Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
In questo autunno ingarbugliato mettiamoci anche questo:
‘Legge Severino costituzionale, ricorso infondato’
De Magistris verso sospensione. E De Luca trema
La Corte Costituzionale rigetta come “infondato” il ricorso del sindaco di Napoli sulle norme relative
allo stop per gli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva, per determinati reati
de magistris pp 990
Giustizia & Impunità
La Corte Costituzionale ha rigettato, come infondato, il ricorso presentato sulla legge Severino e in particolare sulle norme relative alla sospensione degli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva, per determinati reati. La questione era stata sollevata nell’ambito del caso del sindaco di Napoli Luigi de Magistris
http://www.ilfattoquotidiano.it/?refresh_ce
‘Legge Severino costituzionale, ricorso infondato’
De Magistris verso sospensione. E De Luca trema
La Corte Costituzionale rigetta come “infondato” il ricorso del sindaco di Napoli sulle norme relative
allo stop per gli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva, per determinati reati
de magistris pp 990
Giustizia & Impunità
La Corte Costituzionale ha rigettato, come infondato, il ricorso presentato sulla legge Severino e in particolare sulle norme relative alla sospensione degli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva, per determinati reati. La questione era stata sollevata nell’ambito del caso del sindaco di Napoli Luigi de Magistris
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Re: Come se ne viene fuori ?
Una delle dispute ventennali con un amico del luogo, su politica, cultura e società, riguardano gli effetti della conoscenza, della cultura, sulla qualità della vita.
Lui sostiene che la conoscenza attraverso l’abbeveratoio della cultura ci aiuta a vivere meglio.
Io sostengo invece che non è sempre così. Dipende da caso a caso.
Nel caso della politica a me non ha mai aiutato a vivere meglio. Anzi, sapere in anticipo come andrà a finire, quando la maggioranza persevera nell’errore, non mi ha mai aiutato a vivere.
E’ successo all’epoca di Aldo Moro.
Lo statista democristiano ti faceva addormentare durante i suoi discorsi. Era alquanto soporifero. Ma aveva una capacità straordinaria nel saper leggere la politica con 15 anni di anticipo.
Una dote che nessun politico italiano possedeva e che ha mai posseduto.
A metà degli anni ’70 aveva capito quali erano le sorti del Bel Paese, della DC e delle coalizioni aggregate, se si fosse continuato sulla strada sin lì percorsa, solo per continuare a galleggiare e a gestire il potere.
Per questo intuì che necessitava cambiar rotta e fare entrare nel governo il Pci di Enrico Berlinguer.
Secondo lui necessitava l’innesto di una forza non corrotta sotto la guida di un personaggio che faceva politica non per arricchirsi ma solo per passione politica. Il suo appartenere a famiglia benestante tendente al ricco, e il suo essere un uomo non ingordo che mirava ad aumentare il suo benessere, lo facevano il compagno ideale di Aldo Moro per avventurarsi in una nuova stagione di ripartenza dell’Italia.
Ma erano in molti a non pensarla in questo modo. Dentro e fuori dall’Italia. Dal Segretario di Stato Usa Kissinger che gli aveva anticipato la fine del suo viaggio terreno, ai russi che non vedevano di buon occhio un partito comunista che andava al potere senza fare la rivoluzione. Moro pagherà con la vita questo suo modo di interpretare le necessità del futuro del Paese.
Gli eventi nazionali a partire dall’inizio degli anni novanta rendono piena giustizia a cosa aveva previsto lo statista di Maglie.
L’arrivo sulla scena politica di Becchino Craxi, facevano presumere l’accelerazione della fine della Prima Repubblica. Evento verificatosi puntualmente.
La sua ingordigia di potere e di denaro facevano presumere in anticipo la sua fine.
Molti di noi hanno sperato che con la fine del pentapartito dopo Mani pulite, la società italiana potesse svoltare e mettersi alla pari con tutte le altre società europee.
Ma con l’arrivo sulla scena del Caimano, che aveva solo la necessità di salvare sé stesso dai procedimenti giudiziari e dal salvataggio delle sue aziende, ha spento ogni speranza di rinnovamento.
Ci sono voluti 20 anni perché gli italioti lo capissero.
Poi è arrivato Monti, l’uomo di Bidelberg della Trilaterale e non solo.
All’inizio gli italiani gli tributavano un consenso personale del 71 %.
Se lo dovessero incontrare oggi per strada, riempirebbero il loden di sputacchi.
Napolitano su ordine della massoneria internazionale proibì a Bersani di almeno affrontare il giudizio delle Camere e piazzo al suo posto Letta Enrico. Anche lui uomo di Bidelberg della Trilaterale e di altro.
Ma Lettino era troppo debole per navigare in quel mondo di squali di alto bordo.
Nessuno poi fino ad oggi ha spiegato compiutamente l’avvento del ducetto di Rignano.
Non era certamente difficile tracciare subito un profilo del nuovo “Ghe pensi mi 2.0”.
Nel suo nuovo libro Marco Revelli traccia sinteticamente questo profilo.
DI CRAXI ha l’arroganza e la presunzione, ma non il profilo da politico di lungo corso (l’uomo che aveva ridato orgoglio a un Psi umiliato dal compromesso storico) e l’aura dell’Internazionale Socialista intorno, oltre che il partito nel pugno.
Di Berlusconi ha lo stile da istrione e la ciarlataneria che piace a molti italiani, ma non il capitale monetario e umano che Mediaset e Publitalia (con qualche compartecipazione quantomeno opaca) assicuravano.
Io mi ci riconosco in pieno su quanto scrive Marco Revelli in:
Renzi
L’analisi del sociologo: “Il premier è un funambolo che sta sulla fune senza rete”
“Matteo è il distruttore. Corre senza fiato, lascerà solo macerie”
L’emergere di “un populismo di tipo nuovo, virulento e nello stesso tempo istituzionale”.
L’analisi del sociologo: “Il premier è un funambolo che sta sulla fune senza rete”
“Matteo è il distruttore. Corre senza fiato, lascerà solo macerie”
L’emergere di “un populismo di tipo nuovo, virulento e nello stesso tempo istituzionale”.
http://forumisti.mondoforum.com/viewtop ... 128#p42128
In altro 3D rispondendo a pancho, ho fatto riferimento non a caso ad una mia esperienza di mezzo secolo fa, durante il periodo di leva, sotto il comando dell’allora colonnello comandante generale Gianadelio Maletti, https://it.wikipedia.org/wiki/Gianadelio_Maletti
diventato poi generale comandante del Sid(L’allora Servizio Informazione Difesa). https://it.wikipedia.org/wiki/Servizio_ ... oni_difesa
Gli anziani della caserma Cavour di Torino mi avevano descritto molto bene il modo di vivere nel periodo precedente l’arrivo di Maletti.
Paragonato all’oggi, la situazione di totale anarchia e di disfacimento delle istituzioni dopo il crollo della Prima Repubblica, riproducono esattamente cosa succedeva in quella caserma di fanteria nel periodo pre Maletti.
Quando con gli indigeni del luogo si analizzato tutte le situazioni dello stato di fatto della società italiana attuale,si arriva sempre alla stessa conclusione. Non c’è più niente da fare. E sono in molti ad invocare una dittatura.
Sempre Revelli è molto chiaro:
“Matteo è il distruttore. Corre senza fiato, lascerà solo macerie””
Cosicché davvero, se fallisce, cade tutto: finisce il Pd,si scioglie il parlamento,si commissaria il paese, si accelera la dissoluzione sociale.
Allora per me diventa un obbligo chiedere al forum, visto che con alcuni ci conosciamo almeno da 11 anni:
DOBBIAMO PER FORZA FARE LA FINE DESCRITTA DA REVELLI???????????
Lui sostiene che la conoscenza attraverso l’abbeveratoio della cultura ci aiuta a vivere meglio.
Io sostengo invece che non è sempre così. Dipende da caso a caso.
Nel caso della politica a me non ha mai aiutato a vivere meglio. Anzi, sapere in anticipo come andrà a finire, quando la maggioranza persevera nell’errore, non mi ha mai aiutato a vivere.
E’ successo all’epoca di Aldo Moro.
Lo statista democristiano ti faceva addormentare durante i suoi discorsi. Era alquanto soporifero. Ma aveva una capacità straordinaria nel saper leggere la politica con 15 anni di anticipo.
Una dote che nessun politico italiano possedeva e che ha mai posseduto.
A metà degli anni ’70 aveva capito quali erano le sorti del Bel Paese, della DC e delle coalizioni aggregate, se si fosse continuato sulla strada sin lì percorsa, solo per continuare a galleggiare e a gestire il potere.
Per questo intuì che necessitava cambiar rotta e fare entrare nel governo il Pci di Enrico Berlinguer.
Secondo lui necessitava l’innesto di una forza non corrotta sotto la guida di un personaggio che faceva politica non per arricchirsi ma solo per passione politica. Il suo appartenere a famiglia benestante tendente al ricco, e il suo essere un uomo non ingordo che mirava ad aumentare il suo benessere, lo facevano il compagno ideale di Aldo Moro per avventurarsi in una nuova stagione di ripartenza dell’Italia.
Ma erano in molti a non pensarla in questo modo. Dentro e fuori dall’Italia. Dal Segretario di Stato Usa Kissinger che gli aveva anticipato la fine del suo viaggio terreno, ai russi che non vedevano di buon occhio un partito comunista che andava al potere senza fare la rivoluzione. Moro pagherà con la vita questo suo modo di interpretare le necessità del futuro del Paese.
Gli eventi nazionali a partire dall’inizio degli anni novanta rendono piena giustizia a cosa aveva previsto lo statista di Maglie.
L’arrivo sulla scena politica di Becchino Craxi, facevano presumere l’accelerazione della fine della Prima Repubblica. Evento verificatosi puntualmente.
La sua ingordigia di potere e di denaro facevano presumere in anticipo la sua fine.
Molti di noi hanno sperato che con la fine del pentapartito dopo Mani pulite, la società italiana potesse svoltare e mettersi alla pari con tutte le altre società europee.
Ma con l’arrivo sulla scena del Caimano, che aveva solo la necessità di salvare sé stesso dai procedimenti giudiziari e dal salvataggio delle sue aziende, ha spento ogni speranza di rinnovamento.
Ci sono voluti 20 anni perché gli italioti lo capissero.
Poi è arrivato Monti, l’uomo di Bidelberg della Trilaterale e non solo.
All’inizio gli italiani gli tributavano un consenso personale del 71 %.
Se lo dovessero incontrare oggi per strada, riempirebbero il loden di sputacchi.
Napolitano su ordine della massoneria internazionale proibì a Bersani di almeno affrontare il giudizio delle Camere e piazzo al suo posto Letta Enrico. Anche lui uomo di Bidelberg della Trilaterale e di altro.
Ma Lettino era troppo debole per navigare in quel mondo di squali di alto bordo.
Nessuno poi fino ad oggi ha spiegato compiutamente l’avvento del ducetto di Rignano.
Non era certamente difficile tracciare subito un profilo del nuovo “Ghe pensi mi 2.0”.
Nel suo nuovo libro Marco Revelli traccia sinteticamente questo profilo.
DI CRAXI ha l’arroganza e la presunzione, ma non il profilo da politico di lungo corso (l’uomo che aveva ridato orgoglio a un Psi umiliato dal compromesso storico) e l’aura dell’Internazionale Socialista intorno, oltre che il partito nel pugno.
Di Berlusconi ha lo stile da istrione e la ciarlataneria che piace a molti italiani, ma non il capitale monetario e umano che Mediaset e Publitalia (con qualche compartecipazione quantomeno opaca) assicuravano.
Io mi ci riconosco in pieno su quanto scrive Marco Revelli in:
Renzi
L’analisi del sociologo: “Il premier è un funambolo che sta sulla fune senza rete”
“Matteo è il distruttore. Corre senza fiato, lascerà solo macerie”
L’emergere di “un populismo di tipo nuovo, virulento e nello stesso tempo istituzionale”.
L’analisi del sociologo: “Il premier è un funambolo che sta sulla fune senza rete”
“Matteo è il distruttore. Corre senza fiato, lascerà solo macerie”
L’emergere di “un populismo di tipo nuovo, virulento e nello stesso tempo istituzionale”.
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In altro 3D rispondendo a pancho, ho fatto riferimento non a caso ad una mia esperienza di mezzo secolo fa, durante il periodo di leva, sotto il comando dell’allora colonnello comandante generale Gianadelio Maletti, https://it.wikipedia.org/wiki/Gianadelio_Maletti
diventato poi generale comandante del Sid(L’allora Servizio Informazione Difesa). https://it.wikipedia.org/wiki/Servizio_ ... oni_difesa
Gli anziani della caserma Cavour di Torino mi avevano descritto molto bene il modo di vivere nel periodo precedente l’arrivo di Maletti.
Paragonato all’oggi, la situazione di totale anarchia e di disfacimento delle istituzioni dopo il crollo della Prima Repubblica, riproducono esattamente cosa succedeva in quella caserma di fanteria nel periodo pre Maletti.
Quando con gli indigeni del luogo si analizzato tutte le situazioni dello stato di fatto della società italiana attuale,si arriva sempre alla stessa conclusione. Non c’è più niente da fare. E sono in molti ad invocare una dittatura.
Sempre Revelli è molto chiaro:
“Matteo è il distruttore. Corre senza fiato, lascerà solo macerie””
Cosicché davvero, se fallisce, cade tutto: finisce il Pd,si scioglie il parlamento,si commissaria il paese, si accelera la dissoluzione sociale.
Allora per me diventa un obbligo chiedere al forum, visto che con alcuni ci conosciamo almeno da 11 anni:
DOBBIAMO PER FORZA FARE LA FINE DESCRITTA DA REVELLI???????????
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Re: Come se ne viene fuori ?
Per non fare quella fine ci dovrebbe esserci pronta una classe politica e dirigenziale nuova e non corrotta che non abbiamo.
Dovrebbero esserci delle forze sociali già ben organizzate in Partiti sul territorio con una forza potenziale tale da poter vincere le elezioni e guidate da uomini non corrotti e non corruttibili dagli innumerevoli "poteri forti" che impazzano in Italia.
Dovrebbe esserci un Popolo non "rinco******to" da 30 anni e oltre di televisione e MSM spazzatura che ha ormai metabolizzato come normalità l'egoismo, la corruzione, il malcostume, l'apparenza mediatica, la mancanza di ideali che non siano il mero arricchimento personale a tutti i costi.
Alla luce di tutto questo come possiamo sperare in un finale diverso?
La società italiana si sta deteriorando ogni giorno di più esacerbando le differenze sociale e reddituali ma non riesce ad avere lo sbocco naturale (come del resto succede anche negli altri Paesi) che tale imbarbarimento dovrebbe avere: la Rivoluzione (che può essere anche non solamente violenta ma anche culturale cambiando radicalmente l'ordine delle priorità di una nazione e di un modello di vita sociale).
Tutto ciò che non si conforma al volere dei "potenti" va distrutto e reso subordinato anche se ciò porterà al disastro totale.
Dovrebbero esserci delle forze sociali già ben organizzate in Partiti sul territorio con una forza potenziale tale da poter vincere le elezioni e guidate da uomini non corrotti e non corruttibili dagli innumerevoli "poteri forti" che impazzano in Italia.
Dovrebbe esserci un Popolo non "rinco******to" da 30 anni e oltre di televisione e MSM spazzatura che ha ormai metabolizzato come normalità l'egoismo, la corruzione, il malcostume, l'apparenza mediatica, la mancanza di ideali che non siano il mero arricchimento personale a tutti i costi.
Alla luce di tutto questo come possiamo sperare in un finale diverso?
La società italiana si sta deteriorando ogni giorno di più esacerbando le differenze sociale e reddituali ma non riesce ad avere lo sbocco naturale (come del resto succede anche negli altri Paesi) che tale imbarbarimento dovrebbe avere: la Rivoluzione (che può essere anche non solamente violenta ma anche culturale cambiando radicalmente l'ordine delle priorità di una nazione e di un modello di vita sociale).
Tutto ciò che non si conforma al volere dei "potenti" va distrutto e reso subordinato anche se ciò porterà al disastro totale.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Maucat ha scritto:Per non fare quella fine ci dovrebbe esserci pronta una classe politica e dirigenziale nuova e non corrotta che non abbiamo.
Dovrebbero esserci delle forze sociali già ben organizzate in Partiti sul territorio con una forza potenziale tale da poter vincere le elezioni e guidate da uomini non corrotti e non corruttibili dagli innumerevoli "poteri forti" che impazzano in Italia.
Dovrebbe esserci un Popolo non "rinco******to" da 30 anni e oltre di televisione e MSM spazzatura che ha ormai metabolizzato come normalità l'egoismo, la corruzione, il malcostume, l'apparenza mediatica, la mancanza di ideali che non siano il mero arricchimento personale a tutti i costi.
Alla luce di tutto questo come possiamo sperare in un finale diverso?
La società italiana si sta deteriorando ogni giorno di più esacerbando le differenze sociale e reddituali ma non riesce ad avere lo sbocco naturale (come del resto succede anche negli altri Paesi) che tale imbarbarimento dovrebbe avere: la Rivoluzione (che può essere anche non solamente violenta ma anche culturale cambiando radicalmente l'ordine delle priorità di una nazione e di un modello di vita sociale).
Tutto ciò che non si conforma al volere dei "potenti" va distrutto e reso subordinato anche se ciò porterà al disastro totale.
Concordo sul destino che ci aspetta, ma non riesco ancora a capire il perché.
Perchè sappiamo che dobbiamo andare a sbattere, e ci andiamo come i vitelli in sala macello.
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Re: Come se ne viene fuori ?
E' vero siamo circondati da gente ormai imbelle, io cerco spesso di scuoterli dal loro torpore ma le risposte che ricevo sono:
- hai un modo di pensare ormai vecchio e superato devi modernizzarti...
- gli ideali ormai sono tutti uguali e passati quindi conta solo il denaro...
- pesce grosso mangia pesce piccolo...
Non hanno più neuroni funzionanti ma solo cervelli lobotomizzati...
- hai un modo di pensare ormai vecchio e superato devi modernizzarti...
- gli ideali ormai sono tutti uguali e passati quindi conta solo il denaro...
- pesce grosso mangia pesce piccolo...
Non hanno più neuroni funzionanti ma solo cervelli lobotomizzati...
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Re: Come se ne viene fuori ?
camillobenso ha scritto:Maucat ha scritto:Per non fare quella fine ci dovrebbe esserci pronta una classe politica e dirigenziale nuova e non corrotta che non abbiamo.
Dovrebbero esserci delle forze sociali già ben organizzate in Partiti sul territorio con una forza potenziale tale da poter vincere le elezioni e guidate da uomini non corrotti e non corruttibili dagli innumerevoli "poteri forti" che impazzano in Italia.
Dovrebbe esserci un Popolo non "rinco******to" da 30 anni e oltre di televisione e MSM spazzatura che ha ormai metabolizzato come normalità l'egoismo, la corruzione, il malcostume, l'apparenza mediatica, la mancanza di ideali che non siano il mero arricchimento personale a tutti i costi.
Alla luce di tutto questo come possiamo sperare in un finale diverso?
La società italiana si sta deteriorando ogni giorno di più esacerbando le differenze sociale e reddituali ma non riesce ad avere lo sbocco naturale (come del resto succede anche negli altri Paesi) che tale imbarbarimento dovrebbe avere: la Rivoluzione (che può essere anche non solamente violenta ma anche culturale cambiando radicalmente l'ordine delle priorità di una nazione e di un modello di vita sociale).
Tutto ciò che non si conforma al volere dei "potenti" va distrutto e reso subordinato anche se ciò porterà al disastro totale.
Concordo sul destino che ci aspetta, ma non riesco ancora a capire il perché.
Perchè sappiamo che dobbiamo andare a sbattere, e ci andiamo come i vitelli in sala macello.
Perchè sappiamo che dobbiamo andare a sbattere, e ci andiamo come i vitelli in sala macello
E' stato constatato che percepiscono dove vanno ma non possono reagire.
Caro amico, oramai siamo un popolo che ha perso il senno. Nemmeno gli animali hanno questo più questo comportamento.
Adesso vi racconto un piccolo "aneddoto":
Mi raccontava un contadino che ogni anno allevava un maiale per poi farne dei salami e qunt'altro giusto giusto per a sua famiglia un po "allargata". Non si fidava di quello che trovava dal macellaio e per quel che poteva si arrangiava.
In casa teneva un pastore tedesco che ogni volta che arrivava il norcino per compiere la sua "opera", questo spariva.
Certo, il tutto non poteva avvenire nel più assoluto silenzio e quindi in qualche modo inizialmente avrebbe potuto aver vissuto, magari a debita distanza,tutto quello che poi sarebbe successo.
Sta di fatto che negli anni successivi all'arrivo di questo norcino e forse anche captando intorno quello che sarebbe potuto succedere da li a poco, questo spariva. Non c'era verso di trovarlo.
Sicuramente nella sua memoria ritornava ai giorni dell'anno precedente. Tutto combaciava perfettamente con quell'anno.
.
Finita l' "opera", ritornava ad essere quello di prima e cioe' sempre pronto a giocherellare.
Che voglio dire con questo?
Che almeno gli animali, nel caso specifico il pastore, quanto percepiscono un'eventuale pericolo perlomeno cercano di starsene alla larga mentre noi, animali "intelligenti", andiamo continuamente a sbatterci addosso e a farci continuamente del male.
Morale?
Ora fatela voi
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Come se ne viene fuori ?
Maucat ha scritto:E' vero siamo circondati da gente ormai imbelle, io cerco spesso di scuoterli dal loro torpore ma le risposte che ricevo sono:
- hai un modo di pensare ormai vecchio e superato devi modernizzarti...
- gli ideali ormai sono tutti uguali e passati quindi conta solo il denaro...
- pesce grosso mangia pesce piccolo...
Non hanno più neuroni funzionanti ma solo cervelli lobotomizzati...
Il mistero dei misteri, caro Maucat, altro che Terzo Segreto di Fatima, è che pesto "popolo", anche quando glielo scrivi e glielo spieghi come stanno le cose, NON FA' UNA PIEGA.
Tutto rimane come prima.
Vedi :
http://forumisti.mondoforum.com/viewtop ... 202#p42202
Dominus del potere sub-europeo, Renzi manovra per durare
Scritto il 26/10/15 • LIBRE nella Categoria: idee
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Re: Come se ne viene fuori ?
Infatti tu perdi tempo a spiegare in modo razionale e esauriente la situazione e loro "il popolo" continua a parlare di: calcio, X Factor, il Grande fratello, Amici, dell'ultimo cine-panettone, delle vicende spettacolarizzate della cronaca nera, degli 80 € di Renzi, del rubano tutti quindi se posso rubo pure io, dei pacchi di Affari Tuoi, dei video musicali ormai più simili a filmetti a luci rosse che a immagini che dovrebbero accompagnare una canzone, degli immigrati che tolgono il lavoro agli italiani, dell'ultimo modello di smartphone, di piercing e tatuaggi, di quanti "like" hanno i loro profili Facebook, ecc ecc.
Che speranza si può avere?
Che speranza si può avere?
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
Il punto
Siamo all’interno di un vuoto politico spaventoso
Siamo senza classe dirigente.
Il centrodestra è in coma irreversibile.
La sinistra riposa in pace all’ombra dei cipressi e dentro l’urne.
La nuova destra di Verdini e del cazzaro, come lo chiama Dagospia, fa letteralmente schifo.
Registro da queste parti che i soliti indecisi si stanno buttando sul M5S.
Ma anche loro di politica ne capiscono molto poco.
Su IFQ compare questo twett:
Laura Castelli @LaCastelliM5s
#Marino ha appena ritirato le dimissioni... Pagliaccio criminale.
16:40 - 29 Ott 2015
8 8 Retweet
4
Cosa c’entra il “Pagliaccio criminale” lo sa solo lei.
Dovendo dare un’interpretazione, la Castelli si è incazzata perché non si va a elezioni e che quindi il M5S possa prendere in mano il potere del Comune di Roma.
I 5S non hanno capito una beata mazza governare Roma senza l’aiuto del governo centrale è da folli.
Marziano Docet.
Quindi anche loro mirano al potere.
Ma prima di governare Roma devono conquistare il governo nazionale, altrimenti faranno la fine di Marino.
E La Qualunque è fortemente intenzionato a confezionargli un flop gigantesco.
Anche perché un flop romano toglierebbe i 5S dal circuito nazionale.
Ma quando diventeranno adulti questi ragazzetti grillini?????????????????????????
Siamo all’interno di un vuoto politico spaventoso
Siamo senza classe dirigente.
Il centrodestra è in coma irreversibile.
La sinistra riposa in pace all’ombra dei cipressi e dentro l’urne.
La nuova destra di Verdini e del cazzaro, come lo chiama Dagospia, fa letteralmente schifo.
Registro da queste parti che i soliti indecisi si stanno buttando sul M5S.
Ma anche loro di politica ne capiscono molto poco.
Su IFQ compare questo twett:
Laura Castelli @LaCastelliM5s
#Marino ha appena ritirato le dimissioni... Pagliaccio criminale.
16:40 - 29 Ott 2015
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4
Cosa c’entra il “Pagliaccio criminale” lo sa solo lei.
Dovendo dare un’interpretazione, la Castelli si è incazzata perché non si va a elezioni e che quindi il M5S possa prendere in mano il potere del Comune di Roma.
I 5S non hanno capito una beata mazza governare Roma senza l’aiuto del governo centrale è da folli.
Marziano Docet.
Quindi anche loro mirano al potere.
Ma prima di governare Roma devono conquistare il governo nazionale, altrimenti faranno la fine di Marino.
E La Qualunque è fortemente intenzionato a confezionargli un flop gigantesco.
Anche perché un flop romano toglierebbe i 5S dal circuito nazionale.
Ma quando diventeranno adulti questi ragazzetti grillini?????????????????????????
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Re: Come se ne viene fuori ?
Mai... proprio per questo non c'è soluzione alla domanda di base di questo 3d...
Chi c’è in linea
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