Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Indovina chi viene a cena
il manifesto 17.10.15
Civati: la mia contro-Leopolda
Sinistra. La ’cosa rossa’ e le alleanze. L’ex Pd: «A Milano lista unitaria, laica e anti-dem». Anche il Prc per la rottura con i democrat in tutte le città. Confronto interno in Sel: fra chi vuole accelerare il soggetto unitario e chi lo considera ’una chimera’. «Ma il vero problema è la cultura politica»
di Daniela Preziosi
L’ora della verità per la ’cosa rossa’ arriva presto, anzi prestissimo.
Lunedì prossimo una nuova riunione fra le diverse anime della sinistra-sinistra di casa nostra dovrebbe sciogliere il nodo che sta strozzando in culla il nuovo soggetto venturo.
Il nodo cruciale è quello delle alleanze delle amministrative di primavera, lontanissime ma già in grado di far litigare i promessi sposi della sinistra.
Ieri sul manifesto Nichi Vendola ha schierato Sel a favore di «coalizioni di progresso che possano mettere in campo una sfida programmatica su elementi dirimenti», senza però escludere a priori la possibilità di accordo con il Pd, innanzitutto a Milano dove «puntiamo sulla continuità del laboratorio straordinario dell’amministrazione Pisapia»; ma anche a Roma dove il dialogo con il Pd post-Marino, per ora congelato, potrebbe riallacciarsi.
Questa è la posizione su cui discuterà la prossima assemblea nazionale di Sel, il prossimo 24 ottobre.
Discussione delicata, quella sull’autonomia dal Pd: non è un mistero che su questo il gruppo dirigente di Sel non è più compatto.
Da una parte chi tira per l’accelerazione della cosa rossa, dall’altra quella di chi frena, e la definisce «chimera rossa», come ieri sull’Huffington Post hanno fatto i senatori Dario Stefano e Luciano Uras, che hanno invitato il proprio partito ritrovare «la prospettiva dell’unità del centrosinistra», che «non è morto, semmai è un terreno ancora da arare e coltivare».
A partire «dalle amministrative».
In ogni caso quella di Vendola sulla prossima tornata elettorale non è la posizione di altri compagni di strada. Per Paolo Ferrero, leader di Rifondazione comunista (partito che pure a Milano è tuttora nella maggioranza di Giuliano Pisapia), «la proposta oggi è quella di aprire un processo costituente di un soggetto unitario della sinistra, antiliberista e quindi alternativo al Pd e alla Merkel».
E via scendendo nelle città, dove visto che le amministrative «interesseranno oltre 10 milioni di persone, proponiamo di costruire liste unitarie di sinistra alternative al Pd in tutta Italia. Anche a Milano».
Che poi è la stessa idea di Pippo Civati, che propone liste «unitarie, laiche, di sinistra e autonome dal Pd in tutte le città»: anche qui, Milano in testa.
Sul nodo delle alleanze la sua associazione Possibile prepara per metà novembre una due-giorni «aperta a tutti», in cui la questione sarà discussa e votata dagli iscritti.
Il luogo della convention potrebbe essere Napoli.
E il week end potrebbe coincidere con quello della nuova Leopolda renziana.
Scelta arditissima dal punto di vista del confronto mediatico.
Ma l’ex pd non se ne preoccupa: «Tanto siamo abituati al fatto che i giornali non parlino di noi.
Ma saremo in 5mila veri, tutta gente che vuole fare politica a sinistra».
Escludendo, sia chiaro, qualsiasi alleanza con il Pd, a qualsiasi latitudine.
Intanto Civati è pronto a ricominciare la raccolta delle firme contro l’Italicum: ieri infatti il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha presentato alla Corte di Cassazione due quesiti per altrettanti referendum abrogativi della legge elettorale.
Il parlamentare si rimette in moto «senza rancore verso chi non ha voluto firmare i nostri.
A chi ci ha dato gli schiaffi porgeremo l’altro quesito».
La strada unitaria passa dunque per le iniziative comuni.
Non per un nuovo soggetto comune, almeno per ora, né per nuovi gruppi parlamentari unitari: «In parlamento lavoriamo già insieme su tutte le questioni.
Ma è inutile imboccare la strada del partito unico finché non abbiamo chiarito la questione delle alleanze: inutile unirci per ridividerci subito».
Problema difficilmente aggirabile.
«Il punto è che deve essere chiaro la missione di questo progetto costituente», spiega Massimo Torelli, dell’Altra Europa con Tsipras: «O si lancia un progetto, alternativo, autonomo, che si contrapponga al Pd e alle politiche renziane con grande obiettivo le prossime politiche, oppure sarà un generico forum.
Sotto questo grande obiettivo sono importanti i passaggi del 2016: le amministrative, che assumono un carattere di elezioni di medio termine, e referendum.
Ma sulle amministrative serve una indicazione generale.
Altrimenti tutto diventa incomprensibile»
il manifesto 17.10.15
Civati: la mia contro-Leopolda
Sinistra. La ’cosa rossa’ e le alleanze. L’ex Pd: «A Milano lista unitaria, laica e anti-dem». Anche il Prc per la rottura con i democrat in tutte le città. Confronto interno in Sel: fra chi vuole accelerare il soggetto unitario e chi lo considera ’una chimera’. «Ma il vero problema è la cultura politica»
di Daniela Preziosi
L’ora della verità per la ’cosa rossa’ arriva presto, anzi prestissimo.
Lunedì prossimo una nuova riunione fra le diverse anime della sinistra-sinistra di casa nostra dovrebbe sciogliere il nodo che sta strozzando in culla il nuovo soggetto venturo.
Il nodo cruciale è quello delle alleanze delle amministrative di primavera, lontanissime ma già in grado di far litigare i promessi sposi della sinistra.
Ieri sul manifesto Nichi Vendola ha schierato Sel a favore di «coalizioni di progresso che possano mettere in campo una sfida programmatica su elementi dirimenti», senza però escludere a priori la possibilità di accordo con il Pd, innanzitutto a Milano dove «puntiamo sulla continuità del laboratorio straordinario dell’amministrazione Pisapia»; ma anche a Roma dove il dialogo con il Pd post-Marino, per ora congelato, potrebbe riallacciarsi.
Questa è la posizione su cui discuterà la prossima assemblea nazionale di Sel, il prossimo 24 ottobre.
Discussione delicata, quella sull’autonomia dal Pd: non è un mistero che su questo il gruppo dirigente di Sel non è più compatto.
Da una parte chi tira per l’accelerazione della cosa rossa, dall’altra quella di chi frena, e la definisce «chimera rossa», come ieri sull’Huffington Post hanno fatto i senatori Dario Stefano e Luciano Uras, che hanno invitato il proprio partito ritrovare «la prospettiva dell’unità del centrosinistra», che «non è morto, semmai è un terreno ancora da arare e coltivare».
A partire «dalle amministrative».
In ogni caso quella di Vendola sulla prossima tornata elettorale non è la posizione di altri compagni di strada. Per Paolo Ferrero, leader di Rifondazione comunista (partito che pure a Milano è tuttora nella maggioranza di Giuliano Pisapia), «la proposta oggi è quella di aprire un processo costituente di un soggetto unitario della sinistra, antiliberista e quindi alternativo al Pd e alla Merkel».
E via scendendo nelle città, dove visto che le amministrative «interesseranno oltre 10 milioni di persone, proponiamo di costruire liste unitarie di sinistra alternative al Pd in tutta Italia. Anche a Milano».
Che poi è la stessa idea di Pippo Civati, che propone liste «unitarie, laiche, di sinistra e autonome dal Pd in tutte le città»: anche qui, Milano in testa.
Sul nodo delle alleanze la sua associazione Possibile prepara per metà novembre una due-giorni «aperta a tutti», in cui la questione sarà discussa e votata dagli iscritti.
Il luogo della convention potrebbe essere Napoli.
E il week end potrebbe coincidere con quello della nuova Leopolda renziana.
Scelta arditissima dal punto di vista del confronto mediatico.
Ma l’ex pd non se ne preoccupa: «Tanto siamo abituati al fatto che i giornali non parlino di noi.
Ma saremo in 5mila veri, tutta gente che vuole fare politica a sinistra».
Escludendo, sia chiaro, qualsiasi alleanza con il Pd, a qualsiasi latitudine.
Intanto Civati è pronto a ricominciare la raccolta delle firme contro l’Italicum: ieri infatti il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha presentato alla Corte di Cassazione due quesiti per altrettanti referendum abrogativi della legge elettorale.
Il parlamentare si rimette in moto «senza rancore verso chi non ha voluto firmare i nostri.
A chi ci ha dato gli schiaffi porgeremo l’altro quesito».
La strada unitaria passa dunque per le iniziative comuni.
Non per un nuovo soggetto comune, almeno per ora, né per nuovi gruppi parlamentari unitari: «In parlamento lavoriamo già insieme su tutte le questioni.
Ma è inutile imboccare la strada del partito unico finché non abbiamo chiarito la questione delle alleanze: inutile unirci per ridividerci subito».
Problema difficilmente aggirabile.
«Il punto è che deve essere chiaro la missione di questo progetto costituente», spiega Massimo Torelli, dell’Altra Europa con Tsipras: «O si lancia un progetto, alternativo, autonomo, che si contrapponga al Pd e alle politiche renziane con grande obiettivo le prossime politiche, oppure sarà un generico forum.
Sotto questo grande obiettivo sono importanti i passaggi del 2016: le amministrative, che assumono un carattere di elezioni di medio termine, e referendum.
Ma sulle amministrative serve una indicazione generale.
Altrimenti tutto diventa incomprensibile»
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- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
A proposito di quanto scritto sopra alle prossime amministrative , secondo me, si potrebbe puntare a delle liste civiche con forti personaggi non tesserati indipendenti e soprattutto con programmi di una sinistra senza sospetti di renzismo.
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- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Caro Iospero,se vogliamo riprenderci la Politica , quella VERA non dobbiamo aver paura dei tesserati, anzi!!! A mio avviso i tesserati dovrebbero essere quelli da cui far emergere la Politica sana altrimenti perché si tesserano?iospero ha scritto:A proposito di quanto scritto sopra alle prossime amministrative , secondo me, si potrebbe puntare a delle liste civiche con forti personaggi non tesserati indipendenti e soprattutto con programmi di una sinistra senza sospetti di renzismo.
Credo che le tue paure derivino per l'aver visto in questi anni salire sul treno della politica cani e porci per solo il fatto che era l'unico modo per arrivare ai loro interessi personali.
Di certo, eliminando coloro che sono iscritti dalle cariche direttive e di rappresentanza policca ripeteremo lo stesso errore che facemmo come PCI anni addietro in cui si procedeva come hai proposto tu e, per non essere visti ancora (parlo del PCI) come coloro che mangiavano i bambini, abbiamo eletto quei famosi "indipendenti di "sinistra" che hanno contribuito non poco allo smarrimento politico in cui ci troviamo ora.
Di fatti quando ci siamo trovati nella più profonda "cacca" subito si son tirati fuori affermando che loro non sono mai stati comunisti.
Per carità,non ripetiamo la stessa strada che ci ha portato alla situazione attuale ma piuttosto facciamo funzionare i vecchi organismi di controllo che per anni han funzionato bene.
Anni orsono prima di essere iscritto esisteva una persona la quale proponeva il tesseramento e ne era un po' garante.
Per votare un partito non bisogna assolutamente esserne iscritto ma chi viene proposto a cariche direttive lo deve essere stato per anni e quindi chicchessia poteva conoscerne la sua storia politica e non solo.
Poi puo succedere di tutto anche davanti a qualsiasi controllo ma di sicuro riduci la possibilità che ciò avvenga.
I ns. rappresentanti devono assolutamente credere nel partito a cui appartengono e non essere coe sempre succede di questi tempi, specchietti per le allodole.
La Politica e' una cosa seria e quindi non dobbiamo contribuire affinché non lo sia.
Le Liste Civiche che in questi son proliferate a josa, a mio avviso, non sono ne pesce ne carne. E' un modo per aiutare a non credere nella Politica e su questo problema son anni che mi batto contro.
Spesso vengono usate oltre che per essere degli specchietti, anche magari per contrastare un pericoloso personaggio che potrebbe averla vinta in qualche determinato paese pero, purtroppo non e' la soluzione poiche, nel tempo, sicuramente saltano fuori le differenze e questo disorienta l'elettorato.
Non lo prepara politicamente. Lo aiuta ad entrare nella strada non della politica ma verso il "personaggio" che molte volte non ha niente da fare con la politica anche se eventualmente fosse il piu' onesto di tutti.
NON BASTA L'ONESTA' PER FARE POLITICA!!
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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- Iscritto il: 08/03/2012, 23:18
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
sindaco di Milano coalizione sociale il ruolo del soviet centrale
a Milano si e riunito al castello sforzesco il soviet supremo.
1200 compagni avanguardie professionali del popolo
il servizio d ordine e formato da 200 guardie giurate armate.
il collettivo padri spirituali era formato da 10 preti.
il collettivo degli idraulici era formato dopo 100 compagni. molto ordinati.
il collettivo degli elettricisti era formato da 100 compagni schierati.
il collettivo degli insegnati era formato fa 100 compagni molto educati.
il collettivo dei cuochi era presente con 300 compagni, molto puliti.
il collettivo dei medici era presente con 300 compagni con camice bianco.
alle ore 18 in punto inizia la relazione di un compagno insegnate titolo analisi del movimento dei capitali nella fase attuale ruoli della classe operaia l inchiesta sociale per la pianificazione del programma. durata relazione prevista 4 ore e 17 minuti.
sono iscritti al dibattito 327 compagni.
durata prevista dell assemblea plenaria 331 ore e 17 minuti.
buon ascolto
a Milano si e riunito al castello sforzesco il soviet supremo.
1200 compagni avanguardie professionali del popolo
il servizio d ordine e formato da 200 guardie giurate armate.
il collettivo padri spirituali era formato da 10 preti.
il collettivo degli idraulici era formato dopo 100 compagni. molto ordinati.
il collettivo degli elettricisti era formato da 100 compagni schierati.
il collettivo degli insegnati era formato fa 100 compagni molto educati.
il collettivo dei cuochi era presente con 300 compagni, molto puliti.
il collettivo dei medici era presente con 300 compagni con camice bianco.
alle ore 18 in punto inizia la relazione di un compagno insegnate titolo analisi del movimento dei capitali nella fase attuale ruoli della classe operaia l inchiesta sociale per la pianificazione del programma. durata relazione prevista 4 ore e 17 minuti.
sono iscritti al dibattito 327 compagni.
durata prevista dell assemblea plenaria 331 ore e 17 minuti.
buon ascolto
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Sarebbe folle che forze politiche che si definiscono di sinistra si alleino al PD alle amministrative.
Solo così la sinistra può avere credibilità ... e non fare la fine della minoranza PD.
Solo così la sinistra può avere credibilità ... e non fare la fine della minoranza PD.
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Fino ad ora abbiamo sempre ragionato in questo modo e cioe che le alleanze sarebbero state più che utili per sconfiggere un'avversario politico magari anche "pericoloso".lucfig ha scritto:Sarebbe folle che forze politiche che si definiscono di sinistra si alleino al PD alle amministrative.
Solo così la sinistra può avere credibilità ... e non fare la fine della minoranza PD.
La storia però ci ga insegnato che questo modo di fare politica ci porta inevitabilmente ad un vicolo cieco.
Ripeto quanto detto in un'altra post . È' un cane che si morde la coda poiché è dimostrato che ci fa arretrare oltre a farci disinnamorare dalla politica?
In questi miei anni di politica sono arrivato a questo dunque, anche se inizialmente ero per quella soluzione, poiché pensavo che fra i due mali quello da scegliere fosse quello minore ma purtroppo mi sbagliavo e questo ci ha pian piano "distrutto" politicamente.
L'unica soluzione politica per una nuova sinistra, secondo il mio umile parere, non può essere che quella in cui definire dei paletti chiari e rispettosi di questo termine(sinistra) su cui far convogliare tutti coloro che ci credono in questi ideali e poi, in questo interno, ognuno possa proporre delle sfumature che non possano incidere sulla struttura stessa.
Il confronto deve essere il sale della politica nel rispetto delle fondamenta dell'impianto politico che si e' creato.
I confronti all'interno della sinistra sono più che necessari poiché la arricchiscono ma non possono essere accettati da chi non si riconosce in questi ideali/obiettivi finali.
Ora che abbiamo difronte? Basta definirsi di sinistra per poter entrare nel "gioco" politico di un partito è da qui poi partire per arrivare verso i propri obiettivi personali o di casta.
Quindi, se una nuova sinistra si dovrà costruire, dobbiamo stare attenti alle contaminazioni da parte di chicchessia e sopratutto da transfughi poiché potremmo ritrovarsi ripercorrere la stessa strada disastrosa.
Stare alla larga anche dai soliti maitre a penser che tanto danno han fatto. Se si sentono di collaborare a questa costruzione si mettano al pari del più ultimo dei muratore e comincino a dare una mano per installare le impalcature e, per ultimo, non abbiano timore di sporcarsi le mani. Son le mani ruvide e callosa che hanno dato il più grande contributo a questo paese e lo continuano a dare.
Un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
pancho ha scritto:iospero ha scritto:A proposito di quanto scritto sopra alle prossime amministrative , secondo me, si potrebbe puntare a delle liste civiche con forti personaggi non tesserati indipendenti e soprattutto con programmi di una sinistra senza sospetti di renzismo.
Quanto affermi potrebbe essere giusto se la forza politica che sostieni si trovasse già in buone posizioni, cioé tra il 20 e il30%, se però si parte da un probabile 10 o 15% si farebbe una campagna elettorale soloCaro Iospero,se vogliamo riprenderci la Politica , quella VERA non dobbiamo aver paura dei tesserati, anzi!!! A mio avviso i tesserati dovrebbero essere quelli da cui far emergere la Politica sana altrimenti perché si tesserano?
Credo che le tue paure derivino per l'aver visto in questi anni salire sul treno della politica cani e porci per solo il fatto che era l'unico modo per arrivare ai loro interessi personali.
Di certo, eliminando coloro che sono iscritti dalle cariche direttive e di rappresentanza policca ripeteremo lo stesso errore che facemmo come PCI anni addietro in cui si procedeva come hai proposto tu e, per non essere visti ancora (parlo del PCI) come coloro che mangiavano i bambini, abbiamo eletto quei famosi "indipendenti di "sinistra" che hanno contribuito non poco allo smarrimento politico in cui ci troviamo ora.
Di fatti quando ci siamo trovati nella più profonda "cacca" subito si son tirati fuori affermando che loro non sono mai stati comunisti.
Per carità,non ripetiamo la stessa strada che ci ha portato alla situazione attuale ma piuttosto facciamo funzionare i vecchi organismi di controllo che per anni han funzionato bene.
Anni orsono prima di essere iscritto esisteva una persona la quale proponeva il tesseramento e ne era un po' garante.
Per votare un partito non bisogna assolutamente esserne iscritto ma chi viene proposto a cariche direttive lo deve essere stato per anni e quindi chicchessia poteva conoscerne la sua storia politica e non solo.
Poi puo succedere di tutto anche davanti a qualsiasi controllo ma di sicuro riduci la possibilità che ciò avvenga.
I ns. rappresentanti devono assolutamente credere nel partito a cui appartengono e non essere coe sempre succede di questi tempi, specchietti per le allodole.
La Politica e' una cosa seria e quindi non dobbiamo contribuire affinché non lo sia.
Le Liste Civiche che in questi son proliferate a josa, a mio avviso, non sono ne pesce ne carne. E' un modo per aiutare a non credere nella Politica e su questo problema son anni che mi batto contro.
Spesso vengono usate oltre che per essere degli specchietti, anche magari per contrastare un pericoloso personaggio che potrebbe averla vinta in qualche determinato paese pero, purtroppo non e' la soluzione poiche, nel tempo, sicuramente saltano fuori le differenze e questo disorienta l'elettorato.
Non lo prepara politicamente. Lo aiuta ad entrare nella strada non della politica ma verso il "personaggio" che molte volte non ha niente da fare con la politica anche se eventualmente fosse il piu' onesto di tutti.
NON BASTA L'ONESTA' PER FARE POLITICA!!
per affermare la propria esistenza senza alcuna probabilità di vincere e governare, invece se
fai una campagna elettorale per vincere con un serio programma dettagliato di sinistra e con una buona squadra al seguito credo non sia necessario che il candidato sindaco sia uno iscritto e tesserato ( e poi iscritto a che cosa ?). Non dimentichiamoci che si parte da zero e non c'è il tempo per farsi apprezzare,
quindi se personaggi conosciuti e competenti accettano il programma di sinistra di una LISTA CIVICA, qualche compromesso è accettabile e conveniente per tutti.
Credo non sia opportuno tenere la linea del M5S per poi restare a guardare, ricordiamoci che c'è il ballottaggio nel caso in cui nessuno superi il 50%+1, quindi mai con questo PD, il resto va meditato.
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- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Se questo secondo ti serve a ricrearti una tua(nel senso nostra)identita', si proceda ma ho dei grandi dubbi che possa essere un buon inizio.iospero ha scritto:pancho ha scritto:iospero ha scritto:A proposito di quanto scritto sopra alle prossime amministrative , secondo me, si potrebbe puntare a delle liste civiche con forti personaggi non tesserati indipendenti e soprattutto con programmi di una sinistra senza sospetti di renzismo.
Quanto affermi potrebbe essere giusto se la forza politica che sostieni si trovasse già in buone posizioni, cioé tra il 20 e il30%, se però si parte da un probabile 10 o 15% si farebbe una campagna elettorale soloCaro Iospero,se vogliamo riprenderci la Politica , quella VERA non dobbiamo aver paura dei tesserati, anzi!!! A mio avviso i tesserati dovrebbero essere quelli da cui far emergere la Politica sana altrimenti perché si tesserano?
Credo che le tue paure derivino per l'aver visto in questi anni salire sul treno della politica cani e porci per solo il fatto che era l'unico modo per arrivare ai loro interessi personali.
Di certo, eliminando coloro che sono iscritti dalle cariche direttive e di rappresentanza policca ripeteremo lo stesso errore che facemmo come PCI anni addietro in cui si procedeva come hai proposto tu e, per non essere visti ancora (parlo del PCI) come coloro che mangiavano i bambini, abbiamo eletto quei famosi "indipendenti di "sinistra" che hanno contribuito non poco allo smarrimento politico in cui ci troviamo ora.
Di fatti quando ci siamo trovati nella più profonda "cacca" subito si son tirati fuori affermando che loro non sono mai stati comunisti.
Per carità,non ripetiamo la stessa strada che ci ha portato alla situazione attuale ma piuttosto facciamo funzionare i vecchi organismi di controllo che per anni han funzionato bene.
Anni orsono prima di essere iscritto esisteva una persona la quale proponeva il tesseramento e ne era un po' garante.
Per votare un partito non bisogna assolutamente esserne iscritto ma chi viene proposto a cariche direttive lo deve essere stato per anni e quindi chicchessia poteva conoscerne la sua storia politica e non solo.
Poi puo succedere di tutto anche davanti a qualsiasi controllo ma di sicuro riduci la possibilità che ciò avvenga.
I ns. rappresentanti devono assolutamente credere nel partito a cui appartengono e non essere coe sempre succede di questi tempi, specchietti per le allodole.
La Politica e' una cosa seria e quindi non dobbiamo contribuire affinché non lo sia.
Le Liste Civiche che in questi son proliferate a josa, a mio avviso, non sono ne pesce ne carne. E' un modo per aiutare a non credere nella Politica e su questo problema son anni che mi batto contro.
Spesso vengono usate oltre che per essere degli specchietti, anche magari per contrastare un pericoloso personaggio che potrebbe averla vinta in qualche determinato paese pero, purtroppo non e' la soluzione poiche, nel tempo, sicuramente saltano fuori le differenze e questo disorienta l'elettorato.
Non lo prepara politicamente. Lo aiuta ad entrare nella strada non della politica ma verso il "personaggio" che molte volte non ha niente da fare con la politica anche se eventualmente fosse il piu' onesto di tutti.
NON BASTA L'ONESTA' PER FARE POLITICA!!
per affermare la propria esistenza senza alcuna probabilità di vincere e governare, invece se
fai una campagna elettorale per vincere con un serio programma dettagliato di sinistra e con una buona squadra al seguito credo non sia necessario che il candidato sindaco sia uno iscritto e tesserato ( e poi iscritto a che cosa ?). Non dimentichiamoci che si parte da zero e non c'è il tempo per farsi apprezzare,
quindi se personaggi conosciuti e competenti accettano il programma di sinistra di una LISTA CIVICA, qualche compromesso è accettabile e conveniente per tutti.
Credo non sia opportuno tenere la linea del M5S per poi restare a guardare, ricordiamoci che c'è il ballottaggio nel caso in cui nessuno superi il 50%+1, quindi mai con questo PD, il resto va meditato.
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Governo ombra
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segue
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Ciao pancho
Prendiamo la situazione di ROMA, che faresti ?
Al ballottaggio con il M5s al 32,4% andrebbe oggi, in ogni caso, il Pd, che però parte dal 22,2 per cento. Le altre forze politiche sono tutte sotto la doppia cifra: Forza Italia al 9,4, Fratelli d’Italia all’8,1, la lista Marchini al 7, Sel al 6,7, Noi con Salvini al 5,2, la lista Marino al 4,5. Ovviamente, anche se non è un meccanismo scientifico, la legge elettorale dei Comuni spinge i partiti a coalizzarsi. Il centrodestra unito, dunque, raccoglierebbe il 22,7. Il centrosinistra (se il Pd si alleasse di nuovo con Sel e la lista Marino) si attesterebbe al 33,4. Alfio Marchini, dunque, potrebbe diventare sempre di più corteggiato.
Escluderei che SEL e lista Marino vadano con il PD, non sarebbe utile un programma di sinistra con una buona squadra e un personaggio capace, esperto e credibile ?
Sarebbe una bella sfida sul programma con il M5S ? magari due personaggi poco noti ,ma due valide squadre a confronti.
Prendiamo la situazione di ROMA, che faresti ?
Al ballottaggio con il M5s al 32,4% andrebbe oggi, in ogni caso, il Pd, che però parte dal 22,2 per cento. Le altre forze politiche sono tutte sotto la doppia cifra: Forza Italia al 9,4, Fratelli d’Italia all’8,1, la lista Marchini al 7, Sel al 6,7, Noi con Salvini al 5,2, la lista Marino al 4,5. Ovviamente, anche se non è un meccanismo scientifico, la legge elettorale dei Comuni spinge i partiti a coalizzarsi. Il centrodestra unito, dunque, raccoglierebbe il 22,7. Il centrosinistra (se il Pd si alleasse di nuovo con Sel e la lista Marino) si attesterebbe al 33,4. Alfio Marchini, dunque, potrebbe diventare sempre di più corteggiato.
Escluderei che SEL e lista Marino vadano con il PD, non sarebbe utile un programma di sinistra con una buona squadra e un personaggio capace, esperto e credibile ?
Sarebbe una bella sfida sul programma con il M5S ? magari due personaggi poco noti ,ma due valide squadre a confronti.
Chi c’è in linea
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