.
La reazione degli italiani segue sempre lo stesso schema. Grande indifferenza pensando che tutto un giorno si risolverà per conto suo. Tutto andrà a posto.
Gli italiani sono dei bambinoni legati alle fiabe dell’infanzia, con le fate con la bacchetta magica che alla fine risolvono tutto.
Non è così.
Io non sono ancora riuscito a capire come funziona il cervello umano. Non riesco a comprendere come avvengono le aggregazioni di pensiero.
Soprattutto davanti ai grandi eventi della storia.
Se dovessi definire questi giorni, queste settimane, dovrei ricorrere al racconto della Torre di Babele, quando gli uomini non riuscivano più ad intendersi perché erano state mescolate le lingue.
Noi siamo nella stessa condizione anche se parliamo la stessa lingua. Oppure, a livello europeo usiamo la lingua inglese.
In Europa non ci si intende più.
Con il via libera della Ue al prestito ponte, stiamo dando il via al primo grande campo di concentramento dell’Europa del Terzo Millennio, con i tedeschi sempre protagonisti come nelle esperienze precedenti del ‘900.
Stiamo andando verso un grande disastro e noi facciamo spallucce.
Siamo ancorati al Que sera sera, una vecchia canzone dei tempi di Doris Day. https://www.youtube.com/watch?v=xZbKHDPPrrc
COME NE VENIAMO FUORI?
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Re: Come se ne viene fuori ?
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Treviso, rivolta cittadini anti immigrati. Zaia: “Stanno africanizzando il Veneto”
Il clima a Quinto di Treviso è da rivolta sociale. I cittadini di una zona residenziale (il complesso ex Guaraldo) sono scesi in strada, da ieri sera, per protestare contro la decisone della prefettura di alloggiare 101 profughi all’interno di alcune palazzine già abitate da diverse famiglie. Qualcuno nella notte ha dato fuoco a mobili e materassi trovati in uno degli appartamenti destinati ai profughi mentre oggi, sorvegliati da polizia e carabinieri, i residenti della zona hanno continuato la protesta impedendo che gli addetti della cooperativa che ha in carico i migranti consegnassero loro una cesta di cibo.
..............................................................
Ciao
Paolo11
Treviso, rivolta cittadini anti immigrati. Zaia: “Stanno africanizzando il Veneto”
Il clima a Quinto di Treviso è da rivolta sociale. I cittadini di una zona residenziale (il complesso ex Guaraldo) sono scesi in strada, da ieri sera, per protestare contro la decisone della prefettura di alloggiare 101 profughi all’interno di alcune palazzine già abitate da diverse famiglie. Qualcuno nella notte ha dato fuoco a mobili e materassi trovati in uno degli appartamenti destinati ai profughi mentre oggi, sorvegliati da polizia e carabinieri, i residenti della zona hanno continuato la protesta impedendo che gli addetti della cooperativa che ha in carico i migranti consegnassero loro una cesta di cibo.
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Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
Ieri Treviso, oggi Roma. E’ un po’ difficile non pensare che non siamo di fronte ad un piano prestabilito.
Il tutto nasce più di un mese fa, quando Alfano a fronte della nuova impennata di sbarchi, obbliga i prefetti del Nord a trovare nuove sistemazioni.
Alfano si vendica del Nord: "Lombardia e Veneto dovranno ...
http://www.ilgiornale.it/.../alfano-si- ... -e-veneto-...
03 giu 2015 - "Alfano e prefetti - è l'invito di Matteo Salvini su Facebook - smettetela di ... dalla quale sta ricevendo sonori dinieghi su tutto il fronte - conclude Zaia - a .... Gli invasori sbarcano in sicilia, loro prendono i soldi e poi ...... ALFANO (da tempo non lo scrivevo cosi) invece di preoccuparsi di sistemare al Nord o in ...
Mancanti: impennata
Migranti, il piano del Viminale: 600 in Lombardia, 630 al ...
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/C ... 1083.shtml
09 giu 2015 - Sul fronte interno la linea dura, con l'Europa la mediazione. Mentre si registra una nuova chiusura della Francia nel faticoso iter verso ... Alfano fa. ... atto il piano di redistribuzione dei migranti, quasi e tutti inviati nei comuni del Nord. ... Sarà un problema dei prefetti, che in 48 ore dovranno trovare gli alloggi, ...
Mancanti: impennata
^^^^^^^
Migranti, rivolta dei residenti anche a Roma
Sassate a polizia, bottiglie su pullman profughi
Protesta per fermare arrivo di 19 persone in una ex scuola a nord della Capitale. C’è anche CasaPound
Salvini: ‘Non rompete le palle’. 2 fermi, 15 identificati, 14 agenti feriti. Scontri Treviso: decine di fermi
Cronaca
Da Livorno a Piacenza, da Crema a Treviso fino a Roma si moltiplicano le proteste di chi non vuole i migranti vicino a casa. Ora però le manifestazioni degenerano nella violenza. A Roma un presidio di residenti con blocchi stradali organizzati anche con CasaPound è finita con spintoni, sassate alla polizia, qualche carica delle forze dell’ordine e l’incendio di alcuni cassonetti. Il pullman che trasporta i profughi che dovranno essere accolti in una ex scuola prima è rimasto riparato dietro ad alcuni blindati, poi è stato oggetti di un lancio di bottiglie
http://www.ilfattoquotidiano.it/?refresh_ce
Ci sarebbe da dire leggendo i commenti di testata de Il Fatto Quotidiano, l’ora X è arrivata?
A 13 giorni dal periodo sacro degli italiani? Le ferie.
Fa caldo, nel weekend tocchiamo il picco, e………:
Arriva Caronte, 40 gradi nel weekend: poi i nubifragi con ...
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/ ... 1283.shtml
4 giorni fa - Fa già caldo, ma nulla a confronto dell'impennata che subirà la colonnina di mercurio dal fine settimana, quando dall'Africa è ormai certo il ...
• Arriva Caronte e gli psichiatri tremano: "Ansia, angoscia e omicidi in aumento"
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Con il caldo si perde la testa. Le temperature bollenti, che sono in aumento a causa ...
• Arriva “Caronte”, i giorni più caldi dell'estate. Il picco venerdì
TarantoBuonaSera.it - 1 giorno fa
• Arriva Caronte: temperature record per tutto il weekend
Tribuna di Treviso - 1 giorno fa
Tutto si mescola col disagio di un’Italia che può esplodere da un momento all’altro per via che certe situazioni sui migranti non tengono più.
Il tutto nasce più di un mese fa, quando Alfano a fronte della nuova impennata di sbarchi, obbliga i prefetti del Nord a trovare nuove sistemazioni.
Alfano si vendica del Nord: "Lombardia e Veneto dovranno ...
http://www.ilgiornale.it/.../alfano-si- ... -e-veneto-...
03 giu 2015 - "Alfano e prefetti - è l'invito di Matteo Salvini su Facebook - smettetela di ... dalla quale sta ricevendo sonori dinieghi su tutto il fronte - conclude Zaia - a .... Gli invasori sbarcano in sicilia, loro prendono i soldi e poi ...... ALFANO (da tempo non lo scrivevo cosi) invece di preoccuparsi di sistemare al Nord o in ...
Mancanti: impennata
Migranti, il piano del Viminale: 600 in Lombardia, 630 al ...
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/C ... 1083.shtml
09 giu 2015 - Sul fronte interno la linea dura, con l'Europa la mediazione. Mentre si registra una nuova chiusura della Francia nel faticoso iter verso ... Alfano fa. ... atto il piano di redistribuzione dei migranti, quasi e tutti inviati nei comuni del Nord. ... Sarà un problema dei prefetti, che in 48 ore dovranno trovare gli alloggi, ...
Mancanti: impennata
^^^^^^^
Migranti, rivolta dei residenti anche a Roma
Sassate a polizia, bottiglie su pullman profughi
Protesta per fermare arrivo di 19 persone in una ex scuola a nord della Capitale. C’è anche CasaPound
Salvini: ‘Non rompete le palle’. 2 fermi, 15 identificati, 14 agenti feriti. Scontri Treviso: decine di fermi
Cronaca
Da Livorno a Piacenza, da Crema a Treviso fino a Roma si moltiplicano le proteste di chi non vuole i migranti vicino a casa. Ora però le manifestazioni degenerano nella violenza. A Roma un presidio di residenti con blocchi stradali organizzati anche con CasaPound è finita con spintoni, sassate alla polizia, qualche carica delle forze dell’ordine e l’incendio di alcuni cassonetti. Il pullman che trasporta i profughi che dovranno essere accolti in una ex scuola prima è rimasto riparato dietro ad alcuni blindati, poi è stato oggetti di un lancio di bottiglie
http://www.ilfattoquotidiano.it/?refresh_ce
Ci sarebbe da dire leggendo i commenti di testata de Il Fatto Quotidiano, l’ora X è arrivata?
A 13 giorni dal periodo sacro degli italiani? Le ferie.
Fa caldo, nel weekend tocchiamo il picco, e………:
Arriva Caronte, 40 gradi nel weekend: poi i nubifragi con ...
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/ ... 1283.shtml
4 giorni fa - Fa già caldo, ma nulla a confronto dell'impennata che subirà la colonnina di mercurio dal fine settimana, quando dall'Africa è ormai certo il ...
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LiberoQuotidiano.it - 1 giorno fa
Con il caldo si perde la testa. Le temperature bollenti, che sono in aumento a causa ...
• Arriva “Caronte”, i giorni più caldi dell'estate. Il picco venerdì
TarantoBuonaSera.it - 1 giorno fa
• Arriva Caronte: temperature record per tutto il weekend
Tribuna di Treviso - 1 giorno fa
Tutto si mescola col disagio di un’Italia che può esplodere da un momento all’altro per via che certe situazioni sui migranti non tengono più.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Migranti, rivolta dei residenti anche a Roma. Scontri tra CasaPound e polizia. Salvini: “Non rompete le palle a chi protesta”
Protesta per fermare l’arrivo di 19 profughi in una ex scuola di Casale San Nicola, a nord della Capitale. La polizia carica, cassonetti a fuoco. Bottiglie contro il pullman. Prefetto Gabrielli: “Nessun passo indietro. Quello che è successo è indecente”. Due arresti e un denunciato. A Venezia sindaco Venezia contro prefettura: "Non ci sono più posti per accoglienza"
di F. Q. | 17 luglio 2015
Articolo + foto +video
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... a/1882322/
Protesta per fermare l’arrivo di 19 profughi in una ex scuola di Casale San Nicola, a nord della Capitale. La polizia carica, cassonetti a fuoco. Bottiglie contro il pullman. Prefetto Gabrielli: “Nessun passo indietro. Quello che è successo è indecente”. Due arresti e un denunciato. A Venezia sindaco Venezia contro prefettura: "Non ci sono più posti per accoglienza"
di F. Q. | 17 luglio 2015
Articolo + foto +video
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Re: Come se ne viene fuori ?
La vox populi
Questo commento va visionato da solo perchè esprime un parere personale nella pentola a pressione in cui siamo finiti.
manuel • 11 minuti fa
Meglio avere 100 profughi come vicini che un romano!!
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Questo commento va visionato da solo perchè esprime un parere personale nella pentola a pressione in cui siamo finiti.
manuel • 11 minuti fa
Meglio avere 100 profughi come vicini che un romano!!
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Re: Come se ne viene fuori ?
Marco Giannini • 18 minuti fa
Mentre gli USA fanno finta di essere i salvatori della Grecia dai crucchi (quando in realtà sono i mandanti) e finiranno con lo sbranarsela (diritti e bellezze) in Italia si fa una bella guerra tra poveri perché si dimentichino i mandanti. Complimenti a PD e Lega che si dividono il ruolo.
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Rygel • 22 minuti fa
Stavolta avrei preferito che la polizia facesse partire qualche colpo accidentale. Anche più che "qualche".
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Slocum • 28 minuti fa
Normale.
Ma loro lo sapevano. Loro, i governi, le Coop, l'Europa, Salvini...lo sapevano. Casapound che si avventa sul boccone messo lì dalla mancata volontà di cercare di risolvere il problema, dai Buzzi e Carminati, dalle mafie...cittadini mossi come pedine, come a Tor Sapienza, protestano violentemente anche loro e i Salvini, coraggiosi con la scorta, a contraddirsi e dire c.....te e a fomentare ancor di più, che a lui, poco importa di cosa succede ma di cosa avrà. Tutti coraggiosi contro i migranti, tutti colmi d'odio puro...mai che abbia visto odio cieco, sordo e violento contro gli spacciatori o i papponi, i mafiosi, i delinquenti che infestano intere zone, vero?
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Bakunin • 30 minuti fa
Il problema è serio, non strumentalizzatelo. Non si possono accogliere, non abbiamo le risorse né le capacità di accoglierli. Vanno rifocillati e rispediti da dove sono venuti. Certo mi piacerebbe vedere anche qualche sommossa popolare quando chi ci governa esce dal parlamento. Un covo di tornacontisti e banditi. Modello Hotel Raphael di Craxi, facile sparare sui deboli. Ma i "forti" cioè i politici fanno danni peggiori. L'ebetino di Firenze cadrà sugli immigrati e la questione morale.
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Mentre gli USA fanno finta di essere i salvatori della Grecia dai crucchi (quando in realtà sono i mandanti) e finiranno con lo sbranarsela (diritti e bellezze) in Italia si fa una bella guerra tra poveri perché si dimentichino i mandanti. Complimenti a PD e Lega che si dividono il ruolo.
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Rygel • 22 minuti fa
Stavolta avrei preferito che la polizia facesse partire qualche colpo accidentale. Anche più che "qualche".
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Slocum • 28 minuti fa
Normale.
Ma loro lo sapevano. Loro, i governi, le Coop, l'Europa, Salvini...lo sapevano. Casapound che si avventa sul boccone messo lì dalla mancata volontà di cercare di risolvere il problema, dai Buzzi e Carminati, dalle mafie...cittadini mossi come pedine, come a Tor Sapienza, protestano violentemente anche loro e i Salvini, coraggiosi con la scorta, a contraddirsi e dire c.....te e a fomentare ancor di più, che a lui, poco importa di cosa succede ma di cosa avrà. Tutti coraggiosi contro i migranti, tutti colmi d'odio puro...mai che abbia visto odio cieco, sordo e violento contro gli spacciatori o i papponi, i mafiosi, i delinquenti che infestano intere zone, vero?
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Bakunin • 30 minuti fa
Il problema è serio, non strumentalizzatelo. Non si possono accogliere, non abbiamo le risorse né le capacità di accoglierli. Vanno rifocillati e rispediti da dove sono venuti. Certo mi piacerebbe vedere anche qualche sommossa popolare quando chi ci governa esce dal parlamento. Un covo di tornacontisti e banditi. Modello Hotel Raphael di Craxi, facile sparare sui deboli. Ma i "forti" cioè i politici fanno danni peggiori. L'ebetino di Firenze cadrà sugli immigrati e la questione morale.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Brik • 34 minuti fa
Certo che voler ridurre una questione così rilevante alla rissa tra emarginati di destra e di sinistra, se non fosse che si tratta di una faccenda serissima, farebbe scompisciare dalle risate. C'è chi dice che 100 migranti non sono nulla, ma sono 150.000 all'anno, un altro vanta l'accoglienza della sua città, allora siamo a posto, prendiamo esempio e tutto è risolto. Un terzo cita l'immigrazione interna dal Sud degli anni Cinquanta, che evidentemente non ha nulla a che fare con il fenomeno presente. Uno scopo almeno il governo, con le sue politiche sgangherate, lo ha raggiunto: confondere le idee e spostare il discorso su aspetti marginali. Gente, in due giorni sono sbarcate più di 3.000 persone e sono sei mesi che va avanti così. E' di questo che si discute, se ancora qualcuno non lo avesse ben chiaro.
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Rosario Musumeci • 39 minuti fa
mi stupisce come il Prefetto sia così celere nel trovar le soluzioni per gli immigrati e non lo sia per mandar a casa l'intera giunta del PD per i fatti di Mafia Capitale.
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francesco + • 43 minuti fa
Lo Stato del Vaticano, quante navi manda e quanti clandestini accoglie?
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Certo che voler ridurre una questione così rilevante alla rissa tra emarginati di destra e di sinistra, se non fosse che si tratta di una faccenda serissima, farebbe scompisciare dalle risate. C'è chi dice che 100 migranti non sono nulla, ma sono 150.000 all'anno, un altro vanta l'accoglienza della sua città, allora siamo a posto, prendiamo esempio e tutto è risolto. Un terzo cita l'immigrazione interna dal Sud degli anni Cinquanta, che evidentemente non ha nulla a che fare con il fenomeno presente. Uno scopo almeno il governo, con le sue politiche sgangherate, lo ha raggiunto: confondere le idee e spostare il discorso su aspetti marginali. Gente, in due giorni sono sbarcate più di 3.000 persone e sono sei mesi che va avanti così. E' di questo che si discute, se ancora qualcuno non lo avesse ben chiaro.
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Rosario Musumeci • 39 minuti fa
mi stupisce come il Prefetto sia così celere nel trovar le soluzioni per gli immigrati e non lo sia per mandar a casa l'intera giunta del PD per i fatti di Mafia Capitale.
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francesco + • 43 minuti fa
Lo Stato del Vaticano, quante navi manda e quanti clandestini accoglie?
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Re: Come se ne viene fuori ?
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rrrororoby67 • un'ora fa
grillo a sto giro sta con i poliziotti o sta con casaboing?
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Andrea Cavallara • un'ora fa
saranno gli stessi che dicono che la merkel e' cattiva perche' ha fatto piangere la bambina
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Raymond Reddington • un'ora fa
Il tempo corre e gli eventi sulla Terra stanno accelerando, ci e' stata data l'opzione di scegliere come vivere insime e questi sono i risultati. E' ovvio che il sistema che abbiamo creato non e' sostenibile dato che sta cadendo a pezzi da tutte le parti. Da secoli si e'cercato di creare una fiorente civilta' ma allo stesso modo si e' mancato di portarci dietro le nazioni piu' povere. Il problema ora e'talmente enorme che e'troppo tardi per prevenire il suo risultato che sara' la disintegrazione totale del vecchio sistema.
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rrrororoby67 • un'ora fa
grillo a sto giro sta con i poliziotti o sta con casaboing?
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Andrea Cavallara • un'ora fa
saranno gli stessi che dicono che la merkel e' cattiva perche' ha fatto piangere la bambina
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Raymond Reddington • un'ora fa
Il tempo corre e gli eventi sulla Terra stanno accelerando, ci e' stata data l'opzione di scegliere come vivere insime e questi sono i risultati. E' ovvio che il sistema che abbiamo creato non e' sostenibile dato che sta cadendo a pezzi da tutte le parti. Da secoli si e'cercato di creare una fiorente civilta' ma allo stesso modo si e' mancato di portarci dietro le nazioni piu' povere. Il problema ora e'talmente enorme che e'troppo tardi per prevenire il suo risultato che sara' la disintegrazione totale del vecchio sistema.
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