Renzi
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
oi17425 • un'ora fa
non riesco a capire cosa c'entra uno così col pd e peggio ancora con la sinistra.
9 • Rispondi•Condividi ›
Avatar
macduff oi17425 • 10 minuti fa
Ma lui è democristiano. Manovrato dal Piduista. Le riforme sono sempre quelle di Gelli.
2 • Rispondi•Condividi ›
Avatar
schiser oi17425 • 36 minuti fa
col pd c'entra tutto, con la sinistra un po' meno.
9 • Rispondi•Condividi ›
−
Avatar
Alessandro oi17425 • un'ora fa
Renzi è antitetico alla sinistra. Una volta la sinistra era il partito degli operai, adesso Renzi privilegia le banche e le lobby.
13 • Rispondi•Condividi ›
Avatar
talia oi17425 • un'ora fa
Niente infatti non c'entra niente ,ma esegue !
2 • Rispondi•Condividi ›
non riesco a capire cosa c'entra uno così col pd e peggio ancora con la sinistra.
9 • Rispondi•Condividi ›
Avatar
macduff oi17425 • 10 minuti fa
Ma lui è democristiano. Manovrato dal Piduista. Le riforme sono sempre quelle di Gelli.
2 • Rispondi•Condividi ›
Avatar
schiser oi17425 • 36 minuti fa
col pd c'entra tutto, con la sinistra un po' meno.
9 • Rispondi•Condividi ›
−
Avatar
Alessandro oi17425 • un'ora fa
Renzi è antitetico alla sinistra. Una volta la sinistra era il partito degli operai, adesso Renzi privilegia le banche e le lobby.
13 • Rispondi•Condividi ›
Avatar
talia oi17425 • un'ora fa
Niente infatti non c'entra niente ,ma esegue !
2 • Rispondi•Condividi ›
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
9 agosto 2016 | di F. Q.
Renzi, antropologa Signorelli: “Sua famiglia emblema della peggiore piccola borghesia assatanata per il potere”
“La famiglia Renzi socio-antropologicamente è un caso abbastanza rappresentativo ed emblematico della piccola borghesia clientelare e scalatrice italiana. O meglio: è rappresentativa della parte peggiore di quella piccola borghesia“. Sono le caustiche parole dell’antropologa Amalia Signorelli, ospite de L’aria D’Estate (La7), a proposito della famiglia di Matteo Renzi. “Ci hanno fatto assistere a una scena grottesca” – continua – “Prima esistevano delle piccole virtù chiamate ‘discrezione’, ‘pudore’, ‘saper farsi da parte quando arriva il momento’. Non mi piace questo assatanamento per il potere. Ma io dico a Renzi: Vergognati. C’hai potere in tutta Italia. Se tuoi padre non sa che fare e si vuole divertire in qualche modo, compragli un cane“. E chiosa: “Da queste persone ai quali si danno stipendi di stralusso, aerei personali per fare lo show a Rio De Janeiro, vantaggi di ogni genere, bisognerebbe avere almeno un po’ di discrezione e di buon gusto, se non di onestà. Qui chiedere l’onestà è effettivamente una esagerazione”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/08/ ... re/551259/
Renzi, antropologa Signorelli: “Sua famiglia emblema della peggiore piccola borghesia assatanata per il potere”
“La famiglia Renzi socio-antropologicamente è un caso abbastanza rappresentativo ed emblematico della piccola borghesia clientelare e scalatrice italiana. O meglio: è rappresentativa della parte peggiore di quella piccola borghesia“. Sono le caustiche parole dell’antropologa Amalia Signorelli, ospite de L’aria D’Estate (La7), a proposito della famiglia di Matteo Renzi. “Ci hanno fatto assistere a una scena grottesca” – continua – “Prima esistevano delle piccole virtù chiamate ‘discrezione’, ‘pudore’, ‘saper farsi da parte quando arriva il momento’. Non mi piace questo assatanamento per il potere. Ma io dico a Renzi: Vergognati. C’hai potere in tutta Italia. Se tuoi padre non sa che fare e si vuole divertire in qualche modo, compragli un cane“. E chiosa: “Da queste persone ai quali si danno stipendi di stralusso, aerei personali per fare lo show a Rio De Janeiro, vantaggi di ogni genere, bisognerebbe avere almeno un po’ di discrezione e di buon gusto, se non di onestà. Qui chiedere l’onestà è effettivamente una esagerazione”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/08/ ... re/551259/
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
A conferma della Signorelli:
10 agosto 2016 | di Gisella Ruccia
Pd, Renzi all’attacco di D’Alema: “Se si fosse impegnato non avremmo avuto Berlusconi al governo”
“Se D’Alema avesse messo un decimo dell’impegno che ha messo per combattere i suoi compagni di partito, come Prodi o il sottoscritto, nel combattere Berlusconi, non avremmo avuto Berlusconi al governo. Ma D’Alema è uno specialista in competizioni interne”. E’ la stoccata che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rivolge a Massimo D’Alema, nel corso di un’intervista rilasciata al direttore del TgLa7, Enrico Mentana, sul palco della festa dell’Unita’ di Casalgrande (Reggio Emilia). Cogliendo al balzo una battuta del giornalista sulle rottamazioni, Renzi si toglie il suo sassolino dalla scarpa. E chiosa ironicamente: “La mia è una risposta coi baffi”
video:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/08/ ... no/551519/
Oltre essere assaanato di potere, deve terminare la cura che gli stavano facendo, quando è scappato dal Reparto Neuro-Infantile.
10 agosto 2016 | di Gisella Ruccia
Pd, Renzi all’attacco di D’Alema: “Se si fosse impegnato non avremmo avuto Berlusconi al governo”
“Se D’Alema avesse messo un decimo dell’impegno che ha messo per combattere i suoi compagni di partito, come Prodi o il sottoscritto, nel combattere Berlusconi, non avremmo avuto Berlusconi al governo. Ma D’Alema è uno specialista in competizioni interne”. E’ la stoccata che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rivolge a Massimo D’Alema, nel corso di un’intervista rilasciata al direttore del TgLa7, Enrico Mentana, sul palco della festa dell’Unita’ di Casalgrande (Reggio Emilia). Cogliendo al balzo una battuta del giornalista sulle rottamazioni, Renzi si toglie il suo sassolino dalla scarpa. E chiosa ironicamente: “La mia è una risposta coi baffi”
video:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/08/ ... no/551519/
Oltre essere assaanato di potere, deve terminare la cura che gli stavano facendo, quando è scappato dal Reparto Neuro-Infantile.
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
MEDIA & REGIME
Boschi, tra cosce e incompetenza non vedo connessioni
Media & Regime
di Amalia Signorelli | 12 agosto 2016
COMMENTI (1029)
Amalia Signorelli
Antropologa
Post | Articoli
Mi chiedo come farebbero gli uomini (Sì, sì, non tutti, ci sono pure quelli bravi e buoni, lo so) ad articolare un discorso su un aspetto qualsiasi della metà femminile dell’umanità, se le donne non avessero una anatomia. Intendo proprio anatomia, non autonomia. Fateci caso: quando si parla di donne, la loro anatomia fornisce gran parte degli elementi del discorso. Il vocabolario, le definizioni, gli elementi dei paragoni, le metafore e le analogie, le immagini di sintesi e via elencando. E non importa quanto astratto sia il concetto: è sempre attraverso una immagine del soma che esso viene formulato e comunicato.
Si arriva così al punto che, per satireggiare, mettere alla berlina, deridere, rendere ridicola (scegliete voi) l’incompetenza e l’arroganza di una ministra, si parla delle sue cosce. Ora qualcuno mi dovrebbe spiegare qual è il nesso semantico che lega le cosce all’incompetenza e all’arroganza.
Longilinee o paffutelle che siano, non riesco a vederne né i nessi oggettivi, operativi né quelli metaforici o analogici con l’incompetenza costituzionale, l’insensibilità istituzionale, la presunzione, l’arroganza, l’egocentrismo spinto fino alla sordità totale ai segnali che le arrivano dall’ambiente, tutte ‘qualità’ queste ultime che non fanno certo difetto alla ministra.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08 ... i/2971560/
Boschi, tra cosce e incompetenza non vedo connessioni
Media & Regime
di Amalia Signorelli | 12 agosto 2016
COMMENTI (1029)
Amalia Signorelli
Antropologa
Post | Articoli
Mi chiedo come farebbero gli uomini (Sì, sì, non tutti, ci sono pure quelli bravi e buoni, lo so) ad articolare un discorso su un aspetto qualsiasi della metà femminile dell’umanità, se le donne non avessero una anatomia. Intendo proprio anatomia, non autonomia. Fateci caso: quando si parla di donne, la loro anatomia fornisce gran parte degli elementi del discorso. Il vocabolario, le definizioni, gli elementi dei paragoni, le metafore e le analogie, le immagini di sintesi e via elencando. E non importa quanto astratto sia il concetto: è sempre attraverso una immagine del soma che esso viene formulato e comunicato.
Si arriva così al punto che, per satireggiare, mettere alla berlina, deridere, rendere ridicola (scegliete voi) l’incompetenza e l’arroganza di una ministra, si parla delle sue cosce. Ora qualcuno mi dovrebbe spiegare qual è il nesso semantico che lega le cosce all’incompetenza e all’arroganza.
Longilinee o paffutelle che siano, non riesco a vederne né i nessi oggettivi, operativi né quelli metaforici o analogici con l’incompetenza costituzionale, l’insensibilità istituzionale, la presunzione, l’arroganza, l’egocentrismo spinto fino alla sordità totale ai segnali che le arrivano dall’ambiente, tutte ‘qualità’ queste ultime che non fanno certo difetto alla ministra.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08 ... i/2971560/
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
L'IMPERATORE DEI CACCIABALLEROS
INCHIESTA
L'odissea delle partenze: dalla Pontina alla Salerno-Reggio le vacanze si fanno in cantiere
Inaugurazioni, annunci, foto di gruppo col premier. Eppure per le strade Anas è sempre l’epoca di lavori infiniti, eterni ritardi e rincari milionari
DI GIANFRANCESCO TURANO
12 agosto 2016
Leggi e vedi:
http://espresso.repubblica.it/attualita ... =HEF_RULLO
INCHIESTA
L'odissea delle partenze: dalla Pontina alla Salerno-Reggio le vacanze si fanno in cantiere
Inaugurazioni, annunci, foto di gruppo col premier. Eppure per le strade Anas è sempre l’epoca di lavori infiniti, eterni ritardi e rincari milionari
DI GIANFRANCESCO TURANO
12 agosto 2016
Leggi e vedi:
http://espresso.repubblica.it/attualita ... =HEF_RULLO
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
L'IMPERATORE DEI CACCIABALLEROS E GIOVANNI SARTORI
Un governo di incompetenti guidato da un incompetente, Giovanni ...
http://www.lintellettualedissidente.it/ ... un-incompe...
26 feb 2014 - Conversazione con Giovanni Sartori di Francesco Bonazzi per Dagospia''Un governo di incompetenti guidato da un incompetente''. Quando ...
SARTORI: “ABBIAMO UN GOVERNO DI INCOMPETENTI GUIDATO ...
https://imprese5s.wordpress.com/.../sar ... tenti-guid...
25 feb 2014 - SARTORI: "ABBIAMO UN GOVERNO DI INCOMPETENTI GUIDATO DA UN INCOMPETENTE". VI SPIEGO IL PERCHE' ...
Il caso. Sartori stronca Renzi: “Governo di incompetenti”. Pieraccioni ...
http://www.barbadillo.it/20307-il-caso- ... eraccioni/
26 feb 2014 - Sartori stronca Renzi: “Governo di incompetenti”. ... Matteo I e tuona: “Questo è un governo di incompetenti guidato da un incompetente”.
Sartori bum! Bum!: ''un governo di incompetenti guidato da un ...
http://www.finanzaonline.com › Forum › Discussioni libere › Arena Politica
25 feb 2014 - attenzione amici a 5 stelle a sparare su renzi qualcuno si ritrovera' stranamente alleato ed in sintonia con i piu' vecchi bacucchi di sto paese.
Un governo di incompetenti guidato da un incompetente, Giovanni ...
http://www.lintellettualedissidente.it/ ... un-incompe...
26 feb 2014 - Conversazione con Giovanni Sartori di Francesco Bonazzi per Dagospia''Un governo di incompetenti guidato da un incompetente''. Quando ...
SARTORI: “ABBIAMO UN GOVERNO DI INCOMPETENTI GUIDATO ...
https://imprese5s.wordpress.com/.../sar ... tenti-guid...
25 feb 2014 - SARTORI: "ABBIAMO UN GOVERNO DI INCOMPETENTI GUIDATO DA UN INCOMPETENTE". VI SPIEGO IL PERCHE' ...
Il caso. Sartori stronca Renzi: “Governo di incompetenti”. Pieraccioni ...
http://www.barbadillo.it/20307-il-caso- ... eraccioni/
26 feb 2014 - Sartori stronca Renzi: “Governo di incompetenti”. ... Matteo I e tuona: “Questo è un governo di incompetenti guidato da un incompetente”.
Sartori bum! Bum!: ''un governo di incompetenti guidato da un ...
http://www.finanzaonline.com › Forum › Discussioni libere › Arena Politica
25 feb 2014 - attenzione amici a 5 stelle a sparare su renzi qualcuno si ritrovera' stranamente alleato ed in sintonia con i piu' vecchi bacucchi di sto paese.
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
MessaggioInviato: Dom Ago 21, 2016 1:30 am
Oggetto: L'Italia di Renzi preoccupa gli Stati Uniti
Ma che succede? Tutti i più importanti giornali anglosassoni, e non solo loro, guardano alla situazione italiana con improvviso interesse. [Giulietto Chiesa]
Vale per il Wall Street Journal e per il New York Times, per il Financial Times e per L'Economist. Ma non è l'Italia che non cresce quella che preoccupa Wall Street e la City of London. E' l'italia che potrebbe votare "no" al referendum d'autunno sulla "deforma" costituzionale. Le lamentazioni sono forti e prolungate. Gli scenari sono oscuri.
E se gl'italiani dicessero davvero no?
Per il Wall Street Journal sarebbe un caso "più importante del Brexit".
El Pais (che in Spagna è il giornale più filo-americano, come ormai lo è, in Italia, la Repubblica), dedica un editoriale per definire l'Italia "il malato d'Europa".
Insomma: Matteo Renzi potrebbe non farcela. Con questo abbiamo ora la certificazione assoluta che Renzi rappresenta simultaneamente, in Italia, il pensiero unico della globalizzazione neo-liberista e il disegno delle elites globali di cancellare le sovranità nazionali insieme agli ultimi residui di democrazia rappresentativa che ancora non sono stati cancellati dai parlamenti occidentali.
Sembra proprio questa la vera preoccupazione imperiale e dei suoi esegeti: che non riesca in Italia il tentativo di cancellare la democrazia della Costituzione in vigore e sostituirla con un regime vero e proprio che garantisca per una lunga fase la tranquilla gestione del potere italiano da parte della finanza internazionale.
Non è dunque soltanto la mancata crescita dell'Italia, le sue banche in sofferenza, il disastro delle corruttele, ciò che preoccupa Washington e Londra: è che l'attuale situazione politica si trasformi in una débacle per il governo in carica. Dopodiché, sembrano dire tutti, in coro, sarebbe il diluvio dell'ingovernabilità (in realtà sarebbe il diluvio per la "loro" governabilità).
Il problema è l'"errore di calcolo" di Renzi, che avrebbe eccessivamente personalizzato il risultato del referendum, gridando ai quattro venti che, in caso di sconfitta, si dimetterebbe. Ma queste cose - gli suggeriscono, in ritardo, i suoi consiglieri stranieri - non si fanno mai! Il fatto è che, a quanto sembra, Renzi è il secondo in breve tempo, tra i leader europei, a fare un errore del genere: dopo Cameron.
Ma che ci vogliamo fare? Le situazioni imprevedibili si moltiplicano a ritmo sempre più intenso. Anche i colpi di stato una volta riuscivano al primo colpo, Mentre adesso, vedi la Turchia, forse bisognerà rifarlo.
Il fatto è - ma questo a Washington non l'ha valutato - che Renzi, nei suoi due anni di governo ha puntato tutto proprio sulla cancellazione della Costituzione e sulla legge elettorale che gli avrebbero dovuto dare il controllo perituro del paese per il prossimo decennio.
Se non gli riuscisse questo "uno-due" (cioè se il paese gli dicesse sonoramente di no) come potrebbe restare al potere? E le elezioni politiche si profilano tra meno di due anni. E, con un Movimento 5 stelle che sembra in crescita (sembra) non c'è da scherzare troppo. E formare un'alleanza che tenga in piedi un altro governo (il presidente Mattarella non potrebbe sottrarsi dal prendere atto della crisi politica), magari tecnico, con la destra di Berlusconi, che è a sua volta in stato comatoso, sarebbe impresa titanica.
Dunque gli scenari sono quasi tutti pessimisti, anzi pessimi. I suggerimenti anglosassoni sono tutti sull'economia: Renzi tagli le tasse al più presto e l'Europa sia più accondiscendente con il suo uomo a Roma, cioè guardi ai suoi conti con minore severità. Del resto l'ha già fatto con la Germania, il Portogallo, la Francia. Con tutti meno che con la Grecia.
Ma il tempo stringe. Bisognerà che Renzi inventi un altro regalino da 80-100 euro per gli elettori incerti (che sono ormai la maggioranza). E non è detto che funzioni.
Fonte: http://it.sputniknews.com/opinioni/2016 ... uniti.html
Oggetto: L'Italia di Renzi preoccupa gli Stati Uniti
Ma che succede? Tutti i più importanti giornali anglosassoni, e non solo loro, guardano alla situazione italiana con improvviso interesse. [Giulietto Chiesa]
Vale per il Wall Street Journal e per il New York Times, per il Financial Times e per L'Economist. Ma non è l'Italia che non cresce quella che preoccupa Wall Street e la City of London. E' l'italia che potrebbe votare "no" al referendum d'autunno sulla "deforma" costituzionale. Le lamentazioni sono forti e prolungate. Gli scenari sono oscuri.
E se gl'italiani dicessero davvero no?
Per il Wall Street Journal sarebbe un caso "più importante del Brexit".
El Pais (che in Spagna è il giornale più filo-americano, come ormai lo è, in Italia, la Repubblica), dedica un editoriale per definire l'Italia "il malato d'Europa".
Insomma: Matteo Renzi potrebbe non farcela. Con questo abbiamo ora la certificazione assoluta che Renzi rappresenta simultaneamente, in Italia, il pensiero unico della globalizzazione neo-liberista e il disegno delle elites globali di cancellare le sovranità nazionali insieme agli ultimi residui di democrazia rappresentativa che ancora non sono stati cancellati dai parlamenti occidentali.
Sembra proprio questa la vera preoccupazione imperiale e dei suoi esegeti: che non riesca in Italia il tentativo di cancellare la democrazia della Costituzione in vigore e sostituirla con un regime vero e proprio che garantisca per una lunga fase la tranquilla gestione del potere italiano da parte della finanza internazionale.
Non è dunque soltanto la mancata crescita dell'Italia, le sue banche in sofferenza, il disastro delle corruttele, ciò che preoccupa Washington e Londra: è che l'attuale situazione politica si trasformi in una débacle per il governo in carica. Dopodiché, sembrano dire tutti, in coro, sarebbe il diluvio dell'ingovernabilità (in realtà sarebbe il diluvio per la "loro" governabilità).
Il problema è l'"errore di calcolo" di Renzi, che avrebbe eccessivamente personalizzato il risultato del referendum, gridando ai quattro venti che, in caso di sconfitta, si dimetterebbe. Ma queste cose - gli suggeriscono, in ritardo, i suoi consiglieri stranieri - non si fanno mai! Il fatto è che, a quanto sembra, Renzi è il secondo in breve tempo, tra i leader europei, a fare un errore del genere: dopo Cameron.
Ma che ci vogliamo fare? Le situazioni imprevedibili si moltiplicano a ritmo sempre più intenso. Anche i colpi di stato una volta riuscivano al primo colpo, Mentre adesso, vedi la Turchia, forse bisognerà rifarlo.
Il fatto è - ma questo a Washington non l'ha valutato - che Renzi, nei suoi due anni di governo ha puntato tutto proprio sulla cancellazione della Costituzione e sulla legge elettorale che gli avrebbero dovuto dare il controllo perituro del paese per il prossimo decennio.
Se non gli riuscisse questo "uno-due" (cioè se il paese gli dicesse sonoramente di no) come potrebbe restare al potere? E le elezioni politiche si profilano tra meno di due anni. E, con un Movimento 5 stelle che sembra in crescita (sembra) non c'è da scherzare troppo. E formare un'alleanza che tenga in piedi un altro governo (il presidente Mattarella non potrebbe sottrarsi dal prendere atto della crisi politica), magari tecnico, con la destra di Berlusconi, che è a sua volta in stato comatoso, sarebbe impresa titanica.
Dunque gli scenari sono quasi tutti pessimisti, anzi pessimi. I suggerimenti anglosassoni sono tutti sull'economia: Renzi tagli le tasse al più presto e l'Europa sia più accondiscendente con il suo uomo a Roma, cioè guardi ai suoi conti con minore severità. Del resto l'ha già fatto con la Germania, il Portogallo, la Francia. Con tutti meno che con la Grecia.
Ma il tempo stringe. Bisognerà che Renzi inventi un altro regalino da 80-100 euro per gli elettori incerti (che sono ormai la maggioranza). E non è detto che funzioni.
Fonte: http://it.sputniknews.com/opinioni/2016 ... uniti.html
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Renzi
ASILO ETRURIA
Renzi prova la retromarcia sulle dimissioni
“Anche se perdo il referendum elezioni nel 2018″
Il premier si rimangia la promessa di lasciare in caso di sconfitta. Verso nuova fiducia o governo di scopo
CHIEDE SCUSA A BERLUSCONI, TENDE LA MANO ALL’ANPI E STRIZZA L’OCCHIO AI MODERATI
renzi 990
Referendum Costituzionale
Alla Versiliana il premier si dice sicuro di proseguire l’esperienza fino a fine legislatura e glissa le domande sul suo futuro in caso di sconfitta. Il segno di una posizione nuova del presidente del Consiglio che, pur di restare attaccato alla poltrona, potrebbe davvero cambiare tutto. Passando per varie soluzioni di palazzo: da una nuova fiducia delle Camere a un governo tecnico. Una strategia che fa perno anche sul suo doppio ruolo di premier-segretario e sul timore dei parlamentari di perdere il posto di Thomas Mackinson
Renzi prova la retromarcia sulle dimissioni
“Anche se perdo il referendum elezioni nel 2018″
Il premier si rimangia la promessa di lasciare in caso di sconfitta. Verso nuova fiducia o governo di scopo
CHIEDE SCUSA A BERLUSCONI, TENDE LA MANO ALL’ANPI E STRIZZA L’OCCHIO AI MODERATI
renzi 990
Referendum Costituzionale
Alla Versiliana il premier si dice sicuro di proseguire l’esperienza fino a fine legislatura e glissa le domande sul suo futuro in caso di sconfitta. Il segno di una posizione nuova del presidente del Consiglio che, pur di restare attaccato alla poltrona, potrebbe davvero cambiare tutto. Passando per varie soluzioni di palazzo: da una nuova fiducia delle Camere a un governo tecnico. Una strategia che fa perno anche sul suo doppio ruolo di premier-segretario e sul timore dei parlamentari di perdere il posto di Thomas Mackinson
-
- Messaggi: 1188
- Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Re: Renzi
"… la valigia dell’attore …
Grande e spassoso spettacolo comico ieri alla Versiliana. Il capocomico di una compagnia di giro
che da un paio di anni rallegra il paese ha dato, in un one man show, performance della propria
maestria teatrale, della propria vis comica e del proprio pathos trasformistico in una piece dal
copione un po’ stantio, stanco e datato, ma sempre efficacemente esilarante per tutti coloro che
sapessero apprezzare l’arte eccelsa di chi a fare della verità storica, della realtà più becera, della
miseria umana sublimazione estrema dello squallore.
Copione, dunque, risaputo e stanco condito da un sorriso permanente stampato su di una maschera
da deretano non ancora passato dalle acque limpide di un accessorio sconosciuto nelle albioniche dimore.
Supportate dalla spalla di turno a reggergli il moccolo di una servile acquiescenza poggiata sul vuoto pneumatico,
le battute si sono succedute le une alle altre seguendo il filo rosso della fantascienza narrata come evoluzione
storica di una realtà inesistente dipanando il concetto dell’assurdo spiegato come filosofia aristotelica
applicata al vaudeville della commedia all’italiana.
In una serata di fine estate, chi avesse assistito de visu al fenomenale incontro, avrebbe, però, avvertito
la mancanza di quella prima attrice, forse compagna di intimistiche avventure, la cui sagacità illuminata
ed illuminante, condisce e completa le esibizioni del grande capo comico: egli riesce comunque, apparentemente
senza sforzi alcuni, a rendere il meglio di sé anche quando sa che le proprie barzellette risentono della mancanza
di quell’aspetto visivo e godereccio che la presenza scenica di quella tale attrice assicura agli astanti.
Occorre dire, pur restando fedeli ad un tipo di teatro meno fantasmagorico ed eclatante e più consono al
realismo italiano che fu del teatro di Eduardo o del cinema del grande De Sica di “ paisà “ e di “ ladri di biciclette “
che la “ phisique du role “ del grande attore riesce a rendere sempre esecrabili le proprie rappresentazioni siano
esse in luoghi chiusi come certi teatrucoli della provincia toscana sia che esse allietino palcoscenici internazionali
ed alla presenza di tolleranti esponenti di altre compagnie di comici ad avere ben altre esperienze sceniche e sostanziali.
“ Il ragazzo si farà … “ sostengono i suoi fans della prima e sopra tutto quelli dell’ultima ora anche se tutti, comunque,
mantengono un atteggiamento di prudenziale distacco, di disincantato pragmatismo, di possibilista “ abbandonate la nave “
in attesa della prima mondiale che il grande comico terrà di qui a qualche mese sul palcoscenico, a suffragio nazionale,
lasciando al vaglio del pubblico più vasto e per la prima volta nel corso della propria carriera, una summa delle sue esibizioni.
Come tutti i grandi, il Charlie Chaplin dell’esibizione estemporanea e della improvvisazione a braccio ampiamente studiata
a tavolino e provata ossimoricamente per centinaia di volte davanti ad un selfi autogratificante, rende come trasposizione
della realtà quelle che sono esaltazioni dell’assurdo e del trasformismo più pacchiano lasciando passare come servizio
all’arte del costruire ciò che invece rasenta la patologia della distruzione.
Dubbio alcuno può affliggere l’animo di chi si apprestasse ad una critica sincera con animo scevro da preconcetti e
pregiudizi: il tormentone solito, quello “ STAI SERENO “ recitato a più soggetti, con toni enfatici o drammaticamente
genitoriali, con veemente arguzia o con sottile e maramalda ironia, ha procurato più di un brivido nelle schiene dei proni
ed in quelle ancora dritte dei non ligi al miniculpop teatrale.
Dunque una serata piacevole in un sogno di mezza estate oramai al suo scadere; mentre nel mondo della vita comune
si apprestano ad affacciarsi di nuovo la vita reale ed il tran tran routinante dei più, nell’Olimpo della finzione scenica si
continua la rappresentazione del falso spacciato per verità divina …
… e pensate, siamo solo all’inizio!. "
(Francesco Briganti)
Grande e spassoso spettacolo comico ieri alla Versiliana. Il capocomico di una compagnia di giro
che da un paio di anni rallegra il paese ha dato, in un one man show, performance della propria
maestria teatrale, della propria vis comica e del proprio pathos trasformistico in una piece dal
copione un po’ stantio, stanco e datato, ma sempre efficacemente esilarante per tutti coloro che
sapessero apprezzare l’arte eccelsa di chi a fare della verità storica, della realtà più becera, della
miseria umana sublimazione estrema dello squallore.
Copione, dunque, risaputo e stanco condito da un sorriso permanente stampato su di una maschera
da deretano non ancora passato dalle acque limpide di un accessorio sconosciuto nelle albioniche dimore.
Supportate dalla spalla di turno a reggergli il moccolo di una servile acquiescenza poggiata sul vuoto pneumatico,
le battute si sono succedute le une alle altre seguendo il filo rosso della fantascienza narrata come evoluzione
storica di una realtà inesistente dipanando il concetto dell’assurdo spiegato come filosofia aristotelica
applicata al vaudeville della commedia all’italiana.
In una serata di fine estate, chi avesse assistito de visu al fenomenale incontro, avrebbe, però, avvertito
la mancanza di quella prima attrice, forse compagna di intimistiche avventure, la cui sagacità illuminata
ed illuminante, condisce e completa le esibizioni del grande capo comico: egli riesce comunque, apparentemente
senza sforzi alcuni, a rendere il meglio di sé anche quando sa che le proprie barzellette risentono della mancanza
di quell’aspetto visivo e godereccio che la presenza scenica di quella tale attrice assicura agli astanti.
Occorre dire, pur restando fedeli ad un tipo di teatro meno fantasmagorico ed eclatante e più consono al
realismo italiano che fu del teatro di Eduardo o del cinema del grande De Sica di “ paisà “ e di “ ladri di biciclette “
che la “ phisique du role “ del grande attore riesce a rendere sempre esecrabili le proprie rappresentazioni siano
esse in luoghi chiusi come certi teatrucoli della provincia toscana sia che esse allietino palcoscenici internazionali
ed alla presenza di tolleranti esponenti di altre compagnie di comici ad avere ben altre esperienze sceniche e sostanziali.
“ Il ragazzo si farà … “ sostengono i suoi fans della prima e sopra tutto quelli dell’ultima ora anche se tutti, comunque,
mantengono un atteggiamento di prudenziale distacco, di disincantato pragmatismo, di possibilista “ abbandonate la nave “
in attesa della prima mondiale che il grande comico terrà di qui a qualche mese sul palcoscenico, a suffragio nazionale,
lasciando al vaglio del pubblico più vasto e per la prima volta nel corso della propria carriera, una summa delle sue esibizioni.
Come tutti i grandi, il Charlie Chaplin dell’esibizione estemporanea e della improvvisazione a braccio ampiamente studiata
a tavolino e provata ossimoricamente per centinaia di volte davanti ad un selfi autogratificante, rende come trasposizione
della realtà quelle che sono esaltazioni dell’assurdo e del trasformismo più pacchiano lasciando passare come servizio
all’arte del costruire ciò che invece rasenta la patologia della distruzione.
Dubbio alcuno può affliggere l’animo di chi si apprestasse ad una critica sincera con animo scevro da preconcetti e
pregiudizi: il tormentone solito, quello “ STAI SERENO “ recitato a più soggetti, con toni enfatici o drammaticamente
genitoriali, con veemente arguzia o con sottile e maramalda ironia, ha procurato più di un brivido nelle schiene dei proni
ed in quelle ancora dritte dei non ligi al miniculpop teatrale.
Dunque una serata piacevole in un sogno di mezza estate oramai al suo scadere; mentre nel mondo della vita comune
si apprestano ad affacciarsi di nuovo la vita reale ed il tran tran routinante dei più, nell’Olimpo della finzione scenica si
continua la rappresentazione del falso spacciato per verità divina …
… e pensate, siamo solo all’inizio!. "
(Francesco Briganti)
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Majestic-12 [Bot], Semrush [Bot] e 3 ospiti