La Terza Guerra Mondiale

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camillobenso
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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Dopo il fallimento della Società delle Nazioni all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, assistiamo al secondo fallimento all’inizio della Terza Guerra Mondiale circa il tentativo di darci una organizzazione mondiale decente per regolare i rapporti tra nazioni, ma in pratica tra tribù. Tribù, per il nostro livello evolutivo dal punto di vista sociale, malgrado la scenografia di teatro sia decisamente mutata, grazie anche allo sviluppo di una sola parte del cervello umano, che è evidente ed innegabile.
Quanto successo in Nigeria, e per la cronaca non è la prima volta, ci mette di fronte ad un’evidente caso di crimini contro l’umanità, dalla spietatezza superiore a quella nazista.
Colpisce non poco l’indifferenza delle istituzioni mondiali. Esattamente come nel 1939.

Colpisce anche il fatto del basso rappoto di causa ed effetto. L'impiego di 5 esseri umani per eliminarne 14.

Ma la crudeltà dell'impiego di 5 giovani vite non trovano nessuna giustificazione. Il livello di questa falsa religione islamica ci degrada tutti verso il basso, perch accettiamo il tutto con indifferenza.




Nigeria, cinque bambine costrette a fare le kamikaze. “Morte 14 persone”

Mondo
Gli attentati sono avvenuti vicino a una moschea e alla sede della vigilanza, non c'è ancora stata la rivendicazione ma le forze di sicurezza sono convinte che dietro ci sia la mano dei Boko Haram
di F. Q. | 2 ottobre 2015


Cinque bambine kamikaze hanno compiuto una strage con due distinti attacchi nella città nigeriana di Maiduguri, capitale dello stato federale di Borno, nel nord-est del Paese. Avevano addosso cinture e giubbotti imbottiti di esplosivo. La più piccola aveva 9 anni. Secondo forze di sicurezza citate dalla Bbc online, i morti sono 14 comprese le bambine, i feriti 39. Gli attentati sono avvenuti vicino a una moschea e alla sede della vigilanza.

Le esplosioni, hanno riferito ancora i militari alla Bbc, sono avvenute nella serata di giovedì 1 ottobre poco prima della preghiera quando la zona della moschea era molto affollata. A Maiduguri in attacchi analoghi solo due settimane fa erano morte più di 100 persone. L’attentato multiplo non è stato rivendicato ma le autorità lo attribuiscono ai Boko Haram, i fondamentalisti islamici che proprio in quest’area sei anni fa hanno dato il via alla loro guerra sanguinosa per l’instaurazione della Sharia (la legge islamica), con un bilancio di oltre 17.000 morti.


Gli attacchi sono aumentati da quando, lo scorso maggio, è diventato presidente della Nigeria il musulmano Muhammadu Buhari che ha ottenuto alcuni importanti successi contro il gruppo integralista, affiliato allo Stato islamico. E sempre più spesso i Boko Haram “usano” giovani donne e bambine che – secondo molti osservatori – senza capire cosa sta loro accadendo o anche contro la loro volontà, vengono trasformate in bombe umane e fatte saltare in aria in mezzo alla folla. Secondo fonti ad Abuja, capitale della Nigeria, le autorità temono che il numero delle vittime delle esplosioni di ieri sera aumenti in quanto molti feriti hanno subito mutilazioni e sono in condizioni molto gravi.

Sempre il primo ottobre, altre 11 persone, tra cui molte donne, sono state uccise da presunti membri di Boko Haram nella città di Kirchinga nello Stato di Adamawa, secondo quanto riportano i media locali. Gli attacchi sono avvenuti nello stesso giorno in cui l’esercito ha annunciato che 80 combattenti del gruppo fondamentalista si sono arresi nel Borno, un episodio che è stato descritto come una “pietra miliare” nella lotta contro il terrorismo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... e/2089532/
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L'UOMO E LA BESTIA



Mondo
Nigeria, le bimbe trasformate in bomba sono l’ultimo colpo all’umanità
di Laura Puppato | 3 ottobre 2015


Nelle ultime ore si è tornato a parlare di Nigeria e di Boko Haram, che ha usato, nuovamente, delle bambine come vere e proprie “bombe umane”. Da parte dei terroristi islamici affiliati al Califfato, c’è un nuovo salto di qualità nell’efferatezza dei loro attacchi. Abbiamo da molti decenni conosciuto i kamikaze, dal Giappone alla Germania in virtù di un forte spirito nazionale, dalla Palestina all’Afghanistan nella convinzione di scegliere il martirio, sicuri di una ricompensa dal loro Dio. Una scelta consapevole, dunque, fatta da desiderosi di morire per combattere così con la propria vita gli occupanti o gli infedeli.

Il termine kamikaze significa “vento divino”, sorta di uragano che piomba, senza possibilità di riparo per gli obiettivi scelti, al costo più alto, inconcepibile umanamente per l’istinto di sopravvivenza che è in noi. Quello che sta avvenendo in Nigeria, supera tutto questo, pur già difficile da concepire e giustificare e rende plastica una teoria che riduce il mondo femminile a “cosa”. Mandare a morire delle bambine inconsapevoli e’ il più atroce atto di viltà. Incomparabile con qualunque altro.

In natura non esiste specie animale o vegetale che preferisca salvare gli esemplari adulti rispetto ai giovani, che non abbia cura della propria infanzia. Implicitamente garantendo così alla propria specie l’eternità o almeno la sua prosecuzione. Boko Haram è riuscita a distruggere anche questo principio fondamentale sacrificando l’infanzia, scegliendo con sprezzo quella “parte del cielo” che non è considerata la metà ma solo merce, merce di scambio. Brutalizzando le donne, coprendole integralmente, cancellandone i diritti escluso quello di essere abusate e uccise, quando lo decide l’uomo.

Credevamo fosse un istinto naturale, imprescindibile per tutti quello di amare i più piccoli, ma è evidente che per questi signori dell’orrore, le bimbe invece possono essere sacrificate per la loro assurda causa. Non esiste alcun Dio capace di perdonare tale abominio.

È evidente che, secondo gli jihadisti, la prosecuzione della specie, della cultura e della loro società stessa, dipenda unicamente dai maschi e pure nel scegliere bambine-kamikaze c’è una strategia militare, nascondere sui corpi delle persone meno sospettabili in assoluto, la morte che si vuole portare.

La concezione del mondo femminile per i maschi combattenti jadisti è qualcosa che l’Europa non ha conosciuto mai, neppure nel Medioevo. E del resto, lo stesso mondo arabo non ha mai manifestato una tale brutale perversione e violenza. Tutte le società si sono rese capaci di efferatezze disumane nei confronti dello straniero, del diverso, ma arrivare a mandare a morte le proprie figlie, usandole come armi, ci procura un dolore che non ha uguali.

Ci pare di vederle allontanarsi dalle loro madri piangenti, obbedendo ad una volontà spietata, truculenta, vorremmo essere lì per fermarle, stringerle a noi, liberarle da quell’odio insensato che le considera niente altro che strumenti di morte, fermare questo film dell’orrore senza fine, ma invece siamo qui. Restiamo qui impotenti a leggere, ad assistere alla più grave delle offese verso l’umanità.

Serve, ben oltre lo sdegno, un impegno maggiore degli organi internazionali, per promuovere una cultura improntata alla parità vera dei sessi, per portare ed affermare il principio del diritto alla vita sempre, in ogni angolo del mondo. Tante sono le sfide che, nel silenzio, perdiamo ogni giorno, quando inorridiamo, piangiamo e poi voltiamo pagina. Dimenticando. #bringbackourgirls, non sono tornate le nostre ragazze rubate come oggetti inanimati dai gruppi di Boko Haram due anni fa, la guerra alla specie femminile continua. Non dimentichiamolo.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... a/2091851/
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Il Giornale orienta così questa notizia:



"600 jihadisti verso l'Europa"


Ma la comunità internazionale, dall'Ue alla Gran Bretagna, critica aspramente l'intervento russo

Luca Romano - Sab, 03/10/2015 - 16:42



L'aviazione militare russa ha condotto finora in Siria oltre 60 raid colpendo più di 50 infrastrutture dell'Isis e riducendo significativamente il potenziale di combattimento, ha aggiunto Andrei Kartapolov.

Mosca ha chiesto agli Usa di interrompere i bombardamenti nelle zone della Siria che sono prese di mira dai raid dei caccia russi. Le forze armate russe hanno inoltre comunicato di aver chiesto a Washington, prima di cominciare a bombardare, di ritirare tutti gli addestratori dalle zone considerate obiettivo dei raid aerei.

Intanto, l'intervento armato del Cremlino ha scatenato il dibattito internazionale. "I raid russi in Siria stanno facendo peggiorare la situazione e di contribuisce ad aiutare il "macellaio" presidente Bashar Assad". Il primo ministro britannico, David Cameron ha così condannato l'intervento militare di Mosca in Siria. "È assolutamente chiaro - ha aggiunto Cameron - che le forze russe non stanno facendo differenza tra le postazioni dello Stato islamico e le forze di opposizione moderate impegnate nella lotta contro Assad. Di conseguenza, in realtà stanno appoggiando il macellaio Assad, aiutandolo e facendo davvero peggiorare la situazione". E ha precisato: "Dovremmo usare questo momento per cercare di forzare il piano globale verso la transizione politica in Siria perché questa è l'unica risposta per portare la pace nella regione",

L'ambasciatore russo presso l'Unione Europea, Vladimir Chizhov, ha criticato la presa di posizione dei paesi membri della coalizione internazionale contro lo Stato islamico (Francia, Germania, Qatar, Arabia Saudita, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti) che attraverso il ministero degli Esteri turco hanno avvertito Mosca sugli effetti negativi dell'attività militare russa in Siria, invitando i sette paesi ad andare a fondo "delle questioni senza giungere a conclusioni affettate". In un'intervista rilasciata ieri sera all'emittente televisiva russa "Rossiya 24", il diplomatico ha precisato: "Ho grandi sospetti sulle ragioni legate a questa dichiarazione. Hanno un aspetto strano e da esse emerge come il ministero degli Esteri turco non abbia le idee chiare in merito a quanto sta accadendo". Chizhov ha sottolineato di voler mettere in guardia i paesi della coalizione, in particolare la Turchia, a giungere a conclusioni affrettate.Ieri la Turchia, insieme ai partner della coalizione internazionale a guida Usa, ha emesso una dichiarazione congiunta contro i raid effettuati ieri in Siria dalla Russia contro i terroristi del Fronte al Nusra invitando Mosca a concentrare i propri sforzi contro lo Stato islamico (Is). Nella dichiarazione i paesi della coalizione internazionale "esprimono profonda preoccupazione per gli attacchi aerei di Mosca", precisando che le azioni della Russia costituiscono "un'ulteriore escalation" del conflitto. I paesi firmatari della dichiarazione hanno invitato Mosca a porre fine ai suoi attacchi contro la popolazione civile e l'opposizione siriana concentrando i propri sforzi contro lo Stato islamico Ieri nel suo intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri siriano Walid al Moallem ha messo in dubbio il valore di riforme politiche ed istituzionali in Siria se persiste l'attuale clima di guerra, sottolineando che gli attacchi aeri contro i terroristi sono inutili se non coordinati con il governo di Damasco. Per il ministro il terrorismo, non solo quello rappresentato dallo Stato islamico, non può essere combattuto solo con i raid aerei notando che tutte le operazioni precedenti per distruggere tale ideologia non hanno fatto altro che aumentare ancora di più la sua diffusione. Rivolgendosi ai rappresentanti dei 193 membri Onu, Mouallem ha ricordato come da anni la Siria sia un paese in cui la popolazione vive nella paura e in cui "scorre il sangue delle persone che combattono il terrorismo". Proprio enfatizzando la grave situazione della popolazione, il ministro degli Esteri ha invitato l'Onu ha discutere una risoluzione volta realmente a combattere il terrorismo, notando che le misure adottate finora sono di fatto "inutili pezzi di carta". Il responsabile della diplomazia di Damasco ha puntato il dito contro quei paesi che continuano ad inviare terroristi in Siria, impedendo l'implementazione della risoluzione Onu. "Chiedo a tutti voi di smettere di intimidire il mio paese", ha affermato Mouallem, notando che quanto sta avvenendo in Siria e in Iraq sta già dilagando anche in Europa con lo Stato islamico e altri gruppi terroristi pronti a compiere nuovi attentati per potare a termine il progetto del Califfato Rivolgendosi direttamente ai presenti, il ministro ha chiesto, in modo retorico, in che modo l'Onu può sostenere "stati che esportano il terrorismo", che alimentano la distruzione di altri stati.

"La Siria continuerà a combattere e l'esercito è capace di respingere i terroristi", ha aggiunto Mouallen. Il ministro ha sottolineato che nonostante le accuse di molti stati, Damasco ha dato prova della sua buona volontà di cooperare sul piano politico, ma ad oggi il paese non implementare le riforme richieste finchè non vi saranno gruppi terroristi sul territorio: "Come potete chiedere ai siriani di andare alle urne in queste condizioni?". Il ministro degli Esteri ha continuato ribadendo che Damasco crede nel dialogo politico volto a mantenere la sovranità nazionale e l'unità del paese. Mouallem ha inoltre affermato che il governo è pronto ad aderire ai lavori per la preparazione di una nuova conferenza di pace per la Siria guidati dall'inviato speciale dell'Onu, Staffan De Mistura Infine il ministro degli Esteri ha lodato l'impegno da parte della Russia e del presidente Vladimir Putin nel creare una coalizione internazionale contro il terrorismo in cooperazione diretta con il governo di Damasco. "I bombardamenti condotti dai russi stanno avvenendo su esplicita richiesta del governo di Damasco e in coordinamento con esso", ha precisato il ministro, accusando Turchia, Arabia Saudita e Qatar di sostenere direttamente i terroristi che occupano totalmente la città di Idlib e vaste aree di Aleppo.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/600 ... 78663.html
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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In Corriere invece riporta la stessa notizia in questo modo.

Silenzio assoluto del Tg3



LA CRISI
Siria, oltre 60 raid in quattro giorni, colpiti 50 obiettivi di Isis, la Russia denuncia: «600 miliziani in fuga»
L’aviazione militare russa: «Aumenteremo i raid, pronti a cooperare». L'Onu sospende aiuti nelle zone colpite dai raid. Le Ong: «Già 39 civili morti»
di Redazione online

Articolo+Video+Cartina

http://www.corriere.it/esteri/15_ottobr ... 82c3.shtml
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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La vox populi del Corriere della Sera





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dariomusic 3 ottobre 2015 | 19:46

quello che gli americani hanno fatto con i pellerossa e` puro genocidio on paragonabile all invasione del messico che era secolare e aveva visto un integrazione degli indios nerl sistema e famiglie miste di dopppi sangue.
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telepaco 3 ottobre 2015 | 19:45

"la Russia non potrebbe mai sostenere una guerra prolungata...." altra assurdità, mi scusi. La Russia ha resistito all'aggressione nazista subendo 20 milioni di morti e fermando l'esercito più preparato, meglio addestrato e meglio attrezzato della seconda guerra mondiale e lei dice che la Russia non saprebbe resistere ad una guerra prolungata? Avessero dovuto affrontare gli USA le 180 divisioni tedesche in un unico fronte sarebbe finita molto male mi creda
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telepaco 3 ottobre 2015 | 19:41

in Europa le guerre sono sempre state scatenate per l'egemonia, prima della Spagna nel 1500, poi con la Francia di Napoleone e poi dal tentativo di dominio della Germania. In America non potevate fare guerre, a chi le facevate se eravate gli unici a colonizzarle? Dalla seconda guerra mondiale in poi la musica è cambiata e ancora oggi gli USA non accettano potenze in crescita, non accettano una Russia con una sua zona di influenza, e questa sta portando ad una guerra fredda inutile e pericolosa
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dariomusic 3 ottobre 2015 | 19:40

Assad non e` arrivato al potere come presidente nel 63 partecipo al primo colpo di stato del bath party dove divento capo dell'Aeronautica militare, poi ancora in un secondo colpo di stato nel 66 guidato da Salah Jadide che era a capo di una fazionemilitare sempre all interno del Bath party e venne nominato ministro della difesa e poi a lui prese il potere nel 1971 nominandosi presidente. Adfesso venire a dire che il figlio non e` il legittimo capo, vuol dire dar via libera ad Al Qaida e ISIS.
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Angel Dark 3 ottobre 2015 | 19:38

Forza Putin , forza Russia !
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Angel Dark 3 ottobre 2015 | 19:37

la Russia non è sciocca, ha l'appoggio dell'Iran e dell'esercito siriano, se nessuna potenza straniera si metterà in mezzo a foraggiare forze contrarie, questi spazzeranno l'isis in due mesi
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michele300 3 ottobre 2015 | 19:35

l'unica cosa che tiene su l'america sono i petrodollari che i sauditi richiedono come unico mezzo di pagamento per ricevere il petrolio..senza di questi l'america sarebbe collassata da decenni..
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Lettore_2474583 3 ottobre 2015 | 19:35

In verità anche la Francia non è fortunata da diversi anni con i suoi governanti!
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giangiotto 3 ottobre 2015 | 19:34

Oggi come oggi nel mondo c'è un solo leader degno di questo nome.Si chiama Putin.Gli altri tutti quaquaraquà,europei in primis.
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jimmyboy 3 ottobre 2015 | 19:30

A que tempi stavamo costruendo il nostro paese. Certo, gli Idiani sono una brutta pagina della nostra formazione ma via, non compare le colonizzazioni e le guerre scatenate dall'Europa con la formazione dell'America. Il paragone non regge. La Spagna era l'invasore e il Messico un vassallo della Spagna.
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La vox populi dell'articolo de il Giornale.


Royfree
Sab, 03/10/2015 - 17:03

Dove andranno questi 600 mercenari assassini? Quale è il paese Europeo che offre ospitalità a 4 stelle senza fare domande? Quale paese d'Europa ha come governanti una marea di dementi buonisti colmi di ignoranza traditori della patria? Fate due conti e poi rispondete.

linoalo1
Sab, 03/10/2015 - 17:03

Se gli stessi Raid li avessero fatti gli USA,con gli stessi risultati,nessuno si lamenterebbe,anzi!!!!

Ritratto di giordano

giordano
Sab, 03/10/2015 - 17:05

questi maiali che hanno creato il casino, si lamentano? Basta, l'Italia che tolga l'embargo alla Russia e dia l'esempio , non si puo' essere sempre delle merdacce alla Fracchia. Perche' gli americaidioti non hanno mai bombardato Raqqa capitale dei tagliagole?

Ritratto di Gigliese

Gigliese
Sab, 03/10/2015 - 17:07

Ma chi sono contrari all'intervento di Putin???=COLORO CHE HANNO ARMATO E/O SOSTENGONO L'IS,USA, ARABIA SAUDITA, QATAR e non ultimi il napoleoncino francese, e Cameron fautori dello sfacelo libico.TUTTA BRAVA GENTE.

Ritratto di nonmollare

nonmollare
Sab, 03/10/2015 - 17:07

per dare, se ce ne fosse ancora bisogno, la vera dimensione dell'ONU.....Staffan de Mistura è quello che ha abbandonato i nostri maro' in INDIA !!! e ora prende soldi dall'ONU per "far fare" la PACE in Siria...serve altro ???

eternoamore
Sab, 03/10/2015 - 17:15

ORA SONO CAZZI DI ALFANO DA SBRIGARE

Ritratto di Sniper

Sniper
Sab, 03/10/2015 - 17:16

Strano: quando dei sovversivi tentano di destabilizzare uno Stato Sovrano con la violenza, vengono immediatamente definiti "terroristi" dagli Stati Occidentali. Direi che sono proprio soggetti del genere che vengono al momento bombardati da Putin, non si capisce la preoccupazione di Cameron e Obama.

cgf
Sab, 03/10/2015 - 17:16

Per quattro anni non è stato fatto nulla, senza l'intervento di putin sicuramente si sarebbero rinforzati e ce ne saremmo trovati 10/100/1000 volte di più in Occidente.

Ritratto di corvo rosso

corvo rosso
Sab, 03/10/2015 - 17:21

E se avesse ragione Putin?......quante vite, quante ricchezza ,quanto tempo buttati nel cesso!

mila
Sab, 03/10/2015 - 17:22

Il fatto che i Russi avvertano che 600 jihadisti stiano per dirigersi verso l'Europa potrebbe darci l'occasione di sospendere tutto l'iter delle richieste di Asilo dei "profughi" e respingere o arrestare tutti I clandestini.

venco
Sab, 03/10/2015 - 17:25

Io ci credo più ai russi che non al governo di Obama alleato all'Arabia, e che quest'ultima ha prodotto il califfato per rendere integralista tutta quell'area.

ghino di punta
Sab, 03/10/2015 - 17:26

AAAAA cercasi pacifisti, anche usati.(quelli che....quando c'era Berlusconi, scendevano in piazza un giorno si e l'altro pure, si sono per caso distratti, o hanno altro da fare?) Amen

antipodo
Sab, 03/10/2015 - 17:27

I Russi hanno completamente ragione. La guerra e' cosa dispiacevole e si possono commettere errori. Ma la guerra si fa' come si deve fare, altrimenti non e guerra ma strage inutile. A la guerre comme a la guerre!

Un idealista
Sab, 03/10/2015 - 17:31

In quattro giorni i russi hanno fatto più di quanto abbia fatto la coalizione in più di un anno. Esi grida di smettere? I russi inoltre agiscono in accordo con la Siria, quindi legalmente entro il suo territorio.

Ritratto di marmolada

marmolada
Sab, 03/10/2015 - 17:33

Grazie a Putin ora emerge una verità che tutti sapevano e nessuno aveva il coraggio di ammettere: gli Usa con i compagni di merende (Turchia e servi europei vari)hanno fatto nascere tutti i gruppi terroristici compreso Isis finanziandoli e dando loro armi, il tutto per "abbattere" il legittimo governo di Assad. Questi emeriti idioti non hanno imparato nulla dalle caxxate fatte in Libia e sostenendo la falsa primavera araba!!!

Un idealista
Sab, 03/10/2015 - 17:34

Si dice che questa azione favorisce l'isis. Come mai allora molti suoi combattenti scappano come topi da una nave che sta per affondare?

Un idealista
Sab, 03/10/2015 - 17:35

La politica di Obama a questo riguardo puzza molto.

@ollel63
Sab, 03/10/2015 - 17:43

l'unico vero leader mondiale è putin. Gli altri incapaci che credono d'esserlo, a cominciare dal comico obama per finire con l'ultimo pezzo di legno marcio del carretto, il fanciullino birichino renzie, possono solo andare a kankan.

pollicino46
Sab, 03/10/2015 - 17:46

L'occidente contro Putin!!! Tutti contro Putin!!! Già dimenticavo i bravi militari della Nata loro intervengono solo con bombe sugli ospedali!!! Speriamo che ora gli scenziati (politici e militari USA, rancesi, tedeschi e quant'altro siano almeno pronti a riceverli questi jihadisti quando arriveranno in Europa per trattarli come meritano (gente che ha ucciso, massacrato, stuprato devono essere passati immediatamente per le armi senza alcun processo..... Ma sarà piu probabile che verranno accolti con la banda militare e tutti gli onori.....

nalegior63
Sab, 03/10/2015 - 17:50

forze di opposizione MODERATE? la FALLACI si rigira nella tomba,FALLACI SANTA SUBITO...merkel/obama/bush/cameron and friends tutti da processare e condannare alla sedia elettrica come monito x i secoli a venire,x il p.d.intero espropio dei beni anche quelli intestati ai parenti e fucilazione

Alex-Yol
Sab, 03/10/2015 - 17:53

Molti giornali scrivono quello che voglio, pero spesso dimenticano che non tutti gli elettori sono ingenui o con la testa “impensante”. Un cosa LOGICA apare chiara: gli Stati Uniti cercano a tutti i costi uno scontro con Mosca. Perché gli Stati Uniti hanno dislocato 20 nuove bombe atomiche B61-12 nella base tedesca di Büchel e prossimamente anche in Italia (basi italiane di Ghedi ed Aviano), Belgio, Paesi Bassi e Turchia? Il dubbio sorge comunque: gli Stati Uniti pare cerchino uno scontro con la Russia a tutti i costi. Perché? Inoltre, gli Stati Uniti vogliono veramente sconfiggere l’ISIS o finora hanno fatto finta?

elio2
Sab, 03/10/2015 - 17:55

Fino a quando il guerrafondaio americano giocava con i suoi droni a far buche nel deserto, non avevano certo paura, ma ora che PUTIN fa sul serio è normale che se la stiano facendo sotto.

Gaeta Agostino
Sab, 03/10/2015 - 18:00

La cosiddetta coalizione internazionale, capeggiata dagli stati uniti, ha una sola preoccupazione che i raid russi facciano fuori i loro soldati mascherati da addestratori di terroristi. Gli USA lo sanno che i russi conoscono benissimo l'ubicazione dei campi dove sono i mercenari e temono che i bombardamenti li facciano tutti fuori.Si lamentano soprattutto che i russi hanno sbaragliato il disegno di spartizione della Siria tra turchi e arabi. Ma Putin ha dimostrato che non guarda in faccia nessuno e chi si troverà sul suo cammino nel territorio siriano sarà spazzato via senza complimenti, siano essi terroristi o addestratori americani e turchi.
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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Intermezzo con collegamento


Ve lo ricordate Piero Marrazzo ex presidente della Regione Lazio?

Oggi ha firmato un servizio per il Tg3 appena andato in onda, come corrispondente da Gerusalemme in cui Israele ha proibito l'ingresso alla città vecchia ai palestinesi per i due omicidi di ieri.

Dunque l'Eiar lo ha reintegrato ma lo sta impiegando in zone di guerra.

Ma la notizia non è questa.

L'altro giorno il conduttore di Omnibus ha comunicato ad un giornalista presente in studio che si assumeva tutta la responsabilità per quanto aveva detto.

E che cosa aveva detto?

Piero Marrazzo è stato oggetto di "uno scandalo" attinente alla sua sfera sessuale, ai tempi in cui era Governatore della Regione Lazio.

Il giornalista ha precisato che si è trattato di una vendetta del Gruppo Angelucci, per aver stornato una commessa di venti milioni di euro al gruppo, cercando di fare pulizia nella Regione Lazio.

Non ha precisato se il caso dei transessuali sia stato un caso montato oppure solo messo nel circolo mediatico per punire il presidente trasgressore del modus vivendi precedente.

Personalmente non mi stupisce affatto perché quaggiù all'inferno funziona così.

Resta il fatto che dopo lo sgarro, per continuare a lavorare è finito in zona di guerra e se passerà a miglior vita per cause di guerra, qualcuno proverà ancor più soddisfazione per la punizione per lo sgarro subìto.
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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BOMBE SENZA FRONTIERE


Tg3 delle ore 19,00

Il presidente di Medici senza frontiere-Italia smentisce le dichiarazioni del governo afgano e del Pentagono circa la presenza di Talebani all'interno dell'ospedale.

Quando si commettono "errori" di questo livello torna spesso utile inventarsi qualcosa per giustificare l'ingiustificabile.
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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BOMBE SENZA FRONTIERE




il manifesto 4.10.15
Strage Nato all'ospedale di Kunduz
Gino Strada: «Crudeltà senza regole né rispetto»
Il commento a caldo del fondatore di Emergency al manifesto

di Emanuele Giordana




«La guerra è crudeltà senza regole né rispetto per nessuno e dunque senza regole e rispetto per gli ospedali o per i feriti»
È il commento a caldo che Gino Strada (nella foto), un chirurgo che l’Afghanistan ce l’ha nel cuore, affida a il manifesto.

Ma c’è soprattutto il disprezzo per la guerra in sé nel cuore e nelle parole del fondatore di Emergency, e il primo italiano ad aver appena vinto per la sua attività umanitaria il Right Livelihood Award del Parlamento svedese (il cosiddetto Nobel alternativo).

«Sì – aggiunge — pura crudeltà: un ospedale viene bombardato dalle forze Nato in Afghanistan. Per errore, certo, come per errore in questi anni sono stati uccisi più di 19 mila civili! In realtà – dice Strada riferendosi al recente caso di Msf a Kunduz — non esistono convenzioni e non esiste diritto umanitario che possa impedire alla guerra di rivelarsi per quello che è: un massacro di civili, donne, bambini, medici e infermieri. Nessuno viene risparmiato. Il bombardamento di un ospedale è l’evidenza stessa della brutalità della guerra».

Quando gli chiediamo se ritenga che il bombardamento dell’ospedale di Medici senza frontiere a Kunduz sia o meno un atto deliberato, risponde così: «Non voglio nemmeno entrare in considerazioni di questo tipo per un fatto che è comunque inaccettabile: se poi si è trattato di un atto deliberato o se invece è stato un errore, se si è trattato di una scelta fatta a tavolino da un gruppo di idioti o se è invece stato uno sbaglio, tutto questo mi sembra totalmente irrilevante quanto inaccettabile. Tutto – conclude – è già nella guerra ed è inutile stupirsi. È inutile svegliarsi improvvisamente per una cosa che è sempre successa, succede e succederà se c’è una guerra. La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire».
camillobenso
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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BOMBE SENZA FRONTIERE




il manifesto 4.10.15
«Non è stato un incidente»
La reazione di Gabriele Eminente, direttore generale di Msf Italia

intervista di Emanuele Giordana

«Danni collaterali? Inaccettabile, semplicemente inaccettabile. Incidente? Non è stato un incidente: l’ospedale è stato colpito ripetutamente per più di un’ora». Non è una reazione rabbiosa quella di Gabriele Eminente, direttore generale di Msf Italia. Al telefono da Ferrara, dove partecipa con la sua organizzazione al Festival di Internazionale, risponde con una freddezza e un distacco che non lasciano spazio a commenti o arzigogoli.
Msf ha iniziato a lavorare in Afghanistan nel 1980 e lo fa a Kunduz, Kabul, Lashkar Gah, Khost; riceve esclusivamente fondi privati e non accetta finanziamenti dai governi.
Ci tiene ai principi «E c’è un principio umanitario chiarissimo e condiviso per cui non solo le strutture sanitarie non dovrebbero essere oggetto di attacco ma anzi andrebbero protette».
Anche se ci sono dei feriti dalla parte del torto?
Noi non facciamo distinzioni, non le abbiamo mai fatte. Chiunque ha bisogno di cure viene curato
L’ospedale adesso è distrutto.
E devo purtroppo confermare che, a ora (le 20 di ieri, ndr), ci sono 12 vittime tra il personale e 7 tra i pazienti, tra cui 3 bambini. I feriti sono 37, 19 dei quali fanno parte del nostro staff. 5 casi sono critici. Abbiamo dovuto trasferirli tutti a Pol-iCharki, a due ore di macchina da Kunduz.
Come spiega che l’errore di cui parla la Nato sia durato tanto.
Questo è davvero il punto che va assolutamente chiarito. E non si può parlare di «incidente»: tutti sapevano le nostre coordinate che erano state reiterate all’inizio della battaglia. L’ultima comunicazione è del 29 settembre. Questa per noi è una prassi: tutti devono sapere dove operiamo e cosa facciamo. Sia per potersi curare, sia perché – sapendo dove sono le nostre strutture – si eviti di colpirle. Tutti sapevano non solo dell’ospedale ma anche delle residenze, degli uffici e della nostra unità di stabilizzazione a Chardara (a nord di Kunduz, ndr).
Però i raid vi hanno colpito. E per oltre un’ora…
Purtroppo non è la prima volta che accade: è successo in Sud Sudan, Ucraina, Repubblica Centroafricana. Per questo comunichiamo sempre a a tutti la nostra posizione
L’ipotesi di un atto deliberato?
È quel che andrà chiarito nel dettaglio perché siamo stati colpiti più volte e per oltre mezz’ora dopo che avevamo avvisato l’autorità militare che eravamo stati bombardati a partire dalle 2 di venerdi notte. Gravissimo. Chiediamo un’indagine approfondita e trasparente proprio perché l’ospedale è stato colpito più volte, a differenza degli edifici vicini. L’aereo colpiva, spariva e ritornava a bombardare.
La Nato non vi ha fatto una comunicazione diretta? Si è limitata al comunicato dove si parla di errore e di danni collaterali?
Per quel che mi risulta non c’è stata nessuna comunicazione diretta che vada oltre quel comunicato.
L’ospedale era sovraffollato…
Dai 90 posti letto che abbiamo normalmente eravamo arrivati a 110, utilizzando corridoi e uffici. Al momento c’erano 105 pazienti e 80 membri dello staff.
Un rapporto di quasi uno a uno?
L’ospedale è una struttura chirurgico ortopedica specializzata: un centro complesso che si è trovato la settimana scorsa sotto forte pressione perché le altre strutture sanitarie cittadine sono collassate. È diventato l’unico punto di riferimento.
Quanta gente avete curato?
Da lunedì scorso quasi 400 persone. Vorrei sottolineare che tra questi c’erano anche molti bambini. Voglio dire che noi non facciamo distinzioni nelle cure, ma che è indubbio che la maggior parte dei nostri pazienti sono civili.
Abbiamo letto di 89 pazienti arrivati in gravi condizioni, 44 dei quali sono morti al loro arrivo.
La maggioranza dei pazienti aveva subito ferite da arma da fuoco: gravi lesioni addominali, degli arti, della testa. Poi bisogna mettere in conto la distanza: quando il conflitto è divampato è diventato difficile raggiungere l’ospedale se si proveniva da un’altra zona della città. Pazienti che avevano bisogno di cure immediate hanno magari dovuto aspettare ore prima di poter raggiungere la struttura.
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