La Questione Monti
Re: La Questione Monti
Roma, 8 mag. (Adnkronos/Ign) - I suicidi degli imprenditori "dovrebbero fare riflettere chi ha portato un'economia a questo stadio non chi cerca di farla uscire da questo stadio". Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo alla tavola rotonda ''Crescita e Riforme: l'agenda per l'Italia in Europa'', in corso a Roma, con il commissario europeo agli Affari economici e monetari ed Euro Olli Rehn.
Durante il suo intervento il premier ha spiegato che "se il Pil non sale, è difficile mantenere gli equilibri di finanza pubblica". Sul piano della crescita Monti è convinto che "ci sia nelle prossime settimane la possibilità di andare avanti in questa direzione". Le forze parlamentari italiane "in questo momento mi sembrano inclini a chiedere ancora di piu' in questa direzione della crescita e manifestano una certa intolleranza per la disciplina di bilancio presa a se stessa e molte di loro sono pronte a dire bisogna che il governo italiano picchi di piu' il pugno sul tavolo europeo". Lo dice il il presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo al dibattito ''Crescita e Riforme: l'agenda per l'Italia in Europa'', in corso a Roma, presente il commissario europeo agli Affari economici e monetari ed Euro, Olli Rehn.
"Mi permetto di osservare -prosegue il premier- che il se il 16 novembre, quando siamo entrati in carica o ancora fino a queste ultime settimane avessimo a Bruxelles picchiato il pugno sul tavolo anziche' cercare di persuadere le Istituzioni europee e di dimostrare credibilita' verso la Germania e gli altri Paesi, il tavolo avrebbe determinato un sobbalzo e il grafico dello spread sarebbe salito, ma non la possibilita' di avere una maggiore crescita in Italia".
"Noi -ha spiegato ancora Monti- ci troviamo in una situazione in cui abbiamo una Germania che continua su una linea di grande disciplina finanziaria, che puo' esserci scomoda di volta in volta, ma meno male che c'e' stata, perche' se no il comportamento finanziario dell'Italia, della Francia, della Grecia sarebbe stato come negli anni Settanta-Ottanta e i giovani italiani ne pagano ancora le conseguenze. Ma contemporaneamente avvertiamo noi italiani, avvertono tanti altri europei, hanno avvertito molto visibilmente gli elettori francesi, una esigenza di maggiore crescita. Cerchiamo una crescita che sia coerente con la disciplina di bilancio ma non possiamo piu' solo studiare in vista di misure per la crescita".
"Mi sento di esortare il mio amico Olli Rehn e l'istituzione nella quale ho passato dieci anni della mia vita a prendere un ruolo molto attivo di trascinamento in questo momento e troveranno nel governo italiano un coerente supporter, un supporter che credo in questo momento nessuno in Europa possa sospettare di essere incline all'indisciplina di bilancio. Quindi -ha concluso il presidente del Consiglio- le nuove condizioni, con una Francia che domanda crescita, con una Germania che vuole continuare ad aderire, come l'Italia, alla disciplina di bilancio, credo diano piu' spazio di prima all'agenda italiana per la crescita".
Un accenno al voto in Italia. Monti ha detto che ''i risultati elettorali spostano di poco l'agenda italiana per l'Europa, anzi ne rendono più agevole la realizzazione''.
Durante il suo intervento il premier ha spiegato che "se il Pil non sale, è difficile mantenere gli equilibri di finanza pubblica". Sul piano della crescita Monti è convinto che "ci sia nelle prossime settimane la possibilità di andare avanti in questa direzione". Le forze parlamentari italiane "in questo momento mi sembrano inclini a chiedere ancora di piu' in questa direzione della crescita e manifestano una certa intolleranza per la disciplina di bilancio presa a se stessa e molte di loro sono pronte a dire bisogna che il governo italiano picchi di piu' il pugno sul tavolo europeo". Lo dice il il presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo al dibattito ''Crescita e Riforme: l'agenda per l'Italia in Europa'', in corso a Roma, presente il commissario europeo agli Affari economici e monetari ed Euro, Olli Rehn.
"Mi permetto di osservare -prosegue il premier- che il se il 16 novembre, quando siamo entrati in carica o ancora fino a queste ultime settimane avessimo a Bruxelles picchiato il pugno sul tavolo anziche' cercare di persuadere le Istituzioni europee e di dimostrare credibilita' verso la Germania e gli altri Paesi, il tavolo avrebbe determinato un sobbalzo e il grafico dello spread sarebbe salito, ma non la possibilita' di avere una maggiore crescita in Italia".
"Noi -ha spiegato ancora Monti- ci troviamo in una situazione in cui abbiamo una Germania che continua su una linea di grande disciplina finanziaria, che puo' esserci scomoda di volta in volta, ma meno male che c'e' stata, perche' se no il comportamento finanziario dell'Italia, della Francia, della Grecia sarebbe stato come negli anni Settanta-Ottanta e i giovani italiani ne pagano ancora le conseguenze. Ma contemporaneamente avvertiamo noi italiani, avvertono tanti altri europei, hanno avvertito molto visibilmente gli elettori francesi, una esigenza di maggiore crescita. Cerchiamo una crescita che sia coerente con la disciplina di bilancio ma non possiamo piu' solo studiare in vista di misure per la crescita".
"Mi sento di esortare il mio amico Olli Rehn e l'istituzione nella quale ho passato dieci anni della mia vita a prendere un ruolo molto attivo di trascinamento in questo momento e troveranno nel governo italiano un coerente supporter, un supporter che credo in questo momento nessuno in Europa possa sospettare di essere incline all'indisciplina di bilancio. Quindi -ha concluso il presidente del Consiglio- le nuove condizioni, con una Francia che domanda crescita, con una Germania che vuole continuare ad aderire, come l'Italia, alla disciplina di bilancio, credo diano piu' spazio di prima all'agenda italiana per la crescita".
Un accenno al voto in Italia. Monti ha detto che ''i risultati elettorali spostano di poco l'agenda italiana per l'Europa, anzi ne rendono più agevole la realizzazione''.
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Re: La Questione Monti
Le «tragedie umane» scatenate dalla crisi «dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia italiana a questo stato, non chi cerca di farla uscire». Così ha detto Mario Monti,
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Napolitano cosa hai combinato ??????????????????????????????????????????
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Re: La Questione Monti
Cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia
(Matematica – Proprietà commutativa)
La colpa è una brutta bestia, e nessuno se la vuole mai prendere
(Detto italiano)
****
No caro Professore,…non ci siamo. Né come essere umano, né come Professore,….trascuro poi il cattolico che ha pure il suo peso non indifferente.
E’ un innegabile verità che la responsabilità dei suicidi è in parte attribuibile a chi ha portato l’economia a questo stadio, ma non ci venga a raccontare la favoletta che la responsabilità non è anche di chi cerca di farla uscire da questo stadio.
Anche Lei porta la sua parte di responsabilità.
Dopo sei mesi Lei non ha ancora introdotto gli elementi necessari per tamponare, stabilizzare, invertire l’andamento della crisi economica.
Lei ha fatto una scelta operativa ben precisa e determinata, più volte ribadita da E. Scalfari e da Massimo Riva, il giornalista economico del quotidiano La Repubblica.
Lei ha scelto di muoversi in due tempi, il primo quello dell’austerità e della tassazione, il secondo quello della crescita.
Ed è qui che sta la sua responsabilità, ha sbagliato tipo di intervento rispetto alla gravità della malattia italiana.
Forse nel corso delle varie attività da Lei svolte si sarà occupato di tutto ad eccezione dell’economia industriale.
Il suo intervento doveva essere del tipo a 360 gradi mettendo immediatamente in campo una serie di provvedimenti che tenessero conto della reale situazione dell’ammalato Italia.
Quando si è accentuata la rivolta dell’Imu, una decina di giorni fa, Lei si è detto disponibile a soprassedere in parte al ricorso all’Imu, procedendo però come alternativa con l’introduzione della patrimoniale.
Quella stessa patrimoniale che Lei ha negato potesse fornire dati soddisfacenti, ..contraddicendosi in maniera plateale rispetto ad una dichiarazione da Lei rilasciata a Otto e mezzo alla conduttrice Lilli Gruber, un mese prima circa dell’incarico conferitoLe dal capo dello Stato.
In quell’occasione, alla insinuante domanda della giornalista bolzanina circa un Suo eventuale incarico a primo ministro, su quali provvedimenti intendesse mettere subito in atto qualora la nomina diventasse operativa, Lei rispose : <<Darò un dispiacere alla sinistra con la riforma delle pensioni,…e darò un dispiacere alla destra introducendo la patrimoniale>>
Per quanto riguarda il dispiacere alla sinistra Lei è stato puntualmente preciso come un orologio svizzero, ha subito messo mano alla riforma delle pensioni, una riforma più ideologica che economico finanziaria, se come ha sostenuto Panorama comporta un risparmio di 6 miliardi anno (2,9 secondo Repubblica)
La patrimoniale non l’ha mai varata e la sta usando solo come minaccia in alternativa all’Imu.
Lei ha avanzato l’ipotesi delle difficoltà oggettive a determinare lo stato patrimoniale tricolore. Inoltre, ha ritenuto che la parte finanziaria poteva essere facilmente spostata fuori dai confini nazionali.
La relazione della Banca d’Italia del 2010, rendeva noto che la ricchezza lorda privata degli italiani ammontava a 9.525 miliardi di euro. http://www.bancaditalia.it/statistiche/ ... _64_11.pdf
Quella ricchezza era detenuta per il 44,7 % del totale dal 10 % della popolazione.
Siamo di fronte quindi di fronte ad una ricchezza lorda di 4.258 miliardi di euro. Ed è per questo che il giornalista del Corriere della Sera, Maurizio Mucchetti, ha valutato la possibilità di poter ottenere un gettito di 200-300 miliardi. A quel 10 % di ricchi ne rimanevano ancora 4000 miliardi.
La legge sulla corruzione doveva essere attuata da subito evitando che dalle casse italiane fuoriuscissero 100 miliardi di euro - anno.
Ad oggi, dopo sei mesi Lei non ha ancora varato assolutamente nulla.
E’ stato valutato in modo concorde, destra/sinistra che dei 700 miliardi del patrimonio pubblico, 300 miliardi potevano essere ricavati a breve con la vendita degli stessi.
20 miliardi possono arrivare dal recupero dell’evasione fiscale.
Lei ha fatto arrivare ora Giavazzi per controllare 30 / 40 miliardi di euro (80 secondo Crosetto) che lo Stato da a pioggia ad imprese amiche, di cui immaginiamo un congruo ritorno per chi ne da la disposizione.
La vendita delle frequenze dopo 6 mesi non è ancora stata effettuata, 4 miliardi fanno comodo anche loro.
Bondi doveva essere arruolarlo allora. In questo modo bisognava tagliare subito 15 miliardi per gli F35. Se siamo sull’orlo del precipizio quella spesa non ce la possiamo permettere come non possiamo permetterci di mantenere soldati fuori dai confini nazionali. O stiamo fallendo o non stiamo fallendo, si decida.
La torta dei tagli della spesa pubblica è stata riportata da Repubblica la scorsa settimana e si tratta di 295 miliardi.
La vendita dei beni della mafia non può essere un opzional per chi deve fare cassa.
Il finanziamento pubblico dei partiti tramite rimborsi elettorali è piuttosto scandaloso.
Come vede Professore se Lei avesse messo in campo subito tutte queste misure, né la Bce, né la Ue, né il Fmi, né i mercati avrebbero avuto da ridire circa le reali intenzioni dell’Italia di mettere mano al suo risanamento.
Lo spread oggi sarebbe molto più basso, la liquidità non sarebbe al livello di suicidio, ma soprattutto Lei avrebbe dato una speranza a tutti coloro che dal primo gennaio 2012 si sono suicidati in Italia.
Lei non ha toccato le rendite finanziare di un certo livello e non ha nessunissima intenzione di farlo.
Come vede una parte di responsabilità la porta anche Lei. Non si può dopo sei mesi non aver disposto quei provvedimenti per il salvataggio dell’economia. Le è mancata la volontà di farlo. Eviti quindi di fare paragoni scabrosi tirandosi fuori e attribuendo la responsabilità totale ad altri.
Infine, il giornalista Francesco Bei le attribuisce una dichiarazione, stamani su Repubblica, che se fosse vera potrebbe essere considerata criminale.
Secondo Lei la cancelliera Merkel si sarebbe pronunziata affinché tutte le popolazioni del Sud dell’Europa dovessero piangere per un po’. Adesso quel pò è passato e si può parlare di crescita.
Ripeto, se fosse vera sarebbe abnorme e criminale e non si capisce perché Lei l’abbia assecondata, perché è vero che una parte della popolazione del Sud Europa sta piangendo, ma si tratta di padri, madri, mogli, figli, fratelli e sorelle di tutti coloro che si sono suicidati perché l’ordine da Berlino era che certi europei piangessero per un po’.
PS. Maurizio Mannoni a Linea notte ha dichiarato che oggi i suicidi per motivi economici sono 3. Una vera strage vergognosa nell’indifferenza totale.
(Matematica – Proprietà commutativa)
La colpa è una brutta bestia, e nessuno se la vuole mai prendere
(Detto italiano)
****
No caro Professore,…non ci siamo. Né come essere umano, né come Professore,….trascuro poi il cattolico che ha pure il suo peso non indifferente.
E’ un innegabile verità che la responsabilità dei suicidi è in parte attribuibile a chi ha portato l’economia a questo stadio, ma non ci venga a raccontare la favoletta che la responsabilità non è anche di chi cerca di farla uscire da questo stadio.
Anche Lei porta la sua parte di responsabilità.
Dopo sei mesi Lei non ha ancora introdotto gli elementi necessari per tamponare, stabilizzare, invertire l’andamento della crisi economica.
Lei ha fatto una scelta operativa ben precisa e determinata, più volte ribadita da E. Scalfari e da Massimo Riva, il giornalista economico del quotidiano La Repubblica.
Lei ha scelto di muoversi in due tempi, il primo quello dell’austerità e della tassazione, il secondo quello della crescita.
Ed è qui che sta la sua responsabilità, ha sbagliato tipo di intervento rispetto alla gravità della malattia italiana.
Forse nel corso delle varie attività da Lei svolte si sarà occupato di tutto ad eccezione dell’economia industriale.
Il suo intervento doveva essere del tipo a 360 gradi mettendo immediatamente in campo una serie di provvedimenti che tenessero conto della reale situazione dell’ammalato Italia.
Quando si è accentuata la rivolta dell’Imu, una decina di giorni fa, Lei si è detto disponibile a soprassedere in parte al ricorso all’Imu, procedendo però come alternativa con l’introduzione della patrimoniale.
Quella stessa patrimoniale che Lei ha negato potesse fornire dati soddisfacenti, ..contraddicendosi in maniera plateale rispetto ad una dichiarazione da Lei rilasciata a Otto e mezzo alla conduttrice Lilli Gruber, un mese prima circa dell’incarico conferitoLe dal capo dello Stato.
In quell’occasione, alla insinuante domanda della giornalista bolzanina circa un Suo eventuale incarico a primo ministro, su quali provvedimenti intendesse mettere subito in atto qualora la nomina diventasse operativa, Lei rispose : <<Darò un dispiacere alla sinistra con la riforma delle pensioni,…e darò un dispiacere alla destra introducendo la patrimoniale>>
Per quanto riguarda il dispiacere alla sinistra Lei è stato puntualmente preciso come un orologio svizzero, ha subito messo mano alla riforma delle pensioni, una riforma più ideologica che economico finanziaria, se come ha sostenuto Panorama comporta un risparmio di 6 miliardi anno (2,9 secondo Repubblica)
La patrimoniale non l’ha mai varata e la sta usando solo come minaccia in alternativa all’Imu.
Lei ha avanzato l’ipotesi delle difficoltà oggettive a determinare lo stato patrimoniale tricolore. Inoltre, ha ritenuto che la parte finanziaria poteva essere facilmente spostata fuori dai confini nazionali.
La relazione della Banca d’Italia del 2010, rendeva noto che la ricchezza lorda privata degli italiani ammontava a 9.525 miliardi di euro. http://www.bancaditalia.it/statistiche/ ... _64_11.pdf
Quella ricchezza era detenuta per il 44,7 % del totale dal 10 % della popolazione.
Siamo di fronte quindi di fronte ad una ricchezza lorda di 4.258 miliardi di euro. Ed è per questo che il giornalista del Corriere della Sera, Maurizio Mucchetti, ha valutato la possibilità di poter ottenere un gettito di 200-300 miliardi. A quel 10 % di ricchi ne rimanevano ancora 4000 miliardi.
La legge sulla corruzione doveva essere attuata da subito evitando che dalle casse italiane fuoriuscissero 100 miliardi di euro - anno.
Ad oggi, dopo sei mesi Lei non ha ancora varato assolutamente nulla.
E’ stato valutato in modo concorde, destra/sinistra che dei 700 miliardi del patrimonio pubblico, 300 miliardi potevano essere ricavati a breve con la vendita degli stessi.
20 miliardi possono arrivare dal recupero dell’evasione fiscale.
Lei ha fatto arrivare ora Giavazzi per controllare 30 / 40 miliardi di euro (80 secondo Crosetto) che lo Stato da a pioggia ad imprese amiche, di cui immaginiamo un congruo ritorno per chi ne da la disposizione.
La vendita delle frequenze dopo 6 mesi non è ancora stata effettuata, 4 miliardi fanno comodo anche loro.
Bondi doveva essere arruolarlo allora. In questo modo bisognava tagliare subito 15 miliardi per gli F35. Se siamo sull’orlo del precipizio quella spesa non ce la possiamo permettere come non possiamo permetterci di mantenere soldati fuori dai confini nazionali. O stiamo fallendo o non stiamo fallendo, si decida.
La torta dei tagli della spesa pubblica è stata riportata da Repubblica la scorsa settimana e si tratta di 295 miliardi.
La vendita dei beni della mafia non può essere un opzional per chi deve fare cassa.
Il finanziamento pubblico dei partiti tramite rimborsi elettorali è piuttosto scandaloso.
Come vede Professore se Lei avesse messo in campo subito tutte queste misure, né la Bce, né la Ue, né il Fmi, né i mercati avrebbero avuto da ridire circa le reali intenzioni dell’Italia di mettere mano al suo risanamento.
Lo spread oggi sarebbe molto più basso, la liquidità non sarebbe al livello di suicidio, ma soprattutto Lei avrebbe dato una speranza a tutti coloro che dal primo gennaio 2012 si sono suicidati in Italia.
Lei non ha toccato le rendite finanziare di un certo livello e non ha nessunissima intenzione di farlo.
Come vede una parte di responsabilità la porta anche Lei. Non si può dopo sei mesi non aver disposto quei provvedimenti per il salvataggio dell’economia. Le è mancata la volontà di farlo. Eviti quindi di fare paragoni scabrosi tirandosi fuori e attribuendo la responsabilità totale ad altri.
Infine, il giornalista Francesco Bei le attribuisce una dichiarazione, stamani su Repubblica, che se fosse vera potrebbe essere considerata criminale.
Secondo Lei la cancelliera Merkel si sarebbe pronunziata affinché tutte le popolazioni del Sud dell’Europa dovessero piangere per un po’. Adesso quel pò è passato e si può parlare di crescita.
Ripeto, se fosse vera sarebbe abnorme e criminale e non si capisce perché Lei l’abbia assecondata, perché è vero che una parte della popolazione del Sud Europa sta piangendo, ma si tratta di padri, madri, mogli, figli, fratelli e sorelle di tutti coloro che si sono suicidati perché l’ordine da Berlino era che certi europei piangessero per un po’.
PS. Maurizio Mannoni a Linea notte ha dichiarato che oggi i suicidi per motivi economici sono 3. Una vera strage vergognosa nell’indifferenza totale.
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Re: La Questione Monti
La Repubblica dell'8 maggio 2012. - Pagina 3 - colonna 3 da sinistra - in alto.
L'allarme di Monti su Berlusconi
"Ma non accetterò logiche di scambio"
di Francesco Bei
<<La Germania - ha confidato il premier ad un amico - prima di accettare di discutere di crescita voleva che gli europei del Sud piangessero un pò>>
L'allarme di Monti su Berlusconi
"Ma non accetterò logiche di scambio"
di Francesco Bei
<<La Germania - ha confidato il premier ad un amico - prima di accettare di discutere di crescita voleva che gli europei del Sud piangessero un pò>>
Re: La Questione Monti
@camillobenso
Quello che scrivi ha indubbiamente senso , ma tu non pensi che se dovevamo tagliare gli stipendi agli statali sarebbe stata un'ecatombe ?
Con Monti è andata male, e senza?
I soliti noti cosa avrebbero escogitato a parte le solite scaramucce interne e i soliti intrallazzi fra di loro?
In che modo avrebbero salvato quelle vite?
Io continuo a credere che saremmo precipitati molto più in basso con molte più persone sul lastrico.
non sto dicendo che è il prezzo da pagare perchè anche 1 è troppo, ma le colpe vanno distribuite "equitaliamente" e l'elenco è lungo.
Quello che scrivi ha indubbiamente senso , ma tu non pensi che se dovevamo tagliare gli stipendi agli statali sarebbe stata un'ecatombe ?
Con Monti è andata male, e senza?
I soliti noti cosa avrebbero escogitato a parte le solite scaramucce interne e i soliti intrallazzi fra di loro?
In che modo avrebbero salvato quelle vite?
Io continuo a credere che saremmo precipitati molto più in basso con molte più persone sul lastrico.
non sto dicendo che è il prezzo da pagare perchè anche 1 è troppo, ma le colpe vanno distribuite "equitaliamente" e l'elenco è lungo.
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Re: La Questione Monti
Amadeus ha scritto:@camillobenso
non sto dicendo che è il prezzo da pagare perchè anche 1 è troppo, ma le colpe vanno distribuite "equitaliamente" e l'elenco è lungo.
anche i "sacrifici" andavano distribuiti "equitaliamente"...
invece Monti do Nascimiento e il suo governo di banchieri mannari hanno fatto pagare sempre i soliti tax payers...
mi pare che sia questo che abbia voluto dire @Tion...
oltre al fatto che ,son già passati 6 mesi e non stanno facendo assolutamente nulla per rlanciare l'economia e temo che non abbiamo neppure la più vaga idea di che provvedimenti prendere...
e i risultati si vedono:
da una parte una disoccupazione al 12 % reale,migliaia di aziende che chiudono,un PIL negativo.
dall'altra Beppe Grillo al 15%.
per chi non l'avesse capito:
son 2 facce della stessa medaglia....
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Re: La Questione Monti
camillobenso ha scritto:Cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia
(Matematica – Proprietà commutativa)
La colpa è una brutta bestia, e nessuno se la vuole mai prendere
(Detto italiano)
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No caro Professore,…non ci siamo. Né come essere umano, né come Professore,….trascuro poi il cattolico che ha pure il suo peso non indifferente. .
certamente.
però non si trascuri mai di evitare di confondere il cattolico italiano medio con il Cristianesimo,
errore che vedo spesso commettere:
son due cose che viaggiano su binari separati...ed in direzioni differenti.
grazie.
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Re: La Questione Monti
Camiilobenso e Shiloh avete entrambi ragione... il problema è che Monti e nessun altro PdC espresso dall'attuale Parlamento toccherebbero mai i grandi Patrimoni e le Lobbies di potere attuali... ergo l'unca soluzione è il rinnovamento che io spero passi da una grande alleanza di Sx con la parte ancora sana del PD, SEL, IDV e altre forze nuove di sinistra se invece il PD rimarrà ancorato ai Moderati proseguendo nella sua linea politica attuale allora tale rinnovamento arriverà col M5S inevitabilmente perchè la gente normale si è rotta di essere tartassata e presa in giro e rivuole il suo futuro e i soldi che in questi 20 anni i Banchieri, Politici corrotti, Imprenditori disonesti, Malavitosii e Evasori Fiscali vampiri gli hanno sottratto insieme al sangue...
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Re: La Questione Monti
Noi italiani, diversamente dagli altri Paesi europei, da almeno 14 anni non cresciamo economicamente. Quando Francia, Germania, Gran Bretagna crescevano con un Pil al 4/5 %,.. noi al massimo crescevamo dell’1,8 %. Questo è una dato riconosciuto da tutti.Amadeus ha scritto:@camillobenso
Quello che scrivi ha indubbiamente senso , ma tu non pensi che se dovevamo tagliare gli stipendi agli statali sarebbe stata un'ecatombe ?
Con Monti è andata male, e senza?
I soliti noti cosa avrebbero escogitato a parte le solite scaramucce interne e i soliti intrallazzi fra di loro?
In che modo avrebbero salvato quelle vite?
Io continuo a credere che saremmo precipitati molto più in basso con molte più persone sul lastrico.
non sto dicendo che è il prezzo da pagare perchè anche 1 è troppo, ma le colpe vanno distribuite "equitaliamente" e l'elenco è lungo.
Noi siamo tra i Paesi più corrotti del pianeta.
Noi abbiamo la classe politica peggiore d’Europa al pari di quella della Grecia.
In Germania si dimettono per una tesi di laurea copiata 30 anni prima, in Gran Bretagna si dimettono per aver caricato le spese di un Cd porno per il marito,..in Italia l’icona del comportamento dei politici è il Celeste che si sta esibendo in una serie di salti mortali per evitare di dimettersi.
Nella terra di Asterix, Sarkò ammette che la responsabilità della sconfitta è sua e si ritira dalla politica. Qui, i politici rimangono in carica per volontà divina, e non li schiodi neppure con l’impiego del Battaglione San Marco.
Noi italiani accettiamo a tutti i livelli, soprattutto a quelli istituzionali e politici la presenza di 4 organizzazioni criminali a livello planetario di cui una, la ‘ndrangheta, da almeno 8 anni è al vertice mondiale grazie all’attività di traffico delle armi, spaccio di droga, prostituzione. Le mafie in questa fase di crisi profonda si stanno mangiando le nostre aziende, le comprano per poco quando stanno fallendo, oppure ne diventano soci.
Le multinazionali se ne vanno, le imprese italiane delocalizzano, i titolari delle piccole aziende che resistono si suicidano, e noi facciamo avanzare la mafia a cui questa situazione sta perfettamente a pennello.
Come ha dichiarato Zagrebelsky, questa classe politica è fallita.
Chiunque fosse subentrato a Berlusconi, sia che si chiamasse Scaccabarozzi, Tagliabue, La Morte, Krugman, Stiglitz, Barroso, Bonocore, Esposito o Monti, aveva l’obbligo tecnico di affrontare a 360 gradi la profonda malattia italiana che non ha pari in Europa e che soffre dell’aggravamento di una crisi internazionale peggiore di quella del ’29.
Non va assolutamente trascurato che a fine settembre 2011, l’Ocse aveva denunciato che l’Italia era in recessione.
Nessuno e io per primo, nulla avrebbe avuto da ridire se Napolitano avesse conferito l’incarico al medico agopunturista Scilipoti, che di economia non sa un emerito razzo. Ci saremmo solo dovuti rassegnare al peggio.
Ma un economista di caratura internazionale, anche se si è occupato di tutto nella sua lunga carriera fuorché di economia industriale, non poteva non tenere conto dei dati al 16 novembre 2011.
I soldi Monti per tamponare la situazione li doveva chiedere immediatamente a chi li ha e non a chi non li ha.
Catricalà ha denunciato a Ballarò che quando sono arrivati loro le casse erano vuote.
Dal punto di vista strettamente tecnico operativo pratico, gli stipendi agli statali potevano ipoteticamente saltare sia con la scelta dei tempi di approvazione della legge di riforma delle pensioni sia con la scelta dei tempi di approvazione della legge patrimoniale.
Gli stipendi sono arrivati ugualmente perché il problema non era reale ma di comunicazione per forzare un’azione prefissata.
La scelta di Monti è stata di tipo ideologico in perfetto ossequio agli ambienti a cui è strettamente legato.
La riforma delle pensioni porta ad un risparmio su base annua di 6 miliardi di euro secondo Panorama, 5 secondo Donadi Idv, (vedi Youtube che ho pubblicato stamani), 2,9 miliardi secondo La Repubblica.
Visto che avevamo la corda al collo tecnicamente ci siamo trovati a scegliere tra 6 miliardi risparmiati in un anno con le pensioni e un gettito a 30 giorni di almeno 100 miliardi subito da parte della patrimoniale. Gli altri 100 miliardi potevano essere spalmati nei mesi successivi. Monti ha scelto 6 miliardi su 100.
Se hai la corda al collo anche signora Pina, la mitica casalinga di Voghera cui spetterebbe il Nobel in economia domestica, avrebbe immediatamente messo sul mercato le frequenze per fare cassa (4 miliardi)
Dopo sei mesi la buona Passera non ha ancora concluso niente e Monti sta chiudendo un occhio.
Monti sta viaggiando sull’autobus Italia con il serbatoio bucato.
E’ completamente inutile mettere soldi in cassa se poi escono dal buco del serbatoio.
La legge anticorruzione che avrebbe dovuto immediatamente chiudere il buco del serbatoio dello Stato ad oggi non è ancora stata varata.
La situazione è decisamente più grave di quella che ci viene raccontata anche se i dati di calo di produzione, vendita e occupazione dei primi tre mesi sono tutti negativi.
L’economia è matematica, e i risultati della manovra Tremonti-Berlusconi prima, di 56 miliardi di tasse e 27 di tagli di spesa, e quella Monti, di 17 miliardi di tasse e 13 di tagli non possono che dare questi risultati.
E non sono stati ancora toccati gli effetti dell’Imu. Gli italiani non se ne sono ancora resi conto del tutto di quello che comporterà.
Ecco perché Monti doveva subito aggredire il sistema con la patrimoniale.
Il problema è quello di sempre da qualche milione di anni senza soluzione di continuità,….se è vera la teoria di Darwin.
In alto mare lo squalo si nutre sempre di pesci più piccoli.
Non risulta a nessuno che una sogliola si sia mangiata uno squalo.
In che modo avrebbero salvato quelle vite?
Innanzitutto con la patrimoniale, una delle manovre più rapide per mettere soldi nelle casse dello Stato.
Poi ci stanno quei 200 miliardi dati dalla Bce alle banche italiane.
Una persona avveduta, a cui sia rimasto un briciolo di umanità da qualche parte, avrebbe obbligato le banche a fare un credito immediato allo Stato.
La manovra più rapida per rimettere in circolazione il contante sarebbe stata quella di pagare i debiti pregressi dello Stato verso le imprese.
Mettere in circolo nel di un paio di settimane dai 70 a 90 miliardi alle imprese sarebbe stato ossigeno immediato.
Se poi ti batti per una manovra concentrica a 360 gradi in cui privilegi l’impresa e quindi l’occupazione, crei speranza.
I suicidi che si susseguono dall’inizio dell’anno è perché questa speranza è stata fatta morire. La paura dell’avvenire e il tunnel senza uscita dominano in questi giorni la realtà di molti italiani.
Certo, dagli squali non puoi pretendere che capiscano,……….altrimenti che squali sarebbero?
Chi c’è in linea
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