Ministro Boschi.

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
camillobenso
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da camillobenso »

Monti a Otto e mezzo ;

La lotta politica potrebbe innescare un incendio.

E questo è possibile.


Il nostro sistema bancario è solido.

Questa è una balla sesquipedale identica a quanto pronunciato da La Qualunque e Padoan, oramai non più credibili.

D’accordo che non si deve seminare il panico in questo momento, ma la dovrebbero smettere tutti quanti di trattare gli italiani da bamboccioni scemi alla Totò.

Dire la verità da parte di un uomo di Bildelberg e Trilaterale, e come scalare il K2.

S&P, le banche italiane restano deboli nel 2015
http://www.fundspeople.it/.../s-p-le-ba ... nel-2015-1...
Notizie>Business>S&P, le banche italiane restano deboli nel 2015 ... Si legge che “la qualità degli attivi delle banche continuerà probabilmente una fase di ... interesse, corpose perdite nel credito, un grande stock di attività in sofferenza (NPA, .


Allarme crediti spazzatura, in Italia 200 miliardi di euro - Wired
http://www.wired.it/economia/finanza/.. ... 00-miliard...
08 ott 2015 - Allarme crediti spazzatura, in Italia 200 miliardi di euro ... spazzatura in Europa ammontano a 900 miliardi di euro, 200 miliardi dei quali in Italia. ... Il primo strumento di difesa delle banche è l'aumento delle riserve, sottraendo ... il cordone dei finanziamenti alle imprese; creando quindi nuove sofferenze.


Sofferenze a quota 200 miliardi nuove regole, verso la bad ...
http://www.repubblica.it › Economia › Affari e finanza
23 nov 2015 - I prestiti in sofferenza delle banche italiane a settembre hanno sfondato ... I prestiti in sofferenza verso le imprese ammontano a 143,4 miliardi, ...


Piange il conto in banca. Sofferenze a quota 200 miliardi
http://www.lanotiziagiornale.it/altro-c ... nano-al-re...
10 nov 2015 - Le sofferenze sui conti di imprese e famiglie sfondano i 200 miliardi. ... I prestiti in sofferenza delle banche italiane a settembre hanno infatti ... I prestiti in sofferenza verso le imprese ammontano a 143,4 miliardi, verso le ...


Banche: Bankitalia, a settembre sofferenze sopra i 200 miliardi
http://www.kairospartners.com/.../banch ... renze-sopr...
10 nov 2015 - Banche: Bankitalia, a settembre sofferenze sopra i 200 miliardi ... 10 nov - I prestiti in sofferenza delle banche italiane a settembre hanno sfondato ... I prestiti in sofferenza verso le imprese ammontano a 143,4 miliardi, verso le ...



una polveriera da 200 miliardi di euro - le banche italiane ...
http://www.dagospia.com/.../polveriera- ... aliane-son...
14 set 2015 - Secondo lo studio dell'associazione, «basato su dati della Banca d'Italia, in totale le sofferenze sono passate dai 169,1 miliardi di luglio 2014 ...
pancho
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:Monti a Otto e mezzo ;

La lotta politica potrebbe innescare un incendio.

E questo è possibile.


Il nostro sistema bancario è solido.

Questa è una balla sesquipedale identica a quanto pronunciato da La Qualunque e Padoan, oramai non più credibili.

D’accordo che non si deve seminare il panico in questo momento, ma la dovrebbero smettere tutti quanti di trattare gli italiani da bamboccioni scemi alla Totò.

Dire la verità da parte di un uomo di Bildelberg e Trilaterale, e come scalare il K2.

S&P, le banche italiane restano deboli nel 2015
http://www.fundspeople.it/.../s-p-le-ba ... nel-2015-1...
Notizie>Business>S&P, le banche italiane restano deboli nel 2015 ... Si legge che “la qualità degli attivi delle banche continuerà probabilmente una fase di ... interesse, corpose perdite nel credito, un grande stock di attività in sofferenza (NPA, .


Allarme crediti spazzatura, in Italia 200 miliardi di euro - Wired
http://www.wired.it/economia/finanza/.. ... 00-miliard...
08 ott 2015 - Allarme crediti spazzatura, in Italia 200 miliardi di euro ... spazzatura in Europa ammontano a 900 miliardi di euro, 200 miliardi dei quali in Italia. ... Il primo strumento di difesa delle banche è l'aumento delle riserve, sottraendo ... il cordone dei finanziamenti alle imprese; creando quindi nuove sofferenze.


Sofferenze a quota 200 miliardi nuove regole, verso la bad ...
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23 nov 2015 - I prestiti in sofferenza delle banche italiane a settembre hanno sfondato ... I prestiti in sofferenza verso le imprese ammontano a 143,4 miliardi, ...


Piange il conto in banca. Sofferenze a quota 200 miliardi
http://www.lanotiziagiornale.it/altro-c ... nano-al-re...
10 nov 2015 - Le sofferenze sui conti di imprese e famiglie sfondano i 200 miliardi. ... I prestiti in sofferenza delle banche italiane a settembre hanno infatti ... I prestiti in sofferenza verso le imprese ammontano a 143,4 miliardi, verso le ...


Banche: Bankitalia, a settembre sofferenze sopra i 200 miliardi
http://www.kairospartners.com/.../banch ... renze-sopr...
10 nov 2015 - Banche: Bankitalia, a settembre sofferenze sopra i 200 miliardi ... 10 nov - I prestiti in sofferenza delle banche italiane a settembre hanno sfondato ... I prestiti in sofferenza verso le imprese ammontano a 143,4 miliardi, verso le ...



una polveriera da 200 miliardi di euro - le banche italiane ...
http://www.dagospia.com/.../polveriera- ... aliane-son...
14 set 2015 - Secondo lo studio dell'associazione, «basato su dati della Banca d'Italia, in totale le sofferenze sono passate dai 169,1 miliardi di luglio 2014 ...
Daccordo!!! Son tutte balle !!

Ma cosa centra la ministra Boschi su questo. Lei centra come centrano tutti quelli del governo se queste affermazioni che hai elencato sono vere e io lo penso.

Ma allora, ripeto, non la singola persona.

Attendo una tua, e non solo tua una risposta, su questo


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
paolo11
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da paolo11 »

Nessun governo ha risolto una volta per tutti il conflitto di interessi.Non è servito a niente Sindona Calvi il banco Ambrosiano, Parmalat Cirio.Monte dei Paschi. Sindona ha bevuto un caffè un po amaro.Calvi si è inpiccato da solo.Quello del Monte dei Paschi
si è gettato da solo dalla finestra.La moglie non è convinta di questo.
Vogliamo cambiare una buona volta questo paese?
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da camillobenso »

In risposta a pancho

Attendo una tua, e non solo tua una risposta, su questo

un salutone


Premessa


L'intervento di Villone:


Caso Boschi, il costituzionalista Villone: “Un’ombra sul governo, ragioni di opportunità le impongono le dimissioni”
Governo

L’ex senatore Pds e Ds: “In altri Paesi sarebbe bastato molto meno”. Ma sulla vicenda della Popolare dell’Etruria non c’è conflitto d’interessi: “Ha avuto il buon senso di non partecipare al Consiglio dei ministri che ha adottato il provvedimento sulle banche”. E sull’affondo di Saviano contro il ministro: “Fondata la sua richiesta di chiarimenti”
di Antonio Pitoni | 14 dicembre 2015
Commenti (811)



“Ci sono regole di comportamento che sono tanto più rigorose quando investono la sfera dell’etica pubblica”. Regole che avrebbero dovuto suggerire al ministro delle Riforme Maria Elena Boschi di dimettersi per ragioni “di opportunità politica”. Perché la vicenda della Banca Popolare dell’Etruria ha gettato “un’ombra sull’operato del governo”. Non ha dubbi Massimo Villone, professore emerito di diritto costituzionale alla Federico II di Napoli con una lunga carriera di parlamentare alle spalle. Proveniente dall’esperienza del Partito comunista è stato senatore per quattro legislature, fino al 2008, con il Pds prima e i Ds poi, ricoprendo nel corso del suo secondo mandato anche la presidenza della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Rifiutando l’adesione al Partito democratico.
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Il decreto salva-banche varato dal governo, che interviene sulla gestione della crisi, tra le altre, della Popolare dell’Etruria della quale il padre della Boschi è stato vice presidente e il fratello dirigente, pone il ministro in una situazione di conflitto di interessi?

“Il ministro Boschi ha avuto il buon senso di non partecipare alle decisioni del Consiglio dei ministri che avevano ad oggetto l’intervento su queste banche. Direi quindi che, più che un problema di natura formale, si pone un problema di correttezza politica. In altri Paesi ci si sarebbe dimessi per molto meno. In Italia, invece, non c’è lo stesso senso del rispetto verso regole di comportamento che, prima che giuridiche, investono la sfera della correttezza politica”.

Quindi la Boschi si dovrebbe dimettere per una questione di correttezza politica?

“Certo. Pur non avendo ragione di dubitare della sua astensione dal Consiglio dei ministri che ha adottato il provvedimento, ciò non esclude che ci siano delle regole di comportamento che sono tanto più rigorose quando investono la sfera dell’etica pubblica”.

Invece l’esecutivo fa quadrato e difende il suo ministro…


“E’ la dimostrazione che questo governo da un lato rivendica l’adozione di criteri ultra rigorosi quando, a parole, invoca la rottamazione, ma dall’altro non si dimostra diverso dagli altri esecutivi che lo hanno preceduto per quanto riguarda le prassi concrete di comportamento”.

Per esempio?

“Rispetto alle vicende giudiziarie di alcuni componenti del governo e parlamentari si sono dimostrati più o meno garantisti a seconda della tipologia della situazione processuale”.

Basta non partecipare al Consiglio dei ministri per evitare il conflitto di interessi?

“Il confine resta quello della correttezza formale, se si va oltre si rischia di entrare in un terreno molto scivoloso. Mi spiego: per sostenere la sussistenza del conflitto d’interessi occorre fornire la prova che c’è stata un’incidenza sulla decisione del Consiglio dei ministri di quel tale e specifico interesse. Il che diventa una sorta di prova diabolica. Come si può sostenere che nell’intervento del governo sulla banca in questione (la Popolare dell’Etruria, ndr), il padre o il fratello del ministro (Boschi, ndr) hanno determinato l’orientamento del Consiglio dei ministri stesso? Provare una cosa del genere è impossibile. Per questo occorre che la politica si impegni a superare questo tipo di problematica”.

In che modo?

“Seguendo l’esempio di altri Paesi, dove la politica garantisce un livello di autocontrollo interno che va al di sopra della regola giuridica che, a volte, può non essere nelle condizioni di essere applicata”.

E se in Italia valesse lo stesso principio anche per il caso Boschi?


“Non c’è dubbio che da questa vicenda cada un’ombra sull’operato del governo. La circostanza suggerirebbe scelte che in altri Paesi non avrebbero generato né dubbi né perplessità sull’opportunità che un ministro si dimettesse. Abbiamo avuto, del resto, casi eloquenti: il ministro tedesco che si è dimesso per aver copiato la tesi di dottorato, il parlamentare britannico costretto a fare altrettanto perché il coniuge aveva comprato una videocassetta con soldi pubblici e quello americano costretto a farsi da parte per una vicenda di contributi non pagati alla colf”.

Considera fondata la richiesta di chiarimenti e, in mancanza, di dimissioni avanzata da Roberto Saviano nei confronti del ministro Boschi?

“Non da un punto di vista formale, non essendoci ragioni di ritenere che esistano, in tal senso, elementi giuridicamente rilevanti. Ma dal punto di vista dell’opportunità politica mi pare che sia più che fondata una richiesta di chiarimenti utili ad evitare che ricada sul governo un’ombra che certamente non fa bene all’esecutivo. In assenza di tali chiarimenti, legittime mi sembrano, per le stesse ragioni, anche le richieste di dimissioni”.

L’ha stupita la difesa della Boschi da parte del Pd, minoranza compresa, contro l’affondo di Saviano?

“Non mi ha stupito più di tanto. Ricordo una vecchia massima coniata da Ciriaco De Mita: le sfiducie e gli attacchi ai ministri servono solo a compattare il sostegno della maggioranza al ministro medesimo. Mi pare che la regola valga ancora oggi. Allo stesso tempo, come già detto, ritengo giustificata la richiesta di Saviano o di chiunque altro avverta l’esigenza di chiarezza. Anche se, come cittadino della Repubblica, mi piacerebbe che accadesse una cosa diversa”.

Quale?

“Che i chiarimenti fossero dati senza che nessuno li abbia chiesti o pretesi”.

Twitter: @Antonio_Pitoni
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da camillobenso »

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Attendo una tua, e non solo tua una risposta, su questo

un salutone




"Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi"

http://www.camera.it/parlam/leggi/04215l.htm
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da camillobenso »

Salva-banche, il ministro Maria Elena Boschi ha un potenziale conflitto di interessi. Lo dicono i ddl del PD
Pubblicato: 14/12/2015 18:50 CET Aggiornato: 14/12/2015 19:40 CET
BOSCHI CONFLITTO


C'è un potenziale conflitto di interessi per il ministro Maria Elena Boschi nell'affaire Banca Etruria. A sostenerlo indirettamente sono alcuni deputati e senatori del Partito Democratico. Non attraverso tweet o dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa. Ma per iscritto, nei disegni di legge sul conflitto di interessi depositati alla Camera e al Senato in attesa che vengano discussi dai gruppi parlamentari.

Disegni di legge che non rappresentano la posizione ufficiale del Partito Democratico su una tematica tanto spinosa quanto irrisolta come il conflitto di interessi. Le proposte sono state presentate in questa legislatura da esponenti dem durante il governo di Enrico Letta e alcune arrivano da parlamentari che, nel momento della presentazione dei ddl, non erano ancora entrati a far parte del Partito democratico come Andrea Romano, Irene Tinagli o Stefania Giannini. Oppure di corrente non renziana, come il franceschiniano Bressa o Simonetta Rubinato, vicina alla corrente di Fioroni.

Ma leggendo i testi si evince come, in linea di massima, non si possa escludere secondo i parlamentari dem un potenziale conflitto di interessi del ministro Boschi nella vicenda che ha toccato da vicino le quattro banche decotte e salvate dal Governo con il decreto del 22 novembre scorso. In una di queste, Banca Etruria, il padre del ministro Pier Luigi Boschi ha avuto un ruolo prima di membro del Cda e, successivamente, di vicepresidente dell'istituto di credito negli otto mesi precedenti al commissariamento. E anche il fratello del ministro, Emanuele Boschi, ha lavorato nella banca, come responsabile "cost management".

D'altronde anche l'assenza del ministro durante i due consigli dei ministri che si sono occupati della Banca Etruria (quello di novembre già ma anche quello del 20 gennaio sulla riforma delle banche popolari) è già un segnale. Assenze motivate in via ufficiale con la partecipazione ad altri impegni che hanno tenuto lontano la Boschi da Palazzo Chigi. Ma le ragioni di opportunità politica sono evidenti. E le ha successivamente denunciate Roberto Saviano sollevando il caso politico. Le opposizioni hanno così deciso di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro per le Riforme.

I disegni di legge. Sono quattro i ddl a firma Pd che aspettano da tempo di essere calendarizzati e che puntano a riformare l'attuale regolamentazione del conflitto di interessi secondo la legge in vigore, la Frattini del 2004. Il primo ad essere presentato porta la firma di Gianclaudio Bressa, depositato il 15 marzo 2013, e che prende spunto da un analogo provvedimento presentato da Dario Franceschini nel 2006. Nel testo, all'articolo 2 comma 2, si legge:

Sussiste altresì conflitto di interessi nei casi in cui il coniuge non legalmente separato o i parenti o affini entro il secondo grado del titolare di una carica di Governo [... ]siano titolari di interessi economici privati che possano condizionarlo nell'esercizio delle funzioni pubbliche ad esso attribuite o che possano alterare le regole di mercato relative alla libera concorrenza.


Analoga definizione viene fatta all'articolo 3 comma 2 del ddl 804 firmato da alcuni senatori di Scelta Civica, molti dei quali transitati nel Partito Democratico come Linda Lanzillotta, Gianluca Susta, Stefania Giannini e Piero Ichino e presentato il 19 giugno 2013.

Sono altresì suscettibili di dar luogo a conflitti di interessi, nei casi previsti dalle disposizioni della presente legge, la proprietà, il possesso o comunque la disponibilità, anche all'estero, di patrimoni immobiliari o mobiliari da parte del coniuge non separato o dei parenti e affini entro il secondo grado di uno dei soggetti di cui all'articolo 1.


Non solo: nella relazione introduttiva al ddl viene definito il conflitto di interessi in relazione al rapporto presentato dall'Ocse nel 2004.

Ai fini della regolamentazione della materia, è utile tenere presente anche il rapporto presentato dall'OCSE nel 2004. Prima di tutto, il rapporto distingue il conflitto tra attuale, apparente, reale, potenziale. Si ha una situazione di apparente conflitto di interessi quando la situazione è tale da danneggiare seriamente la pubblica fiducia nel pubblico ufficiale. Si ha una situazione di potenziale conflitto di interessi quando il pubblico ufficiale ha interessi rilevanti, ma i suoi compiti attuali non hanno nulla a che vedere con quegli interessi. Il conflitto è effettivo quando si traduce in un abuso di ufficio.

Il ddl presentato il 20 gennaio 2014 da altri parlamentari entrati successivamente nel Pd come Irene Tinagli e Andrea Romano ribadisce quanto scritto nel ddl 804. I disegni di legge prevedono inoltre che i rappresentanti del Governo si debbano astenere dalla "partecipazione a qualunque decisione che possa specificamente incidere sulla situazione patrimoniale propria o del coniuge non legalmente separato o dei suoi parenti recando ad essi anche indirettamente un beneficio economico".

Infine nel Ddl Rubinato si stabilisce che "si trova inoltre in una situazione di conflitto di interesse il titolare di una delle predette cariche qualora: il coniuge, la persona stabilmente convivente, un parente o un affine entro il secondo grado abbia la titolarità, in qualunque forma, di un interesse economico privato tale da poter condizionare l'esercizio delle funzioni pubbliche inerenti alla carica ricoperta".

Se uno di queste proposte di legge fosse in vigore, i parenti e coniugi dei membri di governo sarebbero tenuti a presentare la loro dichiarazione patrimoniale così come sono tenuti a fare i ministri. In questo senso, si potrebbero avere risposte ad alcune domande rivolte al padre del ministro Boschi da alcuni esponenti politici. "Quanti fidi ha ottenuto Pier Luigi Boschi da Banca Etruria per le società in cui aveva un ruolo di dirigente?", ha chiesto il responsabile Economia di Italia Unica Riccardo Puglisi.

Tornando ai disegni di legge presentati, l'Ufficio Legislazione Straniera della Camera ha inoltre fornito ai deputati un dossier sulla regolamentazione del conflitto di interessi in Europa e negli Stati Uniti. E si vede come le leggi già in vigore in altri Paesi siano più severe nella definizione di conflitto di interessi di quelle in discussione in Italia.

In Francia e nel Regno Unito, per esempio, si annovera tra i motivi di conflitto di interesse anche la "percezione" di un'interferenza tra interessi pubblici e privati. Con la legge n. 2013-907 “relativa alla trasparenza della vita pubblica”, il legislatore francese ha definito il concetto di conflitto di interessi così all'articolo 2:

“ai sensi della presente legge, costituisce un conflitto di interessi ogni situazione di interferenza tra un interesse pubblico e degli interessi pubblici o privati che è di natura tale da influenzare o da sembrare influenzare l’esercizio indipendente, imparziale e obiettivo di una funzione”.


Ragionamento analogo viene fatto dal legislatore britannico. Con il Ministerial Code viene sancito il principio generale in base al quale “i ministri devono assicurare che nessun conflitto insorga, o sembri insorgere, tra le loro cariche pubbliche (public duties) e i loro interessi privati, finanziari o di altro genere”.

La "percezione" del conflitto viene menzionata anche successivamente:

È, tuttavia, rimesso alla personale responsabilità di ciascun ministro di “decidere se e quale azione sia necessaria per evitare un conflitto o la percezione di un conflitto, e di sostenere la decisione assunta, se necessario rispondendone dinanzi al Parlamento”


http://www.huffingtonpost.it/2015/12/14 ... 04994.html
pancho
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da pancho »

@ per Camillobenso

Si parla di suscettibilità e di opportunità termini che lasciano il tempo che trovano.

Quindi di onesta politica che un membro del parlamento dovrebbe avere. L'ex ministro Lupi si e' dimesso, chapeau! ma se non lo avesse fatto giuridicamente che sarebbe successo?

Quindi, per concludere, a mio avviso suscettibilità ed opportunità non sono sinonimo di disonesta in senso lato.

Dovrebbero essere termini che un onesto politico intellettualmente dovrebbe avere ma se non li ha non possiamo chiamare i carabinieri. Non so' se ho reso l'idea cosa intendevo dire nei miei precedenti post, Zione.

Quinti di questi ce ne sono in parlamento sia a dx che a sx ?

Questi sono tipici esempi di mala politica. Di quella politica che anziché dimostrarci che chi amministra la cosa pubblica non deve avanzare alcun dubbio sulla loro gestione.

Tipico esempio quanto i ns. rappresentati si aumentano lo stipendio nel bel mezzo dell'austerità che poi fanno pagare a noi.

L'opportunità e la suscettibilità non e' da tutti. Ne a sx ne a dx.

E' un problema culturale. Da noi si credono furbi mentre in altre realta quali il Giappone si fanno il harakiri per la vergogna perché vengono isolati dai loro stessi compagni di partito.


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da camillobenso »

Caro pancho, avevo un impegno pomeridiano, e quindi dopo la premessa rispondo adesso a quanto hai chiesto

In risposta a pancho

Attendo una tua, e non solo tua una risposta, su questo


un salutone




1) Da quanto pubblicato sopra non mi sembra che dal punto di vista tecnico ci siano gli estremi per chiedere all’Aula di giudicare il conflitto di interessi personale della Boschi.

2) Detto questo, possiamo rilevare che a volte, come in questo caso, la legge contenga elementi volutamente inopportuni se non addirittura ridicoli.

Ma il potere opera in questo modo.

Lo ha evidenziato anche Marco Travaglio in uno dei suoi recenti passaggi alla 7:
Ci siamo spanciati dalle risate quando Berlusconi nel promulgare la legge salva Rete 4, è uscito dalla sala per evitare il conflitto d’interesse. Come se chi nominato dal capo, non conoscesse la sua volontà in materia

Lo stesso vale per madonnina Boschi, il potente braccio destro di La Qualunque, con cui l’intreccio genitoriale d’interessi è stato ben raccontato da gruppo di Floris ieri sera a Di Martedì.
http://www.la7.it/dimartedi/rivedila7/d ... 015-170393
Punto : 35:58 / 3:16:08

Anche a La Gabbia hanno sostenuto che la Boschi ha un grandissimo conflitto di interessi. Ma è solo quello percepito dagli italiani ad esclusione dei renziani per ovvie ragioni. Ma non tecnico.

Noi che siamo transitati nel mondo magmatico della Prima Repubblica, e poi abbiamo respirato quando è iniziata la Seconda speravamo che si ripartisse.

Ma la presenza di Berlusconi e della nuova finta sinistra che si era accordata con il potere dominante dell’epoca solo per provare l’emozione di governare,


Vent'anni fa un ordine salvò Berlusconi

ANDREA FABOZZI - 03.04.2013

Intervista a Luigi Saraceni: ecco come andò il voto in giunta nel '94, dal Pds-Progressisti l'input a ignorare la legge. Il verbale integrale della seduta decisiva è ancora off-limits. Appello alla presidente Boldrini: lo renda pubblico

Una legge già vecchia, all'epoca, di quasi quarant'anni, scritta nell'anno di nascita di Carosello quando la Rai tv aveva un solo programma, nemmeno diffuso su tutto il territorio nazionale. Ma pur sempre una legge valida e in vigore - il Dpr 30 marzo 1957 n° 361 - che i deputati di centrosinistra e centrodestra decisero consapevolmente di ignorare quel famoso 20 luglio 1994 quando per la prima volta alla camera ratificarono l'elezione di Silvio Berlusconi. Imprenditore proprietario di tre televisioni e dunque certamente «vincolato con lo stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica» cioè nella condizione prevista dalla legge per essere dichiarato ineleggibile. Salvare Berlusconi, racconta oggi Luigi Saraceni che nel '94 era capogruppo dei Progressisti (Pds e alleati) nella Giunta per le elezioni, fu una decisione politica presa contro il dettato della legge. Una decisione che il centrosinistra condivise con Forza Italia malgrado non ci potessero essere dubbi che l'effettivo titolare della concessione pubblica, e dunque l'ineleggibile, fosse proprio Berlusconi. E non solo, come invece si stabilì, Fedele Confalonieri.


Articolo completo su:
http://m.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9242/

ha gettato il Paese in fondo al pozzo.



Ha sostenuto Villone:

Ma sulla vicenda della Popolare dell’Etruria non c’è conflitto d’interessi: “Ha avuto il buon senso di non partecipare al Consiglio dei ministri che ha adottato il provvedimento sulle banche”.

E anche Villone qui ha preso una cantonata. Nel senso che non basta uscire dalla sala dove si discute, perché è solo una grande presa per il c....



3) Quella che è in corso è una classica guerra parlamentare.

Spero, caro pancho, che tu non ti sia dimenticato le guerre democristiane della Prima Repubblica, e anche quelle della Seconda per tentare di mandare a casa Berlusconi.


A far scoppiare la battaglia finale è stato Saviano. A ruota sono partiti i grillini. Il centrodestra si è accodato.

Oggi poi l’incidente alla Camera Brunetta- Renzi, ha fatto precipitare la situazione. Forza Italia si è messa l’elmetto e prossimamente marcerà a testa bassa contro la Banda La Qualunque.

Punto:10:53 / 32:04
http://www.la7.it/tgla7/rivedila7/tg-la ... 015-170509


E quindi, il tutto, cioè quanto sta accadendo in questi giorni, va visto solo nell’ottica di una guerra per bande per la conquista del potere.

Il caso che tu hai sollevato della eventuale correttezza nell’agire, và rivista nell’ottica di una guerra.

E in guerra queste cose etiche vengono messe da parte.

L’obiettivo è prevalere contro il nemico.



Si parla di suscettibilità e di opportunità termini che lasciano il tempo che trovano.

Quindi di onesta politica che un membro del parlamento dovrebbe avere. L'ex ministro Lupi si e' dimesso, chapeau! ma se non lo avesse fatto giuridicamente che sarebbe successo?

Quindi, per concludere, a mio avviso suscettibilità ed opportunità non sono sinonimo di disonesta in senso lato.

Dovrebbero essere termini che un onesto politico intellettualmente dovrebbe avere ma se non li ha non possiamo chiamare i carabinieri. Non so' se ho reso l'idea cosa intendevo dire nei miei precedenti post, Zione.




Quindi di onesta politica che un membro del parlamento dovrebbe avere.



Caro pancho, dico a te quanto vado ripetendo ad un amico over 80, che nella zona di Sanremo a 8 anni, è stato costretto a riparare in montagna nella zona, vivendo in una chiesa assieme ad altre famiglie sfollate, perché la madre ospitava in casa gli uomini e donne della Resistenza in fuga.
Ovviamente quando ha cominciato ad esercitare i suoi diritti, nella Repubblica, si è sempre schierato a sinistra nel Pci.
Dell’onestà e dei diritti uguali per tutti ne ha fatto una bandiera per tutta la vita, ed ancora oggi si batte per questi valori, che sono fondamentali per vivere decentemente in questa avventura sul Pianeta Terra.


Ecco, la parola onestà va cancellata dal lessico di tutti i giorni.

Noi che abbiamo vissuto il dopoguerra, e che abbiamo respirato quell’aria, che abbiamo assorbito quei valori, oggi tendiamo a portarli nei nostri confronti come riferimento per una società decente.

Ma non è più così, i tempi sono mutati.

Siamo in fondo al pozzo e non possiamo pensare che l’aria che si respira lì sia la stessa di quella che si respirava in superficie, all’aria aperta.

Abbiamo il ricordo di quelle parole, di quei discorsi, ma questi/e non esistono più nei tempi correnti.

Padre Dante sostiene che dopo essere stato all’inferno era tornato a veder le stelle. Noi ce lo scordiamo.

Noi siamo nel profondo inferno.


PS. Non so se tu sei masochista come il sottoscritto. Io ho visto dibattere negli ultimi giorni tutti i programmi della 7 in cui si confrontano i politici sul caso salva banche, o meglio salva banchieri.

Siamo ad un livello tale che diventa normale affermare che gli italiani non sono adatti alla democrazia.

Non è facile da dirsi, anche perché io non dimentico chi ci ha lasciato la vita per avere una migliore in questo stramaledetto Paese, tra il 43’ e il ‘45.

Io poi che considero questo viaggio sul Pianeta Terra unico ed irripetibile, l’incazzatura diventa più grande nel constatare che tutto è stato mandato in vacca.
pancho
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Re: Ministro Boschi.

Messaggio da pancho »

@ Camillobenso

Che posso dirti, Zione, che concordo pienamente su quanto da te detto.

Son d'accordo anche su quello che sembra contraddire il mio post ma questo succede perche le tue considerazioni partono da una ipotetica esistenza etica e morale che dovrebbero avere coloro che ci rappresentano mentre io parto escludendo questa poiche ritengo non appartenga in alcun modo a chi ci rappresenta.

Quindi, la analisi finale e' la stessa.

Detto questo non e' che le mie conclusioni riguardo la Boschi cambino. Ritengo la persona poco morare e poco etica ma non ci sono estremi giuridici che possano permettere le dimissioni. Se una persona manca sia di morale che di etica non ha niente da recriminarsi. Questo e' il suo DNA .

Certo che arrivati a questo punto e' giusto che mi chieda se valeva la pena a mio zio perdere la vita a vent'anni e a mio padre a fare una vita controcorrente per credere in un mondo migliore.

La risposta potrebbe essere più che ovvia ma ancora più ovvio sarebbe da dire che gli italioti si sono fatti infinocchiare senza vaselina e molti di noi sono rappresentati da questa Boschi.
Vaffanc... morale ed etica, questo e' l'imperativo di chi fa per mestiere il politico e di chi lo fa per salvare i propri interessi.

Quindi, sarebbe da condannare il sistema e tutti coloro che si adeguano al sistema magari legiferando affinché la non etica e la non morale diventi sempre piu' normalità nella società


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
erding
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: Ministro Boschi.

Messaggio da erding »

Sicuramente gli antifascisti resistenti che hanno dato la vita per fare questa repubblica,
i costituenti che hanno scritto la costituzione e immaginavano che le cose sarebbero andate
in modo diverso, sono stati fregati allora e vengono di nuovo gabbati nella memoria oggi,
per essersi sacrificati inutilmente i primi, ed operato invano i secondi.

Loro pensavano che all'onestà, all'opportunità, alla correttezza, all'onorabilità fosse dato il giusto
valore e che i rappresentanti del popolo avrebbero rispettato la Carta fondativa di questa repubblica.

“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con
disciplina ed onore,
prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.” (Art. 54 costituzione italiana)


Stanno invece usando tutti i diritti e i privilegi che la loro funzione concede, fregandosene dei doveri loro imposti.
Stiamo sempre più assistendo ai trasformismi più fantasiosi e alle spudoratezze più spregiudicate.
Andrebbero “salvati” solo perché non si ravvisano reati?

"L'arroganza rampante di una certa categoria di politici e finanzieri è come un'infezione di una ferita:
se non si cura rapidamente (magari con mezzi drastici) si allarga e infetta l'intero organismo sociale. (E. Di Frenna, 1992) "


L'infezione è già allargata e ha già infettato l'organismo oltre misura.

È notizia di ieri che basterebbe dimezzare l'evasione fiscale per avere tre punti in più di PIL.

Non meravigliamoci se un'alta percentuale di cittadini elettori ormai si astiene dal votare ed una
altra buona parte sceglie i 5 stelle, sperando o illudendosi (?) che possano essere diversi.
D'altra parte i grillini restituiscono parte dei loro emolumenti e sono i meno indagati e condannati
fra i pubblici amministratori: non è poco!

La dico grossa: questi "signori", per certi versi, sono peggiori del pessimo dittatore benito che in
parlamento si assumeva "la responsabilità morale, storica e politica" dei suoi atti.

I nostri attuali rappresentanti in uno scaricabarile continuo ed usando tutti i sotterfugi e gli artifici della
incoerenza e della doppiezza intelletuale stanno facendo manbassa delle conquiste sociali finora
ottenute e del patrimonio pubblico, spacciando lo sgretolamento per riforme salvifiche
(quelle sulla sanità, scuola, lavoro, solo per dirne alcune), occupando illegittimamente il parlamento
e facendo scempio della costituzione e del sentire comune.
Sono comportamenti trasversali e ciò che brucia di più è il comportamento di chi si definisce di sinistra,
mostrando tutta la propria inadeguatezza o peggio un inconfessato e meschino calcolo opportunistico.

Per un lasso di tempo ci si può chiedere: Che fare? Come se ne viene fuori?
Dopo tanti scambi dialettici, interessanti sicuramente …ma improduttivi, la discussione,
senza dei conseguenti concreti atti diventa, inevitabilmente, sterile e fine a se stessa
e va ad intaccare la credibilità e la dignità di ciascuno mentre il terreno rimane inalterato e
disponibile alle scorribande dei soliti cacciatori di frodo, i quali, in questa situazione la fanno da padroni.

un saluto a tutti.
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