ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Genova, la corsa di Doria contro l’antipolitica.
«E' dura, stiamo nuotando controcorrente».
Nel circolo Pd di Pra, di fronte al mare che però se ne sta nascosto dietro le gru che movimentano i container, Marco Doria, giubbotto antipioggia blu e jeans, usa il “noi” coi militanti democratici per spiegare che per vincere, lunedì sera, c’è prima da battere la corrente dell’antipolitica, del «siete tutti uguali».
E detto da uno che proprio in nome della lotta a «questa politica» ha battuto alle primarie sia la sindaca uscente Marta Vincenzi che la senatrice Roberta Pinotti, scombussolando gli equilibri del centrosinistra e del Pd,
l’appello suona particolarmente efficace.
«Dobbiamo essere capaci di far cambiare corso alla corrente.
Abbiamo anche questo compito oltre a quello di governare la città» aggiunge.
Ma questa “corrente” a Genova spinge assai forte.
omissis...
http://www.unita.it/italia/genova-la-co ... a-1.407477
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posterò l'intero articolo,perchè pertinente, sul 3d "quo vadis PD ???"
qui mi limito a dire che a Genova la base elettorale di csx ha trovato un altro Pisapia...per fortuna.
«E' dura, stiamo nuotando controcorrente».
Nel circolo Pd di Pra, di fronte al mare che però se ne sta nascosto dietro le gru che movimentano i container, Marco Doria, giubbotto antipioggia blu e jeans, usa il “noi” coi militanti democratici per spiegare che per vincere, lunedì sera, c’è prima da battere la corrente dell’antipolitica, del «siete tutti uguali».
E detto da uno che proprio in nome della lotta a «questa politica» ha battuto alle primarie sia la sindaca uscente Marta Vincenzi che la senatrice Roberta Pinotti, scombussolando gli equilibri del centrosinistra e del Pd,
l’appello suona particolarmente efficace.
«Dobbiamo essere capaci di far cambiare corso alla corrente.
Abbiamo anche questo compito oltre a quello di governare la città» aggiunge.
Ma questa “corrente” a Genova spinge assai forte.
omissis...
http://www.unita.it/italia/genova-la-co ... a-1.407477
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posterò l'intero articolo,perchè pertinente, sul 3d "quo vadis PD ???"
qui mi limito a dire che a Genova la base elettorale di csx ha trovato un altro Pisapia...per fortuna.
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Mah, vedremo come andranno queste amministrative.
Ma nei comuni del nord, quindi, discarica è sega nord vanno sempredivisi o sono rimasti insieme in qualche realtà?
Ma nei comuni del nord, quindi, discarica è sega nord vanno sempredivisi o sono rimasti insieme in qualche realtà?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Venerdì, 04 Maggio 2012 17:42
Il voto delle città per rafforzare il centrosinistra
di Sergio Gentili
ROMA - Il 6 e il 7 maggio 10 milioni di italiani sono chiamati a rinnovare il governo di 770 comuni e di 22 capoluoghi di provincia. I cittadini dell’Aquila, di Genova, di Palermo, di Taranto, di Pisa, di Brindisi, di Parma, di Verona e di tante altre città, dal nord al sud, decideranno da chi dovranno essere governati per i prossimi cinque anni.
Il voto è locale e le dinamiche politiche per la scelta saranno certamente segnate dalle singole particolarità e dai concreti rapporti locali.
Tuttavia, è innegabile che la crisi economica intrecciata al disfacimento del regime politico berlusconiano incideranno, e molto, sugli orientamenti del voto.
Anche per il governo Monti sarà un test importante in quanto i cittadini non potranno non esprimere le proprie opinioni sulla politica di rigore e sulle incertezze del futuro.
Un “sondaggio” sugli orientamenti degli italiani
Il voto sarà quindi un “sondaggio” vero sugli umori e gli orientamenti degli italiani.
La competizione elettorale con la sua estrema frammentazione di liste e di candidati rispecchia ancora l’inadeguatezza e le degenerazioni del sistema politico attuale, basato sulla personalizzazione, sull’elettoralismo, sulla prevalenza degli interessi di gruppi economici o di persone a discapito dell’interesse collettivo (valori e programmi). I fenomeni di sfiducia, di voto di protesta e di astensionismo sono sempre più marcati e la loro dimensione e segno politico, tra pochissimi giorni li vedremo in diretta.
Ma la campagna elettorale ha rappresentato per le forze democratiche e di sinistra l’occasione per fare chiarezza sull’urgenza di superare definitivamente l’egemonia delle destre anche nel governo locale.
Il superamento del patto di stabilità
L’idea centrale su cui, per esempio, il partito democratico ha battuto è quella che dalle città può venire un valido aiuto al contenimento della drammatica recessione attraverso il superamento del patto di stabilità, la ridiscussione dell’IMU (istituita dal governo Berlusconi) e politiche di investimenti locali per l’efficienza energetica, la ristrutturazione degli edifici, la riorganizzazione della mobilità, la tutela dell’acqua, la riorganizzazione dei sistemi idraulici, il recupero e il riuso delle aree urbane e industriali, il rinnovamento dei servizi alla persona, l’avvio di una nuova fase dello stato sociale locale ispirato dai valori di solidarietà e di uguaglianza. E ciò in un quadro di nuove politiche europee e nazionali dedicate alla crescita, all’occupazione e a più alti livelli salariali.
Per l’affermazione di queste nuove politiche economiche, sociali e ambientali, patrimonio delle forze di centro sinistra, il voto sarà importante.
Le vecchie alleanze di centro destra sono in crisi e profondamente divise e anche per questo tantissimi elettori sono delusi e smarriti. I personaggi della Lega e di Berlusconi sono semplicemente poco credibili. Come altrettanto poco credibile è il martellante tormentone che tutti i partiti sono uguali e ugualmente responsabili della crisi e della degenerazione del sistema politico.
Chiarezza sulle prospettive di cambiamento
Ma ciò non va assolutamente sottovalutato. Anzi. Le forze di centro sinistra sono chiamate ad alzare il livello del confronto politico e della chiarezza sulle prospettive di cambiamento. Come ha fatto la Francia, in cui la politica, i partiti, i due candidati, si sono confrontati in piena crisi con i cittadini e hanno presentato i propri programmi.
Viceversa, in Italia si è scelto una via diversa, quella del governo dei tecnici, imposta dalla drammaticità della crisi in cui ci avevano trascinato le destre. Il voto di domenica prossima darà delle indicazioni precise sugli orientamenti degli elettori. E sarà inevitabile per il governo Monti e per tutti i partiti tenerne conto. Arrivando anche a mutare i rapporti, il quadro politico e superando l’assurda situazione per cui con la crisi in atto, diversamente dalla Francia e dalle altre democrazie europee, i partiti sono fuori dalla porta delle decisioni e i responsabili della crisi sono sullo stesso piano di chi la crisi l’ha sempre denunciata e contrastata. Così il cambiamento viene offuscato e questo ibrido politico diviene una delle cause della sfiducia e dell’antipolitica.
E non è con la nomina di tre “subtecnici” che si risolve un problema democratico e politico come la rappresentanza di governo.
Se domenica le forze del cambiamento segneranno un passo in avanti tutta la situazione politica sarà rimessa i movimento. Ciò anche in Europa se come ci auguriamo vincerà Hollande.
Ultima modifica il Venerdì, 04 Maggio 2012 17:58
http://www.dazebaonews.it/primo-piano/e ... rosinistra
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Concordo pienamente con quanto messo in grassetto nell'ultima parte dell'articolo. Potremo trovarci davanti qualcosa di piu' di quello che ci aspettavamo. Non e' ancora sicuro niente di tutto questo ma perlomeno speriamo possa accadere.
un salutone da Juan
Il voto delle città per rafforzare il centrosinistra
di Sergio Gentili
ROMA - Il 6 e il 7 maggio 10 milioni di italiani sono chiamati a rinnovare il governo di 770 comuni e di 22 capoluoghi di provincia. I cittadini dell’Aquila, di Genova, di Palermo, di Taranto, di Pisa, di Brindisi, di Parma, di Verona e di tante altre città, dal nord al sud, decideranno da chi dovranno essere governati per i prossimi cinque anni.
Il voto è locale e le dinamiche politiche per la scelta saranno certamente segnate dalle singole particolarità e dai concreti rapporti locali.
Tuttavia, è innegabile che la crisi economica intrecciata al disfacimento del regime politico berlusconiano incideranno, e molto, sugli orientamenti del voto.
Anche per il governo Monti sarà un test importante in quanto i cittadini non potranno non esprimere le proprie opinioni sulla politica di rigore e sulle incertezze del futuro.
Un “sondaggio” sugli orientamenti degli italiani
Il voto sarà quindi un “sondaggio” vero sugli umori e gli orientamenti degli italiani.
La competizione elettorale con la sua estrema frammentazione di liste e di candidati rispecchia ancora l’inadeguatezza e le degenerazioni del sistema politico attuale, basato sulla personalizzazione, sull’elettoralismo, sulla prevalenza degli interessi di gruppi economici o di persone a discapito dell’interesse collettivo (valori e programmi). I fenomeni di sfiducia, di voto di protesta e di astensionismo sono sempre più marcati e la loro dimensione e segno politico, tra pochissimi giorni li vedremo in diretta.
Ma la campagna elettorale ha rappresentato per le forze democratiche e di sinistra l’occasione per fare chiarezza sull’urgenza di superare definitivamente l’egemonia delle destre anche nel governo locale.
Il superamento del patto di stabilità
L’idea centrale su cui, per esempio, il partito democratico ha battuto è quella che dalle città può venire un valido aiuto al contenimento della drammatica recessione attraverso il superamento del patto di stabilità, la ridiscussione dell’IMU (istituita dal governo Berlusconi) e politiche di investimenti locali per l’efficienza energetica, la ristrutturazione degli edifici, la riorganizzazione della mobilità, la tutela dell’acqua, la riorganizzazione dei sistemi idraulici, il recupero e il riuso delle aree urbane e industriali, il rinnovamento dei servizi alla persona, l’avvio di una nuova fase dello stato sociale locale ispirato dai valori di solidarietà e di uguaglianza. E ciò in un quadro di nuove politiche europee e nazionali dedicate alla crescita, all’occupazione e a più alti livelli salariali.
Per l’affermazione di queste nuove politiche economiche, sociali e ambientali, patrimonio delle forze di centro sinistra, il voto sarà importante.
Le vecchie alleanze di centro destra sono in crisi e profondamente divise e anche per questo tantissimi elettori sono delusi e smarriti. I personaggi della Lega e di Berlusconi sono semplicemente poco credibili. Come altrettanto poco credibile è il martellante tormentone che tutti i partiti sono uguali e ugualmente responsabili della crisi e della degenerazione del sistema politico.
Chiarezza sulle prospettive di cambiamento
Ma ciò non va assolutamente sottovalutato. Anzi. Le forze di centro sinistra sono chiamate ad alzare il livello del confronto politico e della chiarezza sulle prospettive di cambiamento. Come ha fatto la Francia, in cui la politica, i partiti, i due candidati, si sono confrontati in piena crisi con i cittadini e hanno presentato i propri programmi.
Viceversa, in Italia si è scelto una via diversa, quella del governo dei tecnici, imposta dalla drammaticità della crisi in cui ci avevano trascinato le destre. Il voto di domenica prossima darà delle indicazioni precise sugli orientamenti degli elettori. E sarà inevitabile per il governo Monti e per tutti i partiti tenerne conto. Arrivando anche a mutare i rapporti, il quadro politico e superando l’assurda situazione per cui con la crisi in atto, diversamente dalla Francia e dalle altre democrazie europee, i partiti sono fuori dalla porta delle decisioni e i responsabili della crisi sono sullo stesso piano di chi la crisi l’ha sempre denunciata e contrastata. Così il cambiamento viene offuscato e questo ibrido politico diviene una delle cause della sfiducia e dell’antipolitica.
E non è con la nomina di tre “subtecnici” che si risolve un problema democratico e politico come la rappresentanza di governo.
Se domenica le forze del cambiamento segneranno un passo in avanti tutta la situazione politica sarà rimessa i movimento. Ciò anche in Europa se come ci auguriamo vincerà Hollande.
Ultima modifica il Venerdì, 04 Maggio 2012 17:58
http://www.dazebaonews.it/primo-piano/e ... rosinistra
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Concordo pienamente con quanto messo in grassetto nell'ultima parte dell'articolo. Potremo trovarci davanti qualcosa di piu' di quello che ci aspettavamo. Non e' ancora sicuro niente di tutto questo ma perlomeno speriamo possa accadere.
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
domani andranno al voto 11 milioni di italiani.
oggi,
sui due principali giornali italiani on-line (corriere e repubblica)
non c'è una riga sull'avvenimento...
il 4° e 5° potere hanno preso il sopravvento...
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Può darsi che abbiano in tasca qualche sondaggio dove i rispettivi partiti di riferimento non ne escano molto bene....shiloh ha scritto:domani andranno al voto 11 milioni di italiani.
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Comacchio, il Pd scopre di avere Fini alleato. Bufera a un giorno dal voto
C'era stato un accordo con l'Udc, ma il simbolo comprende anche il Terzo polo. Ma, soprattutto, in lista ci sono una serie di ex An che non erano previsti. Gli elettori strappano le tessere e i dirigenti del partitone negano l'evidenza
di Marco Zavagli | Comacchio (Ferrara) | 5 maggio 2012
Il Fatto Quotidiano
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... to/219264/
C'era stato un accordo con l'Udc, ma il simbolo comprende anche il Terzo polo. Ma, soprattutto, in lista ci sono una serie di ex An che non erano previsti. Gli elettori strappano le tessere e i dirigenti del partitone negano l'evidenza
di Marco Zavagli | Comacchio (Ferrara) | 5 maggio 2012
Il Fatto Quotidiano
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... to/219264/
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Dobbiamo nel più breve termine possibile fare una pulizia di fondo in casa PD.
Non se ne può più di questi ammanicati con tutti.
Basta.
Non se ne può più di questi ammanicati con tutti.
Basta.
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Il problema è il come.Stratos58 ha scritto:Dobbiamo nel più breve termine possibile fare una pulizia di fondo in casa PD.
Non se ne può più di questi ammanicati con tutti.
Basta.
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Voto, ultima chiamata per la politica
di Daniela Gaudenzi | 5 maggio 2012Commenti (8)
Al voto per le amministrative dovrebbero recarsi, sempre che trovino la motivazione per farlo, circa 9 milioni di italiani. Solo per stare all’ultimo scandalo, ma potrebbe ancora essere solo il penultimo, a Civitavecchia il candidato al consiglio comunale del Pdl Adriano Sinopoli ha promesso il posto da usciere al Senato a quattro ragazzi in cambio di 44.000 euro, come documentato da Il Fatto Quotidiano.
Mentre la cronaca degli scandali è impossibile da aggiornare, i tagli ai rimborsi elettorali languono nelle aule parlamentari, Bossi non esclude di ricandidarsi e Berlusconi sceglie di fare l’unica comparsata elettorale solo a Monza dove è in ballo il progetto di cementificazione selvaggia di cui è beneficiario il fratello, monta di ora in ora lo sdegno e l’allarme per lo sfascia-politica nazionale: Beppe Grillo.
Lo sconcerto è unanime e trasversale. Parte dal garante della Costituzione che non ha mai manifestato una infima frazione di tale sdegno nei confronti di chi da capo dell’esecutivo ha messo sotto i piedi la carta costituzionale, e arriva fino a Vendola che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Don Verzé, ma nei confronti di Grillo supera in disprezzo persino D’Alema: “C’è un’onda melmosa di livore che sostituisce l’analisi, grugniti al posto della strategia”.
Anche se, come ha detto recentemente Sartori a Serviziopubblico, Grillo le spara troppo grosse perché gli italiani gli mettano il paese in mano, tutti i sondaggi gli attribuiscono mediamente l’8%, un risultato tutt’altro che disprezzabile e che potrebbe notevolmente aumentare di qui alle politiche, rebus sic stantibus.
E basta dare un’occhiata al panorama di straordinaria desolazione nell’offerta politica in queste amministrative, specie al sud, e con preciso riferimento al cosiddetto schieramento di centrosinistra, per rendersi conto di come il Movimento di Beppe Grillo, al di là delle intemperanze del capo, delle scivolate rovinose sull’uscita dall’Euro o sullo Stato più strozzino della Mafia, sia un candidato più dignitoso o meno indigeribile di molti altri.
Questa tornata elettorale che non sappiamo ancora di quanto preceda le politiche, deve essere anche l’inizio, sempre tardivo, di un’inversione ad U nei criteri di scelta per le candidature e per il reclutamento della sua classe politica da parte del partito di Di Pietro, che è il più vicino alle istanze del Movimento a 5 stelle.
Non possono più ripetersi casi come quello di Sciacca, dove il candidato sindaco dell’Idv è Pippo Turco, già dicì con Calogero Mannino, centrista cristiano con Mastella, nonché democratico autonomista con Raffaele Lombardo, senza contare che nel 2004 il partito di Di Pietro si era presentato con Mimmo Turturici di Fi.
E a ben vedere l’Idv ha contribuito non poco anche al papocchio elettorale di Palermo fornendo prima il giovane di lungo corso Maurizio Ferrandelli che ha vinto le primarie contro Rita Borsellino, grazie anche al voto taroccato allo Zen, oltre che alle “vasate” in perfetto mood cuffariano. E poi non sentendosi di sostenere il suo ex giovane di belle speranze, uscito dal partito, ha investito ancora una volta su Leoluca Orlando che, obiettivamente, ha già dato vent’anni fa.
E Antonio Di Pietro, quando inevitabilmente si trova alla corde per la ottusità o la spregiudicatezza politica con cui si è attorniato dei vari De Gregorio, Scilipoti, Razzi, non può tutte le volte scaricare tutta la responsabilità sul nefando porcellum o peggio ancora paragonarsi a Cristo, tradito dal tredicesimo apostolo.
Adesso meno che mai, dopo che, mutatis mutandis, con 11 consiglieri sotto la lente dei magistrati ed il parterre degli amici che contano a San Vittore, si è avvalso dello stesso argomento il Celeste Formigoni.
Il Fatto Quotidiano
di Daniela Gaudenzi | 5 maggio 2012Commenti (8)
Al voto per le amministrative dovrebbero recarsi, sempre che trovino la motivazione per farlo, circa 9 milioni di italiani. Solo per stare all’ultimo scandalo, ma potrebbe ancora essere solo il penultimo, a Civitavecchia il candidato al consiglio comunale del Pdl Adriano Sinopoli ha promesso il posto da usciere al Senato a quattro ragazzi in cambio di 44.000 euro, come documentato da Il Fatto Quotidiano.
Mentre la cronaca degli scandali è impossibile da aggiornare, i tagli ai rimborsi elettorali languono nelle aule parlamentari, Bossi non esclude di ricandidarsi e Berlusconi sceglie di fare l’unica comparsata elettorale solo a Monza dove è in ballo il progetto di cementificazione selvaggia di cui è beneficiario il fratello, monta di ora in ora lo sdegno e l’allarme per lo sfascia-politica nazionale: Beppe Grillo.
Lo sconcerto è unanime e trasversale. Parte dal garante della Costituzione che non ha mai manifestato una infima frazione di tale sdegno nei confronti di chi da capo dell’esecutivo ha messo sotto i piedi la carta costituzionale, e arriva fino a Vendola che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Don Verzé, ma nei confronti di Grillo supera in disprezzo persino D’Alema: “C’è un’onda melmosa di livore che sostituisce l’analisi, grugniti al posto della strategia”.
Anche se, come ha detto recentemente Sartori a Serviziopubblico, Grillo le spara troppo grosse perché gli italiani gli mettano il paese in mano, tutti i sondaggi gli attribuiscono mediamente l’8%, un risultato tutt’altro che disprezzabile e che potrebbe notevolmente aumentare di qui alle politiche, rebus sic stantibus.
E basta dare un’occhiata al panorama di straordinaria desolazione nell’offerta politica in queste amministrative, specie al sud, e con preciso riferimento al cosiddetto schieramento di centrosinistra, per rendersi conto di come il Movimento di Beppe Grillo, al di là delle intemperanze del capo, delle scivolate rovinose sull’uscita dall’Euro o sullo Stato più strozzino della Mafia, sia un candidato più dignitoso o meno indigeribile di molti altri.
Questa tornata elettorale che non sappiamo ancora di quanto preceda le politiche, deve essere anche l’inizio, sempre tardivo, di un’inversione ad U nei criteri di scelta per le candidature e per il reclutamento della sua classe politica da parte del partito di Di Pietro, che è il più vicino alle istanze del Movimento a 5 stelle.
Non possono più ripetersi casi come quello di Sciacca, dove il candidato sindaco dell’Idv è Pippo Turco, già dicì con Calogero Mannino, centrista cristiano con Mastella, nonché democratico autonomista con Raffaele Lombardo, senza contare che nel 2004 il partito di Di Pietro si era presentato con Mimmo Turturici di Fi.
E a ben vedere l’Idv ha contribuito non poco anche al papocchio elettorale di Palermo fornendo prima il giovane di lungo corso Maurizio Ferrandelli che ha vinto le primarie contro Rita Borsellino, grazie anche al voto taroccato allo Zen, oltre che alle “vasate” in perfetto mood cuffariano. E poi non sentendosi di sostenere il suo ex giovane di belle speranze, uscito dal partito, ha investito ancora una volta su Leoluca Orlando che, obiettivamente, ha già dato vent’anni fa.
E Antonio Di Pietro, quando inevitabilmente si trova alla corde per la ottusità o la spregiudicatezza politica con cui si è attorniato dei vari De Gregorio, Scilipoti, Razzi, non può tutte le volte scaricare tutta la responsabilità sul nefando porcellum o peggio ancora paragonarsi a Cristo, tradito dal tredicesimo apostolo.
Adesso meno che mai, dopo che, mutatis mutandis, con 11 consiglieri sotto la lente dei magistrati ed il parterre degli amici che contano a San Vittore, si è avvalso dello stesso argomento il Celeste Formigoni.
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Re: ITALIA-elezioni amministrative Maggio 2012
Come?camillobenso ha scritto:Il problema è il come.Stratos58 ha scritto:Dobbiamo nel più breve termine possibile fare una pulizia di fondo in casa PD.
Non se ne può più di questi ammanicati con tutti.
Basta.
Rompendo le palle.
Criticando aspramente e senza paura.
E, soprattutto, far capire loro che un Pd così non si vota.
Giorni fa la Bindi era a una celebrazione di non so cosa in una basilica romana. Era accanto a esponenti politici che a noi fanno venire il voltastomaco. A leggere le letture dal pulpito ci ho visto gente incravattata che aveva "forza italia" scritto in fronte.
La signora Bindi ha tutto il diritto di viversi la sua fede ma c'è modo e modo di farlo.
Ti invitano? Bene, rispondi "no grazie, mi avete scocciato con le celebrazioni in pompa magna, con le chiese dorate, la gente è disperata e volete ancora inchinarvi di fronte a vescovi, cardinali e servi impomatati e alla chiesa che non paga l'imu. Vaffanculo!"
Chiedo troppo, mi sa, eh?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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