Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?

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camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

cielo 70 ha scritto:
camillobenso ha scritto:
cielo 70 ha scritto:Comunque non si deve rompere con la sinistra del Pd.

Perché????


Può essere definita di sinistra quella dem, quando ha sempre pensato alla propria poltrona per via del lauto compenso mensile??????
Che doveva fare? Andarsene da un partito e farne un altro non è facile. Si è visto con Sinistra italiana o Civati.


Caro cielo70,

concordo con te che non sia facile costruire un partito. Soprattutto in una fase storica come questa, in cui tutti i valori del dopoguerra sono stati cancellati, la società è stata completamente narcotizzata.

Dove chi ci potrebbe votare si è convinto che oramai sono tutti uguali, sono tutti ladri, rubano tutti senza distinzione di casacca.
Ma…:

1) Molto probabilmente, per il semplice fatto che sono vecchio, il mio giudizio è viziato non poco dall’immagine, sempre ben presente, dell’ultimo Berlinguer, che ancorato con un braccio ai cancelli della Fiat di Lungo Stura Lazio di Torino, arringava i lavoratori in lotta.
Bersani, Cuperlo, Orfini, & Co, non ce li vedo proprio.


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camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

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2) Sulla prima pagina del Fatto Quotidiano.it, in questo momento possiamo leggere:

“Verdini e i suoi? Li consideravamo il diavolo
Ora il Partito democratico dica cosa è cambiato”

Capacchione, cronista anticamorra e senatrice dem: ‘Abbiamo un’altra idea sul suo modo di fare politica?’
NAPOLI, ALA SOSTIENE IL PD E CANDIDA FIGLIO DEL BOSS: “E’ PRESENTABILE, OGNUNO RISPONDE PER SÉ”




Io capisco, ma non condivido per niente, Mussoloni, che ha accettato la mission di far fuori definitivamente, nel PD, tutti coloro che avevano una matrice di sinistra.
Lui è un avventuriero, come ce ne sono stati tanti nel passato, disposto a tutto pur di soddisfare il suo ego personale.

Dobbiamo ammettere che una certa destra è più intelligente della sinistra.

Dati alla mano, quella destra ha fatto fuori la sinistra ovunque.

I fascisti non hanno mai accettato di buon grado la defenestrazione del loro movimento e del loro DUCE, Benito Mussolini, in sostituzione di un’Italia Repubblicana.

Se digiti, come ho fatto poc’anzi su Google: Tentativi di Colpo di Stato in Italia, potrai leggere:

Piano Solo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il Piano Solo fu un tentativo di colpo di Stato, ideato dal capo dell'Arma dei Carabinieri, il generale Giovanni De Lorenzo durante la crisi del I governo Moro.. (25 marzo 1964)

https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Solo

I vecchietti come me del forum, lo vennnero a sapere dall’Espresso, quando era ancora in formato gigante.

La sua scoperta pubblica si ebbe soltanto qualche anno dopo, grazie ad alcuni articoli L'Espressodiretto da Eugenio Scalfari, che diede inizio a una campagna giornalistica che ricostruiva le vicende del «bimestre nero» dandone i connotati di un golpe incompiuto ma innegabile[3]. Alla «bomba» dell'Espresso seguirono una causa giudiziaria tra De Lorenzo da una parte, Scalfari e Lino Jannuzzi (autore degli articoli) dall'altra; dopo una condanna dei giornalisti in primo grado tutto si concluse con una remissione di querela[3].


Golpe Borghese
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Con golpe Borghese (citato anche come golpe dei forestali o golpe dell'Immacolata) si indica un tentato colpo di Stato in Italia durante la notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970 (chiamata anche notte di Tora Tora, in ricordo dell'attacco giapponese a Pearl Harbor del 7 dicembre1941) e organizzato da Junio Valerio Borghese, sotto la sigla Fronte Nazionale, in stretto rapporto con Avanguardia Nazionale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Golpe_Borghese


Ciampi: "La notte del '93
con la paura del golpe"

Parla l'ex presidente della Repubblica: "Alle quattro di notte parlai con Scalfaro al Quirinale e gli dissi 'dobbiamo reagire'. Grasso dice cose giuste"
di MASSIMO GIANNINI
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... e-4418306/


Resisi conto della incapacità dei loro membri a portare a termine un Colpo di Stato attuato nel modo classico conosciuto, qualche intelligenza della destra preferì un tempo di attuazione più lungo ma più proficuo.

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camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

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2) Sulla prima pagina del Fatto Quotidiano.it, in questo momento possiamo leggere:

“Verdini e i suoi? Li consideravamo il diavolo
Ora il Partito democratico dica cosa è cambiato”

Capacchione, cronista anticamorra e senatrice dem: ‘Abbiamo un’altra idea sul suo modo di fare politica?’
NAPOLI, ALA SOSTIENE IL PD E CANDIDA FIGLIO DEL BOSS: “E’ PRESENTABILE, OGNUNO RISPONDE PER SÉ”




Io capisco, ma non condivido per niente, Mussoloni, che ha accettato la mission di far fuori definitivamente, nel PD, tutti coloro che avevano una matrice di sinistra.
Lui è un avventuriero, come ce ne sono stati tanti nel passato, disposto a tutto pur di soddisfare il suo ego personale.

Dobbiamo ammettere che una certa destra è più intelligente della sinistra.

Dati alla mano, quella destra ha fatto fuori la sinistra ovunque.

I fascisti non hanno mai accettato di buon grado la defenestrazione del loro movimento e del loro DUCE, Benito Mussolini, in sostituzione di un’Italia Repubblicana.

Se digiti, come ho fatto poc’anzi su Google: Tentativi di Colpo di Stato in Italia, potrai leggere:

Piano Solo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il Piano Solo fu un tentativo di colpo di Stato, ideato dal capo dell'Arma dei Carabinieri, il generale Giovanni De Lorenzo durante la crisi del I governo Moro.. (25 marzo 1964)

https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Solo

I vecchietti come me del forum, lo vennnero a sapere dall’Espresso, quando era ancora in formato gigante.

La sua scoperta pubblica si ebbe soltanto qualche anno dopo, grazie ad alcuni articoli L'Espresso diretto da Eugenio Scalfari, che diede inizio a una campagna giornalistica che ricostruiva le vicende del «bimestre nero» dandone i connotati di un golpe incompiuto ma innegabile[3]. Alla «bomba» dell'Espresso seguirono una causa giudiziaria tra De Lorenzo da una parte, Scalfari e Lino Jannuzzi (autore degli articoli) dall'altra; dopo una condanna dei giornalisti in primo grado tutto si concluse con una remissione di querela[3].


Golpe Borghese
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Con golpe Borghese (citato anche come golpe dei forestali o golpe dell'Immacolata) si indica un tentato colpo di Stato in Italia durante la notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970 (chiamata anche notte di Tora Tora, in ricordo dell'attacco giapponese a Pearl Harbor del 7 dicembre1941) e organizzato da Junio Valerio Borghese, sotto la sigla Fronte Nazionale, in stretto rapporto con Avanguardia Nazionale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Golpe_Borghese


Ciampi: "La notte del '93
con la paura del golpe"

Parla l'ex presidente della Repubblica: "Alle quattro di notte parlai con Scalfaro al Quirinale e gli dissi 'dobbiamo reagire'. Grasso dice cose giuste"
di MASSIMO GIANNINI
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... e-4418306/


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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

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Quando si presenta sulla scena politica Berlusconi nel 1993, dopo il fallimento del Golpe sopra riportato, la destra intuisce che Silvietto è l’uomo adatto per realizzare i loro piani.

Con lui, Gelli realizza buona parte del suo piano di “Rinascita democratica”.

Facendogli fare in pratica i cavoli suoi, sfascia l’Italia.

Tanto che l’agente della CIA Napolitano, su input dall’alto, mette fine all’avventura berlusconiana dopo quasi un ventennio puntando su un uomo della Trilaterale, di Bildelberg, di Aspen. Mario Monti.

Che non fa altro che portare avanti i piani dell’Aristocrazia nera.

Se il salumiere che guida la Lega Nord, Matteo Salvini, ne capisse di più di politica, non si accanirebbe come sta facendo con la Fornero, circa la legge che porta il suo nome.

I furbastri del potere, hanno dettato i termini di una legge a una docente qualsiasi proveniente dalla società civile, scelta per portarsi in eterno le colpe di un provvedimento voluto dall’oligarchia del potere.

Non hanno neppure intaccato il loro pupillo, Mario Monti, perché pensavano durasse di più.

Anche se in maniera risicata, l’incarico di primo ministro dopo le elezioni politiche del 2013 spettava a Bersani, anche se a mio avviso non aveva la stoffa per reggere l’impegno politico, per altro molto delicato.

Ma Bersani, anche se abbondantemente annacquato dal suo colore originale, il rosso, era ancora troppo di sinistra per i gusti dell’Aristocrazia nera che aveva ben altri programmi.

E su questo se ne incaricò Napolitano, che fece fuori Bersani e diede l’incarico a Enrico Letta, uomo di Bilderberg, della Trilaterale, di Aspen.

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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

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Io sto aspettando da mò, che qualcuno mi spieghi in modo esaudiente perché è avvenuto il Golpe Bianco che va sotto il nome #ENRICOSTAISERENO.

Avallato ovviamente dal solito agente della CIA, e membro della loggia Three Eyes

(Prova a digitare, sempre su Google:

- Napolitano e la massoneria
- Napolitano agente anglo americano)


Perché Letta doveva essere sostituito con un incapace che non era mai stato eletto in Parlamento???

E’ una risposta che gradirei conoscere.

Mussoloni doveva completare l’opera di distruzione iniziata da Berlusconi.

E’ per questo che è andato trionfante in Europa portando lo scalpo dell’abolizione dell’articolo 18.

Ma adesso sta proseguendo con la privatizzazione dell’acqua, già fatto, ed iniziando con la privatizzazione della Sanità. (Vedi articolo di Paolo Barnard sulla PROCTOPOLITICA del PD).

Ora, ovviamente uno di sinistra, si aspettava che i suoi rappresentanti in Parlamento non fossero della tresca dell’Aristocrazia Nera, o come qualcuno chiama “Tecnonazisti Ue”.

E’ IMPENSABILE PENSARE CHE CHI RAPPRESENTA LA SINISTRA POSSA RIMANERE ALL’INTERNO DI UN PARTITO DI DESTRA CON UN CAPO DI DESTRA CHE FA ALLEANZE SOLO CON LA DESTRA (ALFANO-VERDINI) E FA UNA POLITICA DI DESTRA.

SUI QUOTIDIANI E’ STATO FATTO NOTARE CHE LA SINISTRA DEM, BRONTOLA, BRONTOLA, MA POI ALLA FINE SI PIEGA A TUTTI I DICTAT DELLA DESTRA.
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

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Referendum, Bersani: "Se Pd diviso, io libero"
"Se si cambiano le carte in tavola, se si costruisce una strategia per cui l’esito è spaccare il campo democratico allora mi sento libero. Basta demagogia, si è passato il segno"


Claudio Torre - Mar, 24/05/2016 - 00:17
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"Se si cambiano le carte in tavola, se si costruisce una strategia per cui l’esito è spaccare il campo democratico allora mi sento libero.


Basta demagogia, si è passato il segno". Così Pier Luigi Bersani, a Piazza Pulita, invita il governo ad "abbassare i toni" nella campagna in vista del referendum.

Poi l'ex segretaro del Pd attacca la Boschi dopo al sua frase sui partigiani, in cui affermava che "quelli veri" avrebbero votato sì in autunno: "Questa frase della ministra Boschi è stata offensiva in modo sanguinoso per tanti anziani e partigiani, quindi adesso mettiamo i freni e pensiamoci un attimo alla conduzione di questo partito". "Rivolgiamoci alla gente che pensa di votare no con un passo avanti, per esempio presentando una proposta di legge per l'elezione diretta dei senatori", ha aggiunto Bersani. Ma qui arriva il passaggio più duro: "Se l'obiettivo, ha spiegato l'ex segretario Pd, non è la riforma ma diventa altro, ad esempio legare l'esito al destino del governo, o costruire futuri schieramenti politici", a quel punto lui si sentirà libero rispetto alla sua decisione di votare sì al referendum. "Chi dice no -ha aggiunto - non è ostile al superamento del bicameralismo ma obietta un eccesso di centralismo o, come obietto anche io, nel combinato disposto con l'Italicum deforma in parte il meccanismo democratico".
iospero
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da iospero »

camillobenso ha scritto:Referendum, Bersani: "Se Pd diviso, io libero"
"Se si cambiano le carte in tavola, se si costruisce una strategia per cui l’esito è spaccare il campo democratico allora mi sento libero. Basta demagogia, si è passato il segno"


Claudio Torre - Mar, 24/05/2016 - 00:17
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"Se si cambiano le carte in tavola, se si costruisce una strategia per cui l’esito è spaccare il campo democratico allora mi sento libero.


Basta demagogia, si è passato il segno". Così Pier Luigi Bersani, a Piazza Pulita, invita il governo ad "abbassare i toni" nella campagna in vista del referendum.

Poi l'ex segretaro del Pd attacca la Boschi dopo al sua frase sui partigiani, in cui affermava che "quelli veri" avrebbero votato sì in autunno: "Questa frase della ministra Boschi è stata offensiva in modo sanguinoso per tanti anziani e partigiani, quindi adesso mettiamo i freni e pensiamoci un attimo alla conduzione di questo partito". "Rivolgiamoci alla gente che pensa di votare no con un passo avanti, per esempio presentando una proposta di legge per l'elezione diretta dei senatori", ha aggiunto Bersani. Ma qui arriva il passaggio più duro: "Se l'obiettivo, ha spiegato l'ex segretario Pd, non è la riforma ma diventa altro, ad esempio legare l'esito al destino del governo, o costruire futuri schieramenti politici", a quel punto lui si sentirà libero rispetto alla sua decisione di votare sì al referendum. "Chi dice no -ha aggiunto - non è ostile al superamento del bicameralismo ma obietta un eccesso di centralismo o, come obietto anche io, nel combinato disposto con l'Italicum deforma in parte il meccanismo democratico".

Allora Bersani che farà ?
La proposta di legge per l'elezione diretta dei sentori in questi 4 mesi che mancano al referendum non sarà fatta e neanche una correzione dell'Italiacum , e poi è chiaro che l'esito del referendum sarà legato
al destino del governo, QUINDI Bersani voterà NO .
lilly
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da lilly »

Purtroppo il passaggio alla democrazia compiuta non è mai lineare perche esistono flussi e riflussi.La strada è ancora lunga e irta di ostacoli.Pulcinella per ex faceva le prove se a certe cose non ci si passa non si capiscono cosa sono
camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

PIER, LA FURIA.

FINO A QUANDO?????




Email
RITRATTO
La metamorfosi di Pier Luigi Bersani: il mite ex segratario Pd ora è una furia
Chiede di abbassare i toni e di modificare l’Italicum. Si indigna, si dice stupito. E anche se i renziani non gli concedono nulla, l'esponente della minoranza dem non molla
DI LUCA SAPPINO
27 maggio 2016



http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... =HEF_RULLO
camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

LA RISPOSTA DI MUSSOLONI




Italicum, Renzi alla minoranza Pd: “Legge elettorale non si discute, nessun collegamento con referendum”

Politica
Dal Giappone, dove è impegnato per la conferenza conclusiva del G7, il presidente del Consiglio risponde a Bersani che si è detto disponibile a votare sì alla consultazione di ottobre in cambio del doppio turno di collegio. Secco il rifiuto del premier-segretario: "Sistema elimina il rischio degli inciuci permanenti. Polemiche interne sulle riforme sono autoreferenziali"
di F. Q. | 27 maggio 2016
COMMENTI (192)


“L’Italicum non si discute”. Da Ise-Shima, in Giappone, dove è impegnato per la conferenza conclusiva del G7, il presidente del Consiglio Matteo Renzi risponde a Pier Luigi Bersani. Ieri l’ex segretario si era detto disponibile a votare sì al referendum costituzionale di ottobre a patto che il governo sostituisca la legge elettorale – approvata con tanta fatica – con il doppio turno di collegio, cioè il sistema francese che da anni è la proposta del Partito democratico. Una proposta bocciata già ieri dai vertici democratici, Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini, su cui oggi il premier torna, spiegando il perché l’Italicum è intoccabile. “Dà la certezza a chi arriva prima di governare – dice Renzi – E’ una legge molto semplice che dice che chi vince le elezioni può governare, è fondamentale nel rapporto tra politici e persone. Ed elimina il rischio degli inciuci permanenti“. Per il premier-segretario, inoltre, “non può esserci nessun collegamento tra legge elettorale e referendum costituzionale”. Ma “chi vuole votare no ha tutto diritto di farlo…”.


“Abbiamo offerto ai cittadini la possibilità di essere arbitri del proprio futuro, loro decideranno – aggiunge Renzi – Sono convinto che lo faranno come dicono loro non come viene suggerito da un capo di un partito o l’altro”. “Nessuno che sostiene la forza della politica può votare contro – prosegue – è la più grande riforma di riduzione del costo della politica. Se vince il no ci teniamo le regioni come sono, se vince il sì c’è una riduzione dei politici e del costo dei consiglieri regionali. E’ una sfida grossa”.

E alla minoranza Pd dice che “c’è un governo in Italia che sta realizzando alcune riforme ferme da anni. Che il massimo della discussione sia la modalità di designazione dei parlamentari, un dibattito interno e autoreferenziale della classe politica, mi lascia perplesso: se a la discussione interna del principale partito deve essere le modalità, capisco le ansie, ma mi sembra riduttivo” invece di affrontare il “vero dibattito della sinistra nel mondo tra libertà e uguaglianza”.

Ma Renzi parla a tutto campo e tocca anche il tema migranti, dopo i naufragi delle ultime ore nel Canale di Sicilia e dopo gli interventi da parte dei mezzi della Marina italiana che hanno permesso di salvare oltre 4mila persone in poco meno di due giorni. Per il premier “parlare di emergenza migranti al momento è fuori luogo”, visti i numeri degli arrivi, agevolati dalle condizioni meteo e del mare, che sono in linea con quelli dello scorso anno. Il premier lancia però un appello alla comunità internazionale: “Bisogna passare ora dalla fase della condivisione a quella della concretezza” . Questa la risposta a chi gli chiede un commento sulla posizione dei leader che hanno condiviso la questione immigrazione come ‘sfida globale‘, offrendo il loro sostegno. “Il Migration Compact va bene” ora “aspettiamo la fase di concretizzazione” per iniziare a lavorare con i primi paesi che sono stati già individuati, come il Niger. Quelli sotto la fascia subshariana, interessati a lavorare con Ue”. “Speriamo che da qui al prossimo Consiglio Ue tra un mese la questione non sia solo un tema sul tavolo ma ci sia un messaggio concreto dell’Ue”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05 ... m/2770875/
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