Come se ne viene fuori ?

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erding
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da erding »

Siamo all’interno di un vuoto politico spaventoso


La politica è lontana mille miglia, sono varie congreghe affaristiche che si contendono potere, territori ed istituzioni.

"Non è politica, è bullismo

Oggi, per la prima volta da quando è tornata in edicola, vale la pena di sfogliare l'Unità perché riporta una notizia,
anzi un retroscena, sulla crisi di Roma.

L'onorevole Marco Causi, vicesindaco dimissionario e nei giorni scorsi ufficiale di collegamento
tra il Campidoglio e il Pd, oggi spiega infatti le tre offerte che erano state fatte a Marino per
«chiudere la vicenda senza ulteriori spargimenti di sangue»,
secondo la definizione che ne dà sempre sull'Unità Federica Fantozzi.

Al sindaco sarebbe stato permesso «un passaggio in aula per un messaggio di fine mandato alla città»;
quindi gli avrebbero concesso un incontro con Renzi ma «a dimissioni esecutive»; infine, gli avrebbero
consentito di andare insieme ai capataz del Pd romano in tribunale a mostrarsi «a testa alta tutti dalla stessa parte»
alla prima udienza del processo per Mafia Capitale.

Ho riletto tre volte il passaggio del pezzo di questo Causi, per essere sicuro di avere capito bene.

Cioè, il Pd avrebbe concesso al sindaco di leggere un messaggio in aula. Ma che è, la Gestapo?
Un processo staliniano? Le ultime parole del condannato prima del patibolo?

Poi gli avrebbe concesso anche un incontro con Renzi, purché a dimissioni esecutive, insomma lo
sconfitto che viene magnanimamente ricevuto dal vincitore, un po' come al termine delle guerre medievali
- non so, forse a Marino sarebbe stato addirittura permesso di entrare a Palazzo Chigi sui suoi piedi anziché
sulle ginocchia, e magari senza manette ai polsi e cenere in testa.

Infine, bontà loro, i piddini gli avrebbero addirittura permesso di stare al loro fianco in Tribunale, come se fosse il Pd
a legittimare l'antimafiosità di Marino, e non semmai viceversa.

Ora, come ho già detto altrove, Marino ha certamente fatto errori - specie di vanità e di comunicazione - e pure pasticci.
Ma questa cosa di fare passare un'umiliazione per una gentile concessione del principe dà la misura di cosa è oggi il Pd renziano.
Un misto di arroganza, boria e bullismo. Proporzionale peraltro alla storica contaminazione con i più fangosi poteri di Roma.

E, in questo triste finale, proporzionale anche al tatticismo della peggior specie.

La questione oggi, infatti, non è più se Marino ha fatto errori ma è se la caduta di un governo cittadino debba avvenire
nell'aula dei rappresentanti eletti dai cittadini - cioè il consiglio comunale - oppure debba avvenire con uno stratagemma
(le 25 dimissioni) che impedisca il confronto pubblico, deciso in una sede non istituzionale e non rappresentativa dei cittadini,
su imposizione del commissario di un partito e con i suoi consiglieri che obbediscono all'ukase per la paura di non essere ricandidati.
E questo ovviamente varrebbe chiunque fosse il sindaco, e pure se fosse Barbablù.

Il Pd ha deciso di bypassare il confronto e questo sta tentando di fare.

Mi auguro che dopo questo spettacolo, il suo futuro candidato sindaco non vada al ballottaggio nemmeno
ne fosse un misto tra Gandhi, Mandela e Sankara."

Alessandro Gilioli
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Il punto


Il momento é grave.

Lo si evince dall'intervento di Marino, nella sua conferenza stampa appena terminata.

I giudizi del Marino amministratore sono insufficienti. Ma non quelli del Marino sostenitore della democrazia.

Marino ha attaccato il suo partito e chi lo guida.

Abbiamo toccato il fondo.

Ma credo che non finisca qui.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Via i consiglieri, Marino non è più sindaco
Lui: ‘Accoltellato da Pd. 26 colpi, un mandante’


19 del gruppo dem e altri 7 si dimettono. Vaticano: “Una farsa”. Sostenitori: “Siete degli Scilipoti”
Primo cittadino: “Notaio? Si va per vendere e comprare. Partito ha rinunciato a nome e a Dna” (video)

Politica

Stavolta per Marino è finita davvero: 26 consiglieri se ne vanno, sancendo la decadenza del primo cittadino che ieri aveva deciso di ritirare le dimissioni (leggi). Marino ha ribadito la sua correttezza – “Perché il Pd non vuole che parli?” (video) - ma risulta indagato in due inchieste (leggi). Sul caso anche il cardinale Bagnasco: per il presidente della Cei alla Capitale serve “una amministrazione all’altezza”. Sulla stessa linea l’Osservatore romano: “Toni farseschi”

http://www.ilfattoquotidiano.it/
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

30 ottobre 2015 | di Manolo Lanaro
Marino, protesta di Sel: “Oggi muore la democrazia”

Nel palazzo dei gruppi consiliari del Campidoglio, in via del Tritone a Roma, alcuni attivisti di Sel protestano contro la raccolta delle firme dei consiglieri comunali che si dimettono e alzano cartelli con su scritto: “Oggi muore la Democrazia“. Per Gianluca Peciola, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in Campidoglio, quanto è avvenuto è: “Una pagina brutta e cattiva per la democrazia, è un’operazione anche incomprensibile alla luce del fatto che le forze democratiche non sono riuscite a buttare giù Alemanno e riescono a buttare giù Marino, questo io penso che debba essere spiegato al Paese”

VIDEO
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/10/ ... ia/433159/
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

SONDAGGIO IN TEMPO REALE SUL CORRIERE DELLA SERA

http://sonar.corriere.it/sonar/politica ... ione.shtml
erding
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da erding »

camillobenso ha scritto:Il punto


Il momento é grave.

Lo si evince dall'intervento di Marino, nella sua conferenza stampa appena terminata.

I giudizi del Marino amministratore sono insufficienti. Ma non quelli del Marino sostenitore della democrazia.

Marino ha attaccato il suo partito e chi lo guida.

Abbiamo toccato il fondo.

Ma credo che non finisca qui.
Indubbiamente no!

Fassina intanto 25 minuti fa:

Stefano Fassina 25 min ·

"Oggi, a Roma, si è scritta una pagina brutta e drammatica per la democrazia italiana e, in particolare, per i cittadini romani.
I diktat del Nazareno, attraverso le dimissioni imposte ai consiglieri comunali, hanno impedito la discussione in aula sulle
ragioni della conclusioni della Giunta Marino. Il Pd ha compiuto un atto grave, di rottura della coalizione elettorale,
ma in compagnia di esponenti dell'opposizione partecipi della gestione Alemanno. Ignazio Marino ha rappresentato una
netta discontinuità nell'amministrazione della città.
La sua giunta ha colpito interessi forti.
I limiti della sua azione negli ultimi mesi non giustificano il comportamento del Pd.
Senza rispetto dei cittadini e delle istituzioni nelle quali sono rappresentati, senza trasparenza delle scelte,
senza partecipazione democratica, la ricostruzione morale della politica è impossibile.
Per Roma, è necessario un progetto politico alternativo al Pd."
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Articolo con video della conferenza stampa di Marino.



Ignazio Marino: “Dal Pd 26 coltellate e un solo mandante”. Renzi: “Nessuna congiura, ha perso contatto con Roma”


Politica

L'ex sindaco in conferenza stampa: "Democrazia ridotta a eletti che ratificano dal notaio scelte altrui. Il Partito democratico ha rinunciato a nome e dna". I vertici del partito rispediscono le accuse al mittente. Orfini: "Ora primarie"
di F. Q. | 30 ottobre 2015


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... i/2174872/
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

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A Otto e mezzo show di quell'infame bugiardo del presidente del PD spurghi.

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Che schifo. Neanche Berlusconi.
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

CLAUDIO AMENDOLA”La città mollata dal Pd”
“Renzi se ne frega di Roma
Il Giubileo sarà l’Inferno”




FUORI I NOMICacciato il sindaco, i complici di Mafia Capitale rimangono segretati



Marino va, i 101 collusi restano

q PAGANI A PAG. 4
q CALAPÀ, DE CAROLIS, D’ESPOSITO, MARRA, TECCE E ZANCA A PAG. 2 - 3 - 4 - 5
26 consiglieri si dimettono, in Campidoglio arriva come commissario
da Milano il prefetto Tronca. Il “marziano” attacca il Pd e il premier:
“Accoltellatori comprati e riuniti dal notaio, con un unico mandante”
Sabella: “Ci han nascosto il dossier sui compari di Buzzi e Carminati”
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Magna Capitale
» MARCO TRAVAGLIO
Se il compito dei giornalisti,
come ritengono molti
colleghi e qualche lettore-
tifoso, fosse quello di trascrivere
le verità ufficiali, oggi
diremmo che il “caso Marino”è
giunto finalmente al suo giusto
epilogo: un sindaco tutto sommato
onesto, ma incapace e pasticcione,
travolto da uno scandalo
non gravissimo ma comunque
imbarazzante, va a casa
per aver perduto la fiducia
del partito, della giunta, della
maggioranza e di parte degli elettori,
rimpiazzato da un commissario
prefettizio che governerà
Roma con la massima correttezza
ed efficienza in attesa
delle elezioni. Ma il nostro
compito è guardare dietro le
verità ufficiali, vedi mai che nascondano
altro.
1) Al Pd, cioè a Renzi che ne
è il padrone, degli scontrini e
delle eventuali bugie di Marino
non è mai fregato nulla, né prima
né dopo la sua iscrizione sul
registro degli indagati (un atto
segreto, curiosamente filtrato
proprio l’altroieri, mentre il Pd
cercava un appiglio per convincere
i propri consiglieri renitenti
all’ordine di dimettersi).
Altrimenti nel 2014 non si
sarebbe portato al governo
quattro indagati per le note
spese regionali e non avrebbe
ammesso la candidatura in
Campania di De Luca, addirittura
condannato in primo grado
per abuso d’ufficio e incompatibile
con qualunque incarico
per la Severino. Inoltre il
premier si affretterebbe a far
pubblicare dal fedele Nardella
i rendiconti delle sue note spese
da presidente della Provincia
e poi da sindaco di Firenze,
come chiedono Sel e M5S con
istanze d’accesso agli atti regolarmente
respinte.
2) Il diktat di Orfini, cioè di
Renzi, ai 19 consiglieri comunali
del Pd perché si dimettessero
subito, impedendo il confronto
nella sede naturale e democratica
del Consiglio comunale
e giungendo a ignobili trattative
sottobanco con Alemanno
e i suoi simili per raggiungere
la fatidica quota 25, è un
atto talmente violento e intimidatorio
da non ammettere altre
spiegazioni se non questa: l’i mbarazzo
di un partito che caccia
a pedate il proprio sindaco eletto
direttamente dal popolo e
non ha neppure il coraggio di
dirgli in faccia il motivo preciso:
non per la sua incapacità
(nulla è cambiato rispetto a due
mesi fa, quando Orfini e tutto il
Pd lo difendevano, dando dei
mafiosi a chi lo criticava), ma
perché i poteri che da sempre
governano Roma sottobanco
vogliono rimetterci le grinfie,
specie ora che arrivano i 500
milioni del Giubileo. Già: avevano
detto e ripetuto che non
c’era una lira e questo Giubileo
si sarebbe svolto senza oneri
per lo Stato.
Poi, giusto 12 ore dopo le dimissioni
di Marino, Renzi
annunciò l’arrivo di mezzo miliardo
di euro per Roma. Che
strano, vero?
3) Il passaggio democratico
in Consiglio comunale avrebbe
consentito un’operazione verità
su quello che non è il “caso
Marino”, ma il “caso Pd & centrodestra”,
dove nessuno è innocente
tranne chi non ha mai
governato. Anche in questi ultimi
due anni e mezzo, Marino
non ha mica governato da solo.
Se Roma è passata dal malgoverno
del centrosinistra e poi
di Alemanno (i protagonisti di
Mafia Capitale) al non-governo
di Marino, non è soltanto
colpa sua. Nella sua giunta sedevano
uomini di tutte le correnti
del Pd e Sel, compresi ultimamente
gli orfiniani, cioè
renziani, Causi ed Esposito. Il
Pd ha votato tutte le scelte di
Marino fino all’altroieri. E se
non è stato spazzato via da Mafia
Capitale è proprio perché
Marino –stavolta da solo –non
c’entrava. Ora sarebbe interessante
conoscere la relazione
della Commissione d’a c c es s o
prefettizia su Mafia Capitale
consegnata a Gabrielli e Alfano
e subito segretata, con i motivi
per cui il Comune andava sciolto
per mafia e i nomi dei 101 dirigenti
e funzionari coinvolti
che nessuno ha allontanato: li
avrà messi lì Marino o le giunte
precedenti? Sarebbe seccante
se, via Marino, quei 101 restassero.
Che aspetta il governo a
divulgare il documento, e soprattutto
a rimuovere le vere
mele marce dal Campidoglio?
E, già che ci siamo, a cacciare i
sottosegretari indagati De Filippo,
Vicari e Castiglione? Come
diceva Longanesi, “meglio
assumere un sottosegretario
che una responsabilità”.
4)In questo giochino ipocrita
dell’“io non c’ero e, se c’ero,
dorm ivo” spicca la Curia romana,
che ha ripreso a impicciarsi
come ai bei tempi del Papa
Re. Non tanto per la smentita
del Papa sull’invito a Marino
a Philadelphia, che appartiene
alla spontaneità del personaggio.
Ma per le continue
intromissioni della Segreteria
di Stato, del vertice della Cei e
del Vicariato. Dov’erano questi
sepolcri imbiancati quando
Roma veniva depredata da Mafia
Capitale e dai suoi sindaci di
fiducia? Mai sentito un sacro
moccolo. Poi, casualmente da
quando Marino registrò qualche
unione gay, il vicario di Roma
monsignor Vallini ci fa sapere
un giorno sì e l’altro pure
che a Roma si vive malissimo: le
buche, lo smog, il traffico, signora
mia.
5) Il Premio Tartufo 2015 va
però all’orfiniano, cioè renziano
Marco Causi, che ieri accusava
sulla prima pagina dell’Unità
il sindaco Marino di “una
scelta contro la città” (il ritiro
delle dimissioni) e della “r i m ozione
psicanalitica del problema”
(l’inchiesta sugli scontrini).
Causi non è un passante: è il
vicesindaco di Roma, al fianco
di Marino per mesi, fino all’u ltima
giunta dell’altroieri. Poi è
arrivato l’ordine di Orfini, cioè
di Renzi, e ora fa finta di non
conoscerlo. Purtroppo un diavolo
di refuso in coda all’i n t emerata
di Causi gli fa dire quel
che già pensano in molti, in vista
dell’arrivo dei 500 dobloni:
“E ora rimbocchiamoci tutti le
ma ni ”. Meglio di una confessione.
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