elezioni amministrative 2016
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Re: elezioni amministrative 2016
Alle 11,56 di oggi quella pettegola di Dagospia pubblica questo FLASH.
18 gen 2016 11:56
FLASH!
- RENZI NEL PANICO PER LE AMMINISTRATIVE: UN SONDAGGIO TRA GLI ISCRITTI E VOTANTI PD ALLE PRIMARIE MILANESI RELEGA IL "SUO" SALA DOPO MAIORINO E LA BALZANI
- NON SOLO: RENZI HA CONTRO I GOVERNATORI PD DE LUCA, EMILIANO, ZINGARETTI, CHIAMPARINO...
Se vera la notizia La Qualunque sarà superincazzato.
18 gen 2016 11:56
FLASH!
- RENZI NEL PANICO PER LE AMMINISTRATIVE: UN SONDAGGIO TRA GLI ISCRITTI E VOTANTI PD ALLE PRIMARIE MILANESI RELEGA IL "SUO" SALA DOPO MAIORINO E LA BALZANI
- NON SOLO: RENZI HA CONTRO I GOVERNATORI PD DE LUCA, EMILIANO, ZINGARETTI, CHIAMPARINO...
Se vera la notizia La Qualunque sarà superincazzato.
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Re: elezioni amministrative 2016
liberoquotidiano.it, in tuta mimetica, elmetto ed anfibi, non si lascia sfuggire la notizia e pubblica in prima pagina:
La velina
Sondaggio atomico, Renzi travolto: precipita al terzo posto, Pd nel caos
Un "flash", del sempre informatissimo Dagospia. Poche righe che fotografano plasticamente le difficoltà che sta incontrando il premier, Matteo Renzi, alle prese con i dissidi in Europa e con gli scandalucci di governo che hanno la famiglia Boschi come epicentro. Ma nel flash non si parla di queste cose, bensì di un terzo fronte, forse inaspettato, che rischia di travolgere Renzi.
Secondo Dago, infatti, un sondaggio tra gli iscritti e votanti del Pd alle primarie milanesi indica Giuseppe Sala, l'ex commissario Expo nonché candidato "ufficiale" del premier, in terza posizione. Ma, attenzione: terza posizione addirittura all'interno del Pd.
Già, perché tra iscritti e votanti alle primarie, appunto, raccoglierebbero più consensi sia Pierfrancesco Majorino sia Francesca Balzani.
Per il premier, dunque, il voto a Milano potrebbe rivelarsi un disastro sin dalle primarie.
Una gatta da pelare in più, soprattutto in considerazione del fatto che, come ricorda sempre Dago, Matteo ha già contro diversi governatori Pd, da De Luca ad Emiliano, da Zingaretti a Chiamparino.
http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... posto.html
La velina
Sondaggio atomico, Renzi travolto: precipita al terzo posto, Pd nel caos
Un "flash", del sempre informatissimo Dagospia. Poche righe che fotografano plasticamente le difficoltà che sta incontrando il premier, Matteo Renzi, alle prese con i dissidi in Europa e con gli scandalucci di governo che hanno la famiglia Boschi come epicentro. Ma nel flash non si parla di queste cose, bensì di un terzo fronte, forse inaspettato, che rischia di travolgere Renzi.
Secondo Dago, infatti, un sondaggio tra gli iscritti e votanti del Pd alle primarie milanesi indica Giuseppe Sala, l'ex commissario Expo nonché candidato "ufficiale" del premier, in terza posizione. Ma, attenzione: terza posizione addirittura all'interno del Pd.
Già, perché tra iscritti e votanti alle primarie, appunto, raccoglierebbero più consensi sia Pierfrancesco Majorino sia Francesca Balzani.
Per il premier, dunque, il voto a Milano potrebbe rivelarsi un disastro sin dalle primarie.
Una gatta da pelare in più, soprattutto in considerazione del fatto che, come ricorda sempre Dago, Matteo ha già contro diversi governatori Pd, da De Luca ad Emiliano, da Zingaretti a Chiamparino.
http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... posto.html
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Re: elezioni amministrative 2016
le primarie del PD sono primarie del. centro destra.
lo scontro a Milano e tra movimento 5 stelle il grande movimento podemos coalizione sociale
avanti !!!
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Re: elezioni amministrative 2016
Non mi pare che la Balzani sia di destra. Piuttosto non so se i seguaci di Grillo sono di sinistra.
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Re: elezioni amministrative 2016
balzarani e assolutamente di destra.
articolo 18
iltalicum
pensioni
piu destra di così !!
sono a destra della destra sociale.
mettere il movimento 5 stelle a livelli del PD e una follia
articolo 18
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mettere il movimento 5 stelle a livelli del PD e una follia
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Re: elezioni amministrative 2016
LA GUERRA A TRE - SENZA ESCLUSIONE DI COLPI
E' Il Giornale che attacca. Lo ha comunicato Mentana nel Tg7 delle 20,00, producendo anche un servizio.
La villa in Liguria di Sala, sarebbe stata costruita da architetti dell'Expo.
Sala smentisce, ma fino ad un certo punto:
20 gennaio 2016 | di Luigi Franco
Sala, “Villa al mare? Ho pagato regolarmente l’architetto De Lucchi”. Ma non mostra le fatture
“Ho pagato 70mila euro all’architetto De Lucchi”. Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo e candidato alle primarie milanesi del centrosinistra, risponde così alle accuse sulla vicenda rivelata dal Giornale e riguardante la sua casa al mare di Zoagli (Genova). Qui alcuni lavori di interni e di rifinitura sono stati eseguiti su progetto di Michele De Lucchi, l’architetto che ha lavorato anche per Expo, firmando tra l’altro il padiglione Zero. “In tutto De Lucchi da Expo ha preso 110mila euro – ha continuato Sala -. Mi confermo come bravissimo negoziatore quando uso i soldi pubblici, uno scarsissimo quando uso i miei. Perché se De Lucchi ha preso 110mila euro per il padiglione Zero e 70 per la mia casa, c’è qualcosa che non va”. Nel corso della conferenza stampa Sala ha citato più volte le fatture ricevute da De Lucchi, senza però mostrarle. Alla richiesta de ilfattoquotidiano.it di prenderne visione ha rinviato a un successivo appuntamento. Sala ha poi smentito il coinvolgimento nel progetto della villa di Matteo Gatto, direttore Visitor experience ed exhibition design di Expo, che secondo il Giornale “ha steso materialmente la bozza originaria del progetto”. Secondo Sala, “Gatto abita lì vicino. Gli ho chiesto di andare a vedere il luogo della casa. E mi ha presentato l’architetto che ha firmato il progetto esecutivo”
@gigi_gno
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/01/ ... re/467689/
E' Il Giornale che attacca. Lo ha comunicato Mentana nel Tg7 delle 20,00, producendo anche un servizio.
La villa in Liguria di Sala, sarebbe stata costruita da architetti dell'Expo.
Sala smentisce, ma fino ad un certo punto:
20 gennaio 2016 | di Luigi Franco
Sala, “Villa al mare? Ho pagato regolarmente l’architetto De Lucchi”. Ma non mostra le fatture
“Ho pagato 70mila euro all’architetto De Lucchi”. Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo e candidato alle primarie milanesi del centrosinistra, risponde così alle accuse sulla vicenda rivelata dal Giornale e riguardante la sua casa al mare di Zoagli (Genova). Qui alcuni lavori di interni e di rifinitura sono stati eseguiti su progetto di Michele De Lucchi, l’architetto che ha lavorato anche per Expo, firmando tra l’altro il padiglione Zero. “In tutto De Lucchi da Expo ha preso 110mila euro – ha continuato Sala -. Mi confermo come bravissimo negoziatore quando uso i soldi pubblici, uno scarsissimo quando uso i miei. Perché se De Lucchi ha preso 110mila euro per il padiglione Zero e 70 per la mia casa, c’è qualcosa che non va”. Nel corso della conferenza stampa Sala ha citato più volte le fatture ricevute da De Lucchi, senza però mostrarle. Alla richiesta de ilfattoquotidiano.it di prenderne visione ha rinviato a un successivo appuntamento. Sala ha poi smentito il coinvolgimento nel progetto della villa di Matteo Gatto, direttore Visitor experience ed exhibition design di Expo, che secondo il Giornale “ha steso materialmente la bozza originaria del progetto”. Secondo Sala, “Gatto abita lì vicino. Gli ho chiesto di andare a vedere il luogo della casa. E mi ha presentato l’architetto che ha firmato il progetto esecutivo”
@gigi_gno
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/01/ ... re/467689/
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Re: elezioni amministrative 2016
A Roma nessuno batte un colpo. Morassut (che una volta a una festa dell'Unità non è venuto) rischia di essere peggio di Giachetti. Non sento più parlare di Marino, e Tocci, un altro che potrebbe essere più decente, ha deciso di non partecipare.
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Re: elezioni amministrative 2016
Corriere 5.2.16
Primarie Pd a Roma
L’ex missino dei campi Hobbit e il radicale anti Olimpiadi: «Così spingeremo Giachetti»
di Ernesto Menicucci
ROMA Cosa c’entra uno degli organizzatori dei campi Hobbit della destra radicale anni 70 come Umberto Croppi col Pd? E cosa c’azzecca — per dirla alla Di Pietro — un anti-candidatura olimpica convinto come Riccardo Magi con il «cavallo» di Renzi, cioè il più fiero sostenitore del progetto Roma 2024? Sono i due «strani» compagni di strada di Roberto Giachetti nella difficile corsa verso il Campidoglio. Una sfida in due tappe: a marzo le primarie del Pd (dove deve vincere la concorrenza di Roberto Morassut), a giugno le elezioni.
Una corsa che, secondo chi gli sta intorno, è partita in salita: «Roberto — dicono i suoi — ha iniziato sottotono. Sembra poco convinto, ripete a tutti: “Se vinco, vinco. Ma se perdo, perdo”. Non è l’atteggiamento giusto».
Croppi è un personaggio atipico nel panorama politico romano: viene dalla destra, è passato col centrosinistra, è ritornato a destra con la campagna per Gianni Alemanno nel 2008. E ora è con Giachetti: «Ho chiuso — racconta — l’esperienza con l’Msi 23 anni fa. E visto che già avevo frequentazioni coi Verdi e i Radicali, nel ‘93 mi sembrò naturale sostenere Francesco Rutelli». E cosa fece? «Con Paolo Gentiloni creammo l’ufficio Comunicazione del Campidoglio. Poi venni eletto in Regione coi Verdi». E perché allora la campagna del 2008, proprio contro Rutelli? «Mi sembrava interessante — dice — il progetto di rompere un quadro incancrenito. E le prime mosse andarono verso il superamento di vecchi schemi: una giunta fatta anche con uomini di centrosinistra, il tentativo della commissione sulle riforme che doveva guidare Giuliano Amato, il rapporto allacciato con Renato Nicolini (storico assessore alla Cultura delle giunte di sinistra, inventore dell’estate romana, ndr )». Croppi, come il «grillo parlante» di Pinocchio, venne fatto fuori in un rimpasto di giunta: «Alemanno non si è mai svincolato dal consociativismo». Ora c’è Giachetti: «A Roberto l’ho detto: non si deve conformare al suo partito». Altrimenti? «Rischia di perdere. Un po’ di gente la conosco, e sento molti che non vogliono rivotare per il Pd...».
Discontinuità. È quello che chiede anche il Radicale Magi, che ha un percorso politico più vicino — rispetto a Croppi — a Giachetti: «Deve avere il coraggio di partire da zero, lasciarsi alle spalle il passato, il «modello Roma» di Rutelli e Veltroni. Penso alle Olimpiadi, alla metro C, alla gestione dei servizi sociali dopo Mafia Capitale. Se ci riesce, saremo al suo fianco». Più che un sostegno in bianco, pare una sfida.
Primarie Pd a Roma
L’ex missino dei campi Hobbit e il radicale anti Olimpiadi: «Così spingeremo Giachetti»
di Ernesto Menicucci
ROMA Cosa c’entra uno degli organizzatori dei campi Hobbit della destra radicale anni 70 come Umberto Croppi col Pd? E cosa c’azzecca — per dirla alla Di Pietro — un anti-candidatura olimpica convinto come Riccardo Magi con il «cavallo» di Renzi, cioè il più fiero sostenitore del progetto Roma 2024? Sono i due «strani» compagni di strada di Roberto Giachetti nella difficile corsa verso il Campidoglio. Una sfida in due tappe: a marzo le primarie del Pd (dove deve vincere la concorrenza di Roberto Morassut), a giugno le elezioni.
Una corsa che, secondo chi gli sta intorno, è partita in salita: «Roberto — dicono i suoi — ha iniziato sottotono. Sembra poco convinto, ripete a tutti: “Se vinco, vinco. Ma se perdo, perdo”. Non è l’atteggiamento giusto».
Croppi è un personaggio atipico nel panorama politico romano: viene dalla destra, è passato col centrosinistra, è ritornato a destra con la campagna per Gianni Alemanno nel 2008. E ora è con Giachetti: «Ho chiuso — racconta — l’esperienza con l’Msi 23 anni fa. E visto che già avevo frequentazioni coi Verdi e i Radicali, nel ‘93 mi sembrò naturale sostenere Francesco Rutelli». E cosa fece? «Con Paolo Gentiloni creammo l’ufficio Comunicazione del Campidoglio. Poi venni eletto in Regione coi Verdi». E perché allora la campagna del 2008, proprio contro Rutelli? «Mi sembrava interessante — dice — il progetto di rompere un quadro incancrenito. E le prime mosse andarono verso il superamento di vecchi schemi: una giunta fatta anche con uomini di centrosinistra, il tentativo della commissione sulle riforme che doveva guidare Giuliano Amato, il rapporto allacciato con Renato Nicolini (storico assessore alla Cultura delle giunte di sinistra, inventore dell’estate romana, ndr )». Croppi, come il «grillo parlante» di Pinocchio, venne fatto fuori in un rimpasto di giunta: «Alemanno non si è mai svincolato dal consociativismo». Ora c’è Giachetti: «A Roberto l’ho detto: non si deve conformare al suo partito». Altrimenti? «Rischia di perdere. Un po’ di gente la conosco, e sento molti che non vogliono rivotare per il Pd...».
Discontinuità. È quello che chiede anche il Radicale Magi, che ha un percorso politico più vicino — rispetto a Croppi — a Giachetti: «Deve avere il coraggio di partire da zero, lasciarsi alle spalle il passato, il «modello Roma» di Rutelli e Veltroni. Penso alle Olimpiadi, alla metro C, alla gestione dei servizi sociali dopo Mafia Capitale. Se ci riesce, saremo al suo fianco». Più che un sostegno in bianco, pare una sfida.
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Re: elezioni amministrative 2016
Tg7 - Ore 20,00
I cinesi votano per Sala, sono molto ignoranti e dopo la votazione fotografano il documento per dimostrare che hanno votato.
A Milano è presente il fantasma del Comandante Lauro.
I cinesi votano per Sala, sono molto ignoranti e dopo la votazione fotografano il documento per dimostrare che hanno votato.
A Milano è presente il fantasma del Comandante Lauro.
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Re: elezioni amministrative 2016
A conferma:
Primarie Milano, mobilitazione di cinesi per Sala. Il presidente di seggio: “Voto non consapevole, operazioni sospette”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... e/2439307/
Primarie Milano, mobilitazione di cinesi per Sala. Il presidente di seggio: “Voto non consapevole, operazioni sospette”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... e/2439307/
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