MOVIMENTO 5 STELLE

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cielo 70
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da cielo 70 »

camillobenso ha scritto:UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA




Raffaele DeDominicis Ex magistrato della Corte dei Conti, è il nuovo
assessore al Bilancio della Capitale: “Non esistono problemi irrisolvibili”

Quello che è contro la linea C della metropolitana. Pare che ci s'impegnino a trovare delle mezze figure. Hanno fatto dimettere dall'Atac uno che voleva combattere gli sprechi per nominare uno che ha un curriculum da informatico.
cielo 70
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da cielo 70 »

camillobenso ha scritto:dalla prima pagina del Fatto:


COMITATO DELL’EX PREMIER “Impegno civile”
D’Alema e la sinistra del No:
“I M5S non sono populisti”
Non si ricordano quello che hanno fatto a Bersani? Piuttosto si muovano a dialogare con Sinistra italiana e Civati per cambiare direzione a questa politica.
pancho
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da pancho »

iospero ha scritto:
pancho ha scritto:
aaaa42 ha scritto:ROMA CITTA CAPITALE E IL RUOLO DI UN GIOVANE SINDACO DI PROVINCIA

io non faccio parte del mov.5 stelle, ma essendo un seconturnista voto il mov. al secondo turno, posso dire la mia. l idea di una assemblea nazionale e condivisibile, la questione è la relazione di potere che hanno i meetup locali e nazionale. non servono a parlare servono a comandare e a controllare il potere politico. e allora lanciamo la parola TUTTO IL POTERE AI MEETUP. per quanto riguarda roma il sindaco di parma fa bene ad intervenire. il problema non sono le correnti, ma lo scontro tra tecnica e politica. senza una visione politica ,senza una visione di una nuova società , senza una ideologia on road, la tecnica diventa neutra. una giunta di bravi tecnici la puo fare il pd o forza italia. o fratelli d italia. a parma beppe contestava l inceneritore, a roma beppe non contesta nulla. vuol dire che va tutto bene. la più grande rivoluzione per torino e questa , la sindachessa e la più grande esperta a livello mondiale di calcolo del valore patrimoniale dei calciatori. quindi se trasformiamo i cittadini torinesi un milione in un milione di calciatori, e li iscriviamo nel bilancio comunale torino diventa la citta più ricca al mondo, per fare cosa ? ovvio per giocare a pallone. insomma parma insegna a beppe grillo che L ANALISI POLITICA è UN PROCESSO DIALETTICO anche nelle contraddizioni . il sindaco di parma invece di parlare di correnti che poi non farebbero male, se pensanti deve costringere il ragioniere beppe grillo a fare il presidente delle società partecipate del comune di roma e porre la questione della COGESTIONE di queste aziende da parte dei lavoratori, deve convincere dario fo a divenire il presidente di CINECITTA, dei beni culturali dei musei e delle biblioteche. e lanciare la candidatura del prof. galloni a ministro dello sviluppo dello stato roma capitale, il futuro del sindaco di parma e passare le notti a roma a fare il tipografo, stampare MONETA COMPLEMENTARE. caro sindaco il problema non sono le correnti, magari esistessero se fossero luoghi di dibattitto, il problema e la mancanza di storia , la mancanza di politica la mancanza di idee, quindi tocca a te partire dalla piccola e provinciale parma e lanciare la MARCIA SU ROMA.
A parte la tua ironia simpatica, Antonio che alternativa poteva avere il popolo romano se non quella di votare i pentastellati? Certo, ora il movimento paga sia l'inesperienza che il passaggio da movimento a partito politico e queste non sono cose da niente.
Se non hanno esperienza , la faranno nel campo tanto chi pensava di averla ha combinato un bel casini.
Per quanto riguarda invece il passaggio da movimento a partito politico ritengo questo il problema più grosso per i pentastellati.
Era inevitabile che a questo punto saltassero fuori queste compatibilità e che alcuni "furbacchioni" cercassero di monopolizzare il partito spostandolo chi a dx e chi a sinistra.
Tutto inevitabile in un movimento in cui potevano "alloggiare" tutti coloro che avevano qualche motivo di protesta secondo il loro modo di intenderela loro politica.
Cosa sara' adesso dell'ex movimento ? Questa e' la vera domanda sulla quale dovremmo riflettere moooolto.
Non e' una simpatica situazione non solo per i 5s ma per tutta la politica italiana.
Anche nella migliore di ipotesi che trovassero una soluzione, questa sarebbe una toppa momentanea xhe non potrebbe reggere per molto.



continua....

un salutone

M5s, Pizzarotti pensa alla leadership

Credo che sia giunto il momento di fare un salto di qualità, non ci si può inventare
buoni amministratori da un giorno all'altro, dal niente alla più difficile e complicata città da amministrare quale è appunto Roma.
Credo sia molto più semplice fare il parlamentare, quindi il M5S ha perso una buona opportunità trascurando chi , come Pizzarotti, ha fatto esperienza nei comuni anche piccoli.
Se Pizzarotti non rientra nel movimento a pieno titolo e non si definiscono chiaramente alcune regole e alcuni obiettivi da raggiungere nelle città che il M5S amministra, potrebbe trovare facilmente una sponda a sinistra.
Civati e Pizzarotti personalmente non si conosono, ma entrambi non hanno mai fatto mistero di apprezzarsi reciprocamente. Una vicinanza politica che Grillo e Casaleggio hanno sempre visto come fumo negli occhi. E che secondo gli ortodossi più convinti ora potrebbe venire finalmente allo scoperto.
Concordo!.

Purtroppo le conseguenze dovute dall'essere un movimento di protesta al divenire poi un partito, ora si fanno vedere e non c'e' Santo che si voglia che il tutto possa essere bypassato da Grillo .

All'interno ci sono anime diverse che partono dalla dx delusa per finire nella sx anch'essa delusa.

Ora bisogna fare Politica e questa cozza contro gli ideali opposti di questo elettorato.

Per amministrare una citta come Roma non basta essere degli onesti elettori. Ci puo' stare anche questa poca esperienza che hanno ma Roma e' come una piccola nazione in cui gli obiettivi oltre ad amministrare con onesta' ci devono essere per forza anche gli obiettivi politici e quindi.... qui cade l'asino.


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
aaaa42
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da aaaa42 »

ROMA CAPITALE : IL LABORATORIO POLITICO PER IL PROGRAMMA IL MILIONER.

essere un piccolo forum vuol dire essere le avanguardie del popolo.
perché essere un piccolo forum e anche di retroguardia vuol dire avere il record mondiale della sfiga.
quindi siamo pochi ma buoni.
essere l' avanguardia del popolo vuol dire essere li in mezzo al campo essere i mediani , bloccano l avversario picchiarlo e lanciare l attacco.
questae la mission a roma di questo forum.
non condivido l atteggiamento di pubblicare articoli di certa stampa sulla sindachessa di roma.

qualcuno sa qualcosa della giunta di torino.

personalmente non sono per nulla preoccupato della giunta comunale di roma, sono molto preoccupato invece della giunta di torino.
mia sorella che abita a genova nella villa accanto a beppe sente degli ululati nella notte - appendino dove sei ? to ho già perso ? non mi lasciare !!

sulla questione sindaco roma questo forum non deve impecorirsi con il povero corsera che ormai nessuno legge, ne deve avere la posizione di un bel seno appoggiato al davanzale a guardare.

ROMA CAPITALE : LA MOVIDA POLITICA:

il forum deve scendere in campo il caos a roma e totale, beppe si esalta doppio salto mortale carpiato dalla finestra dell albergo,
l atmosfera a roma e bellissima, viaggiano strani slogam , e vietato vietare, la fantasia al potere, fate l amore con la cellulite, tutto il potere ai meetup,
un bruttissimo slogam da curva sud a roma : l' appendino non ha la cellulite .
l estremismo malattia infantile del movimentismo a stelle.

dal caos di roma deve uscire un grande gigantesco programma politico : IL MILIONER.

il ruolo di questo forum è stato importante nell avviare il laboratorio politico MILIONER.

dobbiamo continuare nell' approfondire l analisi.

il compagno camillo conte benso propone un milione di tonnellate di pane gratis a roma .
si tratta della festa del pane, ogni tre mesi una festa dedicata al pane, una festa vera nessuno lavora tranne i panettieri.
vengono distribuiti gratis a cittadini e turisti un milione di tonnellate di pane,
in tutta la citta si tengono corsi sul granoturco, sulle farine e su come lievitare il pane.

la festa del pane, la festa del - cum panis- , un milione di tonnellate di pane gratuito è un punto importante del programma il MILIONER.

sta ai compagni di questo forum sviluppare altri punti del MILIONER.

ma oltre al programma MILIONER dobbiamo ragionare anche di risorse sociali umane.

la proposta sulla nomina di beppe grillo sarebbe stata accettata.
si tratta dell incarico al ragioniere Giuseppe Grillo di presidente di tutte le società partecipate di roma capitale.
purtroppo lo scontro in atto tra grillini romani e grillini genovesi non fa onore alla trasparenza, i grillini romani propongono uno stipendio annuo di 12 miliardi di euro netti annui mentre i grillini genovesi 12000 euro lordi annui.
e ricco di suo.

comunque ormai la nomina di grillo è cosa fatta.

l altra nomina anche questa è cosa fatta ormai anche grazie a questo piccolo forum è la nomina di dario fo a presidente di cinecitta, dei beni culturali , teatri , musei e biblioteche.
le biblioteche rimarano aperte 24 ore su 24 e i 2 grattacieli della biblioteca nazionale francese di parigi , verrano traferiti a roma.
il parrucchiere di Holland e al lavoro.

infine la nomina del prof. Galloni a ministro dello sviluppo economico dello stato roma capitale e vaticano.
l accordo prevede la misterioso scomparsa dell assessore al bilancio prima della nomina, ammesso che qualcuno voglia ancora fare l assessore al bilancio a roma.
UN MILIONER DI MILIONER DI SESTERZI, il programma politico di Galloni, la MONETA COMPLEMENTARE.

con oggi si apre ufficialmente il laboratorio politico IL MILIONER a Roma
buon lavoro a tutti i forumisti.
camillobenso
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da camillobenso »

LIBRE news

I 5 Stelle? Crolleranno quando nascerà un’alternativa seria

Scritto il 12/9/16 • nella Categoria: idee Condividi


I 5 Stelle scivolano nella palude romana, per la gioia del mainstream politico e mediatico che finalmente li vede in seria difficoltà alla prova del comando?

Male, anzi malissimo.

Ma chi scommette sul crollo dei grillini si illude, dice Aldo Giannuli: la base pentastellata sa benissimo che il movimento di Grillo non ha una vera classe dirigente, ed è pronta – ancora – a perdonargli ingenuità anche gravi, pur di non tornare ai figuranti del sistema precedente.

Se i grandi media e i partiti concorrenti (Pd in testa) sparano a man salva sui 5 Stelle dichiarandoli incapaci di governare, ben altre critiche provengono dall’area di opinione che si esprime su molti blog: il vero problema dei grillini è che non hanno soluzioni radicali e risolutive per la crisi, sociale ed economica, innescata dal dominio della finanza e, in Europa, tradottasi nei diktat dell’Unione Europea e della Bce, con la storica confisca della moneta sovrana.

Anche a Roma i grillini si sono tenuti alla larga dal problema, evitando di denunciarlo apertamente.


Eppure, vengono ancora visti da una larga parte di elettorato come una forza politica alternativa, l’unica in campo.

Tutta la polemica di queste settimane – gli incarichi discutibili, le procedure di trasparenza – si sviluppa a valle del grande problema: come rilanciare l’economia italiana, a partire da una metropoli come Roma, senza disporre di investimenti strategici?

Come è possibile impostare un governo radicalmente “rivoluzionario” senza prima rivendicare, ad alta voce, il diritto alla sovranità finanziaria, senza più la tagliola del patto di stabilità imposto da Bruxelles?

Sono i temi sui quali era stata lanciata, dal Movimento Roosevelt di Gioele Magaldi, la candidatura (altamente simbolica) di un fuoriclasse dell’economia keynesiana, il professor Nino Galloni.

Premessa: per poter impostare una politica sociale, di sviluppo e benessere, occorre prima azzerare tutti i vincoli imposti dal sistema dell’Eurozona, anche con azioni dimostrative – e un palcoscenico come quello di Roma sarebbe perfetto, per ottenere la massima risonanza anche a livello europeo, “costringendo” anche i maggiori partiti a prendere atto che è giunto il momento di cambiare passo, regole, paradigma: la missione dell’ente pubblico non può essere il pareggio di bilancio, perché solo l’investimento pubblico può rilanciare le aziende.

Nessuno, oggi, cavalca questa battaglia in Italia – nemmeno la Lega di Salvini lo fa in modo organico.

Eppure, il 30% dell’elettorato (perlomeno, quello votante) scommette ancora sui 5 Stelle, non avendo altra offerta politica da prendere in considerazione.

Il politologo Giannuli, non certo ostile ai grillini, avverte: il consenso attorno al Movimento 5 Stelle non è un fenomeno solo italiano, ma è «qualcosa che investe tutto l’Occidente o, quantomeno, Europa ed Usa».


L’elettorato mette in discussione «la legittimazione dei sistemi di potere consolidati».

Negli anni ‘30, ricorda Giannuli, «si affermò un modello di democrazia sociale, fondato sul compromesso socialdemocratico fra capitalismo e organizzazioni del movimento operaio: pace sociale contro redistribuzione della ricchezza e Stato assistenziale».

Questo ordine, continua Giannuli, «è andato in frantumi man mano che è avanzata la controrivoluzione neoliberista per affermare un nuovo ordinamento basato sul comando della finanza, la delocalizzazione industriale, la precarizzazione di massa, la distruzione del ceto medio». Risultato: «Una concentrazione della ricchezza senza precedenti e una globalizzazione pensata in funzione del monopolarismo imperiale americano».

Oggi, otto anni dopo l’esplosione definitiva di una crisi che «ha distrutto risparmi, posti di lavoro, garanzie sociali, falcidiando salari e stipendi, si sta manifestando la rivolta delle classi subalterne e dei ceti medi che ritirano la delega ai partiti tradizionali di sistema (liberali, socialdemocratici, cattolici, conservatori) aggregandosi in nuove formazioni abbastanza improvvisate».

Formazioni che, nel caso dei 5 Stelle, non indicano neppure chiaramente la causa del problema, né avanzano soluzioni precise – ma agli elettori, almeno per ora, sembra bastare la semplice denuncia del malessere, dei sintomi sociali più acuti.

Toni che ricorrono dall’Europa agli Usa, dal Front National di Marine Le Pen fino a Donald Trump.

Lo scenario, peraltro, è dominato dalle ondate migratorie cui stiamo assistendo: «E’ un fenomeno strutturale che non torna indietro», e produce immediate ripercussioni elettorali: i delusi, che ormai sono la stragrande maggioranza, «possono passare da una formazione antisistema ad un altro movimento simile o forse passare all’astensione, ma, in gran parte, non pensano affatto di rifluire nella gabbia del sistema dalla quale sono uscite.

E questo vale anche per il M5S».Per questo, insiste il politologo dell’ateneo milanese, sbaglia chi pensa che gli elettori stiano per abbandonare i grillini: sono pronti a perdonare loro «una quantità di sciocchezze», viste come «il prezzo da pagare per portare il sistema al crollo».

Perché di questo sarebbero convinti, molti elettori di Grillo: credono davvero che la missione del movimento sia l’abbattimento del sistema, anche se il M5S non ha finora neppure sfiorato il tema capitale, cioè la drammatica sottomissione al supremo potere euro-Ue – sottomissione che rende semplicemente impossibile la realizzazione di qualsiasi politica alternativa, democratica, partecipativa e trasparente, fondata sulla riconversione sociale dell’economia.

La crisi morde, e produce «umori contrastanti», dall’insofferenza verso la folle pressione fiscale alla classica rivolta contro la “casta” (vista come detentrice di privilegi, non come l’entità che ha svenduto il paese alla super-casta Ue).

«Poi c’è di tutto: da quelli che temono gli immigrati al sindacalismo radicale, da vegani e nonviolenti a frange fascistoidi, da pezzi di sinistra comunista a cattolici impegnati nel volontariato.

Tutto e il contrario di tutto».

«E questo magma – avvisa Giannuli – attraverserà molte trasformazioni, diventerà cose diverse, ma non sparirà nel nulla».

Il Movimento 5 Stelle?

Rischierà davvero di sparire solo quando comparirà un’alternativa seria, realmente anti-sistema, decisa a ribaltare per davvero le regole del gioco.

E cioè: fine della svendita dell’interesse pubblico, fine delle privatizzazioni e di tutte le altre conseguenze-capestro imposte dal regime autoritario dell’Eurozona, dalla super-tassazione al pareggio di bilancio.

Servirà un gruppo dotato di visione prospettica, capace di rifondare l’economia abbattendo i falsi dogmi del neoliberismo, che prevedono la demolizione dello Stato come garante del cittadino.

Ma anche qui, conclude Giannuli, è inutile farsi illusioni: «Per ora, non c’è nessun segno che lasci presagire una sfida del genere in tempi politicamente prevedibili».

I 5 Stelle, dunque, potranno dormire sonni tranquilli: con buona pace dell’Italia che, senza una vera alternativa, continuerà ad affondare.
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da camillobenso »

I 5 Stelle? Crolleranno quando nascerà un’alternativa seria
Aldo Giannuli


Giannuli, uomo di sinistra, guarda al sistema Italia, e non alla parte politica.

In linea di massima, osservando la fase politica attuale, ha ragione.

Il centrodestra berlusconiano è alla fine.

Per di più, come capita in tutte le fasi storiche simili, litigano tra di loro.

Libero, ieri evidenziava la guerra tra Littorio Feltri e Brunetta. Dove il direttore del giornale, sostenendo quel salumiere di Salvini, dava del “FALLITO”a Brunetta.

E nei giorni precedenti ha dato dei “FALLITI” a tutti quei berluconiani dell’ex cerchio tragico di Silvietto.

Nel “FAC-SIMILE” di centrosinistra, il PD, è in totale rotta di disfacimento.

Non basterà il fantasma del “Baffetto” per risollevare le sorti di un partito che ormai non esiste più.

Dove tutti sono squalificati, politicamente, e non solo, e dove pensano solo ed esclusivamente ALLA POLTRONA.

Non può essere di certo quella chiavica del salumiere di Porta Cicca, anche se alleato della Le Pen e Le Pium, a poter aspirare di guidare il sistema Italia.

Si regge e prende consensi solo inveendo contro gli immigrati, ma soluzioni: NISBA(niente in italiano).

Ergo, rimangono i 5 stelle, acerbi e impreparati politicamente, come anche sostiene Giannuli, ma questo ci rimane di 70 anni di Repubblica.

L’alternativa è la dittatura, confezionata opportunamente nelle stanze del potere a tavolino.
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da camillobenso »

cielo 70 ha scritto:
camillobenso ha scritto:dalla prima pagina del Fatto:


COMITATO DELL’EX PREMIER “Impegno civile”
D’Alema e la sinistra del No:
“I M5S non sono populisti”
Non si ricordano quello che hanno fatto a Bersani? Piuttosto si muovano a dialogare con Sinistra italiana e Civati per cambiare direzione a questa politica.


Caro cielo70, come tu ben sai l’unica regola che abbiamo su questo forum è quella del motto che pone sempre l’amico Lucfig al termine dei suoi post:

«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)


Quindi, in osservanza a questa regola ti chiedo di spiegarci cosa vedi tu, nel dialogo dei 5S con Civati e Sinistra italiana.
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da camillobenso »

camillobenso ha scritto:I 5 Stelle? Crolleranno quando nascerà un’alternativa seria
Aldo Giannuli


Giannuli, uomo di sinistra, guarda al sistema Italia, e non alla parte politica.

In linea di massima, osservando la fase politica attuale, ha ragione.

Il centrodestra berlusconiano è alla fine.

Per di più, come capita in tutte le fasi storiche simili, litigano tra di loro.

Libero, ieri evidenziava la guerra tra Littorio Feltri e Brunetta. Dove il direttore del giornale, sostenendo quel salumiere di Salvini, dava del “FALLITO”a Brunetta.

E nei giorni precedenti ha dato dei “FALLITI” a tutti quei berluconiani dell’ex cerchio tragico di Silvietto.

Nel “FAC-SIMILE” di centrosinistra, il PD, è in totale rotta di disfacimento.

Non basterà il fantasma del “Baffetto” per risollevare le sorti di un partito che ormai non esiste più.

Dove tutti sono squalificati, politicamente, e non solo, e dove pensano solo ed esclusivamente ALLA POLTRONA.

Non può essere di certo quella chiavica del salumiere di Porta Cicca, anche se alleato della Le Pen e Le Pium, a poter aspirare di guidare il sistema Italia.

Si regge e prende consensi solo inveendo contro gli immigrati, ma soluzioni: NISBA(niente in italiano).

Ergo, rimangono i 5 stelle, acerbi e impreparati politicamente, come anche sostiene Giannuli, ma questo ci rimane di 70 anni di Repubblica.

L’alternativa è la dittatura, confezionata opportunamente nelle stanze del potere a tavolino.




LA GUERRA A DESTRA



RENATINO BRUNETTA SE L'E' PRESA MALE.

E SPUTTANA LITTORIO FELTRI



12 SET 2016 15:57
RENATO NON MOLLA! BRUNETTA VS FELTRI, TERZO ROUND: "E' PASSATO DA DA COE-RENZA A COE-RENZI"


- E RICORDA TUTTE LE RIGHE SCRITTE DA FELTRI CONTRO IL REFERENDUM


- QUAND'ERA AL GIORNALE LO CRITICAVA, OGGI A LIBERO LO SOSTIENE


- EPPURE, FINO A POCHI GIORNI FA GIUDICAVA LE RIFORME DI RENZI "UN LABIRINTO DI IDIOZIE"



Caro Dago,

la faccenda si fa noiosa. Triste lo era di già. A Vittorio Feltri risponderò con parole che dovrebbero essergli familiari, le sue: “Non è vero che le riforme in esame aboliscano il bicameralismo perfetto (…). Si limitano a complicarne la struttura, a renderla un labirinto di idiozie”.

Poi oltre: “Domanda, che senso ha chiedere un parere alla gente sulla base di interrogativi che essa non è in grado di decriptare? (…) Trattasi di imbroglio, altro che democrazia trasparente”. Finale: “Al referendum confermativo dovremo pronunciarci su un quesito complicato persino per gli esperti. La solita manipolazione per coprire una riforma assurda”.

C’è chi volta gabbana per interesse, chi per sentirsi elogiare, chi per vocazione. Pochi hanno la stoffa per conciliare le tre cose. Feltri di stoffa ne ha, e molta.

Ecco cosa ha scritto Vittorio Feltri, in merito alla riforma Renzi-Boschi, negli ultimi due anni e mezzo:


“SUPERAMENTO DEL SENATO? SUPERAMENTO UN CORNO”

Il Giornale – 7 aprile 2014


“Solo gli ingenui s’illudono che il sistema istituzionale sia davvero sul punto di rinnovarsi, adeguandosi alle attuali esigenze. Cominciamo col dire che la soppressione delle province è una finzione, visto che il personale di questi enti continuerà a percepire la paga. Cosicché i costi gestionali non diminuiranno. (…) Passiamo al superamento del Senato. Superamento un corno. Anche in questo caso gli organici pletorici e costosissimi dipendenti non saranno sfoltiti. Palazzo Madama seguiterà pertanto a essere uno stipendificio di lusso”.

“SUPERAMENTO DEL SENATO E’ FINITO NEL DIMENTICATOIO”

Il Giornale – 25 maggio 2014


Le riforme di Renzi “hanno dovuto fare i conti con l’andatura lumachesca dei nostri apparati istituzionali, cosicché sono o abortite o rimaste chiuse in un cassetto: la legge elettorale dorme, il superamento del Senato è finito nel dimenticatoio, la legge sul lavoro è un vomitivo, l’abolizione delle provincie è stata una boutade (eufemismo di presa per il culo). Sul tavolo riformista spiccano solamente 80 euro e la tassa sulla casa che cataloghiamo per gentilezza d’animo ancora alla voce boutade”.


“SENATO TRASFORMATO IN UNA SPECIE DI BAR COMMERCIO”

Il Giornale – 31 luglio 2014


“La battaglia è destinata a diventare sanguinosa con l’avvicinarsi del momento decisivo: quello dell’approvazione di un provvedimento costituzionale che decreterà l’abolizione del bicameralismo perfetto, mediante la trasformazione del Senato in una specie di bar Commercio, i cui avventori, anziché spendere per bere e mangiare, saranno rimborsati a piè lista. Il lettore dirà: una pacchia. Nossignori. Perché il numero degli aventi diritto a frequentare il club non sarà più di 315 come ora, ma verrà ridotto a 100”.



“HAI CHIUSO UN INGRESSO AL SENATO E NE HAI APERTO UNO ALTERNATIVO”

Il Giornale – 17 settembre 2014


“Quando si è insediato a Palazzo Chigi (Renzi, ndr) era convinto di aver vinto al lotto. Figuriamoci. Era l’inizio delle peggiori tribolazioni. Ancora oggi gli ostacoli maggiori per lui sono domestici. Ogni iniziativa di Matteo in campo legislativo s’infrange sul capoccione dei conservatori democratici (si fa per dire) ovvero i compagni d’antan. Semplice dare addosso al premier: hai nominato ministre un sacco di fighette, quante neanche Berlusconi (noto figologo) era riuscito a esporre in vetrina; hai fatto riforme del cavolo, come quella delle province, che sembra uno scherzo di carnevale; hai chiuso un ingresso al Senato e ne hai aperto uno alternativo; non hai tagliato le spese e ha segato colui che non dovevi segare, Carlo Cottarelli”.



“RIFORME ASSURDE (QUALI QUELLE DELLE PROVINCE E DEL SENATO)”

Il Giornale – 23 marzo 2015


“La sua politica (di Renzi, ndr) è ricca di parole e povera di risultati: riforme assurde (quali quelle delle province e del Senato) e zero interventi in linea con l’annunciata (e tradita) spending review”.


“L’ABOLIZIONE DEL SENATO? E’ UNA PORCATA”

Il Giornale – 5 aprile 2015


“Esaminiamo altre questioni affrontate dal premier al grido: sono risolutive! La legge elettorale, presentata quale panacea, che fine ha fatto, di grazia? Transeat. Veniamo all’abolizione del Senato. D’accordo che è una riforma porcata, ma almeno diteci a che punto è o se l’avete nascosta perché vi riempiva di vergogna”.


“LA RIFORMA DEL SENATO? UNA BOIATA PAZZESCA”

Il Giornale – 23 settembre 2015


“La riforma del Senato (…) la consideriamo una boiata pazzesca, non meritevole di essere presa sul serio”.


“NUOVO SENATO? UN LABIRINTO DI IDIOZIE, RIFORMA ASSURDA”
feltri belpietro
FELTRI BELPIETRO

Il Giornale – 28 aprile 2016


“Domanda: che senso ha chiedere un parere alla gente sulla base di interrogativi che essa non è in grado di decriptare? Trattasi di imbroglio. Altro che democrazia trasparente. (…) Ciascuno di noi voterà sì o no non per convinzione ma per circonvenzione. (…) Per entrare nel merito dei problemi, ci corre l'obbligo di dire: non è vero che le riforme in esame aboliscono il bicameralismo perfetto. Né che aboliscono il Senato stesso, magari lo facessero. Si limitano a complicarne la struttura, a renderla un labirinto di idiozie. Un po' come è successo per le province. (…) Al referendum confermativo dovremo pronunciarci su un quesito complicato persino per gli esperti. La solita manipolazione per coprire una riforma assurda”.



“BASTA UN SI’: E’ LA MIA COE-RENZI”

A maggio 2016 Vittorio Feltri lascia “Il Giornale” e torna a “Libero”. Ecco il contrordine compagni. Da coe-renza Feltri passa a coe-renzi. Il 3 maggio il suo nuovo primo editoriale titola: “Perché penso che Berlusconi sia finito”.


Dieci giorni dopo, il 13 maggio, nuovo deciso intervento: “Schizofrenia politica. Il Cav non può votare contro le sue riforme. Il centrodestra ha votato il Parlamento la nuova Carta. Assurdo rimangiarsi la parola per ripicca contro il premier”.

Quattro giorni dopo, il 17 maggio, Vittorio Feltri diventa il nuovo direttore di Libero. Sostituisce Maurizio Belpietro, estremamente critico nei confronti di Renzi e per il ‘no’ al referendum. Cambia il direttore, cambia la linea editoriale. L’ennesima piroetta di Vittorio Feltri. Basta un sì.
camillobenso
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da camillobenso »

LA GUERRA A DESTRA PROSEGUE FINO ALL'AUTODISTRUZIONE.


13 SET 2016 13:34
COSE MAI VISTE

- NELLA GUERRA TRA A BRUNETTA E FELTRI, SI SCHIERA PURE IL CDR DI "LIBERO": "TENIAMO FAMIGLIA. MA NON E' REATO. COME NON LO È (ANCORA) INCASSARE PENSIONI E VITALIZI. CARO RENATO, BUTTARE NEL FANGO IL LAVORO DI ONESTI GIORNALISTI E' OPPORTUNISMO"



Da “Libero Quotidiano”

Comunicato del Cdr di Libero quotidiano


Non è bello essere derubricati come «tanti poveri redattori di Libero» che non mollano il proprio giornale e Feltri «semplicemente perché tengono famiglia».

Sarà pure vero che teniamo famiglia, non è ancora un reato, come non lo è (ancora) incassare pensioni e vitalizi.

La professione che svolgiamo a Libero è costruita su anni di lavoro e fatica. Ridurre il tutto ad un problema di «pane quotidiano», buttare nel fango il lavoro di onesti giornalisti - tutti seri professionisti - che sono stati per anni martellati anche dall' ufficio stampa dell' Onorevole Brunetta, è semplice opportunismo per avvalorare la propria tesi.


I colleghi che hanno lasciato il Pegaso feltriano sono liberi di intraprendere qualsiasi sfida professionale. Ad maiora. Rischiano in proprio e con loro le rispettive famiglie. Altri hanno deciso di restare, e vanno anch' essi rispettati. E non tirati per la giacchetta. Please...

Il giornalismo sta attraversando il deserto della crisi strutturale, inutile e vile infierire. Però i giornalisti - qualsiasi sarà la piattaforma o il supporto dove verranno veicolate in futuro le notizie - sopravviveranno a questa crisi.
cielo 70
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da cielo 70 »

camillobenso ha scritto:
cielo 70 ha scritto:
camillobenso ha scritto:dalla prima pagina del Fatto:


COMITATO DELL’EX PREMIER “Impegno civile”
D’Alema e la sinistra del No:
“I M5S non sono populisti”
Non si ricordano quello che hanno fatto a Bersani? Piuttosto si muovano a dialogare con Sinistra italiana e Civati per cambiare direzione a questa politica.


Caro cielo70, come tu ben sai l’unica regola che abbiamo su questo forum è quella del motto che pone sempre l’amico Lucfig al termine dei suoi post:

«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)


Quindi, in osservanza a questa regola ti chiedo di spiegarci cosa vedi tu, nel dialogo dei 5S con Civati e Sinistra italiana.
Non spero nel dialogo coi 5 stelle ma con quello che resta della sinistra dei democratici. Anzi Grillo ha accolto male anche Civati, ma ora il pendolo non va più dove vogliono loro. A che gli è servito essere settari? Non hanno avuto a cuore le sorti della nazione.
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