Diario della caduta di un regime.

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camillobenso
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

MARINO A UN PASSO DALLE DIMISSIONI
Assessori lo mollano, Pd e Sel pronti a sfiduciarlo


Il sindaco resta solo, in maggioranza nessuno lo sostiene. Si dimettono il vicesindaco Causi, Esposito e
Rossi Doria: “Non ci sono condizioni per proseguire”. Ultimatum partiti: “O lascia o mozione in aula


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... i/2107196/
camillobenso
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

IGNAZIO MARINO RESTA SOLO E SI DIMETTE
“Senza di me Pd e Roma travolti da corruzione”


Per tutto il giorno chiuso in Campidoglio, poi la decisione. “Ma ora ho 20 giorni per ripensarci”
Oggi l’ultima giunta, con le dimissioni di tre assessori. E l’ultimatum Pd: “Lasci o mozione in aula”
Politica
L’addio di Ignazio Marino, sotto assedio dopo le polemiche legate agli scontrini pubblicati sul sito del Campidoglio, è arrivato alle 19.30, dopo una giornata in cui la sua giunta ha perso pezzi e il suo partito lo ha mollato. Il presidente del Pd e commissario di Roma, Matteo Orfini (in contatto costante con Renzi) ha incontrato il primo cittadino per convincerlo a lasciare. La scelta di dimettersi si accompagna a un messaggio: “Senza di me Pd e Campidoglio travolti dalla corruzione”


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... o/2107196/
erding
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da erding »

Contestatori in piazza: “Via il peggior sindaco della storia”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... o/2107196/

Ma come si può dire o pensare una cosa del genere?!

In questi giorni si è esagerato molto, non si è mai visto tutto questo accanimento contro qualcuno, eppure di porcate, schifezze e ruberie
di miliardi siamo circondati ogni giorno.
So di sindaci di piccole cittadine che hanno fatto danno all'erario per centinaia di migliaia di euro, eppure sono al loro posto e nessuno
osa dire più di tanto.
Probabilmente Marino non avrà brillato ma dire che è stato il peggiore ce ne corre. Sicuramente ha ereditato una situazione
di illegalità diffusa con poteri corrotti e consolidati da decenni malversazioni e perniciose clientele. Prima di Marino ci saranno stati
tanti altri responsabili impuniti ed impunibili.
Al di la delle responsabilità di Marino, che, innegabilmente ci sono state, penso sia stato più stupido che disonesto,
appare evidente che c'è stata una regia che ha pianificato una campagna di denigrazione che ha coinvolto partiti, poteri, stampa ecc.
Mi pare poi che, al PD, Marino sia sempre stato indigesto.
È sorprendente un PD che ha digerito e digerisce ben altro, non ha tollerato Marino, evidentemente Marino dava troppo fastidio
agli amici degli amici, per di più mafia capitale non credo possa essere ascrivibile a Marino.
Oserei dire di lui che è stato il menopeggio di una lunga serie di sindaci che sono stati forse più accorti più furbi ma sicuramente non più onesti.
lucfig
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da lucfig »

Mi è sembrato strano che ha resistito fino ad ieri, naturalmente su questa storia c'è una profonda delusione dei M5S che pensano ad avere la poltrona (come tutti) e che non hanno capito che poteva essere un alleato per purificare la politica romana.
Per me Marino è un eroe #iostoconmarino

da www.lastampa.it
Marino: “Pur di cacciarmi mi avrebbero messo la cocaina in tasca”

09/10/2015
MASSIMO GRAMELLINI

Alle nove di sera il Mostro Marino, sindaco dimissionario di Roma, ha la voce esausta di un chirurgo dopo dieci ore di camera operatoria. «È da ieri che non mangio e che non mi siedo: proprio come quando operavo».

Se ne va a casa per cinque scontrini di ristorante non giustificati?
«Ci avevano provato con la Panda rossa, i funerali di Casamonica, la polemica sul viaggio del Papa. Se non fossero arrivati questi scontrini, prima o poi avrebbero detto che avevo i calzini bucati o mi avrebbero messo della cocaina in tasca».

Su qualche sito sono arrivati a imputarle di avere usato i soldi del Comune per offrire una colazione di 8 euro a un sopravvissuto di Auschwitz.
«Se è per questo, mi hanno pure accusato di avere pagato con soldi pubblici l’olio della lampada votiva di san Francesco, il patrono d’Italia, “per farmi bello”. Senza sapere che sono centinaia di anni che il sindaco di Roma, a rotazione con altri, accende quella lampada».

Vox populi: si dava arie da integerrimo e invece sotto sotto era uno spendaccione come gli altri.
«Infatti una volta in cui mi trovavo in albergo a Londra per un convegno con i sindaci europei, ho rinunciato al buffet da 40 sterline perché mi sembrava uno schiaffo alla miseria. Ho attraversato la strada e sono andato da Starbucks».

Ci sono cinque note spese in cui lei sostiene di avere cenato con qualcuno che invece nega di essere stato a tavola con lei.
«Ho già detto che sono disposto a pagare di persona le mie spese di rappresentanza di questi due anni: 19.704,36 euro. Li regalo al Campidoglio, compresa la cena in onore del mecenate che poi ha staccato l’assegno da due milioni con cui stiamo rimettendo a posto la fontana di piazza del Quirinale, sette colonne del foro Traiano e la sala degli Orazi e Curiazi».

Ma quelle note spese sono bugiarde oppure no?
«Io non so cosa ci hanno scritto sopra. Ho consegnato gli scontrini agli uffici, come si fa in questi casi. Non escludo che possa esserci stata qualche imprecisione da parte di chi compila i giustificativi».

Si aspettava che sarebbe venuto giù il mondo?
«Ho rotto le uova nel paniere del consociativismo politico. Ho riaperto gare di acquisti beni e servizi che erano in prorogatio da una vita. Ho tolto il business dei rifiuti a una sola persona e il patrimonio immobiliare a una sola azienda che ha incassato dal comune 100 milioni negli ultimi anni, la Romeo».

Da Renzi si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso?
«Diciamo che Renzi non ha avuto la possibilità di apprezzare i cambiamenti epocali che abbiamo fatto in questa città».

Si sente pugnalato alle spalle dal suo partito, il Pd? Non una voce si è alzata a sua difesa.
«Mi hanno espresso vicinanza in due. Il ministro Graziano Del Rio e Giovanni Legnini, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Erano entrambi molto avviliti per quanto accaduto».

E Renzi?
«Non avendo avuto l’opportunità di parlare col presidente del consiglio, non ho potuto conoscere qual è il suo giudizio».

Lei ha presentato le dimissioni dicendo che in base alla legge ha venti giorni di tempo per ritirarle. Cos’è, una minaccia?
«Ma si figuri. Prendo atto che Pd e Sel, due partiti della maggioranza, hanno chiesto le mie dimissioni. E un chirurgo non può restare in sala operatoria senza il suo team»

Pensa che qualcuno starà festeggiando?
«Sicuramente. Eppure oggi ho visto tanti volti rigati dalle lacrime… Alfonso Sabella, assessore e magistrato, mi ha detto che non piangeva così da 35 anni. E dieci consiglieri del Pd su diciannove mi hanno assicurato con le lacrime agli occhi che erano contrari alle mie dimissioni»

Dieci su diciannove è la maggioranza… Se erano sinceri, il partito è spaccato in due. Tornerà indietro?
«La decisione non è più nelle mie mani. E io sono l’ultima persona al mondo che vuole occupare una poltrona. Questo incarico meraviglioso mi ha procurato problemi familiari enormi, proiettili in busta e perdita della libertà personale».

Sta scrivendo un libro sull’esperienza di sindaco e queste dimissioni vi aggiungeranno ancora più pepe. Pensa di avere pagato a caro prezzo la sua natura di marziano a Roma, anzi di marziano della politica, troppo ingenuo nei rapporti e poco avvezzo ai compromessi?
«Se sono accuse, le considero medaglie. Non sono mai andato nei salotti e alle cene della Roma che conta. Non ho mai frequentato il mondo che in passato era abituato a decidere assieme alla politica le strategie economiche della città. Io alla terrazza ho sempre preferito la piazza. E vorrei ricordare che il 5 novembre avverrà un fatto storico: Roma sarà parte civile nel processo di Mafia Capitale. Noi abbiamo tagliato le unghie a chi voleva mettere le mani sugli affari».

Ma le mani hanno finito per tagliarle a lei. E proprio alla vigilia di un evento come il Giubileo. Come mai?
«Non lo so. Certo nei prossimi giorni bisognerà decidere quando e come investire sul Giubileo… La mia giunta ha segnato una discontinuità. Mi auguro che chi verrà dopo di me non riporti Roma indietro».

Sembrano le parole di un uomo nauseato dalla politica.
«Diciamo che il comportamento di una parte della classe dirigente non mi ha entusiasmato. Ho provato a interrompere il consociativismo degli affari che fa sedere maggioranza e opposizione intorno allo stesso tavolo, senza scontrini… E ho pagato per questo».
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

La prima pagina del Corriere della Sera di oggi evidenzia questo titolo:


Roma Ha 20 giorni per ripensarci. Il pressing del Pd. M5S: pronti al voto. L’ex pm Sabella: stavamo riportando la legalità
Marino lascia e avverte: tiro giù tutti
La resa del sindaco dopo l’indagine sui rimborsi spese. Renzi: intanto tolto di mezzo, poi vedremo


L'avvertimento di Marino è un avvertimento di stampo mafioso,....ma non mi dispiacerebbe se avesse il coraggio di andare fino in fondo.

In quella jungla dove dominano gli sciacalli per sopravvivere ti obbligano a comportarti in questo modo. Border line.
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

demagogo
[de-ma-gò-go] s.m. (pl.m. -ghi, f. -ghe)
• 1 Nell'antica Grecia, uomo capace di governare il popolo con la parola e nei fatti
• 2 (non com. f. -ga) Chi, per giungere al potere, sobilla il popolo con la promessa di appagare ogni sua aspettativa


Il fantasmino di Sirvio si è manifestato stamani e conquista un servizio nei Tg della sera, non Mediaset.

Paolo Celada sulla 7, sottolinea che Sirvietto ha fatto presente che stiamo perdendo la democrazia. Stiamo andando verso una deriva antidemocratica.


In senso assoluto ha ragione. Anzi, quello che non dice è che ci siamo dentro oramai da molti mesi.

Ma in senso relativo racconta emerite palle. Perché il buldozer che ha spianato nell’ultimo ventennio la stragrande maggioranza degli elementi costitutivi di una parte residuale di “democrazia” è stato proprio lui, nel più completo menefregismo della democrazia..

Iniziando la stagione che è durata un ventennio, dell’uomo solo al comando, del signor “Ghe pensi mì”, che non ha risolto i problemi del Paese uscito dalla Seconda Repubblica, ma che ha risolto molto bene i suoi problemi personali comportandosi da demagogo.


Gioca ancora con il suo popolo di pirla ridotto ormai, senza precedenti, intorno al 10% e senza futuro, raccontando loro che stiamo perdendo la libertà.

Non avendo più argomenti in canna si è buttato su questo tema.

Certamente vero. Ma la domanda sorge spontanea :

“Perché non lo ha comunicato ai suoi nei giorni del Nazareno?”

Già lì ci eravamo giocati la democrazia.

Finché ci sono pecoroni c’è speranza (non Roberto, del PD).
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

Marino in Campidoglio: “Ripensarci? Vado via”
Sit-in di sostegno: “Ricandidati ma senza il Pd”

Nuovo affondo dal Vaticano, il cardinal Agostino Vallini: “Serve una scossa, ora nuova classe dirigente”
RENZI SINDACO, L’OSTE: “SEMPRE QUI, PORTAVA LA QUALUNQUE, FATTURAVO AL COMUNE” (di D. Vecchi)
Politica
Manifestazione sotto Palazzo Senatorio. “Marino resisti, i cittadini onesti sono con te”, si legge su uno dei cartelloni esposti dai supporter. “Non ne possiamo più di questo accerchiamento vergognoso”, osserva uno di loro. Lui arriva in piazza e annuncia di non voler tornare indietro. Agostino Vallini, vicario del Papa: “A Roma serve nuova classe dirigente”

VIDEO
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/10/ ... ci/425164/
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

Spunti interessanti nella puntata odierna di Omnibus.

http://www.la7.it/omnibus/rivedila7/omn ... 015-164324
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

la crisi
Marino, irriducibili in Campidoglio
«Non mollare, siamo con te»
Ma lui gela la piazza: non ci ripenso

I sostenitori a oltranza del sindaco dimissionario: «In due giorni raccolte 34 mila firme». Lui: «Ho pianto nel verderli». Miccoli: «Togliergli la fiducia è stato un errore»
di Redazione Roma Online

Articolo + Video

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca ... 2e8d.shtml
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

LE DIMISSIONI DEL SINDACO DI ROMA /2
Dalla Ferilli a Gassmann: i vip che stanno con Marino - Guarda

Sono tanti ad invitare il primo cittadino a resistere che si scontrano con i twitter che chiedono l’addio definitivo
Favorevoli e contrari alle dimissioni Martellini I tweet pro e contro

http://roma.corriere.it/politica/cards/ ... pale.shtml
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